Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 7 febbraio 2013

L'arcivescovo Paglia chiarisce davvero?

Riprendo da Radio Vaticana domanda e risposta a Mons. Paglia sulle sue recenti dichiarazioni che hanno fatto scalpore in tutto il mondo. Il chiarimento è fin troppo chiaro. Mi pare che ci sia differenza tra il « riconoscere la dignità di ogni creatura umana » e « verificare che negli ordinamenti esistenti ci siano le norme che tutelano i diritti individuali », quando queste norme riguardano le coppie di fatto anche omosessuali...

D. ...durante la recente conferenza stampa in Vaticano, ha parlato di diritti individuali, in particolare riguardo a questioni patrimoniali. Ma alcuni media hanno riferito che lei avrebbe parlato di riconoscimento di diritti delle coppie gay. Dai suoi testi, però, non risultano queste affermazioni…

R. – Ovviamente sono rimasto molto sorpreso da quanto alcuni media hanno riportato. Non solo non sono state comprese le parole - e quindi non compreso anche l’affetto con cui sono state dette – ma in verità, e forse con consapevolezza, sono state come “deragliate”. Mi permetta questa immagine ferroviaria: sono state deragliate dal loro binario. E assicuro che, quando il treno deraglia, non trova la stazione, rischia di trovare il precipizio. Altra cosa è verificare se negli ordinamenti esistenti possano ricavarsi quelle norme che tutelano i diritti individuali. Questo è tutt’altro che l’approvazione di certe prospettive.

D. – Lei ha ribadito con forza il principio della pari dignità di tutti i figli di Dio: dunque, assolutamente nessuna discriminazione verso le persone con tendenze omosessuali…

R. – Mi auguro che si sia compresa la passione con cui dico queste cose. Mi trovavo stamattina all’udienza del Papa e mi ha colpito la sua riflessione nel dire che tutti veniamo dalla terra buona, per opera del Creatore buono; e poi, l’essere umano è fatto ad immagine e somiglianza di Dio; tutti allora portiamo in noi l’alito vitale di Dio e ogni vita umana sta sotto la particolare protezione di Dio. Sono parole queste assolutamente straordinarie, direi piene di verità e stracolme di amore. Guai a sporcarle con pregiudizi o appunto deviazioni. Tra l’altro, già nel 1986, il cardinale Ratzinger affermava con decisione – e mi permetto di citarlo – “va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressione malevola e di azioni violente”. Credo che più chiaro di così non si possa esprimere. Mi auguro davvero che quel tesoro prezioso, quel patrimonio dell’umanità, che è la famiglia, possa essere difeso, sostenuto e aiutato, e guai a stravolgerne il senso.

12 commenti:

Jacobus ha detto...

Un gioco già visto troppe volte quello di dire le cose in modo tale da non dispiacere a nessuno!

Cesare Baronio ha detto...

Tutti veniamo dalla terra buona, vero. Ma siamo anche tutti figli di Adamo e colpevoli con lui. Il PECCATO ORIGINALE accomuna tutta l'umanità: ad alcuni è concessa la Grazia del lavacro del Battesimo nella Chiesa Cattolica, ad altri no. Quindi nasciamo tutti figli dell'ira, e figli dell'ira rimangono quanti sono fuori della Chiesa e quanti, nella Chiesa, perdono lo stato di Grazia a causa del peccato personale.
Quindi sentir farneticare di rispetto dei diritti dei peccatori è non solo gravissimo, ma incredibile: chi mai dovrà ricordare l'inferno che li attende, se non chi Dio ha costituito in terra come evangelizzatori della Sua Parola e dei Suoi Comandamenti?
Stiamo rasentando il delirio...

Anonimo ha detto...

Secondo i vaticanisti le dichiarazioni di Mons. Paglia vanno inquadrate nell'ambito della vasta riflessione di Benedetto XVI sui temi che riguardano la famiglia, compreso quello dell'eucaristia per i divorziati risposati. Paglia avrebbe anche ricordato infatti che il Papa vuol risolvere la questione grazie alla possibilità di annullare un matrimonio per la mancanza di fede.

Anonimo ha detto...

Tipico esempio del parlare doppio modernista orwelliano proprio della Chiesa post-concilio.
Probabilmente i giorni si faranno più scuri e i tempi più duri.
Domine, miserere nobis.

hpoirot ha detto...

Oouuff, menomale che il papa ribadisce certe cose capitali del CV2. Stavo quasi per credere che l'antopocentrismo conciliare fosse finito...

Amicus ha detto...

Mons. Paglia o non sa quel che dice, o ci prende per stupidi. Cosa vuol dire "verificare se negli ordinamenti esistenti possano ricavarsi quelle norme che tutelano i diritti individuali" se non un incoraggiamento ai Pacs?
I neomodernisti procedono sempre allo stesso modo: due passi avanti, uno indietro, una dichiarazione qui, una pseudoritrattazione là. Intanto gettano i loro semi malefici che, lentamente, germogliano nelle anime: e persino Benedetto XVI si dà da fare in questo senso con le sue assurde - ripeto: assurde - proposte di nullità matrimoniale 'per mancanza di fede'... Dove si vede che per i nouveaux théologiens l'importante è raggiungere i loro obiettivi, con qualunque mezzo, anche con la manipolazione o l'oscuramento selettivo delle Fonti della Rivelazione e dei pronunciamenti del Magistero 'preconciliare'. E' la solita tattica che abbiamo visto già attuare con le 'novità conciliari', tattica del resto perfettamente riuscita.

Lefebvriano ambrosiano ha detto...

Ma il peccato originale per Benedetto XVI e Mons. Paglia non esiste più? Che dolore leggere queste cose!

Anonimo ha detto...

Come mai Vendola può tranquillamente affermare che per lui l’omosessualità è una scelta, mentre il prof Pavanello, insegnante di religione, se dice «Non si nasce gay, ma lo si diventa facendo una scelta precisa, pertanto chi si trova in queste condizioni, dovrebbe farsi curare» dovrebbe addirittura essere cacciato dalla scuola?

Spartacus ha detto...

Se pensiamo alle dichiarazioni di Paglia, vediamo chiaramente come nella neo-chiesa cattolica non è malvisto il matrimonio gay, se non altro fino a quando si parla di un "partenariato civile".
Questo è ciò che i vescovi francesi hanno detto pubblicamente.
C'è bisogno di altre prove del disorientamento quasi totale della Chiesa post-conciliare?

Anonimo ha detto...

Può essere un risultato "in sintonia" la dichiarazione di Monti letta su Avvenire di oggi?

​La questione dei diritti alle coppie gay continua ad animare la campagna elettorale. Mario Monti si pronuncia per il «rafforzamento dei diritti civili delle coppie omosessuali» e aggiunge che ce ne sono «alcuni, ma ne vorrei di più».

http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/monti-piu-diritti-ai-gay.aspx

Marco Marchesini ha detto...

In pratica mons. Paglia sta dicendo no ai matrimoni gay o adozioni gay, ma sì alla pensione di reversibilità.

Non sono d'accordo per niente. Nessuna concessione deve essere fatta. Il momento attuale è critico.

Reginaldus ha detto...

"Ogni essere umano è amato da Dio Padre": che frase ad effetto! e come suona bene alle orecchie dell’uomo moderno, che si sente libero di fare il cavolo suo senza il fastidio di un minimo turbamento: Dio mi coccola comunque! Dimenticando che l’amore di Dio è assolutamente intransigente, e che l’ira di Dio è terribile contro coloro che non si lasciano attrarre da Lui! Anche i nomi dei dannati sono scritti nel cuore di Lui! Che paura di pronunciare la parola ‘peccato’, e che terrore chiamare i trasgressori dell’amore divino ‘peccatori’! Che paura presentare chiaramente il senso dell’amore divino, per il quale il peccatore è chiamato a convertirsi così che viva e non abbia a PERDERSI… E noi – questi nostri pastori di Paglia – ci preoccupiamo dell’ applicazione del diritto privato a favore di questi particolari “amati da Dio”, non della loro risposta a Dio! Per ora… in attesa che anche da noi, con la benedizione dei nostri Paglia e Bettazzi et similia, si possa aprire, per gli stessi, la stessa strada del diritto matrimoniale e di adozione già aperta altrove…