Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 1 novembre 2015

don Elia. Preghiera per la Chiesa

Dominus iudex noster, Dominus legifer noster:
Dominus Rex noster, ipse salvabit nos.

Signore Gesù Cristo, non sei Tu forse nostro giudice, nostro legislatore, nostro Re, come la Tua santa Chiesa Ti acclama da sempre? Non Ti professiamo forse arbitro delle menti e dei cuori? Nonostante la turba scellerata vociferi scomposta che non vuole lasciarti regnare, noi continuiamo osannanti a proclamarti, qual sei, Re supremo di tutti gli uomini. Perché, o Principe portatore di pace, non sottometti al Tuo soavissimo impero le menti ribelli, raccogliendo in un unico ovile le genti disgregate dal peccato e quanti han deviato dal tuo amore? Perché non sentenzi e legiferi più, a salvezza dei mortali dannati in eterno dalla loro stessa disobbedienza, per bocca di colui che dovrebbe sedere quale roccia di certa dottrina e pascere le Tue pecorelle nei pascoli salubri dei Tuoi comandamenti? Perché lasci che chi ha il compito di guidarci sconcerti continuamente chi ancora conserva la fede e al contempo trascini nel baratro quanti, pur credendo di averla, in realtà non la conoscono più? Perché, Immagine vivente dell’Altissimo, Luce da Luce, Dio, permetti che sia coperta e vituperata l’eterna verità che salva riunendo gli uomini nella pace della Tua signoria?

Eppure proprio per questo hai voluto pendere, le braccia distese, dal legno insanguinato; proprio per questo, facendolo aprire dalla lancia, hai mostrato il cuore, ardente d’una fiamma d’amore; proprio per questo Ti nascondi, sull’altare, sotto l’apparenza del pane e del vino, riversando sui figli, dal Tuo petto squarciato, la loro eterna salvezza! Quando sarai di nuovo esaltato con pubblico onore, com’è giusto, dai governanti delle nazioni, obbedito da giudici e maestri, espresso dalle leggi e dalle arti, Verbo divino che reggi l’universo? Quando stenderai di nuovo il Tuo mite scettro sulla nostra patria e su ogni casa, liberandoci dagli orrendi flagelli abbattutisi su questa società pervertita che ha rigettato la Tua signoria e, con essa, ogni forma di bene, di onestà e di giustizia? Quando svelerai l’enorme inganno dei cosiddetti diritti umani, mutevoli e cangianti ad ogni tiro di vento, diabolico pretesto per distruggere l’essenza dell’uomo creato a Tua immagine? Quando smaschererai la sottile menzogna del bene fatto per il bene anziché in nome di Dio, che è il sommo Bene, in ottemperanza a fragilissimi imperativi categorici che non trovano il proprio fondamento in Te, ma nella coscienza individuale offuscata dal peccato originale?

Tu non puoi abbandonarci. Certo, noi scorgiamo ancora le Tue tracce in ogni sorriso, in ogni gesto gentile, in ogni azione caritatevole di cui pur sono ancora capaci le Tue creature rinate dall’acqua e dallo Spirito, per quanto in buona parte private dello stato di grazia dai loro peccati. Molte di esse sono ancora toccate dal passaggio di uomini e donne a Te consacrati in verità, il cui sguardo e parola può ancora risuscitare, come brace coperta dalla cenere, la fiammella della grazia seppellita nei loro cuori. L’immane plagio collettivo esercitato dai mezzi di comunicazione non li ha ancora resi completamente ciechi e insensibili alla Tua presenza e alla Tua tenerezza; forse attendono soltanto un cenno credibile che non rinnovi ulteriormente la delusione provocata da chi, anziché assecondare i richiami della loro coscienza, li ha abbandonati in balia del peccato, rifiutandosi di somministrare loro la cura necessaria… Perché allora li lasci vagare lontano da Te? Come puoi permettere che siano ulteriormente ingannati con una falsa idea di misericordia, anziché ricondotti ad ascoltare la Tua voce, dolce e severa ad un tempo, che li chiama a conversione per la loro felicità presente e futura? Perché non ci mandi qualcuno che parli davvero in Tuo nome per riaffermare la vivificante Verità immutabile che sei Tu stesso?

No, al contrario Tu stai lasciando che la barca di Pietro vada alla deriva, che la Tua vigna diletta sia devastata dalle bestie selvatiche, che il Tuo gregge, acquistato a prezzo del Tuo sangue, sia sviato da falsi Pastori che Ti hanno tradito, che la Tua Sposa amatissima si prostituisca con il mondo incredulo, governato da Satana e dai suoi miserabili sgherri… Ti pare che il peccato mortale di adulterio, per giunta continuato, possa esser valutato caso per caso ed eventualmente legittimato? Puoi forse ammettere che persone in stato di adulterio permanente svolgano funzioni nelle comunità cristiane, smentendo così, nei fatti, ogni insegnamento o dottrina in qualsiasi ambito? Lascerai che innumerevoli peccatori, riabilitati senza emendarsi dal “discernimento” improvvisato di un chierico qualunque o fittiziamente sciolti dal sacro vincolo del matrimonio, mangino e bevano ripetutamente la propria condanna? La loro coscienza oscurata e ingannata basterà forse a scusarli, salvandoli così dal fuoco eterno? Non li hai forse richiamati innumerevoli volte con infinita pazienza per trattenerli dalla loro funesta decisione o per riportarli sulla retta via? E per quanto tempo ancora i Tuoi ministri fedeli, che si battono ogni giorno per la salvezza delle anime, dovranno sentirsi insultare come farisei duri di cuore, doganieri attaccati alle formule astratte, controllori insensibili ai drammi del prossimo e senza pietà per le sue sventure, di cui è generalmente responsabile?

Sì, sappiamo bene che hai tolto la siepe alla Tua vigna perché non ha portato i frutti che attendevi, nonostante le Tue ininterrotte e straordinarie cure. Con i torrenti di grazia che per due millenni hai riversato su di essa e le moltitudini di santi che vi hai suscitato, dovrebbe oggi brillare tutta di santità eccelsa, tale da attirare irresistibilmente a sé tutti gli uomini che ancora non credono in Te: ebrei, musulmani, induisti, buddhisti, scintoisti, animisti… tutti sarebbero liberati, chi dalle catene della sua disobbedienza, chi dalle tenebre delle sue credenze, tutti dal dominio del diavolo, sotto il quale soggiace chi non è rinato da Dio e dalla Vergine, venendo così incorporato a Te. Dobbiamo confessarlo: non abbiamo ascoltato i Tuoi profeti, per questo ora taci; non ti abbiamo dato l’onore che ti spettava, per questo ci hai messi in mano ai nostri nemici; non abbiamo reso testimonianza alla luce, per questo siamo avvolti dalle tenebre. La nostra tranquilla indolenza ha lasciato fare ai Tuoi avversari senza opporre sufficiente resistenza nella società civile; la nostra pia sottomissione ha ingoiato tutte le eresie e accondisceso a tutti gli abusi perpetrati nella Chiesa: e adesso abbiamo il coraggio di lamentarci?

Ma, poiché Tu sei e sarai sempre il nostro Salvatore, abbiamo ancora l’ardire di gridare a Te per ottenere perdono e implorare il Tuo intervento. Se non vuoi ascoltare noi, che troppo ti abbiamo offeso e disgustato, porgi l’orecchio – te ne supplichiamo – alla voce della purissima Madre Tua e nostra, che da sempre ci fa da avvocata e ci raccoglie sotto il manto castificante della Sua verginità, guarendo le nostre reiterate infedeltà. Ricorda l’amore ineguagliabile con il quale Ti ha messo al mondo come Capo del Corpo che noi formiamo. Ricorda i Suoi inenarrabili dolori, sopportati per noi sul Calvario nell’atto di offrirti al Padre, formando con Te un’unica ostia, per la nostra rigenerazione. Ricorda le ardentissime preghiere con cui, quale Figlia di Sion, ha ottenuto per noi l’effusione dello Spirito promesso, che ha adornato la Tua santa Sposa di doni svariati e mirabili carismi per la conversione dei pagani. Ricorda le inesauribili grazie da Te elargite attraverso di Lei a questi figli ingrati, per i quali pur continui a sanguinare negli innumerevoli martiri del nostro tempo, portando ancora la croce flagellato le membra e il capo coronato di spine. Ricorda – te ne scongiuriamo – la perseverante preghiera del tuo servo nascosto e silente, che ha fatto quanto ha potuto per allontanare la nave dagli scogli, prima di esser messo in condizione di dover lasciare il timone.

La nostra fiducia è più viva che mai, o nostro Maestro, Sacerdote e Signore: abbiamo Te prigioniero nel candore del Tabernacolo; abbiamo la candida Madre della Chiesa; donaci ancora un bianco Padre che salvi il vascello dirigendolo tra le due colonne alle quali deve ancorarlo per sempre. Noi non smetteremo di importunarti finché non sarai intervenuto.

P.S.: in vista dell’8 dicembre, data dell’entrata in vigore del motu proprio sulle cause di nullità matrimoniale e inizio del giubileo della misericordia, propongo di recitare quotidianamente questa preghiera per trentatré giorni a partire dal 5 novembre prossimo. Gridiamo al cielo con la certezza di essere esauditi, in un modo o in un altro.

11 commenti:

tralcio ha detto...

Bellissima preghiera.
E' la preghiera che viene dal cuore della creatura confinata nei suoi limiti, ma abitata dallo spirito del Creatore, quindi protesa oltre questi limiti.
E' l'uomo che non guarda soprattutto al mondo, dialogando innanzitutto con Dio.
E' l'uomo che purifica lo spirito ottenebrato dal mondo (i cui occhi vedono solo ciò che è terra, alla luce del sole), perchè possa esserci la luce di Cristo, la vera luce che illumina la scena, così che l'intelletto possa vedere la realtà del Regno, così vicino e così invisibile per il cuore ottenebrato o ingannato.
Questa preghiera è parte del cammino di purificazione, è necessaria all'ascesi, serve per fare di un teologo un mistico e non un libero pensatore.
Allora la Regina del Cielo (che è là dove è "assunta" la carne di Maria) viene riconosciuta dalla corte celeste degli angeli e dei santi, cioè di chi si bea della visione di Dio.
Oggi sono 65 anni che Pio XII ha stabilito "dogma" ciò che da secoli era ritenuto dai credenti più illuminati, pregato nei misteri gloriosi del rosario e nella Salve Regina.
Tutte le generazioni mi chiameranno beata: Gesù non era ancora nato e Maria lo sapeva!
Non perchè l'avessero detto i teologi, ma perchè lo seppe dall'Angelo quando si disse ancella del Signore!
La Sua misericordia si stende su quelli che lo temono (non su quelli che lo usano per sdoganare ciò che disse essere contrario alla Sua volontà!).
Ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore. Tutti i pensieri, anche quelli ricchi di "buone intenzioni" secondo il mondo, perchè pensieri del mondo. Pensieri che non vedono Dio.
Allora la preghiera di Don Elia è una richiesta di soccorso. Anche i beati sono afflitti, ma sono beati in quanto consolati. La scienza del Divin Medico soccorre la malattia dell'umanità afflitta dal peccato, soggetta al regno del principe del mondo, in cui brillano la luce elettrica e quella naturale del sole (laudato sì), ma latita la luce vera.
La Regina del cielo, l'Assunta, prega così:
Ha soccorso Israele Suo servo, ricordandosi della Sua misericordia.
Is-ra-el: l'uomo che vede Dio. L'uomo beato. Vede la luce divina, ne resta purificato di ciò che deve bruciare e però vive beato di quel che può offrire, se ne resta...
La misericordia divina è guarigione. La beatitudine è un incontro, in piena luce, senz'ombre di peccato, voluto dalla creatura, promesso e voluto dalla volontà di Dio.
Orsù dunque... Mostraci dopo questo esilio, ciò che aneliamo noi esuli in questa valle lacrimosa. Beati perchè desiderosi di contemplare Dio.
Oggi il vangelo delle beatitudini sarà commentato da moltissimi in modalità 2.0 (Bose), lasciando perdere i santi, gli angeli in coro, Maria Regina del Cielo.
Sarà tutta terra e uomini all'opera... Una maionese, bose buone dal mondo.
Grazie a don Elia per questa preghiera. Vede uno scempio terreno, intuisce lo spiraglio di Cielo che ancora resta. E guarda lì. Da lì ci guarda Maria. Per portarci a Gesù.

mic ha detto...

Stupendo il parallelo con il Magnificat!
Ricordiamoci di pregarla, tutti, dal 5 novembre : in vista dell’8 dicembre, data dell’entrata in vigore del motu proprio sulle cause di nullità matrimoniale e inizio del giubileo della misericordia, propongo di recitare quotidianamente questa preghiera per trentatré giorni a partire dal 5 novembre prossimo. Gridiamo al cielo con la certezza di essere esauditi, in un modo o in un altro

seraafino ha detto...

che la Tua Sposa amatissima si prostituisca con il mondo incredulo,
NO!
Amici, è irriverente e fuorviante esprimersi in questi termini.
Chi sta turpi commerci col mondo NON è E NON PUò ESSERE la Chiesa.
Al massimo può pensare di essere la Chiesa, può averne qualche apparenza, ma non può esserlo. E' qualche entità differente, la cui storia inizia tra il 1962 ed il 1965.
Temo che, non lo si mette bene in chiaro,non si potrà che creare ostacoli alla stessa restaurazione di domani. Se si usano termini, tali da (involontariamente) suggerire che, in definitiva, la Chiesa può dare veleno ai suoi figli che chiedono pane, si consegna ai modernisti, la vittoria su un piatto d'argento. Voi dite, ci diranno, che tra il 1962 ed il 2015 (SPEREM...!) la Chiesa ha dato veleno? Allora noi ci sentiamo autorizzati a dire che, invece, solo in quel periodo non lo ha dato.

Luisa ha detto...

Scusate se scendo a livelli fumosi e oscuri ma è a quel livello e con quel fumo che è addomesticata e condizionata la massa incosciente e ignorante, dal pensiero debiole e dunque facilmente manipolabile, dico questo dopo aver letto diversi articoli sul Sismografo e in particolare quello di Peloso che, a parte l`idiozia della FSSPX sedevacantista, ben descrive la vulgata che sta distribuendo i ruoli : i buoni e i cattivi, la vittima e i persecutori, inutile precisare chi è chi, che martella la menzogna di una dottrina che non cambia salvo che due righe dopo mostra il contrario.

http://www.linkiesta.it/it/article/2015/10/31/nella-chiesa-cresce-il-malumore-per-il-papa-eretico/28018/

Piccolo esempio:

"Infine è arrivato il tema più grosso, la famiglia, dove Bergoglio ha dato indicazione, senza cambiare la dottrina, di aprire le porte a tutti: divorziati, conviventi, madri single, omosessuali. Non un'assenza di regole, ma il ritorno al fondamento della fede cristiana, il perdono e l'accoglienza. E su questo si è aperta una battaglia culturale cruciale nella Chiesa."

La mente e il cuore dei cattolici sono ottenebrati e ingannati proprio da chi dovrebbe guidarli verso la Luce del Signore, il Suo Amore e la Sua Giustizia, per farne delle persone libere e responsabili, e invece ne stanno facendo delle marionette schiave e condizionate illudendole che sono libere e amate.

Meditazione ha detto...

http://lavignadelsignore-annoliturgico.blogspot.it/

https://www.youtube.com/watch?v=aRwhkBAeheM

Anonimo ha detto...

Temo che si sia già ben oltre a qualsiasi possibilità di recupero. La realtà della chiesa ora è questa - dalla pagina FB di Socci:

"
MAIL APPENA ARRIVATA... SONO SENZA PAROLE (ABBIAMO PRATICAMENTE SCALFARI PORTAVOCE DEL VESCOVO VESTITO DI BIANCO...). E VOI PENSATE CHE IL PROBLEMA DELLA CHIESA SIA HALLOWEEN ???
Caro Socci,
mica si sta perdendo Scalfari su la7?
Tra le tante cose Scalfari rivela che qualche giorno fa Papa Francesco ha telefonato a lui per fargli i complimenti per il suo editoriale di cui condivideva tutto.
Ecco l'editoriale
http://www.repubblica.it/…/conservatori_e_temporalisti_lo_…/
Della lunga, estenuante predica scalfariana notevole l'ultimo paragrafo nel quale afferma che per Bergoglio come per Martini esiste solo un peccato: la diseguaglianza sociale.
Inutile dirle quale sia stata l'interpretazione del Sinodo da parte di Scalfari: ha aperto alla comunione ai divorziati risposati.
Chi predica il dialogo sta promuovendo allo stesso tempo una battaglia mediatica priva di regole e di argini etici.
Il danno è incalcolabile.... ".

Secondo me ne parliamo come se i giochi si dovessero ancora fare, come se ci fosse ancora un margine per la buona fede... ricordate i normalisti che sostenevano che nelle famose interviste il Papa era stato frainteso e manipolato? Invece è persa non solo una battaglia ma la guerra. Ed è stata una guerra lampo.
Miles

Rr ha detto...

Anche oggi ho avuto conferma dell' ignoranza in materia di Fede di adulti battezzati e praticanti, nel senso che vanno a Messa tutte o quasi le settimane, che o non hanno studiato bene il catechismo come si doveva ai loro tempi( pre CVII) o, a forza di NON sentire più ripetere la dottrina di sempre, ora non sanno più nulla ed hanno una gran confusione in testa.
Rr

tralcio ha detto...

Oggi nella santa messa al cimitero il sacerdote celebrante, nell'omelia ha commentato un passo della Lettera ai Romani San Paolo 8,28-39, proposta come seconda lettura (non ho capito in base a quale criterio).
Ad avermi colpito è stato il fatto che sostanzialmente anche il peccato è stato associato alle altre cose che San Paolo dice non poterci separare dall'amore di Cristo: "Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?".
Nessuna creatura (ne' morte ne' vita, ne' angeli ne' principati, ne' presente ne' avvenire, ne' potenze, ne' altezza ne' profondità, ne' alcun'altra) infatti (diavolo incluso, ma non nominato nell'omelia) ha il potere di separarci dall'amore di Dio, in Cristo.
Quindi, San Paolo proposto e rivisitato (con "aggiunta clandestina") è diventato motivo di speranza per "tutti i nostri defunti, sicuramente tutti già giustificati e davanti a Dio".
Se dunque non ho capito male era del tutto inutile la messa di suffragio in corso.
I morti sono tutti in paradiso, siamo già tutti giustificati e anche il peccato va bene.
San Paolo in realtà poco prima ci aveva messo anche un "Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito", ma in epoca di grandi sconti ed ecumenismo tutto fa brodo.
Tutti i defunti, senza distinzione, godevano del paradiso e tutti noi potevamo sperarlo, peccati inclusi, in quanto "predestinati" e "giustificati".
Inferno? Non pervenuto. Purgatorio? Non pervenuto. Diavolo? Assente.
Poi, finita l'omelia paraluterana, abbiamo professato il Credo...
Che dire? Ormai sono un predestinato. Sono giustificato. I miei morti tutti come i santi.
E che caspita! E dire che avrei dovuto confessarmi per "lucrare l'indulgenza per me e per loro". Dovrò confessarmi per quel che ho pensato del prete. E di questa "nostra" Chiesa.

Rr ha detto...

Tralcio,
se è in confidenza col celebrante, gli chieda: -Padre, si rende conto che in base a ciò che ha appena detto, lei e tutta la Chiesa siete inutili? Se sono già giustificato, come diceva Lutero, a che serve la Chiesa, la Grazia che si riceve attraverso i Sacramenti e la Messa da lei e dagli altri suoi compagni di lavoro, e via discorrendo ?
Quindi, se siete inutili, perché non fa il piacere di andarsene dalla casa parrocchiale, trovarsi un lavoro, perché l' otto x mille non lo riceve più di certo, e niente più offerte per funerali, matrimoni, battesimi, messe di suffragio, cresime, tanto non servono a nulla?-
Ma prima o poi qualche giornalista vaticanista di grido scrivera' queste cose, cosicché a qualcuno comincino a tremare le braccia e gambe alla prospettiva di doversi sudare il pane quotiidano?
Rr

2Nov 2015 Meditazione ha detto...

^^^
Una volta suonata la nostra ultima ora,cessati i battiti del nostro cuore,tutto sara' finito per noi, ed il tempo di meritare e quello pure di demeritare. Tali e quali la morte ci trovera',ci presenteremo a Cristo Giudice . I nostri gridi di supplica, le nostre lacrime,i nostri sospiri di pentimento, che ancora sulla terra ci avrebbero guadagnato il cuore di Dio,avrebbero potuto di noi fare con l'aiuto dei sacramenti da peccatori dei santi, oggi piu' a nulla valgono .
( dagli scritti di Padre Pio )

https://www.youtube.com/watch?v=j1C-GXQ1LdY
Rex tremendae majestatis.
Qui salvandos salvas gratis.
Salva me, fons pietatis.

Tanto per puntualizzare ha detto...

http://www.lafedequotidiana.it/lesorcista-de-meo-altro-che-commozione-al-sinodo-raccontato-un-atto-sacrilego/