La cronaca continua ad incalzare. L'articolo di Magister che riporto di seguito riaccende l'attenzione - in questo periodo peraltro mai sopita, come dimostrano anche le vicende della Francia - sui temi cruciali che riguardano le trasformazioni sociali, dai risvolti antropologici, imposte dalla cultura egemone attraverso la politica.
Circa il silenzio del papa attuale di fronte a questi temi specifici Magister è convinto che il "vescovo di Roma" si deciderà a parlare.
Se non lo farà, rischiamo di trovarci di fronte anche al degrado ideologico-politico della nostra Fede. Il problema non è solo dei vescovi, ai quali tende a declinarlo la ingravescente collegialità, ma soprattutto del Papa, cui spetta l'ultima e definitiva parola. Vedremo.
Non si diventa cristiani solo per aiutare i poveri e le "periferie", anche se la Chiesa non ha mai mancato (ed è una conseguenza della Fede, non un fine) di prendere posizione e di intervenire sui problemi sociali: basta ricordare le lezioni Leone XIII, Pio XI Pio XII. Ora si profila l'aperta condanna a divorzio ormai generalizzato, aborto, eutanasia, manipolazione genetica, coppie di fatto, coppie gay e all'assurda eliminazione dei sessi. Si tratta non solo di calamità sociali ma soprattutto di offese contro Dio, che l'atteggiamento tenuto finora dal nuovo papa rischia di far rimanere sul piano del populismo e del moralismo, evitando di esplicitare le verità di fede diluite o già oltrepassate dalle eresie un tempo sparse dai nemici esterni, ora penetrate - insieme ad essi - anche all'interno. Senza un'opera consapevole e decisa di restaurazione, a partire da Liturgia e dottrina, la battaglia è perduta in partenza almeno per questa tormentata generazione e chissà con quali esiti e danni futuri.
Circa il silenzio del papa attuale di fronte a questi temi specifici Magister è convinto che il "vescovo di Roma" si deciderà a parlare.
Se non lo farà, rischiamo di trovarci di fronte anche al degrado ideologico-politico della nostra Fede. Il problema non è solo dei vescovi, ai quali tende a declinarlo la ingravescente collegialità, ma soprattutto del Papa, cui spetta l'ultima e definitiva parola. Vedremo.
Non si diventa cristiani solo per aiutare i poveri e le "periferie", anche se la Chiesa non ha mai mancato (ed è una conseguenza della Fede, non un fine) di prendere posizione e di intervenire sui problemi sociali: basta ricordare le lezioni Leone XIII, Pio XI Pio XII. Ora si profila l'aperta condanna a divorzio ormai generalizzato, aborto, eutanasia, manipolazione genetica, coppie di fatto, coppie gay e all'assurda eliminazione dei sessi. Si tratta non solo di calamità sociali ma soprattutto di offese contro Dio, che l'atteggiamento tenuto finora dal nuovo papa rischia di far rimanere sul piano del populismo e del moralismo, evitando di esplicitare le verità di fede diluite o già oltrepassate dalle eresie un tempo sparse dai nemici esterni, ora penetrate - insieme ad essi - anche all'interno. Senza un'opera consapevole e decisa di restaurazione, a partire da Liturgia e dottrina, la battaglia è perduta in partenza almeno per questa tormentata generazione e chissà con quali esiti e danni futuri.
La politica “è cosa vostra”, ha detto Francesco ai vescovi italiani lo scorso 23 maggio. Ma tutto fa prevedere che anche lui si troverà presto alle strette su questo terreno minato.
Da lunedì 10 giugno Roma avrà un nuovo sindaco. E i pronostici danno in testa Ignazio Marino, uno di quei cattolici cosiddetti adulti “nel senso dell’atteggiamento di chi non dà più ascolto alla Chiesa e ai suoi pastori”.
Il virgolettato è di Benedetto XVI, che il 28 giugno 2009, in un’omelia a San Paolo fuori le Mura, non era andato leggero nel tracciare il ritratto di questa categoria:
“Lo si presenta come ‘coraggio’ di esprimersi contro il magistero della Chiesa. In realtà non ci vuole per questo del coraggio, perché si può sempre essere sicuri del pubblico applauso. Coraggio ci vuole piuttosto per aderire alla fede della Chiesa, anche se questa contraddice lo ’schema’ del mondo contemporaneo”.
Da quello che si è visto nella campagna elettorale, il candidato-sindaco Marino sta marciando proprio su questa strada e si prepara a sfornare dei provvedimenti invisi al magistero della Chiesa, a cominciare dai registri per le coppie omosessuali.
La controprova c’è stata nella settimana che ha preceduto il ballottaggio per l’elezione del sindaco della capitale.
Domenica 2 giugno su “Avvenire” è apparso un appello rivolto ai due candidati Marino e Gianni Alemanno, sottoscritto da rappresentanti di associazioni cattoliche romane e nazionali (da Scienza e Vita e dal Forum Famiglie a Retinopera, fino a Rinnovamento nello Spirito e MCL; ma con le assenze di Azione Cattolica, ACLI, Sant’Egidio, Focolarini), da alcune personalità accademiche del calibro dell’economista Stefano Zamagni e dello storico Giuseppe Ignesti, nonché da due ex parlamentari come Domenico di Virgilio e Alfredo Mantovano.
Gli autori dell’appello chiedevano ai candidati-sindaci di prendere posizione riguardo alla libertà di scelta educativa per i genitori e alle scuole paritarie (oggetto di un recente referendum a Bologna che intendeva privarle dei finanziamenti comunali). Poi su vita nascente, terminale e in condizioni di fragilità, nonché sul controverso tema dei registri dei testamenti biologici. Infine, sulla tutela della famiglia, con una richiesta di dire se volessero istituire dei registri “per le unioni civili omosessuali”.
Alemanno rispose prontamente, in consonanza con le attese dei firmatari dell’appello. Ma Marino no.
O meglio, Marino ha giustificato la sua non risposta dicendo di non accettare “patenti” di cattolicità date dai propri avversari. Ha rivendicato di aver già scritto un libro su questi temi con il cardinale Carlo Maria Martini. E sul testamento biologico ha citato a proprio sostegno il brano del Catechismo della Chiesa cattolica contro l’accanimento terapeutico [Il rischio - diciamolo ben chiaro - è l'ammissione dell'Eutanasia. L'accanimento terapeutico è altra cosa]. Quanto a papa Francesco, s’è detto tranquillo: “Non mi sembra che voglia entrare nella politica interna di una città”.
Ma su questa inazione del papa le previsioni sono tutt’altro che sicure. A Buenos Aires, messo alle corde, Jorge Mario Bergoglio non piegò il capo né tenne la bocca chiusa, anzi, fece fuoco e fiamme quando il governo argentino legiferò in contrasto con la Chiesa su materie non negoziabili.
E qui è verosimile che farà lo stesso. Prima ancora che papa, Francesco ama definirsi ed essere “vescovo di Roma”. Difficile che stia zitto – dopo tanto predicare contro gli “schemi” del mondo – se Marino, eletto sindaco della città, darà seguito ai suoi propositi di cattolico adulto.
Sintetizzo un intervento preso dal blog di Raffaella, perché lo ritengo centrato e dimostra che in certe riflessioni non siamo autoreferenziali, perché esse sono trasversalmente comuni non solo a credenti ma anche a persone che si definiscono agnostiche e mostrano onestà intellettuale ed obbiettività.
Sintetizzo un intervento preso dal blog di Raffaella, perché lo ritengo centrato e dimostra che in certe riflessioni non siamo autoreferenziali, perché esse sono trasversalmente comuni non solo a credenti ma anche a persone che si definiscono agnostiche e mostrano onestà intellettuale ed obbiettività.
"Il Papa non parla di famiglia e molto poco di difesa della vita. Credo che siano stati principalmente questi i punti su cui Benedetto XVI ha pestato i piedi di chi detiene potere economico, culturale e infine decisionale sulla piega che deve prendere il mondo, in tema di nascita, vita e morte. Siccome non la voleva capire, gli hanno scatenato contro ogni organismo espressione del loro potere. Ricordo che mi capitò di farla spesso questa considerazione: 'se smette di parlare di certi temi, vi lasciano in pace' [vedi cosa ne diceva un nostro carissimo collaboratore]. Alla Chiesa si chiede di essere una Ong, checché ne dica Papa Francesco. E l'acclamazione nei confronti dei suoi proclami contro povertà e banche ne è la prova. Li faceva anche Benedetto, ma veniva costantemente ignorato. Ricordo ancora l'ultimo suo messaggio per la giornata mondiale della pace (che abbiamo citato anche noi - vedi qui). Racchiudeva in sé di tutto, quasi una mini enciclica qualcuno disse, ma i megafoni di chi comanda e decide, anche i nostri governi alla fine, si concentrarono per giorni su una frase sulla famiglia, diventata qualcosa del tipo le unioni gay minano la pace, pure virgolettata, come quando una frase proprio la pronunci. Lo stesso accadde per il viaggio in Africa, oscurato da una polemica cercata e servita a regola d'arte sul condom. Si chiama mistificazione, amplificazione di una parte del pensiero per oscurarne il tutto, una forma di attenzione che Francesco finora non ha dovuto provare sulla sua pelle.
Parlo spesso di Chiesa con conoscenti agnostici come me o atei, spesso anticlericali. Il trend è che finché il papa parla di povertà, ingiustizia sociale, va tutto bene, è anche tema caro ai salotti culturali, quelli che alla fine prevalgono su media e giornali, pure la croce è concessa, visto che si parla di religione, il demonio fa sorridere ma va bene pure quello, ma guai a nominare verità e vie diverse da quelle dominanti da seguire, guai a toccare le questioni etiche. Paradossalmente si chiede alla Chiesa di occuparsi dei tributi di Cesare ma non di creazione o albero della conoscenza, del bene e del male."
35 commenti:
Come fate a essere sicuri che l'altro 'cattolico' non seguirebbe anche lui la corrente?
nonimo ha detto...
Come fate a essere sicuri che l'altro 'cattolico' non seguirebbe anche lui la corrente?
07 giugno 2013 21:09
Non ne siamo per nulli sicuri, l'altro potrebbe seguire la corrente, come ha fatto in altri campi, l'aLTRO potrebbe. QUESTO LO FARà CERTAMENTE. Uno ci vuole combattere esplicitamente, l'altro può darsi che ci voglia raggirare, però, fin quando c'è una speranza cui aggrapparsi, senza troppe illusione, ma è sempre meglio che niente.
Come fate a essere sicuri che l'altro 'cattolico' non seguirebbe anche lui la corrente?
Non siamo sicuri di niente. Anche se, almeno ipoteticamente, dovrebbe seguire una linea opposta.
Finora l'unica cosa certa è l'assordante silenzio del Papa su certe questioni.
E' ovvio che la scelta tra i due è tra il meno peggio. Pur visto da lontano (vivo a Milano),l'attuale sindaco di Roma non è privo di difetti. Tuttavia scambierei volentieri e senza indugio Pisapia con Alemanno. Per provenienza politica e anche correntizia (quella di Rauti), Alemanno rimane il più ancorato a valori tradizionali. Sua moglie, Isabella Rauti, ha scritto ottimi testi storici sulla Vandea e sulla controrivoluzione. Se fossi romano, non avrei dubbi su chi votare.
E' invece da rilevare, a quanto mi dicono, che l' "ambiente" delle parrocchie romane sia a favore del "cattolico adulto" Marino. Non c'è da stupirsi. E' il vecchio lascito intellettuale dei modernisti (la DC, la FUCI, gran parte dell'Azione Cattolica) che si è innestato sul nuovo mondo postconciliare dei movimenti saldandosi al contempo con il contesto dei sostenitori di una irenistica "Carità senza Verità" ben rappresentata da Sant'Egidio o dalla Caritas.
Salvo interventi provvidenziali, i numeri stanno con Marino (come sarei contento di essere smentito!). Per cui, carissimi amici romani, preparatavi a un destino pisapiesco: più tasse, più burocrazia, più zingari, più insicurezza, più limitazioni alla libera circolazione, più occupazione degli spazi culturali da parte della sinistra, più gay-pride, più ostilità verso l'educazione privata cattolica, più centri sociali, più sostegno all'immigrazionismo, più spazio per i neo-palazzinari travestiti da archi-star, più writers deturpatori e via continuando. Buona fortuna.
l'assordante silenzio del Papa???
mic, per favore andiamo al cuore del problema. Semmai silenzio é' logico, non assordante.
Dal '65 la Chiesa conciliare ha chiesto a TUTTE le nazioni ancora ufficialmente cattoliche di non esserlo più, di toglere "ogni riferimento confessionale dalla loro Costituzione"
Dalla Spagna, all'Italia passando dall'Argentina, ultima la Colombia.
E chi lo ha chiesto? I papi per primi e con grande convinzione. Tutti i papi del post concilio.
Ora, come si puo' difendere la morale cattolica nella società quando non si vuole più la regalità sociale di NSGC ? Ditemi, su che base uno stato laico dovrebbe difendere l'instituzione divina del matrimonio ? Al massimo possiamo chiederlo per "buon senso comune" ma hanno spazzato via ogni motivo SOPRANNATURALE.
Il CV2 contiene vari errori NEI TESTI e, laddove potrebbe essere 'interpretato meglio', abbiamo 50 anni di CONTESTO dell'autorità papale che ci garantisce che senza dubbio la chiesa lo ha intenso e lo intende nelo peggiore dei modi!
il papa che farà? l'unica cosa che puo' fare é condannare il Concilio.
Il resto é aria fritta...
riguardo 'le vicende della Francia'
ricordo che c'é una differenza abissale con l'Italia.
In Francia la separazione Chiesa Stato esiste dal 1905 (leggere il decreto di papa S.PioX Lamentabili con cui la condanna per capire perché il cV2 é in rottura)
In Italia é del 1984 (accordi Casaroli-Craxi) ed é uno dei tanti frutti bacati del Concilio che dimostrano la discontinuità.
Ergo, se in Francia é lecito manifestare contro lo stato, in Italia bisogna prima accusare il Concilio
A prescindere da concilio e dalla confessionalità, le questioni in discussione sovvertono la legge naturale.
Almeno gli ebrei invocano, per i goyim, i principi noachidi. Il nuivo papa finora non ha fatto neppure questo.
Inoltre ha esplicitamente detto che sulle questioni politiche devono intervenire i vescovi: inno alla collegialità certo non inatteso. Ma sembra non voler tener conto che si tratta di principi 'universali' sui quali è lui a dover intervenire.
La desistenza papale dal governo sta aumentando.
Chi non si accorge che il papato e la Chiesa sono in crisi?
mic, la Chiesa non puo' prescindere dal suo magistero. A magistero bacato corrisponde una pastorale bacata.
Ripeto: andiamo al cuore del problema e chiediamo innanzitutto che venga ristabilita la sana dottrina, invece di elemosinare che il papa faccia "almeno come gli ebrei"
Ricordo tra l'altro che le radio protestanti elogiano a gran voce le unioni gay come la grande conquista della libertà di coscienza dei Calvino & Co.
Vogliamo ridurre la Chiesa a fare "almeno" quello che di buono fanno certe altre religioni, mentre per quieto vivere si tace sulle stesse prevaricazioni alla morale di altre ?
Bene, sappiate pero' che non é più la Chiesa Mater et Magistra che si invoca, ma un'associaziona filantropica ...
andiamo al cuore del problema e chiediamo innanzitutto che venga ristabilita la sana dottrina, invece di elemosinare che il papa faccia "almeno come gli ebrei"
Non era questo che intendevo, hpoirot!
Ho semplicemente osservato che non fa neppure come gli ebrei, cioè il "minimo sindacale" :(
Ovvio che anch'io invoco il ripristino della sana dottrina e della funzione di docenza della Chiesa, che si è trasformata da docente in dialogante!
Barzelletta raccontata da Padre Pio:
Muore un vecchio prete, pio e devoto. Alla morte si presenta alla Porta del Paradiso. San Pietro lo saputa con molta deferenza: Pace a Voi, Padre, cosa vuole? Veramente vorrei entrare- Risponde il prete-
Solo un attimo che chiedo all'Eterno Padre
Eterno Padre, c'è don .....
PIETRO, PUò ENTRARE.
San Pietro torna alla porta.
Entrate Padre. UN MOMENTO. Attendete ancora un istante.
Da lontano si intravede giunge un vescovo.
San Pietro si rivolge al vescovo con piglio decisamente brusco:
EHI TU, confratello vescovo, cosa ci fai da questa parti?
Veramente vorrei entrare- Risponde il vescovo-.
Fermati là. Vado dall'Eterno Padre. Eterno Padre, c'è mons. XY PIETRO, PUò ENTRARE.
Il prete ed il vescovo entrano assieme. una volta den tro, il prete chiede a San Pietro: San Pitro, per carità, non sono affai miei, ma perchè tutto questo ambaradan?
Padre, risponde rammaricato San Pietro, vedete, qua, ogni tanto, qualche prete lo vediamo pure. MA I VESCOVO SONO COSì RARI, che, quando nea arriva uno, gli diamo la precedenza.
Il cattolicesimo ridotto a moralismo.
Ergo, se in Francia é lecito manifestare contro lo stato, in Italia bisogna prima accusare il Concilio
Intanto partiamo dalle cose essenziali. Concilio o non concilio le questioni riguardano principi universali e il Papa non può sottrarsi alle sue responsabilità né noi alle prese di posizione, la cui legittimità supera qualunque concordato e chissà cos'altro possa esserci.
E' una situazione di emergenza e come tale va vissuta, senza esitazioni.
Il cattolicesimo ridotto a moralismo.
Lo riduce a moralismo chi ne fa una "religione civile". Per noi è Fede (che è adesione, attaccamento, radicamento e molto di più) in una Persona, che ha Nome Gesù ed è nostro Signore e nostro Dio. Il resto non è che conseguenza.
Interventi come questi dimostrano perché i cosiddetti tradizionalisti vengono tenuti ai margini della vita delle parrocchie, con il loro voler imporre scelte di fede ai tanti che non sono credenti. Non volete le coppie di fatto? Bene, sposatevi ma non impedite agli altri di vivere come meglio credere solo perché alcune loro scelte offendono il vostro dio. C'è un motivo se siete sempre meno e meno tollerati. Poi, se volete, potete illudervi come volete, ma non provate a mettervi di traverso sui diritti umani, a quel punto verrete annullati.
C'è un motivo se siete sempre meno e meno tollerati. Poi, se volete, potete illudervi come volete, ma non provate a mettervi di traverso sui diritti umani, a quel punto verrete annullati.
Intanto bisogna intendersi su cosa e quali sono i "diritti umani".
Non ritengo realizzabile - pena l'estinzione del genere umano, cosa che neppure il Signore vuole dato che lo ha promesso a Noè in tempi immemorabili - non tanto il nostro personale annullamento, quanto quello dei valori che fondano il nostro essere-nel-mondo. Essi non sono concetti o gusci vuoti, ma energie vive e vitalizzanti, inscritte nella natura umana e possono essere riconosciuti o rifiutati: la libertà è un dono ma è anche una responsabilità...
Quanto a imporre. La Chiesa non ha mai imposto nulla, ma ha il compito di illuminare sulle Verità che rendono l'uomo pienamente uomo insegnandole e trasmettendole. Non può esimersi da questa che è la sua ragion d'essere. Sta alla libertà dei singoli, che animano strutture e realtà più ampie, accoglierli o meno.
Del resto, chi impedisce ad omosessuali di vivere i loro rapporti, che non sono io a inventarmi siano "contro natura"? Il giudizio riguarda l'atto e non le persone, che la Chiesa accoglie come madre amorevole se consapevoli del problema (del quale magari soffrono e chi può essere indifferente a questo?) che i materialisti si ostinano a non considerare tale.
La vera violenza è quella di imporre a tutta l'umanità (noi compresi e nostro malgrado) un modello sociologico e antropologico distruttivo e innaturale, che solo la cieca disumanizzazione imperante impedisce di riconoscere.
Capisco che il mio discorso è basato su presupposti di Fede dai quali non riesco a prescindere.
Ma potremmo spostarlo sui cosiddetti "diritti naturali" approfondendolo in quel contesto. Ma, constatato il degrado e gli sviamenti imperanti anche a questo riguardo, credo che sarebbe difficile intenderci anche su questo piano.
"Omosessualità contro natura"? Ma se è praticata da tutte le specie animali superiori? Imporre un modello sociologico e antropologico? E non è un modello anche quello posto dalla Chiesa? Non dimentichi che c'è stato un tempo durante il quale la Chiesa ardeva vivi coloro che non aderivano al suo modello socio-antropologico! Ciò non si ripeterà mai più.
Mi piacerebbe sapere se i cosiddetti "diritti umani", richiamati dall'anonimo delle 12:46nel suo così amabile messaggio comprendono anche quello di un bambino di nascere o di un vecchio ad essere curato, anche se "inutile". O anche solo quello di alcuni di poter esprimere le proprie idee senza essere "annullati", come così delicatamente auspicato dal nostro laico e democratico interlocutore.
Omosessualità contro natura"? Ma se è praticata da tutte le specie animali superiori?
La 'sessualità' non è un'optional, è uno status determinato dalla natura, che stabilisce una "differenziazione complementare" destinata, orientata alla relazione (a partire da quella di coppia ma non esclude le altre), che è comune partecipazione alla Vita ed è il principio vitale che caratterizza ogni essere vivente.
Più l'essere è evoluto più la relazione è ricca di aspetti profondi, capaci di creare armonia, bellezza, gioia e fecondità non solo generativa (nel senso della sessualità) ma anche spirituale nei rispettivi mondi interiori e nei mondi circostanti (e chissà quanti altri sconosciuti) con i quali siamo interconnessi a vari livelli...
L'omosessualità è un'anomalia, da non condannare, ma da constatare, perché esce dalla differenziazione sessuale, basilare perfino nel mondo vegetale. E' contro natura perché è sterile non generativa, mentre la vita è innanzitutto generatività.
Che si dia il caso che sia praticata anche da specie animali superiori non dimostra che non sia un'anomalia anche delle specie animali (le cui forme più elementari o parassitarie soltanto hanno sviluppato ad esempio l'ermafroditismo, che è ancora un'altra cosa).
Ma la moltiplicazione della specie in termini naturali esige la procreazione frutto dell'unione sessuata.
Questo ce lo insegna la 'lettura' delle leggi inscritte nell'ordine naturale, le cui anomalie fanno parte della ferita primigenia. Chi non ci crede può considerarle 'normali'; ma, se lo fossero, sarebbero anche generative, altrimenti (e mi sembra un principio elementare) la specie sarebbe destinata a scomparire.
Queste affermazioni possono appartenere anche semplicemente ad un campo scientifico, non necessariamente confessionale.
Imporre un modello sociologico e antropologico? E non è un modello anche quello posto dalla Chiesa?
La Chiesa ha un solo modello: il Signore Gesù Crocifisso e Risorto.
In ogni caso quello che la Chiesa propone, insegna (e non impone) è quanto, nel e per opera del Suo Signore, agisce nell'intimo e nella vita del credente per realizzarne la pienezza di umanità secondo il progetto di Dio. E non si tratta di un modello socio-antropologico prefissato, ma è aperto al 'nuovo' che il Signore crea in ogni istante sia nelle peculiarità della persona, unica e preziosa ai suoi occhi e nelle sue mani, che nelle strutture che la persona anima.
Questo è un dato di Fede che può essere testimoniato in diversi modi e sperimentato se lo si accoglie.
Se siamo così lontani dal vederlo, se non in alcune oasi piuttosto rare nella storia ma in questo momento storico in particolare, dipende dalla pressoché totale estromissione di Dio dalla cultura e dalla vita personale e collettiva e dall'antropocentrismo sempre più imperante: l'uomo che si fa Dio di se stesso e crede di poter dominare anche le leggi naturali.
In realtà l'uomo, partecipando della creatività e degli attribuiti ricevuti al momento della Creazione, possiede molte doti che possono condurlo a scoperte e realizzazioni affascinanti e capaci sia di migliorare la vita che di peggiorarla o sconvolgerla (se si perde il senso della misura, si scardina il fondamento e il fine che ci alimenta e ci sostiene, facendo riaffiorare la deleteria hybris originaria).
Ci si può anche non credere; ma certi segnali che sono i frutti negativi di questo atteggiamento ormai fin troppo generalizzato lo dimostrano a chi ha 'occhi per vedere'.
Non dimentichi che c'è stato un tempo durante il quale la Chiesa ardeva vivi coloro che non aderivano al suo modello socio-antropologico! Ciò non si ripeterà mai più.
La Chiesa non voleva imporre il suo modello socio-antropologico che non ha. Il discorso è complesso. Quel che è accaduto durante l'inquisizione può essere oggetto anche di letture diverse da quella anticlericale imperante e comunque molti mali della storia tormentata e complessa dell'uomo, non sono imputabili alla Chiesa, che è Santa e Immacolata nel Suo Signore fino alla fine dei tempi, ma ad uomini (e donne) di Chiesa che non hanno saputo fare buon uso degli insegnamenti e delle grazie ricevute.
Cos'è davvero la Chiesa lo dimostrano (per chi vuol vederlo) le innumerevoli schiere di Santi che nel corso dei secoli hanno accolto il Signore e dato copiosi frutti di grazia e, oltre ad essere luminosi esempi, sono anche nostri potenti intercessori, perché è della stessa Grazia che ogni credente partecipa e si nutre in base alla propria fedeltà e perseveranza.
"Ma se è praticata da tutte le specie animali superiori?"
Caro Anonimo illuminista-razionalista, evidentemente lei crede che l'uomo discenda dalla scimmia e quindi cerca di imitare nel ragionare quelli che per lei sono i suoi progenitori.
Il fatto che la sodomia sia contro natura è dimostrato banalmente dal fatto che se domani mattina tutti decidiamo di abbandonare l'eterosessualità, tempo 20 anni e l'umanità si estingue.
Da molti animali è praticato anche il cannibalismo e l'infanticidio. Certamente seguendo la china presente, fra non molto anche l'uomo arriverà a questi splendidi traguardi, tutto in nome della libertà e dei diritti umani.
"Non dimentichi che c'è stato un tempo durante il quale la Chiesa ardeva vivi coloro che non aderivano al suo modello socio-antropologico! "
Guardi che le condanne per gli eretici erano eseguite dal braccio secolare (il principe, oggi si direbbe il governo), in quanto gli eretici erano (e sono, i risultati lo dimostrano) pericolosi per l'ordine sociale, il quale ordine è necessario in quanto strumento necessario affinché l'uomo possa vivere per cercare le cose di Dio e salvarsi così l'anima, altrimenti, al posto che bruciare sulla terra, si brucia all'Inferno, non nel tempo ma nell'eternità.
Capisco che queste realtà (ripeto: realtà) possono essere ostiche per chi è cresciuto a pane, Robespierre, evoluzionismo e tutti gli -ismi che il principe del mondo può ispirare. Guardi che anche quest'ultimo, il principe di questo mondo, lucifero, è una realtà, una persona (è il capo degli angeli decaduti), basta che apra gli occhi e si guardi in giro, il fatto che noi ci si ammali e si soffra e si muoia infine ne è la dimostrazione lampante: non potremmo sopportare tutto ciò se non ci fosse Chi ci salva e libera e che si chiama Gesù.
La Chiesa non voleva imporre il suo modello socio-antropologico che non ha.
Mi rendo conto che devo spiegar meglio. Se parlo di un modello non rigidamente fissato, non intendo dire che esso non presupponga un ordine, che è inscritto innanzitutto nella legge naturale e che il credente riceve anche dalla Rivelazione Apostolica che è, innanzitutto, l'Annuncio di ciò che il Signore è e opera continuamente per noi... E tutto questo non è ininfluente per lo sviluppo di una società veramente orientata al bene comune perché costituita da uomini che riconoscono la loro vera dignità che discende dall'essere costitutivamente ordinati al loro Creatore e Signore.
Purtroppo è questo che si è perso e che bisognerà ri-trovare e ri-costituire...
In sostanza, noi intendiamo: Instaurare omnia in Christo
E non è un'imposizione, ma una necessità vitale per tutti, sia per chi lo crede che per chi lo rifiuta ed ha la libertà (anch'essa dono di Dio in questo caso purtroppo usato male) di farlo.
non e' vero che nel mondo animale si pratichi l' omosessualita'. I bonobo, specie citata spesso a proposito, praticano semmail la pansessualita', e se ne stanno ben lontani dagli simpanze', che non sono omosessuali- a prte qualche individuo - ma sono fortemene territoriali e fanno fuori chiunque osi entrare nelle loro aree. L' omosessualita', o comportamenti che gli osservatori umani chiamano cosi, si verifica piu' spesso tra animali in cattivita', che, come dice la parola stessa, NOn e' una situazione di libera vita animale.
Dr Roccaforte
PS: per gli evoluzionisti: l'uomo discenderebbe da un progenitore comune con lo scimpanze' e NON con il bonobo
er gli evoluzionisti: l'uomo discenderebbe da un progenitore comune con lo scimpanze' e NON con il bonobo.
Eppure vi sono alcuni che, proprio perchè, caso più unico che raro, nel mondo animale, i Bonobo sono l'unica specie che presenta, non in cattività, ma allo stato brado, una presenza di omosessualità femminile non episodica ma, come dire "istituzionalizzata"(le "matriarche" del branco, quando non sono più fertili, si danno al sesso tra loro,anzi, sembra che atti sessuali tra loro siano come una sorta di "cerimonia" che le ammette tra le guide del branco)li consodera parte integrante del genere HOMO. E visto che Attilio Mordini reputava che lo yeti può essere un cainita imbarabarito, c'è anche tra alcuni credenti chi da un certo credito a tale tesi. Ovvero che i Bonobo siano discendenti di Caino imbarbariti.
l'uomo poi non è un animale. vi e' un, cosi chiamato, salto ontologico che distingue nettamente l'uomo dall'animale. un sito molto interessante in materia e' "critica scientifica" dove certe questioni vengono sviscerate molto chiaramente.
tra l'altro il mondo animale presenta una serie di "misfatti" che pero' non vengono mai ricordati. l'uccisione dei propri cuccioli o degli altrui cuccioli, l'uccisione del maschio da parte della femmina, l'eliminazione degli esseri piu' deboli, persino gli amabili passeri gettano fuori dal nido i pulcini malati....ehi ma sembra il programma politico di certe fazioni politiche! forse ci vogliono ridurre allo stato animale.... del resto uno dei motti satanisti e' "tutti gli uomini sono cani"
Non ci riusciranno!
Purtroppo ho scoperto quel che segue e sono rimasta senza parole. La nefandezza invade anche l'Italia. E noi?
“Strategia nazionale per combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013-2015)”, Dipartimento per le Pari opportunità, pp. 17-18.
http://www.pariopportunita.gov.it/images/strategianazionale_definitiva_29aprile.pdf
Pag. 17 inizia così:
A tal fine, sarebbe auspicabile un’integrazione e un aggiornamento sulle tematiche LGBT [LGBT (o GLBT) acronimo utilizzato come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender] nei programmi scolastici e una promozione dell’informazione e comunicazione non stereotipata, rispettosa delle identità di genere e degli orientamenti sessuali.
Occorre, altresì, progettare percorsi innovativi di formazione in materia di educazione alla affettività che partano dai primi gradi dell'istruzione, proprio per
cominciare dagli asili nido e dalle scuole dell'infanzia a costruire un modello educativo inclusivo, fondato sul rispetto delle differenze, che costituisca una risorsa non solo per chi fa parte della comunità LGBT ma per tutti i bambini.
mia figlia mi ha chiesto che significa gay. dopo la spiegazione ha risposto:"che schifo"
mia figlia ha 10 anni e sua mamma era iscritta prima ai giovani socialisti italiani poi alla rosa nel pugno con nonno iscritto al pd . dopo due anni mi ha chiesto il divorzio. non le parlo mai male della mamma. le ho sempre e solo spiegato Gesu', che lei ama per la bellezza e il coraggio e la forza. grazie a Dio non mi e' servito altro. i bambini non hanno bisogno di altro che la Verita'.
Marino ha distrutto Alemanno; l'idea del meno peggio è sempre sbagliata. La battaglia per i diritti di tutti, basata sule scienze e non su i credi, avrà bisogno del contributo di tutti gli uomini di buona volontà, compresi i cattolici. Sono certo che Papa Francesco sarà al lato di coloro che costruiranno.
Destino pisaiesco... Ricorrere ai soliti luoghi comuni sugli zingari o sulla blasfemia offende la tradizione. Questo papato si muoverà in codesta direzione.
La pace sia con tutti voi.
La battaglia per i diritti di tutti, basata sule scienze e non su i credi,
I cristiani sono abituati a coniugare scienza (ragione) e fede, che non vanno mai separate: la fede per dare l'orientamento, la scienza per fornirne le ragioni e attuare azioni veramente 'umane' per il bene comune e non solo materialiste o strumentali. Ogni strumento serve per il fine e non va confuso con esso.
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV525_LP_Roma_e_la_rovina.html
LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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nata nel 1985
COMUNICATO STAMPA
ANNO XXIX – n. 11
11 Giugno 2013
ROMA
NELLE SUE MANI … [...]
Un sindaco con un bagaglio di circa 700 espianti-trapianti di fegato prelevati a cuore battente.
Un sindaco a favore della “morte cerebrale” imposta a cuore battente dai tecnici dello Stato.
Un sindaco che vorrebbe estendere la dichiarazione di “morte cerebrale” ai comi vegetativi.
n sindaco che ha dichiarato “la donazione degli organi è atto quasi scontato, un dovere dei cittadini verso la collettività”, tranciando ogni diritto civile.
[...]
Un sindaco a favore dei prelievi da persone a cuore non battente NHBD(da 1-5 minuti) e cervello vivo, nonché da anziani (85/96 anni) ecc.
Un sindaco che nella Proposta di legge delle DAT (Dichiarazioni Anticipate di Trattamento) ha introdotto con artificio la donazione del corpo dei cosiddetti “morti cerebrali” per esercitazioni chirurgiche, chimiche e radiologiche da sequestrare per un anno negli ospedali e Università.
Un sindaco che crede nella vivisezione umana ed animale per favorire quella che chiama ricerca. Ha praticato, incurante, due trapianti di fegato da babbuino all'uomo.
Un sindaco promotore dell'eutanasia su commissione[...]
Un sindaco che come presidente della Commissione Igiene e Sanità e presidente della Commissione d'inchiesta sull'efficienza del Servizio Sanitario, ha giustificato la grave omissione del Decreto attuativo (L.91/99 art. 5) per la manifestazione di volontà a favore o contro il prelievo di organi, adducendo la scusa che “risulta costoso…10 euro a notifica...” impedendo di poter esercitare l'opposizione.
Congratulazioni ai romani per il nuovo sindaco [...]
Nerina Negrello
Presidente
Lega Nazionale Contro
la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente
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Su Marino vedi nostro comunicato n. 15 del 21/10/09
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