Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 26 marzo 2020

Il virus che segnerà la fine della globalizzazione

È sempre azzardato fare previsioni sulle conseguenze irreversibili di una grande crisi quando essa ancora si sta sviluppando sotto i nostri occhi, ma quello che ha scritto Claudio Risé nel suo intervento del 15 marzo su La Verità mi incoraggia a rischiare una previsione che non pochi fanno sotto voce, mentre la maggioranza ancora dissente: la pandemia del Covid-19 segnerà la fine del modello di sviluppo imperniato sulla globalizzazione, perché lo sviluppo globalizzato non è sostenibile, e non è sostenibile perché non corrisponde alla verità dell’uomo, né alla verità del creato.
Non si tratta solo del fatto che le filiere produttive sono diventate troppo lunghe e complicate e perciò fragili, non si tratta solo del fatto che l’interdipendenza economica globale ha mostrato che lo shock che colpisce un paese si riverbera immediatamente su tutti.
Scrive il noto psicanalista junghiano:
«La presenza del Covid-19 nel mondo occidentale è il risultato automatico di uno stile di vita e di un modo di produzione che per avidità, fretta, anche ignoranza, ha messo tra parentesi i pericoli che da sempre minacciano l’uomo, il suo corpo e la sua vita. Questa è la prima vera pandemia globale (dopo l’Aids, che l’aveva preannunciata verso la fine del secolo scorso) e ci mostra perfettamente per quale ragione il modello di sviluppo globalizzato sia un binario morto, da abbandonare al più presto: destabilizzante e omicida com’è porta solo alla morte. L’uomo non è globale, è locale: se lo stacchi dallo spirito e dalla comunione con la sua terra (il “genius loci” così caro a Jung), perde forze e si ammala (…) l’arrivo del virus non è un bizzarro incidente, ma un aspetto strutturale di questo tipo di sviluppo. Quando togli i confini agli uomini, non puoi aspettarti che li rispettino i virus».
Lo abbiamo già ricordato: il risultato di aver trasformato ogni desiderio in bisogno e ogni bisogno in diritto, ha inaugurato la distruzione degli ecosistemi sociali (umani) e degli ecosistemi naturali. Per un poco il progresso tecnologico è sembrato dare ragione ai fautori della liberazione dei desideri illimitati dell’uomo, che avevano bisogno dello sviluppo illimitato delle forze produttive; poi le cambiali hanno cominciato ad accumularsi sotto forma di patologie sociali e disgregazione sociale da una parte, inquinamento, estinzioni di piante e animali ed esaurimento delle risorse dall’altra (più la spada di Damocle delle armi di distruzione di massa, che potrebbero cadere nelle mani dei terroristi).
Si trattava però di processi di disintegrazione che prendono tempo, di fronte ai quali egoisticamente i contemporanei chiudevano gli occhi: il peso intero dell’anomia sociale sarebbe caduto sui nipoti, così come quello del degrado ambientale. Ora arriva un virus meno letale di molte altre patologie già esistenti, ma che per la sua natura sconvolge completamente la vita sociale e il sistema economico. Non sappiamo se e quando potremo tornare a muoverci non dico come prima, ma come persone che non sono più agli arresti domiciliari; sappiamo benissimo che il sistema economico ci cascherà sulla testa, perché i debiti che stiamo facendo non si sa chi li pagherà e stampare soldi non basta a garantirne il valore effettivo.

È accaduto l’evento puntuale e rivelatore che costringe tutti a cambiare sistema, abitudini, visione del mondo. E che cosa rivela, prima di tutto, l’evento della prima epidemia del mondo globalizzato? Rivela che il peccato di tracotanza, quello che i greci chiamavano hybris e che Olivier Rey chiama “la dismisura”, viene implacabilmente punito. Trattare il creato come pura riserva di materiali a fini di benessere umano, rapportarsi alla realtà esclusivamente nei termini della razionalità economica (avere come unico riferimento il più basso costo di produzione possibile), comporta conseguenze relative ai costi che non si credeva di dover pagare: arriva il giorno che i costi esternalizzati tornano indietro come un boomerang.
Non conosciamo ancora con certezza l’origine del Covid-19, in che modo precisamente sia passato dall’animale all’uomo, ma, come ricordava recentemente il Wwf,
«gli ecosistemi naturali (…) svolgono anche un ruolo fondamentale nel regolare la trasmissione e la diffusione di malattie infettive come le zoonosi (le malattie che passano dagli animali all’uomo – ndr). La distruzione di habitat e di biodiversità provocata dall’uomo rompe gli equilibri ecologici in grado di contrastare i microrganismi responsabili di alcune malattie e crea condizioni favorevoli alla loro diffusione. In aggiunta la realizzazione di habitat artificiali o di ambienti poveri di natura e con un’alta densità umana possono ulteriormente facilitare la diffusione di patogeni (…). I cambiamenti di uso del suolo e la distruzione di habitat naturali come le foreste sono responsabili dell’insorgenza di almeno la metà delle zoonosi emergenti. La distruzione delle foreste può quindi esporre l’uomo a nuove forme di contatto con microbi e con specie selvatiche che li ospitano».
La distruzione di ecosistemi tropicali per scopi economici libera virus che prima non si erano mai trasmessi all’uomo o che, in caso di trasmissione, erano rimasti confinati nella regione d’origine. Oggi invece la globalizzazione comporta un frenetico movimento di merci e persone che facilita enormemente la diffusione planetaria delle zoonosi. Nel Trecento la peste nera ci mise 17 anni per diffondersi dalla Cina all’Europa, nel 2020 il Covid-19 ha compiuto lo stesso tragitto nel giro di pochi giorni. E adesso tutti a citare Spillover, il libro di David Quammen, che già otto anni fa scriveva:
«Non c’è alcun motivo di credere che l’Aids rimarrà l’unico disastro globale della nostra epoca causato da uno strano microbo saltato fuori da un animale. (…) Sarà causato da un virus? Si manifesterà nella foresta pluviale o in un mercato cittadino della Cina meridionale? Farà trenta, quaranta milioni di vittime?». 
Fine delle discussioni: il mondo senza frontiere comporta calamità inevitabili e ricorrenti, continuare a volerlo equivale al suicidio; non solo quello culturale, sociale, ambientale su cui ci si è a lungo accapigliati, ma quello biologico vero e proprio. Come scrive Risé, occorre riabilitare e rimettere in funzione le frontiere, indispensabile filtro di qualsiasi genere di scambio. Ma prima occorre ristabilire le frontiere dentro al cuore umano, che significa accettare la condizione creaturale: l’uomo non è Dio, quindi l’infinito non fa parte dei suoi attributi, il limite invece sì. La sete di infinito che abita il cuore umano trova soddisfazione nel rapporto con Dio, non nel consumo delle cose terrene (inclusi i rapporti umani). E l’uomo non vive in un tempo e in uno spazio astratti come le forme a priori di Kant, vive in luoghi e in epoche. Come sottolinea meritoriamente Risé, «l’uomo non è globale, è locale». Non nasciamo, non cresciamo, non viviamo nel mondo, ma in un luogo del mondo. Tutto allora si gioca nell’amore per il luogo natìo: è l’amore per le persone, il paesaggio, la storia del luogo natìo che alimenta la maturità umana che rende sano ogni successivo incontro, che toglie la nevrosi a ogni successivo viaggio.

Non saranno le burocrazie mondiali, non saranno le tecnologie più sofisticate a salvare gli ecosistemi e a prevenire le scorrerie planetarie dei virus: o lo farà l’amore per il luogo al quale sono legate le nostre più care memorie, o non lo farà nessuno. Le migrazioni saranno sostenibili solo nella misura in cui saranno circolari, cioè condizionate all’amore per il paese d’origine, per il luogo dove sono sepolti i propri morti e dove sempre torna il proprio cuore. Il mondo dei nomadi senza patria e della circolazione frenetica delle merci sarà fatalmente un mondo di forze naturali scatenate dall’incoscienza umana, consegnato alle devastazioni dei cavalieri dell’Apocalisse.
Rodolfo Casadei - Fonte

41 commenti:

tralcio ha detto...

Chissà se sarà il virus a ottenere un simile portento...
Al momento c'è da dubitarne, finché a decidere sarà una finanza che lucra su una montagna di miliardi creati dal nulla, gestiti come derivati fino a valere mille volte l'economia reale, molto remunerativi per pochi e capaci di costringere miliardi di persone a servirla.
Ad essere venuto meno è il senso del peccato e chi "educa" le masse, detenendo ormai quasi ogni leva, si sente un padreterno. Moltissimi ormai non credono ad alcuna salvezza eterna e semplicemente non ne sentono il bisogno. A far paura non dovrebbe essere solo il virus: è il senso della vita condiviso da una larghissima maggioranza di individui.
Quasi nessuno sente la necessità di una salvezza dal proprio peccato, ma solo dal proprio bisogno. La mens condivisa è secolare, anche per chi formalmente ha un afflato religioso.

E' talmente profondo lo scollamento con la realtà, che non solo non si avverte più la salutare sproporzione tra la creatura e il Creatore, che orienterebbe a rivolgerGlisi mendicando pietà e che nutrirebbe il meglio dell'umano, cristianamente, scoprendo la rivelazione della bontà paterna di Dio...

No: non si vede nemmeno la sproporzione che c'è tra le fallimentari ricette che inseguiamo dietro a questo o quell'idea politica o economica, perché da destra e da sinistra, da credenti e da non credenti, quasi tutti finiscono ancora in pasto al moloch diabolico che, diversamente dal Dio paterno rivelatoci dal Verbo fatto carne, pensa soltanto a nutrire e salvare a se stesso e proprio il vero Dio avversa e bestemmia.

Viator ha detto...

Ascoltate!
https://www.facebook.com/ilpensierocattolico/videos/201463861141447/UzpfSTEzNDQ5MTQ1NzI3NDU1NTpWSzoyMDE0NjM4NjExNDE0NDc/

Anonimo ha detto...

Di queste argomenti si parlava forse già all'inizio del '900 in piccole cerchie certo, ma se ne parlava. Molte persone, gruppi si sono tirati fuori dall'ubriacatura scientifico/tecnologica per vivere in un mondo a parte. Non è però questo il punto, perché anche le comuni nate intorno al '68 avevano questo vago sogno. Alla prova dei fatti nessuno stile di vita più semplice, più con i piedi sulla buona terra, nessuno di questi stili di vita 'diversi' ha retto. Perché gli ideali sfumano, gli entusiasmi cozzano sempre perché qualcuno si scopre Caino e Abele soccombe, non certo perché si arrivi fisicamente al sangue, ma per le mille dinamiche diaboliche che il Nemico innesta forte delle debolezze di ognuno. Così la comunità si sgretola. Hanno possibilità di resistere solo quei gruppi fortemente motivati, non da qualsiasi necessità umana ma, dal bisogno, dal rispetto, dall'amore di Dio, Uno e Trino giorno dopo giorno. Abbiamo fior di esempi intorno ma, senza Gesù Cristo nulla possiamo e nulla possono tutte le dottrine politiche e tutte le sagge pensate di tizio e caio. L'alternativa è solo NSGC. Dobbiamo riconoscere che questa come innumeri tipi di società sono fallite semplicemente o perché non conosceva NSGC, o perché conoscendolo hanno pensato che non fosse LUI più al passo dei tempi. Quindi o l'Europa compie questo forzo di convertirsi a Gesù Cristo oppure scomparirà.E presto ormai.

Silente ha detto...

Articolo interessante e in gran parte condivisibile. Ma con un caveat indispensabile: gli ecologisti, con la loro potenza e prepotenza mediatica, stanno diffondendo la tesi (ovviamente falsa e pensata in mala fede) che il virus sia stato generato e diffuso a causa dell'inquinamento, dello sviluppo, del presunto riscaldamento globale e di una sua presunta origine antropica. Di più, nel loro odio contro lo sviluppo e il benessere, il blocco delle attività produttive a causa del virus è stato visto dagli ecologisti come molto positivo: non importa se porterà chiusura di attività, disoccupazione, povertà, crisi mondiale. Inoltre sappiamo che gli ecologisti (e non solo le frange estreme della deep ecology) auspicano una decisa riduzione della presenza umana sulla terra, con qualsiasi mezzo: l'uomo è da loro visto come "cancro" della Madre Terra (la Pachamama bergogliana), la Gaia divinizzata. Non per nulla i collegamenti tra abortisti ed ecologisti sono strettissimi. Alcune sette ecologiste, non poi così estreme, fanno apologia del suicidio.
Anni fa il principe Carlo, esponente di spicco del WWF, ecologista fanatico, auspicava di poter rinascere un giorno come virus per poter ridurre la presenza umana sulla terra. Beh, oggi è in quarantena a causa del virus. C'è una giustizia anche su questa terra.
Silente

Viator ha detto...

https://m.ilgiornale.it/news/cronache/vicinanza-sospetta-stand-codogno-e-wuhan-fiera-1846274.html

Pietro (NON del Cammino) ha detto...

Il problema è che abbiamo un Papa globalista e immigrazionista nonostante i Vescovi africani evidenzino che l'immigrazionismo impoverisce i poveri e arricchisce i ricchi.
Ma un Papa che immigrazionista è un po' come un Papa terrapiattista.
Mi chiedo: se un Papa insegnasse che la Terra è piatta dando a intendere che questo è il senso delle Scritture, come ci si dovrebbe comportare?
Non trattandosi di pura materia di fede, anche se potrebbe essere attinente alle questioni di fede, il suo "insegnamento" potrebbe essere, al MASSIMO, considerato Magistero non infallibile ma autentico, e perciò degno dell'ossequio della volontà e della mente, cioè che richiede rispetto.
Ma il rispetto non significa che si debba tacere, visto che anche il Papa ha detto che lo si può criticare e visto che i figli possono, e a volte devono, poter esprimere le proprie posizioni anche se non concordano e se criticano costruttivamente quelle del padre.
Del resto come si può non sottoporre a critica opinioni molto poco probabili, anche se attinenti alla fede, sul modo migliore di come aiutare gli africani o sulla cosmologia?
Si può dire che la Terra sarebbe piatta (e l'immigrazionismo incontrollato e sfrenato sarebbe giusto) solo a determinate condizioni, ma se queste condizioni è evidente, o estremamente improbabile, che non sussistono, la critica non solo è accettabile, ma doverosa.
Tornando al post, nonostante le dichiarazioni del Papa su un'economia più giusta, egli appare, nei fatti, come il Papa più liberista, globalista e classista di tutta la storia della Chiesa. Soros approverebbe.
E, forse, il virus potrebbe scompaginare certi suoi piani e insegnargli qualcosa.

Anonimo ha detto...

Fino alla scoperta della penicillina e dei vaccini i due regolatori demografici per eccellenza erano le guerre e le grandi epidemie. Aver pensato di aver sconfitto virus e batteri è una illusione antibioticoresistenze e nuovi virus si sono presentati con tutta la loro crudeltà. Pensare che ritornando agli stati sovrani si risolvano i problemi è pura follia i batteri e i virus non hanno confini ci possono mettere più tempo a passare da un continente all'altro ma prima o poi arrivano. Bisogna invece unire le forze e le risorse affinché i ricercatori possano trovare nuovi farmaci e vaccini per contrastare le epidemie emergenti.

Fabio Riparbelli ha detto...

Alla vostra cortese attenzione,

In tempi in cui si cerca in tutti i modi di fare sparire il denaro contante per sostituirlo con quello elettronico del microchip sottopelle,spunta all'improvviso un virus mondiale mortale che oltre a dare una mano al progetto eugenetico di riduzione della popolazione mondiale, causerebbe il denaro contante come mezzo privilegiato di contagio e come tale da eliminare.
La scusa però non regge, perché allora deve essere vietata la vendita e lo scambio di qualsiasi altro oggetto, merce e materiale di ogni tipo, perché qualsiasi cosa può essere mezzo di contagio.

Distinti Saluti,
Fabio Riparbelli.

Anonimo ha detto...


Madrid, la sola capitale europea duramente colpita, finora.

Perché? Non lo sappiamo. Un particolare, appreso da un articolo del Sole 24 ore di oggi:
l'8 Marzo, festa della donna, a Madrid sono sfilate ben 100.000 persone.
Una kermesse del polticamente corretto dominante, si può immaginare l' esaltazione infame di femminismo, omosessualismo, abortismo, l' odio per il cattolicesimo, etc. distribuiti a palate, al minuto e all'ingrosso...Il fantasma sinistro e sanguinario della Spagna Rossa del 1936 che riappariva per le strade di Madrid in versione "rivoluzione sessuale"...

Un particolare che dovrebbe forse far riflettere. Come quello del vescovo attuale di
Bergamo che fece addirittura una sorta di poesia in elogio della Pachamama, del suo mostruoso culto pagano.
I figli pagano le colpe dei padri e in aggiunta anche quelle dei governanti, inteso il termine in senso ampio.

Rr ha detto...

Silente,
non era Carlo, ma il padre Filippo a voler rinascere virus...la solita puzza sotto il naso dell’aristocratico di terzo livello per la massa, da cui è uscito solo tre o quattro generazioni prima.

Anonimo 18.10:
Gli Stati sovrani non bloccano le epidemie, ma, se governati bene, ne rallentano di molto l’insorgenza, la diffusione ed il peso sulla Sanità pubblica e sull’economia.
Grandi scoperte scientifiche e mediche, a cominciare proprio da quelle di Pasteur e Koch, i padri della microbiologia, sono state realizzate in Stati sovrani, anzi sovranissimi.
Gli scienziati e studiosi in genere hanno sempre collaborato, fin dal Medioevo, non hanno aspettato l’ONU, l’OMS e l’UE.

Anonimo ha detto...

Il Gruppo Armani comunica in una nota la conversione di tutti i propri stabilimenti produttivi italiani nella produzione di camici monouso destinati alla protezione individuale degli operatori sanitari impegnati a fronteggiare il coronavirus.

Silente ha detto...

Cara RR, hai ragione. Ecco cosa dichiarava il Principe Filippo, Duca di Edimburgo, ex capo del Wwf: “Nell’eventualità che mi reincarnassi, mi piacerebbe rinascere come un virus mortale, in modo da contribuire a risolvere il problema della sovrappopolazione". Grazie della puntualizzazione, Rosa.
Silente

Rr ha detto...

Silente, figurati.
Il virus non fa sconti a nessuno.
Certo un conto è essere positivi a Balmoral ed uno a Lorenteggio, ma tant'è.

mic ha detto...

Importanti sviluppi dall'eurogruppo di oggi. La crisi coronavirus rivela la inconsistenza dell'Europa come entità unitaria e solidale al di fuori delle tecnocrazie dominanti

https://tempofertile.blogspot.com/2020/03/campo-di-battaglia-draghi-consiglio.html

La lettera al Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, del Presidente Conte e dei leader di Belgio, Francia, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Slovenia e Spagna. In opposizione al fronte nordico che pretenderebbe il ricorso al MES con le note condizioni capestro.

Questa in sintesi la comclusione:
Cosa si sta dicendo qui? Che la crisi da coronavirus in corso è esterna e non è colpa di nessuno, che per affrontarla si interromperanno gli scambi e disgregheranno le “catene del valore” (ovvero la connessione di fornitori e clienti di ogni singola impresa), che nello sforzo di canalizzare le risorse contro l’aggressione virale ci sono aziende strategiche e non, che le prime vanno tenute in attività e protette dalle possibili aggressioni ostili, che i danni per i cittadini e l’economia vanno compensati da spesa pubblica, che per farla serve che ci sia un’emissione di titoli di debito comune, garantita in solido.
Nel luogo della lettera in cui si arriva al punto, e si chiede uno strumento di debito comune, alle medesime condizioni e per tutti, la frase successiva risponde all’obiezione luterana sempre ripetuta, che il debito è colpa e
Qui il caso è diverso, nessun paese è responsabile.
Quindi la lettera accende una piccola luce sul futuro e specifica che da ora bisognerà “organizzare le economie”, ovvero le catene del valore globali, i settori strategici, i sistemi sanitari e gli investimenti comuni.

Diego ha detto...

Io personalmente non condivido una virgola. Il problema non è globalizzare ma farlo in modo non cattolico. Io credo nel fatto che la razza umana deve scrollarsi di dosso questo attaccamento al denaro, o meglio al profitto e capire che c'è un universo da esplorare e conquistare. Come? Sottomessi a Cristo nasceranno stati cattolici che converranno ad aiutarsi ed elevarsi moralmente e tecnologicamente piegando definitivamente la natura matrigna di questo pianeta. Poi, nei millenni, trilioni di uomini adoreranno Cristo nella galassia. Alzando lo sguardo verso il Cielo e verso il cielo (inteso come stelle) si evita di ridurre il tutto alla ricerca della monetina nel fango. Cmq anche se la mia visione è palesemente irrealizzabile ma d'altronde è il mio di sogno e non puzza di fango.

Anonimo ha detto...

Il buon giorno si vede dal mattino, questa Europa ha già dimostrato la sua inconsistenza e la sua voracità, quindi non starei tanto a discutere ancora, anzi affatto. Per il momento ognuno responsabilmente faccia per sé, poi si penserà a relazionarsi più o meno intensamente con gli altri paesi più o meno simili a noi per religione, cultura, politica.

Anonimo ha detto...

"... la frase successiva risponde all’obiezione luterana sempre ripetuta, che il debito è colpa..."

E' colpa fare i conti per tornaconto personale; da quello che so alcuni paesi, tipo la Germania, parte del loro debito lo hanno assorbito con banche nazionali fuori dalla gestione ue, ad esempio.

Anonimo ha detto...

https://www.ilsole24ore.com/art/l-africa-sotto-l-incubo-locuste-rischio-25-milioni-persone-ADdjA6F

Anonimo ha detto...

https://www.curioctopus.it/read/25970/gli-alpitni-compiono-un-piccolo-miracolo-ripristinando-5-ospedali-in-5-giorni-per-far-fronte-all-emergenza

Anonimo ha detto...

https://loccidentale.it/il-coronavirus-ha-ammazzato-l-unione-europea/

Anonimo ha detto...

Cesare Sacchetti:
È bastato un articolo (telefonato) dove non si dice praticamente nulla per far dimenticare chi è Mario Draghi. Uno che ha "salvato" l'euro con il sangue dei greci e che ha svenduto l'industria pubblica italiana, non viene qui per salvare l'Italia. Viene qui per salvare l'UE.

Anonimo ha detto...

E il rischio che questa crisi porti all'esatto opposto rispetto al recupero delle sovranità nazionali?

https://dailyreckoning.com/get-ready-for-world-money/

Moneta mondiale = banca mondiale = governo mondiale

Catholicus ha detto...

Ma potete confermare la notizia che in Polonia ci sarebbe stati finora solo 800 casi e 6 decessi? sembra incredibile, data la diffusone del virus in Europa. Se vero, da cosa dipenderà? in cosa differirebbe la situazione polacca da quella italiana? una maggiore fede? chiese aperte? la consacrazione al Sacro Cuore di Gesù? l'abominio attuato qui da noi da Bergoglio e dalla sua gerarchia? (Pachamama, abu Dhabi, offese a Cristo e Maria SS.ma, dissacrazione delle chiese, ecc.)

Viator ha detto...

L'azione è il fondamento della creatività umana. È lo spirito generativo che ci ha consentito di arrivare fin qui. L’esperienza dell’azione non è semplice
osservazione, ma rappresenta un’attività generativa in grado di produrre una realtà inedita e generare nuove forze. La sperimentazione ha un carattere costruttivo: sperimentare significa generare artefatti e modelli. Inoltre, la sperimentazione chiama in causa competenze e approcci diversi e realizza sul campo interazioni ed integrazioni altrimenti non realizzabili. Infine, questa integrazione in opera non è un semplice ponte tra saperi diversi. È un intreccio che apre altri inediti campi esperienziali. È come se si determinasse una sconcertante proliferazione di attività eterogenee, tuttavia tenute insieme dal medesimo istinto generativo, l’istinto dell’azione. Sulla carta le creazioni sono potenzialmente infinite, ma l’uomo riesce a possederle concretamente solo quando le ha effettivamente costruite. È l’azione costruttiva che genera conoscenza.
Di fronte all’impasse di una soluzione che non si trova (tipica dei problemi
indecidibili, ovvero di situazioni di non computazione formale ed empirica),
quello che risulta possibile è l’azione, condotta con un istinto generativo che consente di sfuggire dall’impasse dell’indecidibile e fa emergere nuovi campi
esperienziali, dove il problema viene riconfigurato in un contesto generato ex-novo, nell’ambito del quale – grazie alle nuove dimensioni introdotte - il problema riformulato può trovare soluzione. Una persona esperta - per dominare la complessità dei problemi che affronta - si comporta in modo pragmatico: costruisce sempre nuove situazioni di gioco, grazie ad una continua tensione evoluiva...

mic ha detto...

l’azione costruttiva che genera conoscenza.

Ovvio che è necessaria la sperimentazione e quindi l'azione per confermare le informazioni e le tesi acquisite e aprire nuovi orizzonti e nuove soluzioni a problemi inediti. 
Ma l'agire, per essere efficace e costruttivo, non può prescindere dalla conoscenza fondata su valori imprescindibili. (Pensiamo, ad esempio, alle abominevoli sperimentazioni genetiche di chimere effettuate in Cina....)

Anonimo ha detto...

Dobbiamo pensare ad un governo alternativo.
Presidente del Consiglio dei Ministri??? No Conte, No Draghi.
Ministri Senza Portafoglio
Ministro per i Rapporti con il Parlamento???
Ministro per l'Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione:
Claudio Messora
Ministro per la Pubblica Amministrazione:
Giulia Buongiorno
Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie???
Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport???
Ministro per (le Pari Opportunità e) la Famiglia???
Ministro per gli Affari Europei???????
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale???????
Ministero dell'Interno????????
Ministero della Giustizia???????
Ministero della Difesa???????
Ministero dell'Economia e delle Finanze
Nino Galloni
Ministero dello Sviluppo Economico
Giulio Tremonti
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Pietro Mozzi
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Giorgia Meloni
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti???????
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Franesco Amodeo
Ministero dell'Istruzione
Giovanni Fighera
Ministero dell'Università e della Ricerca???????
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Vittorio Sgarbi
Ministero della Salute
Giuseppe di Bella

Governo all'impronta, incompleto che gli amici del blog sono invitati a correggere e/o completare, senza cancellare le scelte precedenti la loro, così d'avere un ventaglio su cui poi discutere.

Anonimo ha detto...

Qualcuno ha una spiegazione? L'Italia versa 50 milioni di euro alla Tunisia per l'emergenza coronavirus, mentre qui all'emergenza sanitaria e umana si aggiungono le famiglie che tra un po' non avranno di che mangiare.

mic ha detto...

I Verdi tedeschi stanno con l'Italia: sì a Coronabond e Mes senza condizioniKeller all'Europarlamento: "Gli Stati Ue siano coraggiosi e creativi". Paper sfonda il muro dei no del Governo di Berlino: condividere i rischi da coronavirus

https://www.huffingtonpost.it/entry/i-verdi-tedeschi-stanno-con-litalia-si-a-coronabond-e-mes-senza-condizioni_it_5e7c83a0c5b6cb08a9287e79

Anonimo ha detto...

Attenzione! Gli "aiuti" raccolti, pur apparentemente senza condizioni, sarebbero raccolti sul mercato. Alcuni inguaribili ottimisti sostengono la bontà del MES perchè esso potrebbe indebitarsi a costi inferiori di quelli dell'Italia (il MES è sovranazionale, con rating AAA) e poi distribuire i capitali tra gli stati membri. In pratica il MES si indebiterebbe al posto dell'Italia, salvando le apparenze di sostenibilità, pur con debito alto e PIL drammaticamente in ribasso. La tragicità della situazione fa vacillare anche i falchi più draconiani. C'è chi fa la parte del buono e chi del cattivo e sembrerebbe un successo che alla fine vincano i buoni tra l'applauso della gggente e scappellamento al Robin Hood che ha tolto ai ricchi per dare ai poveri...
C'è da crederci? Sicuramente all'inizio della sceneggiatura può andare così. Poi però un fondo resta un fondo e il MES non fa eccezione, anche se lo si piega ad essere flessibile.
E chi, come noi, vi si troverebbe con i conti in rosso (penalizzato anche il turismo...) dovrebbe comunque pagare. E come? Ecco lì ciò che da sempre hanno in mente i nostri creditori nordeuropei: una bella patrimoniale sulla ricchezza detenuta dall'italiano medio.
E via di IMU, ICI, una sforbiciatina ai conti correnti (ricordate il il 1992?), un bail in dove serve e l'aumento dell'IVA. Insomma tasse, l'ideale per rilanciare il Paese.
Il MES ha degli azionisti e quelli di maggioranza non siamo noi. Ma anche se qualcuno dovesse pensare a forme diverse di rientro (attingendo ai BTP in saccoccia alle banche) il MES incomberebbe lo stesso attraverso la "partita di raggiro" illustrata dal prof. Tremonti: dato che il MES non ha soldi suoi per garantire ciò che dovrebbe emettere (non solo per l'Italia: la Germania ha in mente di attingervi 500 miliardi). Per essere credibile e mantenere la tripla A i sottoscrittori del MES dovrebbero versare quanto a ciascuno spetta della sottoscrizione. Il MES andrà a chiedere agli azionisti di versare una parte consistente del resto del capitale sottoscritto e l’Italia (che al dicembre scorso aveva versato solo 14,3 miliardi sui 125 sottoscritti), si ritroverebbe a contribuire fino a una cifra massima di altri 110 miliardi, ricorrendo a sua volta alle emissioni di BTP. Pur non formalmente debito, in questa fase verrebbero acquistati a interessi alti e finirebbero per accrescere lo stress finanziario a carico del Tesoro, quando già esso ha a che fare con una mole enorme di emissioni nei prossimi trimestri. Ecco la partita “di raggiro” a cui faceva riferimento Tremonti e che effettivamente sembra comico, se non fosse tragico. Per ottenere aiuto, dovremmo prima darlo noi al nostro aiutante.
Ma il dragone, oggi osannato come genio anche dall'opposizione, per chi lavora?
Andiamo verso l'unico... Partito unico, governo unico, moneta unica...

Anonimo ha detto...

Nei paesi dell'est non è ancora arrivato adesso che sta esplodendo anche in Russia, non tarderà a spandersi non sono certo meglio di noi e il virus non fa distinzione alcuna, per quel che concerne Philip of Mountbatten alcuni siti GB dicono sia già morto e portato a Balmoral perché non si può fare funerale solenne, forse è diventato il virus che sognava.......tornando seri Draghi sappiamo chi è, ma i nostri capocomici a Palazzo Chigi come volete che vengano considerati? Meno di carta straccia, accettare micragnose elemosine o sottoscrivere il MES significa finire sott'acqua peggio della Grecia, fare affidamento sull'appoggio francospagnolo e pochi altri è come scrivere sull'acqua,la Germania forse qualche pensiero distorto ce l'ha, non gli olandesi ,le Cayman d'Europa, canne o no non mollano di certo e anche gli scandinavi che ancora non sono stati sfiorati, come gli stati baltici che però sono attaccati a Putin, vedo e prevedo tempi foschi per tutti......

RR ha detto...

Madrid, la sola capitale europea duramente colpita, finora.

Perché? Non lo sappiamo. Un particolare, appreso da un articolo del Sole 24 ore di oggi:
l'8 Marzo, festa della donna, a Madrid sono sfilate ben 100.000 persone.
Una kermesse del polticamente corretto dominante, si può immaginare l' esaltazione infame di femminismo, omosessualismo, abortismo, l' odio per il cattolicesimo, etc. distribuiti a palate, al minuto e all'ingrosso...Il fantasma sinistro e sanguinario della Spagna Rossa del 1936 che riappariva per le strade di Madrid in versione "rivoluzione sessuale"...

HAN VOLUTO TIRAR VIA LA SALMA DI FRANCO, vilipendendola ?
Ben, lo chiamano KARMA.

RR ha detto...

Piedi per terra:
- se la Cassa Depositi e Prestiti dà 50 milioni alla Tunisia, vuol dire che i soldi ci sono, basta solo aver la volontà politica di farlo. Chissà forse la manina che ha pubblicato la notizia dall'ambasciata italiana voleva farci sapere proprio questo.
- aver agitato lo spettro Draghi da parte di Salvini ed altri, può FORSE dare una svegliata all'incompetente ed incapace attuale PdC, un raccomandato fin dal liceo, verosimilmente, che deve aver trovato la laurea nelle patatine Pai, come si dice.
-Mattarella purtroppo NON ci farà votare né quest'anno, né verosimilmente l'anno prossimo, quindi o ci teniamo Conte, e crepiamo, o lo facciamo fisicamente fuori, o ci becchiamo Draghi o simili.
Sempre che non scoppi una guerra civile.
Finora tutto ugello che poteva andare male, è andato peggio.
Vediamo stasera l'Urbi et Orbi.

Anonimo ha detto...

Chiedere corona bond è un errore di merito e di metodo.
Oggi bisogna stampare moneta. Ed è ciò che è implicito nella "lettera" di Draghi e ciò che sta facendo (pur "extra" trattati) la BCE.
I bond si "vedono", la moneta no. La pausa di due settimane (in sé assurda) per prendere decisioni formali in UE, secondo me, sottintende l'o.k. alla BCE di agire, almeno nell'emergenza, come banca centrale classica.
Nelle situazioni straordinarie accadono cose impensabili in tempo ordinario.
Se avessimo una classe politica (almeno a cdx) all'altezza se ne accorgerebbe e prenderebbe iniziative da statisti.
Ho l'impressione che non sappiano neppure minimamente come si devono spendere i soldi "straordinari" che arriveranno.
E non parliamo della politica estera per carità di patria.
Paolo Montagnese

Anonimo ha detto...

"Non ci si può credere che dopo la Tunisia (50milioni), anche la Bolivia riceva 21 milioni dall’Italia nell’ambito della cooperazione internazionale per l’emergenza coronavirus"
https://www.fratelli-italia.it/2020/03/27/coronavirus-delmastro-dopo-tunisia-da-governo-italiano-anche-21-milioni-a-bolivia/

Anonimo ha detto...

https://www.libreidee.org/2019/12/magaldi-draghi-vuol-fare-una-rivoluzione-guai-se-mente/

Anonimo ha detto...


Si riesce a criticare la politica di Conte e altri senza insultarli sul piano personale?
Insultare non è cristiano. Vedere : Matteo, 5, 22.

fabrizio giudici ha detto...

Vi dico la mia.
.
+ Il virus non demolirà affatto la globalizzazione, non a breve termine: anzi, ci spingerà in direzione del "governo mondiale".
+ Potrebbe far cadere Trump e forse anche Putin.
+ Quello che è vero è che sta aprendo gli occhi a molta gente su molte cose; ma il pallino ce l'hanno ancora gli altri. La gente conta sempre meno.

Spero di sbagliarmi.

Anonimo ha detto...

@ Anonimo
27 marzo 2020 20:23

Ho letto l'articolo da lei citato. E' assolutamente impensabile infilarsi in mosse /contromosse, massoni & c., se fai così bene, altrimenti ti mettiamo in piazza...
No, questa volta o si è 'prudenti come serpenti e semplici come colombe' oppure ognuno per conto suo. Stiamo scrivendo che non dobbiamo prostituirci con la ue e ci prostituiamo con potenti italiani opachi? Mai. Personalmente MD non lo conosco, avrà studiato anche con Federico Caffè, come la maggior parte degli economisti sulla piazza ma, la scomparsa di F.Caffè dice forse anche che l'ambiente non era e forse ancora non è dei più raccomandabili e specchiati. Grazie comunque per la segnalazione, stimola a tenere gli occhi spalancati.

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/conte-ci-regalera-anche-una-carestia/

CONTE CI REGALERA’ ANCHE UNA CARESTIA?
Maurizio Blondet 27 Marzo 2020 170 commenti

Giungono notizie, sempre più frequenti, di coltivatori multati da polizia e carabinieri perché preparano il terreno per la semina, essendo ciò considerato dal governo una attività non di prima necessità , quindi vietata dalla gragnuola di decreti sempre più truculenti emessi da Conte e dalla sua ministra di polizia...

Anonimo ha detto...


Al punto in cui siamo ogni previsione sembra ancora prematura.
L' impressione è quella di uno sconvolgimento tellurico in atto, coinvolgente tutto il
mondo in simultanea, come mai in passato.
Non provocato da una guerra come detonatore ma da un'epidemia insidiosissima, molto veloce, che sembra già fuori controllo.
Una cosa è certa: questo mondo marcio, gonfio di superbia, nemico di Dio, sta andando in frantumi, dalla cima del monte sono all'improvviso rotolati dei sassolini che hanno colpito i piedi d'argilla della statua colossale, vulnerato alla radice la globalizzazione, con tutti i suoi mali e perversioni.
"Un moto sempre più veloce.."
Per salvarsi l'anima ognuno deve restare comunque al suo posto e fare il suo dovere sino all'ultimo, sperando comunque sempre nella divina misericordia, anche se questa sembra proprio l'ora nella quale risuona all'improvviso implacabile la Voce del Dio degli Eserciti: "A Me la vendetta, a Me la retribuzione!!".

Anonimo ha detto...

https://ns2017.wordpress.com/2020/03/25/litalie-ne-pardonnera-jamais-la-trahison-de-la-france-et-de-leurope/