Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 14 luglio 2014

Un crescente senso d'incertezza

Benedetto sulla soglia,
anziché sul Soglio
Ringrazio Luisa per la segnalazione dal blog francese Benoit et moi, del testo che ho tradotto di seguito [qui]. Sentimenti e parole che ci accomunano.
Anch'io, come Béatrice, ritengo che il comportamento giusto non sia tanto il silenzio attonito degli allineati ormai spiazzati o quello impotente di coloro che ritengono tutto inutile, quanto un parlare rispettoso, ma coraggioso chiaro e fermo - senza inseguire e lasciarsi sommergere dalla cronaca incalzante - su ciò che davvero conta e che non può essere eluso senza tradire la Verità.
Mi colpisce quel "mi sento sempre meno coinvolto" di William Oddie, evidentemente perché la realtà contraddice ogni aspettativa. Invece è proprio in tempi oscuri come questo che il coinvolgimento aumenta, perché “Non possumus, non debemus, non volumus” tacere! E non c'è niente di più fedele al Papato di questo.
Ricordiamoci che niente è impossibile presso Dio: Euntes ibant et flebant portantes semina sua; venientes autem venient in exultatione portantes manipulos suos... anche se i tempi e i modi di quel venientes, li sa solo il Signore! 

Così si esprime l'Editorialista ed ex direttore del Catholic Herald, William Oddie*: Per mantenere l'unità della Chiesa, la fedeltà al Papa è ora meglio espressa nel silenzio. (12/07/2013)
In uno dei suoi ultimi scritti su Settimo Cielo, dal titolo "COSE DA PAZZI" [qui], Sandro Magister riporta il recente episodio di un "parroco di campagna" della diocesi di Novara, che ha avuto la sfortuna di scrivere (forse nel bollettino parrocchiale).
«Per la Chiesa, che agisce in nome del Figlio di Dio, il matrimonio tra battezzati è solo e sempre un sacramento. Il matrimonio civile e la convivenza non sono un sacramento. Pertanto chi si pone al di fuori del sacramento contraendo il matrimonio civile vive una infedeltà continuativa. Non si tratta di un peccato occasionale (per esempio un omicidio), né di una infedeltà per leggerezza o per abitudine che la coscienza richiama comunque al dovere di emendarsi attraverso un pentimento sincero e il proposito vero e fermo di allontanarsi dal peccato e dalle occasioni che conducono ad esso».
Sandro Magister spiega che “il cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo l'ha immediatamente esposto al pubblico ludibrio definendo il 26 giugno le parole del sacerdote come una follia, una opinione strettamente personale di un pastore che non rappresenta nessuno, nemmeno se stesso”. E il giorno prima, il vescovo di Novara, Franco Giulio Brambilla, si era sentito in dovere di “una netta presa di distanza sia dai toni che dai contenuti del testo” di quel suo parroco, a motivo della “inaccettabile equiparazione, pur introdotta come esempio, tra convivenze irregolari e omicidio. L'esemplificazione, persino scritto tra parentesi è inadeguata, fuorviante, e quindi errata”.

*** 
Molto bene. Ma, sempre secondo Sandro Magister, accade che, in concomitanza del 25 giugno (vigilia della pubblicazione dell'Instrumentum laboris per il Sinodo sulla Famiglia), il cardinale canadese Thomas Collins, arcivescovo di Toronto, presentato come una stella nascente del Sacro Collegio e, tra gli altri chiamati da Papa Francesco a far parte della commissione della rinnovata commissione cardinalizia di sorveglianza sullo IOR, in una intervista per il blog cattolico americano "The Word on Fire", ha affrontato la questione della comunione per i divorziati risposati nei seguenti termini:
«I cattolici divorziati e risposati non possono ricevere la santa comunione dal momento che, quali che siano la loro disposizione personale o le ragioni della loro situazione, conosciute forse solo da Dio, essi persistono in una condotta di vita che è oggettivamente in contrasto con il chiaro comando di Gesù. Questo è il punto. Il punto non è che essi hanno commesso un peccato; la misericordia di Dio è abbondantemente assicurata a tutti i peccatori. L’omicidio, l’adulterio e altri peccati, non importa quanto gravi, sono perdonati da Gesù, specialmente attraverso il sacramento della riconciliazione, e il peccatore perdonato riceve la comunione. In materia di divorzio e di secondo matrimonio il problema sta nella consapevole decisione, per le ragioni più diverse, di persistere in una durevole situazione di lontananza dal comando di Gesù».
Cioè, praticamente la stessa cosa del parroco di campagna.

Questa confusione ecclesiale che coinvolge due cardinali in contrasto (e un povero prete!) ispira a William Oddie (*) un interessante commento del quale riporto la traduzione. Anche lui ha letto i commenti di padre Ray Blake che ho tradotto: Dove sono i blogger? [qui]
____________________
(*) William Oddie è attualmente editorialista del Catholic Herald, settimanale cattolico del Regno unito di indirizzo opposto alla linea "conciliare" rappresentata da The Tablet. Ne è stato direttore nel periodo 1998-2004. Subito dopo l'elezione di Francesco, ha scritto un post intitolato "I padri non si dimettono" (cf benoit-et-moi.fr/2013-II/). Egli dichiara di essere stato finora un convinto sostenitore di Papa Francesco, e la sua testimonianza ne guadagna efficacia.

Padre Blake sostiene che per mantenere l'unità nella Chiesa, la fedeltà al papa è ora meglio espressa dal silenzio. Temo che possa aver ragione [qui]
William Oddie www.catholicherald.co.uk 2014/11/07

Cosa succede esattamente quando vescovi e sacerdoti possono divergere così radicalmente sulle questioni più fondamentali della fede e della morale - su insegnamenti chiaramente spiegati nel Catechismo della Chiesa Cattolica - e quando simultaneamente un cardinale descrive questi insegnamenti come "follia" e un altro semplicemente li espone come l'insegnamento immemorabile della Chiesa? Qualcuno sa ancora ciò che la Chiesa crede?

La domanda mi ha fortemente ricondotto, ancora una volta, ad uno dei blog più ossessivi che ho letto da qualche tempo, essendoci ritornato diverse volte da quando l'ho letto lo scorso venerdì [qui]. È molto breve, sono tentato di definirlo l'ultimo messaggio di P. Blake [invece p. Blake ha scritto ancora, peraltro citando il nostro blog -qui-]. Guardo il mio blog, e vedo che ne sono l'esempio perfetto. Mi sento sempre meno coinvolto; scrivo meno sul blog di quanto facessi prima. Ora, sempre più, penso che il silenzio sia tutto.

Sotto Benedetto, una gloriosa battaglia era vigorosamente in corso, una lotta costante, focalizzata sul papa e motivata ​​dal Papa stesso, per tornare alla Chiesa voluta dal Concilio, una battaglia per l'ermeneutica della continuità. Era una battaglia che ci sembrava stessimo per vincere. Poi è venuto il colpo delle dimissioni di Benedetto.

Dopo un interregno insostenibile, un nuovo Papa è stato eletto, un uomo buono e santo con il cuore di un pastore. Tutto sembrava andare bene, anche se non aveva la stessa inclinazione dogmatica di Benedetto; tutto era lasciato alla CDF. Mi sono mi sono trovato a spiegare che Francesco dal punto di vista ermeneutico era assolutamente benedettiano, del tutto ortodosso (**), tutto ciò che un papa dovrebbe essere, solo con uno stile diverso. Lo credo ancora (!). Ma c'è un crescente senso di incertezza nell'aria, che non può essere ignorato. «Si sapeva dov'erano la Chiesa e il papa» dice P. Blake. Ora abbiamo un Papa che può essere amato da tanti nemici della Chiesa cattolica, come l'abortista Jane Fonda, che ha twittato la settimana scorsa, «Amiamo il nuovo papa. Si preoccupa dei poveri, detesta il dogma».

In altre parole, per Fonda e i suoi simili, la Chiesa non è più un'entità dogmatica, non è più una minaccia. Questo è ciò che il mondo suppone oggi: tutto è in preda a continui cambiamenti. Presto i risposati - pensano - sentiranno dirsi che possono ricevere la Santa Comunione tranquillamente come chiunque: questo è ciò che il cardinale Kasper ha tirato fuori nel Concistoro nel mese di febbraio. Il Papa era d'accordo con lui? Sembra che ci sia qualche incertezza, nonostante il fatto che il Santo Padre abbia già sostenuto l'insistenza del cardinale Mueller perché nulla cambi.

Vedremo quello che accadrà al Sinodo, che temo sia ancor di più. Ma su ciò che accade ora, sembra che il mattino confidente e felice del pontificato di Benedetto XVI si sia dileguato, per non tornare mai più; e io - e molti altri, mi pare - sentiamo che ci sono meno cose che possiamo dire.
.................................
(**) Questa affermazione, ripetuta come un mantra in quasi tutti i blog cattolici da 16 mesi, evoca sempre più l'autosuggestione; i commentatori "laici" non si sono affatto sbagliati, e non è solo una loro montatura mediatica, almeno quando parlano di rottura.

75 commenti:

Michele A. per distinguermi da MICHELE ha detto...

...perche' nulla cambi - cosa significa ! La domanda e' :" Di Chi E' la Chiesa e le Sue leggi immutabili " ?
E allora se sono immutabili , quelle restano fino al Suo ritorno !

mic ha detto...

È certo significativo se cominciano a interrogarsi anche alcuni "normalisti".
Il fatto è che ormai abbiamo scoperto cosa intendeva Benedetto per 'continuità', al di là del suo stile più tradizionale e del suo pensiero profondo che non disdegna la teologia. Anche se molto attinge alle correnti personaliste e storiciste e le inserisce in una cornice tradizionale.

Luisa ha detto...

Ringrazio mic per aver tradotto i testi, come avevo già detto nell`altro thread si osserva i effetti che molti blogger, particolarmente attivi ai tempi di Benedetto XVI, hanno scelto il silenzio, sono spariti dalla rete o hanno diradato al massimo la loro presenza.
Le ragioni di questo ritiro silenzioso possono essere numerose, il clima di enfatica papolatria, l`incertezza, la confusione, certe parole e certi gesti di Bergoglio, suscitano in molti sconcerto, è possibile se non probabile che, piuttosto che di criticare il Papa, alcuni scelgano il silenzio, lo fanno ad esempio certi sacerdoti che avevano con Benedetto XVI dei blog molto attivi e ricchi in discussioni e approfondimenti, la paura delle ritorsioni non è senza dubbio estranea al loro silenzio.
Un fenomeno questo, quello della paura delle sanzioni, sconosciuto ai tempi di Benedetto XVI.
Il clima è cambiato, è cambiato il Papa.
Benedetto XVI stimolava la riflessione e il dialogo, come scrive Béatrice sul suo blog:
"con lui c`era un ambiente intellettuale libero e aperto, c`era nell`insegnamento di Benedetto una solidità e una ceretzza che rendevano il dibattito possibile e stimolavano l`onestà intellettuale (non sempre e non di tutti purtroppo, aggiungo io), si sapeva dove si tenevano la Chiesa e il Papa"
Oggi, con un Papa che stigmatizza chi cerca e ha bisogno di cerzezze dottrinali, ci troviamo nell`incertezza, nella confusione, nel vago, nell`imprecisione, temo voluti ad arte per poi alla fine far piombare dall`alto le decisioni strategicamente preparate.


Luisa ha detto...

Riprendo la conclusione dell`ultimo articolo del prof. De Mattei :

"Siamo in una situazione in cui la Chiesa non definisce né anatemizza, ma lascia aperta la libertà di discussione. Nelle librerie, nei seminari, nelle università cattoliche furoreggiano le tesi di autori ultra-progressisti, che negano l’esistenza stessa del concetto di “ortodossia”, come avviene sull’ultimo numero della rivista Concilium. Nell’epoca della de-dogmatizzazione, perché dogmatizzare il Vaticano II? La parola oggi è alla prassi, all’esperienza vissuta, da cui dovrebbe promanare la verità. Se così è, perché non ascoltare la voce di chi propone un cristianesimo vissuto, quello della Tradizione, che non nega il primato della dottrina, che non ricrea la verità, ma che alla immutabile Verità si richiama e si uniforma?"

http://cristianesimocattolico.tumblr.com/post/91638955697/il-conciliatore

Mi permetto di far osservare che non sono così sicura che nella Chiesa, oggi, la libertà di discussione sia così aperta, purtroppo temo che sia vero il contrario, temo che stiamo dirigendoci, se già non si è imposto, verso una sorte di pensiero unico al quale purtroppo contribuiscono le voci che hanno scelto di spegnersi, di auto-censurarsi, di auto-zittirsi.

Anonimo ha detto...

Orami è evidente a tutti che una parte (importante) del clero è purtroppo, moltissimi sono in buona fede, favorevole alla comunione ai divorziate risposati.

La maggioranza dei sacerdoti non crede alla presenza reale di N.S. Gesù Cristo nell'Eucarestia.

La stragrande maggioranza dei preti ritiene che il purgatorio non esista e che siamo destinati tutti al Paradiso.

Nulla è immutabile se non il dovere al dialogo, alla solidarietà e alla ospitalità dell'emigrante.

Non crediamo tuttavia che tale situazione sia nuova: già Paolo VI aveva detto che all'interno della Chiesa c'è un pensiero dominante NON CATTOLICO.

La stessa liturgia è vista come mera celebrazione della assemblea.

La messa di sempre potrebbe rinnovare la Chiesa!

mic ha detto...

Uno dei blogger autosilenziatosi, almeno finora, è Colafemmina, che dopo la inspiegabile bordata sui cosiddetti "tradizionalisti tristi", ha scritto commenti di fuoco su alcuni aspetti del bergoglismo ingravescente.
Sembrerebbe una resa all'ineluttabile...

Anonimo ha detto...

"verso una sorte di pensiero unico al quale purtroppo contribuiscono le voci che hanno scelto di spegnersi, di auto-censurarsi, di auto-zittirsi."

E quelle che si stanno uniformando ed allineando verso il pensiero dominante, dopo aver difeso la tradizione e la dottrina oggi criticano coloro con cui condividevano pensieri e azioni in precedenza, triste esempio di fuoco amico.
P.

fedele sofferente ha detto...

Caporetto. Su tutta la linea. E tra i pochi che resistono si sviluppano lotte interne. Il quadro della situazione è questo e bisogna pensare a come porvi rimedio.

Anonimo ha detto...

Una frase molto ficcante di Mundabor sul vdr e i suoi contatti con Scalfari e Repubblica :'He likes them because he is like them' bellissimo calembour, tradotto perde, ma vuol dire : 'Gli piacciono perché è come loro'. Anonymous.

mic ha detto...

Ringrazio Farfi, per la correzione di cui ho fatto tesoro :)

viandante ha detto...

Eppure come capisco tanti che preferiscono non tanto tacere quanto concentrarsi su altri aspetti della vita cristiana!
E come ti ammiro Mic, sempre pronta a rispondere e motivare la tua e nostrta fede cattolica, spesso rispondendo sempre alle solite domande.
Sì, perché spesso ti dici: Ma possibile che tanta gente non si sveglia? Possibile che nessuno si accorga di quanto sta capitando? E di conseguenza si volgono le energie dove riteniamo siano più produttive. Ma ben inteso, ognuno ha il suo proprio compito o se preferiamo, ognuno ha la propria croce, e non ci è dato combiarla con altri.
Importante, qualunque cosa facciamo, è non fermarsi: fermarsi in mezzo alla corrente vuol già dire farsi trascinare...

Anonimo ha detto...

Viandante,

è possibile...è ormail consueto nella mia diocesi, che i fedeli e il clero chiedo pubblicamente per le grazie necessarie affinchè il Papa e i vescovo continuano nella fideltà al Vangelo e alla Fede...

Osservatore

Luís Luiz ha detto...

"Qualcuno sa ancora ciò che la Chiesa crede?"
Se si prende sul serio il pontificato di Bergoglio, la Fede diventa impossibile, perchè non ha più oggetto. Il centro della Fede è necessariamente fuori dal soggetto. La Chiesa soggetto della storia come realtà suprema non può credere.

mic ha detto...

Eppure come capisco tanti che preferiscono non tanto tacere quanto concentrarsi su altri aspetti della vita cristiana!

Il "non tacere", nel senso di annunciare "opportune et importune" ogni aspetto della Verità conosciuta, e denunciarne ogni tradimento, credo sia una delle componenti peculiari della vita cristiana.

Essa conosce anche un silenzio orante e una sofferenza nel nascondimento di non minor valore; ma in questo momento, chi ha aperto gli occhi non può permettersi di richiuderli o voltarsi da un'altra parte.

Mi viene in mente la frase evangelica: "chi ha posto mano all'aratro"... Non mi azzardo ad applicarla a me perché, se è mio desiderio procedere nel solco diritto guidata dal "giogo soave" del Signore, non ho l'ardire di pensare che il mio desiderio, che è evidente nell'impegno e nella determinazione, corrisponda alla volontà del Signore.
Posso solo sperarlo. Qualche luce ogni tanto me lo fa pensare, come me lo fa pensare il fatto che mi ci sono trovata dentro passo dopo passo senza averlo programmato.

Alla fine mi affido e vado avanti (fin quando e come mi sarà dato farlo) e chiedo al Signore di rimediare a quanto di storto ci può infilare la mia pochezza.

mic ha detto...

Aggiungo a la vita cristiana conosce anche un silenzio orante e una sofferenza nel nascondimento di non minor valore; così come conosce una miriade di altri aspetti: dall'insegnamento al prendersi cura e quant'altro fiorisce nel giardino di Dio, primo fra tutti il compito "santificatore" dei sacerdoti, da cui tutto acquista valore e sostanza...

Anonimo ha detto...

Alcuni ,fra gli altri Colafemmina , si ritireranno ,altri scenderanno in campo perchè presto ritirarsi non sarà più possibile.Questo Papa,da me mai amato ,ormai si è infilato in una strada senza uscita ed ogni giorno che passa per lui diventa sempre più difficile.Avanti non può più andare perchè rischierebbe uno scisma ed indietro non può tornare perché i suoi amiconi lo farebbero a brandelli. Sono stati più incoscienti quelli che lo hanno eletto o lui ad aver accettato?Da cardinale aveva già una marea di problemi a Baires ... Bobo

Garabandal ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Quanto a pochezza , cara Mic , siamo in buona compagnia , non sei la sola e nemmeno la più scarsa.....per tornare su Mundabor, non è vero che fa solo gossip o critiche poco costruttive, bisogna leggerli tutti i suoi articoli , ammetto che talora è un po' boor (cafone), come lui chiama il vdr , però è uno dei pochi bloggers che non si è steso a tappetino o è stato fatto chiudere, non faccio nomi , PtP , resta father Z, Thatthebonesyou....pochi altri italiani che ancora hanno voglia e coraggio di opporsi al main stream ed in primis la tenaciissima Raffaella , Magister, Tosatti Socci, ma noto con tristezza che molti altri, compresi diversi religiosi, sono tutti muti come cernie infrattate.....non è buona cosa , se la gente beve tutte le ca88ate propinate via media , non è detto che autosilenziandosi si faccia meglio , a meno che siano diventati tutti don Abbondio con il suo coraggio che se uno ce l'ha....sennò non se lo può dare , d'altra parte noi siamo dei volti anonimi, senza voce in capitolo, almeno teniamoci informati sul tipo di eutanasia che vogliono propinarci.....vai, Mic di più non si può fare.Lupus et Agnus.

mic ha detto...

Garabandal,
ricambio i saluti e un pensiero di nostalgia riferito alla terra da cui scrivi e che conosco e amo, anche se riconosco le luci e le ombre della sua drammatica attualità, come pure del suo passato.
Ringrazio per il contributo; ma un po' mi stona il rispondere da qui ad un altro contesto.
Mi vedo costretta a censurare il suo testo, perché una lettura più attenta mi ha fatto scoprire alcuni punti in cui c'è una crudezza che sarà realistica ma stride con la mia sensibilità.

viandante ha detto...

Il "non tacere", nel senso di annunciare "opportune et importune" ogni aspetto della Verità conosciuta, e denunciarne ogni tradimento, credo sia una delle componenti peculiari della vita cristiana.

Hai ragione Mic, il problema è quando ti trovi di fronte persone che desiderano il tradimento. Tutti sanno che il matrimonio "cattolico" è indissolubile, però quasi tutti (inutile girarci attorno, anche la maggioranza di coloro che si dichiarano cattolici) desiderano che se il primo matrimonio subisce un fallimento si possa ricominciare con un secondo.
Con tanti altri temi é la stessa cosa. Ma d'altronde la maggioranza dei fedeli ha dei giornali in casa che non sono cattolici. Li legge e giorno dopo giorno si avvelena. Questo da decenni. È evidente che questi fedeli auspicano il "tradimento" dalle verità cattoliche.E diventa arduo proclamare la Verità.
Se poi il demonio ci mette del suo come in tanti eventi "culturali" che plasmano la nostra società, spesso l'unica arma rimasta è la PREGHIERA.

L'annuncio di ogni aspetto delle verità conosciute è importante, ma a volte mi chiedo se non sia più importante per noi che per gli altri. Anche la resistenza non è sempre facile!

Comunque concordo con quanto dici.

Garabandal ha detto...

Garabandal ha detto...

Cara Mic,

ti scrivo da questa meravigliosa terra d'oriente , tanto bella quanta martorita, Israele.Vi leggo di tanto in tanto, in momenti di vuoti, che sono pochi.veramente.
Ora da domani si riprende l'intensita',percio arrivederci.

Vorrei se mi dai L'opportunita' di replicare ad un commento di maura sul blog di papa Ratzinger;cosi dice
Si può parlare di bastone contro i preti pedofili senza citare il campione antiabusi Benedetto XVI?"(da questo articolo l'ho letto)

"Si e' bell'e capito che oramai e' tutto fuori controllo , da quel dì che i buoi sono usciti dalla stalla ! Per fortuna nostra dopo l'ubriacatura Woityla c'e' stato chi ci ha riportato coi piedi per terra , almeno abbiamo avuto questi otto anni cuscinetto per farci passare la sbornia altrimenti saremmo immersi dentro il karaoke , le ole e i balli del qua qua ( leggi Rio de Janeiro , a che e' servita
quella gmg ad aumentare la fede ? ). Se non ci fosse stato Papa BXVI che ha riportato in auge la corretta Adorazione Eucaristica , la preghiera silenziosa e la lode la mia fede probabilmente sarebbe
stata ancora fumigante . Grazie a lui , al suo ragionamento la mia fede ha ripreso vita ed ora mi sento piu' forte .
Scusate x la veemenza ! "

Cara Maura le critiche sono ok ma tutto per me deve avere uno stile ed una certa classe,.

..
Ti rispondo con due articoli;
“La black metal è nazistoide, antiebraica, sfrenatamente anticristiana. Un cd del 1995 dei Marduk, svedesi, ha per titolo “...” e per immagine una giovane donna che .... Specie nell´Europa del nord i suoi fan bruciano chiese, scoperchiano tombe nei cimiteri. Nel 1992 un membro della band black metal Emperor uccide per strada un gay, a Lillehammer, semplicemente perché non sopporta di vederselo passare vicino.
Giovanni Paolo II intravede questa nuvola tenebrosa, infernale, quando decide, quasi per istinto a metà del suo pontificato, di dedicarsi anima e corpo alle masse giovanili. Le giornate mondiali della gioventù sono la sua crociata contro il fumo di Satana a difesa della purezza delle nuove generazioni. Figli della luce contro figli delle tenebre. Nella Chiesa lo seguono freddi, il diavolo e l´inferno sono capitoli in disuso, gli esorcismi men che meno. Ma anche qui il papa tiene alta la fiaccola. Pratica lui stesso esorcismi, e non in segreto. Affinché il mondo sappia.”
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7046

E Giovanni Paolo II l´ha ridetto ai suoi sacerdoti, nella Lettera che ha loro rivolto per il Giovedì Santo del 2002: "Qualcuno di voi mi ha tradito".

Ma si potrebbe discutere all'infinito ma la verita' e' figlia del tempo.

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7581

Rosa Mistica Madre della Chiesa prega Prega per noi.

Un caro saluto a voi e a tutta l'Europa.

murmex ha detto...

La tentazione del silenzio c'è , anch'io la sento soprattutto quando vengono a crearsi tensioni con persone stimate e care , che magari , pur condividendo l'analisi di fondo , non sentono l'urgenza di parlare o addirittura la considerano controproducente .Anche sacerdoti che pur celebrano anche la Messa di sempre vedo che tacciono o addirittura giustificano , accusando i media di manipolazione (che senz'altro c'è , ma a questo punto non si può più credere a un'ingenuità papale al cubo ) Però mi pare che , non essendo noi eremiti o claustrali , sia appunto una tentazione . senza venir meno al rispetto verso chi ancora continuiamo a ritenere Papa ( vedremo in seguito i fatti , a partire da ottobre )occorre ribadire la sana dottrina ,cioè la Verità evangelica trasmessaci dalla Chiesa bimillenaria nella sua purezza dogmatica , assoluta , incontrovertibile ,anche a costo di contraddire il Papa , e (e questo è veramente pesante )passare per rompiscatole (scusate la volgarità,questa parola non la uso mai , faccio eccezione perchè è proprio così che si viene considerati ),fissati , fanatici ecc

mic ha detto...

Ma si potrebbe discutere all'infinito ma la verita' e' figlia del tempo.

Certo non la Verità, quella che ci si è rivelata nel Signore...

Poi ogni tempo, purtroppo conosce gli oscuramenti e i tradimenti della Verità. E, noi, per poterli riconoscere e esser resi capaci di non cascarci e di fare la nostra parte per la "buona battaglia", accogliamo e viviamo la Verità che è entrata nel tempo portandovi l'Eternità, riaprendocene la strada...

Garabandal ha detto...

Mic ore 15.02

Giusta e doveosa Osservazione.תודה
Grazie

una sola fede ha detto...

non essendo noi eremiti o claustrali , sia appunto una tentazione . senza venir meno al rispetto verso chi ancora continuiamo a ritenere Papa ( vedremo in seguito i fatti , a partire da ottobre ) OCCORRE RIBADIRE LA SANA DOTTRINA ,cioè la Verità evangelica trasmessaci dalla Chiesa bimillenaria nella sua purezza dogmatica , assoluta , incontrovertibile ,anche a costo di contraddire il Papa e di passar per fanatici ecc"

Sottoscrivo cara Murmex.

E non potrei far diversamente:

Verrà giorno, infatti, in cui NON SI SOPPORTERA' PIU' LA SANA DOTTRINA, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie
(2Tm 4,3)

...e allora, siccome quel giorno di cui parla San Paolo pare esser già arrivato (e forse pure oltrepassato, a giudicare anche da innumerevoli incredibili dichiarazioni di certa gerarchia, con complice silenzio di altra), e viste le già altrettante innumerevoli defezioni da parte di troppi "pastori" nell'annuncio della Parola, nelle esortazioni ecc, teniamoci per buone le parole che l'Apostolo delle genti riserva al suo più caro discepolo, Timoteo, vero soldato di Cristo che bene imparò la lezione (di parole e di fatti) del suo grande maestro:

Tu però RIMANI SALDO IN QUEL CHE HAI IMPARATO E DI CUI SEI CONVINTO, sapendo da chi l'hai appreso e che fin dall'infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per INSEGNARE, CONVINCERE, CORREGGERE E FORMARE ALLA GIUSTIZIA, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
(2Tm 3,14-16)

Michela ha detto...

Questo è il momento dei laici, perchè non li si può commissariare!
Scusate l'ignoranza, ma cosa significa "vdr"?

mic ha detto...

Giusta e doveosa Osservazione.תודה

Todah a lei, che mi ha dato l'opportunità da farla :)

mic ha detto...

Michela, nuova nuova?

vdr= vescovo di roma

mic ha detto...

"SOLO PER MEZZO DI LUI NOI POSSIAMO AVVICINARCI AL TRONO DI DIO."

QUOTO!!!

Stefano78 ha detto...

Caporetto. Su tutta la linea. E tra i pochi che resistono si sviluppano lotte interne. Il quadro della situazione è questo e bisogna pensare a come porvi rimedio.

Questa è la giusta analisi da fare. Ma sembra che non la voglia fare nessuno. Molti si lamentano, ma pochi, di chi ha un seguito intendo (e una responsabilità più chiara), cercano soluzioni con SERENITA'.

Siamo tutti diventati diffidenti. Al punto cha abbiamo messo la nostra diffidenza al centro del nostro agire, per cui facciamo dipendere le nostre scelte da un pre-concetto di fondo. Chiaramente siamo diffidenti perché ne abbiamo i motivi. Ma nel Cattolicesimo il pre-concetto della diffidenza mina ogni Buona Opera e ogni possibilità di un sano Coordinamento. Siamo davanti a questo bivio.

Io sono stra-convinto che siamo pochi e disorganizzati, divisi, per motivi più che futili. E' vero che esistono una serie di "infiltrazioni", di minimizzazioni, di rischi, di tradimenti, tra i fedeli Tradizionali. E' verissimo che l'emersione della Tradizione è stata spesso "pilotata" per cercare di chiuderla in "riserve indiane".

Ma l'UNICA VIA, a rigor di logica, per sperare in una rinascita (non senza fatica, dolore, sofferenza e persecuzione), non potrà che esser perseguita mediante un coordinamento vero, reale, e una unità sostanziale (con rispetto alle legittime diversità) dei fedeli Tradizionali. Come fare a trovare questo coordinamento Tradizionale? Allo stato dei fatti è impossibile, perché ci accusiamo vicendevolmente e ci etichettiamo continuamente, a prescindere se ci sia davvero un presupposto per farlo! Le etichette spesso precedono i fatti! Sono stato io stesso "vittima e carnefice" dell'etichettatura!

Il primo passo da fare dovrebbe essere rimanere APERTI con tutti. Senza nessun distinguo. DISPUTARE, dibattere, chiarire, e camminare fondandosi su alcuni principi-base davvero non negoziabili. MA SENZA RADICALIZZAZIONI. D'altra parte questo risulta inevitabile, se si vuole diffondere davvero la Tradizione in mezzo alla gente.

L'altra opzione è la chiusura in roccaforte. Questa opzione però, a mio avviso, è antievangelica e anticattolica. Perché la chiusura in roccaforte prevede che NON SI ABBIA CONTATTO con la realtà "modernistica" in cui si trova la Chiesa di Roma (indiscutibilmente), e ci si "protegga" mettendosi, forse inconsapevolmente, DA NOI STESSI, in una riserva indiana! Non si può criticare chi vuole costruire una riserva indiana per la Tradizione e poi METTERCISI da soli!
E' IMPOSSIBILE credere che la Tradizione potrà ri-nascere sic et simpliciter, per il solo fatto che è Tradizione! Questo sarebbe un Miracolo, che tutti auspichiamo, ma..."chi non lavora nemmeno mangi"! Non si possono "provocare" i Miracoli, per il solo fatto che questo sarebbe giusto! L'unica via per la rinascita sta nel "mettersi a rischio". Ovvero: nel venire a contatto con le realtà concrete e parrocchiali in cui Iddio ci ha messo (avete mai pensato che magari Cristo ci ha messo dove siamo perché Vuole che testimoniamo la Divina Tradizione LI' dove ci ha messo? A costo di grande sofferenza?). Nell'usare furbizia, per quanto ci è possibile ed è nella Volontà di Dio, per diffondere e non solo DIFENDERE.

Stefano78 ha detto...

Ora: è chiaro che ogni situazione non può essere generalizzata. Vi sono realtà parrocchiali che necessitano di FUGGIRE (perché mettono in occasione prossima di peccato), ma non possiamo pensare che la situazione sia SOLO questa.

Io credo che molte delle divisioni tra i fedeli Tradizionali (a parte coloro che hanno preso una deriva davvero ideologica e che è bene siano divisi da noi), si basino sul NULLA. Le stesse accuse che vengono rivolte a questo o quel gruppo Tradizionale, si basano spesso si pregiudizi di fondo che non considerano la realtà concreta di questi stessi gruppi e la fatica che fanno per fare apostolato Tradizionale in una chiesa sostanzialmente modernista e antropocentrica. Questi gruppi, magari, non sono "de plano" dei "traditori". Magari cercano di lavorare con fatica affinché "almeno" la dottrina Tradizionale, i novissimi, le Verità eterne, possano essere preservate e diffuse. Già questo è importante.

Poi è chiaro che è importante anche criticare costruttivamente le modifiche e le contraddizioni con la Tradizione emanata da documenti non dogmatici e "pastorali" dell'ultimo concilio. Ma non è necessario fare SOLO QUESTO o comunque far dipendere da questo OGNI sforzo per la diffusione della Tradizione. E' chiaro che ciò che non è conforme alla Tradizione non è sano. Ma non tutto ciò che non si manifesta in un certo modo (un modo "duro") è "non conforme" alla Tradizione.

Ad esempio, a mio avviso sarebbe necessario approfondire la critica al concilio "iuxta modum". Io credo che i lavori del Padre SM Lanzetta siano di una preziosità incredibile e dovrebbero fondare, proprio con QUEL METODO SPECIFICO, la critica costruttiva ai punti controversi del Vaticano II.

Invece questo tipo di metodo, che non è "duro", è lasciato inapplicato o semplicemente "dimenticato". Ciò invece è a mio avviso molto errato, perché intorno a questo metodo, che salva la Verità della Tradizione, si potrebbero compattare tutti i fedeli Tradizionali. Senza distinguo alcuno, fatte salve le legittime differenze. Anche la stessa SPX.

Miserere ha detto...

Volevo segnalare due articoli:

- Prete spiega l'inferno ai bambini durante l'ora di religione. Per la diocesi non può più insegnare:

http://www.iltimone.org/31958,News.html


- Di don Ariel Levi di Gualdo:

http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/si-taglia-lalbero-della-fede-per-impiantare-la-nuova-pastorale-alberghiera/

Turiferario ha detto...

Inutile nascondersi che tanti amano combattere solo le battaglie che hanno ottime possibilità di essere vinte, e a breve. Quando con il Motu Proprio è sembrato che stesse suonando l'Ora della Tradizione molti si sono schierati pronti a tutto per la Causa: poi, quando si è cominciato a delineare che il Motu Proprio era finito nel limbo, un buon numero di costoro ha iniziato ad avere dubbi, incertezze, ad assumere un atteggiamento critico. Con l'elezione di Francesco magari non sono diventati strenui difensori del nuovo corso, ma hanno preso le distanze dalla Tradizione, folgorati sulla via di Damasco che dopotutto non è una cosa tanto buona. Che ci si vuol fare? Se dopo Francesco avremo un nuovo Papa possibilista verso la Tradizione, questi tradizionalisti oggi in libera uscita ritorneranno entusiasti. Il mondo va così!

preceptoris ha detto...

Padre SM Lanzetta siano di una preziosità incredibile e dovrebbero fondare, proprio con QUEL METODO SPECIFICO, la critica costruttiva ai punti controversi del Vaticano II.

@ Stefano
mi sembra che lei dimentichi che di lavori preziosi, anzi preziossimi, con la stessa metodologia di p. Lanzetta, circa le derive CVII, siano già stati condotti in tempi dove ancora si plaudiva e vi era chi li disprezzava perchè uscivano dalla penna FSSPX, siamo seri su...


Poi mi spieghi che significa la chiosa finale

[...] Anche la stessa SPX?

Che cosa deve ancora fare che non ha fatto la FSSPX secondo lei?

Accordarsi? su che cosa? Di questi tempi leggere ancora certe affermazioni e formulazioni ideologicizzate critiche contro la FSSPX produce in me un profondo disagio e fastidio.

E se ancora una volta, quando lei parla di chiusura a roccaforte, intende mandare frecciatine alla FSSPX, si ricordi che, coloro i quali hanno lavorato perchè questo succedesse, hanno avuto l'appoggio di molti a partire dall'alto per poi finire in parrocchia.

Non è certo colpa di chi è stato escluso e lasciato solo, con mille false etichette incollate addosso.

Sa che significa la parola intolleranza ed esclusione?

don gianluigi ha detto...

Cara Luisa, ho notato che in più interventi ha stigmatizzato il silenzio di alcune voci di sacerdoti che normalmente apparivano su questo blog come su altri. Mi sono sentito interpellato e vorrei dare una spiegazione. Non è per pavidità che ritengo giusto tacere, ma per la difficoltà a capire le cause della situazione così grave che stiamo vivendo. Che ci siano divergenze e contrasti tra preti, vescovi e cardinali non fa meraviglia, ci sono sempre stati, basti pensare all'epoca del concilio vaticano I le accese discussioni tra infallibilisti e anti o nel 1300 le reciproche condanne tra immacolatisti e i teologi della Sorbona. Tuttavia oggi vengono a mancare dei punti fermi, che nel passato ci sono sempre stati, perché conservati dalla Tradizione, che permettano di individuare la strada da percorrere e come credenti (che cosa è necessario credere per essere cattolici?) e come oranti (come dobbiamo pregare e celebrare il culto?) e come testimoni (che cosa è bene o male per un cattolico?). Chi dovrebbe difendere le certezze che Cristo ci diede (io sono la via, la verità e la vita) per lo stesso officio ricevuto con il sacramento dell'Ordine (munus regendi, docendi, sanctificandi) di fatto non esercita come dovrebbe tali responsabilità. Perché? Perché il vescovo di Novara non ha difeso un suo parroco che ha detto la sacrosanta verità? Perché il Papa che è stato male interpretato da Scalfari la prima volta si è offerto ancora per essere strumentalizzato da questo astuto anticlericale? Perché il Papa permette che si travisino le sue parole e non interviene quasi mai a precisare dottrina e morale? Perché non rispetta le norme liturgiche? Non lo so, sono dispiaciuto di tutto ciò, dico che non è giusto, ma come posso giudicare senza sapere la causa di tali comportamenti? Certo se non verrà un chiarimento non si potrà tacere a lungo. Concludo manifestando una grande speranza che come al tempo del grande scisma d'occidente il Signore saprà far sorgere grandi santi come S. Caterina da Siena e come S. Vincenzo Ferrer, che alla fine riporteranno la Chiesa alla sua vera vocazione.

mic ha detto...

Roma (indiscutibilmente), e ci si "protegga" mettendosi, forse inconsapevolmente, DA NOI STESSI, in una riserva indiana! Non si può criticare chi vuole costruire una riserva indiana per la Tradizione e poi METTERCISI da soli!

Caro Stefano, è un rischio reale e da rifuggire.
Tuttavia, cosa resta se vengono vanificati tutti i tentativi di dialogo con i pastori perché per ignoranza, connivenza o per timore si 'sposa' l'andazzo egemone?

Sto elaborando una riflessione, prendendo le mosse dall'ultimo articolo di de Mattei su il Foglio, dove per l'ennesima volta (andando al di là dati dei fatti storici e delle correnti che li hanno pilotati) metto in luce il cuore del discorso: la rivoluzione copernicana operata dal linguaggio che veicola realtà diverse espresse con lo stesso termine.
Questa è una difficoltà "centrale". Poi c'è anche la mala fede di alcuni interlocutori...

Stefano78 ha detto...

Volevo segnalare due articoli:

- Prete spiega l'inferno ai bambini durante l'ora di religione. Per la diocesi non può più insegnare:


..manco a farlo apposta! Leggete l'articolo del Timone! Questo è un prete che fa Apostolato Tradizionale (che dovrebbe essere la norma!) e nel clima assurdo di oggi...ne ha pagato le conseguenze! Ma non senza una reazione sacrosanta ...

mic ha detto...

Ad esempio, a mio avviso sarebbe necessario approfondire la critica al concilio "iuxta modum". Io credo che i lavori del Padre SM Lanzetta siano di una preziosità incredibile e dovrebbero fondare, proprio con QUEL METODO SPECIFICO, la critica costruttiva ai punti controversi del Vaticano II.

Anch'io lo ritengo il "giusto modo". Ma non vedi che lo hanno silenziato, emarginato, isolato, imbavagliato?

Stefano78 ha detto...

Anch'io lo ritengo il "giusto modo". Ma non vedi che lo hanno silenziato, emarginato, isolato, imbavagliato?

..e nonostante questo, ha ricevuto l'abilitazione alla libera docenza ed ha scritto un'opera ECCEZIONALE per contenuti teologici e per critica costruttiva al Vaticano II!

Maria, questo è quello che dobbiamo sopportare per perseverare nella fede e per DIFFONDERE la Divina Tradizione. Soprusi, ingiustizie e persecuzioni! L'articolo scritto dal venerato Padre Enrico Zoffoli conferma quanto detto: la Chiesa ha bisogno di vittime sacrificali, di perseguitati, che vengano immolati per la sua "vita".

Oggi questo è il nostro viatico: ricevere sputi e ingiustizie NELLA CHIESA, PER LA CHIESA. Ma prima di tutto per il Capo della Chiesa: Cristo stesso e il suo Vicario. Magari dallo stesso suo Vicario...

Questo ci hanno insegnato santi Sacerdoti, Santi e Martiri. Questo ci ha insegnato la Crisi ariana. Come ricordava l'intervista che hai pubblicato di recente a Mons Schneider.

Noi "possiamo" solo quanto "possiamo". Non nel risultato, ma nell'intenzione è il premio dato dal Divino Maestro. Se non riusciremo in nulla, NON STA A NOI. Ma LUI VEDE E PROVVEDE. Magari la sofferenza che patiamo fruttificherà un giorno. Come quella che stanno patendo i FFI oggi. E che, secondo me un po' ipocritamente, è esaltata anche da quelli che nella SPX fino al giorno prima accusavano gli stessi FFI di essere dei "bi-ritualisti", ma con fini diversi (stigmatizzare "Roma modernista" che addirittura con fedeli "non tradizionalisti" ha operato con la mannaia)!

Questi sono tempi orribili, inenarrabili, irripetibili e probabilmente in assoluto i più gravi della storia della Chiesa. I ragionamenti logici vanno a farsi benedire.

Stefano78 ha detto...

Sa che significa la parola intolleranza ed esclusione?

Si lo so. La SPX ha sofferto ingiurie e percosse, ingiustizie e persecuzioni che non si fermano. Ma so anche che il suo piagnisteo sconfina in ideologia. Fa lei stesso quello che accusa che io stia facendo.

Perché so anche, visto che seguo la SPX, che gli studi portati innanzi, oltre ad essere altrettanto preziosi, sono assolutamente radicali nelle conclusioni, e differiscono di molto dal METODO portato innanzi dal Padre SM Lanzetta. Il quale da fine teologo quale è, DISPUTA E DIBATTE, studia e analizza, pone domande e formula ipotesi, risponde nel "modo giusto", e la, dove non può, domanda all'autorità suprema.

Il metodo della SPX è DURO E RADICALE. Questo genera la "roccaforte" di cui sopra. Non è comprensibile a tutti, perché addita i fedeli Cattolici in genere, che sono modernisti senza saperlo (perché diseducati alla dottrina, agiscono per "imitazione"), e li "classifica" in un modo o nell'altro. Emette sentenze nette, la dove la prudenza vorrebbe almeno il beneficio del dubbio. Usa termini sconosciuti ai più, senza darne una spiegazione COMPRENSIBILE a chi non ha gli strumenti per comprendere.

E' necessaria la SPX. Lo è stata anche per il MP di Ratzinger. Lo è stata per la "critica al concilio". Ma non è un assoluto. E non credo che la stessa SPX voglia ergersi come tale.

Ma le critiche veementi a tutti e a tutto ciò che non si inserisca nel metodo della SPX non me le invento io. E il metodo duro di affrontare il tema, come anche il rifiuto di "entrare in contatto" con "Roma modernista", non me lo sono inventato io.

Invece, credo che sia l'unica via per diffondere (non solo difendere) la Tradizione. E che sotto il Pontificato di Benedetto XVI si sarebbe potuto prendere un treno che avrebbe giovato a tutti

mic ha detto...

Ringrazio don Gianluigi per aver espresso le sue chiare motivazioni, che comprendo.
Ma noi ci sentiamo soli.

mic ha detto...

Penso tuttavia al sacerdote di Novara e all'ultimo caso qua su.
Che n'è di loro?

Michela ha detto...

Grazie mic per la spiegazione di "vdr".
Non sono nuova, ma talvolta ho partecipato come anonimo al blog.
Io sono normalista, per me, basta che ci sia il papa, un papa, anche se ho molto amato essere guidata dal mite ed umile Benedetto.
Seguo Francesco per ordine di Benedetto, e confido nell'accompagnamento di Cristo, nella protezione della Vergine e nella Comunione dei Santi.
Medito sull'importanza del CUORE di Gesù e di Maria enigmatico per me finora, ma che oggi sta assumendo importanza, di fronte al vacillamento della dottrina.
La diarchia dei papi, mi sembra voluta, quella di Francesco mi sembra una specie di "governo ombra", che mi parrebbe voler risvegliare l'apatia dei laici.

Garabandal ha detto...

Mic ore 14.52

Capisco e per fortuna c'e qualcuno che a volte vede piu'lontano,giusto cosi'.Il testo era veramente drammatico

RIC ha detto...

Tante sono state le lotte, le divisioni interne che la Chiesa ha vissuto in passato. Ci sono stati scismi, scomuniche Ma mai, mai, la Chiesa si era trovata a doversi difendere in primo luogo da se stessa. Mai la Chiesa aveva rinnegato di essere "LA" Chiesa, Una, Santa, Cattolica ed Apostolica, che insegna ex cathedra.
Oggi, la Chiesa cattolica e' diventata "una" chiesa, che ha abdicato alla posizione che Gesu' Cristo le aveva assegnato, che decide di confrontarsi alla pari con tutti, scismatici, eretici, atei ecc. Una delle tante Chiese in circolazione. In fin dei conti il famigerato "chi sono io per giudicare" raccoglie perfettamente in cinque parole sessant'anni di disastri e condensa l'intera tragedia del cattolicesimo postonciliare.

Cattolico ha detto...

Cari Stefano 78 delle 17:16. Io ho un figlio della tua età (uno dei miei tre) e purtroppo i preti modernisti me l'hanno rovinato: dopo la cresima si è allontanato dalla Chiesa, pur essendo onesto, altruista, solidale. Il catechismo che insegnano da qualche decennio è pura follia di sessantottini frustrati e intolleranti. Benedetto San Pio X: io sono stato catechizzato col suo catechismo e ricordo ancora a memoria i fondamentali del Cattolicesimo, che i preti moderni disprezzano perché in seminario hanno avuto insegnanti massoni, comunisti, protestanti di fatto (e forse peggio ancora, ma sorvoliamo per carità cristiana).
L'attuale misericordia bergogliana, di cui vi sono due fulgidi esempi: questo e quello del prete di Novara smentito dal suo Vescovo (modernista, che si vergogni!), è furbizia luciferina, doppiezza di lingue biforcute e di persecutori di chi non osa difendersi: ma mandateli tutti a quel paese, questi modernisti, e facciamoci la nostra Chiesa CATTOLICA, magari entrando tutti nella FSSPX. La loro superbia li seppellirà, vedrete, magari proprio ad opera di coloro a cui si genuflettono: eretici, islamici, atei ed anticlericali; ben gli starebbe, da quei traditori di Cristo che sono. Pace e bene, e scusate lo sfogo.

Michela ha detto...

Volevo dire, per spiegarmi meglio:
le affermazioni di papa Francesco e il suo traghettare persone e ipotesi discutibili
mi sembrano PROVOCAZIONI
per far ragionare sui dogmi e sulla dottrina.
La chiarezza e la linearità di Ratzinger
non arrivavano e non venivano seguite dalla maggioranza del clero e del popolo;
mi vien da pensare che adesso si riapra la discussione che possa far verificare la fondatezza dell'insegnamento di sempre.
Cioè,
tesi (Benedetto) - antitesi (Francesco) - sintesi (i dogmi).
Scusate la mia fantasia!!!

preceptoris ha detto...

Il metodo della SPX è DURO E RADICALE. Questo genera la "roccaforte" di cui sopra.


Permetta, ma checchè lei ne dica, E' EVIDENTE che non conosce così bene la FSSPX nè le sue battaglie, come invece dà per certo.

Credo inoltre che lei faccia una GRAN CONFUSIONE con il pensiero e certa " teologia " sedevacantista.

Ancora scrive:

*
Ma le critiche veementi a tutti e a tutto ciò che non si inserisca nel metodo della SPX non me le invento io. E il metodo duro di affrontare il tema, come anche il rifiuto di "entrare in contatto" con "Roma modernista", non me lo sono inventato io
*

Lei appunto come sopra, tralascia di ricordare i molteplici tentativi che ha fatto Mons. Lefebvre con la "chiesa modernista"e di seguito chi ha preso il suo posto ossia Mons. Fellay.

Criticare in modo sincronico come fa lei è altamente decostruttivo!

Mi creda trovo assai fastidioso leggere ripicche e frecciatine, in direzione della FSSPX, mi perdoni, ma le trovo infantili.

La realtà dei fatti, le logiche perverse dei modernisti, le malvagità e i trabbocchetti, sono alla luce del sole e mi meraviglia che dopo il caso FFI a qualched'uno bisogna ancora ricordarlo.

Quanto a piagnistei è molto più facile criticare l'altrui operato che dura da 50 anni e trovare difetti. Ritengo che questo non rientri nella logica della mia onestà intellettuale ancor prima che spirituale.

Lavoriamo per la Messe, senza voler imporre il prorio io o la propria idea di Tradizione. Ve n'è una sola, quella che è stata difesa in trincea dopo che in un modo subdolo è stata scomunicata in tempi ancora non sospetti e molto gai mentre già allora vi è stato chi come Mons. Lefebvre, spiace continuamente ripetere, ha agito per salvaguardarla.

Le consiglio di leggere un ottimo articolo di Marco Bongi, dove parla di unità e difesa nella Tradizione. Unità e difesa senza COMPROMESSI naturalmente, ciò che invece sembra NON aver ABBASTANZA sottolineato lei,quando CONCLUDE con:

*
E che sotto il Pontificato di Benedetto XVI si sarebbe potuto prendere un treno che avrebbe giovato a tutti
*

Ha presente cos' è successo con la FFI? Di che cosa stiamo parlando?


http://www.riscossacristiana.it/difesa-della-tradizione-difesa-della-fede-quale-futuro-di-marco-bongi/

Luisa ha detto...

Caro don Gianluigi, la ringrazio per l`attenzione, non pensavo a lei, ma ad alcuni sacerdoti che hanno dei blog e non solo in Italia, capisco quel che ci ha spiegato, ho anche già detto che se per noi laici questa situazione non è facile deve essere ancora, e di molto, più difficile per i consacrati che devono sentirsi soli con i loro "perchè" senza risposta e-o con il timore di possibili future riposte.
Consapevole di quanto difficile possa essere farlo, non auspico che un sacerdote stigmatizzi o critichi apertamente il Papa, sono però grata a chi condivide i suoi dubbi, le sue domande, le sue osservazioni,i suoi pensieri e sentimenti, che hanno un peso ben maggiore di quello di noi laici.
A parte il clima poco propizio a chi si oppone al nuovo corso voluto da Bergoglio, a parte che ormai si sa che se gli gira il Papa usa il bastone e che non dimentica facilmente chi si è opposto alla sua volontà, a parte che il silenzio può essere un ripiego temporaneo in attesa di decisioni concrete di Bergoglio, e che per un sacerdote che deciderebbe di esprimersi il timore di ritorsioni-sanzioni e delle loro conseguenze concrete non è senza fondamento, e che dunque le ragioni del silenzio di chi prima difendeva e promuoveva la Tradizione, la Dottrina e la sacra, Liturgia se mi rattrista mi dice abbstanza dell`aria che si respira, è anche vero che questa bizzarra situazione fa sì che sono sopratutto i laici che si esprimono, e non sono pochi, e non solo in Italia.
Chissà forse è un beneficio secondario...
Ma, come dice mic, ci sentiamo un pò soli.
Un caro saluto, don Gianluigi, e ancora grazie per le sue parole.

Anonimo ha detto...

http://www.repubblica.it/esteri/2014/07/14/news/chiesa_anglicana_donne_vescovo-91562105/?rss

R.R. ha detto...

Io credo che un prete non debba per forza schierarsi apertamente. Mi spiego: se nell' omelia si commenta il Vangelo e le altre letture, spiegandone gli eventuali punti oscuri o quelli che prendono spunto da situazioni economiche, soociali, culturali, ora non piu' presenti, desprimendosi in modo ortodosso, fara' sicuramente del bene ai suoi ascoltatori. Se celebrera' bene, secondo le norme codificate anche per il NO, o meglio ancora se iniziera' a celebrare sil VO, fara' ancora del bene. Se sara' presente per le confessioni, se visitera' le famiglie, e non solo per la benedizione pasquale, fara' loro del bene. E se qualche fedele vis-a-vis gli chiedera' del S.Padre, rispondera': omnia munda mundis, o similia.
Meno " assistenti sociali", meno " politicanti", meno " pastori protestanti", piu' talare e meno clergyman e intelligenza e astuzia in quel che si dice e fa. Meno bloggers e piu' sacerdoti ? MEGLIO !!! A " bloggare" bastano i laici.
R.R.

Luisa ha detto...



" Volevo dire, per spiegarmi meglio:
le affermazioni di papa Francesco e il suo traghettare persone e ipotesi discutibili
mi sembrano PROVOCAZIONI
per far ragionare sui dogmi e sulla dottrina.
La chiarezza e la linearità di Ratzinger
non arrivavano e non venivano seguite dalla maggioranza del clero e del popolo;...."


Non mi sembra, Michela, che il mandato-funzione di un Papa sia quello di provocare ma di confermarci nella fede, un papa che critica e anche sbeffeggia chi, secondo lui, cerca delle certezze nella Dottrina, non provoca ma genera confusione e insicurezza, un papa che fa capire che i dogmi e l`insegnamento della Chiesa non solo vengono dopo l`accoglienza dei "lontani" e il volemose bene, ma che anche dopo non sono prioritari e fondamentali, se con le sue esternazioni obbliga certi cattolici ad uscire dal loro torpore, perchè troppo è troppo, non è perchè Bergoglio lo abbia voluto facendo delle provocazioni, ma è perchè c`è un limite a quel che si può sopportare in silenzio.
L`ultima puntata del feuilleton Bergoglio-Scalfari-Lombardi è sintomatica dello spettacolo che, se non fosse il papa ad esserne uno degli attori, sarebbe solo una commedia di pessima qualità.
Infine, non sono affatto d`accordo con Michela quando pretende che la "la chiarezza e la linearità di Ratzinger non arrivavano e non venivano seguite dalla maggioranza del clero e del popolo" è esatto che gran parte parte del clero non ha seguito l`esempio e l`insegnamento di Benedetto XVI, anzi si è opposto, ma ciò è successo non perchè il suo linguaggio non arrivasse fino a loro ma perchè non volevano ascoltarlo, e questo dice solo lo stato pietoso del clero stesso, ribelle e progressista, che non vengano ribaltate le resposnabilità!
Papa Benedetto è arrivato, eccome se è arrivato con il suo linguaggio cristallino che sapeva unire Fede e ragione, è in particolare arrivato a tanti giovani, sacerdoti e laici, che hanno seguito il suo esempio, che son stati stimolati a discutere, ad approfondire le ragioni della loro fede, ad amare la Liturgia, quella di sempre ma anche la riformata.

Anonimo ha detto...

RR quello che hai scritto è perfetto. Francesco prima o poi non ci sarà più mentre la Chiesa ci sarà ancora e dovrà essere rimessa in sesto.Se il Papa si mette a far brutte figure con Scalfari sono affari suoi , i preti ,per fortuna , hanno ben altro da fare. Bobo

una sola fede ha detto...

Ecco dunque perchè le ordinazioni anglicane sono assolutamente invalide, a tutti i livelli, nonostante ciò che hanno fatto intendere i papi di questi decenni con parole, visite, dichiarazioni comuni e talune celebrazioni insieme. Mi pare bene ripeterlo, perchè a forza di leggere tante cose, si può immaginare la confusione di tanti "piccoli" del Signore e di tanti che comunque vengono fuorviati:

Catechismo Maggiore

n.157 Non vi potrebbero essere più Chiese?
No, NON VI POSSONO ESSERE PIU’ CHIESE, perché siccome vi è un solo Dio, una sola Fede e un solo Battesimo, così non vi è, e NON VI PUO’ ESSERE CHE UNA SOLA VERA CHIESA.

169. Può alcuno salvarsi fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana?
No, FUORI DELLA CHIESA CATTOLICA, APOSTOLICA, ROMANA nessuno può salvarsi


Sommo Pontefice LEONE XIII
APOSTOLICAE CURAE

- Le ordinazioni anglicane -

13 settembre 1896

[…] Gli autorevoli comportamenti di Giulio III e di Paolo IV che abbiamo richiamato, mostrano chiaramente l'inizio di quella dottrina a cui in modo costante ci si attiene da più di tre secoli, e cioè che le ordinazioni con il rito edoardiano SONO RITENUTE INVALIDE E NULLE.

[…] Pertanto, approvando in modo globale tutti i decreti dei Nostri predecessori su questo problema, e confermandoli e rinnovandoli pienamente, IN FORZA DELLA NOSTRA AUTORITA’, di nostra iniziativa, per sicura conoscenza, NOI DICHIARIAMO E PROCLAMIAMO che le ORDINAZIONI COMPIUTE CON IL RITO ANGLICANO SONO STATE DEL TUTTO INVALIDE E SONO ASSOLUTAMENTE NULLE.

[…] Noi poi DECRETIAMO che la presente lettera, con tutte le cose in essa contenute, NON POTRA’ MAI IN NESSUN TEMPO ESSERE CENSURATA O IMPUGNATA per vizio di surrezione o di orrezione o di intenzione Nostra, o per un qualsiasi altro difetto; ma che SARA’ ED E’ SEMPRE VALIDA E IN VIGORE, e che DEVE ESSERE OSSERVATA INFALLIBILMENTE DA TUTTI, di qualsiasi grado e onore, nel giudizio e fuori; dichiarando anche invalido e nullo se mai capitasse che fosse portato contro di essa un attacco, consapevolmente o inconsapevolmente, da chiunque e con qualsiasi autorità o pretesto, nonostante qualsiasi cosa contraria.

Roma, presso San Pietro, 13 settembre dell'anno dell'incarnazione del Signore 1896, anno XIX del Nostro pontificato"


..infine una frase di MIC di quasi un mese fa a proposito di tale questione, che sintetizza bene il tutto:

"La Catholica custodisce il Signore tutto intero e non i brandelli o surrogati a cui lo hanno ridotto.."

vighi ha detto...

Michela non sono d’accordo quando scrivi che la chiarezza e la linearità del linguaggio di Benedetto XVI non arrivavano né al clero né al popolo. Credo invece che tale linguaggio arrivasse chiaro e limpido, forse anche troppo, mettendo in discussione proprio quel clero e quel popolo abituato ad essere ribelle, che vuole un’altra Chiesa ed un altro credo, che invece di farsi un bell’esame di coscienza sentendosi in pericolo ha perseguito la via più facile ostacolandolo in tante occasioni. Così come a tanto popolo il suo linguaggio è arrivato eccome chiaro e lineare tanto che, nonostante i media abbiano fatto di tutto per distorcere tale messaggio e cercato di silenziarlo in ogni modo, tanta gente lo ha comunque seguito durante il suo pontificato riempiendo le piazze ed accogliendolo sempre con tanta benevolenza. Che poi la via scelta da Bergoglio della provocazione sia quella giusta per far ragionare sui dogmi e sulla loro fondatezza è tutto da verificare, fino ad ora mi sembra che i risultati siano proprio l’opposto e la gente si stia allontanando ancora di più dai dogmi facendo leva appunto su quello che il Papa va dicendo a cominciare da quel “ chi sono io per giudicare”. saluti Vighi

vighi ha detto...

Sul silenziarsi credo che spesso alla base di questo silenzio ci sia nei semplici fedeli sconcerto, confusione per ciò che si legge ogni giorno soprattutto nelle parole pronunciate dallo stesso Papa. Io stessa spesso preferisco meditare su tutto ciò senza pronunciarmi, vuoi per non criticare troppo ma anche perché cerco di mettere in discussione tutto ciò che si dice e quello che mi hanno insegnato rileggendo il tutto alla luce del vangelo. Confesso che non sempre è facile capire la strada giusta per vivere questo vangelo fedelmente, se l’obiettivo di Bergoglio era quello di creare scompiglio e casino beh ci sta riuscendo benissimo. A cosa porti però questo casino non si sa, speriamo in bene. E poi ci siete anche voi a minare ( nel positivo ehh ) le certezze e la visione della fede che si credevano di avere ed ecco il silenzio. Capisco invece meno il silenzio dei sacerdoti, magari lo giustifico ma come detto non lo capisco. Certo che non è facile nemmeno per loro criticare il loro padre ma credo debbano sempre avere presente che il loro Padre vero è nei cieli ed è solo a quello che devono rendere conto, è a Lui che hanno giurato fedeltà, ma soprattutto pensare che hanno la responsabilità di noi fedeli che in loro cerchiamo una guida ed un aiuto. Sui sacerdoti condivido ciò che scrive RR nel post delle 20,28, più talare e meno clergyman. Certo è che molti sacerdoti sono sulle posizioni dei vari Kasper e sicuramente hanno più visibilità e seguito tra il popolo a cui rendono facile una fede che certo facile non è. Vighi

Anonimo ha detto...

Certi discorsi che si sentono oggi – quelli per esempio con cui si osa affermare un primato della pastorale sulla dottrina, della prassi sulla ragione, perfino dell'agire sull'essere (!!!) – sono sconcertanti, per non dire allucinanti, sotto l'aspetto non solo teologico, ma prima di tutto filosofico.

Però hanno un pregio: sono chiari.

E questa è una novità: eravamo abituati da decenni a sentire affermazioni male sonanti, pericolose, ambigue, ma che, appunto per la loro ambiguità, si prestavano anche a esser difese, potevano forse esser prese in un senso accettabile, o comunque non erano "sensu obvio" chiaramente e evidentemente erronee.

Ora non è più così: quando si lègge in "Concilium" che il concetto stesso d'ortodossia va superato, be', non c'è bisogno d'esser san Tommaso per sapere come merita d'esser qualificata una simile tèsi: basta il "sensus fidei" più elementare.

Questa chiarezza è un bene. E una gran parte almeno del merito è di papa Benedetto: questo grande papa ha fatto esplodere molte contraddizioni più o meno latenti, e ha dato inizio a un processo di chiarificazione che, forse, non si potrà più fermare. Bisognerà pure arrivare a una parola chiara della Chiesa su certe affermazioni: lo richiede la loro stessa franchezza, che non consente più tergiversazioni e distinguo.

Io penso che ci s'arriverà.

Aggiungo poi che certi discorsi si potrebbero rivelare un'arma a doppio taglio. Penso in particolare alle discussioni sul carattere dell'ultimo concilio: a chi ne sottolinea la natura e gli scòpi prevalentemente pastorali, si risponde non negando il fatto, ma esaltando l'importanza della pastorale; sennonché, è facile la controreplica: sarà pure importante fin che volete la pastorale, non si dice di no; ma, per importante che sia, sarà sempre cosa umana, relativa, transeunte, discutibile.

Insomma, mi sembra che il magistero di quell'umile ma temibile dottore della fede ch'è stato Benedetto – in particolare sull'interpretazione del Vaticano II – abbia rivelato certe contraddizioni e debolezze, e abbia quindi suscitato, in certi ambienti, un forte nervosismo.

Questa reazione impaurita ha avuto il sopravvento all'ultimo conclave.
Ma la reazione dimostra tutta la sua debolezza, e in fondo insicurezza, nella persona del successore di Benedetto: a problemi reali di natura teologica si crede di rispondere col populismo, l'appello all'emotività, i discorsi da caffè, l'abbassamento d'ogni cosa al livello della società di massa? Codesto vuol dire, in fondo, non dir nulla; e non si dice nulla perché, probabilmente, non si sa che cosa dire.

Il disprezzo della cultura, il fastidio della dialettica, il conformismo acritico, il populismo, la volgarità qualunquistica erano fino a qualche tempo fa rimproverati, con una certa albagìa ma non del tutto a torto, dalla sinistra alla destra. Ora, pare che siano diventati, chissà come, una tessera di progressismo. La verità è che non sono, e non sono mai stati, né di destra né di sinistra: sono solo la manifestazione della triste tendenza verso il basso dell'uomo decaduto.

Però, forse m'illudo, ma questa situazione intollerabile potrebbe preludere a una chiarificazione. E Dio sa se ce n'è bisogno (anche, lo dico per incidenza, negli ambienti cosiddetti tradizionalisti)!

Per questo son d'accordo con Lei, Mic: questo non è il tempo di tacere, ma di cercare onestamente la verità e, colla grazia di Dio, di parlare chiaro e forte. Così, speriamo di far esplodere le contraddizioni di tanti (anche, beninteso, anzi prima di tutto, le nostre).

Maso

Stefano78 ha detto...

Ha presente cos' è successo con la FFI? Di che cosa stiamo parlando

Credo che la confusione la stia facendo lei.

La SPX è infallibile? Non sbaglia mai? Non commette mai errori?

Lei risponde con la stessa moneta di chi perseguita la SPX! Siccome è perseguitata, allora per contro è incriticabile? Ogni critica è "fastidiosa"? Ogni critica è "contro"?

La SPX ha fatto e fa molto, l'ho scritto. E siccome le assicuro che la conosco, conosco anche i suoi metodi e i suoi toni! Non ho mai negato che abbia fatto sforzi giganti per la "Roma modernista". Ma è altrettanto vero che non l'ha fatti "dentro" (mi passi questo termine per favore se no non finiamo più!) la "Roma modernista" ma con il fine di riportare presumibilmente Roma alla Tradizione! Questo è, per quanto mi riguarda, un fine impossibile agli uomini! E temerario nei presupposti!

Che la situazione sia grave non si discute. Che ci sia spesso uno "stato di necessità", anche. Ma usare come criterio SOLO (ripeto, SOLO) questo, non va. Lei parla ORA dei FFI per "strumentalizzarli". I FFI (e non solo loro, anche l'IBP che non era bi-ritualista!) sono "apostrofati" non bene (usiamo un eufemismo) dalla SPX. Ora che sono perseguitati diventano un simbolo? E' vero, lo sono. Ma perché?

Lavoriamo per la Messe, senza voler imporre il prorio io o la propria idea di Tradizione.

E' quello che dico io. Ma mi sembra che in quanto ad imposizioni di "io" la SPX non difetti. Tanto che se si lavora per la Tradizione con METODI diversi da quelli della SPX si è direttamente accusati di tradimento. Quindi torniamo al discorso di prima: accettereste di UNIRCI TUTTI sulla base dell' "Ermeneutica" di Lanzetta?

Ve n'è una sola, quella che è stata difesa in trincea

Non l'ha difesa SOLO la SPX. Cominciate a prenderne atto. E vi sentirete meno "unici".

Unità e difesa senza COMPROMESSI naturalmente, ciò che invece sembra NON aver ABBASTANZA sottolineato lei

Bisogna che rivediate il significato della parola "compromessi". Perché sovente significa "senza critiche alla SPX" oppure "solo col metodo della SPX". Il quale anche se non è proclamato "Infallibile" formalmente, lo diventa di fatto.

Allora: volete che ci UNIAMO tutti in base a quanto detto dal venerato Padre Lanzetta?

Anonimo ha detto...

solo col metodo della SPX". ...

quando uno traduce la frase "senza compromessi" detta da un interlocutore con la sua così indicata:
"solo col metodi di tizio o caio"
in ciò manifesta il suo soggettivismo, cioè vuole intendere che la FSSPX o un qualsiasi cattolico seguace della Dottrina perenne segua la "propria verità"...e non si esce più dal cerchio relativista (ognuno ha la SUA verità, perchè non è/non sarebbe conoscibile quella assoluta valida per tutti).
Il discorso di Stefano78 è relativista senza rimedio, perchè egli non crede che FSSPX o altri seguano la Verità eterna, semplicemente, nel Magistero irreformabile che trasmette la Dottrina immutabile.

Luisa ha detto...

"Certo che non è facile nemmeno per loro criticare il loro padre ma credo debbano sempre avere presente che il loro Padre vero è nei cieli ed è solo a quello che devono rendere conto, è a Lui che hanno giurato fedeltà, ma soprattutto pensare che hanno la responsabilità di noi fedeli che in loro cerchiamo una guida ed un aiuto. "

Cara vighi, a parte che, vista la loro formazione-deformazione progressista, molti sacerdoti, e anche più sù nella gerarchia, non hanno nemmeno più la capacità di vedere gli errori e le eventuali distorsioni dottrinali, che altri le condividono e già le mettono in pratica là dove si trovano, per gli altri sacerdoti, per tutti i Pastori che si rendono conto della "pente" scivolosa sulla quale certe esternazioni(parole e gesti) dell`attuale Papa ci stanno portando, per coloro che realizzano la confusione che suscitano, e sono convinta che non sono pochi, se non si sentono di criticare apertamente il Papa, e lo capisco, RESTA pur sempre la via di "correggerlo", senza nemmeno citarlo, semplicemnte RIBADENDO la retta Dottrina, ricordando l`insegnamento di Cristo, non quello di chi lo strumentalizza e lo manipola per i propri fini, ma così come la Chiesa, che da Lui lo ha ricevuto, ha il dovere di conservare e trasmettere fedelmente.
Senza criticare, senza opporsi frontalmente, assumere il proprio ruolo di guide spirituali significa per quei pastori consapevoli e responsabili, rimettere gli orologi all`ora quando e se dall`alto arrivano messaggi destabilizzanti.
Farlo ricordando quel che Cristo ha detto e che la Chiesa salvaguarda attraverso i secoli, significa non solo essere coerenti con la propria coscienza ma assumere il proprio ruolo di guide spirituali fidate e fedeli alla Chiesa.
Senza dimenticare l`arte, se non obbligo, dell`ascolto, accettando di aprire orecchie e cuore a chi non si sente bene in mezzo a questo clima di euforia generale e di messaggi contradditori.

murmex ha detto...

Michela , lei è veramente fantasiosa!Il compito del Papa non è lanciare provocazioni (così che il fedele , esterefatto , corra a studiare la retta dottrina e arrivi al dogma ).Ma che sistema machiavellico sarebbe ? Non è mai lecito fare il male per raggiungere un presunto bene .Poi che , di fatto , qualcuno, tramite le "provocazioni" spinte all'eccesso , apra gli occhi e torni , rifiutando finalmente le ambiguità , alla vera dottrina (la vera Fede senza la quale non si giunge alla Carrità )è possibile ,e penso che realmente avvenga . A me è successo così per grazia immeritata di cui ringrazio quotidianamente . Però quante altre persone sono incamminate sulla strada del baratro , coadiuvate dalle spintarelle dei "pastori ?

Stefano78 ha detto...

Il discorso di Stefano78 è relativista senza rimedio, perchè egli non crede che FSSPX o altri seguano la Verità eterna, semplicemente, nel Magistero irreformabile che trasmette la Dottrina immutabile

Voi non riuscite a comprendere la differenza che c'è tra Verità Immutabile e metodo per trasmetterla. E' la stessa che intercorre tra chi per curare una gamba GRAFFIATA la AMPUTA o usa il Mercurocromo. In entrambi i casi il graffio è eliminato. Ma ci sarà o no una differenza di metodo! Chi fa i ragionamenti come i suoi è un ESALTATO. Altro che mio relativismo.

Michela ha detto...

a murmex che ha detto
"Michela , lei è veramente fantasiosa!Il compito del Papa non è lanciare provocazioni (così che il fedele , esterefatto , corra a studiare la retta dottrina e arrivi al dogma ).Ma che sistema machiavellico sarebbe ?"

Ma perchè, non fa pensare il fatto che abbiamo "il papa nero", una sorta di governo ombra, un gesuita che, per costituzione del suo ordine non può divenire papa?

Anonimo ha detto...

Miserere,

Strainsissimo che è proprio il Vescovo di Siena, senza vocazioni citate nel articolo di Don Levi, che fu fatto cardinale da Bergoglio...!

Conosco un giovane che voleva farsi sacerdote a Siena, che ha ricevuto dal futuro Cardinal una lettera che diceva: Seguiamo ormai le vocazione provenute solamente da Siena ...

Cosa dire?

Osservatore

preceptoris ha detto...

Credo che la confusione la stia facendo lei ecc...ecc....

@ il signor Stefano insiste....

Male che vada, dato i toni da saccente in materia e sulla base di ciò che cerca di insinuare, devo dedurre che ciò che dice di conoscere lo ha "capito" solo di striscio.

Se vuol fare una sincronia di dati e di fatti che riguardano la battaglia e la resistenza della Tradizione condotta dalla BENEMERITA FSSPX, lo fa a sue spese, giacchè non vi può essere persona di buon senso e di vera onestà intellettuale che potrà darle ragione.

Ragioni e visioni personali di eventi decennali che cerca di imporre sugli altri, eventi che non li ha condotti lei.

A quel tempo ERA ANCORA un adolescente e con ciò, vede oggi quel che poteva vedere con gli occhi di allora.

Le sue analisi e supposizioni si basano su concetti astratti e sincronici, non ha condotto una diacronia, bensì insiste su una sua personale visione che lascia il tempo che trova.

Se le rispondo non è per spirito di polemica, quella la lascio volentieri a lei che sembra trovarci gusto, ma per rendere giustizia e memoria di ciò che è successo in quei periodi dove in pochi si sono schierati apertamente al fianco di Mons. Lefebvre, ma ora per "miracolo" pare che tutti possano alleggramente dire o criticare ciò che allora fu fatto.


Inoltre con quale presunzione mi attribuisce che se parlo degli FFI è solo per strumentalizzarli?

Guardi che i suoi giudizi temerari, non inficiano affatto ciò che la realtà dei fatti dispone e propone.

Le frecciatine e le critiche alla FSSPX danno fastidio e mi mettono a disagio, perchè sono il frutto di pregiudizi e ideologia che si spaccia per difesa alla Tradizione.

Lei cita IBP, altro esempio di come si diventa o ti costringe la Roma modernista.

Se è questo il futuro della RESISTENZA attiva sul campo, si accomodi.

A nota, le consiglio di farsi sbollire, ne guadegnerà anche l'apostolatao tradizionale che dice di condurre.

Se il suo agire in parrocchia è simile al pensiero che esterna in questo blog, spiace dirlo ma è quantomai biasimevole.

La FSSPX, è INFALLIBILE solo quando difende ciò che nella Chiesa lo è sempre stato e senza COMPROMESSI, NON SPETTA a lei insegnare alla FSSPX il "metodo" da condurre sul campo.

Stefano78 ha detto...

preceptoris, quello che scrive conferma potentemente quello che penso.

Venga in parrocchia da me, e mi dimostri che la SPX è "Infallibile"! Se vuole le do l'indirizzo in privato o tramite il blog.

E il suo disprezzo per l'IBP conferma ancora una volta quelli che lei chiama "giudizi temerari", ma sono solo la constatazione dei fatti.

I FFI lei li strumentalizza, perché la SPX (di lei non so) li ha disprezzati quali "bi-ritualisti" fino all'altroieri.

Come disprezza tutti quelli che non sono "benemeriti" come la SPX, ovviamente a insindacabile giudizio della SPX. Ogni altra Opera Tradizionale è da bollare in partenza, senza nemmeno il beneficio del dubbio!

Sapete che vi dico? Avete ragione. Fate un po' quello che vi pare, ma davanti a Dio ho, di cuore, provato a supplicarvi di unirci. Anche se lei pensa che io sia questo o quello (bel giudizio il suo, lei lo può emettere e io no), dovrebbe andare alla sostanza del mio discorso.

Se vorrà scorgere qualcosa di diverso dalla malafede, ben venga. Altrimenti pazienza.
E con questo chiudo.

mic ha detto...

Venga in parrocchia da me, e mi dimostri che la SPX è "Infallibile"! Se vuole le do l'indirizzo in privato o tramite il blog.

Stefano,
non ha detto che la FSSPX è infallibile. Ha detto che lo è solo quando difende ciò che nella Chiesa lo è sempre stato e senza compromessi.

E il suo disprezzo per l'IBP conferma ancora una volta quelli che lei chiama "giudizi temerari", ma sono solo la constatazione dei fatti.

Non ha manifestato disprezzo nei confronti dell'IBP, ma constata che sono la dimostrazione di una "relazione pericolosa" con una curia effettivamente modernista (hai presenti i cambiamenti di clausole statutarie, dopo l'approvazione, di conio non conciliare ma "conciliarista"?).

preceptoris ha detto...

E con questo chiudo.


Lo spero vivamente, giacchè toni e saccenza da lei usati in merito, la dice lunga sull'unione che intende, le critiche e le motivazioni che la spingono oltre al suo dovere di testimonianza di LAICO.

Non serve che mi dia altre motivazioni riguardo la Parrocchia, poichè GRAZIE a Dio lei NON E' l'unico ad accuparsene e conoscere ciò che accade e le serie problematiche che ha prodotto la Roma modernista.

E questo dovrebbe far riflettere, circa la sua arroganza nel criticare la FSSPX quando AUSPICA per il bene di tutti, il ritorno alla Tradizione della Roma modernista, sempre li pronta in agguato per tranelli e malvagità.

Gli stessi che scorgo dalle sue parole fuori posto, quando pretende che la FSSPX, ponga fine alla RESISTENZA facendo sconti e compromessi, gli stessi che hanno dovuto fare quei istituti di tipo tradizionale che tutti conosciamo.

A nota finale debbo dirle che i giudizi temerari che lei affonda nei riguardi della BENEMERITA FSSPX e nei miei confronti, le arrecano danno, in simile stato credo che, prima di "evangelizzare" altri alla Tradizione, dovrebbe mettere da parte la sua arroganza e la sicumera che dimostra.

Prima di impartire lezioni a destra e a manca cominci a guardare in faccia alla realtà con occhi da adulto e non da adolescente.

Il biritualismo è una condizione che, nella Chiesa Cattolica, NON DOVREBBE NEMMENO ESISTERE.

Per secoli la Chiesa Latina ha avuto una sola Lingua, una sola Fede, una sola Dottrina, una sola Sacra Liturgia.

Quindi perchè accanirsi contro chi a tempo debito pose RESIsTENZA perchè ciò non avvenisse?

Onestà storica vuole che quel "chi" fu Mons. Lefebvre.

Egli poteva ritirarsi poteva chiedere la dispensa al NO come fece S. Padre Pio e pochi altri, ma riguardava loro personalmente, INVECE Mons. Lefebvre ha RESISTITO per TUTTI, anche per lei e questo la dovrebbe tranquillizzare in merito circa il "metodo FSSPX".

Stefano78 ha detto...

Gli stessi che scorgo dalle sue parole fuori posto, quando pretende che la FSSPX, ponga fine alla RESISTENZA facendo sconti e compromessi, gli stessi che hanno dovuto fare quei istituti di tipo tradizionale che tutti conosciamo.


Lei scorge compromessi dove non sono stati né paventati né richiamati. E, ripeto, conferma quanto penso. Io non è chiesto che nessuno faccia sconti, e non ho imposto niente a nessuno. Ho solo chiesto se siete disponibili a unirci in base alle tesi del Lanzetta. La sua risposta, che è questa, e che si fonda SUL NULLA, su cose che io avrei paventato o imposto e che non ESISTONO in nessuno dei miei messaggi conferma quello che penso.

A nota finale debbo dirle che i giudizi temerari che lei affonda nei riguardi della BENEMERITA FSSPX e nei miei confronti, le arrecano danno, in simile stato credo che, prima di "evangelizzare" altri alla Tradizione, dovrebbe mettere da parte la sua arroganza e la sicumera che dimostra.

Non ho emesso un solo "giudizio temerario", ma lei attaccandomi con questa durezza sta confermando continuamente quello che dico sulla "intoccabilità" del vostro metodo, per cui lei invece identifica il metodo con la Verità stessa. Esistono vari modi di soffrire e "esserci" per la Tradizione, esistono varie realtà, tutte ignorate e derubricate in questo modo veemente e distruttore di ogni cosa che non sia accettata dal VOSTRO criterio di ragionamento.

Prima di impartire lezioni a destra e a manca cominci a guardare in faccia alla realtà con occhi da adulto e non da adolescente.

Non sto impartendo nessuna lezione, ma ho fatto una sola domanda a cui lei non ha risposto. E credo nessun altro (a meno che non siano stati pubblicati). Ha attaccato con veemenza solo da una singola mia frase iniziale sul metodo "duro", che non condivido e che oggettivamente non porta risultati per TUTTE le anime. E' bastato questo per accusarmi di ogni turpitudine, temerarietà, saccenteria, immaturità, e chi più ne ha più ne metta. Nessuno può muovere una critica, perché altrimenti si è ..quello che dite. Allora, lo ripeto, se per lei e chi come lei nelle mie parole non esiste una critica per chiedere una unità "di cuore", ma malafede e presunzione, allora faccia come vuole.

Il biritualismo è una condizione che, nella Chiesa Cattolica, NON DOVREBBE NEMMENO ESISTERE.

E grazie! Che bella scoperta. Ma se esiste è perché la Chiesa non è in un tempo "normale". Tutto si è rovesciato e siamo in una disastro epocale. E voi ragionate come se le cose fossero normali, pur andando gridando a destra e a manca che non lo sono!

Stefano78 ha detto...

Quindi perchè accanirsi contro chi a tempo debito pose RESIsTENZA perchè ciò non avvenisse?


Io non mi sono accanito contro nessuno, ho solo criticato la DUREZZA di un certo metodo, che lei ha usato anche CONTRO DI ME in questo scambio. Metodo che ALLONTANA le persone, anche quelle non formate e che potrebbero invece comprendere meglio che si trovano in una condizione di errore inconsapevole!
Non ha letto gli elogi (sentiti) che ho fatto alla SPX, ma è andato a piedi pari sull'unica critica che lei sta continuando a confermarmi, per sparare a zero su di me e le miei intenzioni, manco fosse Iddio in persona.

Egli poteva ritirarsi poteva chiedere la dispensa al NO come fece S. Padre Pio e pochi altri, ma riguardava loro personalmente, INVECE Mons. Lefebvre ha RESISTITO per TUTTI, anche per lei e questo la dovrebbe tranquillizzare in merito circa il "metodo FSSPX".

Se fossi malevolo potrei dire che adesso si mette a sindacare anche sul METODO usato da SAN Pio da Pietrelcina, mettendolo a confronto con un altro Sant'uomo certamente, che è Mons Lefebvre.
I meriti glieli riconosco eccome, come già anticipato nei miei messaggi che non ha letto, ma in merito al Metodo della SPX, non è cristallizzabile ne tempo, e si parla di quello che succede OGGI e non ieri.

In ogni caso, tolgo il disturbo e mi dispiace averla infastidita così. La mi intenzione era altra, e la critica che avevo mosso al metodo usato dalla SPX in certi casi era davvero marginale (una frase!) rispetto alla proposta. Ovviamente non accolta.

Dio la Benedica e la Vergine protegga lei e i suoi familiari.

Stefano Fiorito

Stefano78 ha detto...

(hai presenti i cambiamenti di clausole statutarie, dopo l'approvazione, di conio non conciliare ma "conciliarista"?).

Maria io ho presente tutto. Ma questo metodo mi infastidisce non poco. Sicuramente è un problema mio, e agirò di conseguenza. Io non sono e non mi sento "un'isola". L'IBP ha pagato le conseguenze del suo Amore per la Chiesa, ed è stato una di quelle vittime richiamate dal buon padre Zoffoli nel citato articolo. Non so se anche lui sarà annoverato tra i "traditori", visto che ha agito "in mezzo" alla "Roma modernista".

Anche se non si manifesta formalmente un disprezzo per gli altri, si può dimostrare in molti modi. Alla fin fine, con tutti i distinguo che vuoi, la sostanza è che l'esperienza di altri fedeli tradizionali è squalificata a priori se non obbedisce a certi canoni. E questo non è giusto, prima che non essere genericamente vero (ci sono tante condizioni e differenze nelle varie situazioni).

mic ha detto...

Purtroppo il dialogo tra sordi avviene anche tra di noi.

Forse un po' più di ponderatezza aiuterebbe tutti.

preceptoris ha detto...

Chiedo scusa alla gentile Redazione per l'ennesimo commento, spero non se ne abbia a male, spero comunque avrà la bontà di pubblicarlo.


Stefano la INVITO seriamente a meditare su:

Quando parla di "voi", deduco che sta parlando di due squadre, la FSSPX è una e lei tifa per l’altra. Orbene se la Tradizione è vista come una delle tante formazioni in gioco, ci si dovrà attendere sempre di peggio.

Non si capisce perché se parla o scrive p.Lanzetta va sicuramente bene, mentre se a dire ciò che va detto in difesa della Tradizione, lo dice la FSSPX non va più bene e pensare che l’esperienza decennale le sofferenze non le mancano.

Lei ammette il bene che ha fatto la FSSPX, però aggiunge tanti se e tanti ma.

Volendo proiettare la sua personale idea, si dimentica che sta comunicando con una persona sconosciuta ai suoi occhi finanche di persona, per cui la assicuro che non sono parte della FSSPX, la frequento solo per gli ottimi Esercizi Spirituali e mi da fastidio quando si insinuano veleni sulla loro onorabilità e apostolato.

Se debbo fare una seria analisi su ciò che ha scritto, non saprei proprio da dove cominciare.

Ma una vale la pena di sottolinearne una frase:

*
Ho solo chiesto se siete disponibili a unirci in base alle tesi del Lanzetta. La sua risposta, che è questa, e che si fonda SUL NULLA, su cose che io avrei paventato o imposto e che non ESISTONO in nessuno dei miei messaggi conferma quello che penso.
*

Veda già quel NULLA stona molto, giacchè la sostanza è altra.

Lei chiede a me, che cosa esattamente? Di prendere come oro colato la tesi di p. Lanzetta? Lei ne ha già testato l’efficacia? Sa se basta a far ritornare sui suoi passi la Roma modernista o chi ancora non conosce la Tradizione?


O non piuttosto potrebbe essere usata per tendere nuovi tranelli come sono stati usati con altri istituti di tipo Tradizionale, che han dovuto e voluto adattarsi alle “esigenze “ e imposizioni moderniste, con i risultati che purtroppo non sono affatto incoraggianti.

In tutta questa acredine trovo singolare che si accusino i Sacerdoti della FSSPX di criticare i biritualisti, quando, per mia esperienza personale, da loro non ho sentito acredine quanto piuttosto preoccupazione, per lo stato e il disagio che un Sacerdote convinto del valore del VO può subire celebrandone due di dieverso spessore spirituale.

Le critiche e la propaganda da venditore le ho sentite dai fuoriusciti e nella mia esperienza ne ho incontrati.

Mi pare che sia i FFI e TUTTI gli altri Istituti di tipo tradizionale, finora gli sia stato impedito di fare il bene sperato.

Non vorrei che tutto questo piagnisteo verso i FFI, non fosse altro che uno dei tanti tentativi di tirare la fune dalla parte di un gruppo, quello dei nuovi oppressi, per poi avere in pugno la Tradizione, magari ricattando chi non si è fatto ingannare dal malinteso senso di obbedienza.

Ecco perchè non credo che possa bastare il "metodo di p. Lanzetta" ad aggiustare le cose.

Al punto in cui siamo ci vuole un intervento Divino, che non tarderà a venire.

Contraccambio la Benedizione.

Cordiali Saluti.

Dominik EN ha detto...

Laudetur Iesus Christus!
Could I get a link to that photo of Pope Benedict XVI in higher quality and size? That is a Pope of my family our marriage, all of our children are members of ,,The Benedict XVI generation", Babtised by the grace of Summorum Pontificum.
We would like to make a classic photo of it and keep in the family album

Greetings from Poland,
God Bless!

mic ha detto...

L'ho trovata sul sito di Mons. Ganswein.