Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 12 luglio 2014

Mons. Athanasius Schneider: sulla Santa Comunione e su un possibile scisma

Ne avevamo parlato in sintesi, al momento in cui era uscita l'intervista [qui]. Ora si dispone del testo comnpleto grazie a MiL [qui] e questa volta approfittiamo noi con gratitudine.

Mons. Scneider, Pontificale a West Grinstead nel Sussex
Intervista integrale rilasciata da S.E. Rev.ma Mons. Athanasius Schneider, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Santa Maria di Astana, a Sarah Atkinson, giornalista indipendente ed editore della rivista Mass of Ages (organo ufficiale della Latin Mass Society of England and Wales). 
Di questa intervista è stata pubblicata una sintesi sul sito Catholic Herald, e il testo integrale sul sito della stessa Latin Mass Society [qui].
Traduzione del testo integrale inglese, ad opera della Prof. Eva Fabbri Baroncini, di Bologna.

MONS. SCHNEIDER: Per quanto riguarda la mia esperienza e la mia conoscenza, la ferita più grande nella crisi attuale della Chiesa è la ferita Eucaristica; gli abusi del Santissimo Sacramento.
Molta gente riceve la Santa Comunione in un oggettivo stato di peccato mortale… Questo si sta diffondendo nella Chiesa, specialmente nel mondo occidentale in cui la gente raramente si accosta alla Santa Comunione con una preparazione sufficiente.
Certa gente che si accosta alla Santa Comunione vive situazioni di moralità irregolare, che non corrispondono al Vangelo. Senza essere sposati, si accostano alla Santa Comunione. Può darsi il caso che siano divorziati e che vivano in un nuovo matrimonio, un matrimonio civile, e ciononostante si accostano alla Santa Comunione. Penso che questa sia una situazione molto, molto grave.
C’è anche la questione dell’oggettiva irriguardosa accoglienza della Santa Comunione. La cosiddetta nuova, moderna maniera di ricevere la Santa Comunione direttamente in mano è molto grave perché espone Cristo ad essere trattato in un modo enormemente banale.
C’è il doloroso fatto della perdita dei frammenti Eucaristici. Nessuno può negarlo. E i frammenti dell’ostia consacrata sono schiacciati dai piedi. Questo è orribile! Il Nostro Signore, nelle nostre chiese, viene calpestato! Nessuno può negarlo.
E questo accade su larga scala. Questo dev’essere considerato, per una persona che ha fede ed ama Dio, un fenomeno molto grave.
Non possiamo continuare come se Gesù non esistesse come Dio, come se esistesse solo il pane. Questa moderna pratica della Comunione in mano non ha niente a che fare con la pratica della Chiesa antica. La pratica moderna del ricevere la Comunione in mano contribuisce gradualmente alla perdita della fede cattolica nella presenza reale e nella transustanziazione.
Un prete e un vescovo non possono dire che questa pratica va bene. Qui è a rischio ciò che è più sacro, più divino e concreto sulla Terra.

D.  Lei sta portando avanti questa posizione da solo?

MONS. SCHNEIDER: Sono molto dispiaciuto di sentirmi come uno che grida nel deserto. La crisi Eucaristica dovuta all’uso moderno della Comunione in mano è così evidente. Non è un’esagerazione. È ora che i vescovi facciano sentire le loro voci in difesa di Gesù Eucarestia che non ha voce per difendersi. Qui c’è un attacco a ciò che è più Santo, un attacco alla fede Eucaristica.
Certamente ci sono persone che ricevono la Santa Comunione in mano con molta devozione e fede, ma sono una minoranza. La massa delle persone sta perdendo la fede a causa di questa maniera banale di prendere la Santa Comunione come un cibo comune, come una patatina o un pezzo di torta. Tale maniera di ricevere la cosa più Santa qui sulla terra non è sacra e col tempo distrugge la profonda consapevolezza e la fede cattolica nella presenza reale e nella transustanziazione.

D. La Chiesta sta andando nella direzione opposta alla Sua?

MONS. SCHNEIDER: Sembra che la maggioranza del clero e i vescovi siano soddisfatti di quest’uso moderno della Comunione in mano e non realizzano i veri pericoli connessi a tale pratica. Per me questo è incredibile. Com’è possibile, quando Gesù è presente nei piccoli frammenti? Un prete e un vescovo dovrebbero dire: “Devo fare qualcosa, almeno per ridurre gradualmente tutto questo. Devo fare tutto quello che posso.” Sfortunatamente ci sono membri del clero che fanno propaganda all’uso moderno della Comunione in mano e a volte proibiscono il ricevere la Comunione sulla lingua e in ginocchio. Ci sono persino preti che discriminano coloro che si inginocchiano per ricevere la Santa Comunione. Questo è molto, molto triste.
C’è anche un incremento del furto delle ostie a causa della distribuzione della Comunione direttamente in mano. C’è una rete, un commercio del furto delle Sante Ostie e questo è facilitato dalla Comunione in mano.
Perché dovrei io, come prete e vescovo, esporre Nostro Signore a tale pericolo, a tale rischio? Se questi vescovi o preti (che approvano la Comunione in mano) possiedono qualcosa di valore, non la esporrebbero mai al grave pericolo di essere persa o rubata. Proteggono le loro case ma non proteggono Gesù e permettono che venga rubato così facilmente.

D. In base al questionario sul tema della famiglia, la gente si aspetta grandi cambiamenti…

MONS. SCHNEIDER: Su questo tema c’è molta propaganda, portata avanti dai mass media. Dobbiamo stare molto attenti. Ci sono in tutto il mondo mass media ufficialmente anti cristiani. In quasi tutti i paesi trasmettono lo stesso contenuto delle notizie, con forse l’eccezione dei paesi africani, asiatici o nell’Europa dell’Est.
Solo in Internet si possono diffondere le proprie idee. Grazio a Dio che Internet esiste.
L’idea che si faranno cambiamenti nel matrimonio e in legge morale nel prossimo sinodo dei vescovi a Roma viene principalmente dai media anti cristiani. E alcuni membri del clero e dei cattolici collaborano con loro per diffondere le attese del mondo anti cristiano per un cambiamento della legge di Dio riguardo al matrimonio e alla sessualità.
È un attacco dal mondo anti cristiano ed è molto tragico e triste che alcuni membri del clero collaborino con loro. Per sostenere un cambiamento della legge di Dio, essi usano il concetto di misericordia sofisticamente. Ma in realtà questa non è misericordia, questa è crudeltà.
Non è misericordia, per esempio, se qualcuno sta male e lo si lascia in tale penosa condizione. Questa è crudeltà.
Io non darei, per esempio, dello zucchero ad un diabetico, per me sarebbe crudele. Io cercherei di toglierlo da questa situazione e dargli un altro cibo. Forse non lo gradirà all’inizio, ma sarà la cosa migliore per lui.
Quelli del clero che vogliono ammettere i divorziati e i risposati alla Santa Comunione operano con un falso concetto di misericordia. È paragonabile ad un dottore che dà al paziente dello zucchero anche se sa che ciò lo ucciderà. Ma l’anima è più importante del corpo.
Se i vescovi ammettono i divorziati e i risposati alla Santa Comunione, allora li confermano nei loro errori allo sguardo di Dio. Faranno persino tacere la voce della loro coscienza. Li spingeranno ancora di più nella loro situazione irregolare solo per il bene di questa vita temporale, dimenticandosi che dopo questa vita però c’è il giudizio di Dio.
Questo tema verrà discusso nel sinodo. È sull’agenda. Ma spero che la maggioranza dei vescovi abbia ancora abbastanza spirito e fede cattolica da respingere la proposta sopra menzionata e non accettarla.

D.  Qual è la crisi di cui Lei parla?

MONS. SCHNEIDER: Questa è una crisi di più ampia portata rispetto alla ricezione del Sacratissimo Sacramento in sé per sé. Penso che questo problema del ricevere la Santa Comunione da parte dei risposati farà scoppiare e rivelare la vera crisi nella Chiesa. La crisi reale della Chiesa è l’antropocentrismo, dimenticandosi il Cristocentrismo. Infatti questo è il male più grande, quando l’uomo o il clero si mettono al centro quando celebrano la liturgia e quando cambiano la verità rivelata da Dio, per esempio riguardo al sesto comandamento e alla sessualità umana.
La crisi si rivela anche nella maniera con la quale è trattato il Signore Eucaristico. L’Eucarestia è al cuore della Chiesa. Quando il cuore è debole, tutto il corpo è debole. Così quando la pratica che riguarda l’Eucarestia è debole, allora il cuore e la vita della Chiesa è debole. E quando la gente non ha più una visione soprannaturale di Dio nell’Eucarestia allora essi inizieranno ad adorare l’uomo, e poi anche la dottrina cambierà a piacimento dell’uomo.
Questa crisi è quando ci mettiamo, inclusi i preti, al centro e quando Dio è messo in un angolo e questo succede anche fisicamente. A volte il Santissimo Sacramento è posto in un armadietto lontano dal centro e la sedia del prete è al centro. Siamo in questa situazione già da 40 o 50 anni e c’è il reale pericolo che Dio, i suoi Comandamenti e le sue leggi saranno messe da parte e il desiderio umano naturale al centro. C’è una connessione causale tra la crisi Eucaristica e quella dottrinale.
Il nostro primo dovere come esseri umani è adorare Dio, non noi, ma Lui. Sfortunatamente, la pratica liturgica degli ultimi 40 anni è stata molto antropocentrica.
Partecipare alla liturgia è innanzitutto non fare cose ma pregare e adorare, amare Dio con tutta l’anima. Questa è vera partecipazione, essere uniti a Dio nella propria anima. La partecipazione esteriore non è l'essenziale.
La crisi è veramente questo: non abbiamo messo Cristo o Dio al centro. E Cristo è Dio incarnato. Il nostro problema oggi è che mettiamo da parte l’incarnazione. L’abbiamo eclissata. Se Dio rimane nella mia mente solo come un’idea, questa è Gnosi. Nelle altre religioni come per gli ebrei, musulmani, Dio non è incarnato. Per loro, Dio è nel libro ma Lui non è concreto. Solo nel Cristianesimo, e specialmente nella Chiesa Cattolica, l’incarnazione è pienamente realizzata e questo deve perciò essere sottolineato in ogni punto della liturgia. Dio è qui e veramente presente. Perciò ogni dettaglio ha importanza.
Viviamo in una società non cristiana, in un nuovo paganesimo. Oggi la tentazione per il clero è di adattarsi al nuovo mondo, al nuovo paganesimo, essere collaborazionisti. Siamo in una situazione simile a quella dei primi secoli, quando la maggioranza della società era pagana e il Cristianesimo era discriminato.

D. Pensa di vedere tutto questo a motivo della Sua esperienza in Unione Sovietica?

MONS. SCHNEIDER: Sì, (so cosa significa) essere perseguitati, testimoniare che sei Cristiano.
Siamo una minoranza. Siamo circondati da un mondo pagano molto crudele. La tentazione e la sfida di oggi può essere paragonata a quella dei primi secoli. Ai Cristiani veniva chiesto di accettare il mondo pagano e di mostrare ciò mettendo un grano di incenso nel fuoco di fronte alla statua dell’Imperatore o di un idolo pagano. Ma questa era idolatria e nessun buon Cristiano gettò alcun grano d’incenso. Preferirono dare le proprie vite, persino i bambini, i laici che erano perseguitati diedero le loro vite. Sfortunatamente nei primi secoli c’erano membri del clero e persino vescovi che gettarono grani d’incenso di fronte alla statua dell’Imperatore o di un idolo pagano o che consegnarono i libri della Sacra Scrittura per essere bruciati. Tali Cristiani collaborazionisti e chierici venivano chiamati a quei tempi “thurificati” o “traditores”.
Ora, ai nostri giorni la persecuzione è più sofisticata. Ai cattolici o al clero non è chiesto di mettere incenso di fronte ad un idolo. Sarebbe un gesto solo fisico/materiale. Ora, il mondo neo-pagano vuole che sostituiamo le nostre idee con le loro, come la dissoluzione del Sesto Comandamento di Dio, col pretesto della misericordia. Se alcuni membri del clero e i vescovi iniziano a collaborare con il mondo pagano oggi per la dissoluzione del Sesto Comandamento e nella revisione del modo in cui Dio creò uomo e donna, allora essi sono traditori della fede, stanno partecipando in definitiva ad un sacrificio pagano.

D. Può vedere una futura spaccatura nella Chiesa?

MONS. SCHNEIDER:  Sfortunatamente, per alcuni decenni alcuni membri del clero hanno accettato queste idee del mondo. Ora tuttavia essi le stanno seguendo pubblicamente. Se tali cose continuano, penso, ci sarà una spaccatura all’interno della Chiesa di coloro che sono fedeli alla fede del loro battesimo e all’integrità della fede cattolica. Ci sarà una spaccatura con coloro che stanno prendendo in carico lo spirito di questo mondo e ci sarà una chiara spaccatura, penso. Si può immaginare che i Cattolici, che rimangono fedeli all’immutabile verità cattolica possano, per un periodo, essere perseguitati o discriminati anche a nome di chi ha potere nelle strutture esteriori della Chiesa? Ma le porte dell’inferno, cioè dell’eresia, non prevarranno contro la Chiesa e il Supremo Magistero certamente promulgherà un’inequivocabile sentenza dottrinale che respinge qualsiasi collaborazione con le idee neo pagane di cambiamento per esempio del Sesto Comandamento di Dio, il significato della sessualità e della famiglia. Allora alcuni liberali e molti collaboratori dello spirito di questo mondo, molti moderni “thurificati e traditores” lasceranno la Chiesa. Poiché la verità Divina porterà senza dubbio la chiarificazione, ci libererà e separerà nel mezzo della Chiesa i figli della Divina luce e i figli della pseudo luce di questo mondo pagano e anti cristiano. Posso supporre che tale separazione riguarderà ogni livello dei Cattolici: laici e persino senza escludere l’alto clero. Quei membri del clero che accettano oggi lo spirito del mondo pagano in materia di moralità e di famiglia si dichiarano Cattolici e persino fedeli al Papa. Dichiarano persino estremisti quelli che sono fedeli alla fede cattolica o quelli che promuovono la gloria di Cristo nella liturgia.

D. Pensa di essere stato definito estremista?

MONS. SCHNEIDER: Non sono stato dichiarato tale formalmente. Direi che tali membri del clero non sono in maggioranza ma stanno acquisendo influenza nella Chiesa. Sono riusciti ad occupare delle posizioni chiave in alcuni uffici della Chiesa. Tuttavia questo non è potere agli occhi di Dio. I veri potenti sono i piccoli nella Chiesa, quelli che conservano la fede.
Questi piccoli nella Chiesa sono stati delusi e trascurati. Hanno preservato la purezza della loro fede e rappresentano il vero potere della chiesa agli occhi di Dio e non quelli che hanno cariche di amministrazione. Grazie a Dio, il numero di questi piccoli sta crescendo.
Ho parlato, per esempio, con alcuni giovani studenti di Oxford e sono stato impressionato da questi studenti, ero così felide di vedere la loro purezza di fede, le loro convinzioni e la chiara mente Cattolica. Tali esempi e gruppi sono in crescita nella Chiesa e questo è il lavoro dello Spirito Santo. Questo rinnoverà la Chiesa. Perciò sono fiducioso e speranzoso anche riguardo alla crisi nella Chiesa. Lo Spirito Santo vincerà questa crisi con il suo piccolo esercito.
Non sono preoccupato per il futuro. La Chiesa è la Chiesa di Cristo e Lui è il vero Capo della Chiesa, il Papa è solo il Vicario di Cristo. L’anima della Chiesa è lo Spirito Santo e Lui è potente. Tuttavia ora noi stiamo facendo esperienza di una grave crisi nella Chiesa come è accaduto diverse volte in duemila anni.

D. Peggiorerà prima di migliorare?

MONS. SCHNEIDER:  Ho l’impressione che sarà peggio. A volte le cose devono peggiorare e poi si vedrà il collasso di questo antropocentrismo, sistema clericale, che sta abusando del potere amministrativo della Chiesa, abusando della liturgia, abusando dei concetti di Dio, abusando della fede e della devozione dei piccoli nella Chiesa.
Poi vedremo l’ascesa di una Chiesa rinnovata. Questo si sta già preparando. Poi questo edificio clericale liberale crollerà perché non ha né radici né frutti.

D.  Certa gente direbbe che Lei si preoccupa di cose non importanti, e riguardo i poveri?

MONS. SCHNEIDER: Questo è sbagliato. Il primo comandamento che Cristo ci ha dato era adora Dio solo. La liturgia non è una riunione di amici. È il nostro primo compito adorare e glorificare Dio nella liturgia e anche nel nostro modo di vivere. Da una vera adorazione ed amore di Dio si sviluppa l’amore per il povero e per il nostro vicino. È una conseguenza. I santi in duemila anni di Chiesa, tutti i santi che erano così devoti e pii, erano tutti estremamente misericordiosi con i poveri di cui si prendevano cura.
In questi due comandamenti ci sono tutti gli altri. Ma il primo comandamento è amare e adorare Dio e ciò è realizzato in modo supremo nella sacra liturgia. Quando si trascura il primo comandamento, allora non si sta facendo la volontà di Dio ma si sta accontentando se stessi. La felicità è eseguire la volontà di Dio, non eseguire la nostra volontà.

D. Quanto ci vorrà prima che la Chiesa venga rinnovata?

MONS. SCHNEIDER: Non sono un profeta. Possiamo solo ipotizzare. Ma, se si guarda alla storia della Chiesa, la crisi più grande fu nel quarto secolo con l’Arianesimo. Fu una crisi terribile, tutto l’episcopato, quasi tutto, collaborò all’eresia. Solo alcuni vescovi rimasero fedeli, si potevano contare sulle dita di una mano. Questa crisi durò più o meno 60 anni.
Poi la terribile crisi del cosiddetto secolo buio, il decimo secolo, quando il papato fu occupato da alcune famiglie romane molto malvagie ed immorali. Occuparono la sede papale con i loro figli corrotti e questa fu una crisi terribile.
Il successivo periodo di danni fu il cosiddetto esilio di Avignone e danneggiò molto la Chiesa, causando il grande scisma occidentale. Tutte queste crisi durarono circa 70-80 anni e furono molto gravi per la Chiesa.
Ora siamo, direi, nella quarta grande crisi, in una tremenda confusione riguardo alla dottrina e alla liturgia. Ci siamo già da 50 anni. Forse Dio sarà misericordioso con noi tra 20 o 30 anni? Eppure noi abbiamo tutta la bellezza delle verità divine, del divino amore e della grazia nella Chiesa. Nessuno può portarle vie, nessun sinodo, nessun vescovo, persino neppure un Papa può sottrarre il tesoro di bellezza della fede Cattolica, di Gesù Eucarestia, dei sacramenti. La dottrina immutabile, i principi liturgici immutabili, la sacralità della vita costituiscono il vero potere della Chiesa.

D. Il nostro tempo è visto come il periodo più liberale nella Chiesa…

MONS. SCHNEIDER: Dobbiamo pregare Dio che guidi la Sua Chiesa fuori da questa crisi e che dia alla Sua Chiesa apostoli che siano coraggiosi e santi. Abbiamo bisogno di difensori della verità e difensori di Gesù Eucarestia. Quando un vescovo difende il gregge e difende Gesù nell’Eucarestia, allora questo vescovo sta difendendo i piccoli nella Chiesa, non i potenti.

D. Perciò non le importa essere impopolare?

MONS. SCHNEIDER: È abbastanza insignificante essere popolare o impopolare. Per ogni uomo di chiesa il primo interesse è essere popolare agli occhi di Dio e non agli occhi di oggi o dei potenti. Gesù disse un avvertimento: Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
La popolarità è falsa. Gesù e gli apostoli rifiutarono la popolarità. I grandi santi della Chiesa, come SS Tommaso Moro e John Fisher, rifiutarono la popolarità e sono dei grandi eroi. E coloro che oggi sono preoccupati della popolarità attraverso i mass media e l’opinione pubblica, non saranno ricordati nella storia. Saranno ricordati come codardi e non come eroi della Fede.

D. I media hanno grandi aspettative da Papa Francesco…

MONS. SCHNEIDER: Grazie a Dio Papa Francesco non si è espresso in quel modo che i media si aspettano da lui; egli ha proclamato fino ad ora, nei suoi discorsi ufficiali una dottrina cattolica molto bella; io spero che continui insegnare in modo molto chiaro la dottrina cattolica.  
[Il discorso sulle interpretazioni in chiave liberal dei media è un fatto, così com'è vero che de iure non è stato cambiato uno iota... anche se purtroppo esistono contraddizioni e obliterazioni piuttosto serie. Ma, proprio in sede mediatica, può apparire prudente e corretto esprimersi così].

D. E sulla Comunicatio in Sacris con gli anglicani e gli altri?

MONS. SCHNEIDER: Ciò non è possibile, ci sono fedi differenti. La santa comunione non è un mezzo per raggiungere l'unità: è l'ultimo passo, non il primo passo.
Ciò sarebbe una desacralizzazione di ciò che è più santo. Naturalmente dobbiamo essere uno: abbiamo ancora nel credo alcune differenze sostanziali.
L'eucaristia è un segno di profondissima unità. La Comunicatio in Sacris con i non cattolici sarebbe una bugia, sarebbe contraria alla logica.
L’Ecumenismo [evidentemente si riferisce al sano ecumenismo: li chiama chiaramente separati] è necessario per mantenere buone relazioni con i fratelli separati per amarli. In mezzo alla sfida del nuovo paganesimo, noi possiamo e dobbiamo collaborare con seri non cattolici per difendere la verità divina rivelata e la legge naturale creata da Dio.
Sarebbe meglio non avere [una relazione strutturata] stato-chiesa, quando lo Stato governa la vita della Chiesa, come per esempio, nell’ambito della nomina del clero o dei vescovi. Una tale pratica di una chiesa di stato danneggerebbe la chiesa stessa. In Inghilterra per esempio, lo stato governa la Chiesa d'Inghilterra.
Questa influenza dello Stato può corrompere spiritualmente e teologicamente la Chiesa: così è meglio essere liberi da una chiesa di stato così strutturata.

D. E sulle donne nella Chiesa?

MONS. SCHNEIDER: Le donne sono chiamate il sesso debole dato che sono fisicamente più deboli; comunque esse sono spiritualmente più forti e più coraggiosi degli uomini.
Ci vuole coraggio per dare alla luce un bambino, per questo Dio ha dato alla donna un coraggio che l'uomo non ha.
Naturalmente ci sono stati molti uomini coraggiosi in tempo di persecuzione.
Ancora oggi Dio ama scegliere i deboli per confondere i potenti; per esempio le donne eucaristiche delle quali io ho parlato nel mio libro È il Signore lavoravano nelle loro famiglie e desideravano aiutare i sacerdoti perseguitati in un modo veramente eccezionale.
Esse non avrebbero mai osato toccare le ostie sante con le loro dita. E se si sarebbero persino rifiutate di proclamare le letture durante la Messa
Mia madre per esempio, che ha ottantadue anni e vive in Germania, quando per la prima volta venne in occidente, rimase scioccata e scandalizzata nel vedere donne in presbiterio, durante la Santa Messa.
Il vero potere della donna cristiana e cattolica è il potere di essere il cuore della famiglia, chiesa domestica; di avere il privilegio di essere la prima che nutre il corpo del suo bambino e anche di essere la prima che dà il nutrimento all'anima dello stesso, insegnando le prime preghiere e le prime verità della fede cattolica.
La più prestigiosa tra le professioni che può svolgere una donna, è quella di essere madre e specialmente di essere una madre cattolica.

67 commenti:

Anonimo ha detto...

"È abbastanza insignificante essere popolare o impopolare. Per ogni uomo di chiesa il primo interesse è essere popolare agli occhi di Dio e non agli occhi di oggi o dei potenti. Gesù disse un avvertimento: Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
La popolarità è falsa. Gesù e gli apostoli rifiutarono la popolarità. I grandi santi della Chiesa, come SS Tommaso Moro e John Fisher, rifiutarono la popolarità e sono dei grandi eroi. E coloro che oggi sono preoccupati della popolarità attraverso i mass media e l’opinione pubblica, non saranno ricordati nella storia. Saranno ricordati come codardi e non come eroi della Fede".

Quest'uomo è un santo. Preghiamo il Signore che ce ne mandi di vescovi come lui. Mi viene da piangere...

Anonimo ha detto...

i Santi dicono la Verità senza sconti, senza paura di mettersi contro i potenti, v. ad es. S. Giovanni Battista.
Oscurare la Verità o falsarla per non dispiacere ai potenti, non è affatto segno di santità.

Anonimo ha detto...

Luisa,

Mi pare che la professione di Bergoglio citata da Lei è prova sufficiente per una denuncia formale canonica di lui al Sacro Collegio dei Cardinali per dimmerterlo come Papa, a ragione della sua eresia e della sua apostasia dal Vangelo di Gesù...la sua autodemissione del suo dovere principale di cercare di convertire tutto è una prova certa che non ha intenzione di farsi papa per niente...e che ha dimesso già l'ufficio di Successore di San Pietro...

Prego tutti i fideli a Roma e in Italia per mandare tale lettera al Cardinale Decano e gli altri cardinali come Cardinale Burke...

Osservatore

Anonimo ha detto...

Mi pare i crisi più grande nella Chiesa sono l'apostasia dei Protestanti e Anglicani, e la defezione dei Greci e orientali...

La chiesa ha vinto contro gli Ariani, ma i protestanti e orthodossi sono ancora in eresia e schisma...

Poi, fare la distinzione tra i detti formali e informali di Bergoglio per sanare la sua reputazione è un ovvio disingenuità, perchè un uomo parla si formale sia informale dalla pienezza del suo cuore, e è ovvio a tutti che hanno occhi per verderlo, che Bergoglio non ha la fede Cattolica...

Romano

Silente ha detto...

Fuori argomento: su Il Foglio di oggi è pubblicato un denso, documentato articolo di de Mattei sul concilio, sul "brigantaggio procedurale" dei Padri progressisti che lo caratterizzò e sui suoi noti, nefasti esiti: "Il Concilio che si realizza nella prassi pastorale e che, dopo cinquant'anni di prassi pastorale, annuncia l'avvenuta liquidazione della morale cattolica"
Il professor de Mattei offre anche una bella silloge di testi sul concilio, partendo dal suo ben noto Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta, poi menzionando gli scritti di Pasqualucci, Padre Lanzetta, Radaelli.
Bella la chiosa finale dell'articolo: "...perché non ascoltare la voce di chi propone un cristianesimo vissuto, quello della Tradizione, che non nega il primato della dottrina, che non ricrea la verità, ma che alla immutabile Verità si richiama e si uniforma?"

Anonimo ha detto...

Luisa (08:29), quella dichiarazione se effettivamente è stata pronunciata dal Papa è l'atto ufficiale di scioglimento della ex Chiesa Cattolica. Perchè mai dovremmo essere cattolici o anche cristiani se intanto non è la vera religione, se intanto sono tutte vere?
Miles

Anonimo ha detto...

Mi pare che la professione di Bergoglio citata da Lei è prova sufficiente per una denuncia formale canonica di lui al Sacro Collegio dei Cardinali per dimetterlo come Papa, a ragione della sua eresia e della sua apostasia dal Vangelo di Gesù...la sua autodismissione dal suo dovere principale di cercare di convertire tutti è una prova certa che non ha intenzione di farsi papa per niente...e che ha dismesso già l'ufficio di Successore di San Pietro...

Prego tutti i fedeli a Roma e in Italia per mandare tale lettera al Cardinale Decano e gli altri cardinali come Cardinale Burke:
sta' stronzata la pubblichi?

mic ha detto...

i Santi dicono la Verità senza sconti, senza paura di mettersi contro i potenti, v. ad es. S. Giovanni Battista.
Oscurare la Verità o falsarla per non dispiacere ai potenti, non è affatto segno di santità.


Se è effettivamente eccessivo attribuire patenti di santità per alcune dichiarazioni finalmente tradizionali, mi pare altrettanto eccessiva la stroncatura per un, forse, eccesso di prudenza, nei confronti di uno dei rari vescovi che la tradizione la rappresentano. E non mi sembra il tipo che tale "per non dispiacere ai potenti", che sembra piuttosto la caratteristica del potente che mostra di rispettare e che alcune belle cose cattoliche le ha dette. Peccato che lo abbia fatto obliterandone altre, essenziali, ed altre ancora contraddicendole.

E mi pare che lo sia dimostrato nelle occasioni specifiche, in diretta, mentre accadeva.

Andiamo avanti sull'essenziale, senza fissarci in focalizzazioni che non ci portano da nessuna parte.

Sarà anche vero che bonum ex integra causa malum ex quocumque defectu,; ma siamo in una situazione nella quale cogliere le luci dove sono, Deo adiuvante, non ci farà perdere l'orientamento.

mic ha detto...

sta' stronzata la pubblichi?

Per verificare quanti S***i vengono a galla...

una sola fede ha detto...

"Andiamo avanti sull'essenziale, senza fissarci in focalizzazioni che non ci portano da nessuna parte."

non so mic se sono stato censurato anche nella risposta a ciò che Luisa si chiedeva, cioè che cosa penserebbe Schneider di ciò che ha appena affermato Bergoglio su rapporto evangelici-cattolici (e io le rispondevo che avrebbe risposto esattamente nel modo con cui ha risposto a quelle due domande di cui si è parlato nel thread sotto)...ma a parte questo, non sono affatto d'accordo col definire certe questioni "inessenziali", a meno che il Primo Comandamento sia considerato inessenziale, così come l'Extra ecclesiam, nulla salus (tra l'altro da te recentemente ripubblicato, evidentemente perciò essenzialissimo).

Poi, intendiamoci, su molte cose affermate dal monsignore in questione si può, anzi, si deve essere d'accordo, perchè sacrosante, ma quando uno fa delle affermazioni come quelle che io gli ho contestato nel thread più in basso, non è che dobbiamo lasciarle correre perchè "in fondo il resto delle cose dette su liturgia e altro sono ottime", mentre queste sono INESSENZIALI.

Eh no, qua proprio dissento totalmente. Così come ho sempre dissentito sul fatto che siccome Ratzinger ha promulgato il Summorum Pontificum, in fondo gli si poteva perdonare l'Assisi del 2011, gli incontri in moschea e quant'altro...

Nel mio piccolo io credo che uno se è cattolico lo deve essere in TUTTI gli aspetti dottrinali e liturgici, ma "nel mio piccolo" non significa esser meno cattolico di un altro ed aver meno voce in capitolo nel ribadire la verità...

Anonimo ha detto...

Già negli anni '60 il Card. Siri, diceva:
" ...Il peccato contro l'Eucaristia.
…. Questo peccato contro l'Eucaristia noi lo commettiamo a tre piani diversi.
Il primo è il piano del culto divino. Cominciate a guardare le nostre chiese. In quante di esse, ditemi, il popolo va a fare la visita al SS. Sacramento? E quanti sono talvolta i sacri pastori, i sacerdoti, i parroci che si impegnano a creare la adorazione permanente a Gesù Cristo? Perché Gesù Cristo sta in chiesa anche se chiusa; se ce lo mettiamo, ci sta. Si è messo nelle nostre mani rispetta la consegna, non fugge mai. C'è una fiammella che rimane lì. Ma quante sono le chiese intorno alle quali c'è un popolo che viene educato a ricordarsi che c'è il Signore, e che questa è la cosa più grande che si possa dire, che si possa fare, che si possa pensare in questo mondo? Vi prego di guardare tanti tabernacoli e certi altari come sono ridotti! Ecco il peccato contro l'Eucaristia!
La Chiesa ha disposto come deve essere il tabernacolo nel decreto della Congregazione dei Riti del 1° luglio del 1958. E' evidente che la Chiesa si preoccupa della consuetudine di taluni, protestanti di fatto mentre agiscono nella Chiesa Cattolica, di far scomparire il tabernacolo e di considerare l'altare come puro soltanto quando è privo del tabernacolo. Come se il tabernacolo fosse una mostruosità o un grande incomodo, da sopportarsi proprio unicamente per lo scopo che, se viene un accidente a qualcheduno, bisogna dargli il viatico !
State attenti a queste forme culturalistiche che si insinuano ! Si vuol mettere in rilievo soltanto l'atto comunitario, che sarebbe la S. Messa cantata, parlando sempre di quello, solo di quello, e ostentando il più fiero disprezzo per tutto il resto. E si dimentica l'aspetto sostanziale della pietà cattolica, che il culto della Chiesa continua giorno e notte perché giorno e notte c'è Nostro Signore Gesù Cristo presente e pertanto ci deve essere l'atto di adorazione. E ci deve essere un divino colloquio tra lui e le anime. E così, spennando da una parte, spennando dall'altra, si cerca di far passare sotto banco un certo qual ritorno alla negazione di Lutero. Perché questa è la via, quella di spennare. E per quella via si arriva esattamente al 1517.
Vi prego di aprire gli occhi. Molte cose che certe persone accettano, dànno l'impressione che non s'accorgano più che c'è Gesù Cristo, che è qui. Non se ne accorgono più. Vi fanno anche, con tutta comodità, un concerto in chiesa. Naturalmente all'ultimo momento se ne ricordano e allora un prete, molto alla svelta, con un po' di cotta e stola e di velo omerale, va a prendere Nostro Signore Gesù Cristo e lo porta via perché non incomodi e si possa fare il concerto.
Dacché sono Vescovo, non ho mai permesso un affare del genere, mai! A Gesù Cristo non si va a dire: « Levati di lì, che adesso facciamo i nostri comodi ». E se, lui presente, certi comodi non si possono fare, non si fanno.
Nei momenti grandi bisogna ritornare lì. La salvezza della Chiesa dopo il Concilio di Trento è stata l'aver riacceso in una forma potentissima la fede e il culto verso la divina Eucaristia. Guardate che ora siamo a un'altra svolta in cui questa bandiera dell'Eucaristia va levata in alto. Perché molti, con tanti discorsi, se ne stanno dimenticando. “

mic ha detto...

Eh no, qua proprio dissento totalmente. Così come ho sempre dissentito sul fatto che siccome Ratzinger ha promulgato il Summorum Pontificum, in fondo gli si poteva perdonare l'Assisi del 2011, gli incontri in moschea e quant'altro...

Sono la prima a mettere in risalto le ambiguità e le storture; ma, quando cerco di limitare quello che mi appare come un "accanimento", è solo per portar avanti un discorso sull'essenziale : sulle focalizzazioni ci siamo già espressi e mi sembra un appesantimento continuare a ripeterle.

Posso anche sbagliare; ma questa è la mia percezione delle cose.

Luisa ha detto...

Come ho già detto nell`altro thread ho grande stima per Mons. Schneider, uno dei pochissimi Pastori ad avere il coraggio di chiamare per nome, descrivendolo, lo scempio liturgico e dottrinale della Chiesa, senza temere di additare anche i responsabili, ce ne fossero come lui!
Certo non si avventura fino a implicare papa Bergoglio di cui si limita a lodare quel che dice nei suoi "discorsi ufficiali", penso che si riferisca alle sue omelie, e sperando che all`avvenire difenda la dottrina cattolica
Oggi però, dopo aver letto quel che riferisce il responsabile evangelista, che è stato tre ore con Bergoglio, e che in fondo non fa che confermare quel che con altre parole e gesti Bergoglio ha detto e fatto in altre occasioni, non solo mi domando che cosa direbbe mons. Schneider, e con lui chi ancora ha una retta coscienza cattolica, ma mi pongo molte domande sull`evangelizzazione, sulla conversione, non oso nemmeno usare il termine proscritto di "proseletismo", su come sono ricevute e applicate le parole del Signore:
« Andate e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro tutto ciò che vi ho comandato »

Alessandro Mirabelli ha detto...

L'intervista di Schneider e' il non plus ultra. Se lui fosse Papa, questa intervista sarebbe la sua enciclica di inizio del pontificato.

Anonimo ha detto...

Luisa,

Essendo che quel documento è stato pubblicato qualche anno dopo il Conclave di 2005, è tutto possibile che quel brano è stato scritto per ribadire e refutare un errore proposto in conclave da Cardinal Bergoglio e i suoi innovatori...

Romano

vincenzo da torino ha detto...

E' proprio il caso che venga contestualizzata la frase di papa Francesco. Una frase che ha senso solo di fronte ad un evangelico e in sede privata. E' giusto che in questa situazione di ecumenismo che per ora non fa breccia per la difficoltà oggettiva dottrinale a cui i protestanti sono attaccati e non mollano si cerchi la conversione interiore personale di tutti al Cristo. Semplice buon senso e pragmatismo . Un papa non rinuncerà mai al suo primato come la Chiesa non rinuncerà mai alla Verità della sua dottrina, l'unica che proviene dal Cristo integra. Ecumenismo è studio assieme, ma soprattutto rapporto. Solo Dio sa quando ci sarà una unica chiesa. Noi poniamo le basi con la comprensione, la stima reciproca senza rinunciare alla Verità.

mic ha detto...

Ecumenismo è studio assieme, ma soprattutto rapporto. Solo Dio sa quando ci sarà una unica chiesa. Noi poniamo le basi con la comprensione, la stima reciproca senza rinunciare alla Verità.

Premesso che "ecumenismo" è la vocazione primaria della Chiesa, c'è il "sano ecumenismo", che è rapporto, vissuto pragmaticamente nei termini indicati con parole ineccepibili da mons. Schneider (tra le righe come forse lei ha colto, c'è molto da leggere per un osservatore non superficiale).
E, poi, c'è il "falso ecumenismo": quello del "cercare insieme la Verità" in un punto omega fuori dalla Chiesa cattolica (dunque "altro" da essa) comune a tutti i "cercatori".

Ora, mi pare che questo comportamento, che porta i cattolici piuttosto all'omologazione, invece che i "separati" al reditus, non sia propriamente aderente (fede è innanzitutto adesione) ad una Verità, non "posseduta" nel senso di esserne gli "accaparratori" che la sbattono in faccia agli altri, ma custodita e Presente perché è una Persona ed è l'Unica inalienabile ricchezza che rende la Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica Romana...

mic ha detto...

Le segnalo che nell'ultimo thread mi sono presa la briga di rispondere ad una sua esternazione in un altro contesto sottopostami da un lettore...

mic ha detto...

Certo non si avventura fino a implicare papa Bergoglio di cui si limita a lodare quel che dice nei suoi "discorsi ufficiali", penso che si riferisca alle sue omelie, e sperando che all`avvenire difenda la dottrina cattolica

vedo che hai colto la chiosa che ho inserito nel testo pubblicato :)

Del resto, soppesando le dichiarazioni di mons. Schneider, è possibile trovare piuttosto molte sottili affermazioni anche sapientemente contenute "fra le righe" di un discorso apprezzabile per la sua essenzialità, senza divagazioni.

Anonimo ha detto...

Solo Dio sa quando ci sarà una unica chiesa. -- Vincenzo da Torino...

Così Lei esprime se stesso come eretico...

Noi cattolici confessiamo la Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica...

Romano

Luisa ha detto...


" E' proprio il caso che venga contestualizzata la frase di papa Francesco. Una frase che ha senso solo di fronte ad un evangelico e in sede privata. "

Non sono d`accordo, vincenzo.
Quante cose si vorrebbe giustificare con la scusa della "contestualizzazione", ma non sempre questo espediente funziona.
Anche volendo conservare una minima parcella di dubbio visto che è stata riferita da un terzo, ma pur sapendo che è purtroppo perfettamente coerente con altre sue frasi o gesti, la frase che Bergoglio ha detto non va contestualizzata per niente.
Bergoglio NON può e NON deve MAI dimenticare che ormai quando parla, in forma privata o pubblica, è il Papa che parla, non un tizio qualunque, non un vescovo fra i tanti ( e già sarebbe grave) ma il Papa, che le sue parole hanno un peso, che saranno riportate e che faranno il giro del mondo.
Ora quelle parole sono sconcertanti, ed è il Papa ad averle detto, un Papa che ne sono convinta pensa veramente quel che ha detto, lo ha dimostrato con tante parole e gesti quando era cardinale, e continua ora che è diventato Papa.
Semplice buon senso e pragmatismo non hanno niente da che vedere, non stiamo parlando del prezzo del latte o del burro.
Almeno questo è il mio pensiero.
Non è questo che mi è stato insegnato dalla Chiesa.
E se è dalla più alta cattedra che mi arrivano esternazioni contrarie a quel che mi è stato insegnato come minimo posso essere confusa.

Cattolico ha detto...

Personalmente, non mi aspetto niente di più da Bergoglio (scusate, ma non riesco a dire "papa"), né in privato né in pubblico. Del resto, ha apertamente detto di non ritenersi cattolico, e di non ritenere tale né la Santa Romana Chiesa né Iddio stesso. A me non serve altro per stare alla larga da lui, da Kasper, Maradiaga e tutti gli altri simili personaggi; a loro ci penserà la Divina Provvidenza, a tempo e luogo noti solo al Signore. Io mi stringo all'Immacolata (nemica dell' ecumenismo, come ha detto San Massimiliano Kolbe), a Mons. Léfebvre, a San Pio X, a Pio XII, ed alla Chiesa ante C.V.II. Tutte le chiacchiere sul'esegesi biblica, sull'ermeneutica della continuità, "mi fanno un baffo" per dirla con Totò. Ho già messo al bando Avvenire e Famiglia Cristiana, quando c'è Bergoglio in TV cambio canale, e via così, con coraggio. Ad Jesum per Mariam, miei cari amici.

Anonimo ha detto...

.Se il Papa non parlasse sarebbe già un bel passo avanti perchè tutto quello che dice ha bisogno di essere faticosamente spiegato e giustificato. A volte si ha l'impressione che per Francesco una religione valga l'altra e le cose più importanti siano la solidarietà e l'onestà personale.Abbiamo avuto papi cattivi ,sanguinari e lussuriosi ma questo sembra proprio uno che è al posto sbagliato.Ogni volta che parla o dice banalità o eresie.Bobo

Anonimo ha detto...

Bisogna sempre contestualizzare il pensiero franceschino per gli ultimi che lo capiscono poco (e come potrebbero?)ci sono i bagni di folla e le parole commosse dei giornalisti televisivi. Passerà anche questa crisi a Dio piacendo.Bobo

Anonimo ha detto...

>Vincenzo da Torino: a me sembra che sia tutto un bla bla bla da azzeccagarbugli per accalappiare i gonzi. O la religione cattolica è quella vera o non lo è. Non ci sono altre possibilità.
Non che privatamente è una delle tante religioni possibili e in pubblico è quella vera.
Miles

Anonimo ha detto...

Oggi come oggi,casomai Schneider divenisse papa, farebbe la fine di Celestino V ed altri papi chiusi in galera o peggio....intanto colgo l'occasione per ringraziare 1 sola fede del link e dire 2 cose,il Cantalamessa, Bettazzi,Gennari,Mancuso et similia sono in tour in regione per celebrare il vat2 e sono contesissimi dalle varie 'parrocchie', ooopsss,consigli pastorali,lapsus freudiano, e posso assicurare che a confronto delle loro conferenze, le esegesi bibliche ravasiane sono cristianesimo da protomartiri nel circo dei leoni, segnalo a chi fosse per caso sfuggito, un articolo di Digiacomo sul Venerdì di Repubblica (evidentemente con la cassatura dell'Unità è passato dall'altra parte dello stesso rivolo)un concentrato di rara maligna cattiveria, sull'uso degli abiti liturgici,in cui il vero oggetto di disprezzo non viene mai nominato,in compenso la bava lumacosa per il vdr lascia una lunga striscia......vomitevole più dello scriba 1°suo grande estimatore.Per oggi basta,lo stomaco peggiora.Lupus et Agnus.

Annarè ha detto...

Ciò che dispiace è che nessuno, nemmeno l'umilissimo e bravo vescovo mons Schneider arriva fino in fondo al problema, cioè si cerca sempre di tacere o far finta di non vedere che il problema siede sul trono di Pietro. Non sono solo i vescovi o i sacerdoti che maltrattano nostro Signore nella Comunione, è il Papa che non vigila, non condanna e anzi da il cattivo esempio, il problema non sono i sudditi è il Re che non vuole regnare e lascia che ci sia il caos nel Regno, cioè nella Chiesa. Ma nessuno arriva mai a dire questo, a condannare apertamente quest'autorità che non conferma nella fede e non condanna l'errore. Omertà. Ma non sarebbe un bel atto di carità far capire al Papa che sta sbagliando e sta mettendo a rischio le anime?

Amicus ha detto...

Con 'Francesco' cadono le ultime maschere dei vaticansecondisti.
Le frasi ambigue e sibilline dei Papi conciliari precedenti, che cercavano la quadratura del cerchio proponendo impossibili 'continuità' tra la dottrina pre e postconciliare, lasciano ora il posto alla brutale e palmare chiarezza bergogliana.
Almeno questo può essere un vantaggio per quei cattolici tradizionali che ancora si erano fatti un po' di illusioni fino all'11 febbraio 2013.

Quanto a mons. Schneider, pur apprezzando quanto da lui detto sulla SS.ma Eucaristia e la morale cattolica, devo dire che è un po' troppo siriano. E non mi riferisco qui ai poveri abitanti della Siria, bensì ai seguaci spirituali del fu Card. Giuseppe Siri: sempre molto attento, per un malinteso senso di 'obbedienza', a non criticare il Papa quando doveva esserlo - per i gravissimi motivi che tutti conosciamo - e molto diplomatico, autore di bei libri, ma alla fine poco concludente.
Il vero modello di Vescovo è e rimane , in questo triste postconcilio, solo Mons. Marcel Lefebvre (insieme a Mons. de Castro Mayer), che pur avendo parlato e scritto in abbondanza ha poi AGITO CONCRETAMENTE per la gloria di Dio e la salvezza delle anime.
Scrivere libri, rilasciare interviste e promuovere conferenze, lo può fare chiunque.
Ma per un Vescovo non basta, tanto più se, 'sirianamente', non ha la forza di dire la verità fino in fondo per illuminare e guidare le anime.

Alessandro Mirabelli ha detto...

Caro amicus, se c'era uno che aveva coraggio e ne aveva da vendere questi era proprio il card. Siri.

Anonimo ha detto...

sottoscrivo annarita che dice sic et simpliciter "omertà", cioè connivenza con errori ed eresie. Ho detto le stesse cose stamattina, che nessuno, (neanche i migliori a cui affidiamo le nostre speranze) ha il coraggio di dire la verità, cioè che l'imperatore è nudo, anzichè insistere a lodare i bei vestiti (tipo "belle omelie cattoliche"??): commento censurato.

ottimo sempre Amicus, lo ringrazio.

R.roccaforte ha detto...

Ci sono parole, in privato o in pubblico, e ci sono i fatti.
Un tempo, quando un pontefice decideva d' incontrare un non cattolico, lo faceva in forma talmente riservata, che lo si sapeva settimane, mesi, anni dopo.
Ora lo si sa con anticipo e con dovizia di particolari.
Bergoglio incontrava pastori protestanti a Baires, criticava l' Anglicanorum coetibus, aveva per amici pastori e rabbini, e continua ad incontrare a Roma rappresentanti di credenze diverse NON come Capo di Stato o per magnanimita' da Sommo Pontefice della Chiesa cattolica, una, santa...nella quale " substitit Ecclesia Domini", ma come uno che non ha la piu' pallida idea di che cosa sia la Verita' cioe' che" extra Ecclesiam nulla salus". E se anime si perdono cosi, a lui non interessa. A lui interessa abolire la poverta' , povero illuso.
R.R.

R.ro ccaforte ha detto...

Scusate,
Mons. Schneider sta in Kazakistan, cioe' da un punto di vista pratico, su Marte. Se si esponesse criticando apertamente il VdR, sarebbe spedito in Mongolia ed affidaro alle amorevoli cure dei compagnucci mongolo- cinesi. E da li non uscirebbe piu'. Cosi", invece, ogni tanto viene in Europa ed Usa , e celebra degnamente, insegna, educa, dice il suo. E fa riflettere chi lo ascolta e legge. E i suoi parrocchiani- preti e fedeli - vivono alla luce della vEra Parola del Signore ed alla luce delal Vera Dottrina delal Chiesa.
Mons. Lefebvre e Mons. Castillon Hoyos sono stati eroici, mam molti cattolici non li conoscono, o li conoscono come li conoscevo io prima. Che non leggevo i loro scritti, ne' ascoltavo i loro discorsi, perche' " scismatici". Ma chi fosse Siri, cosa diceva, lo sapevo bene. E che sarebbe stato un Papa nettamente migliore del futuro beato Paolo VI !
Bisogna aspettare con Fede e fiducia. Se si arrivasse veramente ad uno scisma, credo che SCHneider prenderebbe posizione chiara e netta.
E poi, prima o poi, ci sara' un nuovo conclave.
R.R.

vincenzo da torino ha detto...

@Mic Scrive " E, poi, c'è il "falso ecumenismo": quello del "cercare insieme la Verità" in un punto omega fuori dalla Chiesa cattolica (dunque "altro" da essa) comune a tutti i "cercatori". Non può essere questo l'ecumenismo di sicuro, decisamente pericoloso e fuorviante. Però è anche vero che solo se ci si mette sullo stesso piano di ascolto senza pretesa di avere la verità in tasca neppure si è ascoltati. Problema di metodo non di sostanza.

murmex ha detto...

Vincenzo , un'unica Chiesa (con l'h maiuscola ) c'è già , ed è la S Chiesa cattolica . ma lei , lo recita il Credo in maniera convinta , o piuttosto tace su alcuni punti ?In una diocesi piemontese (Cuneo )ho sentito il sacerdote dire :"Chi SE LA SENTE ora si alzi in piedi e reciti il Credo ".sarà forse tutto il piemonte ridotto così?

mic ha detto...

Problema di metodo non di sostanza.

Mi dimostri che nelle celebrazioni di Erfurt e nella Dichiarazione congiunta cattolico-luterana ci sia del metodo e non della sostanza...

mic ha detto...

Caro amicus, se c'era uno che aveva coraggio e ne aveva da vendere questi era proprio il card. Siri.

Caro Alessandro,
anche a me sarebbe piaciuto se così fosse.
Ma lo vedo negli scritti e non nel comportamento.
Solita questione di 'pastorale'?

Luís Luiz ha detto...

Tutto perfetto. Manca solo il coraggio per dire la verità sul pontificato politeista di Jorge Bergoglio.

una sola fede ha detto...

@Luisa scrive: “Non è questo che mi è stato insegnato dalla Chiesa... se è dalla più alta cattedra che mi arrivano ESTERNAZIONI CONTRARIE a quel che mi è stato insegnato come minimo posso essere confusa”.

@Lupus et Agnus scrive: “il Cantalamessa,Bettazzi,Gennari,Mancuso et similia SONO IN TOUR in regione per CELEBRARE il VAT. II”

Scusate amici, ma che ci aspettavamo dall’ENNESIMO papa pro-concilio Vat. II e dai suoi (cioè del CVII) ENNESIMI accoliti se non l’applicazione direi letterale di ciò che il CVII ha teorizzato COSI’ CHIARAMENTE (alla faccia di chi afferma che sarebbe stato il "post-" ad aver stravolto o snaturato il "durante")? Non ci siamo accorti che si è arrivati solo all’estremizzazione di tutti i papali concetti, appuntamenti, visite, discorsi di questi ultimi decenni?

Giusto solo per provare quanto ho appena scritto, visto che “le chiacchiere se le porta via il vento” – come si dice – mentre i documenti recano la prova inconfutabile di ciò che si afferma e/o di ciò che si confuta, ecco SOLO due esempi – MA CHE ESEMPI! - di ciò che era la primigenia teorizzazione della adultera(ta) chiesa 2.0 SU QUESTI PUNTI NODALI (perché vanno a toccare, a intaccare la Fede), poi confermata e applicata puntualmente più o meno da tutti i pontefici che sono venuti da là, certo con l’incredibile escalation che conosciamo da sedici mesi a questa parte, risparmiandovi il documento conciliare sulla solita fantomantica, eppure teorizzata, “unità dei cristiani”, cioè la “Unitatis Redintegratio”che va nella direzione solita del falso ecumenismo della ricerca della verità nella famosa via di mezzo).

Posterei perciò entrambi questi piccolissimi (ma quanto grandi per come hanno contribuito a demolire l' Extra Ecclesiam, nulla salus!) stralci nel commento a seguire...

Luisa ha detto...

."Però è anche vero che solo se ci si mette sullo stesso piano di ascolto senza pretesa di avere la verità in tasca neppure si è ascoltati. Problema di metodo non di sostanza."

Ma essere la SOLA Chiesa di Cristo, quella di Colui che ha detto "Io sono la Via, la Verità e la Vita"., quella di Colui che ha detto a Pietro," tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la Mia Chiesa", è una verità da occultare?
Per non offuscare chi non è cattolico?
Chi lo dice, chi lo crede,chi lo vive, è un superbo che pretende di avere la verità in tasca?
Perchè devo mettermi sullo stesso piano di chi nega le verità che fondano la mia Fede?
L`ascolto è certo importante ma senza negare o annacquare nulla di ciò che è fondamentale.
Il metodo se occulta la sostanza può portare solo al fallimento, all`incomprensione, e a peggio ancora, quando si tratta di Fede.

una sola fede ha detto...

eccoli dunque, in uno di essi si dichiara che "La CHIESA sa di essere per più ragioni CONGIUNTA con coloro che, essendo battezzati, sono insigniti del nome cristiano, ma NON PROFESSANO INTEGRALMENTE LA FEDE", roba da far rabbrividire ogni parola racchiusa nel Sacro Deposito della Fede fin dalla fondazione della Chiesa stessa, e basterebbe leggere UN SOLO articolo di Catechismo Maggiore per rendersene subito conto, cioè il n. 169 che recita:

"Fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana nessuno può salvarsi"..altro che essere CONGIUNTA con chi non professa integralmente la Fede! Se così fosse, infatti non esisterebbero neppure i termini "eretico" e "scismatico", no?


1. Dalla Costituzione CONCILIARE “LUMEN GENTIUM” (21.11.1964)

“La CHIESA sa di essere per più ragioni CONGIUNTA con coloro che, essendo battezzati, sono insigniti del nome cristiano, ma NON PROFESSANO INTEGRALMENTE LA FEDE o non conservano l'unità di comunione sotto il successore di Pietro. Ci sono infatti molti che hanno in onore la sacra Scrittura come norma di fede e di vita, manifestano un sincero zelo religioso, credono amorosamente in Dio Padre onnipotente e in Cristo, figlio di Dio e salvatore, sono segnati dal battesimo, col quale vengono congiunti con Cristo, anzi riconoscono e accettano nelle proprie Chiese o comunità ecclesiali anche altri sacramenti. Molti fra loro HANNO ANCHE L’EPISCOPATO, CELEBRANO LA SACRA EUCARISTIA e coltivano la devozione alla vergine Madre di Dio “[…]
“Ma il DISEGNO DI SALVEZZA ABBRACCIA anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi IN PARTICOLARE I MUSULMANI, i quali, professando di avere la fede di Abramo, adorano con noi un DIO UNICO, MISERICORDIOSO CHE GIUDICHERA’ GLI UOMINI NEL GIORNO FINALE.
Dio non e neppure lontano dagli altri che cercano il Dio ignoto nelle ombre e sotto le immagini, poiché egli dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa (cfr At 1,7,25-26), e come Salvatore vuole che tutti gli uomini si salvino”

2. dalla Dichiarazione CONCILIARE sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane “NOSTRA AETATE” 28 ottobre 1965.

“La Chiesa guarda anche con stima i MUSULMANI che ADORANO L’UNICO Dio, vivente e sussistente, MISERICORDIOSO e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti di Dio anche nascosti, come vi si è sottomesso anche Abramo, a cui la fede islamica volentieri si riferisce.[…]
“La Chiesa cattolica NULLA RIGETTA di quanto è VERO E SANTO IN QUESTE RELIGIONI. Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscano da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente RIFLETTONO UN RAGGIO DI QUELLA VERITA’ CHE ILLUMINA TUTTI GLI UOMINI.[…

Amicus ha detto...

Abbiamo visto a cos'ha portato, in cinquant'anni, la tattica dell'attendismo diplomatico da parte di vescovi e sacerdoti. Non basta ancora?

vincenzo da torino ha detto...

@MurmeX. Recito il Credo sempre di più con maggior convinzione, soprattutto oggi con troppi maestri e grande confusione nella stessa chiesa cattolica, una e santa. Credo che la guida e riferimento, oltre alla Madonna e l'eucarestia sia sempre il Pontefice, come si arguisce dal sogno delle due colonne di Don Bosco. Credo che le parole di Gesù , l "ut unum sint" siano rivolte sia ai cattolici come a tutti coloro che credono nel Cristo. Crede? saluti

vincenzo da torino ha detto...

Mic Lei mi risponde "Mi dimostri che nelle celebrazioni di Erfurt e nella Dichiarazione congiunta cattolico-luterana ci sia del metodo e non della sostanza..." Certamente è un metodo come richiesto dal Concilio Vatt. II e dai papi. Nella dichiarazione congiunta cattolica-luterana vi è grande sostanza. Peccato che ne è venuta fuori un ibrido che permette al valdese Dott. Ricca di dare interpretazioni contrarie all'intenzioni dei relatori. Comunque, assieme ai buoni rapporti è importante insistere. Il resto lo fa lo Spirito Santo, se ce lo meritiamo. saluti.

mic ha detto...

Non credo che i Papi possano richiedere un "metodo" (via attraverso la quale...) che porti "fuori strada".

E se porta fuori strada chi, se non il Papa, dovrebbe individuare le ambiguità che lo consentono?

Se ha la pazienza di leggere, le ho puntualmente annotate (motivando ampiamente) qui

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/04/riflessione-sul-dialogo-dottrinale-e.html

E' questo il ginepraio in cui ci stiamo dibattendo, in quella che resta pur sempre l'Una Santa...

Annarè ha detto...

Rocaforte, probabilmente hai ragione, almeno usando un po' di diplomazia mons Schnaider può fare del bene, ma mi chiedo dunque quanto bene potevano fare tanti martiri che scelsero invece della diplomazia il martirio, tanti eccelsi santi, pieni di amor di Dio, spesso dotti, capaci di infiammare le anime, che potevano fare tanto bene alla società hanno preferito morire piuttosto che servire anche in piccolissima parte l'errore. Per questo non so dire chi abbia ragione. Forse un semplice fedele se non interpellato può anche continuare a vivere nella fede, a servire Dio nel nascondimento, ma un vescovo, un sacerdote, possono non essere chiari fino in fondo, possono permettere che le anime semplici siano ingannate, non sono loro dei pastori? Non indicano loro la via? Non dovrebbero loro difendere a spada tratta la Verità? Chiarire dove c'è confusione? Io rimango sempre allibita quando sento frati, sacerdoti, vescovi che hanno compreso tutto, nelle loro conferenze o omelie citare il CVII, frasi di Paolo VI, o Papa Giovanni XXIII, etc. quasi ad ingraziarsi i modernisti. Con tanti Papi e santi e concili da citare.....Non so, non so. Non credo molto alle strategie di sopravvivenza, quando si mette in pericolo l'integrità della verità.

Annarè ha detto...

Mi chiedo, quando si dice che può esserci uno scisma all'interno della Chiesa, il Papa dove lo si colloca? per capirci, gli scismatici chi sarebbero? Quelli che vogliono rimanere fedeli a Gesù e ai suoi insegnamenti e fedeli alla tradizione della Chiesa cattolica, alla S.Messa alla dottrina immutabile, o sono i modernisti? No perchè, tutto è un po' capovolto da 50 anni, si considerano scismatici i cattolici, mentre si definiscono obbedienti i modernisti. E il Papa dove sta?

preceptoris ha detto...

soprattutto oggi con troppi maestri e grande confusione nella stessa chiesa cattolica, una e santa.[...] eucaretia bla bla bla ecc... ecc...

@ v.da torino (12 luglio 2014 17:52)

Chiesa, C maiuscolo, Cattolica, C maiuscolo, Una, U maiuscolo, Santa, S maiuscolo..ed infine EUCARESTIA = E rigorosamente maiuscolo. Grazie!!

una sola fede ha detto...

scrive @Vincenzo da torino:
“CREDO che le parole di Gesù , l "ut unum sint" siano rivolte sia ai cattolici come a tutti coloro che credono nel Cristo”.

…no, mi dispiace, ma qui c’è poco da “credere” nel senso di “supporre”, ma solo da CONFORMARSI a ciò che la Chiesa di sempre, da sempre (salvo le deviazioni dottrinali cinquantennali ormai stra-conosciute) “CREDE”- e stavolta nel senso più alto, cioè di confessare come verità dal più profondo di se stessa - ..pertanto le parole di Gesù “UT UNUM SINT” non si riferiscono al già teorizzato conciliare e post-conciliare “Venitevi incontro a metà strada, cari cristiani e costituite un unico bel PANCRISTIANESIMO in cui possiate andar tutti d’amore e d’accordo”…no, proprio no, ma significano che l’unico modo per essere veramente uniti in Cristo - e in ultima analisi, aver la possibilità di esser salvati - è ADERIRE con tutto se stessi all’Unica Chiesa possibile, la Catholica, lasciando strade diverse eventualmente prese…

E su questa fondamentale questione che purtroppo vede ancora troppi dubbiosi su come stiano veramente le cose (ma si sa, i terribili effetti del CVII specie su tali temi hanno avuto e continuano ad avere effetti deflagranti sulla Fede..) ecco come riassume tutto quel che ho appena scritto - e che ho solo ripreso dalla retta dottrina - Pio XI nella “Mortalium animos” (ma ce ne sono tanti altri di documenti magisteriali e di scritti della Tradizione, quotidianamente in questa sede citati a piene mani, e quindi facilmente rintracciabili, che comunque poggiano anche sulla Sacra Scrittura, ma queste parole forse sono tra le più efficaci in assoluto e pertanto penso sia bene ri-citarle per chi non le conoscesse ancora):

“Potrà sembrare che questi PANCRISTIANI, tutti occupati nell’unire le chiese, tendano al fine nobilissimo di fomentare la carità fra tutti i cristiani; ma come mai potrebbe la carità riuscire in danno della fede?[…]

Non si può altrimenti favorire l’unità dei cristiani che procurando il ritorno dei dissidenti all’UNICA VERA CHIESA di Cristo, dalla quale essi un giorno infelicemente s’allontanarono”
(Pio XI)

murmex ha detto...

se recita il Credo , Vincenzo , dirà con convinzione che crede nella Chiesa UNA ;quindi questa unità (nonostante la confusione che lei ammette ,e che contribuisce nel suo piccolo ad aumentare)già esiste ,non è qualcosa di futuro;coloro che ,scismatici ed eretici , si sono voluti staccare , hanno da TORNARE ALL'OVILE . Ut unum sint :plurale , tutti siano uno nel Corpo mistico (che è già uno ) .Questo è il sano ecumenismo ,per cui bisogna pregare e agire ; non tiri in ballo S Giovanni Bosco che anzi stigmatizza gli eretici

una sola fede ha detto...

scrive Annarè: "mi chiedo dunque quanto bene potevano fare tanti martiri che scelsero invece della diplomazia il martirio, tanti eccelsi santi, pieni di amor di Dio, spesso dotti, capaci di infiammare le anime, che potevano fare tanto bene alla società HANNO PREFERITO MORIRE PIUTTOSTO CHE SERVIRE ANCHE IN PICCOLISSIMA PARTE L'ERRORE...
[I vescovi, i sacerdoti odierni] non dovrebbero loro DIFENDERE A SPADA TRATTA la Verità?"

Già, Annarè, e Sant'Antonio di Padova ci dà anche oggi qualche spiegazione di tali comportamenti di pastori che pare non lo siano o non lo vogliano proprio essere; nel contempo ci spiega anche come invece dovrebbero essere (cioè, in pratica, come di fatto è stato lui insieme a tantissimi altri, grazie a Dio):

« La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere nell'odio degli ascoltatori, velano la bocca con il manto del silenzio. Se predicassero la verità, come verità stessa esige e la divina Scrittura apertamente impone, essi incorrerebbero nell'odio delle persone mondane, che finirebbero per estrometterli dai loro ambienti.

Ma siccome camminano secondo la mentalità dei mondani, temono di scandalizzarli, MENTRE NON SI DEVE MAI VENIR MENO ALLA VERITA', neppure a costo di scandalo » (Sant'Antonio di Padova)

tratto da

http://famigliacattolica.blogspot.com/2014/07/la-verita-genera-odio.html

mic ha detto...

Non si può altrimenti favorire l’unità dei cristiani che procurando il ritorno dei dissidenti all’UNICA VERA CHIESA di Cristo, dalla quale essi un giorno infelicemente s’allontanarono”

E' così. E il discorso non è "giuridico", nel senso di fissista; ma frutto di consapevolezza esperienza convinzione sentire e fiducia-adesione alla Verità, che non conosce discorsi fumosi e pressapochisti, ma un linguaggio rigoroso, nel senso di chiaro e limpido e non liquido e affabulatore come ciò che ci viene propinato senza seguire il filo del nostro discorso. Ma partendo per la tangente, credo per partito preso o per volutamente confondere.
A queste condizioni, non ci sto.

mic ha detto...

« La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere nell'odio degli ascoltatori

La verità NON PUO' generare odio... E' evidente che il senso è che la verità "genera l'odio del mondo" e di coloro che non vogliono accoglierla....
So che dovrebbe essere ovvio e che per te lo è, come lo era per sant'Antonio.
Specifichiamolo per chi legge sommariamente o con superficialità, in questo nostro oggi in cui la Chiesa gerarchica sembra andare braccetto col mondo...

una sola fede ha detto...

" il senso è che la "VERITA' GENERA L'ODIO DEL MONDO" e di coloro CHE NON VOGLIONO ACCOGLIERLA....
So che dovrebbe essere ovvio e che per te lo è, come lo era per sant'Antonio."

Sì, hai fatto bene a specificarlo, di questi tempi, poi...

Un esempio eclatante di quanto odio susciti la VERITA' (con la V maiuscola) in coloro totalmente e colpevolmente chiusi verso di Essa, è racchiuso in questi pochi versetti del Vangelo di San Giovanni (in particolare, naturalmente, le parole evidenziate con il maiuscolo):

Rispose Gesù: «Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo! Ora invece CERCATE DI UCCIDERE ME, CHE VI HO DETTO LA VERITA’ UDITA DA DIO; questo, Abramo non l'ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro. Perché non potete dare ascolto alle mie parole, voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro.»
(Gv 8,39-41.43-44)

Gederson Falcometa ha detto...

Guardate questo:

"It’s fair to ask what kind of Catholic Church we as Evangelicals want to see. At lunch I asked Pope Francis what his heart was for evangelism. He smiled, knowing what was behind my question. His comment was, “I’m not interested in converting Evangelicals to Catholicism. I want people to find Jesus in their own community.  There are so many doctrines we will never agree on. Let’s not spend our time on those. Rather, let’s be about showing the love of Jesus.” (Of course Evangelicals do evangelize Catholics and Catholics do the same to us. However, that discussion we will rise another day.) LUNCH WITH THE POPE - http://dispatchesfrombrian.com/2014/07/09/lunch-with-the-pope/

Che pensare? Fuora della Chiesa ce la salvezza? Gesù se è unito agli eretici?

Luisa ha detto...

Gederson, ne abbiamo già parlato, è il primo commento di questo thread.

Gederson Falcometa ha detto...

Cara Luisa,

Grazie, non aveva letto. Me scusa :(

r.r. ha detto...

Love, love, love…all you need is love….all you need is love….
Canzone dei Beatles di…40 anni fa ? 50 ? 60 ?
ed intanto in Ucraina si ammazzano (anche sei TG non ne parlano più), in Medio Oriente pure (forse bisognava inviate Hamas e Netanyahu, non Abu MAzen e Peres), anzi più di prima, in Sud America bisogna che vincano le nazionali di calcio, se no è la rivoluzione, in Europa c' è una crisi morale ed economica che levati, in USA Obama è dichiarato il peggior presidente di sempre, mentre Reagan (30 anni fa) il migliore…
The love of Jesus…ma per favore ! gli evangelici, poi ! tutti TV, soldi a palate, sionisti, Bible belt, ignoranza delle Scritture e di tutto in generale (tra i peggiori AmericanI in questo senso)... MI sa che anche il Vdr soffre del complesso d'inferiorità dei latinos nei confronti degli Yankees gringos, arroganti, ma ricchi. Eh, pecunia non oleat !
R.R.

Annarè ha detto...

Speriamo vinca la Germania questa sera, non l'Argentina. Fino ad ora ciò che Papa Bergoglio ha toccato è crollato: dopo l'incontro in vaticano per la pace. è scoppiata la guerra, ma ancora non pare si comprenda che quando non si serve il solo vero Dio la pace non può esserci. Forse però se l'Argentina perdesse ci potrebbe essere un attimo di riflessione in Vaticano, se non è bastato l'incendio della grotta della natività, il crollo della croce su quel povero ragazzo, gabbiani e corvacci che sbranano colombe, la guerra in terra santa,le lobby gay sempre più scatenate, il disastro della fede, etcc..etc..forse se l'Argentina perdesse.....

Gederson Falcometa ha detto...

Luisa,

Qui in Brasile hanno troppo protestanti e noi facciamo apologetica per diffendere la Chiesa e convertire i protestanti. Quando loro parlano del CVII e di qualcuno branno papale, come questo di Francesco, è difficile.

Francesco sembra predicare un vangelo laicista, lei non offre Gesù ai non cattolici e ai cattolici, offre a si medesimo a tutti. Se facciamo qualcuni punti del suo pontificato è difficile trovare in lui, la fede in Gesù.

R.r. ha detto...

Bergoglio NON e' cattolico, e' cristiano, forse.
R.r.

Anonimo ha detto...

SONO CONTENTISSIMO.Io tifavo per BENEDETTO.Bobo

Anonimo ha detto...

Forse sarà la prima e l'ultima volta che tiferò per un'altra nazionale , ma ieri notte ho fatto un tifo sfegatato per la Germania.....fortuna che ha vinto, un po' di pace silenziosa assicurata.....il vdr può sempre consolarsi il 1°settembre con la partita interreligiosa per la pace, magliette arcobaleno per la sua squadra, forse parteciperà lui stesso.......non vorrei malignare troppo , ma non è che dopo ogni sua presa di posizione tutto precipita? Che sia solo che porta sfi..?Danke, Deutschland ! Anonymous.

bernardino ha detto...

Sono contento che ha vinto la Germania sopratutto per benedetto xvi.

R.r. ha detto...

Noch einmal, Anonymous, bin ich dafuer mit dir ( ancora una volta, sono d' accordo con te).
Messaggio per l' apertura dei Mondiali ed affettuosi saluti allaNazione ospite: disordini nei primi gg e Brasile sconfitto 7:1, MAI successo prima. affettuoso messaggio all' Italia...fuori al primo turno, come la Spagna, altra Nszionale" cattolica". Mondiale dei latinoamericani ? S' e' visto.
Terzo ed ultimo messaggio prima della finale: Argentina battuta, pur avendo avuto le occasioni migliori, Messi con i vomiti...( gli ha regalato la maglia) la Kirchner che da quel fatidico incontro non sta piu' bene ? Per non parlare dell' incipiente default del paese.
Zanetti, MAI rottosi, dopo la visita: rottura del tendine d' Achille.
Se fossi uno dei giocatori della megapartita, mi farei una maxi assicurazione, perche' potrei rovinarmi la carriera.
Ed intanto Hamas c'ha pure i droni.
R.R.

bernardino ha detto...

Sono pienamente in sintonia con alessandro . Due grandi vescovi hanno dimostrato coraggio., e si chiamano Siri e Lefebvre.sono stati solo trattati in modo diverso solo perche" Siri ha combattuto allo stesso modo di Mons. Lefebvre ma Lefebvre non ha abbassato la testa di fronte agli errori dei modernisti, ed ha pagato conseguenze peggiori. ma oggi se abbiamo ancora la Messa Apostolica lo dobbiamo a Mons. Lefebvre. comunque lo scisma conciliarista e" molto vicino. ottobre e" vicino. con quale chiesa stara Bergoglio? e quale rimarrà" Cattolica?

Annarè ha detto...

Il Papa ha fatto sedere i giocatori sul trono papale e dopo succede che la squadra perde. sempre solo coincidenze?

Dante Pastorelli su MiL ha detto...


Un tempo questo era il linguaggio di tutti i papi e vescovi.
La solitudine fa capolino in qualche passaggio della splendida intervista, ma viene immediatamente superata: constatazione che non intacca la forza d'animo. Dio è in lui, e per questo nel deserto episcopale non è mai veramente solo.