Via gli assorbenti dai bagni maschili.
Il vento sta cambiando e Mark Zuckerberg lo sa, è un uomo sveglio, così venerdì scorso in una conversazione di tre ore con Joe Rogan, conduttore del podcast più seguito del mondo, ha raccontato tutte le forti pressioni subite durante l’amministrazione Biden, cosa che aveva già cominciato a fare qualche mese fa in una lettera, pubblicata su FB, in cui scriveva di aver occultato le notizie sugli affari sporchi di Hunter Biden e di aver censurato fino all’inverosimile, una censura maniacale su tutto ciò riguardasse il Covid (ce li ricordiamo tutti i post bloccati perché andavano contro le regole della cosiddetta community?).
Il nostro Zuck, quasi si confessa con Rogan, fino a dirgli «ci hanno pressato molto forte per eliminare cose che, onestamente, erano vere. In sostanza ci hanno detto: tutto ciò che sostiene che i vaccini potrebbero avere effetti collaterali, dovete eliminarlo».
Avrebbe dovuto trovare il coraggio di dirlo quando era necessario, non ora, a babbo morto, ma, come diceva don Abbondio al cardinale Borromeo, il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare. Che stia cambiando il vento lo si capisce ancora meglio dal fatto che il gruppo Meta (Facebook, Instagram, WhatsApp…), di cui il Zuck è padrone, sta abbandonando il wokismo, con tutto il folle apparato ideologico delle cosiddette politiche inclusive.
Un esempio? Joel Kaplan, responsabile degli affari globali di Meta, ha comunicato la decisione di cancellare i programmi di diversità, equità e inclusione (Dei) e che d’ora in poi l’azienda costruirà «team con le persone più talentuose». In sostanza: saranno selezionate solo persone che mostreranno di possedere i requisiti necessari per le mansioni che andranno ad occupare, lasciando perdere «assunzioni basate su caratteristiche protette come razza o genere». E per dare un segnale che davvero si vuole tornare alla realtà, Meta ordina ai responsabili delle strutture di rimuovere dai bagni maschili gli assorbenti che l’azienda aveva fornito ai dipendenti non binari e transgender che utilizzano quei bagni.
Assa’ fa’ ‘a Marronna! Antonio Catalano, 13 gennaio 2025
7 commenti:
Ohhh poverinooo, povera vittima innocentinaaa....questo zuc!
Ammazza che...Ma vatte a ffa' un giro de' palazzo..dicono a Roma.
Ma come si è potuti finire in questi gironi danteschi?
Segnali incoraggianti, come l'abbandono delle follie ESG (Environmental, Social, Governance) da parte di molti giganti della finanza. Azionisti e beneficiari di fondi pensione che vincono cause contro chi ha investito seguendo questi criteri woke: gli investimenti ESG rendono mediamente (et pour cause) il 10% in meno degli altri. E le banche italiane continuano a imporceli e a valutare le aziende da affidare con questi criteri farlocchi. Non gridiamo vittoria: il wokismo, i maledetti criteri DEI (Diversity, Equity, Inclusion), l'antirazzismo, l'odio per i bianchi sono ancora dominanti nelle culture anglosassoni e la strada, Trump o non Trump, è ancora assai lunga. E anche in Europa la controffensiva contro la maledetta politically correctness è ancora agli inizi. E la censura del Digital Services Act imposto dall'EU incombe sulla nostra libertà di parola.
Silente
Maschi con l'assorbente? Le emorroidi colpiscono duro in quell'azienda.
Vorrei tracciare un parallelo tra Abedini e Moro. La cosa può sembrare stupida o irriverente, perché l’ex presidente della Dc era uno “statista”e Abedini un semplice ingegnere.
Il bene degli uomini spesso viene seppellito con le loro ossa dice Shakespeare nella tragedia in cui si pronuncia l’orazione sulla bara di Cesare, ma i tempi sono cambiati e per fortuna il prevalente costume è dire bene dei morti. Tuttavia lasciatemi essere cattivo perché, qualora non lo facessi, sarei un ipocrita, che è forse peggio. Aldo Moro era uno “statista” perché così ce lo ha presentato la televisione di Stato, ma io ne dubito fortemente. È stato ucciso dalle Brigate Rosse e pertanto la giusta qualifica è quella di “Martire”, ma credo che, come caratura, non fosse altro che un politicante fatto uccidere dal suo degno compare, Andreotti. Se l’altro “statista” non avesse voluto adottare la “linea dura” e avesse acconsentito allo scambio di prigionieri, Moro sarebbe morto nel suo letto molti anni dopo.
Ormai ho deciso di dire tutto ciò che penso senza falsi pudori e già mi immagino Andreotti pregare sul suo prezioso inginocchiatoio: “ Mio Dio, fa che che il mio amico e collega non torni più” e, falso come probabilmente era, aggiungere: “per il bene dell’Italia….naturalmente”.
Giorgia è diversa, va dritta allo scopo senza falsità e pudori: “c’è da riportare a casa la Sala, bene chiedo l’autorizzazione a Trump e faccio lo scambio” avrà pensato e “ Non me ne frega niente se quella giornalista e dei nostri o no, é una giovane in pericolo ed io la riporto a casa!”
Vai Giorgia, siamo orgogliosi di te!
Moro dava fastidio a molti, Andreotti ha portato molti segreti nella tomba, ricordo che la Fallaci lo dichiarò inquietante, la Meloni ha giustamente parlato con Trump per evitare un conflitto diplomatico con gli USA, secondo me è stata magistrale.
Parziale FT.
Leggendo solo il titolo (non ha letto tutto il post), stamattina uno dei miei soci mi ha fatto sbellicare, perchè ha detto: Se un uomo ha problemi di incontinenza non servono gli assorbenti, servono i pannoloni!
Giusto per sdrammatizzare un po' una situazione sempre più disastrosa...
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