Giovedi, 21 febbraio 2013, nel corso di una conferenza stampa, P. Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, riferendosi al tema della Fraternità Sacerdotale di San Pio X, ha riaffermato che la data limite del 22 febbraio per la soluzione di tale questione è pura ipotesi. Benedetto XVI ha deciso di affidare al prossimo Papa la questione, per cui, non ci si deve aspettare una definizione dei rapporti con la Fraternità prima della fine dell'attuale Pontificato.
(Fonte: VIS - DICI del 21/02/13)
33 commenti:
... eppure la lettera e la data del 22 gennaio sono reali!
Ma Müller e Di Noia quanto sono cialtroni?
Don Camillo, Lei celebra col rito mozarabico?
Il coinvolgimento del Papa era autentico, ma praticamente ha vinto la sostanziale opposizione interna della Curia e, chissà, forse anche quella esterna dei "fratelli maggiori".
ma praticamente ha vinto la sostanziale opposizione interna della Curia e, chissà, forse anche quella esterna dei "fratelli maggiori".
Beh, diciamo che ha prevalso finora. Almeno così vorremmo sperare !
Benedetto XVI non ha mai avuto un vero progetto di restaurazione cattolica. Girondino, piuttosto che Giacobino, intendeva moderare gli eccessi della rivoluzione: unica ragione della ricerca d'intesa con la Fraternita'
Ritengo che il mancato esito positivo delle trattative con la FSSPX possa essere uno dei motivi (insieme ad altri, ovviamente) che hanno scoraggiato il Papa, inducendolo a fare un passo indietro.
A mio avviso la FSSPX ha fatto un errore enorme a non rientrare, mesi fa, in piena comunione con Roma.
Spero di sbagliarmi, ma il mio intùito mi dice che il prossimo Papa sarà meno generoso di Benedetto con i lefebvriani.
Repubblica riporta le parole del Papa Angelus 11 ottobre
Benedetto XVI si affaccia al balcone e ai ragazzi dell'Azione cattolica raccolti in piazza dice così: "Cinquant'anni fa ero come voi in questa piazza, con gli occhi rivolti verso l'alto a guardare e ascoltare le parole piene di poesia e di bontà del Papa. Eravamo, allora, felici. Pieni di entusiasmo, eravamo sicuri che doveva venire una nuova primavera della Chiesa". Breve pausa. Eravamo felici, al passato. "Oggi la gioia è più sobria, è umile. In cinquant'anni abbiamo imparato che la fragilità umana è presente anche nella Chiesa". Che c'è la zizzania, ci sono i pesci cattivi.
Angelus di domenica scorsa:
bisogna "smascherare le tentazioni del potere che strumentalizzano Dio per i propri interessi".
Ha ricevuto il dossier che gli svela l'"impropriam influentiam" (sporco ricatto) che si intreccia tra le file omosessuali della Curia e le loro relazioni esterne...
Notizie autentiche o ben costruite? Ci sarà un nesso?
Ho visto, a questo link
http://www.repubblica.it/esteri/2013/02/21/news/ricatti_vaticano-53080655/
E' visibile anche la notizia dei vescovi tedeschi che hanno ammesso la pillola abortiva negli ospedali cattolici.
Quadro fosco, direi. Certo non sono amici né della Chiesa né del Papa, semplicemente rimestano nel torbido...
Ma noi non ci lasciamo abbrunare da queste cose. Confidiamo nel Signore e a Lui guardiamo!
Là pillola non è quella abortiva.
Se anche fosse quella cosiddetta "del giorno dopo" non mi pare che sia un principio favorevole alla vita!
Come al solito Repubblica genera confusione quando entra in terreni che non le compete.
Se la pillola del "giorno dopo" uccide l'embrione allora non è mai permessa ed in questo caso è abortiva.
Se invece si limita ad uccidere il seme prima del concepimento allora in caso di violenza è lecita perché in questo caso il seme viene considerato come un ingiusto aggressore.
In realtà dal punto di vista medico ho seri dubbi che la pillola del giorno dopo si limiti ad uccidere il seme prima del concepimento. Io sapevo che uccide l'embrione dopo il concepimento prima dell'annidamento nell'utero e che quindi anche la pillola del giorno dopo è abortiva come quella chiamata abortiva anche dai laicisti (ovvero quella che uccide l'embrione dopo l'annidamento)
Comunque l'embrione non va mai ucciso né prima, né dopo l'annidamento nell'utero. Per il seme invece è tutta un'altra questione.
Cito il Jone a pagina 679:
Muilier, quae semen expellere vel eius ascensum in uterum impedire vult, graviter peccat. Excipitur solummodo femina vi vel dolo oppressa, quae antequam conceptio facta est, expellere vel necare potest semen, quia semen (in casu) comparatur iniusto aggressori.
"A mio avviso la FSSPX ha fatto un errore enorme a non rientrare, mesi fa, in piena comunione con Roma."
Io non sono certo di questo, perchè con tanti cose che vediamo, se può dubbitare che Roma sia in comunione con se stessa.
Non mi pare che esista in commercio siffatta pillola, sarà una permissione su una ipotesi terapeutica che in realtà ancora non esiste. Ma sappiamo bene così come i vescovi tedeschi come verrà utilizzata questa notizia. RU45 per tutti con il cappellano che ti regge la manina.
TG Gloria TV di ieri...
I Vescovi tedeschi nelle persone del card Walter Kasper (Presidente del Concilio Pontificale per l'Unità dei Cristiani) e card Lehmann, hanno chiesto un diaconato femminile con un'ordinazione speciale per una nuova funzione sacramentale.
Sia Lehmann che Kasper parteciperanno al Conclave...
I vescovi tedeschi amano muoversi su terreni minati!
Io avevo già sentito la cosa dai media tedeschi qualche settimana fa ed ero rimasto abbastanza sconvolto. Anche se fosse vero, in linea di principio, che è lecito utilizzare una pillola che impedisca la fecondazione, chi può fornire tali garanzie e chi può controllare che in effetti tale medicina funzioni come dichiarato? Non penso che le multinazionali del farmaco evitino di saltare addosso a questa succulenta occasione facendo passare come "cattolici" preparati che magari non lo sono!
Non capisco questo modo di agire da parte dei vescovi, che dovrebbero essere pastori amorevoli e colonne di cattolicità!
Tuttavia, come già detto, questi personaggi che occupano la gerarchia, poco o nulla hanno di cattolico, e poi qualcuno si adira se i fedeli preferiscono la Fraternità S. Pio X. Salvo sparutissime occasioni, queste persone non hanno né amore, né rispetto per la Fede e la morale, e le rigirano come a loro meglio piace, con disorientamento dei fedeli che rischiano di perdere la salute eterna. E poi qualcuno sta lì col bisturi a dire "piena comunione", "sub Petro" et similia, mentre questi falcidiano tutto ciò che di cattolico si presenta di fronte a loro.
No, thanks.
Se anche fosse quella cosiddetta "del giorno dopo" non mi pare che sia un principio favorevole alla vita!
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Sono d'accordo, ma proprio pe questo occore essere precisi. La pillola RU è quella abortiva, che impedisce l'annidamento dell'eventuale embrione. Esistono però pillole "del giorno dopo" che impediscono l'ovulazione (e non uccidono il seme...) e quindi la fecondazione. Sono abbastanza perplesso lo stesso, ma è chiaro che è un'altra cosa rispetto ad una pillola abortiva.
Continuo l`OT_
La pillola del giorno dopo ha due effetti:
-se presa prima dell`ovulazione l` impedisce o la ritarda,
-se presa quando l`ovulazione ha già avuto luogo, impedisce la nidificazione, ma non la fecondazione.
Si sta studiando, o è già in circolazione, una pillola che sarà efficace non più durante 72 ore ma durante 5 giorni.
Non può invece interrompere una gravidanza in corso.
È sconcertante che i vescovi tedeschi si allineino su quel che affermano quei mercanti di morte che stanno una volta ancora usando il corpo della donna (e la donna consente, ringrazia e applaude) per i loro esperimenti.
E la chiamano libertà per la donna, trasformata in laboratorio vivente e cavia permanente di apprendisti stregoni ( vedi scandalo della pillola Diana) con interessi finanziari giganteschi in sottofondo.
Fine OT.
La pressione per accettare contraccezione, per taluni anche aborto e fra poco arriveremo anche all`accettazione dell`eutanasia, è sempre più forte.
Scusate l'OT, sembrerebbe che la conferenza episcopale tedesca abbia autorizzato le cliniche cattoliche alla somministrazione della pillola del giorno dopo nei casi di stupro e posto che il farmaco non abbia effetti abortivi (gli ultimi sviluppi di questi pesticidi umani andrebbero in questo senso), ciò sulla scia di una posizione del card. di Colonia Mesiner che si era espresso in tal senso.
E l'inverno procede.
Scusate ma se anche esistesse una pillola del giorno dopo ad azione "solamente" contraccettiva e non abortiva non credo che ciò sarebbe comunque un bene perchè il fine dell'atto sessuale oltre che unitivo è anche procreativo.
In questo caso il problema è dato dalla violenza (lo stupro) insita nell'atto unitivo: la domanda allora è se questa violenza giustifica il rinnegare la natura dell'atto, cioè se la violenza fa non essere un atto unitivo lo stupro.
E' vero che la vittima non vuole l'atto unitivo, ma questa volontà negatoria, snatura l'atto ?
Per tornare in tema.
Mons. Fellay non ha forse recentemente dichiarato che in questo momento il Papa deve affrontare problemi più pressanti della questione con la FSSPX?
In fondo, posto che l'invito - se non lo vogliamo definire ultimatum - Di Noia/Muller con scadenza 22 è reale, in questo modo in Papa non ha soltanto rimesso la questione al suo successore, ma di fatto ha impedito che Fellay ufficializzasse una risposta presumibilmente negativa (dato che non si ha motivo di ritenere che non persistano le condizioni-capestro del 13 giugno).
In questo modo il discorso resta tuttora aperto.
Mi viene il sospetto che nonostante la sua "magnanimità" a riconcedere ciò che in realtà non si poteva negare (la S.Messa tridentina), la linea ratzingeriana non sia così tradizionalista come si vuol far pensare, ma sia impregnata di quell'ideologia che ha ridotto la Chiesa in questo stato.
Relationes ci fa capire che dobbiamo cominciare a parlare anche di un'"ermeneutica dell'omosessualità"?
Sempre per tornare in tema:
Mi viene il sospetto che nonostante la sua "magnanimità" a riconcedere ciò che in realtà non si poteva negare (la S.Messa tridentina), la linea ratzingeriana non sia così tradizionalista come si vuol far pensare, ma sia impregnata di quell'ideologia che ha ridotto la Chiesa in questo stato.
Praticamente, dal discorso del Papa ai vescovi, la "linea ratzingeriana" si è trovata perfettamente in sintonia con quella dei suoi predecessori a partire da Giovanni XXIII e dal loro Concilio dei Concilii.
E' probabile che anche il nuovo Papa, appartenga a questa stessa linea. Bisognerà vedere se la sua formazione e successiva evoluzione riesce ad essere maggiormente "in ascolto" della Tradizione, nel senso proprio del termine.
Ma non avete capito che il prossimo Papa, visti i personaggi formanti il conclave, e visti i problemi del mondo,(dimentichiamo con molta' facilita' che meta' conclave e' stato eletto da GPII e l'altra meta' da B.XVI e il concilio vaticano II e' del mondo e non di altre cose Divine e il conclave al completo e tutto conciliarista) trattera' solo i grandi problemi che attanagliano le questioni materiali.
O lo Spirito Santo fara' emergere un nome che crede veramente in Dio, nella Sua Dottrina, e spazza via tutta quella immondizia dalla faccia sporca che fa' sbandare la Barca di Pietro come diceva B.XVI nella Via Crucis del 2005 (perche' B.XVI queste cose le ha dette, poi leggendo quello che scrive E.M.Radaelli sul pontificato, mi lascia moltissimi dubbi), oppure una notte buia e senza una luce almeno fioca in fondo al tunnel, continuera' ad avvolgere la Vera Chiesa di sempre.
Ora tutto e' nelle mani della Trinita', e la SS.ma Vergine sta' di nuovo sotto la Croce guardando con il dolore delle sette spade che Gli trafiggono il cuore, la ennesima passione della Sposa del Figlio per la quale Egli ha dato la vita.
Che il prossimo Papa sia di ri restaurazione cattolica e non di proseguimento materialistico.
Che lasci ai governi del mondo le cose del mondo, e che si occupi di chiesa di dottrina, di conversione a Cristo e non alle false religioni pagane, che stia in San Pietro e non nelle sinagoghe e in altri templi pagani, che preghi il Suo Dio e non gli dei pagani.
Non c'e' bisogno che girovaghi tutto il mondo, per questo ha oltre cinquemila vescovi (ma che siano vescovi cattolici) e un popolo di sacerdoti (che siano sacerdoti cattolici).
Il Papa e' Cristo in terra, e quello che conta per i veri cattolici che sia Chiesa Visibile. Il Papa non deve stare in cielo in terra e in ogni luogo - Li c'e' Cristo - allora non ci sara' piu' bisogno di avere un Papa sempre giovinetto, forte, robusto in salute. per 2000 anni abbiamo visto Papi decrepiti, vecchi, malconci, assediati, ma di tutto cio' non hanno avuto paura ed hanno portato fino alla morte la Croce che Cristo aveva loro affidato (la barca di Pietro).
Il vero bisogno e' quello di crederci, di avere fiducia nello Spirito Santo che ti ha scelto in mezzo a miliardi di uomini a rappresentare Cristo in terra.
Poi ricordiamo che cristo non abbandona mai nessuno dei Suoi figli. Non bisogna abbandonarsi al maligno cosi' come Gesu' non si e' fatto tentare dalla vanagloria di satana, perche' Lui e' Dio, ma il Suo Vicario ha accanto Lui stesso.
Mi spiace per Benedetto XVI, ma sui rapporti con la FSSPX ha fatto, e continua a fare, una pessima figura. Il suo voltafaccia improvviso nei confronti di quest'ultima, quasi sicuramente ispirato dai presunti 'fratelli maggiori', lo carica di un'enorme responsabilità davanti a Dio. E questo, mentre lascia imperversare eresie ed immoralità in tutta la Chiesa, fa delle nomine assurde tipo Muller, e continua a tacere anche sulle ultime performances dei vescovi tedeschi.
Avrebbe avuto ogni possibilità di risolvere la questione e di rendere giustizia ad una Comunità duramente provata e regolarmente insultata da decenni a motivo della propria fedeltà al Magistero perenne della Chiesa, ma non l'ha fatto, continuando a porre condizioni-capestro inaccettabili per qualunque cattolico degno di tal nome. Ed anche ora, ora che potrebbe più facilmente infischiarsene del diktat dei falsi giudei - che si dicono tali, ma non lo sono - preferisce passare la patata bollente al suo Successore.
Comunque continuo a pregare per lui e per un suo ripensamento.
"Il est minuit moins le quart, Benoît XVI".
Tosatti su La Stampa:
Si parla molto sui giornali in queste ore del problema dell’omosessualità nella Curia romana, e si giunge a mettere in relazione questo fenomeno con la rinuncia di Benedetto XVI al pontificato. Su Vatican Insider pubblichiamo la recensione di un libro dello psicoterapeuta Roberto Marchesini che illustra quale sia la posizione della Chiesa sul tema dell’omosessualità, al di là di polemiche e luoghi comuni. Il libro contiene anche lo studio, di cui abbiamo scritto qualche tempo fa, di un sacerdote e ricercatore dell’Università di Cracovia, don Dariusz Oko. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista polacca Fronda e subito dopo sulla rivista teologica tedesca Theologisches: “Con il Papa contro la omoeresia”, si intitola, e Oko sostiene che l’omosessualismo all’interno della Chiesa ha dato vita a una mafia che genera una vera e propria omoeresia.
Detto questo, aggiungiamo un commento personale. Joseph Ratzinger è stato per 25 anni Prefetto della Congregazione della Fede, il dicastero vaticano a cui giungono, insieme alla Congregazione per il Clero, denunce e rapporti sui costumi e le abitudini di sacerdoti e vescovi. Si è battuto per la punizione di Groer e Maciel, e alla fine, almeno per il secondo, c’è riuscito. Ha passato quasi otto anni di regno a cercare di far pulizia (77 vescovi rimossi prima del termine naturale). Insomma, se c’è qualcuno che ne ha viste e sentite di tutti i colori, dai preti e sui preti è proprio Joseph Ratzinger. Non ci sembra molto plausibile che la scoperta che nella Curia romana, come nella Chiesa, come nel mondo “ci sono pesci di ogni tipo” (la citazione, a memoria, è dello stesso Ratzinger) l’abbia di colpo deciso a lasciare il Soglio di Pietro.
C'è qualcosa che non quadra perché appare strano che il Papa, messo al corrente di questa enorme omoeresia, invece di rimuovere i responsabili decida di abdicare, sperando che il suo successore sia in grado di invertire la rotta con più energia.
Piuttosto c'è anche altro: il rischio di uno scisma da parte degli ultra-liberali. E la FSSPX avrebbe potuto essere un aiuto non da poco...
per Marco P.
La natura di un atto non può essere modificata. Quello che il Jone afferma è che in quel caso e solo in quel caso il seme viene equiparato ad un ingiusto aggressore.
In tal caso è lecito togliere il seme o ucciderlo.
I Vescovi tedeschi avrebbero potuto affermare senza problemi che in questo caso il seme può essere tolto o ucciso.
Però la pillola del giorno dopo, come anche in misura minore, la pillola "normale", può avere come rischio l'uccisione del ovulo fecondato (=persona umana) prima dell'annidamento.
Per questo la dichiarazione dei Vescovi tedeschi è stata molto grave. Mi sembra che sul piano scientifico non esista la pillola esente da ogni rischio di uccisione o nocumento dell'ovulo fecondato.
A hpoirot -
Ci meravigliamo che i vescovi tedeschi hanno chiesto il diaconato femminile?
Esiste gia' il ministro straordinario per la comunione -
le chiese del nordeuropa non sono gia' di fatto scismatiche rispetto a Roma modernista? vedi tutto cio' che chiedono rispetto al modernismo/liberismo del concilio vat.II. - manca solo il timbro e la firma.
Forse ognuno di noi se vuole salvarsi, puo' farlo - preghiera...-preghiera.....e invocazione per i poveri peccatori... abbiamo il piu' grande mezzo, il Santo Rosario....
siamo arrivati al terminal - ma la Madonna di Fatima e Gesu' alla Beata Emmerich cosa aveva predetto?
ed il vero 3 segreto cosa dice? benche' la gerarchia se lo tiene segreto?
Ma Dio non e' segreto quando decide, decide.
http://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=1424
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-vescovi-tedeschie-pillola-un-spoco-convincente-5869.htm
http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/acdlife/documents/rc_pa_acdlife_doc_20001031_pillola-giorno-dopo_it.html
Per tornare in tema, ho paura che il problema con la FSSPX non sarà mai risolto, finché Roma non si decida ad affrontare il discorso da fare sul Concilio e la nuova Liturgia, finché non ci sarà un Papa che intenda riportare tutta la tradizione cattolica al suo posto.
La FSSPX è il termometro, non la malattia.
"Il coinvolgimento del Papa era autentico, ma praticamente ha vinto la sostanziale opposizione interna della Curia e, chissà, forse anche quella esterna dei "fratelli maggiori"."
Gerusalemme era la Città di Dio, posta sul Monte del Tempio del Signore (Antico Testamento).
Oggi tenta di far passare il messaggio "Roma è la capitale dei pazzerelli eretici seguaci del Nazareno - Noi, la Gerusalemme potente di oggi, siamo la città dove Tutto, cioè la stravagante sbandata cristiana, ha avuto inizio. È tempo di tornare alla matrice: Sion".
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