Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 21 aprile 2024

Il vescovo Strickland critica il “crescendo di apostasia” delle forze vaticane contro la liturgia e la dottrina cattolica

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews riportiamo il testo integrale di una lettera scritta da monsignor Joseph Strickland, vescovo emerito di Tyler, Texas, sulla diffusa apostasia tra i prelati e le “potenti forze in Vaticano” e sulla necessità per i fedeli di “camminare vicino a Cristo”, soprattutto nell’Eucaristia. Precedenti qui.

Il vescovo Strickland critica il “crescendo di apostasia” 
delle forze vaticane contro la liturgia e la dottrina cattolica
"Troppi prelati e forze potenti in Vaticano stanno facendo del loro meglio per smantellare ogni traccia di fede soprannaturale", avverte il vescovo Joseph Strickland nella sua ultima lettera.
Cari fratelli e sorelle in Cristo,
Gesù Cristo è la pienezza della rivelazione della verità soprannaturale che guida l’umanità verso il nostro destino eterno. Egli è la pietra angolare su cui deve essere costruita la nostra vita perché, nel momento in cui ci rivela la verità soprannaturale in modo pieno e completo, ci rivela chi siamo e ciò per cui siamo stati creati. Gesù ha incaricato i suoi apostoli di condividere col mondo intero la sua verità soprannaturale, e questa è anche la nostra missione. Se riconosciamo e abbracciamo questa missione, portando questa verità all’umanità, allora dobbiamo riconoscere che, dopo quasi 2.000 anni, abbiamo appena iniziato. Quando Cristo ha pregato “perché tutti siano una cosa sola”, ha pregato che tutta l’umanità fosse unificata in Lui, portandola così all’unità con Suo Padre e il Suo Spirito Santo – un solo Dio in tre persone.

L’intera storia giudeo-[greco-romana -ndT]-cristiana (che inizia con la verità soprannaturale rivelata e tramandata nelle Scritture ebraiche, l’Antico Testamento) è la storia di Dio che rivela la verità soprannaturale a coloro che sono stati creati a sua immagine e somiglianza. I primi libri della Bibbia offrono numerose teofanie – manifestazioni della presenza soprannaturale di Dio – ma Gesù Cristo è più di una teofania. Egli è Dio tra noi, l’Emmanuele. È fondamentale notare come Gesù sia venuto a noi: È venuto in profonda umiltà. L’umiltà di Gesù Cristo non è solo una profonda manifestazione della sua bontà; la sua umiltà è il modello di come noi, creati da Dio, dovremmo accogliere la verità soprannaturale che Egli ci ha rivelato. Gesù ci dice che dobbiamo “diventare come bambini” se vogliamo seguirlo e vivere la verità soprannaturale che Egli manifesta.

Per incorporare la verità soprannaturale che è Gesù Cristo nella nostra realtà umana, Egli sapeva che avevamo bisogno di un mezzo, di un vascello che ci guidasse. Così Cristo ha istituito la sua Chiesa, che si manifesta nel mondo come Chiesa cattolica. Nel corso della storia cristiana, molti hanno cercato di tornare a Cristo in modo puro e originario, ma se in questo lodevole desiderio di purificazione ci allontaniamo dalla sua Chiesa, allora abbiamo davvero perso la strada.

Lo scopo ultimo della Chiesa che Gesù Cristo ha istituito è la salvezza delle anime. Ciò adempie il mandato divino con cui inizia questa lettera: è nostra missione portare Gesù Cristo, Verità incarnata, all’umanità come rivelazione della verità soprannaturale. Vediamo anche che la sua Chiesa è essenziale come strumento che Cristo ha consacrato per guidare l’umanità nella verità soprannaturale che Egli rivela.

È della massima importanza che l’umanità abbracci Gesù Cristo e la Sua Chiesa. Tuttavia, l’enorme sfida che ciò comporta appare ben chiara in questi tempi, quando la Chiesa, la barca da lui scelta, afflitta dalla debolezza e dalla peccaminosità umana, lotta contro Colui che l’ha fatta nascere: Il Figlio divino di Dio. La Chiesa è santa, ma composta da esseri umani peccatori e, sebbene sia guidata dalla verità soprannaturale, spesso si lascia impantanare e persino corrompere dalle cose di questo mondo naturale. Viene in mente l’immagine della statua nel Libro di Daniele; la statua con i piedi in parte di argilla e in parte di ferro è un’immagine appropriata della Chiesa. Ha il ferro della verità soprannaturale, ma ha anche la fragile argilla del mondo, che spesso cade in polvere. Nel nostro tempo, sembra che la presenza schiacciante di fragile argilla nella Chiesa minacci di cancellare la verità soprannaturale che è il suo cuore e la sua anima. Cristo ci ha promesso che la Chiesa non sarà cancellata dalle potenze infernali, ma dobbiamo fare la nostra scelta quotidiana di vivere la verità soprannaturale che è Gesù Cristo.

È indispensabile riconoscere che questa tendenza della Chiesa a farsi dominare dalla fragile argilla di questo mondo – a scapito della sua vera missione di costruire una fede soprannaturale – sta prendendo piede da più di un secolo. Più di un papato è seriamente coinvolto nella mancanza di fede soprannaturale necessaria per contrastare l’ondata di apostasia. Il Giuramento contro il Modernismo promulgato da Papa San Pio X nel 1910 è stato il miglior tentativo papale di opporsi al dominio della “fragile argilla”; dopo la sua morte, il sostegno a questo giuramento si è indebolito, fino a quando è stato quasi scartato come molti altri aspetti di questa intenzione che non promuovessero un rapporto più accogliente verso il mondo.

Per quanto tutto questo sia devastante per la missione della Sposa di Cristo – la salvezza delle anime – nel nostro tempo ci troviamo di fronte a una sfida ancora più grande per questa missione. Troppi prelati non solo dimostrano una personale mancanza di fede soprannaturale, ma sono anche “determinati” a eliminare ogni traccia di fede soprannaturale dalla Chiesa. Questa tendenza si è sviluppata per molti decenni, ma dobbiamo aprire gli occhi sul crescendo di apostasia a cui stiamo assistendo.

Che si tratti della liturgia, della dottrina o della semplice pietà quotidiana dei cattolici, troppi prelati e forze potenti in Vaticano stanno facendo del loro meglio per smantellare ogni traccia di fede soprannaturale, così come ogni comprensione della verità soprannaturale che Gesù Cristo ci ha rivelato.

Un’indicazione della guerra lampo contro la fede soprannaturale che si è manifestata in questo tempo è che quando appaiono tra noi manifestazioni apparentemente soprannaturali della presenza di Dio, esse vengono ignorate o immediatamente dichiarate false senza alcuna indagine reale da parte dei pastori. La Chiesa in passato ha agito come una salvaguardia, com'è sua sacra responsabilità, contro ogni presunta manifestazione soprannaturale che si presenti come verità ma che potrebbe invece essere opera di Satana e dei suoi seguaci. Tuttavia, ora ci troviamo in una situazione in cui alcuni (se non molti) dei pastori della Chiesa, al verificarsi di una possibile opera soprannaturale nella loro diocesi, cercherebbero di chiuderla immediatamente o di proclamarla falsa senza alcuna indagine, nel timore che possa far luce nelle tenebre, soprattutto quando essi stessi sono “abitatori del fondo” e, quindi, dimorano in queste tenebre.

In questi tempi, Dio non ci ha lasciati soli. Nel corso della storia della Chiesa, Egli si è manifestato attraverso opere soprannaturali al di fuori dei confini di questo mondo fisico per ricordarci che è presente tra noi, e queste opere soprannaturali non sono cessate. Inoltre, nelle tenebre che ora si sono infiltrate nella Sua Chiesa, Egli continua a inviare, come faceva un tempo, avvertimenti e ammonizioni per bocca di “profeti e santi moderni” per richiamare a Sé il Suo popolo.

Tuttavia, col dovuto impegno e fede soprannaturale, dobbiamo pregare, discernere e stare sempre in guardia contro ciò che si presenta come buono ma che in realtà è un inganno maligno. Noi, naturalmente, abbiamo guardato e guardiamo ancora alla Chiesa e ai suoi pastori per tenerci al sicuro dagli inganni del male e per l'indicazione di ciò che è buono, ma cosa facciamo in questo tempo in cui molti dei pastori che sono incaricati di custodire il gregge sono ora in combutta con i lupi?

In un momento come questo, è della massima importanza camminare vicino a Cristo, rimanere nel suo Sacro Cuore e restare spesso con Lui per conoscerlo meglio. Naturalmente, la cosa più importante di tutte è partecipare degnamente di Lui il più spesso possibile – Corpo e Sangue, Anima e Divinità – nella Santa Eucaristia. La fede nella presenza reale e soprannaturale di Cristo nell’Eucaristia è il cuore e l’anima della nostra fede.

Che la più grande manifestazione della verità soprannaturale, la Santa Eucaristia, ci dia la forza necessaria per la continuità del cammino dei discepoli di Cristo nel XXI secolo. Lasciamoci rinvigorire dalla nostra fede eucaristica in modo che la verità soprannaturale sia realmente presente tra noi, e che il Suo Corpo e il Suo Sangue, la Sua Anima e la Sua Divinità ci nutrano e ci guidino sempre più in profondità nel Suo Sacro Cuore – il Cuore della verità soprannaturale.
Vescovo Joseph E. Strickland
Vescovo emerito di Tyler

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

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8 commenti:

Anonimo ha detto...


« Gesù ha incaricato i suoi apostoli di condividere col mondo intero la sua verità soprannaturale, e questa è anche la nostra missione » (Mgr Strickland).
Parfaite réponse à l'affirmation scandaleuse de Bergoglio en 2013, en guise de motto de son pontificat destructeur : « Il proselitismo è una solenne sciocchezza… Non ha senso… »

Catholicus ha detto...

https://gloria.tv/post/eRQE8UkckhGp3rKSLU8AYVAcr : la massoneria ecclesiastica : istruzioni per i suoi aderenti.... ovviamente il piano si dispiega in ben 33 punti : e poteva essere diversamente? non è forse definito, il diavolo, “la scimmia di Dio”? e questo perché copia tutto ciò che fa l’Onnipotente, il Creatore ( per odio e invidia verso Dio e verso le Sue creature, in particolare l’umanità), ma lo copia alla rovescia; il male al posto del bene, la menzogna al posto della Verità; il brutto al posto del bello, la morte al posto della vita, ecc.
In proposito si possono vedere i seguenti articoli “a tema” :
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2142_Catholicus_Patto_diabolico.html
https://www.marcotosatti.com/2023/07/04/il-vero-il-bello-il-buono-le-malefatte-del-clero-modernista-catholicus/
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV4808_Catholicus_Autodemolizione_della_Chiesa.html





Anonimo ha detto...

21 aprile, festa di Sant'Anselmo d'Aosta, Padre e Dottore, teologo e filosofo; come commento, una critica alla razionalizzazione, iniziata secoli fa, anche grazie a Sant'Anselmo d'Aosta, e alla politicizzazione della teologia, e non solamente negli ultimi due secoli o cinque decenni...

"Semplicemente, si è cessato di riferirsi a Dio per la 'realtà' a cui ci si doveva rivolgere. Dio, cioè, ha perso la sua funzione. A questo punto viene da chiedersi con un certo stupore: Questo accadeva soltanto nella teologia della liberazione? Oppure essa ha potuto giudicare la questione di Dio come non pratica per il futuro progetto di riforma del mondo semplicemente perché la cristianità da tempo così pensava o, addirittura, così viveva, senza pensarci e senza accorgersi? (...)
La fede sarebbe uscita veramente dal ghetto soltanto se avesse portato nella sfera pubblica ciò che le è proprio, il Dio che giudica e soffre, il Dio che pone all'uomo limiti e criteri; il Dio da cui prende vita e a cui ritorna ciascuno di noi. Più che mai, invece, questo Dio è rimasto di fatto relegato nel ghetto dell'inservibilità.
In realtà, Dio è 'pratico'..."
(dal saggio introduttivo all'edizione del 2000 di "Introduzione al cristianesimo" di Joseph Card. Ratzinger, futuro Benedetto XVI)

Anonimo ha detto...

Chi se lo ricorda più? Non voglio provocare ma i tradizionalisti cd. soffrono di un grave pregiudizio cognitivo: vivendo in un mondo totalmente autoreferenziale, credono di "contare qualcosa": in realtà, alle orecchie dei modernisti, sono poco più di un ronzio di mosca.

Catholicus ha detto...

E chi de ne frega dei modernisti, amico mio? come dicono a Roma, a noi "nun ce po' fregar de meno" del clero modernista e dei suoi mentori ( massoneria clericale e politica, due facce della stessa moneta, una di quei 30 denari di Giuda). Gli uni e gli altri se la vedranno col Sommo Giudice, e saranno cavoli amari per entrambi, molto amari. Il piccolo resto attende con fede, speranza e carità ( anche pregando per i suoi persecutori) il giorno del Signore, che ripagherà ampiamente di tutte le fatiche sopportate nell' attesa. Christus Vincit, mio caro amico, loro hanno scelto l' eterno perdente, se la godano ora, la loro effimera vittoria, perché nell' altra vita avranno brutte sorprese....

Anonimo ha detto...

#anonimo 11:33
Agli occhi della Fede Cattolica i modernisti non contano nulla in quanto eretici.
O, se vogliamo, contano nella misura in cui rendono palese ciò che come cattolici non possiamo condividere.

mic ha detto...

Anonimo 11:33
Ma lei davvero pensa che chi ama la Tradizione pensi di contare qualcosa se non nel Signore e certo non di fronte al mondo?
E poi dove sarebbe l'autoreferenzialità di chi, nella comunione dei santi è portatore di 2000 anni di Rivelazione apostolica completata dalla Tradizione bimillenaria.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 11:33,
Sono i modernisti che sperano di contare qualcosa agli occhi del mondo, al punto tale che pur di inseguirlo e compiacerlo svendono la dottrina e tradiscono Dio (al quale spesso non credono neppure).
I tradizionalisti vogliono piacere a Dio, non al mondo e, a differenza dei modernisti, non cercano gli applausi del mondo.
Se ne faccia una ragione!