Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 9 maggio 2014

P. Enrico Zoffoli. La vera Chiesa di Cristo

Fluctuat saepenumero Apostolica navis, sed non demergitur ;
concutitur, sed non frangitur ; oppugnatur, sed non expugnatur.
Tentari sinit Deus electos suos, vinci non sinit.

La barca di Pietro spesso sta per colare a picco, ma non affonda;
è sbattuta, ma non conquassata; combattuta, ma non soccombe.
Dio permette che i suoi eletti siano tentati, ma non vinti
(Enea Silvio Piccolomini, Pio II) 
Alcuni brani dal libro di Padre Enrico Zoffoli La vera Chiesa di Cristo, pro manuscripto, Roma 1990, che riporto di seguito.
Padre Zoffoli, uno dei maestri da non dimenticare. Notevole l'attualità di quanto esprime, consapevole già allora di dover «richiamare la verità essenziale a quanti l'hanno dimenticata; precisare e chiarire le idee di molti che le hanno confuse e discutibili; confutare i pregiudizi derivati da un insegnamento e da notizie storiche false e tendenziose; animare i fedeli ad una scoperta rigorosamente scientifica della sua origine, natura, proprietà e destino, superando tutte le rovine che, accumulate da millenni di persecuzioni ed eresie [polarizzate e confluite negli ultimi decenni], di scandali e tradimenti, particolarmente oggi minacciano di travisarne il volto, soffocarne il respiro, comprometterne la missione».



PREMESSA

«Povera Chiesa!» è stato il grido che, tempo fa, si lasciò sfuggire una pia donna romana, compresa delle attuali tristi condizioni della Chiesa.
Ella si riferiva a quelle del post-Concilio, per le quali sembra che la Chiesa continui a percuotere se stessa come per un folle impulso di «autodistruzione», secondo quanto lo stesso Paolo VI fu obbligato a constatare con infinita amarezza.
Gli anticlericali delle più diverse estrazioni ideologiche ne esultano, incoraggiati dall'apporto di segrete forze ostili annidate nella Chiesa, decise a sopprimerla. Tale manovra, condotta a tutti i livelli della struttura ecclesiale, è denunziata nella prima parte del lavoro attraverso una rapida cavalcata della storia, dalle origini ad oggi.
Come al solito, se ne vorrebbe trarre la previsione di una ormai quasi imminente scomparsa della Chiesa, travolta dalle ondate di un laicismo radicale, senza appelli ad un qualsiasi «assoluto».
Ma anche questa volta il «complotto» è destinato a fallire a dispetto di tutti i «congiurati», compresi particolarmente certi «eruditi» in lite con la storia, certi esegeti in rotta con la S. Scrittura, certi «teologi» ostinatamente avversi al dogma, tutti ovviamente ribelli al Magistero.
I loro assalti alla rocca di Pietro sono così insistenti, furibondi, da mettere a dura prova la fede di molti; alcuni dei quali hanno vilmente disertato...; altri, allibiti, sono poi rimasti indifferenti ed inerti... Ma non sono mancati coloro che intendono confermare le proprie convinzioni impegnandosi in una ricerca delle «radici», condotta nel terreno profondo della storia.
Il volume vorrebbe agevolare i loro sforzi, convogliandoli nello schema di un'esposizione critica, capace di rispondere al bisogno di sapere se - sotto la tempesta di tutte le negazioni, i tradimenti e i compromessi che caratterizza la cultura contemporanea anche nel mondo cattolico - si possa ancora ricorrere ad un Magistero certo, infallibile.
Sotto le vesti lacere e insanguinate della «povera Chiesa» d'oggi vorrei scoprire e mostrare la trascendente vitalità dell'u n i c a vera Chiesa fondata da Cristo e che gli «untori» di tutte le sètte non potranno mai neppure sfiorare.
Il lavoro, nell'attuale momento storico della Chiesa che l'ha suggerito e per la finalità a cui s'ispira, non comporta una bibliografia, sia pur ridotta all'essenziale... Non dunque studio originale riservato a teologi e specialisti; ma opera seriamente divulgativa concepita per lettori prevalentemente l a i c i, compresi i lontani, i prevenuti e anche gli ostili, o quanti credono di esserlo, restando però onestamente aperti alla verità, disposti ad una revisione critica delle proprie idee. ....
Roma, 16 luglio 1990 L'AUTORE
* * *
 Dal Cap.II - Rovescio della medaglia

§ 8. «Il fumo di Satana» 
A) Tradimento di esegeti e teologi. [...]
B) Scompiglio e devastazione. [...]
C) Il colmo dell'accecamento. [...]
[...]
Queste le eresie coerentemente supposte (o fatte supporre) da certi sostenitori della nuova prassi liturgica, prevenuti dalla teologia protestante, animati da un disprezzi tipicamente luterano per S. Tommaso, più autorevole Maestro del dogma eucaristico.
Le ragioni igieniche addotte per riesumare quella prassi [si riferisce alla comunione sulla mano] sono semplicemente pretestuose... Il ritorno alle origini in materia liturgica è essenzialmente antistorico, equivalendo ad un'involuzione contraria alla vitalità del Corpo Mistico per cui il ricorso ai Padri della Chiesa, al riguardo, non ha senso: « Un antico uso non è, a motivo soltanto della sua antichità, il migliore sia in se stesso sia in relazione ai tempi posteriori ed alle nuove condizioni verificatesi... » (Pio XII, Med. Dei, 49-50).
Al deplorevole rifiuto del dogma, fin troppo evidente in alcuni nella ostentata noncuranza di ogni gesto di venerazione per l'Eucaristia (visite, inchini, genuflessioni, processioni, adorazioni, riparazioni, preparazione e ringraziamento dopo la Comunione o la Messa), s'aggiunge la m e n z o g n a di imporre la loro «prassi» come fosse stata «comandata» dalla Chiesa, mentre non è stata neppure «raccomandata», ma solo «permessa», ossia «non-impedita». L'inganno, spesso qua e là, è aggravato dalla furbesca tattica di lasciare che il popolo ignori i precisi termini (e persino l'esistenza) del decreto della CEI.
Così, l'Eucaristia, celebrata come «CENTRO DELLA LITURGIA, ANZI DI TUTTA LA VITA CRISTIANA» (Euch. Myster., 1), «CULMINE E FONTE DI TUTTO IL CULTO...» (CIC 897), resta esposta a tutte le follie e le profanazioni. Il «fumo di Satana» non ha potuto accecare in modo più tragico. Per questo si è arrivati a parlare di «tempi apocalittici». Molti perciò, profondamente angosciati, si chiedono se sulla terra ci sia ancora la vera Chiesa di Cristo, implorando tutta la luce dello Spirito perché possano scoprirla e godere ancora del suo Magistero.

D) Autodistruzione
La mentalità positivistica e agnostica, serpeggiante anche in ambienti teologici, ha provocato, già da tempo, un forte richiamo della S. Sede sull'incorruttibilità dell'anima umana, la vita futura: sembra di sognare... Ora, l'illusione diffusissima di una supposta misericordia di Dio non giusta (o senza «sanzioni») ha finito col far dimenticare anche a vescovi e sacerdoti l'esistenza dell'inferno, e ritenere che il demonio non sarebbe che un innocuo «simbolo del male».
Al risvolto gnoseologico - relativistico e agnostico - dell'immanentismo neomodernistico risponde l'altro di livello etico - edonistico - che ha motivato la messa a punto della S. Congregazione per la dottrina della fede su «alcune questioni di etica sessuale». E non è meno rivelatrice dello smarrimento e della degradazione dell'opinione pubblica l'istruzione su «il rispetto della vita umana nascente e la dignità della procreazione», del medesimo dicastero romano.
Il momento critico vissuto dal mondo cattolico per le ragioni esposte (che potrebbero essere documentate in decine di volumi!) spiega oltre tutto il declino della cultura ecclesiastica nei seminari; dove psicologia, antropologia, sociologia, pastorale, metodi di catechetica, ecc. hanno emarginato la teologia speculativa (dogmatica e morale), dopo aver messo al bando l'Aquinate e la sua metafisica, già tanto ferocemente aggredita da Lutero, vergognosamente «riabilitato» da alcuni professori e scrittori di parte cattolica...
Nei giovani candidati al sacerdozio è risultata una formazione intellettuale di tipo nominalistico, agnostico, fideistico; quindi, una mentalità «aperta» in senso neutrale, disponibile a tutte le ipotesi.
All'inviolabile esattezza delle «formule dogmatiche» - fedeli alla Rivelazione e al Magistero di Papi e Concili - ha prevalso l'impeto dello «zelo pastorale», materiato di «buone intenzioni», d'impegno per il prossimo, d'iniziative umanitarie..., appunto secondo una concezione pragmatistica e orizzontalistica del Cristianesimo: Dio non è più conosciuto ed amato tanto in Se stesso, quanto nell'uomo... La verità vera non sarebbe quella delle i d e e  e del pensiero contemplante; bensì delle o p e r e, realizzate dalla mano e dalla tecnica, creatrice di un mondo più concreto di quanti se ne possano sperare oltre la sfera umana dei valori.
Ed ecco il «ministero sacro» assorbito da un'attività pastorale dedicata al «terzo mondo», spesa per emigrati, emarginati, disoccupati, anziani, bambini abbandonati e sterminati per fame. Sembra che la miseria mora1e sia scomparsa. Si ha l'impressione che gran parte del Clero diocesano e religioso non creda più nel peccato come nel peggiore di tutti i veri mali che affliggono il mondo...; non sia convinto che la grazia sia davvero il supremo di tutti i beni desiderabili...; abbia dimenticato - o lo ritenga addirittura un'utopia - il « regno di Dio e la sua giustizia... ».
È a questo punto che un qualsiasi osservatore estraneo e imparziale può supporre che le organizzazioni cattoliche operino in concorrenza con le strutture filantropiche d'ispirazione laica, come se la Chiesa non fosse stata fondata per una finalità superiore e non disponesse di tutti i mezzi necessari per realizzarla... Il Cristianesimo allora - umanizzato a tal segno - arriva a confondersi con l'umanesimo ateo, rivelandosi come più tragico epilogo della concezione immanentistica della realtà e della storia.

E) Il crollo
Perduti di vista i principi, i valori supremi, i programmi d'interesse ultratemporale, numerosi membri del Clero hanno apostatato dalla Chiesa; molte decine di migliaia di sacerdoti hanno abbandonato il ministero sacro, incapaci di giustificare le rinunzie imposte dalla loro missione. «Le statistiche ci abbattono - gemeva Paolo VI -, ogni caso particolare ci sconcerta; le motivazioni c'impongono, certo, rispetto e compassione; ma ci causano una pena immensa. La sorte dei deboli che hanno trovato la forza di disertare il loro dovere ci confonde...» (cf. L'Oss. Rom., 11.2.1978).
Molti, pur restando anagraficamente fedeli agl'impegni assunti, non hanno esitato ad approvare e persino favorire il tradimento dei confratelli... Fragili, dalle idee confuse, preoccupati del domani, hanno fatto buon viso al processo di secolarizzazione nell'abbigliamento, nel linguaggio, nel contegno, nelle prestazioni del culto, nella catechesi al popolo, nell'insegnamento della religione nelle scuole, nell'ascolto prestato di preferenza alle opinioni teologiche più azzardate, propagate da case editrici filo-protestanti; nell'associarsi alle accuse contro la Chiesa, noiosamente ripetute da secoli di propaganda illuministica e giacobina...
A tali poveri «preti» i documenti del Vaticano II sembra non abbiano detto nulla; ma assai meno hanno favorito la riforma della vita religiosa in molti grandi e piccoli Istituti, maschili e femminili, più che decimati dalla «svolta antropologica» che li ha resi irriconoscibili, dato il protervo rifiuto o la maldestra mistificazione dello «spirito» dei Fondatori, delle finalità e delle collaudatissime «tradizioni» dei rispettivi Ordini...
Alcuni di questi sono quasi estinti...; altri, per mancanza di soggetti, hanno dovuto chiudere o vendere le proprie case...; non sono mancati quelli che, per sopravvivere, hanno sollecitato indiscriminatamente l'ingresso d'individui piuttosto equivoci, che hanno obbligato a mitigare la disciplina, accelerando l'ultima catastrofe...
Ora, la decadenza di antiche e benemerite Istituzioni religiose ha dato luogo - per una certa legge di compenso e di equilibrio - al quasi improvviso e rapido pullulare d'innumerevoli «gruppi spontanei» dall'indole e dalle finalità più svariate: alcuni canonicamente riconosciuti e stabiliti...; altri, più numerosi, ancora clandestini...; incalcolabili poi son quelli in via di formazione, trattandosi di aggregazioni minime, eterogenee, fluide, anonime. Danno l'impressione - nell'insieme - di una certa frantumazione della Società ecclesiale...; frantumazione tanto più preoccupante quanto meno i soci dei diversi nuclei sono teologicamente illuminati e insieme più gelosi della propria autonomia, segreti nel loro regime di vita...
Più discutibile è la loro fisionomia quando ripetono la propria origine dal mondo protestante: il Movimento Carismatico deriva dal Pentecostalismo del Nordamerica, fondato nell'800 da un pastore battista e da un altro metodista... Le Comunità Neocatecumenali s'ispirano a criteri d'origine apertamente luterana ...(13). E si pensi alle innumerevoli sètte segrete propagatesi ovunque, in Occidente, da abilissimi e potenti maestri di buddismo, induismo, satanismo..., che si valgono di idee carpite dalla Bibbia, di simboli e pratiche sottratte alla liturgia cristiana...

Il popolo, non tollerando più tale babele, preferisce tacere, non impegnarsi, disertare: l'assedio martellante di opinioni contraddittorie in campo dogmatico e morale, biblico e liturgico..., lo ha reso diffidente... Ciò soprattutto quando si tratta di problemi etici di capitale importanza: l'Italia cristiana recentemente si è rivelata divorzista e abortista...; il fenomeno della «convivenza» preferita al matrimonio è sempre più frequente...; contraccezione, fecondazione artificiale, eutanasia, omosessualità e droga dilagano ovunque...; s è parlato di «terra di missione» anche alludendo a Roma; dove il già «piccolo gregge» si fa sempre più esiguo e meno coerente, combattivo...

In conclusione, «il fumo di Satana» si è fatto così denso da diventare «tenebra» per tutti, compreso il più sincero dei «credenti». Il quale, aprendosi ad una visione sempre più fosca della storia della Chiesa - da un secolo all'altro -, resta sconcertato, non sapendo come possa ancora giustificarsi validamente la sua professione di fede, la sua appartenenza ad una Società religiosa, antica e nobilissima, ma infinite volte tradita e disonorata, percossa e resa irriconoscibile soprattutto dai suoi membri più qualificati... Società che, per loro colpa, difficilmente si lascia definire quanto alla sua origine, alla sua struttura, alla sua missione, al suo destino.
Se Cristo ha fondato una Chiesa, dove  e  qual è questa Chiesa? Gli uomini hanno fatto del tutto per affossarla.. Ma le sue tracce sono così vistose, le «rovine» così imponenti da farne intravedere la realtà quasi misteriosa, ed una vitalità che sembra inestinguibile, suggerendo i nostri interrogativi, stimolando ad una ricerca che riteniamo più necessaria; e impegnativa d'ogni altra.

Il Capitolo potrà scandalizzare soltanto chi ignora la vera storia della Chiesa o s'illude che questa debba comporsi unicamente di persone poneste e di sacerdoti esemplari. La realtà è stata (e sarà) ben diversa, senza detrarre nulla alla Sposa immacolata di Cristo, rivelandone anzi quella divina vitalità per la quale - nonostante tutto - resterà sempre Madre feconda di santi, capace di trasformare in «figli di Abramo» anche «le pietre». [...] Ora, se i miscredenti hanno creduto di poter inveire contro la Chiesa, i fedeli più consapevoli ne hanno vissuto l'agonia e altri - specialmente oggi - intendono indagarne il mistero nella ricerca della sua vera origine contro tutte le illazioni del laicismo.
____________
13 Cf. E. ZOFFOLI, La Confessione ancora necessaria? Con appendice sulla confessione nel contesto teologico del movimento neocatecumenale (pro manuscripto), Roma, 1990.

23 commenti:

Carmine Bellezza ha detto...

Con zelo degno di miglior causa, il povero Padre Zoffoli (di cui ho anche scritto un succinta biografia per una rivista, e di cui ho avuto l'onore di essergli brevissimamente a fianco, nelle battaglie contro i neocat ed in pro della LICEITà DELLA PENA DI MORTE)scrisse un libro per dimostrare che GPII era CATTOLICO.
Come mai, nella storia non è mai accaduto che un santo sapiente come lo era il Padre (lui meritava il cardinalato, non Von Balthazar, di cui sono un fan dei cartoni animati degli anni '60 su un personaggio dello stesso nome)dovesse impegnarsi a scrivere un libro per dimostrare che un qualunque papa era cattolico?

mic ha detto...

scrisse un libro per dimostrare che GPII era CATTOLICO

Lo scrisse perché Giovanni Paolo II aveva in qualche modo avallato le eresie neocatecumenali (pur dando alcuni generici correttivi in alcune omelie).
Padre Zoffoli partiva dunque dal presupposto che egli poteva non essere informato di tutti i risvolti di quella realtà di cui lui aveva apertamente e ampiamente documentato i risvolti eretici.

Anacleto ha detto...

Questo scritto è stato pubblicato poco dopo le consacrazioni episcopali di Mons. Lefèbvre, quasi a loro supporto o almeno giustificazione.
Monsignore l'aveva chiamata "operazione sopravvivenza" ed aveva conferito ai nuovi vescovi solo il potere d'ordine e nessuna giurisdizione; intenzionalmente non aveva consacrato vescovo l'allora Superiore Generale Don Schmidberger, per rimarcare questo fatto.
Dopo un quarto di secolo le sue ragioni appaiono in tutta la loro chiarezza: la FSSPX non È la Chiesa, ma lì Essa è visibile e attiva ed è un approdo sicuro per la salvezza delle anime.
Consiglio a chi fosse interessato ad usufruire di questo strumento della provvidenza a visitare i centri messa e a leggere l'ultima "Lettera agli amici e benefattori" di Mons. Fellay.

http://www.unavox.it/Documenti/Doc0660_FSPX_Lett82.html

Non dobbiamo, a forza di discutere, dimenticare l'essenziale: rendere gloria a Dio (con cerimonie degne) e salvare la nostra anima con l'aiuto dei Sacramenti integri.

Anonimo ha detto...

Sono a Salerno
Vorrei poter fare la Comunione in rito antico al mio bambino .
Chiedo indicazioni e una preghiera .
Grazie.

Arcangelo ha detto...

@l'Anonimo delle 10,14:
Chiami ad Albano, allo 069306816.
C'è anche un giovane prete NAPOLETANO. Sono tutti molto disponibili.

don Marco ha detto...

ciao Mic, visto che questo libro è introvabile, ti è impossibile scannarizzarlo tutto in formato pdf per un download sul tuo blog, visto che ritengo questo libro uno di quegli antidoti necessari oggi per capire qual è la vera Chiesa? Oppure la cosa non è fattibile (varie difficoltà per scannarizzarlo, diritti d'autore, o altro ancora)? Fammi sapere! Salutoni!!! Don Marco

mic ha detto...

Caro don Marco,
se dovessi farlo personalmente sarebbe un'impresa un po' ardua.
Cercherò di informarmi com'è possibile 'digitalizzarlo' ad un prezzo accessibile.

mic ha detto...

@l'Anonimo delle 10,14:

Può anche mettersi in contatto con:

Coetus fidelium Sant’Andrea Avellino - Basilica di S. Paolo Maggiore (Piazza S. Gaetano 79 – Napoli)

http://messatridentinanapoli.wordpress.com

missagregoriana.neapolis@gmail.com

messatridentina.napoli@gmail.com

Da bravi cattolici, certamente non si fanno concorrenza :)

mic ha detto...

Sempre per don Marco,
è un'idea da tener presente anche per altri testi di padre Zoffoli.
Intanto le dò l'indirizzo di questo già inserito su Internetica

http://www.internetica.it/neocatecumenali/Zoffoli-PotereEobbedienzaNELLAchiesa.pdf

Anacleto ha detto...

Cara Mic,

Le segnalo questo interessante, breve articolo.

Cordialmente.

http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=294551:lortodossia-e-la-peggior-minaccia-per-loccidente&catid=176:worldwide&Itemid=100018

mic ha detto...

""... Dopo aver dimostrato attaccamento ai valori occidentali nel primo decennio post-URSS, l’attuale leadership russa ha preso una deplorevole posizione contro l’Occidente.
Secondo Bildt [ministro esteri svedese], Vladimir Putin sta dimostrando una paurosa apertura ai valori ortodossi orientali dimenticandosi del resto del mondo.
La nuova anti-occidentale e anti-decadente linea di condotta di Putin si basa sul profondo conservatorismo delle idee ortodosse orientali”.
Il Ministro svedese tenta così di spiegare lo sforzo che sarebbe in atto nel tentativo di distruggere la chiesa ucraina con l’obbiettivo di ricondurla all’ovile del Patriarcato di Mosca come parte di un piano volto ad ottenere il controllo sull’intero Paese. Ed è proprio l’Ortodossia orientale, secondo Bildt, ad essere la principale minaccia per la civiltà occidentale. ""

L'unica cosa su cui restiamo perplessi è su cosa è rimasto della "civiltà occidentale" e se ciò che l'Occidente oggi veicola può ancora chiamarsi civiltà.

don Marco ha detto...

Grazie mic per l'articolo molto prezioso. Si, l'idea di mettere in rete altri testi di P. Zoffoli non sarebbe affatto male. Tra l'altro io ho già due suoi libri: "Magistero del Papa e catechesi di Kiki a confronto. A proposito del cammino neocatecumenale" e "Vita futura e dogma del Purgatorio". IL primo libro non è proibitivo (153 pagg.) e magari con un po' di pazienza riesco anche a scannarizzarlo (ho solo una Epson quindi l'impresa e più che ardua. Ma con un po' di pazienza...)e anche il secondo pur essendo di 207 pagg. potrebbe essere fattibile. Sì, direi che l'idea non è malvagia. Chissà se riusciamo ad attuarla. Ancora grazie e saluti!!!! don Marco

Anacleto ha detto...

Ci sono modi per scannerizzare testi e rielaborarli, p.es.:
http://www.navigaweb.net/2009/06/estrarre-testo-da-un-pdf-o-da-una.html

Lavorando su 10 pagine al giorno in meno di un mese si può mettere un libro in formato pdf adattando caratteri di stampa ad una lettura su iPad o simili.

Il vantaggio collaterale è, che lavorando sul testo lo si studia molto meglio.

Anacleto ha detto...

P.S. riservato a Mic:
A quando la piccola biblioteca del blog?
:-)

Anonimo ha detto...

Perfetta analisi , grazie !
http://www.papalepapale.com/develop/io-catharina-la-mistica-parte-4/

Silente ha detto...

"L'unica cosa su cui restiamo perplessi è su cosa è rimasto della "civiltà occidentale" e se ciò che l'Occidente oggi veicola può ancora chiamarsi civiltà.. Grazie cara Mic. Totalmente, incondizionatamente d'accordo. Che ci piaccia o no, Putin è uno degli ultimi baluardi della civiltà cristiana ed europea contro il degrado civile e morale, spirituale e religioso, politico ed economico creato dal mondialismo.

Per la cronaca, bizzarro, assai bizzarro che gli "eroi di Maidan" inquadrati in Pravy Sektor ("Settore destro") e Svoboda ("Libertà") si dichiarino "di destra". S'è mai vista una "destra" che aspira all'Unione Europea, alla sua dittatura usurocratica, alle sue leggi contro la libertà di ricerca storica e d'opinione, alle sue imposizioni per il divorzio, l'aborto e contro la cosiddetta "omofobia", alla sua ottusità burocratica, al suo odio per la religione, per i popoli e per le loro radici storiche e culturali?
Da chi sono stati ispirati, organizzati, pagati costoro per il lavoro sporco da essi compiuto? Quale il ruolo delle "fondazioni" mondialiste, quale quella di Soros, in questo "Big Game"?

rr ha detto...

Silente, se giri un po' sui blogs, da Effedieffe ad altri, per es. francesi, come Dedefensa, scopri tutto sugli eroi di Maidan.
Secondo me quelli li' sono di destra come il mio sindaco !
O sono mercenari prezzolati che " fingono" di essere di destra, insultando la memoria di quelli che si opposero strenuamente ai bolscevichi, o sono completamente idioti, nel senso, e non solo, di " utili idioti"
@' Ucrainae' l' ennesima dimostrazione che la Geografia e la Storia si vendicano, nel senso che, alla fine magari, la Realta' e la Verita' trionfano sull' Ideologia e la MemOgna.
Uno Stato mai esistito per secoli che mette insieme forzatamente etnie differenti che per secoli si sono guerreggiate con cospicui spargimenti di sangue, che fine volete mai che facesse ?
Cfr la Yugoslavia, che ha retto finche' c' erano " nemici" esterni da additare. Finiti quelli, han ricominciato ad ammazarsi come nel corso dei secoli...
RR
PS: se in Svezia continuano ad accogliere musulmani, vedranno chi e' che mina i" valori occidentali", tipo il rispetto per la donna.

Silente ha detto...

Certo, carissima Rosa, giusto richiamo il tuo. Questi prezzolati del mondialismo dichiarano di richiamarsi alla memoria di Stepan Bandera, eroe dell'anticomunismo ucraino, le cui milizie combatterono con i tedeschi contro l'armata rossa, assieme a migliaia di altri combattenti russi, baltici, cosacchi, centroasiatici. Un epopea negata e dimenticata, come quella delle migliaia e migliaia di cosacchi, combattenti a fianco delle armate germaniche, che, a guerra finita, furono riconsegnati degli inglesi, con le loro famiglie, ai sovietici e finirono tutti massacrati. La resistenza armata anticomunista in Ucraina durò fino agli anni '50, come quella nei paesi baltici.
Storia sconosciuta di un'Europa eroica cancellata dalla storiografia mondialista. Da notare che nelle milizie di Bandera, assassinato esule in Germania nel '59 da agenti sovietici, militarono anche migliaia di russi antibolscevici. Bandera non era antirusso, ma anticomunista. Chi si richiama a lui per una presunta "indipendenza" ucraina dalla Russia (la Rus nasce a Kiev) commette un falso storico.
Quando vedo le immagini di Odessa, dove un centinaio di "filorussi" sono stati bruciati vivi da attivisti "filoeuropei", o quelle di ieri di una città dell'est Ucraina dove i carri dell'esercito ucraino hanno mitragliato la folla di civili, disarmata, che cercava, come nella Praga del '68, di fermarli, come non indignarsi, anche per il complice silenzio dei media occidentali?
Questa non è la mia Europa. La mia Europa è quella di Poitiers, di Carlo Magno, di Lepanto, di Vienna. E anche quella dei combattenti "filorussi" che stanno morendo a decine perché le loro terre non cadano sotto il dominio dell'usurocrazia e della omosessualcrazia degli ottusi e malvagi burocrati di Bruxelles.
Stanno combattendo anche per noi.

rr ha detto...

Come giustamente ricorda Blondet nel suo ultimo articolo, ad Odessa NON sono filorussi, SONO RUSSI, che vivono li' da almeno 300 anni, essendo che Odessa fu fondata da Caterina di Russia, tedesca di nascita ed educazione, luterana convertitasi per matrimonio.
Su Odessa, i greci e gli Italiani di Odessa, sui loro commerci ed importanza culturale e sociale, almeno fino ad un certo periodo storico, e sulla loro successiva perdita di influenza e status, ho letto tempo fa un interessantissimo articolo di uno storico americano...quire intersting alla luce dei fatti odierni
Silente, la tua Europa e' anche la mia
RR

Silente ha detto...

Cara Rosa, grazie. E' bello sapere che non siamo soli. Un abbraccio.

Anonimo ha detto...

Certo, carissima Rosa, giusto richiamo il tuo. Questi prezzolati del mondialismo dichiarano di richiamarsi alla memoria di Stepan Bandera, eroe dell'anticomunismo ucraino, le cui milizie combatterono con i tedeschi contro l'armata rossa, assieme a migliaia di altri combattenti russi, baltici, cosacchi, centroasiatici. Ed anche Nativi Americani, quelli che una volta chiamavamo "Pellerossa". Quelli poi, di costoro, caduti in mano yankee, quelli che non sono stati uccisi subito, sono stati internati in campo di concentramento nel deserto del Nuovo Messico e vi sono morti. Gli ultimissimi ancora vivi, sono stati liberati solo per ordine di BILL CLINTON.

Seraafino ha detto...

Secondo Bildt [ministro esteri svedese], Vladimir Putin sta dimostrando una paurosa apertura ai valori ortodossi orientali dimenticandosi del resto del mondo.
“La nuova anti-occidentale e anti-decadente linea di condotta di Putin si basa sul profondo conservatorismo delle idee ortodosse orientali”.
Non è che, per caso, tale signore ha in comune con alcune personalità TANTO del Cattolicesimo contro-rivoluzionario, Quanto DELL'estrema sinistra una familiarità con gruppo di intellettuali scientisti americani, anti-russi in senso biologico (come lo era anche Marx) , convinti, forse non del tutto a torto, che tutti i mali del mondo derivano da un'oscena alleanza tra la corte britannica e l'anti-filoquismo dei bizantini? Che il vera nemico dell'occidente è il mito della Terza Roma? E che lo stesso comunismo prima ed il fondamentalismo islamico oggi, altro non sono che ideologie di copertura di tale alleanza? Tra l'altro anti- tradizionalismo cattolico? E che accusavano Mons. Lefebvre di voler restaurare il feudalesimo?

rr ha detto...

A nonimo ore 9.50,
potrebbe darmi un lomk bibliografico su questi Indiani ?
Grazie
RR