Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 27 aprile 2022

Stato di eccezione e guerra civile

Il più recente scritto di Agamben. Da inserire tra gli articoli su realtà distopica e transumanesimo [qui]. Con la crisi ucraina il nesso costitutivo tra stasis e politica appare sempre più compromesso.
L’Anticristo seduto sul Leviatano,
Lamberto di Saint-Omer, Liber Floridus, 1120 ca.
Parigi, Bibliothèque Nationale de France
In un libro pubblicato qualche anno fa, Stasis. La guerra civile come paradigma politico, ho cercato di mostrare che nella Grecia classica la possibilità – sottolineo il termine “possibilità” – della guerra civile funzionava come una soglia di politicizzazione fra l’oikos e la polis, senza la quale la vita politica sarebbe stata inconcepibile. Senza la stasis, il levarsi in piedi dei cittadini nella forma estrema del dissenso, la polis non è più tale. Questo nesso costitutivo fra stasis e politica era così inaggirabile che anche nel pensatore che sembrava aver fondato la sua concezione della politica sull’esclusione della guerra civile, cioè Hobbes, questa resta invece fino all’ultimo virtualmente possibile.
L’ipotesi che vorrei proporre è allora che se siamo giunti alla situazione di assoluta depoliticizzazione in cui ora ci troviamo, ciò è appunto perché la stessa possibilità della stasis è stata negli ultimi decenni progressivamente e integralmente esclusa dalla riflessione politica, anche attraverso la sua surrettizia identificazione col terrorismo. Una società in cui la possibilità della guerra civile, cioè della forma estrema del dissenso, è esclusa è una società che non può che scivolare nel totalitarismo. Chiamo totalitario un pensiero che non contempla la possibilità di confrontarsi con la forma estrema del dissenso, un pensiero, cioè, che ammette solo la possibilità del consenso. E non è un caso che è proprio attraverso la costituzione del consenso come unico criterio della politica che le democrazie, come la storia insegna, sono cadute nel totalitarismo.

Come spesso avviene, ciò che si è rimosso dalla coscienza riemerge in forme patologiche e quello che sta oggi accadendo intorno a noi è che l’oblio e la disattenzione nei confronti della stasis vanno di pari passo, come Roman Schnur aveva osservato in uno dei pochi studi seri sulla questione, col progredire di una sorta di guerra civile mondiale. Non si tratta soltanto del fatto, pure da non trascurare, che le guerre, come giuristi e politologi avevano già notato da tempo, non sono più formalmente dichiarate e, trasformate in operazioni di polizia, acquisiscono i caratteri che si era soliti assegnare alle guerre civili. Decisivo oggi è che la guerra civile, facendo sistema con lo stato di eccezione, si trasforma come questo in uno strumento di governo.
Se si analizzano i decreti e i dispositivi messi in atto dai governi negli ultimi due anni appare con chiarezza che essi sono rivolti a dividere gli uomini in due gruppi contrapposti, fra i quali si stabilisce una sorta di ineliminabile conflitto. Contagiati e sani, vaccinati e non vaccinati, muniti di greenpass e privi di greenpass, integrati nella vita sociale o esclusi da essa: in ogni caso, l’unità fra i cittadini, come succede in una guerra civile, è venuta meno. Quel che è avvenuto sotto i nostri occhi senza che ce ne accorgessimo è, cioè, che le due forme-limite del diritto e della politica sono state utilizzate senza scrupoli come forme normali di governo. E mentre nella Grecia classica, la stasis, in quanto segnava un’interruzione della vita politica, non poteva per nessun ragione essere occultata e trasformata in norma, essa diventa oggi, come lo stato di eccezione, il paradigma per eccellenza del governo degli uomini.
Giorgio Agamben, 9-04-2022 
(intervento commissione DUPRE) - Fonte

30 commenti:

Anonimo ha detto...

La Russia chiede la neutralità dell'Ucraina rispetto alla Nato, come previsto dagli accordi degli anni 90. L'Occidente a trazione atlantista non vuole concederla, poiché vuole accerchiare la Russia con basi Nato. Chi è allora davvero a non volere la pace?

Manuale delle illusioni ha detto...

So che c'è chi spera in una guerra civile: non vi sarà mai nessuna guerra civile. Non esistono i due fronti. Non lasciamoci impressionare dai quattro gatti che ogni tanto "scendono in piazza": alcuni di essi sono un po' disagiati, un po' emarginati, un po' ingenui, altri sono dei gran furbacchioni, che cercano di dare vita a effimeri partitini. La stragrande maggioranza è perfettamente allineata al Sistema, sia in Italia che nelle altre nazioni. Ricordo che al tempo delle elezioni presidenziali statunitensi, qualcuno evocava la possibilità di una guerra civile in seguito ai brogli elettorali di cui ben sappiamo: non v'è stata nessuna guerra civile, nemmeno con le pistole ad acqua.
Riguardo allo stato di eccezione: la massa ormai vi si è abituata, lo ritiene opportuno, è avvinghiata alle mascherine come l'edera, è disposta a tutto, ma proprio a tutto, pur di conservare il più o meno grande benessere economico nel quale è immersa. Dei quattro gatti - ossia, per i più, dei quattro sfigati - che ogni tanto si lamentano senza ottenere un qualche buon successo non importa niente a nessuno. Sono più di due anni che i governi governano con lo stato di emergenza e che ricevono premii uno dopo l'altro: la rielezione di E. Macron è un esempio, il successo dei socialisti in Germania è un altro.
Non coltiviamo illusioni da manuale!

Anonimo ha detto...

Forse anziché una egemonia culturale, si sarebbe dovuto combattere affinché la cultura diventasse tanto profonda ed assimilata da produrre poche, reali, oneste egemonie in un confronto leale tra pari grado.

Abbiamo lasciato scorrazzare una sola egemonia che ha privilegiato culture estere, chiudendo la bocca alla cultura italiana di cui quasi nulla sappiamo in forza del pregiudizio che ci è stato iniettato nel sangue che italiano non può essere che straccione.

Non credo alla guerra civile né credo allo stato d'eccezione. Credo che ad ogni generazione debbano essere trasmesse la religione dei padri, la lingua madre, la storia patria, la geografia del proprio paese e saper far di conto. Questo comune piano andrà nel tempo delle classi medie/superiori e della università, ampliato, approfondito e sempre meglio collegato, confrontato con la cultura di altri paesi e continenti.

Così non è stato, abbiamo ingozzato le nuove generazioni con il Superfluo e le abbiamo sepolte sotto il Molteplice ed è successo come all'elastico che tenuto in perpetua tensione infine perde ogni elasticità. Ed ora per far tornare, l'elasticità, la tonicità armiamo generazioni e generazioni, le une contro le altre, affinché ritrovino quello che non abbiamo saputo loro trasmettere, mentre lasciavamo che il mondo trasmettesse loro tutta la mondezza di sempre.

Anonimo ha detto...

27 aprile 2022 12:42

Loro sono convinti che tutto l'universo mondo si stia bevendo ancora botti intere di democrazia da esportare. Neanche suppongono che quelle botti le bevono ormai solo loro e qualche loro residuato bellico.

Anonimo ha detto...

PREPARATEVI ALLA SOPRAVVIVENZA
Se non si torna a ragionare è inevitabile l'escalation bellica con tutta la serie di conseguenze, dapprima economiche e poi peggio.
In questo breve articolo viene dato anche l'orizzonte temporale dell'inizio del razionamento energetico e delle sospensioni dell'erogazione del gas.
Meglio che diate una letta e prendiate provvedimenti per la vita vostra e della vostra famiglia, perché dopo bisognerà arrangiarsi.
Io ve l'ho detto, spero che le cose cambino, ma temo che gli USA abbiano deciso di andare allo scontro usando noi europei come strumento. Poi, a Europa distrutta, verranno a "salvarci".
https://www.corriere.it/economia/consumi/22_aprile_27/gas-italia-russia-ferma-forniture-98d77210-c5fe-11ec-9e9f-dc9d68fb1bc9.shtml

Un sapore amaro ha detto...

Le illusioni cadono l'una dopo l'altra come le bucce di un frutto, e il frutto è l'esperienza. Ha un sapore amaro, ma ha qualcosa di aspro che fortifica.
Gérard de Nerval

Anonimo ha detto...

Nel pieno di un'ininterrotta invasione islamica i governi europei si indebitano per fare la guerra alla Russia che non ha aggredito i nostri territori. Quando l'Islam inizierà a mordere duramente spiegheranno che i soldi sono finiti.
Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

Quando il PD dice o scrive "libertà e democrazia", bisogna sempre tradurre "controllo e socialismo".

Anonimo ha detto...

https://newspunch.com/dutch-journalist-in-donbass-western-media-is-lying-about-what-is-happening-in-ukraine/

Anonimo ha detto...

Lo dice persino Fausto Bertinotti, smentendo Mattarella:
Fausto Bertinotti: "Si stanno silenziando le altre sensibilità, non è voluto ma è peggio, non ci si accorge che si tende a togliere legittimità a tutte le culture di pace"

Anonimo ha detto...

Gli USA vogliono a tutti i costi la guerra perché sono sicuri di vincerla.

Anonimo ha detto...

Elon Musk è un globalista. Non lasciatevi ingannare!

Anonimo ha detto...

« I giornali di un Paese possono, in due settimane, portare la folla cieca e ignorante a un tale stato di esasperazione e di eccitazione da indurre gli uomini ad indossare l'abito militare per uccidere e farsi uccidere allo scopo di permettere a ignoti affaristi di realizzare i loro ignobili piani. »

Albert Einstein, “Come io vedo il mondo”

Anonimo ha detto...

#ottoemezzo L'attacco di Marco Travaglio alla politica del governo Draghi sulla crisi Ucraina: "Draghi va a ritirare la lista delle armi da inviare... Il parlamento italiano non esiste più. Alleati? Li chiamerei padroni"

Anonimo ha detto...

Hauptfrage

Lo Stato, per imporre il proprio ruolo di giudice ultimo, deve eliminare tutte le giurisdizioni e tutti i giudici indipendenti, e questo richiede l’erosione o anche la distruzione dell’autorità dei capi delle famiglie, delle comunità e delle chiese. È questa la ragione principale della maggior parte delle politiche statali. L’istruzione pubblica e l’assistenza servono a questo scopo distruttivo, e così anche la promozione del femminismo, delle politiche di non-discriminazione, della politica delle quote, del relativismo e del multiculturalismo. Tutto ciò mina la famiglia, la comunità e la chiesa. “Libera” l’individuo dalla disciplina verso queste istituzioni, per renderlo “uguale”, isolato, indifeso e debole di fronte allo Stato.

- H. H. Hoppe, Reviving the West

Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

Ma magari ci fosse veramente una guerra civile! Si risolverebbero molti problemi.

Anonimo ha detto...

Viviamo nel tempo della propaganda sanitaria e di guerra. Poveri noi!

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/e-chiaro-la-nato-ci-ha-spinto-alla-guerra-contro-la-russia/
Per tutte le potenze delle tenebre che ispirano i loro figli salmi 58 - 83- 109.
Per le anime incappate nei lacci del maligno ricorso all'Avvocata nostra:
Ave Maria, gratia plena,
Dominus tecum,
benedicta Tu in mulieribus,
et benedictus fructus ventris Tui, Iesus.
Sancta Maria, mater Dei,
ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis nostrae.
Amen.

Anonimo ha detto...

"...Si risolverebbero molti problemi."

Ma quali? Citi almeno tre di questi problemi veramente risolti, per sempre, da una qualsiasi guerra civile.

Anonimo ha detto...

Alessandro Orsini
La perdita del senso del ridicolo è una delle cose più tragiche delle guerre condotte dai leader dell’Unione Europea.
Ursula von der Leyen reagisce dopo lo stop del gas russo a Polonia e Bulgaria urlando queste parole contro Putin: “La Russia usa il gas come ricatto, è inaccettabile!”.
Ma, figlia mia, come pensi che si faccia una guerra?
Ma ti è mai stato spiegato che cosa sia una guerra?
Fammi capire: tu riempi l’Ucraina di armi con cui i soldati di Zelensky uccidono i soldati di Putin e poi ti indigni perché Putin ti chiede di pagargli il gas in rubli con il linguaggio tipico di chi è coinvolto in una rissa di condominio? Ti è chiaro ciò che Putin ha detto nelle ultime ore? Ecco che cosa ha appena detto: “Pronte armi mai viste contro chi ci minaccia”. ll presidente russo sta evocando l’uso del nucleare contro i Paesi Nato. Per non parlare di Mario Draghi, che dice: “Se la Russia chiede rubli per il gas viola i contratti”.
Viola i contratti? Ho sentito bene?
È questa indignazione morale che mi spaventa in piena guerra. Del tipo: “Mi devi dare la ricevuta fiscale per il panino altrimenti chiamo la guardia di finanza”.
Tutta questa indignazione morale all'europea mentre il governo Draghi si accinge a inviare armi pesanti per uccidere i russi in Ucraina senza fare niente per la pace.
Siamo nelle mani di un gruppo di pazzi.

Anonimo ha detto...

Sostanzialmente ha ragione @ Sandri h.08.31, se guerra civile o rivoluzione sarà, verrà fomentata dagli islamici presenti in notevole numero in tutta UE, gli USA e UK, i più schifosamente subdoli ed ipocriti, more solito, non sono sicuro vinceranno la guerra, in caso campa cavallo prima che vengano in nostro aiuto, il pupazzo VZ che gracchia ogni santo dì, afferma che finora UA ha speso 600 mld.$ nella guerra, oh, dear, chi ti ha dato tutti quei soldini? Della gente che fai morire ti frega qualcosa ? Certo, hai spalle ben coperte, ma.......non dimenticarti che VP era agente KGB, un raffreddore, malattia fulminante o incidente causato e non casuale sono sempre stati una specialità della ditta.......non è vero che i Russi perdano, stanno solo lasciando postazioni ininfluenti i loro obiettivi sono a sudest, intanto dall'acciaieria non escono, nonostante i civili scudi umani da usare, chissà mai perché, I have a dream......che gli angloamericans che ci trattano da schiavi da quasi 80 anni, finiscano nel peggiore dei modi......lasciatemi sognare un po', intanto prego, per me e per tutti noi....

Anonimo ha detto...

Sono d’accordo con l’opinione espressa da Alessandro Orsini: "In caso di attacco russo a un paese Nato, l'Italia dovrebbe uscire dall'Alleanza". D’altronde qualsiasi persona di buon senso avrebbe dovuto dichiararsi saggiamente neutrale e non immischiarsi in questo conflitto sin dall’inizio. Questa è una guerra tra Usa e Russia sulla pelle degli ucraini, e l’Europa non può né deve essere l’agente per procura tramite cui si combattono. Né i cittadini italiani devono pagare lo scotto per permettere agli Usa di rimanere l’unica superpotenza e all’Ucraina di fare la corsia preferenziale per entrare nel campo occidentale.

Anonimo ha detto...

"...In caso di attacco russo..."

Ieri l'altro, se non ricordo male, la Russia ha ricevuto un missile sul suo territorio...qui si sta ripetendo la solfa del Donbass Donestk e Lugansk, per otto anni sotto guerriglia, bombe e razzi, eppoi se la Russia, dice basta, ed entra in campo, cattiva Russia. Se io fossi popolo italico mi radunerei sotto i palazzi del potere a cominciare dai comuni per ingiungere al governo italiota lo STOP all'invio delle armi leggere, pesanti e sempre foriere di morte. Sono veramente furente verso il governo italiota che apre bocca e muove i glutei solo ad immenso micidiale sproposito in massimo grado idiota vuoto dell'essere ab imo sostituito dal demoniaco satanico infernale.

Anonimo ha detto...

"...In caso di attacco russo..."

Ieri l'altro, se non ricordo male, la Russia ha ricevuto un missile sul suo territorio...qui si sta ripetendo la solfa del Donbass Donestk e Lugansk, per otto anni sotto guerriglia, bombe e razzi, eppoi se la Russia, dice basta, ed entra in campo, cattiva Russia. Se io fossi popolo italico mi radunerei sotto i palazzi del potere a cominciare dai comuni per ingiungere al governo italiota lo STOP all'invio delle armi leggere, pesanti e sempre foriere di morte. Sono veramente furente verso il governo italiota che apre bocca e muove i glutei solo ad immenso micidiale sproposito in massimo grado idiota vuoto dell'essere ab imo sostituito dal demoniaco satanico infernale.

LUI ha detto...

Sì, da quando i "liberatori", proprio un 28 aprile, hanno ammazzato LUI.

Anonimo ha detto...

Temo fortemente che i pazzi abbiano la vittoria in pugno.

Anonimo ha detto...

Credo invece che i saggi abbiano la vittoria in tasca!

Anonimo ha detto...


"In caso di attacco russo alla Nato l'Italia deve uscire dalla Nato"

Veramente, se vuole uscire, deve uscire p r i m a di un eventuale attacco russo alla Nato, non dopo. Dopo, sarebbe cmunque troppo tardi. Oltre che vile.
Non ci è praticamente possibile uscire dalla Nato.
Però alcune cose si potrebbero fare:
- sostenere ufficialmente che bisogna trovare una soluzione negoziata alla guerra, che è giocoforza discutere le richieste della Russia.
- smettere di mandare armi all'Ucraina, da parte dell'Italia, limitarsi all'aiuto umanitario.
- questa guerra, prolungandosi, diventerà catastrofica, anche sul piano economico, per l'intera umanità.

Ma per assumere una posizine del genere ci vorrebbero dei politici dotati, nel quadro attuale, di un coraggio leonino. I nostri preferiscono allinearsi e coprirsi dietro i Diktat di Zio Sam. La situazione è oggettivamente difficile per un paese come l'Italia ma non è che altri membri della Nato come la Germania p.e. facciano una politica diversa. Predomina la retorica della piccola nazone aggredita all'orso russo, sul quale grava sempre l'ombra insanguinata dell'oppressione sovietica su tanti popoli, ombra difficile da eliminare. Per i politici, c'è anche una mancanza di cultura, di comprensione di certi meccanismi della storia.
Che i nostri governanti si dimostrino allineati e coperti, lo si può capire, dati i precedenti. Quello che si capisce meno è la latitanza dell'opposizione, ovvero l'Atlantismo d'antan che Meloni, se non erro, continua a sfoderare. Non si sa quanto convinta. Ma è un fatto che FdI non si distingue dal coro, non ha il coraggio di affermare che questa guerra va fermata prima che sia troppo tardi, che non può e non deve diventare una guerra tra Nato e Russia, che bisogna imporre se necessario all'Ucraina una soluzione negoziata che tenga realisticamente conto delle esigenze russe pur garantendo nello stesso tempo l'indipendenza di uno Stato ucraino neutrale - infine che di armi gli ucraini ne hanno già troppe.
Meloni non manca di coraggio, ma assumere una posizione del genere oggi, richiederebbe un coraggio veramente sovrumano.
Miles

Anonimo ha detto...

In questo momento occorrerebbero VIRTUOSI MASCHI ITALIANI COLTI. Non si vedono, quindi non possiamo far altro che prendere, se vogliamo, quello che ci viene passato.

Anonimo ha detto...


La categoria "maschio", "virile", "uomo colto" e simili è stata avversata, vilipesa, insultata e dileggiata per decenni, a partire dal femminismo militante.

Eliminata anche dai codici, con l'abolizione della figura del padre di famiglia, l'ugualitarismo nelle famiglie, il prevalere della "madre singola", l'estinzione in pratica della famiglia come istituto (adesso siamo arrivati alla scelta del cognome, sino al doppio cognome, equiparando figli di madri nubili a quelli nati nel matrimonio). C'è inoltre l'aspetto economico: scopo della vita per le donne è oggi lavorare, essere indipendenti, pianificare come vogliono la propria vita sentimentale, in solitudine, grazie anche all'aiuto della chimica, per così dire.
Emancipatasi dall'uomo, la donna ha invaso tutti i campi, debordando anche numericamente, in nome dell'ugualitarismo e provocando una denatalità spaventosa, che ci sta estinguendo come popolo e nazione (al pari di tutto il resto dell'Occidente). Obiit.
In conseguenza, la cultura è decaduta (i classici erano tutti uomini ora attaccati anche perché "bianchi", perché continuare a studiarli?
Mi ricordo diversi anni fa uno scritto di alcune femministe intellettuali intitolato : "sputiamo su Hegel!").
Per modificare la situazione ci vorrebbe una rivoluzione. Maschi cattivi che costringessero le donne a rigare dritto, anche con l'uso della forza. Per esempio: abolizione delle quote rosa, chiusura di varie carriere alle donne a cominciare da quella militare, divieto di partecipare agli sport professionistici e comunque a certi sport, divieto di vendita dei contraccettivi (abolizione della "pillola"), abolizione del "diritto di abortire", abrogazione dell'istituto della "madre singola", mantenuta dallo Stato, etc. etc.
Un pulizia totale..L'Apocalisse..
Meglio non pensarci. Dobbiamo accontentarci del topolino rappresentato dal bando della maternità surrogata, se Meloni ci riesce. E già sarebbe molto. Sperando di riuscire a sabotare ancora una volta l'iniquo decreto Zan. Questo è il massimo, oggi.
Z.