Nella nostra traduzione da OnePeterFive la consueta meditazione di P. John Zuhlsdorf che ogni settimana ci consente di approfondire i tesori di grazia ricevuti nella domenica precedente qui. Importante anche per i riferimenti al superamento dei problemi attuali.
In Illo Tempore:
3ª Domenica di Avvento “Gaudete”
La Chiesa, mentre ci guida attraverso l'Avvento, lo fa con una pedagogia al tempo stesso sobria ed esultante, scandita da un ritmo che si accelera con l'avvicinarsi dei grandi misteri. Fin dalla prima domenica, quando il Signore è annunciato come ancora lontano ma certamente in arrivo, la liturgia – Messa e Ufficio – si fa sempre più pressante. L'orizzonte iniziale è escatologico.
La venuta di Cristo è inizialmente annunciata non come un tenero presepe, ma come l'Avvento del Giudice e Re. La seconda domenica acuisce questa attesa. Giovanni Battista, imprigionato e in attesa di morte, manda i suoi discepoli a interrogare Gesù sulla sua identità. La risposta di Cristo non consiste in definizioni astratte, ma in segni: i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano. Sono segni messianici, ma anche escatologici. Riguardano la venuta di Dio, non solo del Messia. Ciò che accade ora, nella misericordia, anticipa ciò che accadrà universalmente al compimento di tutte le cose.










