Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 1 marzo 2020

Il cardinale Zen risponde al cardinale Re: "Lei si è lasciato ingannare"

Il cardinale Joseph Zen, ha risposto con tagliente precisione sul suo blog alla lettera che il Decano del Collegio cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re, ha inviato a tutti i porporati in seguito alle proteste e alle critiche rivolte da Zen all’accordo segreto fra la Santa Sede e Pechino. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI non hanno mai condiviso  - come si vorrebbe far credere - l'atteggiamento remissivo nei confronti dei regimi comunisti, lo prova il libro di Benedetto XVI "Ultime conversazioni". Così il Vaticano non si guadagna il favore delle Autorità cinesi (che continuano e addirittura aumentano le persecuzioni) e provoca il disprezzo e la disaffezione di fedeli e uomini di buona volontà. Di seguito il testo della sua risposta. Indice dei precedenti.

Il cardinale Zen risponde al cardinale Re

Card. Zen celebra un pontificale a New York
in tutta la solenne dignità della sua carica
A S.E. Rev. ma Sig Card. G.B. Re
Decano del Collegio Cardinalizio
Sig. Cardinale
Mi sia permesso di usare il mezzo di una lettera aperta per una comunicazione più tempestiva.
Per via indiretta ho preso visione della sua lettera del 26 Febbraio la quale (Prot. N. 1/2020) ha anche l’onore di aver così inaugurato il suo alto ufficio di Decano del Collegio Cardinalizio.
Ammiro il suo coraggio nell’avventurarsi in questioni che Ella pure riconosce essere “complesse”, mettendo a rischio il prestigio del suo appena inaugurato onorevole ufficio. Ma si sa che oggi c’è un vicepapa che riesce a mettere coraggio a tutti i servitori nella Santa Sede.
Veniamo alla lettera.
  1. Per chiarire la visione di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI riguardo al comunismo mi basta ora rimandarLa a pag. 161-162 del libro “ultime conversazioni” (Papa Benedetto mi fece avere una copia con la dedica “in comunione di preghiera e di pensiero”).
La domanda del giornalista Peter Seewald:
“Ha condiviso e sostenuto attivamente la Ostpolitik del papa (Giov. Paolo II)?”
Benedetto rispose: “Ne parlavamo. Era chiaro che la politica di Casaroli, per quanto attuata con le migliori intenzioni, era fallita.
La nuova linea perseguita da Giovanni Paolo II era frutto della sua esperienza personale, del contatto con quei poteri.
Naturalmente allora non si poteva sperare che quel regime crollasse presto, ma era evidente che, invece di essere concilianti e accettare compromessi, bisognava opporsi con forza.
Questa era la visione di fondo di Giovanni Paolo II, che io condividevo.”
  1. Per provare che l’accordo firmato era già stato approvato da Benedetto XVI basta mostrarmi il testo firmato, che fino ad oggi non mi è stato concesso di vedere, e l’evidenza dell’archivio, che Ella ha potuto verificare. Rimarrebbe solo ancora da spiegare perché allora non è stato firmato.
  2. Il cambiamento “epocale” del significato della parola “indipendenza” temo che esista solo nella testa dell’eminentissimo Segretario di Stato, indotto magari da una errata traduzione dal cinese fatta dal giovane minutante della Congregazione dell’Evangelizzazione dei Popoli, ormai monoculus rex in regno caecorum, il quale fu corresponsabile anche degli almeno 10 errori nella traduzione della lettera di Papa Benedetto del 2007.
Data però l’intelligenza dell’Eminentissimo mi è difficile credere che sia stato ingannato, è più probabile che abbia voluto “lasciarsi ingannare”.
  1. Non capisco l’ultima parte della sua lettera, quantomeno confusa. I fatti sono lì. Ho evidenza che Parolin manipola il Santo Padre, il quale mi manifesta sempre tanto affetto, ma non risponde alle mie domande. Davanti a delle prese di posizione della Santa Sede che non riesco a capire, a tutti i fratelli desolati che si rivolgono a me dico di non criticare chi segue quelle disposizioni. Siccome, però, nelle disposizioni si lascia ancora la libertà a chi ha una obiezione di coscienza, incoraggio questi a ritirarsi allo stato delle catacombe, senza opporsi a qualunque ingiustizia, altrimenti finirebbero per rimetterci di più. 
In che ho sbagliato?
  1. Sono al cento per cento d’accordo con l’invito a pregare.
Ricordo che recentemente la Santa Sede pure ha raccomandato l’invocazione alla Madonna “Sub tuum praesidium” e quella all’Arcangelo S. Michele.
Ovviamente c’è l “Oremus pro Pontifice” che conclude con “et non tradat eum in animam inimicorum ejus”.

Le auguro momenti più felici nel suo lungo servizio come Decano del Collegio Cardinalizio.
obblig, mo
Card. Zen

Prima Domenica di Quaresima
Dal Vangelo secondo Matteo (4:8-10)
Il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: “Tutte queste cose ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai”.
Gesù gli rispose: “Vattene, Satana! Sta scritto infatti: il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”.
Fonte

8 commenti:

Anonimo ha detto...

E adesso fateci leggere l'Accordo Cina-Santa Sede
La lettera del cardinale Re ai confratelli del sacro Collegio, tesa a censurare il cardinale Zen sulla questione della Chiesa in Cina, contiene affermazioni clamorose riguardo i cambiamenti dottrinali che l'Accordo tra Santa Sede e Cina implica. E non solo per la Cina, ma per tutta la Chiesa. Ecco perché anzitutto i cardinali dovrebbero chiedere con forza la rivelazione dei contenuti dell'Accordo.
https://lanuovabq.it/it/e-adesso-fateci-leggere-laccordo-cina-santa-sede

Nota mia :
Con gli attuali mezzi "vatileaks" non si riesce ad avere copia di questo accordo ?

Anonimo ha detto...

"...ormai monoculus rex in regno caecorum,..."

Giusto ieri, riflettendo sulla questione italiana, mi è venuto fatto di pensare che l'ingresso di tanti mediocri all'interno delle istituzioni italiane in particolare ma, in generale si percepisce in Vaticano e nelle istituzioni europee, sia stato parte essenziale del piano di conquista del potere mondiale. Avere istituzioni mediocri significa avere istituzioni facilmente manovrabili; l'istituzione governativa mediocre consente ai poteri forti di governare Stati ed organismi Internazionali dall'esterno. I poteri che definiamo forti, forti non sono se non perché non sono chiaramente individuabili. I nostri Draghi, Monti sono a livello di maggiordomi di secondo livello, le grandi famiglie di Banchieri ebrei il potere economico lo hanno da secoli e non credo siano loro i grandi manipolatori e svuotatori delle istituzioni. Qui il tipo è un altro, è il tipo Kalergi, cioè il conte, senza terra, internazionale per educazione e per relazioni, con un patrimonio bastante tanto da coltivare interessi grandi senza lavorare o lavorando in posti onorifici. Ed accanto a questi rampolli dell'Europa aristocratica in via di estinzione, troviamo i figli dei ricchi borghesi in cerca di blasone e scendendo ecco il vasto bacino di chi aveva ed ha in cuore una qualche rivalsa verso il passato o un anelito verso il futuro. Tutti costoro sono quelli che confluiscono facilmente nelle società segrete e nella massoneria in particolare ma, anche in ordini religiosi. Chiudendo lo Stato e le istituzioni sono stati riempiti di impiegati e dirigenti mediocri perché incapaci di capire le trame a loro intorno o di capirle molto tardi, troppo tardi. Credo che questa sia la vera rete dei poteri forti, questa sorta di esercito del tempo che fu, fusosi all'esercito del tempo che sarà, i cui soldati così così, imbambolati e lasciati impreparati sono stati fatti confluire in uffici e ruoli medio alti delle istituzioni statali nazionali, della ue e della chiesa.

Pietro (NON del Cammino) ha detto...

Penso sia fondamentale leggere l'accordo. Un accordo che, per come si racconta, mi suona strano, perché grazie a esso la Chiesa detta patriottica è tornata alla piena comunione col Papa.
Cioè: la comunione tra le due Chiese (se così mi posso esprimere) NON è scaturita da un accordo tra le due Chiese, ma tra la Chiesa e uno STATO?
Perciò se lo Stato della Cina non fosse stato consenziente la Chiesa patriottica non sarebbe tornata alla piena comunione spirituale con la Chiesa cattolica e, invece, con l'imprimatur dello Stato Cinese la comunione è effettiva?
E' l'ok di Xi Jimping a realizzare la comunione nella carità e nella fede?
A me sembra piuttosto un'unione molto poco spirituale tra due STATI.
E se Xi Jimping mutasse di umore e decidesse di rompere col Vaticano? Che faranno i Vescovi tornati alla piena comunione?
Io scommetto che starebbero con la Cina, alla faccia della ritrovata unità. Quella per loro è la vera "comunione".
Se così, ma tengo a precisare che parlo senza aver letto nessun testo ufficiale, questo accordo è controproducente, almeno a livello spirituale, perché legittima una Chiesa eretica come cattolica e scandalizza i veri cattolici.
Se qualcuno mi prova che sbaglio, ne prendo atto, ma la vedo dura.

Anonimo ha detto...

https://gloria.tv/post/ixVANoLR72q83bjwdna8S39Pd

La fede dei cinesi merita il massimo.

Chissà che cosa deve aver detto il sacerdote prima del canto.

Anonimo ha detto...

Non gliele manda a dire. Grande chiarezza, concretezza e quella delicata ironia tipica dell'Oriente.

Anonimo ha detto...

Cina: Vietato leggere la bibbia, pregare e predicare… cosa rimane?

https://www.notiziecristiane.com/cina-vietato-leggere-la-bibbia-pregare-e-predicare-cosa-rimane/

Anonimo ha detto...

"...… cosa rimane?"

Ottima domanda da rivolgere a Bergie & C.

Fabio Riparbelli ha detto...

Alla vostra cortese attenzione,

Il presidente cinese dell'Inter Steven Zang ha usato parole di fuoco come nessun altro, contro il presidente di Lega A Paolo Del Pino, peraltro condivisibili da chi non è juventino, definendolo addirittura "grande e oscuro pagliaccio".
A questo punto va detto però che in Italia arrivano persone dalle più terribili dittature del mondo (islamiche, comuniste, africane ecc.) e tutta questa gente, una volta qui da noi, scopre improvvisamente l'impegno di protesta e politico, con la pretesa di insegnare a noi la democrazia.
Se lo stesso impegno civile contro le ingiustizie l'avessero impiegato a casa loro non avrebbero dovuto venire qua da noi, avendo la democrazia in casa propria e il mondo sarebbe migliore.
Il problema poi è che costoro, una volta qui, approfittano delle nostre libertà, per ricreare a casa nostra le stesse situazioni di dittatura da cui sono partiti (islamica, comunista, e anche fascista perché il fascismo non è altro che la reazione alla dittatura comunista), dimostrando o scarsa intelligenza o bieco opportunismo.

Distinti Saluti,
Fabio Riparbelli.