Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 18 ottobre 2019

Venerdì 18 ottobre. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità [qui], complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.
Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra. Si profilano all'orizzonte anche gli esiti inquietanti del Sinodo dell'Amazzonia in corso in questi giorni [qui]
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nell'Occidente già cristiano e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte, specialmente in questi giorni, in cui vediamo prevalere le forze che promuovono un “nuovo umanesimo” senza Cristo, che dovrebbe rimpiazzare il “vecchio”, fondato sulle nostre radici cristiane.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “senza di Lui non possiamo far nulla” (Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga coloro che si espongono con parresìa.

Offerta della giornata al Sacro Cuore di Gesù
Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del Divin Padre. Amen.
* * *
Riflessione settimanale
 «Preghiera a San Michele Arcangelo» 
Particolarmente, per l'oggi della storia!
Gloriosissimo Principe degli eserciti celesti, San Michele Arcangelo, difendici nel combattimento e nella lotta che conduciamo ‘contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti (Ef 6, 12)’. Vieni ad aiutare gli uomini che Dio ha creato incorruttibili, fatti a Sua immagine e somiglianza, (Sp 2,23) e ricomprati a prezzo così caro della tirannia del diavolo (1 Cor 6, 20). Combatti oggi, con l’armata degli angeli beati, le battaglie del Signore come hai combattuto una volta il capo dell’orgoglio, Lucifero, e i suoi angeli ribelli; [ed essi] ‘non prevalsero e non ci fosse più posto per loro in Cielo’. Fu precipitato questo ‘grande drago, l’antico serpente, colui che chiamiamo il diavolo e Satana, colui che sconvolge il mondo intero: fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli’ (Ap 12, 8-9). 
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia contro le malvagità e le insidie del diavolo, sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi ! E Tu, Principe della milizia celeste con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime.
Amen
Sancte Michaël Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude.
Amen.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Come nasce la Preghiera a San Michele Arcangelo:

"Secondo il suo segretario particolare, Monsignor Rinaldo Angeli, Leone XIII, quel mattino, aveva avuto una visione che l’aveva agghiacciato di orrore. Egli aveva visto innumerevoli demoni, ridenti e trionfanti, riunirsi al di sopra di Roma, come un gregge di CORVI , ed investire la Città con la loro presenza maledetta...."

Catholicus.2 ha detto...

UNA MEDITAZIONE AL GIORNO INSIEME A SAN FRANCESCO DI SALES, PER STRAPPARE DAL NOSTRO CUORE OGNI AFFETTO AL PECCATO

Prima Meditazione: LA CREAZIONE

Preparazione

Mettiti alla presenza di Dio.
Chiedigli di ispirarti.

Considerazioni

Rifletti che qualche anno fa tu non esistevi, anzi il tuo essere era proprio il nulla. O anima mia, dov’eri allora? Il mondo esisteva da tanto, e di te, proprio nulla.

Dio ti ha fatto fiorire da quel nulla per renderti ciò che sei, non perché avesse bisogno di te, ma per sua esclusiva bontà.

Rifletti sull’essere che Dio ti ha dato; è il primo nella scala degli esseri viventi; fatto per vivere nell’eternità e per unirsi perfettamente a Dio.

Affetti e propositi

Umiliati profondamente davanti a Dio, dicendo di cuore con il Salmista: Signore, davanti a te sono come nulla. Come hai fatto a ricordarti di me per crearmi? Anima mia, tu eri sprofondata in quell’abisso senza fondo, e ci saresti ancora se Dio non ti avesse tirata fuori; e che faresti in quel nulla?

Ringrazia Dio. Creatore, buono e potente, ti sono tanto riconoscente per avermi tirato fuori dal mio nulla, per avermi resa, per tua bontà, quella che sono. Che cosa posso fare per benedirti degnamente e rendere grazie alla tua immensa bontà?

E ora vergognati. Mio Creatore, anziché unirmi a te in amore e spirito di servizio, mi sono ribellata indegnamente con i miei affetti sregolati; mi sono separata e allontanata da te per confondermi con il peccato; non mi sono ricordata dell’onore di cui ti ero debitrice: ho dimenticato che sei il mio Creatore.

Umiliati davanti a Dio. Anima mia, devi sapere che il Signore è il tuo Dio; è lui che ti ha creato; non ti sei fatta da sola! Signore, sono opera delle tue mani.

Per quanto, d’ora in poi, non voglio più compiacermi in me stessa, perché sono proprio nulla. Di che cosa vorresti gloriarti? Tu, polvere e cenere, o meglio, nulla? Di che ti esalti? Per umiliarmi voglio fare e questo e quello; sopportare quel disprezzo, quell’altro. Voglio cambiare vita e seguire il mio Creatore e sentirmi onorata per l’essere che egli mi ha dato; voglio impegnarlo totalmente nell’obbedire alla sua volontà, nei modi che mi verranno indicati, e sui quali mi illuminerà il mio padre spirituale.

Conclusione

Ringraziamento. Anima mia, benedici il tuo Dio e lodino il suo nome tutte le viscere; perché la sua bontà mi ha tratto dal nulla e la sua misericordia mi ha creato.

Offerta. Signore, con tutto il cuore, ti offro l’essere che mi hai dato; lo dedico e lo consacro a Te.

Preghiera. Signore, rendimi forte in questi affetti e in questi propositi; Vergine Santa, raccomandali alla misericordia di tuo Figlio, come pure tutte quelle persone per le quali devo pregare,ecc.

Padre nostro, Ave Maria.

Uscendo dall’orazione raccogli un po’ qua e un po’ là e, scegliendo tra le considerazioni fatte, confeziona un mazzetto di devozione; così, durante tutto l’arco della giornata, potrai odorarne il profumo.

Anonimo ha detto...

Ot

Maria mi raccomando, tu che abiti a Roma, domani primissimo pomeriggoo cerca di trovarti in piazza San Giovanni e facci poi un resoconto della (presumibile) oceanica manifestazione di Salvini, cui si è associata Meloni e in extremis pure Berlusconi avendo capito da che parte tira ormai il vento (e con che razza di intensità)..

Siamo in attesa domani. Grazie

Anonimo ha detto...


Ci saranno video e resoconti di tutti i tipi su questa "adunata oceanica",
del tutto politica, che bisogno c'è che ci vada Maria? Non è mica un cronista.
Sicuramente il Giornale darà rilievo all'evento.
Non basta?

mic ha detto...

Per quanto mi riguarda, è una splendida ottobrata romana. E l'Italia s'è desta. Faremo la sintesi di questa giornata, di ciò che la precede e del futuro che promette non senza l'aiuto di Dio. Pur con tutti i limiti umani del contesto che, variegato e in evoluzione com'è, ha bisogno di ulteriore maturazione.

mic ha detto...

Bagio Buonomo:
IL VANTAGGIO STRATEGICO DELLA DESTRA

ho seguito la manifestazione di San Giovanni con orgoglio e commozione. E anche con pena infinita per quell'Italia che non c'era: residuale, salottiera, tollerante solo con se stessa, solidale con tutti salvo che con la buona e piccola gente di questo paese e, per questo, al fondo, capace solo di amare l' "altro" ma non - letteralmente - il "prossimo.".
E mi sono confermato nella convinzione che noi di destra abbiamo un vantaggio strategico su ogni sinistra, comunque travestita. Noi di destra sappiamo chi siamo e da dove veniamo.
Io sono un uomo e mia moglie è una donna. Una bella donna.
Io sono cristiano. Cristiano e cattolico come i miei avi e come chi farò in modo lo sia dopo di me.
Io sono italiano e non perchè ho tra le mie carte un certificato di cittadinanza. Sono italiano perchè sono erede di un grandioso legato che risale a secoli, a millenni prima che l'italietta savoiarda e e la repubblichetta italiana vedessero la luce. Io sono italiano perchè l'Italia è Cesare, Gregorio Magno, Dante, Francesco, Ariosto, Manzoni.
E se leggo Shakespeare, Dostoevskij e perfino Hemingway, questo non fa di me un "cittadino del mondo". Fa di me un italiano che sa che senza il suo paese Shakespeare, Dostoevskij ed Hemingway avrebbero usato la carta su cui hanno scritto per avvolgerci il pesce.
So dunque chi sono. E per questo, amici sinistri, potete dialogare con me, per concordare o polemizzare.
Voi invece, persi nella nebbia della globalizzazione, non sapete chi siete, da dove venite e dove andate. E per questo, quando vi vedo e vi sento, non so cosa dirvi. Se non "Poveri orfani. Poveri maestrini del nulla."

Tutto esaurito ! ha detto...

Tra i candidati di Fratelli d'Italia in Umbria c'è un massone già maestro venerabile di loggia. "Non è vietato" per il coordinatore Zaffini. Eppure il partito si richiama alle radici cristiane mentre i comizi della Meloni sono contro massonerie e poteri forti. "Non è un mistero", dice lui, Paul Dongmeza, alla Nuova BQ. Ma la domanda se il segretario ne sia al corrente resta sospesa e fa emergere l'interrogativo sul reclutamento nei partiti cresciuti rapidamente.

https://lanuovabq.it/it/il-massone-cerca-voti-nel-partito-che-non-taspetti

Temo che i magazzini non abbiano piu' grembiuli e grembiulini .

Anonimo ha detto...

La divisione dell'Italia è dipesa e dipende in modo particolare dalla chiesa, la quale dagli anni cinquanta del secolo scorso, forse anche prima, nel pensier s'è finta gnostica esoterico-illuminata, così invece di perseguire la santità ha perseguito l'iniziazione, riuscendovi, in un certo grado, facendo sue le tecniche orientali. I più intelligenti, meglio ambigui, tra loro hanno mantenuto il piede in due staffe, gnostici nascostamente e alla luce del sole coperti con una devozione semi-sincera; gli altri, gli orecchianti del cattolicesimo, nel quale erano entrati come ultima spiaggia esistenziale, orecchianti sono rimasti anche in ambito gnostico-esoterico. I risultati di questa confusione sono sotto gli occhi di tutti ed in particolare di tutti i cattolici che tali sono e tali vogliono restare. Il cattolicesimo oltre ad essere stato combattuto, irriso, infiltrato, si trova ora ibridato non solo con le ideologie politiche, ma anche con tecniche iniziatiche che a volte definiamo, con termine unico massoniche, ma che risalgono al variegato mondo delle filosofie/ religioni orientali.
Diventato l'insegnamento della chiesa sempre più lasso e senza vera fede da una parte crescente di sacerdoti, tutte le mode di costume e di pensiero ebbero facile breccia nel suo corpo, nel corpo della chiesa stessa. Le mode interne scimmiottavano quelle importate da fuori con le quali vanamente bisognava tenere il passo, bisognava tenersi al corrente, bisognava aggiornarsi per un malinteso rispetto sociale, per quella disistima di sé che vede l'erba del vicino sempre più verde della propria, che vede il forestiero avanti, in progresso continuo in ogni campo. Fu allora che la chiesa decise che la vita era nel mondo e non in lei stessa, così ufficialmente si aggiornò, senza filtro alcuno, con tutte le mode mondane che, quasi sempre, altro non sono che quelle vecchie con tonalità diverse. Ma per la chiesa le mode di oggi sono le vecchie eresie di ieri. Dello scasso della chiesa l'Italia, con la sua storia civile così difficile, ne ha risentito e ne risente profondamente, ulteriormente frammentandosi e confondendosi, trovandosi davanti una chiesa mondana ed avversa.

mic ha detto...

Voglio condividere questa riflessione. Avevo preso l'uscita di Grillo di non far votare gli anziani come la provocazione di un pagliaccio. 
Ma poi quella di Conte che parla di sottoporre la questione a sondaggi, in simultanea sintonia con Gori, sindaco di Bergamo, mi fa cogliere tutta la terribile visione ideologica degli "illuminati" aggrappati al loro potere vessatorio e (attenti al termine che non uso a caso) di 'inversione' dei valori fondanti della nostra civiltà, che sono quelli della nostra fede che stanno sradicando perfino dalla legge naturale per instaurare un'antropologua pervertita e pervertitrice. 
Vigiliamo e preghiamo!
E non permettiamo loro di affermare che gli anziani non abbiano una visione del mondo che li trascende e va oltre l'orizzonte personale che si va contraendo. Vogliono sostituirli con i sedicenni già manipolati alla Greta maniera e con le masse afro-islamiche da cui ci lasciano irresponsabilmente invadere?

Anonimo ha detto...


Il vantaggio strategio della Destra..Bando però ai trionfalismi..

Stona a mio avviso in particolare quello sprezzante "l'Italietta savoiarda". Oggi, nella Destra ma non solo prevale l'impostazione c.d. "tradizionalista", che vilifica il Risorgimento e l'unificazione a conquista massonico-savoiarda, accusata dei peggiori crimini, con evidenti esagerazioni. Una visione manichea, che fa il paio con certa saggistica risorgimentale anticlericale di un tempo.
L'italietta savoiarda detta anche "l'italietta liberale" non era affatto un'Italietta, se
vogliamo essere storicamente imparziali. Bisogna considerare il punto di partenza, gli obiettivi perseguiti e quelli attuati. L'obiettivo principale era liberarsi da tre secoli di umiliante e gravoso dominio straniero (i "tradizionalisti" non lo nominano mai, questo obiettivo, forse gli va bene l'Italia sotto tutela altrui) e da una secolare frammentazione interna che ci avrebbe fatto rimanere (a parte gli aspetti morali) nella condizione di riserva coloniale di mano d'opera analfabeta, a basso costo per l'intera Europa e le Americhe, un destino che pesò sull'intero proletariato contadino europeo per decenni. L"obiettivo fu raggiunto solo nel 1918, con la conquista militare di tutto l'arco alpino dal Brennero sino a Trieste e all'Istria, nostre frontiere naturali. L'Italia si ristabiliva nei confini suoi propri, che aveva mantenuto da I sec. a.C. sino al Regno italico dei Goti, distrutto dopo 20 anni di guerra dai Bizantini.
L'impresa, tenendo conto anche del materiale umano italiano, piuttosto modesto dal punto di vista della capacità di forza collettiva, sia civile che militare, è stata in realtà notevole. Tenendo conto anche delle secolari lacune delle sue classi dirigenti, non prive di qualità ma appunto afflitte da secolari complessi d'inferiorità e tendente ad una visione municipale, ristretta e persino vile della politica. Senza l'impegno italiano, il cui fronte ha tenuto sino alla fine esaurendo L'A-U, l'Intesa la I gm non l'avrebbe vinta. Si sarebbe arrivati ad un "pareggio"(Remiss, in tedesco: è la conclusione cui è arrivata la storiografia tedesca più recente sul tema). Siamo stati un "tassello" del quale il fronte alleato non poteva fare a meno, per vincere, anche se la cosa non viene in malafede ancor oggi riconosciuta. Il modo nel quale è stato svilito il centenario della Grande Guerra, falsandone il significato, è stato semplicemente ignobile.
H

Anonimo ha detto...

@Mic 9:49
No alla Tanatokrazia Oligarchica Massonica Plutocratica! Exsuge Domine! S. Michele pugna pro nobis!
Domenico Pennino