Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 16 aprile 2024

Papa Francesco sta tirando il freno? Analisi di 'Dignitas infinita', 'Fiducia supplicans'.

L'articolo che segue, pubblicato da OnePeterFive, offre una interessante analisi sul più recente documento vaticano, al quale abbiamo già accennato qui - qui. Prime battute, ognuna da angolazioni particolari e dunque parziali. Per questo nei testi sopra segnalati ho messo il riferimento a precedenti significativi in attesa di un'analisi più dettagliata e completa.

Papa Francesco sta tirando il freno? 
Analisi di Dignitas infinita, Fiducia supplicans.

Dunque  il documento sulla dignità umana annunciato intorno a Pasqua è stato pubblicato. Per gli standard cattolici il documento è piuttosto problematico. Tuttavia, per gli standard di questo pontificato, appare meno problematico del previsto. In ogni caso, il documento potrebbe indicare che Francesco sta tirando il freno; il che potrebbe essere una buona notizia [ben lontana tuttavia dal risolvere la crisi nella Chiesa -ndT]. Ma prima esaminiamo alcuni dati.

Naturalmente, c’è l’attacco standard alla pena di morte che sembra essere all’ordine del giorno in questi giorni. Al paragrafo 11 il documento recita:
La Rivelazione biblica insegna che tutti gli esseri umani possiedono una dignità intrinseca perché sono creati a immagine e somiglianza di Dio: «Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza” […] Così Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò” (Genesi 1:26-27).
Diversi capitoli dopo, nello stesso libro della Genesi, leggiamo: “Chiunque spargerà il sangue dell’uomo, il suo sangue sarà sparso, perché l’uomo è stato fatto a immagine di Dio”. Non solo la Genesi approva la pena di morte per omicidio, ma la collega all’immagine di Dio; la stessa fonte che Dignitas Infinita usa per la rivendicazione della dignità intrinseca universale.

A quanto pare Genesi e il cardinale Fernandez hanno opinioni diverse sulla dignità umana.

Un altro problema è il costante appello alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo dell’ONU. Perché non fare appello ai documenti cattolici? In effetti, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo riceve molta più attenzione del Documento del Vaticano II Dignitatis Humanae, che riguarda specificamente la dignità umana.

Si potrebbe dire molto di più sugli aspetti negativi del documento, ma voglio sottolineare una cosa interessante. Molti cattolici di sinistra non sono contenti di come il documento affronta le questioni LGBT. Il documento non usa nemmeno il termine LGBT. Diamo un’occhiata al documento e a ciò che dice sull’orientamento sessuale. Al paragrafo 55 si legge:
La Chiesa vuole, innanzitutto, “riaffermare che ogni persona, indipendentemente dall’orientamento sessuale, deve essere rispettata nella sua dignità e trattata con considerazione, mentre ‘ogni segno di ingiusta discriminazione’ deve essere accuratamente evitato, in particolare ogni forma di aggressione e violenza”. Per questo motivo, va denunciato come contrario alla dignità umana il fatto che, in alcuni luoghi, non poche persone siano imprigionate, torturate e persino private del bene della vita solo a causa del loro orientamento sessuale.
Il cattolico più tradizionale che conosco non crede che l’inclinazione al peccato debba essere causa di imprigionamento o di morte, anche se vivessimo in uno stato confessionale pienamente cattolico sotto la regalità di Cristo. Ciò non accadrebbe neppure nella Russia di Putin. Tuttavia, la promozione o l’impegno nello stile di vita è motivo di una sanzione governativa, che il documento non esclude. Questa non è una “discriminazione ingiusta”, ma una discriminazione più che altro giusta. Qualsiasi propensione al peccato è proprio questo: una tentazione; ma nessuno ha mai sostenuto la punizione per la tentazione. Ciò è completamente diverso dal commettere un peccato che grida vendetta al cielo.

I paragrafi successivi trattano della teoria del gender e del cambiamento di sesso, e i liberali non sembrano essere contenti. Sul sito Outreach, lo scrittore cattolico omosessuale Michael J. O’Loughlin scrive:
Il documento è anche degno di nota per qualcos’altro che gli manca: vale a dire, qualsiasi chiara indicazione che le esperienze vissute dalle persone transgender siano servite come fonte nella formulazione dei suoi contenuti.
Qualcuno deve dire al signor O’Loughlin che la dottrina cattolica è informata dalla Scrittura e dalla Tradizione e non dalle esperienze vissute. Inoltre, per esperienze vissute, O’Loughlin non si riferisce a coloro che hanno fatto la transizione e ora rimpiangono di aver mutilato permanentemente i propri corpi, come Chloe Cole e tanti altri. Che si tratti delle discussioni della Chiesa o della società secolare, coloro che hanno abbandonato la transizione sono spesso esclusi dai dibattiti.

Le questioni sessuali trattate nel documento erano probabilmente il meglio che un cattolico tradizionale potesse sperare in un documento scritto dal cardinale Fernández e approvato da papa Francesco. C’è da chiedersi se ci fosse qualcosa di più nell’opera. Penso che ci fosse, e che quel qualcosa non fosse altro che Fiducia Supplicans.

Quel documento ha ricevuto un contraccolpo globale su una scala mai vista prima nei duemila anni di storia della Chiesa cattolica. Nella Fiducia Supplicans, verso la fine del documento, il cardinale Fernández scriveva:
Pertanto, al di là delle indicazioni fornite sopra, non ci si dovrebbero aspettare ulteriori risposte sui possibili modi di regolamentare i dettagli o gli aspetti pratici riguardanti le benedizioni di questo tipo.
Solo due settimane e mezzo dopo, il cardinale Fernandez ha dovuto fare marcia indietro e limitare i danni con un documento emesso il 4 gennaio 2024. Il Vaticano ha avvertito  lo scalpore suscitato dal contraccolpo globale verso lo scandaloso documento. Lo avvertono ancora quando si tratta di questi problemi?

È interessante notare che in Dignitas Infinita leggiamo che il documento è in lavorazione da cinque anni. Afferma specificamente che le ultime modifiche a questo documento sono state apportate a febbraio su richiesta dello stesso Papa Francesco. Il contraccolpo globale contro Fiducia Supplicans ha giocato un ruolo in queste modifiche tardive a un documento che ha richiesto cinque anni di lavoro? Non possiamo saperlo con certezza, ma è molto chiaro che l’8 aprile 2024 il cardinale Fernandez appare molto diverso da quello del 18 dicembre 2023 per quanto riguarda le questioni sessuali. Nemmeno quattro mesi fa, almeno sulla carta.

Quando Fiducia Supplicans è stato pubblicato e il contraccolpo globale è arrivato, ho predetto che Francesco e Fernandez avrebbero avuto due reazioni diametralmente opposte nel procedere. La prima potrebbe essere, tutto considerato,  procedere senza tornare indietro in alcun modo. La seconda potrebbe essere fare un passo indietro, almeno temporaneamente. Sembra che abbiano scelto l'ultima.

Mentre Papa Francesco cerca di enfatizzare la sinodalità [vedi], il suo pontificato ne ha mostrato ben poco, a parte la facciata dei diversi sinodi a cadenza quasi annuale. Le restrizioni alla Messa in latino, il cambiamento del catechismo sulla pena di morte e la Fiducia Supplicans tuttavia mancavano di qualsiasi forma di sinodalità. Per quanto riguarda la massiccia mancata attuazione della Traditionis Custodes e la abnorme reazione contro la Fiducia Supplicans, possiamo vedere che il Papato di Francesco è estremamente contrario a qualsiasi forma di sinodalità reale e autentica. Tuttavia, se c’è un collegamento tra il contraccolpo contro Fiducia Supplicans e la posizione un po’ fredda sulle questioni LGBT in Dignitas Infinita, vediamo all'opera la sinodalità in modo indiretto e molto ironico. Cristo è Re!
Allan Ruhl

Allan Ruhl è un apologeta di YouTube e blogger che vive nel Canada occidentale. Ha conseguito una laurea in ingegneria presso l’Università di Alberta. I suoi interessi principali sono la storia della Chiesa e l’apologetica islamica. Per seguirlo su Twitter @AllanRuhl.

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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18 commenti:

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

Se per questo, il Magistero aveva considerato lecita la pena di morte senza neppure specificare nè il reato per il quale fosse prevista nè il modo in cui veniva eseguita.
A causa dei miei studi, personalmente giustificherei l'esistenza (non "mi batterei per reintrodurla"!) della pena di morte solo quando il soggetto passivo sia lo Stato nella sua personalità, perchè uno Stato non può farsi sostituto di vendette personali; da cattolico ritengo che l'unico metodo di esecuzione capitale lecito sia il plotone d'esecuzione perchè non identifica un singolo come boia; sì, mi ero chiesto più volte se Mussolini sia stato consigliato da qualche canonista nell'adottare questo metodo.

Inoltre il medesimo Magistero considerava lecita anche la guerra offensiva, a certe condizioni.
Qui posso dare una piccola esperienza personale: alla catechesi pre-cresima, separata per maschi e femmine (per noi c'era un prete, le femmine avevano una suora), avevamo fra i dieci e quattordici anni, per quasi tutti noi si prospettava già di fare un anno e più da soldati, e ci era stato spiegato che non era illecito partecipare ad una guerra di aggressione se giustificata da certe motivazioni: se il governo che la avesse disposta fosse stato legittimo e se ci fosse stata una "giusta causa". Il catechista non era sceso in particolari ulteriori.
Questa liceità della guerra offensiva è stata poco citata, fuori dalle catechesi, con l'apparizione delle armi atomiche. Cosa strana, nessuno stato cattolico (non considero cattolica la Francia, ormai nemmeno è "uno stato di cattolici") possiede armi nucleari, quantunque pare la Spagna ci avesse avviato un programma negli ultimi anni del franchismo.

Anonimo ha detto...

"È dunque grande dovere dei cristiani amare le due patrie, quella di natura e l’altra della città celeste, purché sia prevalente l’amore di quest’ultima sulla prima, e non si antepongano mai i diritti umani a quelli divini, e si consideri la città celeste come fonte dalla quale sgorgano tutti gli altri doveri".

(Leone XIII, Enciclica Sapientiae Christianae, 1890) in MAGISTERO POLITICO - Insegnamenti papali sulla politica per l’instaurazione di un ordine cristiano

Scienza e teologia a confronto. Don Alberto Strumia. ha detto...

FEDE & CULTURA
Alberto Strumia, sacerdote e fisico matematico, con anni di ricerca e lavoro scientifico alle spalle, ci parla del suo libro "Scienza e Teologia a confronto". Come può un cattolico conciliare fede e ragione?
https://gloria.tv/share/SM31jLZ7Wdqy17DFXoKZNVNj1

Anonimo ha detto...

Clamorosa decisione delle autorità belghe che hanno disposto l'immediata chiusura della conferenza (da poco iniziata) delle destre europee in corso a Bruxelles (la cui allocazione era già stata modificata tre volte, leggo dal notiziario rai): motivazioni di ordine pubblico per possibili azioni di protesta di forze antifasciste (le classiche forze manovrate a piacimento dal "sistema", in quanto ad esso consustanziali).
Questa è la (supposta) democrazia in UE.

Anonimo ha detto...

Sulla guerra osservo che quando il cittadino è chiamato alle armi, non ha nessuna voce in capitolo sulla giustezza o meno della causa, perché deve semplicemente difendere il suo paese. Si può essere pacifisti, nel senso di impegno per la pace solo prima che la guerra sia dichiarata
Quando il nemico è in casa, la causa è sempre giusta, vedi l'espressione latina " certare pro aris et focis". La storia italiana peraltro prevede a questo punto una rapida conversione ideologica.

Anonimo ha detto...


Sulla guerra

S. Giovanni Battista, ai soldati che gli chiedevano come dovessero comportarsi disse, mi pare, di essere onesti (di non derubare i civli) e di fare sempre il loro dovere. Non mi sembra abbia sollevato la questione della guerra giusta o meno. Né che abbia condannato la guerra.
In effetti, il cittadino chiamato alle armi non ha voce in capitolo, deve combattere per difendere comunque il proprio paese. Se si rifiuta, rischia il carcere o la pena di morte. Quindi c'è poco da scegliere. I discorsi del catechismo sulla guerra giusta etc sono giusti in teoria ma in pratica astratti.
Anche se il tuo paese è l'aggressore devi comunque combattere perché sempre lo difendi, anche nell'aggressione.
Una volta in guerra, bisogna sperare che la propria patria non perda.

In Italia dopo il 1943 siamo stati cresciuti da una cultura della disfatta e del tradimento, contava vincesse la fazione non la patria.
Gli antifascisti, tranne una minoranza, specie quelli in esilio in Francia etc, si auguravano che l'Italia perdesse la guerra, come che fosse, anche la guerra contro il Negus.
Notare la differenza: i Russi bianchi in esilio in Germania, Francia etc, pur odiando a morte Stalin e il comunismo, mai si augurarono che la Russia perdesse la guerra contro Hitler.
Gli antifascisti italiani, nella loro mediocrità e faziosità, non capivano che per le grandi potenze nell'ultima guerra si trattava soprattutto di stroncare l'Italia come potenza, di ricondurla alle
condizioni preunitarie, di farne un'entità succube delle loro aspirazioni di dominio mondiale, succube anche sul piano culturale.
Mai gli antifascisti nostrani cercarono di perder bene la II gm.

La pena di morte è giusta per certi reati. Tra l'altro, senza pena di morte non esisterebbe il Cristianesimo.
Gli spacciatori di droga e i loro complici, non meriterebbero il capestro? Quanta gente è morta per colpa loro, quante famiglie distrutte?

Anonimo ha detto...

Si tratta di un'ulteriore conferma del vero volto della democrazia, la peggiore delle dittature. Chissà quali scusanti addurranno i fanatici sostenitori di USA, UE e NATO presenti in gran número pure quassù! Per quanto cerchino di buttare il fumo negli occhi con i loro eruditi e arroganti commenti tesi ad ingannare gli ingenui, la verità resta. Se lo avesse fatto V. Putin, i neoconservatori si sarebbero stracciate le vesti.

mic ha detto...

Stralcio da un articolo di Peter Kwasniewski

La scorsa settimana è stata un fermento di reazioni a Dignitas Infinita, il nuovo documento del Dicastero per la Dottrina della Fede, guidato dal confuso e incompetente cardinale Fernández, la cui competenza sui baci e altre intimità non ha bisogno di pubblicità. È piuttosto deprimente vedere che il documento si apre con una stupenda falsità:

Ogni persona umana possiede una DIGNITÀ INFINITA, inalienabile nel suo stesso essere, che prevale dentro e oltre ogni circostanza, stato o situazione che la persona incontra.

Ma nessuna creatura ha una dignità infinita. E' una sciocchezza assoluta. Solo Dio ha dignità infinita; e coloro che partecipano a Cristo partecipano, in modo finito, alla sua dignità di Figlio di Dio. Coloro che si ribellano a Dio perdono la dignità morale-spirituale che Egli intendeva conferire loro e, mentre conservano la loro dignità metafisica (di nuovo finita) di animali razionali, mancano della dignità per la quale sono stati creati. Si potrebbe dire che l’uomo cristiano possiede, attraverso la partecipazione, una dignità “quasi infinita” – qualcosa che va oltre qualsiasi cosa nell’ordine della creazione materiale.

Ciò che è “infinito” è ciò che non ha limiti, né definizione, né fine al di fuori di sé (per questo ( Dio è giustamente chiamato infinito, e Lui solo). Ma la dignità dell'uomo è molto legata alla sua natura e al suo fine. Se la sua dignità fosse infinita, non avrebbe alcun bisogno di Dio né di redenzione/salvezza. In effetti, sarebbe il dio di se stesso.

Anonimo ha detto...

Ho l'impressione che Dignità infinita sia un escamotage per addormentare il dissenso scatenato da Fiducia Supplicans. C'è solo una vernice di correttezza e moderazione. A queste affermazioni seguiranno ben presto le motivate eccezioni... Stiamo a vedere.

E daje! ha detto...

"Anche l’elogio riservato alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo dell’ONU, che, come noto, si rifà a precedenti dichiarazioni a cominciare da quella del 1789 ..."
https://lanuovabq.it/it/dignitas-infinita-linganno-di-un-ritorno-alla-legge-naturale

Seppure io sia ignorante, ogni volta che sento pastori (si suppone cattolici) riferirsi a pronunciamenti dell'ONU beh,diciamo che mi si drizzano i capelli! E' mai possibile che con tutta la Tradizione cattolica,i santi, la Bibbia, il Vangelo..ci si debba riferire all'associazione terra terra quale e' l'ONU? Della serie i discenti insegnano ai docenti?

Anonimo ha detto...

Viva la libertà!

E della dignita' di essi ne vogliamo parla'? ha detto...

Nuovi diritti avanzano. Addio a Fido o Fufi? Sia congedo retribuito
https://www.aldomariavalli.it/2024/04/18/nuovi-diritti-avanzano-addio-a-fido-o-fufi-sia-congedo-retribuito/

mic ha detto...

Attenzione a non confondere la libertà con la licenza...

Catholicus ha detto...

"i discenti insegnano si docenti"?, no di certo, caro "E daje!", e ciò per una semplice ragione, perché gli attuali docenti sono burattini mascherati da docenti, in realtà sono commedianti, empi e traditori, infiltrati dal campo nemico; occupano tutte le sedi un tempo cattoliche, ma non hanno un briciolo di vera fede cattolica; sono lì solo per distruggere la Chiesa di Cristo e disperderne il gregge, dandolo in pasto ai lupi, mal glie ne invoglierà, però, poiché Deus non irridetur, non ci si prende gioco dell' Onnipotente Domineddio. L' ultimo papa "docente" è stato Pio XII, poi abbiamo avuto Mons. Lefebvre, Padre Pio, oggi mons. Viganò, tutto il resto è truffa, inganno, imbroglio...

Anonimo ha detto...

L'anonimo delle 13:59 o del 1789? Uno che osanna in questo modo la libertà sembra dimenticare che essa deve sempre sposarsi alla verità.

Anonimo ha detto...

Eppure, se vi negano di fare le vostre sceneggiate in pizzi e manipolo, i diritti li cercate eccome!

mic ha detto...

Anonimo 7:49
A prescindere che il Rito antico non è una sceneggiata in pizzi e manipolo, ma è il culto pubblico dovuto a Dio ereditato dalla Tradizione più che millenaria con elementi fondanti risalenti alla tradizione apostolica, perché tutti i diritti devono essere riconosciuti tranne questo (che oltretutto appartiene a Dio oltre che agli uomini per la salvezza eterna)?

Anonimo ha detto...

Bella carità cristiana! Si azzardi ad apistrofare 'sceneggiate' le cerimonie che si tengono nelle sinagoghe e poi lei vedrà - giustamente, perché il rispetto è sempre dovuto - se la passa liscia o se finisce in tribunale!