Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 28 marzo 2020

Biforcazioni. Cambiamenti epocali in un quadro inedito, dinamico e pieno di incertezze

L'interessante articolo cita Draghi. Credo che il problema sia che Draghi è servo attivo di una certa élite... Solo che forse al punto in cui siamo occorre essere pragmatici per salvare capra e cavoli!

I sentieri possono, ad un certo punto, presentare biforcazioni. Ma scegliendo una delle due vie, si potrebbe poi scoprire che ce ne sarà più avanti un’altra o forse poi un’altra ed un’altra ancora e chissà fino a dove, per andare dove, arrivando quando e come?
Del momento attuale si possono dire tre cose in generale:
  1. la crisi è già di dimensioni tali da segnare una cesura storica con un primo ed un dopo, questo ormai è chiaro a tutti; 
  2. l’entità di questo “prima e dopo” è però funzione della gravità e lunghezza della crisi stessa, quantificazione che non siamo in grado di fare poiché lo svolgimento è in corso; 
  3. la crisi interviene in un transizione storica già in atto, dal moderno che termina così definitivamente la sua lunga vigenza penta-secolare a quello che io chiamo il complesso, la nuova era i cui albori risalgono a sessanta/settanta anni fa.
Dentro questo potente quadro, dinamico e pieno di incertezze, s’inscrive una delle tante biforcazioni del percorso. Oggi si riuniscono i capi di Stato e di governo dell’eurozona. Il Presidente del Consiglio italiano, probabilmente con mossa concordata già giorni fa col Presidente francese nell’incontro avuto a Napoli, se non altro a livello di strategia comune, ha emesso una chiamata al finanziamento straordinario di debito comune a livello europeo, per far fronte ai molteplici impegni che la crisi produce e viepiù produrrà. Hanno - pare prontamente - aderito il Portogallo, la Spagna che uscirà devastata nel profondo da questa crisi, la Grecia, la Slovenia, ma anche la Francia e la sua area di riferimento ovvero il Belgio ed il Lussemburgo - hot spot della finanza europea - nonché la cattolica Irlanda che deve posizionarsi anche in vista delle traiettorie dell’ingombrante vicino britannico in via di irreversibile Brexit. Ieri Trump ha messo sul piatto 2.000 mld US$, pare 4.000 con l’effetto leva, più la promessa di QE illimitato di FED. Sempre ieri, Mario Draghi rompe il pudico silenzio di ex governatore BCE e scrive al Financial Times. Draghi dice alcuni rilevanti cose di idraulica economica e monetaria, tra cui spicca oltre al nuovo ruolo centrale dello Stato - poiché s’è capito che il Mercato è ordinatore solo quando le cose vanno bene -, il doppio nuovo standard che dovrebbe prevedere:

  1. permanenti nuovi livelli di indebitamento più alti di prima, come nuovo standard; 
  2. assorbimento di tutti i debiti privati poi da cancellare. Infine, dice la cosa più importante: “Di fronte a circostanze impreviste, un cambiamento di mentalità è necessario in questa crisi come lo sarebbe in tempi di guerra. Lo shock che stiamo affrontando non è ciclico. La perdita di reddito non è colpa di nessuno di coloro che ne soffrono. Il costo dell'esitazione può essere irreversibile. Il ricordo delle sofferenze degli europei negli anni '20 è sufficiente come storia di ammonimento.” Secondo il Draghi, toccherebbe esser radicali e veloci. Quando gli economisti riesumano la Storia, vuol dire che sono davvero nei guai ...
Poiché qui non possiamo dilungarci, segnaliamo solo tre punti di possibile prossima biforcazione.
  1. Tutta l’élite del vecchio sistema, è pronta a fare tutto ed il suo contrario per “tener botta”. Si spera che la crisi non duri quanto potrebbe durare (18 mesi), forse ci salverà la ricerca (cure e vaccini), guadagniamo tempo poi si vedrà. Quel “tutto ed il suo contrario” stupirà forse qualcuno, vedere certi personaggi trasformarsi in più keynesiani di Keynes, elicotteristi che spargono denaro a pioggia, pasdaran del reddito di cittadinanza e dignità, alfieri del più Stato e meno Mercato, fa stupore. Ma non c’è alcun stupore, quando la realtà impone il suo principio, le chiacchiere vanno a zero e qui sono in gioco le condizioni di possibilità che sostenevano il vecchio sistema, quindi si farà di tutto, ma proprio “di tutto” per sostenerle. A differenza dei loro critici che sono ideologici, i guardiani del sistema son pragmatici.
  2. C’è però un problema decisivo in Europa. L’Europa ha una moneta che strutturalmente dietro non ha un prestatore di ultima istanza. Questo è il dogma fondativo del’impianto dell’euro, perché è dogma fondativo dell’ordoliberismo, che è il dogma fondativo della nazione che ha provocato due guerre mondiali che –sebbene la costruzione sia Made in France- risulta il perno centrale della costruzione europea: la Germania. Germania e sua area allargata di condivisione culturale e di interesse economico (che sono due cose diverse). Forse a molti che hanno studiato solo economia, tale principio sembrerà potenzialmente reversibile. Dovrebbero però studiare anche un po’ di storia allargata e comprendere che il sovvertimento di questo paradigma (giusto o sbagliato a noi qui non interessa dire e per altro questi sarebbero propriamente affari tedeschi) non è tra le cose realisticamente possibili poiché non è una semplice ideologia economica, al limite flessibile quando la grave realtà lo impone, ma un perno inamovibile piantato nel subconscio tedesco. Il perno cui si aggrapparono quando devastati materialmente nella psiche e nel concreto, riemersero dalla devastazione cui erano stati causa, riesumando loro idee degli anni ’30. Riavvolsero il nastro di ciò che era successo ed andarono alla biforcazione precedente riesumando la strada che non fu presa, un modo per far un “ravvedimento operoso” senza mettere in discussione la loro stessa ontologia.
    Si pone quindi qui una biforcazione. Da una parte i Paesi euro-med, dall’altra i nordici con area subalterna euro-orientale, a proposito degli strumenti atti a “reggere botta”. Tale faglia non è ideologica e componibile, è concreta ed inaggiràbile. Spagna, Italia ma anche Francia per molteplici motivi che non possiamo qui approfondire, non potranno tollerare il non risolvimento del problema del finanziamento. Ma dopo questa biforcazione che promette di lavorare a mo’ di faglia, quindi con effetti geologici profondi ed irreversibili anche se le mediazioni cercheranno di coprirla di coriandoli, si presenterà quella decisiva. Al di là di tutti i debiti possibili ed immaginabili contraibili sul mercato, temo che si ripresenterà il problema dell’asimmetria tra domanda di denaro e possibilità del mercato di fornirla in quantità e condizioni accettabili. Si ripresenterà cioè il problema del prestatore di ultima istanza e lì si cozza contro il dogma. Quando il vitale bisogno s'incontra col dogma inamovibile, son scintille.
  3. I primi due punti si basano su una ipotesi ovvero che il sistema potrà in futuro esser riavviato e che quindi si tratti di contingenza, di emergenza, di “regger botta”. A chi scrive vien da sorridere di questo “wishful thinking”, ma non c’è modo qui di dar conto di questo sentimento di affettuosa ma disillusa comprensione. Il vecchio sistema, il sistema moderno occidentale ovvero ordinare la società sul principio economico ordinato sul mercato, aveva già numerose gravi patologie pregresse ed abbiamo capito che quando un vecchio con molteplici patologie pregresse incontra il virus, muore.
Non si tratta della fine del “neoliberismo” si tratta di qualcosa di molto più profondo e complesso, ma ne riparleremo in seguito anche perché oggi vediamo solo la prossima biforcazione e ci vorrebbe un Tiresia per vedere anche tutte le successive in rapporto a tempo della crisi e dimensione dei suoi effetti.
Gustiamoci quindi l’esito dell’incontro europeo di oggi che probabilmente non sarà decisivo e quello che succederà i prossimi giorni. Sono tempi interessanti sebbene, vissuti non da spettatori, siano anche scomodi. Così è andata, sul come andrà vedremo, siamo in balia di tempo & variabili.
(Pierluigi Fagan)

61 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so di economia, poco so di storia. Qualcosa so della Via da percorrere, della Verità che, per quanto dura, semplifica tutti i problemi e scioglie tutti i nodi e so della Vita che può cambiare ogni rapporto dell'Essere Umano con la natura e con i suoi simili e sconfiggere la Morte con cui l'uomo ha, di tempo in tempo, voluto violentare e sopraffare il Creato e la Creatura.

Ascolta Israele! Io sono il Signore Dio tuo:
1. Non avrai altro Dio all'infuori di me.
2. Non nominare il nome di Dio invano.
3. Ricordati di santificare le feste.
4. Onora il padre e la madre.
5. Non uccidere.
6. Non commettere atti impuri.
7. Non rubare.
8. Non dire falsa testimonianza.
9. Non desiderare la donna d'altri.
10. Non desiderare la roba d'altri.

Ormai o si segue questa strada o si segue questa strada. Il resto sono chiacchiere diversive mentre veniamo presi per i fondelli e la nostra corrispondente parte anatomica è stata da tempo trasformata nel traforo del Monte Bianco.

Anonimo ha detto...

Aggiungo che, intenzionalmente, i 'biforcanti ue' questa strada Cristiana l'hanno messa in non cale fin dall'inizio perché, secondo loro, non aveva dato buoni risultati nel passato. Questa strada! Invece la 'loro strada' si è manifestata essere una biforcazione tra precipizi e precipizi di trattati e trattati, di articoli ed articoli, di atteggiamenti teatrali a danno di quelli che non hanno voce. L'Europa o sarà Cristiana o non sarà.

L'EUROPA O SARA' CRISTIANA O NON SARA'.

Viator ha detto...

http://www.complexityinstitute.it/wp-content/uploads/La-complessit%C3%A0-di-unepidemia.pdf

Anonimo ha detto...

" Draghi é un banchiere e di certo l'alfiere migliore che il capitalismo europeo abbia al momento. In fondo l'analisi che accenna é la risposta ai tempi che viviamo. Anch'io penso che questa crisi sia sostanzialmente diversa da tutte le altre, persino da quella del '29, perché é un fattore esogeno, il virus, che obbliga tutti a fermarsi pena una potenziale ecatombe se, in mancanza di un vaccino che non arriverà prima di 12/18 mesi, non si riuscisse a circoscrivere e controllare la sua devastante progressione esponenziale. Penso anche che spetti allo Stato, espressione della collettività dei cittadini, farsi carico dello sviluppare una risposta strategica che permetta di superare la crisi evitando la depressione economica e sociale che ne deriverebbe. Infine, penso anch'io che lo Stato debba garantire i finanziamenti necessari per portare in quadro i bilanci pericolanti e sostenere l'occupazione di tutti coloro che vi lavorano. A questo punto, però, mi discosto radicalmente dal pensiero di Draghi che pensa che lo sforzo statale debba andare alle imprese ed alle banche senza nessun altro vincolo che la richiesta di reinvestire per rimettere in sesto i bilanci delle varie imprese. Mi chiedo: di chi é la ricchezza che lo Stato mette a disposizione? Dei vari proprietari in difficoltà o di tutti i suoi cittadini? Mi sembra ovvio che ci sia una sola risposta a questa domanda: la ricchezza é dei cittadini, tutti i cittadini.Lo Stato come entità astratta non possiede nulla che non siano i fondi che i cittadini gli danno.
Allora perché darla soltanto alla minoranza dei proprietari in fallimento ed alle banche che molto probabilmente finiranno per non restituire alcunché? Lo Stato rilevi le imprese e ne dia la proprietà rilevata a coloro che vi lavorano, ossia permetta alla forza lavoro di disporre del capitale richiesto per salvare dal fallimento le varie imprese. Così facendo i lavoratori acquisterebbero una percentuale dell'impresa, percentuale variabile a seconda del livello dello scompenso finanziario che lo Stato dovrebbe sanare. La spesa sarebbe la stessa, ma i beneficiari sarebbero tutti i cittadini che lavorano nei vari settori. Nel caso di imprese a sola conduzione famigliare, ovviamente, l'aiuto andrebbe esclusivamente alla proprietà. Questa crisi potrebbe diventare il fattore scatenante per una radicale revisione dell'idea di proprietà permettendone una notevole socializzazione. Ovviamente, uno sforzo simile richiede forze politiche capaci di portarne avanti l'attuazione, cosa per il momento temo assente in Europa e altrove fatta forse eccezione per la Cina."

mic ha detto...

La proposta di cui sopra non ha nulla di rivoluzionario - cosa che lo stato d'eccezione imporrebbe - dato che poco si discosta da un capitalismo sociale...

L'unico asserto valido resta: L'Europa o sarà Cristiana o non sarà. E non solo l'Europa, ovviamente...

Anonimo ha detto...

Vi siete chiesti perché il PD, che di Draghi è stato il più grande adoratore, non vuole l'ex presidente della Bce a capo di un governissimo e preferisce mantenere Conte? Non vi pare strano?

Vi siete chiesti perché il FattoQuotidiano, megafono di Conte, paragona Draghi a Monti?

Cercherò di dare la mia visione delle cose.

1) Monti venne in nome e per conto della nomenclatura europea, quella più rigorista, con a capo la Germania. Il PdL accettò a malincuore, il PD applaudì festante. All'epoca era interesse degli Usa che l'euro si salvasse e l'operazione riuscì. In Italia, "grazie" al consolidamento fiscale di Monti, fu distrutta la domanda interna, così l'euro - che regge su determinati equilibri che vi ho spiegato mille volte - fu salvo;

2) Draghi verrebbe in nome degli Usa (che non sono più quelli di Obama ma di Trump), contro la nomenclatura europea filo-tedesca. Ma come? Non è Draghi il più autorevole burocrate della sovrastruttura europea? Anche, ma in un contesto geo-politico che oggi sta scomparendo. A parte il fatto che da presidente della Bce ha fatto l'esatto contrario della volontà tedesca, Draghi non risponde alla Germania ma agli Stati Uniti, cioè - per dirla in altre parole - agli equilibri che gli States intendono imprimere al mondo a seconda dei loro interessi.

3) le politiche economiche protezionistiche di Trump hanno colpito soprattutto la Cina, che nel rispondere a tali politiche ha creato molti problemi agli Usa. Dopo aver sconfitto il virus, la Cina sta cercando di fare razzia delle nostre imprese strategiche. Gli aiuti dati non sono gratis. Trump, ovviamente, non consentirà mai che la Cina riesca in questo obiettivo;

4) la Germania, per la quale l'euro rappresenta un marco debole e una lira forte, è la locomotiva dell'eurozona. Questa artificiosità le consente di esportare di più di chiunque altro, accumulando un surplus commerciale di gran lunga superiore a quello degli altri Paesi, a tal punto da metterli in serie difficoltà. Situazione che crea grossi problemi anche all'economia americana, soprattutto dopo che Trump ha deciso di arrestare - o quantomeno governare - il processo di globalizzazione;

5) in tutta questa narrativa, il Partito democratico si è sempre schierato al fianco della Germania;

6) in questi giorni, causa la necessità di dover rispondere all'epidemia, la Federal Reserve è tornata sostanzialmente sotto il controllo del governo americano, che si è così liberato dal dover condividere il potere coi grandi banchieri. Insomma, sintetizzando, è caduta la "roccaforte" dei Rothschild;

7) Il coronavirus sta dunque distruggendo l'ordine mondiale nato nel 1992, quello che consegnò il destino dell'Umanità tra le fauci del neoliberismo sfrenato e della globalizzazione selvaggia, e darà vita ad un nuovo ordine mondiale fondato sul ritorno delle politiche keynesiane e di una globalizzazione governata dagli Stati, nell'interesse collettivo.

Il PD ha capito perfettamente ciò che sta accadendo e sa benissimo che, se mollasse Conte, sarebbe travolto. Inoltre, sullo SpyGate - e sul coinvolgimento dei governi del PD in quegli anni - Trump non molla l'osso.

L'arrivo di Draghi, a capo di un governo istituzionale (coi partiti dentro) e non tecnico, sarebbe funzionale a ciò che vi ho detto finora. Col PD che, pur tentando di lavarsi la coscienza e cercando di indossare una nuova veste, farebbe la fine che fece il partito liberale subito dopo la prima guerra mondiale.

Non so quali saranno le sorti del Conte bis, ma di certo non resterà immune da questi eventi sovranazionali.

Sta cambiando il mondo. Nulla sarà più come prima: neoliberismo e globalizzazione, la cui bandiera fino a ieri era portata dal PD, dopo questa epidemia verranno pesantemente ridimensionati. Dem compresi.
Draghi è quello di sempre? Si, ovviamente. Ma il mondo è cambiato, con tutte le conseguenze che ne derivano.

Giuseppe Palma

Anonimo ha detto...

È caduta la rocca dei Rothschild. La Fed.
Trump è riuscito dove JFK aveva fallito.
Il mondo si sta ribaltando.
https://www.bloomberg.com/opinion/articles/2020-03-27/federal-reserve-s-financial-cure-risks-being-worse-than-disease

Anonimo ha detto...

La faglia scorre lungo i confini dell'impero romano. La germania è e sarà sempre oltre tali confini. L'europa si fonda non sul cristianesimo, ma sulla rimanità. Consapevolmente o inconsapevolmente. Il cristianesimo è solo un'espressione che la romanità ha assunto.

Anonimo ha detto...

sarebbe una cosa da imparare da DRAGHI: conoscere, padroneggiare una materia e tutti i meccanismi ad essa relativi per avanzare critiche e proposte “attive” e significative.

Questa assenza di competenze è il macigno che ha trascinato la cultura cattolica a fondo e che ha consentito l’ascesa di Bergoglio al posto in cui è.

Studiare, studiare, studiare. Altrimenti è meglio tacere: si fanno meno danni.

Paolo Montagnese

p.s. Spero che non si intenda rivalutare il totalmente incapace Conte perché fa il finto anti UE

mic ha detto...

Nessuno di illude né su Conte né su Draghi. La differenza sembra stare nel fatto che la competenza e le frequentazioni di Draghi favoriscano ciò chw al momento si rivela indispensabile e che sarebbe impossibile ad altri...

E intanto, in Europa ha detto...

ROMA - Si allarga il fronte in favore degli Eurobond. Ai nove della lettera guidati da Giuseppe Conte, Emmanuel Macron e Pedro Sanchez, si aggiungeranno nelle prossime ore altri cinque Paesi: i tre baltici, la Slovacchia e Cipro. Diventeranno così quattordici i leader che si oppongono ad Angela Merkel e Mark Rutte. Un accerchiamento, in questa corsa contro il tempo per salvare la moneta unica.

mic ha detto...

Un accerchiamento, in questa corsa contro il tempo per salvare la moneta unica.

Beh, se lo scopo è salvare la moneta unica e non i cittadini e l'ordine costituito... di che stiamo parlando?

Anonimo ha detto...

Cesare Sacchetti:
Draghi non ha detto praticamente nulla di quello che vorrebbe fare. Ci ha pensato Monti ad anticipare cosa farà: patrimoniale in cambio di eurobond. Ecco lo scambio che hanno in mente per accontentare Germania e Olanda. Ecco come svenderanno l'Italia.

Anonimo ha detto...


Spigolature

--- "Draghi servo attivo di una certa élite di potere". "Servo", sempre questa puntuta terminologia, pleonastica, a ben vedere. Draghi, piaccia o meno, è una delle poche personalità di statura internazionale che abbiamo. Sa indubbiamente il fatto suo, è molto rispettato, alla guida della Banca Eur ha manovrato in modo da salvare l'euro e (anche) aiutare l'Italia.
In questo momento affossare l'euro è impensabile, si tornerebbe a monete nazionali che varrebbero carta straccia sul mercato internazionale. Bisogna cercare di mantenere una certa gradualità. Certo, Draghi resta un uomo del sistema, che cosa pretendiamo, che si faccia carico della questione morale che mina l'Europa-unione, quando non se ne fa carico nemmeno il papa, ed anzi, sembra favorire la decadenza in corso? Come esperto da ascoltare e anche seguire va bene, come futuro Capo del Governo non saprei.
--- La proposta "socializzazione" della proprietà, per aiutare a risolvere la crisi, è una misura altamente rivoluzionaria. E' il ritorno di quella "socializzazione" delle imprese teorizzata e tentata durante il fascismo, con l' apporto anche di pensatori di tutto rilievo come Spirito, Volpicelli, etc, la quale tuttavia non andò in porto , se non in misura esteriore, formale. Sulla carta, è un' ottima soluzione. Ma bisogna rendersi conto del suo carattere "eversivo", sia per capitalisti che comunisti. Non sarà certo un Draghi a proporla, anche se non si può mai sapere: la situazione è veramente eccezionale e ciò che appare eresia oggi può apparire normalissimo domani. Vedi Macron, che adesso fa addirittura l'elogio dell' Italia e si schiera contro la politica della Merkel. Macron si trova in grave difficoltà in casa sua.
--- C'è un interessante articolo di Monti sul Corr d Sera di oggi, sullo scontro italo-tedesco. L' atteggiamento di chiusura tedesco non è solo moralistico: immettendo tanto denaro a pioggia nel sistema, il rischio di un'inflazione poderosa è reale. E sarebbe una catastrofe. Dopotutto il patto di stabilità è stato sospeso etc Però la crisi è di una portata finora sconosciuta e l'Eurobond non è un'idea errata. Monti suggerisce qualche idea per avvicinare le due posizioni, la nostra e la loro, e non risparmia critiche ai tedeschi.
---Pensare che l'Italia ed anzi l'Europa possano agire senza tener conto delle Superpotenze, in particolare dell'America, è pura utopia. IL mondo è sempre andato così. Tanti secoli fa, quando le superpotenze in questo emisfero erano due, l'impero romano e quello persiano in lotta tra loro, i piccoli Stati (l'Armenia, gli Stati greci, Israele, Cipro, l'Egitto..) dovevano sempre barcamenarsi tra i due colossi.
Sp

Un messaggio di speranza ha detto...

TORINO. Non sono semplici vagiti. Sono messaggi di speranza. L’ospedale Sant’Anna di Torino è un luogo dove quotidianamente accadono cose che vanno oltre il dramma dell’epidemia. Nonostante l’emergenza da Covid-19, rispetto allo stesso periodo dell’anno passato le nascite sono addirittura aumentate. Dal 23 febbraio, cioè da quando lo spettro del coronavirus ha fatto irruzione nelle nostre vite, al 17 marzo ci sono stati 462 parti. A venire al mondo sono stati 249 maschi e 229 femmine. Ben 68 neonati in più rispetto ai 394 dello stesso periodo del 2019. In totale i nati sono stati 478, 69 bambini in più rispetto a un anno fa. Leonardo, Lorenzo, Gabriele, Mattia, Alice e Matilde, questi i nomi più gettonati dei nuovi torinesi.

Urgentissimo! ha detto...

È triste dover chiamare "pragmatismo" quello che fino a pochi mesi prima era considerato la "peste". Ma chissà, forse è proprio l'effetto che gli "untori" volevano.

Come osservato altrove, ciò che prima era vietatissimo (aumentare il deficit, far intervenire la BCE, ecc.) oggi è improvvisamente considerato possibile e sacrosanto. Ciò che prima era attribuito ai mancati tagli (lo spread) ora all'improvviso si scopre essere frutto delle manovre della BCE.

Anonimo ha detto...

Comunque tra Draghi e Conte ci sono galassie di distanza certo anche MD è uomo dei poteri ma almeno è competente, sui nostri rappresentanti meglio stendere un velo pietoso,credo che siamo tra due poli di attrazione USA e RUS/PRC, non so quale sia meglio; una breve annotazione sul 'rito' di ieri in p.zza S.Pietro a parte la cupezza del cielo io ho visto che l'ostensorio oscillava paurosamente in mano al claudicante vdr e mi ha fatto una impressione negativa, qui le cose peggiorano sempre più se anche si hanno sintomi si deve restare a casa comunque,hai un numero SOS, segnali il caso poi, eventualmente, passano quelli dell'ufficio d'igiene, quindi chi campa campa e chi muore muore, non ci si può spostare dal proprio rione ormai perché dopo 10 km sei già a rischio è tutto serrato e il silenzio sta diventando insopportabile, però alzando gli occhi al cielo, dopo giorni di pioggia neve e vento gelido, ho visto le rondini sfrecciare e il mio cuore si è aperto alla speranza. Lupus et Agnus.

Silente ha detto...

E' difficile dire quale ricetta possa funzionare meglio in economia, che non è una scienza esatta e che deve subire l'imprevedibilità dei comportamenti umani e, come stiamo sperimentando, non solo umani.
L'approccio interventista (non lo chiamerei keynesiano) in alcuni casi ha funzionato (la Germania degli anni '30 con il ministro dell'economia Schacht) e in altri ha fallito (in USA con il New Deal rooseveltiano). La ricetta liberista può funzionare sul breve periodo ma con costi sociali elevati, anche se alcune riflessioni sul "prezzo giusto" corrispondente a quello di mercato risalgono a San Tommaso e alla seconda scolastica. Probabilmente serve una ricetta che mischi i due approcci: compreso il "pompaggio" di denaro nell'economia, quando serve, e deregulation e deburocratizzazione (esemplare caso limite: le astruse certificazioni che attualmente bloccano la produzione autoctona di mascherine).
Certo, la precondizione di tutto è la riconquista della sovranità monetaria e, soprattutto, della piena sovranità in generale.
Poi, magari, sarebbe opportuna qualche riflessione sulla "natura" della moneta e sul ruolo delle Banche d'emissione, ripercorrendo il pensiero di Ezra Pound e degli economisti che l'ispirarono e, in Italia, di Giacinto Auriti e dei suoi allievi. Ma, come direbbe Kipling, questa è un'altra storia.
Silente

RR ha detto...

A Palermo han preso d'assalto un supermarket alcuni gg fa, oggi a Napoli un uomo ha fatto la spesa, non ha pagato ed ha sfidato la cassiera a chiamare la polizia.
Quanto tempo ci metterà la maf+ 'ndrangheta + camorra ad organizzare saccheggi, cosi come ha organizzato le rivolte in carcere, che han portato alla liberazione di 6000-SEIMILA -delinquenti ?
Fantascienza ? Non credo.
Teniamoci pure Conte, che non può essere insultato, perché non é cristiano, ma del quale non si può criticare la politica, semplicemente perché non ha alcuna politica, né economica, né finanziaria, né sociale e men che meno sanitaria.
Lui è li solo per sbarrare il più a lungo possibile il ritorno della Lega e di tutto il CD al governo.
Se questo significherà altri 9000 morti o la rivolta per strada, non importa a chi di dovere. Che ieri, nel messaggio alla Nazione, ha fatto capire ai suoi padroni, pardon, referenti internazionali, (così è più elegante e cristiano ?)che devono darsi una svegliata, se non vogliono le rivolte di piazza. Non solo, forse, e non tanto da noi, ma soprattutto in Francia e Spagna.
PS: non credete ai numeri della Francia, la situazione è molto peggiore. Non appena la Covid inizierà a decimare le banlieux, queste esploderanno.

RR ha detto...

Per chi legge il Francese:

« On vit un enfer dans les hôpitaux en Seine-Saint-Denis, il faut l’armée dans les rues »
lalettrepatriote.com/on-vit-un-enfer-dans-les-hopitaux-en-seine-saint-denis-il-faut-larmee-dans-les-rues


28 marzo 2020
Selon Stéphane Gaudry, médecin en réanimation à l’hôpital Avicenne (Bobigny) et à Jean-Verdier (Bondy), interrogé par nos confrères de Actu.fr, la situation est bien plus critique en Seine-Saint-Denis que dans le reste de l’Ile-de-France.

En Seine-Saint-Denis, c’est plus compliqué, la diffusion du virus est beaucoup plus rapide ici à cause d’une part de la promiscuité des habitants et du non-respect du confinement mais d’autre part, des facteurs de risque qui sont plus fréquents. Par exemple, l’obésité, le diabète ou encore la tension artérielle.

Le médecin le constate tous les jours, avec un nombre de contaminés et de décès sans cesse croissant dans le département. Le nombre important de patients entraîne un « dépassement des moyens ». Il indique que les « moyens sont déjà dépassés en Seine-Saint-Denis. Tout le monde est en difficulté mais encore plus ici ».

Heureusement, une solidarité s’est mise en place entre les hôpitaux de la région et des patients de Seine-Saint-Denis sont pris en charge ailleurs.

Ici on n’accueille pas de patient de l’extérieur du département car nous n’avons pas de places. C’est saturé. Par contre, il y a des dizaines de malades que nous envoyons en dehors du département.

Pour Stéphane Gaudry, les caractéristiques du département sont une raison mais il insiste sur une seconde qui est pour lui inacceptable : « les habitants ne respectent pas le confinement, maintenant il faut l’armée dans les rues. Ce n’est plus possible ».

Le médecin aimerait que son message soit bien entendu et que les habitants respectent ce confinement, cela faciliterait le travail des soignants. « On vit un enfer ici. Il faut que ça s’arrête, les gens se tuent les uns les autres en sortant. »

Anonimo ha detto...

"...Questa assenza di competenze è il macigno che ha trascinato la cultura cattolica a fondo e che ha consentito l’ascesa di Bergoglio al posto in cui è...."

Mario Draghi si dichiara cattolico e devoto di Sant'Ignazio. La cultura cattolica è stata trascinata a fondo dalla intellighenzia cattolica e in modo particolare da coloro che facevano da filtro tra cultura cattolica e cultura mondana, cioè dai gesuiti onni/ competenti. Un tempo.

Anonimo ha detto...


La Germania resta sempre oltre il limes tracciato dai Romani tanti secoli fa?

Vediamo. INtanto, non bisogna generalizzare. Il limes imperiale correva lungo il Reno e il Danubio. Fu Augusto a capire che l' Italia, la Grecia e il Mediterraneo si difendevano dalle invasioni porrtando il confine ai due fiumi. (Noi oggi difendiamo la pianura padana tenendo il confine sulle Alpi, a cominciare dal Brennero). Fu poi fatto il tentativo di portarlo all'Elba. Fallì due volte. La prima, nonostante le vittorie militari di Germanico, non poté esser tenuto; la seconda, la grande spedizione preparata per occupare l'odierna Boemia (la Selva Boema) dovette essere impiegata in tutta fretta nei Balcani ribelli.
Ma al di qua del Reno e Danubio ci furono popoli germanici che subirono a lungo l'influenza di Roma (e poi della Chiesa), che ritroviamo poi cattolici (Bavaresi, Austriaci). Verso la foce del Reno i Batavi si romanizzarono, diventarono agricoltori e fornirono legionari per tanto tempo, durante l'impero. I Franchi furono in contatto per decenni con i Romani. Respinti più volte alla fine furono stanziati come ripuari a ridosso del Reno per difenderlo. Vi abitavano, coltivavano la terra, guarnivano le fortezze di confine. All'inizio del V secolo, dopo una battaglia di due giorni, i VAndali e i loro alleati riuscirono a passare. Dietro il velo dei Franchi alle frontiere c'era il vuoto militare, l' Occidente si trovava in un momento di crisi grave. Le tribù germaniche passarono, poi fu una fiumana, che giunse sino in Africa.
A proposito di pestilenze, dai tempi di Marco Aurelio cominciò nell'impero una epidemia intermittente di influenza che decimò la popolazione, secondo gli storici moderni, e sarebbe durata sino a Giustiniano, con qualche intervallo. Lo spopolamento dell'Occidente sarebbe dipeso anche da questo, oltre che dalle crisi economiche e dai massacri operati dai barbari, non solo o solo in parte dalla decadenza dei costumi.
Ma oggi, queste contrapposizioni: romanità vs germanesimo, che valore hanno? Il quadro è mutato assai, dalla rivoluzione francese e da quella industriale e scientifica in poi. La contrapposizione andrebbe forse ripensata e "rivisitata".
Siamo ricompresi tutti in un concetto di Occidente o mondo libero, considerato anche un valore, che si è letteralmente disintegrato nel nichilismo, nell' autodissoluzione.
Affermare poi che il cristianesimo è solo un'espressione che la romanità ha assunto, questa sentenza andrebbe spiegata e motivata. Si potrebbe forse capovolgere: la romanità è stata assunta dal cristianesimo, nei suoi valori positivi (non in quelli negativi). Simbolicamente, pensiamo a S. Benedetto e S. Gregorio magno (Consul Dei, appunto), della secolare famiglia aristocratica romana degli Anici: dai consoli e governatori ai santi della Chiesa, grandi costruttori di istituzioni, oltre che veri pastori.
H.

Anonimo ha detto...

La famiglia ha un grave problema di tossicodipendenza.
Lo spacciatore più noto, al soldo del cartello globale del settore, è molto competente.
Quindi chi meglio dello spacciatore più abile per aiutare la famiglia?

Da un albero buono frutti buoni, da un albero cattivo frutti cattivi.
Vano l'innamorarsi della maestosità, imponenza e ombra dell'albero cattivo: frutti buoni nisba.

A meno che vi sia stata conversione. Ammissione di colpa. Cambiamento di stile e gusti.
Qualcuno li ha visti o sentiti da parte dello spacciatore?
Se così non fosse è probabile che la tossicodipendenza non sarà più il problema principale.

Anonimo ha detto...

Cesare Sacchetti:
Gli scienziati russi hanno trovato un farmaco anti-malarico, il Mefloquine, efficace contro il coronavirus. Neutralizza i sintomi del virus e la sua replicazione. Ovviamente qui in Italia non ne parlano. Sono troppo impegnati a ringraziare la Germania.
https://t.co/baTNJ69pu9

Anonimo ha detto...


"La cultura cattolica è stata trascinata a fondo dalla intellighenzia cattolica e in modo particolare dai gesuiti..."

Di certo, non è stata trascinata a fondo dai laici. Perlomeno, non sono stati essi a dare il contributo principale. E' venuto da una teologia degenere. Le avvisaglie si sono avute dapprima con il giansenismo. Di contro a certi formalismi e a certi lassismi sul piano morale imputabili, a torto o a ragione, alla c.d. Controriforma, o meglio a una sua cattiva applicazione, ha fatto valere un'esigenza di rigore morale in sé valida. Ma poi è uscito dal seminato. Il giansenismo politico metteva in discussione l'autorità del Papa e voleva introdurre una forma di democrazia nella Chiesa. La Rivoluzione francese fu uno sconquasso per il clero, soprattutto in Francia, dove molti tradirono, accettando la Costituzione civile del clero, spretandosi, sposandosi. A migliaia i preti francesi refrattari alla Cost. fuggirono in INghilterra, ben accolti dal governo del massone E. Burke, uno dei teorici della società organica contro l'assolutismo.
Poi venne il liberalismo, a sedurre i teologi. Infine il modernismo, nel quale confluirono anche ideali socialistici e di democrazia universale. Infine il neomodernismo esploso con il VAticano II, arrivato al cuore della Chiesa. Il resto è cronaca. A partire da Wyclif e Hus cominciano ondate eretiche, moventesi tutte o quasi dall'interno della Chiesa. L'eresia è avanzata a ondate successive, parzialmente bloccata da controffensive la più efficace delle quali è stata quella impostata dal Concilio di Trento, che ha ridefinito magnificamente la dottrina. I peggiori eretici sono stati tutti monaci o preti.
Culturalmente, l'intellighenzia cattolica laica o clericale ha un handicap: si trova contro la scienza, che nel Medio Evo era invece in mano ai chierici. La rivoluzione astronomica e scientifica in generale ha creato un'immagine del mondo che sembra valida e nello stesso tempo in contraddizione con la Sacra Scrittura. Ciò ha tolto alla SCrittura autorità, minando la religione rivelata alla base e favorendo l'affermarsi del positivismo, del socialismo, etc. Ma forse la cultura cattolica non ha saputo rispondere nel modo adeguato alla sfida?
Z.

Anonimo ha detto...


Il pericolo che il sistema poi sprofondi in un'inflazione spaventosa è reale

tutti i miliardi di euro che Conte sta cominciando a distribuire per soccorrere l' economia italiana bloccata, da dove vengono?
In realtà non esistono. Sono stampati ex novo, carta senza copertura. Non c'è scelta, al momento, stanno facendo tutti così, però l'attività produttiva non può restare chiusa ancora per tanto tempo.
Siamo liberi di sforare il famigerato patto di stabilità ma sarebbe da irresponsabili andare oltre certi limiti. Il pericolo di un'inflazione gigantesca che poi distrugga i risparmi di tutti è reale. I banchieri saranno anche cinici ma non sono cretini: sembra sensato immettere denaro soprattutto per favorire la ripresa dell'attività produttiva non per creare rendite di posizione, o "redditi di cittadinanza" per tutti o quasi. Bisogna far ripartire le imprese, soprattutto le piccole e medie, la nostra forza.
In fondo, se si guarda alle cifre dell'epidemia, sono gravi solo in Lombardia, un caso inspiegabile, una fatalità dovuta ad una serie di eventi imprevedibili e a qualche errore umano. Nel resto del Paese non sono così gravi.
E' presto per riaprire tutto però bisognerebbe già cominciare a pensarci, a riaperture graduali. Si dovrebbe forse puntare ad un compromesso per gli eurobonds, da utilizzare comunque con parsimonia.
O.

Anonimo ha detto...

Anche nella fatica più greve, l'attesa,
dal di dentro, scioglie il cuore.
Siamo niente ma tutto ci è stato promesso.
È il ridisegnarsi del profilo delle cose, nitido, all'inizio dell'alba.

Rr ha detto...

Sul farmaco russo, che non è altro che una variante della clorochina, già in via di sperimentazione nella COvid, ne parla un articolo sul Giornale, bisognerebbe segnalarlo a Sacchetti.

Ad O:
Non è vero che l’ epidemia riguarda solo la Lombardia, ma tutta Italia, in alcune regioni più, in altre meno, ma nessuna ne è immune.
Ma fosse anche solo lombarda, da un pdv economico sarebbe comunque gravissima, perché la Lombardia produce 1/5 di tutto il PIL. Da sola, un quinto.

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/conte-e-gualtieri-ue-gli-ha-detto-nein-e-loro-insistono-a-danno-dellitalia

Anonimo ha detto...

Ieri nellEdizione Straordinaria dei tg Conte (prestanome dei potentati che governano) ha nuovamente promesso di stanziare i soldi che erano già stati promessi ai comuni nella manovra di bilancio. O sbaglio? Nel 1992 fu ordinato di notte il prelievo sui conti correnti di tutti gli italiani. Non ci furono problemi tecnologici. Oggi, nel 2020, promettono che i poveri andranno alla posta a fare la fila a ritirare la paghetta, perché sarebbe impossibile usare la tecnologia per far arrivare i soldi sui conti dei cittadini. È evidente l'intento antisociale e pro-rivoltoso delle misure.
Cit. Carlo Di Pietro

La chimera tenuta in vita : l'europa . ha detto...

https://www.vision-gt.eu/news/la-grande-occasione-che-litalia-rischia-di-perdere/
Ieri 26 marzo, con il dissenso italiano e spagnolo sul testo conclusivo, i 27 leader Ue hanno fotografato la frattura tra i paesi che avevano ingenuamente creduto nella nozione di Unione e quelli che hanno sempre concepito l’Europea come una giungla dove la legge del più forte è destinata a prevalere, incuranti a un tempo del benessere, della dignità e della vita stessa delle altre nazioni, che non sono né partner, né amiche. Quel che avviene in queste ore conferma d’altro canto il postulato empirico (sia concesso questo ossimoro) che i popoli sono generati dalle tragedie della storia e non certo da una qualunque Commissione o Eurogruppo.

Anonimo ha detto...

".... Ma forse la cultura cattolica non ha saputo rispondere nel modo adeguato alla sfida?"

Il modo adeguato, a mio parere, sarebbe stato quello di restare nel suo solco. Le scoperte astronomiche furono radicalizzate da chi ne poteva trarre spunto per colpire la Chiesa, che ne era rimasta sconcertata e chiedeva verifiche, approfondimenti, confronti. Il fatto fu che la chiesa stessa, nel profondo, cominciò a dubitare di se stessa.

Ma il suo solco qual'era? Era quello medievale ove nel chiuso dei conventi i monaci con la Sacra Scrittura in mano avevano arato insieme ai terreni tutto il sapere che era giunto loro dalla Grecia, da Roma, dallo stesso Ebraismo e dai grandi missionari viaggiatori loro contemporanei. Questa lunga masticazione e digestione cognitiva era nei fatti verificata dalla loro stessa vita attiva di contadini, allevatori, farmacisti tutte attività strettamente collegate ai grandi ritmi del sole, delle stelle, delle stagioni, dei mesi, del giorno e della notte e delle ore e nel loro stesso cantare rispettoso del regolare ritmo del cuore e del respiro.

Dal patrimonio greco e latino non furono esclusi testi scientifici dai monaci studiati e anche sperimentati dunque, a parer mio e non solo mio, la Chiesa avrebbe dovuto, non abbandonare nel tempo tutto il patrimonio che era diventato suo per volgersi piano piano solo ed unicamente alla 'conoscenza del bene e del male' mondano ma, avrebbe dovuto approfondire, consolidare sia la sua Fede in NSGC sia la sua fiducia in se stessa ed in quelle che erano state le evidenze della sua visione e della sua azione cristiana.

Così cosa è successo? E' successo che il mondo cominciò ad allontanarsi dalla Chiesa perseguendo sempre più una visione solo materialista e meccanica del Creato e della Creatura, visione che si traduceva in azioni 'scientifiche' e 'tecnologiche' mentre visione ed azione cristiane venivano cancellate dalla memoria e ricoperte dalla polvere del tempo come pregiudizi e superstizioni.

Ora cosa accade che il mondo si scopre olista, ecologista, globalista, cioè vuol rimettere insieme a modo suo, con le sue mani e con le sue pensate, quello che prima ha analizzato, cioè ha decomposto, cioè ha smembrato, cioè ha ammazzato per poter conoscerne il bene ed il male, in aggiunta senza tener conto di Dio essendo morto anche Lui.

Mi rendo conto che anche noi abbiamo ormai perso memoria di cosa possa mai significare una visione del mondo Cattolica ed una azione nel mondo Cattolica. Non lo sappiamo più perché ignoriamo cosa significhi 'amor di Dio', conosciamo e pratichiamo molto bene l'amor proprio e l'amor del prossimo per amor proprio, ma qui finisce. Apprezziamo molto la scienza e la tecnologia, volutamente ignoriamo le loro contraddizioni interne ed esterne e come per ogni altro sapere attingiamo a quello mondano, che è diverso, è altro da quello che crebbe nel solco della visione cristiana e dell'azione cristiana, quando 'l'amor di Dio' di molti uomini e donne fu sale e lievito di un'intera civiltà.

'L'amor di Dio' non ci sfiora neanche osservando il Creato e le Creature, nato/e dal e per caso, della conoscenza cattolica del monachesimo chissene, quindi restiamo sul marciapiede della vita mondana come prostitute in attesa del cliente.

Josh ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/conte-e-gualtieri-ue-gli-ha-detto-nein-e-loro-insistono-a-danno-dellitalia/

Josh ha detto...

https://voxnews.info/2020/03/29/coronaviris-ue-rifiuta-aiuti-allitalia-ma-invia-700-milioni-di-euro-a-marocco-e-tunisia/

Anonimo ha detto...


Non è vero che l'epidemia riguardi solo la Lombardia..

E difatti ho detto che le cifre "sono gravi solo in Lombardia" non che "riguardi solo la Lombardia".

"E' evidente l'intento antisociale e rivoltoso delle misure prese da Conte".
Argomento incomprensibile.
Quando si riuscirà a scrivere il nome di Conte senza metterci il solito epiteto offensivo
vicino, si sarà fatto un qualche progresso, se non altro in senso cristiano. Offendendo sempre, cosa credete di dimostrare?
O.

Anonimo ha detto...

Il vero terrore paralizzante degli uomini di governo e di buona parte dell'opposizione è quello di dover cambiare paradigma: non più stato che concede prebende, coccola gli amici e tartassa con regole fiscali e normative ma stato che libera le forze produttive/attive.
Questo governo e buona parte di questa opposizione sono per loro natura/cultura incapaci di entrare negli schemi necessari per avviare la nuova fase. Con loro l'Italia è già fallita.
Ci son almeno 200 miliardi di euro pronti e non se ne accorgono (neanche l'opposizione) perché dovrebbero passare per canali che non controllano.
Chiedono "Europa, Europa, Europa" perché non sanno cosa fare e sperano con quel richiamo di conservare il loro ruolo di burocrati sovietici. E Mattarella è il loro capo.
Speriamo che "gli eventi facciano il loro corso" nel senso che la forza delle cose li travolga (a prescindere da eventuali crisi di governo che in realtà ormai comunque non esiste più).
In "Europa" hanno già voltato pagina (e anche di questo non si sono accorti).
Che Dio ce la mandi buona.
Paolo Montagnese

Anonimo ha detto...


"Le scoperte astronomiche furono radicalizzate dai nemici della Chiesa, che avrebbe comunque dovuto rimanere nel suo solco"

Certamente furono usate dai nemici della Chiesa. Ma il "solco" nel quale restare, per la Chiesa, non poteva essere il Medio Evo per il semplice motivo, secondo me, che il Medio Evo non era solo quello dei monaci, dei grandi autori cristiani, insomma quello della grande spiritualità cristiana, delle cattedrali, di Giotto e Dante per capirci. Questo è il Medio Evo nel suo aspetto migliore, come ne vogliamo preservare giustamente l' eredità oggi. Ma il Medio Evo come modello sociale-economico-militare era quello che era naufragato nelle lotte micidiali e rovinose, in tutti i sensi, tra papato e impero, nell' anarchia feudale appunto sempre più diffusa, nella mondanizzazione della Chiesa (che non comincia certo con i Papi del Rinascimento), nell' impossibilità di controbattere efficacemente l' offensiva musulmana (le Crociate alla fine fallirono). Questo mondo pieno di contraddizioni e divisioni era tenuto insieme da una visione religiosa comune e da un'etica comune su di essa fondata, per quanto potesse esser spesso violata.
Il fatto è che la visione religiosa combaciava con quella della scienza, ritenendosi valide anche per la scienza del tempo il racconto della creazione della Genesi. Per la verità mi pare che già S. Agostino si chiedesse se "giorni" si potesse intendere come giorno nostro, se non si dovesse intendere in senso più ampio.
Qundo scoppiò la rivoluzione astronomica, avversata dai luterani ancor più che dai cattolici inizialmente, la Chiesa commise un errore. Non fu nella condanna di Galileo, che si era comportato in modo arrogante e se l' era per certi aspetti tirata addosso; fu, correggetemi se sbaglio, nel fargli ripudiare giurando sulla Bibbia l' opinione sul moto della terra, come opinione eretica. In tal modo, una questione che doveva restare scientifica, rimandando a dopo come accordarla con la Rivelazione, diventò anche religiosa. Quando si dovette ammettere che l' eliocentrismo era vero, la SCrittura ne ricevette un colpo mortale, per molti. La Chiesa ammise la legittimità morale dell'eliocentrismo solo nel 1818 mi pare.
Ora la Chiesa ha sempre giustamente mantenuto, sino al Vaticano II, il dogma della inerranza dei Sacri Testi. E come si poteva mantenerlo di fronte a certe affermazioni? Dio aveva fermato il corso del sole durante un certo,famoso assedio? [No, aveva rallentato il moto diurno della terra o creato fenomeni luminosi che avevano prolungato la durata della luce del giorno] E i "giorni" della creazione? Solo al tempo di S. Pio X, si ammise che la parola ebraica yom poteva intendersi anche come "periodo, era", non necessariamente come " giorno" (emera, tr. dei LXX).
INsomma, si creò una frattura tra scienza e fede non per sola colpa dei nemici della Chiesa.
La scienza non è la Bibbia, è un prodotto umano e spesso si sbaglia. La rivoluzione astronomica sembra tuttavia confermata da troppi fatti.
O.

Anonimo ha detto...

"...Ma il "solco" nel quale restare, per la Chiesa, non poteva essere il Medio Evo..."

Non intendevo un prolungamento infinito del Medio Evo nella storia seguente ma, un prolungamento del suo slancio spirituale migliore e questa parte migliore è e resta quella che nel Cristianesimo ha trovato il suo sale ed il suo lievito, cioè quel 'Ora et Labora' che oggi solo a dirlo suona vuoto, perché noi non siamo più cristiani. L'essere stata salda, ad intermittenza, nella Sua Tradizione ha consentito alla Chiesa di fare diga a protezione del popolo e della Sua gerarchia, pur corrotta che può essere stata in certi periodi. Ma questo vivificare la Tradizione di generazione in generazione ad un certo punto, o sottotraccia prima, ha perso poi di senso, di significato. Ed ha perso di senso e significato, suppongo, quanto più la chiesa si invaghiva del mondo. Non so quanti consacrati abbiano oggi una visione d'insieme degli scritti dei santi, siano essi stati mistici, teologi, eruditi, uomini di governo, missionari, fondatori di banche, non lo so e non posso dire. Qualche pagina sui Santi l'ho letta, come ho letto qualcosa della teologia monastica. Nulla quindi. Ma ogni singola volta ho avuto la stessa impressione: l'attualità di quei testi, la chiarezza e la semplicità della loro esposizione e tra me dicevo, peccato che questi Testi non siano più studiati e forse neanche letti e men che meno amati. Ed ora nel pieno della battaglia le rare ristampe dei 'classici' cattolici sono in mano a nuovi traduttori che interpretano e limano o aggiungono secondo il vento che tira: E accanto ai classici esiste un'onesta letteratura che offre una visione logica e spirituale, cioè cristiana, delle 'scienze'. Di questo patrimonio non so chi sappia o chi potrebbe sapere. So che i nomi che oggi si fanno sono sempre quella dozzina alla moda, cioè di quelli come noi che neanche conoscono i titoli della Tradizione e di quei Testi scritti nel solco cattolico ricoperti ormai di polvere e macerie. Abbiamo dissipato un patrimonio e non sappiamo quello che abbiamo perduto e neanche riusciamo ad immaginare quale sarebbe potuta essere, con quel patrimonio, la scienza contemporanea, cresciuta per lo più atea, materialista, meccanica, tecnologica.

Anonimo ha detto...

Cari amici,
per gli altri Paesi europei siamo scemi perché portiamo in ospedale le persone dai 60 anni in su, perché "sprechiamo" letti e cure per i vecchi che se sopravvivono a casa buon per loro, sennò pazienza.

Vi hanno fatto credere con studi, chiacchiere di salotto, programmi tv, riviste, palestre, prodotti, che l'età non conta, che la cosa importante è essere giovani dentro, che vecchio è chi si sente vecchio dentro, che andando dal chirurgo plastico sareste stati giovani eternamente.

Beh, vi hanno fregato!
Era solo tutta una strategia di mercato, servivate così, belli illusi, perché l'economia girasse, perché voi spendeste soldi, finché non avreste rotto le scatole ammalandovi.

Ecco ora ve lo stanno dimostrando apertamente.

La vecchiaia esiste e si è giudicati vecchi dai 60 anni, in tutti i Paesi.

Ringraziamo che l'Italia esista, che qui esistano ancora tanti valori umani, che qui tanti, seppur lontani, credano ancora, in fondo al cuore, che Dio c' ha dato una vita e questa conta tantissimo dall'inizio fino alla fine e cercano di salvarla finché gli è possibile.
Ringraziamo che qui l'eutanasia non sia diventata prassi normale come lo è ormai altrove da anni.
Ringraziamo.
Ringraziamo Dio.

Questo virus non ci lasci uguali a come ci ha trovati all'inizio di tutto.

Rr ha detto...

Signor O,
le ribadisco che la situazione epidemica e sociale NON è grave SOLO in Lombardia, ma è GRAVE in TUTTA ITALIA. I numeri di contagiati e morti sono TANTI in TUTTE le regioni d’Italia in proporzione alla loro popolazione, densità abitativa e tempo d’insorgenza della pandemia. In Sardegna, per dire, c'è ma letalità dell’ 8 % circa. Se non le sembra grave...
Inoltre man mano che la gente terminerà i soldi, la situazione sociale si aggraverà NON in Lombardia, dove la maggior parte dei cittadini ha un reddito sicuro, ma al Sud, dove persistono ed insistono grandi sacche di povertà, anche estrema. Ne parlava oggi il Giornale.

Infine, lei ama il presidente del consiglio Conte, e non sopporta che lo si critichi. Perché scrivere che le misure da lui prese hanno “un intento asociale e rivoltoso”non è un insulto o un’offesa, ma una legittima critica al suo operato.
Libero di continuare a scrivere qui, novello hasbara governativo. Non è il mio blog. Ma altrettanto liberi altri di noi di definire il suo amato p.d. c. un inetto, inesperto, insipiente, arrogante, vanaglorioso, incompetente, ignorante, vanesio, piazzato li da gran raccomandato per fare il volere di Bruxelles (e non faccio altri nomi).
Questi aggettivi non sono insulti, ma esprimono un legittimo, severo giudizio. Vivaddio, saremo ancora liberi di farlo ?
Lei avrebbe trovato da ridire anche su Nostro Signore, quando irruppe nel Tempio e ne cacciò a male parole e a frustate i venditori di colombe, i cambiavalute, i ladri e fornicatori !

Pazzesco! ha detto...

https://m.ilgiornale.it/news/mondo/olanda-medici-chiedono-ai-pazienti-anziani-rifiutare-cure-1847356.html

Anonimo ha detto...

Oltre 100 morti in meno nelle ultime 24 ore, anche se con 756 decessi giornalieri non si può esattamente parlare di buone notizie. Tuttavia è anche il giorno in cui, stando ai dati ufficiali dei contagi, la loro crescita è stata più bassa (+ 5,6% rispetto a ieri). Qualche minuscola luce, insomma, inizia a filtrare. Merita un plauso, intanto, l’Albania, piccolo grande Paese che – a pochi giorni dagli aiuti della Russia - ci ha anch’esso inviato un team di 30 medici e infermieri. «Noi non siamo ricchi, ma nemmeno privi di memoria», ha detto il premier Edi Rama, dimostrando una statura morale che il prospero Nord Europa, semplicemente, si sogna. La guerra è ancora lunga, ma non siamo soli. Coraggio!
Giuliano Guzzo

Anonimo ha detto...


Lei non sopporta che si critichi il suo amato signor Conte etc

Diciamo che mi danno fastidio i commenti uterini e la pratica dell'insulto sistematico.
Verso chiunque. E gli argomenti basati sul processo alle intenzioni.
Mi sembra che nemmeno Salvini abbia trovato molto da ridire sulla posizione presa da Conte
in Europa, contro Merkel e la sua banda. E difatti è assai vicina a quella del Centrodestra.
Tanto meglio per lui, no? Per Conte, voglio dire, la necessità impellente lo ha fatto rinsavire, assieme al suo governo. E invece no: dai a dire che è un servo, un venduto, che fa finta etc. Certo se uno scrive sul blog per scaricare la bile, per linciare qualcuno... Il blog però non ci fa una bella figura, nella sezione commenti. Che se poi si abolisse, magari tanto male non sarebbe. Ne guadagnerebbe anche la salute di Mic.
Non basterebbero gli articoli?
O.

Anonimo ha detto...

«Nessuna crisi economica ha mai prodotto un incremento di democrazia: si aprirà uno spazio per i garanti dell'ordine pubblico e per politiche dirigiste». Parla il geopolitico Battisti. «Prepariamoci, vivremo in uno Stato di polizia. Coronabond? L'unica strada sono le politiche di deficit spending, ma solo gli Stati le possono garantire».

Stefano Fontana

Anonimo ha detto...

Politiche dirigiste ci sono già e saranno incrementate di sicuro, mentre garanti dell'ordine non ne vedo proprio all'orizzonte . Come puoi garantire l'ordine in uno stato dove una nave battente bandiera olandese comandata da una tedesca entra a forza in un porto italiano ,sperona un'imbarcazione della Finanza e scarica impunemente dei clandestini? La capitana viene assolta in tutti i gradi di giudizio mentre il ministro dell'interno italiano viene inquisito per sequestro di persona in relazione allo stesso caso? Prepariamoci al peggio , nessun ordine sociale può reggere se minato dall'interno .Si è già visto come media e magistratura per anni siano riusciti a rendere un calvario ogni governo di Berlusconi,seppur democraticamente eletto.

Anonimo ha detto...

Sapete perché in Francia il numero di decessi è "basso"?
Perché finora hanno conteggiato i soli morti in ospedale. Lo ha detto il Ministro.
Ma fuori dagli ospedali è una strage anche là, specialmente nelle case di riposo.
Questo vale in molte nazioni europee in cui l'anziano in ospedale non ci arriva neppure.
Lo invitano a starsene fuori. Non ne "vale la pena". E "anziano" lo sei già a 60 anni...
E' la "normalità", anche senza virus, di questi "civilissimi" popoli precisi sui parametri.

Anonimo ha detto...

Nella sua strordinaria serie di romanzi fantascientifici del ciclo "Fondazione", Isaac Asimov immagina un impero che copre tutta la nostra galassia.
Apparentemente questo impero è solidissimo, vi è tuttavia uno studioso, Hari Seldon, che grazie a una nuova scienza da lui creata, la psicostoria, scopre che in realtà è iniziato il rapidissimo declino di questo impero che lo porterà alla sua caduta nel giro di (se non ricordo male, non sono sicuro) due secoli.
Se quest'impero cadesse senza paracadute, vi sarebbero trentamila anni di barbarie e di conflitti per tutta la galassia. Allora Seldon decide di agire, e mette in modo meccanismi grazie ai quali prepara la fondazione di un altro impero, e in questo modo il periodo di conflitti e di anarchia verrebbe ridutto a soli mille anni.
Morale della favola: è necessario sapere vedere i segni dei tempi e operare affinché la caduta di una determinata istituzione venga ammortizzata e il periodo di anarchia ridotto.
Che l'Unione Europea fosse ormai da anni un'oligarchia che tendeva agli interessi dei Paesi più forti era una cosa chiara a tutti.
Inevitabilmente sono nati movimenti, detti volgarmente "sovranisti", il cui scopo era quello di restituire agli Stati nazionali una parte delle competenze in ambito politico e conomico - restituendo loro quindi una parte di sovranità loro sottratta dall'Unione Europea.
La sinistra e i suoi burattini, tra cui Jorge Mario Bergoglio è una pedina non secondaria, non hanno voluto vedere, si sono limitati agli insulti, giungendo perfino, cosa detta da Bergoglio, che questa tendenza al sovranismo gli ricordava il nazismo (affermazione senza senso, ovviamente).
E' storia di questi giorni che improvvisamente tutti, anche a sinistra, si accorgono dei difetti dell'attuale Unione Europea... Benvenuti nel club, verrebbe da dire. Meglio tardi che mai, anche se temo che si troppo tardi,
Perché c'è un "piccolo" problema: che se si fosse riformata prima, la baracca si poteva salvare, riformandola in modo tale che vi fosse, in certe materie, una maggiore sovranità dei singoli Paesi.
Come stanno le cose, l'Unione Europea sarà invece una delle vittime collaterali illustri del nostro ahimé drammatico post-Coronavirus.
E rimarranno solo macerie, cosa che si sarebbe potuto evitare.
(Guido Villa)

Anonimo ha detto...

Anonimo 30 marzo 2020 09:14
ben detto. i fatti ricordati sono emblematici dello stato di cose antinomico ed anticristico. ricordiamoli fino al momento in cui ci sarà il redde rationem e la punizione dei responsabili di tanto scempio. se i giorni dell'ira non verranno significherà che un potere unico mondiale annienterà libertà e giustizia, con quel che seguirà.
OS

Anonimo ha detto...

Se i commenti non piacciono basta non leggerli.In ogni caso Conte è semplicemente l'UOMO DI PAGLIA del PD e quando non servirà più verrà messo alla porta senza tanti complimenti.Sperano usandolo di uscirne puliti in ogni caso e qualora le cose dovessero volgere al peggio cacciandolo per incapacità .Se invece tutto dovesse andar bene ,cosa difficilissima, cooptandolo come han fatto con gli ex dc e relegandolo in un posticino . Conte non è un servo,un venduto o altro è semplicemente uno che rischia la damnatio memoriae per un quarto d'ora di celebrità.Il suo governo è saldamente a guida PD ed è il PD che decide se resta in carica o va a casa .

Anonimo ha detto...

La selezione degli anziani è diventata realtà anche in Spagna. Anche lì mancano i respiratori.

Josh ha detto...

Nel frattempo in Lazio anziana sola con difficoltà deambulazione e DIGIUNA DA GIORNI chiama i Carabinieri

https://www.ansa.it/lazio/notizie/2020/03/30/digiuna-da-giornianziana-aiutata-da-cc_46bbdd8c-f04b-42a7-90e9-16beb87b9364.html

E c'è ancora gente tra PD e sardine che reclamano più extracomunitari da mantenere in hotel

Rr ha detto...

Anonimo 11.32,
d’accordissimo.

Rr ha detto...

Anonimo 11.32,
D’accordissimo con lei.
A certuni, falsi e bugiardi, hasbara-like, non val più la pena di rispondere.
E’ passato Monti, Letta, è passato Renzi, Gentiloni, passerà anche Conte.
Ma noi, con le nostre reazioni uterine, resteremo qui, senza timore dell’invocata censura.
Grazie a Dio, non mangiamo alla greppia governativa.

Anonimo ha detto...


Se i commenti non piacciono basta non leggerli..più i consueti insulti di chi si firma
RR

Commenti di questo tipo, sempre più frequenti, da Bar dello Sport, abbassano il livello di questo blog.
Contenti voi e l'amministratore...
Se abolisse i commenti, questo blog avrebbe tutto da guadagnare, a questo punto.
Pubblica sempre buoni articoli e nella colonna di destra contiene un'importante documentazione.
Ma l'insieme dei commenti è ormai aria fritta e rifritta e non nelle migliori friggitorie, per così dire.
O.

Josh ha detto...

A dispetto di quel che dice O trovo ancora alcuni commenti interessanti. Magari più immediati e meno curati rispetto ai momenti di più ardita teoresi degli anni passati,
bisogna metter in conto lo stress da emergenza e la neoessenzialita' che ne deriva, ma a me molti commenti interessano.
Aggiungiamoci anche che le carte paiono abbastanza scoperte ormai, dopo un po' di anni quelli che sono i mali da risolvere li sappiamo. Ma non lo possiamo fare da noi o solo noi visto dove sta il problema

Rr ha detto...

L’Harvard Business Review, non proprio un giornaletto di provincia, stronca l’operato del nostro Governo. Vedi il Giornale odierno.

Si parla di interventi governativi per aprile di altri 25 miliardi.
Così, invece che 600 euro per il mese di marzo, a fronte di una perdita di 4000 almeno, per aprile ne avrò...altri 600.
Forse è per quello che ho reazioni uterine. Strano, perché l’utero me l’han tolto due anni fa per un tumore. In un’ottima struttura privata, ma
accreditata SSN dalla Regione Lombardia. In un’altra Regione, per es.la Puglia del PdC, sarei dovuta andare in un clinica privata per fare in fretta, e chissà quanto avrei pagato, pur non avendo mai evaso le tasse...

Maria Guarini ha detto...

Penso che dai commenti ci sia sempre da imparare. Sullo stile mi capita di sorvolare quando sono comunque commestibili e interessanti.

Rr ha detto...

L’articolo dell’Harvard Business Review, per chi legge l’Inglese, è facilmente accessibile. Molto interessanti i commenti dei lettori italiani.

Anonimo ha detto...


L' errore fatto dai governanti italiani, nazionali e locali, di sottovalutare l' epidemia all'inizio, lo hanno fatto tutti, dai francesi agli inglesi agli americani. Trump all'inizio ci ridacchiava sopra poi ha dovuto cambiare idea. Per non dir nulla della figura barbina fatta da Johnson.
Gli americani farebbero bene a pensare ai casi loro, che ne hanno donde, a schiovere.

Rr ha detto...

Anonimo 18.55:
questa è la tragedia, che intere Nazioni sono in mano a governanti inutili. Ma qui il detto “mal comune, mezzo gaudio” non si può applicare. E non è un’attenuante per i nostri.

Anonimo ha detto...

https://www.iene.mediaset.it/video/walter-ricciardi-istituto-superiore-sanita-conflitto-interessi-roberta-rei_263789.shtml