Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 22 febbraio 2021

22 febbraio. Cattedra di San Pietro

Chi vuole può approfondire qui. Ricordiamo che il Papa è infallibile quando parla e si comporta come Pietro e non come Simone....
Martirologio Romano secondo il Calendario del Vetus Ordo:
Cattedra di San Pietro

Nell'abside della Basilica di san Pietro si trova il monumento alla Cattedra dell'Apostolo, opera matura del Bernini, realizzata in forma di grande trono bronzeo, sorretto dalle statue di quattro Dottori della Chiesa, due d'occidente, sant'Agostino e sant'Ambrogio, e due d'oriente, san Giovanni Crisostomo e sant'Atanasio.
Oggi 22 febbraio 2021 si festeggia la Cattedra di san Pietro Apostolo ad Antiochia, dove per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani.
S. Pietro, prima di portare il Vangelo a Roma, stabili la sua sede in Antiochia. Era giusto che la capitale dell'Oriente avesse per primo vescovo il Principe degli Apostoli, a cui Gesti aveva detto: « Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle ». E colà S. Pietro suscitò in breve tempo una eletta schiera di convertiti che per i primi ebbero l'onore di portare il titolo di Cristiani, ossia seguaci di Cristo.
Non si sa precisamente quanto tempo S. Pietro governasse la Chiesa di questa città. Tuttavia la festa di questa Cattedra è antichissima. Nella primitiva Chiesa i Cristiani e quelli d'Oriente in modo speciale, celebravano l'anniversario della loro rigenerazione spirituale. Non si davano ai diletti corporali, ma rinnovavano solennemente i voti fatti nel Battesimo, e ringraziavano Dio di averli ricevuti per sua misericordia nel novero dei suoi figliuoli. Questo lo chiamavano il giorno della loro rinascita spirituale. I vescovi, conforme a questa pia pratica, celebravano anche l'anniversario della loro consacrazione, e il popolo si univa a loro. Tale fu l'origine delle festa della cattedra di S. Pietro.
« Noi dobbiamo celebrare la festa della Cattedra di S. Pietro, scriveva già S. Leone Papa, colla stessa gioia con cui celebreremo il martirio del Principe degli Apostoli. Con ciò noi richiamiamo alla memoria contemporaneamente e la sua entrata in cielo, e l'innalzamento alla dignità di primo pastore della Chiesa militante ». Nelle lezioni del Breviario sono riportate le belle parole di S. Agostino: « Il Signore ha eletto Pietro a fondamento della sua Chiesa stessa; perciò la Chiesa onora questo fondamento sopra il quale si erige l'altezza dell'edificio ecclesiastico. Onde convenientemente il salmo dice: Lo esalteranno nella Chiesa della plebe e lo loderanno nella cattedra dei seniori". Sia benedetto il Dio che si degnò di esaltare nella Chiesa il beato Apostolo, poiché è giusto che sia onorato questo fondamento per mezzo del quale si può salire al cielo ».
Sappiamo le parole che il Divino Maestro disse ai Capo degli Apostoli: « Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa ». Commenta S. Agostino: « Sei pietra, perché la mia virtù che ti consolida cosicché quelle cose che sono di mia proprietà sono pure tue per partecipazione ». Ecco la dignità conferita a Pietro, per cui merita tutta la nostra venerazione.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/02/22/news/luca_attanasio_ucciso_congo_ambasciatore_saronno-288685481/

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2021/02/22/attacco-in-congo-morto-lambasciatore-italiano-luca-attanasio_7fd541f4-76ef-4f7f-8f49-cae681e7c

https://www.corriere.it/esteri/21_febbraio_22/luca-attanasio-chi-era-l-ambasciatore-ucciso-congo-1ef7c994-7501-11eb-b048-5f97627f6464.shtml

Anonimo ha detto...

Un papa che non fosse infallibile in materia di fede o morale comporterebbe due tipi di spiegazione, una impossibile, l'altra tanto grave da non poter esser pensata senza orrore: appunto la prima è che se così fosse, ciò implicherebbe che lo Spirito Santo erra,fa cilecca, fallisce.. ma ciò è impossibile!
la seconda, orrenda, è che quel tal papa che dimostrasse non esser infallibile, sarebbe ipso facto - poichè lo Spirito Santo non erra - un abusivo, un intruso, un menzognero, un antipapa. è la logica matematica , è il principio di non contraddizione, è il tertium non datur.

Gesù a Maria Valtorta nel 1943 parlando del Pastore Idolo (intendendo sia l'Anticristo che il Sacerdozio in genere) che sarebbe venuto dice: http://www.valtortamaria.com/operaminore/quaderno/1/manoscritto/12/9-dicembre-1943 "Ché se poi, nonostante ogni mezzo, la Giustizia avesse a perire e, trascinati sempre più da Satana dominatori e dominati, per mimetismo malefico,si staccassero sempre più da Dio, allora leverò la Luce e la Verità. E ciò avverrà quando anche nella mia dimora - la Chiesa - vi saranno troppi che, per umano interesse e per debolezza indegna, saranno fra i dominati dai seminatori del Male nelle loro diverse dottrine. Allora conoscerete il pastore che non si cura delle pecore abbandonate, il pastore idolo di cui parla Zaccaria.
Ricorda l’Apocalisse di Giovanni. Ricorda il dragone: il Male generatore dell’Anticristo futuro, il quale ne prepara il regno non solo sconvolgendo le coscienze ma travolgendo nelle sue spire la terza parte delle stelle e facendo degli astri fango. Quando questa demoniaca vendemmia avverrà nella Corte di Cristo fra i grandi della sua Chiesa, allora, nella luce resa appena bagliore e conservata come unica lampada nei cuori dei fedeli al Cristo - perché la Luce non può morire Io l’ho promesso, e la Chiesa, anche in periodi di orrore, ne conserverà quel tanto atto a tornare splendore dopo la prova - allora verrà il pastore idolo, il quale sarà e starà dove vorranno i suoi padroni. Chi ha orecchie da intendere intenda. Per i vivi di quel tempo sarà un bene la morte"

Anonimo ha detto...

Per ricordare due importanti tappe della missione compiuta dal principe degli apostoli, S. Pietro, e lo stabilirsi del cristianesimo prima in Antiochia, poi a Roma, il Martirologio Romano celebra il 22 febbraio la festa della cattedra di S. Pietro ad Antiochia e il 18 gennaio quella della sua cattedra a Roma. La recente riforma del calendario ha unificato le due commemorazioni al 22 febbraio, data che trova riscontro in un'antica tradizione, riferita dalla Depositio martyrum. In effetti, in questo giorno si celebrava la cattedra romana, anticipata poi nella Gallia al 18 gennaio, per evitare che la festa cadesse nel tempo di Quaresima.

Anonimo ha detto...

Dunque: onoreremo nella Cattedra di San Pietro l’autorità che Cristo conferì all’Apostolo, e che nella Cattedra trovo il suo simbolo, il suo concetto popolare e la sua espressione ecclesiale. Come non ricordare che, fin dalla metà del terzo secolo, il grande vescovo e martire africano, San Cipriano, adopera questo termine per indicare la potestà della Chiesa Romana, in virtù della Cattedra di Pietro, donde scaturisce, egli dice, l’unità della gerarchia? (cf. Ep. 59, 16: Bayard, Correspondance, II, 184). E quanto alla festa della Cattedra basti citare una delle frasi dei tre discorsi attribuiti a S. Agostino e ad essa relativi: «L’istituzione della odierna solennità ha preso il nome di Cattedra dai nostri predecessori per il fatto che si dice avere il primo apostolo Pietro occupato la sua Cattedra episcopale. Giustamente dunque le Chiese onorano l’origine di quella sede, che per il bene delle Chiese l’Apostolo accettò» (Serm. 190, I; P.L. 39, 2100).

Noi faremo bene, Figli carissimi, a dare a questa festività la venerazione, che le è propria, ripensando alla insostituibile e provvidenziale funzione del magistero ecclesiastico, il quale ha nel magistero pontificio la sua più autorevole espressione. Si sa, purtroppo, come oggi certe correnti di pensiero, che ancora si dice cattolico, cerchino di attribuire una priorità nella formulazione normativa delle verità di fede alla comunità dei fedeli sulla funzione docente dell’Episcopato e del Pontificato romano, contrariamente agli insegnamenti scritturali e alla dottrina della Chiesa, apertamente confermata nel recente Concilio, e con grave pericolo per la genuina concezione della Chiesa stessa, per la sua interiore sicurezza e per la sua missione evangelizzatrice nel mondo. (Paolo VI, udienza 22 febbraio 1967)

Anonimo ha detto...

"Il Papa nella sua semplicità e umiltà arriva a profondità spaventose.... eleva gli argomenti a livelli altissimi e resti come ipnotizzato". (Carlo Verdone).

Cosa dire? Che un tempo Verdone sapeva far ridere volontariamente, Ora fa ridere del tutto involontariamente.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

"Gli errori di Pietro non danno a noi uomini il potere di revocare il mandato petrino. Solo Cristo ha il potere di intervenire e sa come farlo”.
Inoltre, occorre non dimenticare mai che “la tentazione di staccarsi dalla Chiesa in nome dello scandalo innescato da errori dottrinali e di giustificare chi, in nome di questi errori, innesca uno scisma, non può essere seguita senza un danno oggettivo da parte di chi cede a essa, danno che si ripercuote su di lui e su quanti lo seguono. Stattene al tuo posto, perché guarda che ne va del destino della tua anima."

Prof. Don Alberto Strumia

Anonimo ha detto...

A Pietro il mandato lo ha conferito Cristo, ma a Bergoglio potrebbe essere stata la mafia di San Gallo.