Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 21 agosto 2014

I cristiani massacrati e la partita di calcio per la pace. Associare il concetto di “pace” a quello di “resa”: sistema sicuro per scomparire

Il Martedì Alessandro Gnocchi su Riscossa cristiana e le sue risposte a cadenza settimanale ai lettori. Riprendo il testo di ieri [qui].
Nell'approfondire si scopre qualcosa di più: gli sponsor, in tandem col promotore [qui]. A cosa è ridotta la Sala Clementina...
E guardate l'invito nell'immagine a lato. Se non lo avessi visto con i miei occhi [qui] direi che è uno scherzo di cattivo gusto. Purtroppo è tutto vero. Notare, ai lati dell'immagine del papa, il logo dei due sponsor identificabili dal secondo link. Mi piange il cuore a contribuire allo svilimento del papato con la pubblicazione di queste immagini. Ma serve a prendere atto di una cruda realtà. A cosa stanno riducendo una figura e una funzione che ha sempre brillato per la sua influenza spirituale e morale anche nei confronti del mondo non cattolico? E in un momento così drammatico non solo per tante persone, famiglie, tradizioni, cultura e radici millenarie, ma per l'intera nostra civiltà. (MG)

[...] Di fronte a tutto questo, cosa ci arriva dalla chiesa “ufficiale”? La partita di calcio per la pace. Ma stanno impazzendo tutti da quelle parti? Sai che conforto sarà per i cristiani incalzati dai fanatici islamici sapere che il 1° settembre (ammesso che a quella data qualcuno di loro sarà ancora vivo), mentre loro sono sterminati, a Roma si gioca “per la pace”. Tutto questo mi ricorda certe liturgie laiche ridicole, come le fiaccolate anti-mafia, le navi della legalità, e simili cose. Sono sinceramente schifato, mi scusi ma non mi viene altra parola. Però, voglio chiudere con una stoccata a lei: che ne dice lei, interista tutto d’un pezzo, dell’adesione entusiasta di una leggenda dell’Inter come Zanetti? Ha deciso di cambiare fede calcistica? 
Scherziamo per non singhiozzare, caro Gnocchi. La saluto cordialmente.
Ennio Caramaschi
In cauda venenum, caro Caramaschi. Pensi che con uno dei miei figli sono persino stato all’ultima partita di Zanetti con la maglia dell’Inter. L’altro figlio maschio non era presente, ma solo con una seria giustificazione. Questo giusto per dirle che, fino a prima di vedere lo spot di tale tristissima iniziativa in cui Zanetti fa da testimonial, in casa nostra era Il-Ca-pi-ta-no.

Ma non c’è nulla da fare, la nuova super-religione non risparmia nulla e nessuno. Non avevo più dubbi sullo stato della Chiesa cattolica, ma non immaginavo che avrebbero avviato il programma di distruzione anche per il calcio, una delle poche attività serie rimaste in questo nostro mondo.
Ma papa Bergoglio è arrivato anche lì. E non ci è arrivato per caso. La nuova super-religione di cui si sta facendo alfiere non ha ancora un rito. Ha magari prodotto eventi in mondovisione, come la recente riunione per la pace tra “cattolici”, ortodossi, ebrei e musulmani voluta da Francesco in Vaticano, subito seguita dalla guerra in Medio Oriente. Ma non ha ancora un rito: da qui il colpo di genio di adottare quello del calcio, dotato di regole, di lingua e di gesti universali. Non si poteva trovare veicolo più efficace.

Sulla strada dell’autodemolizione della Chiesa cattolica, varrà di più questa partita che tanti incontri interreligiosi e tante chiacchiere ecumeniche. E’ una tattica che ha sempre funzionato specialmente quando si strumentalizzano il concetto e il desiderio di pace.

Quando Filippo il Macedone volle conquistare Atene, non si presentò in città cercando di convincere i cittadini che sarebbero stati molto meglio sotto il suo governo. Fece di meglio: si servì del partito pacifista di Eubulo e Atene gli cadde in mano con tutti gli ateniesi senza colpo ferire. Negli Anni Settanta del secolo scorso, erano i sovietici a fomentare in occidente i movimenti pacifisti che agivano per la cosiddetta distensione. Quegli ambienti diffondevano materiale di propaganda che associava il concetto di pace a quello di resa. Nel frattempo, in Unione Sovietica, venivano diffusi manifesti a difesa della pace in cui campeggiavano soldati dell’Armata Rossa armati fino ai denti.

E’ quello che avviene oggi nella Chiesa cattolica, con la complicità, anzi con il completo assenso del vertice. Nelle sacrestie, negli oratori, a catechismo, nelle omelie, nei documenti diocesani, nelle direttive dei dicasteri vari, in ogni gesto del Papa si trova in modo sempre più evidente l’invito alla resa. Esattamente il contrario di quanto avviene nelle altre religioni nei confronti di quella cattolica.

In tutto questo speriamo che si salvi almeno il calcio. Temo fortemente che, per esempio, in una “Partita della pace”, invece che sanzionare un fallo con un calcio di punizione o un rigore, si pensi invece di invitare il giocatore a porgere l’altra caviglia. E magari, per decidere se il pallone è entrato in rete o no, si proceda a una bella tavola rotonda sul concetto violento di gol. E, naturalmente, non ci potranno essere vincitori e tutte le partite finiranno in pareggio.

Ecco, caro Caramaschi, questo è lo splendido mondo di Bergoglio, la splendida Chiesa del vescovo di Roma.
E, intanto, i cristiani continuano a essere massacrati.
Ma chi siamo noi per giudicare?
Alessandro Gnocchi
Sia lodato Gesù Cristo

60 commenti:

Giuliano ha detto...

Spettacolo indecoroso e buffonata gigantesca.

mic ha detto...

Effettivamente, come sottolinea Gnocchi, è un messaggio di "resa", tanto assurda quanto irresponsabile, quello che 'passa', sia da eventi come questo che dalle parole, oltretutto tardive, ascoltate sull'aereo.

RIC ha detto...

Se qualche sacerdote avesse i "cosiddetti" dovrebbe organizzare per il primo settembre, alla stessa ora in cui si svolgera' la pagliacciata bergogliesca, l'adorazione del SS Sacramento per invocare la salvezza dei cristiani d'oriente.

Anonimo ha detto...

sono sempre d'accordo con Gnocchi. Ma per la verità questa partita di calcio era stata programmata molto tempo fa, quando non si respirava questo clima. Occorre essere onesti per leggere bene i fatti e le intenzioni. altrimenti ci si espone a critiche di partigianeria disonesta.

Massimiliano ha detto...


Questo Papa non può fare a meno di creare inutili eventi mediatici, quasi che il chiamarsi Francesco (nome impegnativo, non è un caso che nessun Papa lo avesse mai adottato) voglia significare offrire sterilità massmediatica e sincretista, vacue bolle di sapone - penso alla "preghiera per la pace" in Vaticano con Israele e OLP, a questa partita, alla finta scomunica ai mafiosi, a Lampedusa, a tanto altro fumo, colloqui con Scalfari compresi.

Quand'è che Francesco comincerà a parlare da Papa, a comportarsi da Papa, a lasciar stare tutte queste scempiaggini, a cominciare a preoccuparsi per il cattolicesimo mai così in crisi, a produrre documenti e non interviste, a fare atti magisteriali e non televisivi?

Un vuoto pneumatico questo Pontificato, c'è il nulla. Il Papa che sta facendo per la Chiesa, oltre a rinforzare le schiere dei suoi laudatores?

Va dai pentecostali senza passare dai cattolici e pensa così di aver sistemato l'ecumenismo? Invita ebrei e musulmani in Vaticano e pensa di aver risolto la questione della Terra Santa, con la guerra che invece riscoppia dopo pochi giorni? E adesso ci facciamo una partitella mentre in Iraq e Siria i cristiani vengono trucidati, dispersi, martirizzati?

Una funzione religiosa no, non era preferibile? Troppo poco "cool"? Il Romano Pontefice in San Pietro a invocare quel Cristo di cui è Vicario: questo deve fare Francesco. Fare il Papa, quello che ancora non ha mai fatto.

mic ha detto...

All'anonimo che informa che la partita era stata programmata tempo fa.

Resta il fatto che le persecuzioni dei crstiani non datano da ieri (Siria, Nigeria oltre che Iraq e altrove). E che una "partita interreligiosa per la pace" è e resta un evento mediatico che genera solo confusione e sincretismo anche se dà popolarità al promotore e pubblicità ed altro agli sponsor.
Con un dramna in atto come quello cui stiamo assistendo con imbelle inerzia a tutti i livelli, non sarebbe stato allora più "serio" sospenderla?

Anonimo ha detto...

Conclusione di Patrizia Fermani.
....
La chiesa cattolica non ha eserciti da inviare per la difesa dei suoi figli lontani, ma a loro è stato tolta anche la possibilità di dare un senso alto alla propria morte, quel senso che, solo, può aiutare ad affrontarla e a lasciare agli altri una ragione per vivere.

Stefano78 ha detto...

Questo Papa non può fare a meno di creare inutili eventi mediatici

Ritorniamo al discorso di "Sede Impedita", canonicamente definito.

Vi prego di leggere questo articolo di Magister: Qui

La Sede è "Impedita", se si continua il ragionamento di prima, a causa di una "minaccia incombente", di un "ricatto oggettivo", che determina l' Impedimento del Capo (e dei suoi POCHI gregari fedeli).

Ora: il Capo è stato letteralmente defenestrato. Perché soggetto a tale impedimento. Il quale impedimento è lo stesso che OBBLIGA l' "amministratore", il "commissario" che occupa il posto del Capo, a fare quello che gli si dice di fare!!!!

Di nuovo: l' "Amministratore" fa quello che gli si dice anche perché ha una "forma mentis" e un carattere che non impediscono, anzi favoriscono tale sua "operazione di immagine".

Da notare che Ratzinger fu eletto,"vincendo" su Bergolgio. Il fatto che sia stato proprio Bergolgio il suo "successore" dovrebbe far pensare. E infatti se ne parlò, inizialmente, ma poi...silenzio!

L' "impedimento" di Ratzinger è quello che lo ha "defenestrato"; lo stesso "impedimento" che "sperava" di ottenere con lui ciò che invece ORA sta ottenendo con Bergoglio.

Questo perché Ratzinger aveva la stessa forma mentis, anche se più "erudita". Il gioco non è riuscito, perché Ratzinger, da Papa, non ha dimostrato di essere "lo stesso": cosa che lo stesso Rahner gli ha rimproverato!

Da qui, l' "impedimento". Impedimento che non è "nato" ora. Ma si "esplicita" già nella preparazione del Concilio Vaticano II (vedi SM Lanzetta), e dopo il Concilio CRESCE a dismisura. I Papi post COnciliari, tutti, hanno dovuto avere a che fare con questo "impedimento". Qualcuno ci è anche morto (mia deduzione personale). E, in sostanza, i Pontificati sono stati una "sintesi" di questa "mediazione", di questo "compromesso", con questo "impedimento".

Col Pontificato di Ratzinger si è manifestato CHIARAMENTE questo impedimento.

La prima forma è il rigetto formale e pratico del Primato petrino. Non solo il Motu Proprio ne è una prova. Chi l'avrebbe mai detto che i Vescovi CATTOLICI avrebbero potuto infischiarsene, SENZA CONSEGUENZE, di un Ordine del Papa in materia INFALLIBILE (sì, la Materia dell'Ordine è INFALLIBILE, perché verte VERITA' DI FEDE)?

E i punti di Mic sono d'aiuto a riguardo per il resto.

Che impedimento è? Si può dedurre. Si tratta di un quantitativo di CRIMINI e abomini commessi all'ombra di San Pietro, solo alcuni venuti fuori, a mo' di "paravento". Dovuti primariamente all' APOSTASIA alla Fede. Si tratta di minacce di scismi e ribellioni, con coinvolgimento dell' ecumene! Di una di queste minacce ne abbiamo avuto diretta constatazione: da parte di Kiko Arguello.

Non possiamo conoscere l'estensione e profondità di questo "impedimento". Ma presumibilmente è terribile.

mic ha detto...

Stefano,
Si può solo cercar di meglio chiarire. Ma non ti di può obiettare nulla.
Ci vorrebbero canonisti e studiosi validi per trovare un de iure capace di inquadrare e risolvere un de facto così grave.

mic ha detto...

Comunque l'universi dominici gregis insueme a quanto sottolinea Magister dalle dichiarazioni e azioni di Bergoglio è pertinente.
Ma non c'è chi lo raccolga e lo formalizzi efficacemente... Pare.

Stefano78 ha detto...

Conclusione di Patrizia Fermani.
....
La chiesa cattolica non ha eserciti da inviare per la difesa dei suoi figli lontani, ma a loro è stato tolta anche la possibilità di dare un senso alto alla propria morte, quel senso che, solo, può aiutare ad affrontarla e a lasciare agli altri una ragione per vivere.


Se solo i Cristiani si potessero Armare e potessero formare un esercito regolare, potrebbero provvedere loro stessi alla loro difesa. Il che sarebbe meglio che aspettare che qualcuno li aiuti! Anche perché i presunti soccorritori hanno armato e stanno armando i persecutori!

Questo fa parte di una strategia di destabilizzazione continuativa messa in atto dai rispettivi servizi segreti occidentali. Lo stato di guerra civile perpetua è molto più proficuo per i risultati da ottenere a medio e lungo termine.

mesmer ha detto...

L'associazione fra una partitina di calcio e l'urgentissima, grave istanza di pace è in linea con lo stato infantile della mente cattolica odierna. E più che di infanzia vera e propria si tratta di amenzia, perché anche il bambino, nel tempo del gioco, si autoillude che il prodotto della sua immaginazione corrisponda senz'altro alla realtà, ma appunto nel tempo del gioco: a tavola il piatto cessa di essere un disco volante e ridiventa un piatto, la saliera cessa di essere un extraterrestre e ridiventa una saliera, e così via. E se ciò non accade, intervengono (o almeno usavano intervenire) prontamente babbo e mamma a ripristinare la giusta semantica e la giusta sintassi delle cose.

Ma anche trattenendosi più del dovuto nel campo del vacuo gingillare, la Chiesa moderna sembra un bambino particolarmente viziato e caratteriale, dominato da un'unica, nominale (e dunque sterile), passione. Dall'alleluja dei bulbi elettrici alle confezioni della "Misericordina" è una sola desolante sindrome monomaniacale. Come mai, dacché in San Pietro, si ha tanta fiducia nei trastulli, non sono state distribuite scatolette con l'amara medicina della "N" araba e un adeguato bugiardino d'istruzioni?

"Il martirio è un dono", ripete felice (del martirio altrui) qualche imbecille, scambiando Nostro Signore con un qualsiasi baal che si compiace dell'abbonzanza di vittime sacrificali. Se mai il martirio è un dono, lo è per chi lo sceglie, perché altrimenti i milioni di bambini uccisi nel grembo delle loro madri sarebbero il regalo più grosso dell'universo. E se si è tanto inclinati a sceglierlo, il proprio martirio, si può sempre cambiare programma e anziché avvitare lampadine in chiesa o starsene comodamente seduti al microfono di una radio, partire per le terre di persecuzione con la certezza che difficilmente sarà possibile tornarne caldi e verticali.

RIC ha detto...

Socci ormai all'attacco. Dal suo profilo Facebook in data odierna:

QUANDO IL CARDINALE BERGOGLIO DA BUENOS AIRES (TRAMITE PORTAVOCE) ATTACCAVA PAPA BENEDETTO XVI


Da questa notizia si ricavano due importanti conclusioni:
1) il card. Bergoglio, tramite il portavoce, attaccò Benedetto XVI per il magistrale discorso di Ratisbona e questo fa capire il motivo della sua reticenza attuale verso gli islamisti massacratori dell'Iraq
2) il card. Bergoglio attaccò il Papa che già era sotto attacco da tutti e sotto minaccia dei terroristi islamici, sebbene - essendo cardinale - avesse un dovere particolare di difendere il Santo Padre.
Faccio queste segnalazioni a tutti coloro che oggi mi lanciano anatemi dicendo: "non si critica il papa".
Cosa fece Bergoglio? Lui lo fece pur essendo cardinale e pur trovandosi, il Papa, sotto minaccia.


http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/the-pope/9931030/Pope-Francis-run-in-with-Benedict-XVI-over-the-Prophet-Mohammed.html

Anonimo ha detto...

Il senso di sobrietà e di luto davanti la morte esiste solamente in un anima che crede nella dignità della persona umana...

parliamo al livello naturale...

un livello al quale l'uomo moderno già non riesce a scendere...

Romano

mesmer ha detto...

Di fronte all'immane tragedia delle persecuzioni anticristiane in terra islamica troppi cattolici, malauguratamente anche fra i tradizionalisti, si fanno silenti.

La stucchevole loquacità sempre pronta a manifestarsi per il minimo cavillo ecclesiologico o per le più ampie, generali e vaghe questioni di metafisica della storia, evapora nel nulla. Ben vengano allora Mons. Negri, Gnocchi, Socci e quanti sono ancora capaci di qualche moto empatico per chi, non troppo lontano da noi, sta letteralmente soffrendo le pene del diavolo.

Luís Luiz ha detto...

L'invitato della foto è Ronaldinho Gaúcho, una volta il più bravo giocatore del mondo, oggi senza club a causa della scandalosa vita sessuale anche per gli standard della comunità calcistica brasiliana, che certo non è una fortezza della castità. La morale sessuale non esiste più nella chiesa calcistica romana e dunque, un Sinodo per regolare nel piano "pastorale" la vita sessuale dei cattolici sarebbe ridondante e inutile. Ciò che prova che l'obiettivo del Sinodo è anzi *dottrinale*.

Luís Luiz ha detto...

@Mic
*Ci vorrebbero canonisti e studiosi validi per trovare un de iure capace di inquadrare e risolvere un de facto così grave.*

Senz'altro, questa è una questione che non si può risolvere qui. Ma anche gli altri problemi discussi in questo blog non possono risolversi qui: la politica religiosa vaticana, la questione dell'Islam, la liturgia giusta, ecc. Se solo si discute quello che si può risolvere, meglio passare alle discussioni di calcio e cucina.

mic ha detto...

Ne convengo Luiz.
E il fatto che continuiamo a discutere - e di tutto quanto è più problematico - dimostra che crediamo in quello che facciamo. Tenendo conto che, se è vero che questo non è il luogo delle soluzioni e delle decisioni, può essere quello della presa di coscienza che può diventarne la premessa...

E comunque io parto dal presupposto che niente è inutile, anche se dovesse servire ad una sola anima, al di là dei risultati o delle decisioni da prendere nelle sedi opportune.

RIC ha detto...

Vi segnalo questo articolo del Timone

JAMES FOLEY RECITAVA IL ROSARIO. È STATO UCCISO PER CIÒ CHE RAPPRESENTA. FORSE È UN MARTIRE


www.iltimone.org/32076,News.html

Luís Luiz ha detto...

Capisco benissimo. È un vero dilemma: parlare può essere grave, ma anche tacere. La rinuncia di Benedetto XVI è una base troppo fragile per sostenere tutto il peso del papato, e sopratutto di un papa così "originale" come questo. Questo è un dato obiettivo, e tacere non è una soluzione.

Anonimo ha detto...

Era cattolico,cominciò a ridire il rosario in carcere in Libia, come glielo aveva insegnato la nonna....il video è stato rimosso, non ho avuto il cuore di guardarlo fino in fondo, bastavano le deliranti parole in arabo accuratamente sottolineate in inglese.....comunque la moglie o una delle mogli del sedicente califfo che io non definirei affatto, come certi superficialoni bobos delle nostre parti, pittoresco, ha detto che ci ammazzeranno tutti, ci taglieranno la testa e p.zza S.Pietro diventerà rossa di sangue,dopodiché raderanno al suolo la basilica e vi costruiranno la più grande moschea del mondo.....per quel che riguarda la partita : sciocchezza e buffonata era prima, maggiormente lo è adesso, quanto ai preti, beh, sapete che qua in tanti festeggiano Halloween in parrocchia,con tanto di zucche vuote,dolcetti cotti dalle premurose mamme della parrocchia a forma di mostriciattoli e vai col tango.......dicevamo? Ronaldinho,Maradona,,Balotelli, Cassano e via andando, per loro è sempre la festa delle zucche vuote.Lupus et Agnus.

vighi ha detto...

Ric concordo totalmente con Lei. Una bella contro-organizzazione con una bella adorazione del Santissimo in piazza S.Pietro, voglio proprio vedere se il Santo Padre si rifiuterebbe di partecipare e guardarsi piuttosto la partita. Il problema è che nessuno avrà il coraggio di farlo, mi basterebbe che la CEI organizzasse per quel giorno veglie di preghiera e adorazione nelle parrocchie, tanto non c’è più nella da perdere visto che questo Papa ha dimostrato scarso interessamento per la Chiesa di cui è il primate.
Anonimo delle 8,36 Lei dice che la partita era già stata programmata tempo... ebbene visto che il clima è cambiato non si poteva annullare ? non le ricorda nulla certe visite programmate e poi annullate per un mal di testa o stanchezza o altre scuse bizzarre ? direi allora che si può annullare senza troppi problemi qualche cosa di già programmato no!! e forse la morte di tanti fratelli nella fede è una valida ragione. Coraggio ci vuole e senso di responsabilità perché di questi fratelli il Papa è il Padre in terra. Voglio proprio vedere con che coraggio si farà vedere bello sorridente quella serata.
Ma poi gli sponsor a cosa servono??? Non mi dite che questa partita ha anche dei costi ? nessuno ha accettato di partecipare offrendo il costo relativo alla sua partecipazione. Sempre più dubbiosa. Vighi

mic ha detto...

Era cattolico,cominciò a ridire il rosario in carcere in Libia, come glielo aveva insegnato la nonna....il video è stato rimosso, non ho avuto il cuore di guardarlo fino in fondo

Io non ho neanche iniziato a guardarlo... Qui c'è la drammatica immagine pubblicata da Tempi
http://www.internetica.it/isis-foley.jpg

Requiescat in Pace.

Anonimo ha detto...

Io, musulmana, dico: l'ISIS è dentro di noi

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-io-musulmana-dico-lisis-e-dentro-di-noi-10076.htm

Anonimo ha detto...

Adesso salterà su qualcuno a dirci che stiamo abboccando all'amo della propaganda israelo-americana e che i califfi in questione non esistono o sono solo poveri predoni strumentalizzati dall'arcigna superpotenza che vuole dominare il mondo.......

Tommaso Pellegrino ha detto...

Per Massimiliano del commento del 21 agosto, 08:58.
Il "cattolicesimo mai così in crisi"?
Ma se questo Papa ha, tempo fa, detto che la Chiesa non ha mai attraversato un periodo tanto favorevole!
Tommaso Pellegrino - Torino

Turiferario ha detto...

Anche se è stata organizzata prima del macello iracheno, l'idea di una partita di calcio per la pace resta una solenne sciocchezza, propria di menti autoreferenziali. Quoto Mesmer, qui si sta regredendo all'infanzia.

Angheran70 ha detto...

No no , tranquillo , parta pure a difesa del cattolicesimo a fianco dei nuovi crociati con il revival del decennale dell'Iraq.

mic ha detto...

No no , tranquillo , parta pure a difesa del cattolicesimo a fianco dei nuovi crociati con il revival del decennale dell'Iraq.

Angheran70,
nessuno di noi, nemmeno lei, partirà par l'Iraq. Ma comunque le resta sempre da passare il suo tempo assistendo ad una partita di calcio, anziché adoperarsi per qualcosa di utile nell'immediato e in prospettiva.
E questo spetta, in primis, non tanto a noi che ne parliamo dietro una tastiera - e però col cuore che sanguina - ma a chi ha ruoli di responsabilità politica, e anche a chi ha una influenza morale e spirituale come un Pontefice... o dei vescovi, per svegliare e supportare il "popolo di Dio" loro affidato.

mic ha detto...

Adesso salterà su qualcuno a dirci che stiamo abboccando all'amo della propaganda israelo-americana e che i califfi in questione non esistono o sono solo poveri predoni strumentalizzati dall'arcigna superpotenza che vuole dominare il mondo.......

Che siano strumentalizzati e foraggiati è vero.

Ma sono il prodotto dell'Islam predicato da secoli in tutte le madrasse, con l'aggravante che c'è -appunto- chi li strumentalizza.
E c'è anche un rigurgito di Islam di seconda generazione di disadattati ad un occidente snervato, che purtroppo li raggiunge del cuore dell'Europa, che continua ad accogliere ed allevare questa serpe nel suo seno, con irresponsabile acquiescente indifferenza quando non servilismo...

E, se è vero che il fondamentalismo può riguardare tutte le religioni, compresa la nostra, non lasciamoci ingannare dalla perversa soluzione del dialogo a tutti i costi.

Ricordiamo sempre che la nostra identità è "teologale", non razziale né determinata da osservanze precettistiche, ma è data e alimentata dalla Fede in una Persona (Gesù Signore, vero Dio e vero uomo, Incarnato Morto e Risorto per noi) non da una religione. Ed è per la pienezza di vita, che esclude ogni genere di morte, compresa quella della vera libertà, che non è licenza di nessun genere, tanto meno di uccidere in nome di Dio. Ma è anche dovere di difendere (oltre all'anima) anche la vita propria e quella di chi ci è affidato).
E invece la neo-chiesa ha perfino rinunciato al proselitismo, che va inteso nel senso di annuncio e non di imposizione...

E ora, come conclude Patrizia Fermani in un articolo da incorniciare, "Il suicidio della chiesa del dialogo":
"...La chiesa cattolica non ha eserciti da inviare per la difesa dei suoi figli lontani, ma a loro è stata tolta anche la possibilità di dare un senso alto alla propria morte, quel senso che, solo, può aiutare ad affrontarla e a lasciare agli altri una ragione per vivere."

http://www.riscossacristiana.it/il-suicidio-della-chiesa-del-dialogo-di-patrizia-fermani/

mic ha detto...

Ringrazio l'Anonimo che ha segnalato l'articolo di Patrizia Fermani, un'altra voce del 'piccolo resto', che non conoscevo, se non per alcuni testi sulla ideologia del genere...

Francesco ha detto...

Per Tommaso Pellegrino e Massimiliano: dipende dai punti di vista. La Chiesa attuale, a seconda della propria personale sensibilità e del proprio punto di vista, può apparire nelle stesso tempo "allo sfacelo" (cioè in piena crisi) oppure "nelle migliori condizioni possibili". Benedetto XVI la pensava, coi tradizionalisti, nel primo modo, Bergoglio, coi modernisti e i relativisti, la vede all'opposto. Questo dimostra come, al di là delle chiacchiere dei normalisti e degli ottimisti, Ratzinger e Bergolgio fossero effettivamente i rappresentanti di due opposte fazioni scontratesi nel Conclave del 2005 ed erano antagonisti l'uno rispetto all'altro. Altro che fratelli: fratelli sì, ma "coltelli"... (non loro due espressamente ma i cardinali che si vedevano rappresentati da loro due). Se pensiamo che la Dottrina cattolica fondamentalmente è rimasta immutata prima e dopo il Concilio (basta leggersi il CCC per farsene un'idea) a cosa è servita la rivoluzione portata dal concilio?: semplice, cioè che oggi la stragrande maggioranza dei fedeli cattolici è convinta di avere già in tasca la salvezza della loro anima anche senza seguire i precetti e i comandamenti, mentre prima i cattolici sapevano di doversi sudare la salvezza eterna. Tutto qua. Allora, per chi, come Bergoglio e i modernisti, è convinto nella salvezza eterna universale del genere umano, logicamente il concilio è stato un bene immenso perchè ha reso la vita più comoda a tutti, clero e fedeli. Per chi, invece, sa che la dottrina ufficiale sulla salvezza eterna è rimasta la stessa di prima, il concilio ha rappresentato un fallimento generale, perchè ha convinto i cattolici che non devono fare alcuno sforzo per salvarsi l'anima, visto che siamo tutti automaticamente già salvi. I paramenti bianchi e le bare di color bianco che sempre più spesso vengono utilizzati nei funerali per le persone adulte dimostra che oggi, dopo 50 anni di postconcilio, i cattolici sono convinti di poter andare tutti in Paradiso indipendentemente dal seguire o meno i precetti e dall'avere o meno una vita sacramentale.

vighi ha detto...

io tutta questa differenza tra islam moderato e non moderato non la vedo. Magari ci sarà chi è più ortodosso, come in tutte le religioni, ma fondamentalmente la fede dell’islam è quella, la sua dottrina è quella e il corano è uno. Le parole contro gli infedeli e che cosa si deve fare contro di loro sono scritte nero su bianco e dobbiamo contare e sperare che chi le legge usi la ragione e capisca che l’interpretazione non può essere sempre guerrafondaia. Ma il problema è questo, quanti mussulmani hanno la cultura e la ragione per fare questo ? il popolo è tenuto nell’ignoranza, nella povertà, così sono più controllabili e suggestionabili da chi, secondo me, usa la religione per accaparrarsi il potere. Non a caso chi parla di un islam moderato sono di solito gli intellettuali, quelli che hanno avuto la fortuna di potere studiare, uscire dal loro paese e confrontarsi con altre culture ma anche loro hanno troppa paura, sono pochi e senza autorità. Per esempio la gente che viene da noi se ci pensiamo è tenuta lontano da noi e dalla nostra cultura, vogliono loro scuole, loro tribunali, loro luoghi di incontro perché temono che la gente apra gli occhi a lungo andare e cominci a far funzionare il cervello. Ecco questo dovremmo fare noi in Europa strappare dalle grinfie di questi carnefici le persone che vengono da noi, utilizzare la nostra cultura e società per far capire loro che al mondo sui può vivere anche in modo diverso senza essere continuamente soffocati dall’odio. Loro ci mandano le persone per colonizzarci e noi dobbiamo essere bravi a trasformarle, questo è il solo modo secondo me per combattere questi fondamentalisti. E se lo volesse l’Europa avrebbe la forza di farlo, certo bisognerebbe cominciare capendo che la nostra cultura è in pericolo e affrontare la realtà. Quella realtà che invece viene nascosta per paura e mi chiedo ma paura di che cosa? Dovremmo avere paura nel mostrarci deboli e sottomessi, perché più noi ci mostriamo deboli più queste persone non avranno rispetto di noi. Si faranno forti delle loro sicurezze contro le nostre insicurezze. Dare conto delle nostre radici, esibirle con orgoglio solo questo può essere la base di un confronto sano e prima la Chiesa e l’Europa lo capiranno meglio sarà. Nella Chiesa le poche voci,se pur autorevoli, che hanno affermato questo sono state combattute o ignorate, grande sbaglio ora i frutti si raccolgono. Vighi

Anonimo ha detto...

'Se non c'è niente per cui valga la pena di morire, non c'è allora niente per cui valga la pena di vivere'. Joseph Ratzinger.

Anonimo ha detto...

Complimenti.....pare che il giustiziere di Foley fosse inglese, mercenario assassino europeo, il top dei top, signori,benvenuti in Eurabia e guardatevi alle spalle...adesso tutti indignati dagli USA ad Israele, caccia al mostro....ma che vogliono prendere per il....?

Anonimo ha detto...

L'assassino aveva accento inglese. E allora? Può benissimo essere uno dei tanti pachistani nati e cresciuti a Londra in una famiglia islamica. British è un'altra cosa.

Stefano78 ha detto...

....ma che vogliono prendere per il....?

Osservazione giustissima!

Ma ce ne saranno tanti che si faranno prendere per il....

L'addormentamento delle coscienze e la lobotomizzazione mediatica faranno il resto.

Finchè non scoppieranno guerre civili anche in Europa, e allora i plutocrati mondiali avranno la quadrature del cerchio...

Ci "libereranno" a suon di bombe e sterminii...come del resto hanno già fatto nel 1945 in Italia.

Nel frattempo verremo sgozzati anche noi!

Stefano78 ha detto...

Questo è FATIMA signori miei.

Anonimo ha detto...

Solo un appunto, il commento di Angheran era -mi pare- volutamente ironico nei confronti di chi riteneva e ritiene che nella presente situazione non vi siano responsabilità americane e sioniste.
La realtà invece è che non è così difficile dare un nome ed un cognome a coloro che hanno armato i fanatici (e continuano ad armarli); può essere che i progetti strategici del califfo non collimino con quelli degli americani (rectius della classe dirigente -padrona- che si è impadronita del potere negli Usa), tuttavia è indubbio che a livello strategico, nell'immediato, le stragi degli indemoniati in nero, si sposino bene con la volontà di destabilizzare il pianeta che promana da Washington.
Chi ha creato il mattatoio irakeno? Chi ha spergiurato sulle armi atomiche e chimiche (assolutmente inesistenti) di Saddam ? Chi ha eliminato Gheddafi (con l'aiuto del nanerottolo -a livello fisico e morale- che noi avevamo mandato al Governo ? Chi sta cercando di fare eguale operazione con la Siria? E siamo sicuri che i movimenti di cui si ha sentore, ma scarsa notizia, nei territori cinesi abitati da islamici non abbiano fra gli sponsors i nostri cosiddetti alleati ( meglio sarebbe dire "padroni" - che tali sono, come ben sanno i loro lacchè che su mandato estero ci governano).
Insomma credo che dalle loro impronte zoccolute si capisca bene chi sono oggi gli emissari del demonio.
Che per esorcizzare le loro trame basti una partita di pallone lo possono credere solamente degli ecclesiatici la cui testa -in effetti- assomiglia molto ad un pallone (completamente sferica e piena solamente d'aria.....).
Requete.

mic ha detto...

Sull'accento inlese del barbaro assassino. È noto che ci sono diversi mercenari provenienti dall'Europa frutti delle scuole coraniche e del disadattamento...
La responsabilità è dei politici miopi quando non irresponsabili e di una chiesa dialogante ad ogni costo, non più docente e intollerabilmente "prona"...

Luís Luiz ha detto...

Foley: un Male più ovvio impossibile, anche se un po´troppo british. Adesso le forze del Bene vengono in socorso delle folle cristiane impaurite, cominciando per i barbari bambini di Gaza.

Rr ha detto...

Secondo il Guardian, l' assassino di Foley si chiametebbe John, non proprio un nome pakistano o irakeno.
Rr

Anonimo ha detto...

Chi siamo noi per giudicarlo? Non bastano vecchie buone intenzioni, e certe uscite tempestive, da mosche cocchiere o da battistrada, certe battaglie di libertà o certe foglianti veglie a sostegno di ebrei o di cristiani o di chiunque altro sia oggetto di pregiudizio e di inimicizia banditesca. Ci onoriamo di avere tra i nostri collaboratori più illustri strenui difensori della comunità musulmana di Sarajevo per anni assediata e torturata dai mozzorecchi di Karadzic e Mladic.
Il mondo secolarista applaude il Papa (gli piace troppo, decisamente troppo) per la sua cattolicissima misericordia, per il passaggio del peccato in seconda linea teologica, per quella sua modernità postconciliare che si vede all’opera anche in quel ritardo e in quella enfasi a bassa intensità sul significato della persecuzione dei cristiani da parte di orde fanatizzate del jihadismo islamista.
L’accento vaticano è posto sul destino crudele delle minoranze tutte, tra le quali quelle cristiane, e niente è trascurato allo scopo di non rinfocolare, fino a troncarla o a sopirla, la relazione storica particolare, violenta e annientatrice, che l’islam politico integrista e fondamentalista ha stabilito con gli apostati e in particolare i cristiani o infedeli, con radici forti in tutta l’avventura grande dei maomettani, fin dal principio. Il Papa non recita nel teatro epico dei pupi come Goffredo, Tancredi o Rinaldo, il suo orizzonte non è la riconquista di Gerusalemme o la difesa di Roma e dell’occidente cristiano, si affida all’Onu e all’umanitarismo del secolo.


http://www.ilfoglio.it/articoli/v/120129/rubriche/vaticano/francesco-le-buone-cose-di-ottimo-gusto-che-pensa-e-il-freno-del-gesuita.htm

Anonimo ha detto...

“E’ l’ora di agire e far sparire l’ISIS” Intervista
al Card. Philippe Barbarin

http://stanzevaticane.tgcom24.it/2014/08/21/e-lora-di-agire-e-far-sparire-lisis-intervista-al-card-philippe-barbarin/

Rr ha detto...

OT: effedieffe sulla ucraina

Anonimo ha detto...

segue da Il Foglio

La domanda che ci facciamo e che rivolgiamo al suo mondo cattolico riguarda non la liceità ma il prezzo di questi comportamenti e di queste tendenze. Se si lascia governare da esperti etici in materia di famiglia e di amore e di educazione dei figli (lasciamo stare la sessualità, zona giustamente liberata ma bizzarramente in via di giuridicizzazione matrimoniale); se si lascia vivere di fronte al potere creativo della tecnoscienza in materia di ingegneria biologica, e decide di non cogliere con enfasi idonea il momento dell’eugenetica o della dissoluzione dei vincoli sociali familiari, in favore di una bella e misericordiosa ma impraticabile teologia in ginocchio (quella del cardinale Walter Kasper), noi in qualche senso lo comprendiamo. La cultura dei gesuiti ha in ogni secolo moderno, fin dal Cinquecento originario, concesso alla chiesa di porre la mistica e la pastoralità missionaria del dialogo tra le culture al centro dell’evangelizzazione, con risultati in certi casi spettacolari per intelligenza e sapienza. Epperò c’è un costo per tanta disponibilità, per tanta gioia evangelica, per tanta popolarità, per tanta immedesimazione. Fissarne il limite, riflettere sulla circostanza e sul rischio classico del lassismo etico, sarebbe forse una buona cosa. Per non essere sorpresi da lodi imbarazzanti di coloro che, dentro e fuori la chiesa, amano troppo l’amore cristiano e vi si involtolano e confondono anche quando l’amore mette in ballo la giustizia.

Anonimo ha detto...

... e prima

...Ma le buone cose di ottimo gusto che il Papa pensa e dice sono come frenate, si nota sempre un elemento di imbarazzo, autentico, non spocchioso, legato alla impostazione pastorale, teologica e politica del pontificato gesuita, il pontificato del rilancio profetico della misericordia e dell’infinito perdono divino....

mic ha detto...

Dalle segnalazioni che precedono viene evocata una "pastorale gesuita".

Personalmente, posso dire di aver conosciuto, nella mia formazione, gesuiti di grande spessore intellettuale. Due in particolare. P. Mariano Ballester: sulla preghiera profonda e p. Giuseppe de Gennaro: sullo yoga cristiano (connubio già paradossale di per sé, ma l'ho capito solo strada facendo).

Abbandonati entrambi, per aver constatato, senza mezzi termini, un ineludibile sincretismo per la mia esperienza di allora non riconosciuto immediatamente; ma senza andare troppo oltre, penso per grazia...
Lo stesso dicasi per i non pochi gesuiti affascinati dalle mistiche orientali.
Se tanto mi dà tanto.... altro non saprei dire.

Anonimo ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-james-foley-la-preghiera-lo-ha-reso-un-uomo-libero-10087.htm

Angheran70 ha detto...

"Ma comunque le resta sempre da passare il suo tempo assistendo ad una partita di calcio, anziché adoperarsi per qualcosa di utile nell'immediato e in prospettiva".


Mic , la "bergogliata" della partita interconfessionale era e rimane tale a prescindere da quello che sta accadendo. Lasciamo queste saldature forzate a chi per lavoro cucina le notizie per un fine ben preciso.

Mi chiedo cosa sta succedendo ai siti tradizionalisti? Cos'è questo revival di una stagione già vista e analizzata dieci anni fa? Davvero pensiamo di supplire al protestantesimo "martinista" di Bergoglio o chi per lui col protestantesimo cristianista?
E' un esperimento già visto e dagli esisti disastrosi per i cattolici sia a livello di dottrina che di politica interna ed estera.

Questa soluzione venne proposta anche a Benedetto XVI partendo dal presupposto - indubbiamente valido - della difesa delle proprie radici.
Ma attenzione se si può condividere il presupposto non è detto che si debba adottare la stessa soluzione.

E' una solenne menzogna che Benedetto XVI abbia accettato questa visuale. Nel libro "Senza Radici" rifiuta l'idea di una religione civile poichè afferma essa esiste già e non è altro che l'essenza del protestantesimo.

E' inutile che Socci , il Timone , persino Riscossa Cristiana ripartano per la tangente. Non è in atto nessun risveglio del cattolicesimo se per cattolicesimo intendiamo la religione degli atei devoti, felici di poter di nuovo suonare la grancassa per chi sappiamo.
Prendersela con Bergoglio per questi motivi è meschino e una benchè magra consolazione.

mic ha detto...

Angheran,
io non so se Socci, Riscossa cristiana o il Timone (che conosco meno) abbiano ragioni diverse o ulteriori rispetto a quanto emerge dagli scritti - e dunque dai pensieri - che propongo perché li condivido e perché mi pare centrino i problemi e ci aiutino ad approfondire, anche aggiungendo o rettificando qualcosa.
Il mio approccio, mi pare chiaro, è più teologico che politico anche se ovviamente la politica e l'impegno civile c'entrano sempre.
Quanto all'atteggiamento nei confronti dell'Autorità che ignora o addirittura disprezza sia le nostre esigenze spirituali che ogni istanza di ermeneutica che non tagli, appunto, le radici o non ci faccia passare per tali dei polloni infruttiferi, non lo etchetterei se non per quello che è: testimonianza e riaffermazione della "romanità" e della "cattolicità" della nostra Chiesa, per quanto possibile.
Di Ratzinger conosco quasi tutti gli scritti, ma non quello che lei cita. E comunque il mio percorso ha semplicemente seguito passo dopo passo le 'mutazioni' degli anni recenti e non credo si inquadri in contesti specifici che portano avanti progetti più vicini alla consorteria che all'espressione di un libero pensiero, pur ancorato ai fondamenti, quelli inalienabili, della nostra Fede.

RIC ha detto...

Due segnalazioni interessanti:
La prima sulla formazione di una nuova comunita' di rito tradizionale annunciata da Padre Loewenstein; la seconda sulle dimissioni di BXVI.
Di seguito i due link

http://cordialiter.blogspot.it/2014/08/in-italia-sta-per-nascere-una-nuova.html

http://cordialiter.blogspot.it/2014/08/circa-le-dimissioni-di-benedetto-xvi.html

RIC ha detto...

Gira voce che giovedi' 28 Canizares lascerebbe il Culto Divino per tornare a Valencia. Che Dio ci aiuti per la sua sostituzione.....

Enrico ha detto...

Caro Angheran,
mi trova del tutto d'accordo.

Anonimo ha detto...

Un Magister meno critico.

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350859

filippo. ha detto...

...che magari, poi, oltre alle parole e all'indignazione un aiuto concreto per i cristiani irakeni lo si potrebbe dare attraverso il Pontificio Istituto Missioni Estere

dettagli sul sito di asianews

cordialità filippo

Angheran70 ha detto...

Eh beh , non pensiamo che in Vaticano dormano tutti. Un anno fa le circostanze erano quasi le stesse e a Bergoglio riuscì di fermare un attacco quasi scontato.
Adesso non si capisce perchè il mondo cattolico dovrebbe partire lancia in resta.. Quello di Introvigne sulla Bussola è invece il solito pacchetto "tuttoincluso" : principi non negoziabili con sostegno alla politica estera USA.

Rr ha detto...

Bergoglio riusci' a...

Ma non mi faccia ridere! In Siria non si e' andati avanti perché ci si e' messa di mezzo la Russia e la Cina, che han bloccato la risoluzione ONU x l' intervento, e il Parlamento inglese che, "miracolosamente"
( verosimilmente x paura dei musulmani di casa) ha votato contro l' intervento, e lo stesso Pentagono che ha avvertito che intervenire in Siria, caro Obamuccio, non era come farlo in Libia.
Che l' intervento del VdR sia stata l' ennesima sceneggiata, e' dimostrato dagli eventi successivi.
Ora il Vaticano si e' mosso ( stendiamo un pietoso velo) solo perche' si trattava dell' Irak, dove non c'e' il cattivissimo Assad, e perche' i numeri dell' "operazione ISIS" sono " astonishing" - moh, c' hanno pure i droni, che non sono propriamente modellini d' aereo telecomandabili da ragazzini.
Comunque, stia tranquillo: nessun "cattolico" europeo partira' in crociata. E stavolta manco gli Usa, " parraim" dell' Isis.
Rr

Anonimo ha detto...

La cosa più incredibile che Martina Stoessel, in arte Violetta, canterà la canzone "Imagine" di J. Lennon, "riconosciuta universalmente come inno alla pace", che non è neppure anticristiana, perché è apertamente antireligiosa. Il testo dice: "Immagina un mondo senza religione".
http://www.bambini.eu/2014/08/29/partita-per-la-pace-martina-stoessel-parla-italiano-guarda-il-video

Altro tassello verso la nuova (ir)religione universale!
Antonio Volpato

e cc ha detto...

E' veramente macabro : mentre a oriente si ammazza e si scanna , in occidente si ride e si scherza ! Chissa' , forse abbiamo sprecato un'occasione . Forse Avremmo dovuto concordare la recita del S.Rosario al di fuori dello stadio , con la Croce per bandiera !
Non per una provocazione , ma come contromossa