Nella nostra traduzione dal National Catholic Register, un intervento del Card. Jorge Urosa Savino, arcivescovo emerito di Caracas, Venezuela, che rimarca il punto chiave per rivitalizzare la Chiesa In Amazzonia e, ovviamente, non solo... Indice degli articoli pubblicati sul tema.
Si avvicina la fine del sinodo pan-amazzonico. Abbiamo già visto i risultati - alcuni piuttosto innovativi - dei vari circuli minores (gruppi di lavoro ristretti) più interessanti e impegnativi. Naturalmente si tratta di proposte che dovranno essere sottoposte alla votazione finale. Qualunque sia il risultato, vorrei sottolineare in questo articolo il punto chiave per il rilancio della Chiesa in Amazzonia.
Il Sinodo deve annunciare chiaramente che la missione fondamentale della Chiesa è annunciare Gesù Cristo come [non manca unico? -ndT] Salvatore nostro.
Ciò vale tanto per le comunità indigene dei vicariati missionari quanto per le chiese già costituite come arcidiocesi e diocesi della Chiesa universale. È importante rafforzare l’opera di evangelizzazione e l’annuncio chiaro, esplicito e lampante di Gesù come Via, Verità e Vita, Colui nel quale è svelato il mistero del genere umano e ogni sapienza umana ha senso. Secondo quanto chiaramente affermato dal Concilio Vaticano II nella costituzione pastorale Gaudium et spes (10 e 22).
La missione fondamentale della Chiesa: evangelizzare
Senza ombra di dubbio, missione fondamentale della Chiesa è annunciare Gesù Cristo. Questo punto è stato ben evidenziato da uno dei circuli minores. Hanno fatto un ottimo lavoro di enunciazione. È davvero il fulcro della missione della Chiesa. Tutti gli altri temi: gli ambiti ecologici, sociali, culturali e anche pastorali come i ministeri, l’organizzazione e l’autorità nella Chiesa sono certamente importanti; ma secondari.
Ciò che è veramente importante è che la Chiesa cattolica in Amazzonia, come nel resto del mondo, viva e annunci con la gioia del Vangelo – come ci chiede Papa Francesco – la sua fede in Gesù, Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, Re dei Re, e Signore dei Signori, principio e fine.
Come abbiamo detto con rispetto nelle precedenti riflessioni sull’instrumentum laboris (documento di lavoro), sarebbe importante studiare perché, nonostante il grande e oltre misura impegnativo, costante lavoro e presenza di molti missionari, le chiese protestanti siano cresciute, mentre i frutti del nostro lavoro pastorale non sono stati quelli sperati. Molte comunità indigene sono grate per il lavoro sociale dei missionari cattolici, ma preferiscono le chiese protestanti. Uno dei circuli minores ha sottolineato questo dato. Purtroppo, l’instrumentum laboris non ha preso in esame le cause di questa realtà fondamentale.
Dobbiamo, quindi, rafforzare l’annuncio di Gesù Cristo ai popoli indigeni e rispettosamente invitarli a convertirsi ed essere battezzati, affinché possano ricevere l’immenso tesoro di diventare figli di Dio e membri della Chiesa.
Inculturare il Vangelo
Siamo al dunque: Dobbiamo evangelizzare e inculturare il Vangelo di Gesù Cristo! Naturalmente questo non significa imporre la cultura europea o occidentale alle popolazioni indigene. Significa annunciare Cristo come Salvatore e Redentore, come nostro amico e fratello, con le esigenze che ne derivano di cambiamento di vita, di moralità familiare, di comportamento sociale, come anche nel mondo economico, di rifiuto degli idoli e della loro schiavitù alle forze della natura – che il Vangelo entri nelle loro culture. Questo è ciò che s'intende per “inculturazione del Vangelo”.
Dobbiamo evangelizzare apertamente ed esplicitamente. Il dialogo e l’accompagnamento non sono sufficienti. Certo, sono necessari, ma allo stesso tempo dobbiamo offrire e annunciare Gesù. Ricordiamoci di San Paolo:
“Guai a me se non evangelizzo (1 Corinzi 9:16).
La missione della Chiesa è annunciare il Vangelo. E sappiamo che Cristo ci cambierà radicalmente e creerà l’uomo nuovo, la nuova comunità, la nuova famiglia, santificata dalla grazia sacramentale.
Il che esige da noi, promotori dell’evangelizzazione, e specialmente dai vescovi, dai sacerdoti e dai religiosi, una conversione continua, personale e pastorale. Che riconosciamo, personalmente e risolutamente, Gesù come Signore della creazione e della storia, come Buon Pastore, come Luce del mondo, come nostro Salvatore. E come tale dobbiamo presentarlo ai nostri fratelli. Naturalmente non dobbiamo disprezzare le culture indigene! Ma dobbiamo portare loro l’antica sapienza divina, rivelata nell’Antico Testamento e in particolare da Gesù Cristo. Dobbiamo portare loro il dono della vita nuova in Cristo, la luce della grazia, la speranza della vita eterna. Dobbiamo liberarli dalla schiavitù della natura, annunciando la signoria di Dio Padre e di Cristo, suo Figlio, volto della Divina Misericordia, sulla creazione e su ognuno di noi.
Il che esige da noi, promotori dell’evangelizzazione, e specialmente dai vescovi, dai sacerdoti e dai religiosi, una conversione continua, personale e pastorale. Che riconosciamo, personalmente e risolutamente, Gesù come Signore della creazione e della storia, come Buon Pastore, come Luce del mondo, come nostro Salvatore. E come tale dobbiamo presentarlo ai nostri fratelli. Naturalmente non dobbiamo disprezzare le culture indigene! Ma dobbiamo portare loro l’antica sapienza divina, rivelata nell’Antico Testamento e in particolare da Gesù Cristo. Dobbiamo portare loro il dono della vita nuova in Cristo, la luce della grazia, la speranza della vita eterna. Dobbiamo liberarli dalla schiavitù della natura, annunciando la signoria di Dio Padre e di Cristo, suo Figlio, volto della Divina Misericordia, sulla creazione e su ognuno di noi.
In questo senso è essenziale che il documento finale del Sinodo promuova un’evangelizzazione chiara, in Amazzonia e nel mondo intero, senza timore di ferire i popoli indigeni e promuovere la parrhesia dello Spirito Santo, con rispetto, naturalmente, ma senza ansia – non apologeticamente, come se chiedesse perdono per portare il tesoro di Cristo ai popoli indigeni dell’Amazzonia.
Il Rito Amazzonico proposto
In questa stessa linea, dobbiamo anche focalizzarci sul possibile rito amazzonico-indigeno [della Messa], che il Sinodo potrebbe proporre. Non c’è nulla di male. Nella Chiesa, ci sono molti riti. [Qui il Cardinale ignora che "i molti riti" presenti nella Chiesa, oltre al Rito Romano Antico e a quello riformato di Paolo VI (che purtroppo ha aperto ad una creatività sfociata spesso in abusi), sono quelli salvaguardati da San Pio V all'epoca del riordino operato col Messale Tridentino, col requisito dell'autorevolezza di essere praticati da almeno 200 anni -ndT]
Naturalmente dovrebbe essere preparato molto bene. E certamente il possibile rito amazzonico deve evitare qualsiasi tipo di sincretismo estraneo o scorretto. Il sincretismo presente nel rito celebrato nei giardini vaticani il 4 ottobre intorno a una grande coperta, guidato da una donna amazzonica circondata da strane e ambigue immagini, dovrebbe essere evitato. È deplorevole che, nonostante le numerose critiche a quel rituale, nessuno degli organizzatori abbia spiegato di cosa si trattasse. La ragione dei molti commenti critici è proprio la natura primitiva e l’aspetto pagano della cerimonia e l’assenza di simboli, gesti e preghiere cattoliche riconoscibili nei movimenti e nelle prostrazioni di quel sorprendente rituale.
Questo tipo di sincretismo deve essere assolutamente evitato. La liturgia o Rito latino romano, in particolare la Sacra Eucaristia offerta solo a Dio, è semplice, sobria, austera e di facile comprensione per coloro che ricevono un’adeguata iniziazione. Un eventuale rito amazzonico deve rispettare la natura sacra dell’Eucaristia e mantenere i suoi elementi fondamentali, e mentre possono essere introdotti altri gesti, nessuno può essere simile a gesti non cattolici, animisti o naturalisti.
Conclusione
Benediciamo il Signore per il lavoro impegnativo e generoso offerto in Amazzonia, nella giungla come nelle aree urbane, nei vicariati e nelle prelature, nelle arcidiocesi e nelle diocesi, da vescovi, missionari, sacerdoti e diaconi, laici religiosi e consacrati dediti a molteplici impegni ecclesiali.
Imploriamo Dio, Creatore dell’universo e Padre nostro, che questo sinodo riaffermi con decisione e chiarezza la missione evangelica della Chiesa in Amazzonia e nel mondo intero, e che i cattolici, specialmente i ministri del Signore e i religiosi, continuino a vivere e ad annunciare con gioia il Vangelo di Gesù Cristo, “l’unico nel cui nome possiamo ottenere la salvezza e il perdono dei peccati” (cfr At 4,12; Gaudium et Spes, 10).
+cardinale Jorge Urosa Savino(Lo stile del commento è stato adattato).
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
32 commenti:
Chiacchiere.
Un passo a destra, uno a sinistra.
Se non vedo frutti di una inversione totale, costante, duratura, non credo ai giocolieri delle parole, alla continuità nella discontinuità, al dialogo ora moderato, un po' censurato, accogliente salvatore... Per limite mio, personale, con me hanno chiuso. Sarebbe molto meglio per loro e per noi, invece di sinodi fondellari, che organizzassero sani tornei vaticani di bocce per la terza/quarta età, con sane bevute di rosso a Santa Marta oppure tornei di tresette in continuità con tornei di asso pigliatutto, al conventino, bagnati da ampi boccali di birra bavarese. Preferisco un ciucco involontario ai gruppi che, scientemente, stanno prendendo per i fondelli mezzo mondo, con la pastorale, con i riti diversi ma uguali.... Basta.
Annunciare Cristo "come Salvatore nostro" così,
in generale, o come u n i c o Salvatore?
Siamo sempre all'annuncio fasullo stile
Vaticano II? L'annuncio del dialogo non
della conversione. Se Cristo NS non è, come ha
detto e fatto vedere, Lui stesso la sola
e unica "porta delle pecore", per cui al
di fuori della Chiesa cattolica (unica
rimasta fedele al dogma sino al Vaticano II),
non c'è salvezza, a che serve un annuncio del
genere?
Solo a gettar polvere in faccia?
O.
Este Sínodo con su Instrumemtum Laboris -base de las Discusiones- es ya una Traición a Cristo.
Cualquiera sea el Documento final, no espero ya nada bueno.
La entronización de la Pachamama, acto idolátrico y nefando, desacredita a todos los participantes de este Sínodo o lo que sea. Estamos llegando al colmo.
Mons. Viganò condanna Sinodo Amazzonia
https://www.youtube.com/watch?v=juXi7Ys5lJ4
https://www.lifesitenews.com/news/vatican-whistleblower-abp-vigano-awarded-for-defending-faith-by-us-catholic-group
Vatican whistleblower Abp Viganò awarded for defending faith by US Catholic group
Le notizie sui riti pagani compiuti pure in Vaticano presente il papa sono causa di immensa tristezza. Ma il modernismo non vincerà! Domani alle ore 10 si terrà in monastero la preghiera dei sette Salmi penitenziali colle litanie dei Santi, per implorare Dio perché elimini dalla Chiesa il cancro maligno del neomodernismo, perché i sacri gerarchi vengano ricondotti all'ortodossia della fede, i nemici della Chiesa siano sconfitti e trionfi l'ortodossia.
Sono i salmi: 6, 31, 37, 50, 101, 129, 142 + le Litanie dei Santi
Dal Monastero benedettino tradizionale antimodernista
Grazie caro perche' ,anche se dall'ospedale, mi dai la opportunita' di essere in comunione di preghiera .
A estas alturas no se puede esperar nada de una Jerarquía cobarde y traidora. Menos palabras, señor Cardenal, y más hechos. Se trata de las almas.
Da mihi animas, caetera tolle.
Andrea Sandri:
Erwin Kräutler, vescovo e prelato emerito di Xingu (Brasile), dice che non ha mai battezzato un indio e non ha alcuna intenzione di farlo. Il retropensiero è che Pachamama li salva. Rahnerismo rancido.
De Mattei e Valli: perché il Papa degrada il papato?
“Mi chiedo soltanto: fino a quando dovremo sopportare questa svalutazione, questo immiserimento, questa sconcertante opera di progressivo degrado della figura papale e della sua autorità?” Queste considerazioni che faccio mie non sono mie, ma di Aldo Maria Valli, sul suo blog Duc in Altum di cui vi consiglio la lettura.” (Roberto de Mattei)
https://www.youtube.com/watch?list=PLjmINGketxQbLw8hGUq1hkNrX9PaBL7wO&v=bOitNzouy5A
Ci sarò anch'io domattina alle 10 x i Salmi penitenziali. In questi ultimi due giorni sto rileggendo " I Padri della Chiesa" di Gabriel Peters, la parte che riguarda il IV secolo, ovviamente. Anche quello periodo assai tormentato e difficile. Mi è di grande conforto trovare descritto come gli esseri umani facessero i loro progetti, manipolassero il proprio e l' altrui potere, e poi alla fine sono le porte dell' inferno che non hanno prevalso. Allora no, e perché mai il Signore non dovrebbe essere ancora Lui a dirigere la Storia della salvezza,la Sua Storia, secondo le linee già da Lui rivelate ? In fondo ci ha già detto che essere cristiani vuol dire vivere in speranza e non per visione. Per quanto a volte sembri, o meglio sia difficile, ogni giorno è bene recuperare la dimensione della speranza che, fondata in Dio, è più certa della certezza fondata sull' uomo e sui suoi disegni.
Grazie cara Valeria, Laus Deo! E grazie a tutti voi che il Signore ha uniti in questo tempo e in questa piccola - o grande, non sappiamo quanto - cordata, nella scalata di un versante impervio della storia, soffrendo, offrendo; ma saldi e affidati e, in Lui, l'uno con l'altro rinfrancati e rinvigoriti per quanto ancora ci aspetta.
Un pensiero particolare per chi ha scritto alle 17:01, dall'ospedale. Siamo con te e domani alle 10 ci ritroveremo.
https://lanuovabq.it/it/idoli-da-distruggere-la-lezione-di-san-vigilio
SINODO E DINTORNI
Idoli da distruggere, la lezione di san Vigilio
EDITORIALI24-10-2019 Francesco Agnoli
I primi secoli di cristianesimo sono zeppi di vescovi, santi, papi che, spesso a rischio della vita, abbattono idoli pagani, li distruggono, li bruciano, li buttano nei fiumi. Come san Vigilio di Trento, martire proprio perché fu lapidato dopo essersi disfatto di un idolo.
https://www.youtube.com/watch?v=q8YZ_dJ1Pv0&feature=share&fbclid=IwAR0fGb1UWGm5OLiPKEG4DXLIDp-e_tD8UIVj_bGrX-S7P6w-DYA-0a9zjns
VARREBBE LA PENA DI SENTIRLO. MARIA è LA NOSTRA CONDOTTIERA
https://www.ilfoglio.it/chiesa/2019/10/23/news/in-cina-radono-al-suolo-le-chiese-ma-il-vaticano-piange-per-pachamama-282479/
In Cina radono al suolo le chiese, ma il Vaticano piange per Pachamama
Vatican News contro gli “iconoclasti”, padre Spadaro cita l'Isis
Giulio Meotti:
"E' conto alla rovescia per la morte del cristianesimo in alcune parti del Medio Oriente". Lettura consigliata soprattutto a quei prelati e cattolici adulti scandalizzati per le statuette pagane finite nel Tevere, ma abbondantemente silenti sulla vera iconoclastia anticristiana. Ok l'Amazzonia. Ma i cristiani uccisi ognp giorno in Nigeria e altrove non sono anche loro indigeni, cacciati dalle terre in cui hanno vissuto per 2000 anni? O forse c'è che è facile accusare le multinazionali e l'Occidente, ma quando c'è di mezzo la mezzaluna si ha la bocca più cucita?
È inutile che lo annunci se poi fa il contrario.
È meglio che nella pentola si veda chiaramente che manca il coperchio...
Or
Chiedo preghiere per il ragazzo di 25 anni al quale ieri sera a Roma, mentre era con la fidanzata, durante una rapina hanno sparato alla testa,
È gravissimo, lotta tra la vita e la morte
https://www.ilmessaggero.it/roma/news/roma_rapina_sparatoria_caffarella_ferito_grave_news-4818074.html
Sono veramente figli del diavolo, e fanno le sue opere, ogni giorno di più: tacciono sulle persecuzioni, violenze, stragi operate contro i cristiani nel mondo e accusano chi si indigna del loto neopaganesimo. Stiano attenti, perché dall'inferno non di torna indietro, e lì avranno so tormenti, non cariche pubbliche, prebende, onori e, magari, fanciulli con cui spassarsela. Deus non irridetur !
Il ragazzo purtroppo è morto. Possiamo solo pregare per la dua anima...
https://apostatisidiventa.blogspot.com/2019/10/servi-sciocchi-del-male.html
In questi ultimi tempi mi sembra che molti giovani, giovanissimi perfino fanciulli muoiano così, accidentalmente, per una qualche disgrazia durante la loro normale vita quotidiana, per alcuni ho pensato perfino ad una predazione di organi su commissione, oppure ad una offerta spontanea su richiesta del Signore ad un livello molto alto, quasi angelico, al livello di integrità nel quale ancora erano, vicini al Cielo dal quale erano scesi da una manciata di anni, potrebbe essere anche un castigo per i milioni di bambini che abbiamo ucciso con l'aborto, oppure per altri motivi che non riesco ad immaginare, l'esserci allontanati da Dio sicuramente è in causa, come il Signore userà lo strazio di queste famiglie, non so...Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata perché non sono più (Matteo 2, 16-18)...e noi con lei.
OT
Le Valkirie:
https://www.maurizioblondet.it/le-tedesche-al-volante-della-ue/
LE TEDESCHE Al VOLANTE DELLA UE
Maurizio Blondet 24 Ottobre 2019 60 commenti
Un Accecamento come questo fino ad oggi non c'era mai stato. Tutte le porte umane sono chiuse. E il Signore, per ora, tace. Nelle grandi crisi del passato veniva negata questa o quest'altra verità del Vangelo. Oggi è negato tutto l'ordine naturale e sovrannaturale della realtà. Siamo a un passo da Frankenstein. I popoli europei stanno accettando il loro stesso suicidio. La Chiesa sta accettando la sua stessa sottomissione al mondo. Il nemico è al comando in tutto il mondo. Dove sono i Santi, i Profeti, i Padri, i Maestri? Solo qualche anima sperduta nel deserto onora ancora il Signore. E il Signore, per ora, tace. rdv
Giuseppe Buffon, Perché l’Amazzonia ci salverà
Francesco, la Madre Terra e il futuro dell’Occidente (Ed. Terrasanta, Milano, 2019)
Ci salverà con la fraternità e la spiritualità delle sue genti. Ci salverà con la deferenza dei suoi popoli verso la Madre Terra.
Giuseppe Buffon, frate minore, è professore ordinario di Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Antonianum di Roma. È decano della Facoltà di Teologia e direttore del percorso professionale in Ecologia integrale dello stesso Ateneo. Per Edizioni Terra Santa ha pubblicato: Francesco l’ospite folle. Il Povero di Assisi e il Sultano. Damietta 1219 (2019).
Abbiamo capito!Francesco dialogante ecologista:
https://www.edizioniterrasanta.it/shop/perche-lamazzonia-ci-salvera/
A.
Agli adoratori, de noantri, della Madre Terra non resta che augurare un presto ritorno nel suo grembo. Loro finalmente avranno la loro pace e noi la nostra.
A proposito della condanna del 'proselitismo' che dal concilio in poi ha assunto il significato improprio di imposizione, mentre qualifica l'apostolato, la Chiesa non ha mai fatto proselitismo (nel senso indicato da Bergoglio che alla fine rinnega l'annuncio evangelizzatore).
L'evangelizzazione è sempre stata fatta nella libertà senza la coercizione per nessuno. Già Sant'Atanasio diceva: "Non è proprio del cristiano imporre, ma proporre". Testimonianza ne sono i molti non cattolici presenti in stati cattolici. Ciò che la Chiesa, per il bene delle anime, ha sempre impedito è la diffusione dell'errore. Tu puoi non credere, ma non ti è permesso di diffondere il veleno dell'eresia tra i fedeli! Questo perché l'errore non ha mai gli stessi diritti della verità.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/
"Le conclusioni del Sinodo Amazzonico ERANO NELLA MENTE DI BERGOGLIO GIÀ CINQUE ANNI FA, SUGGERITE DAL VESCOVO AUSTRIACO EMIGRATO IN BASILE, ERWIN KRÄUTLER"
Riflettendo brevemente sulla potenza del pensiero tedesco nella storia, forse malato è il loro cuore che, tra gli estremi della pietra e del fuoco, non riesce e solo a stento, a volte, è riuscito a trovare l'equilibrio.
Proselitismo e Conversione, cerchiamo di chiarire, con la retta dottrina di sempre
Mi sembra l'eloquio ufficiale abbia creato una falsa dottrina.
Il proselitismo, rettamente inteso, è l'azione evangelizzatrice avente
il fine di convertire i suoi destinatari a Cristo, in fede e opere.
Il fine della predicazione del Verbo, il fine dell'apostolato non può
essere altro che la con-versione della vita di ciascuno a Cristo.
Stop. Conversione, perché? Perché devi diventare cattolico? Perché,
se non ti converti, non ottieni l'aiuto della Grazia,
rischi di andare all'Inferno. Punto. Tutto questo
risulta inequivocabilmente dalla SCrittura e dalla Tradizione della Chiesa,
sino al Vaticano II escluso.
Chi non entra nella Chiesa non si salverà a
meno che non goda - ma solo individualmente - di quella particolare Grazia
che va sotto il nome di Battesimo di desiderio, che può essere implicito o
esplicito. Dire che tutti i non cattolici e non cristiani sono già condannati
costituisce l'errore del "rigorismo", condannato da ultimo da Pio XII.
L'autentico spirito evangelico risulta in particolare dal discorso di san Paolo,
detenuto in attesa di processo, di fronte al re Erode Agrippa e al procuratore romano Festo:
"[...] Credi tu ai profeti o re Agrippa?...Io so che tu ci credi". Agrippa rispose a Paolo:
"Manca poco che tu mi persuada a farmi cristiano". "Che manchi poco o molto, aggiunse Paolo, piaccia a Dio che non soltanto tu, ma anche tutti quelli che oggi mi ascoltano, diventino tali, quale sono io, ad eccezione di queste catene!" (Atti 26, 27-29).
Oggi predomina, nella Gerarchia, uno spirito di lassismo, l'errore opposto a quello rigorista. Si dice che bisogna fare "l'annuncio di Cristo" (il Kérigma, in greco) ma senza cercare di convertire a Cristo, ciò sarebbe violare la dignità della personalità altrui. Far proseliti a Cristo ha pertanto assunto un significato negativo. Questo ragionar distorto contraddice i Testi e la prassi millenaria della Chiesa. Ma come mai "l'annuncio" è stato separato dal suo fine proprio, che è la conversione? Per questo semplice motivo: l'annuncio è falso poiché si afferma che esso ha il fine di "farci scoprire noi stessi", la nostra (supposta) natura sublime, essendosi (dicono ora) il Verbo con l'Incarnazione "unito a ciascuno di noi" (GS 22.2)! Prova:dall'annuncio è scomparso ogni riferimento al peccato originale, ai Novissimi, al Giudizio sia individuale che universale. Siamo stati tutti già salvati, questo si ricava dal falso annuncio di oggi. Non c'è quindi più bisogno di "convertire", ognuno può restare nella sua religione o assenza di essa, l'importante è fare le opere di bene, attuare la giustizia sociale, come intesa però dai settari, di vario tipo.
Questa è l'eresia di fondo, che sta devastando la Chiesa. Ma nessun cardinale o vescovo la denuncia, e forse per questo il Signore se ne sta in silenzio. Tacciono, forse per non dover attaccare il Vaticano II.
PP
Direi che nel caso dei preti tedeschi fabbricatori dell'ideologia indigenista,
nativista, etc etc, che ora ci affliggono con le loro false dottrine, appoggiate
dal papa regnante, non sarebbe il caso di scomodare "la potenza del pensiero
tedesco". Non mi sembra che qui la tradizione filosofica tedesca, per
quanto tendente all'assoluto e quindi allo squilibrio, sia ben rappresentata:
si tratta di un'ideologia assai povera di contenuto, mediocre e pedestre,
che rimastica consunti temi, diversi dei quali non provenienti originariamente
dal pensiero tedesco, come p.e. il mito del "buon selvaggio". Nell'impostazione
modernista di questi preti ideologizzati la componente francese è stata inizialmente
prevalente (pensiamo a Blondel, poi a Teilhard de Chardin, de Lubac). La componente
tedesca si è con Rahner innestata sull'esistenzialismo di Heidegger. E Heidegger
è stato il becchino della filosofia tedesca.
OT
D.ssa Silvana De Maria
"MIGRANTI"
https://www.silvanademaricommunity.it/2019/10/24/migranti/
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