Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 27 maggio 2016

Venerdì 27 maggio. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione. Ecco le consuete preghiere, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che [trovate qui].

Altre notizie e avvisi su Riscossa Cristiana [qui]

Questa settimana preghiamo in riparazione delle gravi offese al Sacro Cuore di Gesù, compiute dal cardinale Kurt Koch che, in una conferenza a Cambridge ha affermato che i cristiani non devono cercare di convertire gli ebrei (clicca qui). Ricordiamoci che gli ebrei negano la divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, e sono quindi nell’errore,  e che Cristo ha detto “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (Mc, 16, 15). Siamo quindi impegnati anche a pregare per la conversione degli ebrei, che non potranno che essere dannati se continueranno pervicacemente a non riconoscere Gesù Redentore, Figlio di Dio, Perfectus Deus, perfectus homo, come non lo riconobbero quando lo condannarono alla crocifissione.

Per la nostra formazione, leggiamo la prima parte del capitolo “Sulla preghiera madre sacrosanta di virtù”, tratto da “La scala del Paradiso” di San Giovanni Climaco. Il testo potrà essere scaricato in formato pdf cliccando qui; in tal modo potrete costituire e conservare la vostra biblioteca di letture di formazione.

6 commenti:

Dalla pagina Fb di E.M.Valli ha detto...

Anime belle con la misericordina lasciata a casa sulla pagina facebook di Aldo Maria Valli.
Interessanti gli scambi. Non poteva mancare quello che tira fuori Socci: ormai è un classico. Aldo Maria Valli mi piace sempre più……

Michele Berti:
Lei è davvero un giornalista che ama la verità, o uno che scrive qualunque cosa per compiacere il suo editore ?
Aldo Maria Valli :
Naturalmente uno che scrive qualsiasi cosa per compiacere il suo editore (ma quale?). Grazie per l’attenzione.
Michele Berti:
Prego… no perché io mi chiedevo una cosa … lei è persona piuttosto “famosa” quindi può facilmente muovere le sue critiche al papa di persona … però preferisce farlo sotto i riflettori, mi chiedevo l’utilità del suo articolo, ovviamente a parte quella di seminare dubbi sul papa e la sua opera …. davvero non capisco l’utilità delle sue critiche al papa…. sarei grato se mi spiegasse l’utilità…
Aldo Maria Valli :
Gesù e il suo Vangelo sono quanto di più prezioso esista per noi credenti. Se lei vede che un pastore ne travisa il significato, che cosa fa? Sta zitto? Certo, è possibile. Per quieto vivere, per non scandalizzare i “piccoli”, per rispetto umano verso il pastore. Ma, alla fine, il tutto non si traduce in un peccato, quanto meno, di omissione? Sono domande che pongo a me stesso oltre che a lei, gentile Michele. Domande dolorose in un tempo di prova.
Michele Berti :
Le avevo chiesto l’utilità di questa critica mossa al papa , mettendola sotto i riflettori e non ( come spiega il vangelo) facendola al diretto interessato
Aldo Maria Valli:
Gentile Michele, non dimentichi che io sono un giornalista. Nelle vesti di commentatore, non di cronista, e nelle sedi opportune, è mio preciso dovere esprimere fondate opinioni, anche per non incorrere nel peccato di omissione.

Raffaele Zappatore :
Gentile sig. Valli, devo dire che sono pienamente d’accordo con quello che ha scritto. Preciso che mi trovo in sintonia con quasi tutto ciò che Papa Francesco dice e fa (e oltretutto per me dal papa bisogna lasciarsi educare). Ma questo non mi esime da dissentire da alcune sue considerazioni che vogliono avere uno sguardo inclusivista, ma che sono oggettivamente non aderenti alla realtà (tipo, ma non solo, il paragone tra islam e cristianesimo). Del resto, se si nota, tutte le frasi problematiche uscite dalla bocca del Papa, le ha dette durante delle interviste a braccio. In un suo libro/intervista scritto quando ancora era cardinale, aveva detto che non amava le interviste, perché, una volta finite, si accorgeva che non voleva dire molte delle cose che in verità aveva detto all’intervistatore. Mi domando allora -se il Papa stesso ha riconosciuto che le interviste a braccio non sono il suo forte- perché continui a farle tranquillamente se da cardinale non le faceva quasi mai!
Aldo Maria Valli:
Gentile Raffaele, grazie. Sono in sintonia con lei. Sapesse quanto mi costa criticare il nostro papa, ma la verità viene prima anche del papa. Concordo anche sulla modalità comunicativa dell’intervista. Un caro saluto.

Dalla pagina Fb di E.M.Valli-2 ha detto...

Dario Alessandrini:
Gent.mo dott. Valli, vorremmo tutti capire cosa sta succedendo nella chiesa di oggi. Sono tre anni che sentiamo le cose più bizzarre: la legge come ideale estrinseco di perfezione, la “debolezza umana” identificata con la natura, la coscienza come facoltà della persona, elogi per Pannella, Bonino e Napolitano.
Mi coglie di sorpresa la sua critica al papa solo ora. La misura è colma?
Aldo Maria Valli:
Gentile Dario, il discorso è lungo e non lo si può affrontare in due righe. Per quanto mi riguarda c’è da considerare anche la delicata posizione che occupo. Non si tratta certo di paura, ma del desiderio di non provocare rotture. Di fronte a certi travisamenti però non si può restare zitti. Cerchiamo giorno per giorno di combattere la buona battaglia. Certamente il momento è drammatico. Ci vuole grande senso di responsabilità.

Carlo Baviera:
il veleno di Socci si espande. Lo Spirito Santo ha sbagliato la scelta in Conclave? Il pelo nell’uovo nuovo criterio per giudicare Vangelo e Concilio.
Aldo Maria Valli :
Gentile Carlo, grazie per l’attenzione. A me piace pensare con la mia testa e metterci la faccia. Il pelo mi sembra bello grosso. Lasciamo stare Socci e proviamo ad argomentare.

Valentina ha detto...

Oddio, l' " intellettuale di riferimento " ha dei fondati dubbi ed i suoi affezionati lettori, non usi a ragionare con la propria testa, non sanno più cosa pensare. Peccato non poterlo denunciare al Soviet dei giornalisti !

In tutti i luoghi del mondo dove ho dato messaggi, sembra che si sia predicato nei cimiteri, non c’è stata la risposta che voleva il Signore. ha detto...

Si puo' credere o non credere , non ha importanza perche' per credere non abbiamo bisogno di segni , abbiamo bisogno di fede , e questo dobbiamo continuare a chiedere , insieme al dono delle lacrime . Con questo vorrei sottolineare che da Fatima la Madonna non smette di dirci di " riparare "e il Buon Dio l'ha mandata anche in Argentina . Per deciderci una buona volta ! In cielo non sono tollerate "macchie" di alcun genere. Leggere di questa apparizione della Vergine Maria non serve ad accrescere la mia fede ma a fare l'esame di coscienza , il punto della mia situazione :

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-aborto-e-divorzio-i-messaggi-moderni-della-vergine-16299.htm

La veggente esegue e si scopre che si tratta di una statua raffigurante la Madonna col bambino e il Rosario, che fu benedetta nell’800 da Papa Leone XIII in occasione della fondazione della cattedrale cittadina. Lo stesso Leone XIII il cui sogno premonitore sul diavolo sciolto dalle catene per 100 anni rappresenta ancora oggi una delle profezie più misteriose della storia recente.

..e ritorna come un ritornello Leone XIII ( e S.Michele Arcangelo ).

Anonimo ha detto...

Cosa avremmo detto se Pio XII avesse abbracciato Hitler?

L'incontro tra il Papa e l'Imam di Al Azhar, Ahmed al Tayeb. Ovvero, il Papa che abbraccia il suo carnefice.
Perchè il Pontefice non ha chiesto ragione delle tanti stragi di cristiani avvenute in questi mesi in Iraq, Siria o Pakistan? Perchè non ha chiesto all'Imam in nome di quale Dio sono stati uccisi ?
Cosa avremmo detto se Pio XII avesse abbracciato Hitler?
Se avesse sentito una parola di pietà nei confronti di quei poveri morti, forse il Papa avrebbe dato un significato di perdono al suo abbraccio.
(Vittorio Sgarbi)

mic ha detto...

"E in verità lo spirito di espiazione o di riparazione ebbe sempre le prime e principali parti nel culto con cui si onora il Cuore Sacratissimo di Gesù, ed è certo il più consono all’origine, alla natura, all’efficacia, alle pratiche proprie di questa particolare devozione, come è confermato dalla storia e dalla pratica, dalla sacra liturgia e dagli atti dei Sommi Pontefici. Infatti, nel manifestarsi a Margherita Maria, Cristo, mentre insisteva sull’immensità del proprio amore, al tempo stesso, in atteggiamento addolorato, si lamentò dei tanti e tanto gravi oltraggi a sé fatti dall’ingratitudine degli uomini, con queste parole, che dovrebbero sempre essere colpite nel cuore delle anime buone né mai cancellarsi dalla memoria: « Ecco — disse — quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e li ha ricolmati di tutti i benefìci, ma in cambio del suo amore infinito, anziché trovare gratitudine, incontrò invece dimenticanza, indifferenza, oltraggi, e questi arrecatigli talora anche da anime a lui obbligate con il più stretto debito di speciale amore ». "
Pio XI - Enc. "Miserentissimus Redemptor", 8 maggio 1928