Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 22 aprile 2024

Documentario. Messa di Sempre - Guardiani della Tradizione

Dopo i limiti imposti da bergoglio alla Messa Antica [vedi], un gruppo di madri ha deciso di camminare da Parigi a Roma con una missione: consegnargli migliaia di lettere chiedendogli di revocare la sua decisione. Ne avevamo dato notizia qui.
Traditionis Custodes ha provocato cancellazioni della Messa tradizionale in tutto l'orbe cattolico. Come stanno rispondendo i cattolici e i sacerdoti legati alla Tradizione? Di fatto in molti stanno resistendo per preservare questa Messa. Vedi il filmato.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

"Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre".

Signore perdona tutti quelli che non si inginocchiano dinanzi alla Tua presenza neanche durante la Messa.

Anonimo ha detto...

Signore, perdona tutti i fanatici che credono di essere gli unici fedeli nel mondo.

Ave Maria! ha detto...

QUANDO SI PENSA ALL'IMMENSITÀ DELL'AMORE DEL DIO VIVENTE, GESÙ, A QUANTO E COME CI AMI IL NOSTRO SIGNORE, NON CI SI PUÒ CHE COMMUOVERE!
https://gloria.tv/post/7TZyPDG81VGkBHPAgvbomguNk

Come ribadito da Mons.Bux nell'omelìa della 3^ Domenica di Pasqua: Initium Sapientiae Timor Domini
https://www.youtube.com/watch?v=Byl3V3Hk1Ag

Elle ha detto...

Penso che da come viene trattata l'Eucaristia si potrebbe misurare la temperatura della Fede.

Ricordo con commozione le corse che facevo per arrivare in tempo a Gesu' e Maria al Corso e quella balaustra così alta (per me) che mi costringeva a tenere il collo allungato. Con la testa leggermente reclinata seguivo con gli occhi in rispettosa adorazione l'Ostia consacrata che il Sacerdote sollevava dalla Pisside e che man mano mi si avvicinava aumentando in me il battito cardiaco per il desiderio di ricevere Quella Sacra Particola donata e, senza alcuna fretta, ma con tanta cura, depositata nel tabernacolo dell'anima di cui la bocca e' solo la porta: Mio Signore e mio Dio!

Anonimo ha detto...

Purtroppo dall'indulto in poi e' stata tutta una accelerazione di iniziative varie ed eventuali.

Anonimo ha detto...

Da questo video si evince che il Vicario non abbia preso nemmeno in considerazione la supplica. Evidentemente si persegue una idea, un progetto che deve essere attuato, similmente a quello che vorrebbe attuare il signor Draghi.

Anonimo ha detto...

Campagna internazionale per la piena libertà della liturgia tradizionale
https://www.marcotosatti.com/2024/04/22/campagna-internazionale-per-la-piena-liberta-della-liturgia-tradizionale-renaissance-catholique/

Dignitas infinita (2^puntata)..Streaming avviato 7 minuti fa ha detto...

L'uomo in vista di Cristo e per Cristo
P. Serafino Maria Lanzetta
https://www.youtube.com/watch?v=oqmeID7PLxk
22.04.2024 ore 16,45

Il libro della Genesi ci dice che Dio crea l’uomo a sua immagine e a sua somiglianza con l’ordine di dominare sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, ecc. (cf. Gn 1, 26). Poi il testo sacro sottolinea di nuovo: «Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò» (Gn 1, 27). Cosa significa che l’uomo è creato a immagine di Dio? La somiglianza aggiunge altro all’immagine di Dio che è nell’uomo? E infine che significato acquista tutto ciò in riferimento a Cristo «immagine del Dio invisibile» (Col 1:15)?

Anonimo ha detto...


Immagino che nella sua seconda puntata Padre Lanzetta spieghi come la teologia classica illustrava queste nozioni.
Premessa: la teologia "classica" è anche ortodossa, quando adottata in sentenze dogmatiche di un Concilio Ecumenico, come ad esempio il Tridentino.
Nell'Antico Testamento non si sottilizza sulla differenza tra immagine e somiglianza. Del resto, l'ebraismo ignora il peccato originale, il peccato di Adamo è per esso rimasto ad Adamo.
Con immagine di Dio si intende la natura umana in quanto fornita di doni preternaturali (non mortale, immune da malattia, dotata di scienza infusa, innocente). Tutti questi doni costituivano il dono della integrità.
Con somiglianza invece si intende la presenza dei due doni sovrannaturali della santità e della giustizia, in sostanza il dono della grazia santificante.
Con la disobbedienza superba del peccato originale, la somiglianza è stata perduta immediatamente mentre l'immagine è stata ulcerata gravemente: abbiamo perso tutti i doni preternaturali tranne l'uso dell'intelletto e della volontà. Questo uso però rimane sempre contrastato dalle conseguenze del peccato originale, che rendono difficile il pur necessario controllo delle passioni e degli istinti.

Dal Concilio in poi, questa dottrina in pratica non viene più insegnata. Secondo la dottrina di sempre, oggi oscurata, grazie ai meriti della Croce noi veniamo restaurati nell'immagine di Dio in noi mentre ci viene restituita la somiglianza. Ma attenzone, come? Solo se diventiamo cristiani cioè se diventiamo quell'uomo nuovo, rinnovato in Cristo, di cui al cap. 3 del Vangelo di Giovanni (discorso notturno di Cristo a Nicodemo). Diventando cristiani la Grazia santificante torna ad operare in noi ma in modo unicamente soprannaturale, nella presenza spirituale della S.ma Trinità in noi, che ci sorregge nella nostra lotta quotidiana contro noi stessi. La Grazie santificante ci modifica nel carattere, influisce su di noi ontologicamente.
Riacquistando la "somiglianza" si restaura anche la nostra "immagine" ossia l'intelletto e la volontà riescono a lottare con successo contro le tentazioni.
Ma il discorso che si fa oggi è diverso. GP II, nella Redemptor hominis, art. 13, applica Gaudium et spes 22.2 (con l'Incarnazione il Figlio di Dio si è in certo modo unito ad ogni uomo - tesi assurda ed erronea) per affermare addirittura che l'immagine e la somiglianza nostra con Dio permane (è rimasta) intatta in ciascuno di noi (integra permanet), come se il peccato originale non ci fosse mai stato.
La tesi fasulla di GS 22.2 viene usata per affermare in noi una "dignità sublime", di origine divina - la dignità, mai definita in sè - diventa l'essenza dell'uomo, che ognuno di noi conserverebbe sempre qualsiasi cosa faccia - ed ora questa fasulla dignità la si vuole addirittura infinita.
T.