Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 6 gennaio 2025

Perché l’episodio dei Magi, a differenza di quanto si creda e si affermi, condanna il multiculturalismo?

Anche oggi non sono mancate le onnipresenti esortazioni di Bergoglio all'accoglienza (che alla fine sappiamo essere quella indiscriminata). Anche se è vero che : “La stella ci ricorda che Dio, facendosi uomo, viene nel mondo per incontrare ogni uomo e donna della terra, a qualsiasi etnia, lingua e popolo appartenga, e ci chiama a mettere al bando qualsiasi forma di selezione, di emarginazione e di scarto delle persone, e a promuovere, in noi e negli ambienti in cui viviamo, una forte cultura dell'accoglienza, in cui alle serrature della paura e del rifiuto si preferiscano gli spazi aperti dell'incontro, dell'integrazione e della condivisione. Luoghi sicuri, dove tutti possano trovare calore e riparo”. Il problema è che il calore e il riparo lo stiamo perdendo noi, a causa di integrazioni impossibili, sappiamo bene perché e lo sperimentiamo sempre più. Qui l'indice degli articoli in tema.

Perché l’episodio dei Magi, a differenza di quanto
si creda e si affermi, condanna il multiculturalismo?


Nella Messa del giorno della Festa dell’Epifania si legge un brano di Isaia 60 dove si dice: “Le nazioni pagane cammineranno verso la tua (di Gerusalemme) luce ed i re verso il tuo splendore nascente.” 
Parole chiare: tutti devono andare verso Gerusalemme. Perché? Perché lì si è realizzata la Salvezza. Attenzione: lì, non altrove. In alcune zone dell’Italia qualcuno potrebbe farci obiezione dicendoci: “Avete scoperto l’acqua calda!”, per dire che abbiamo affermato una cosa del tutto scontata, lapalissiana
Da che mondo è mondo si sa che per i Cristiani la redenzione si è realizzata a Gerusalemme, allorquando Gesù (lì, proprio lì) ha patito ed morto sulla Croce. Eppure -acqua calda o meno- la cosa non sembra tanto scontata. Almeno in questi tempi.

Si ascolta sempre più frequentemente da parte dei cattolici parole di condanna del cosiddetto etnocentrismo. Cioè di condanna della convinzione che possa esistere una cultura, ovvero un giudizio ben preciso sul mondo e sulle cose, che a sua volta possa costituire riferimento fondamentale per costruire qualsivoglia civiltà. Si parla invece di multiculturalismo, policentrismo culturale ed etnico…e chi più ne ha più ne metta.

Eppure la Bibbia parla chiaro, tutta la Rivelazione parla chiaro: la salvezza non si è realizzata contemporaneamente in tutti i luoghi della terra, ma in un luogo ben preciso e circoscritto. E verso questo luogo bisogna andare.

Quello dei Magi è stato il primo pellegrinaggio cristiano. Cosa hanno fatto questi sapienti? Sono rimasti nelle loro agiate dimore, convinti che dappertutto, anche lì, tra i libri che possedevano, nelle cose che ascoltavano da qualche loro poeta e saggio, avrebbero potuto trovare la vera risposta? No. Hanno capito che alla loro cultura mancava qualcosa; e sono partiti per andare in un luogo ben preciso. Per fare di quel luogo l’inizio della propria vita.

Non ci facciamo fuorviare. Il centro esiste eccome. Ed è proprio attraverso il centro e la sua valorizzazione che il tutto può essere adeguatamente valorizzato, anche il lontano. Ma quando si pensa di fare tutto un “centro”, allora proprio questo tutto si disperde e smarrisce ogni significato. Le cattedrali sono fatte da innumerevoli pietre. Quelle che sono verso l’abside sono lontanissime da quelle che sono verso l’entrata, eppure tutte le pietre sono unite fra loro perché c’è un centro che dà significato al loro essere in quel posto e formare la costruzione: il Centro della Presenza! - Fonte

10 commenti:

Anonimo ha detto...

NATO CHE FU IL RE DEL CIELO, UN RE DELLA TERRA SI TURBO'. L'ALTEZZA TERRENA SI TURBA QUANDO APPARE L'ALTEZZA CELESTE (S, GREGORIO MAGNO)

Come avete udito nella lezione evangelica, o fratelli carissimi, nato che fu il Re del cielo, un re della terra si turbò. L’altezza terrena si turba quando appare l’altezza celeste. Noi dobbiamo cercare il motivo per cui, dopo la nascita del Redentore, un angelo apparve ai pastori della Giudea, mentre i Magi dell’Oriente sono condotti ad adorare il medesimo Redentore non da un angelo, ma da una stella. Era conveniente che ai Giudei, come a persone ragionevoli, l’avvenimento venisse annunziato da una creatura vivente e razionale, cioè da un angelo; i Gentili invece, che non sapevano usare della ragione, sono stati condotti alla conoscenza del Signore, non dalla viva voce, ma da segni. Anche san Paolo lo conferma quando dice: “ Le lingue pertanto non per i fedeli sono un segno, ma per gli infedeli; mentre le profezie sono un segno, non per gli infedeli, ma per i fedeli” (Cor.14,22); le profezie sono state date ai Giudei, in quanto fedeli e non infedeli; i segni sono stati dati ai Gentili, in quanto infedeli e non fedeli.
Si deve notare anche che il Redentore nostro, giunto che fu all’età perfetta, viene predicato ai Gentili dagli stessi Apostoli, mentre ora che è bambino, e non può ancora parlare, viene annunciato ai Gentili da una stella. L’ordine di ragione richiedeva appunto che quando il Signore fosse in grado di parlare ci venisse annunziato da predicatori, e quando non era ancora in grado di parlare, fossero i muti elementi a manifestarcelo. Di fronte ai miracoli avvenuti sia alla nascita come alla morte del Signore, dobbiamo pensare alla durezza di cuore di certi Giudei, che non vollero riconoscere il Redentore, né per le profezie, né per i miracoli.
Tutti gli elementi attestarono che era venuto il loro Creatore. Per parlare di essi alla maniera degli uomini, dirò che lo riconobbero, quale Dio, i cieli perché mandarono subito una stella; lo riconobbe il mare, il quale si lasciò premere ai suoi piedi; lo riconobbe la terra, che tremò alla di lui morte; lo riconobbe il sole, che nascose i raggi della sua luce; lo riconobbero le pietre e i muri, poiché al momento della sua morte si spezzarono; lo riconobbe l’inferno, che restituì i morti. E ciò nonostante, mentre gli insensibili elementi hanno riconosciuto il Signore, i cuori degli infedeli Giudei non lo vogliono riconoscere per loro Dio, e, più duri della pietra, non si vogliono spezzare a penitenza [e si rifiutano di confessare Colui che, come abbiamo detto, gli elementi proclamano Dio con i segni e con i perturbamenti. La loro responsabilità è più grave, perché predissero nei secoli anteriori che doveva venire Colui che, dopo venuto, disprezzarono].

EPIFANIA DEL SIGNORE
Mt.2,1-12

S. GREGORIO MAGNO
Homilia 10 in Evangelia [la Rivelazione alle Genti]
Breviario Romano, Mattutino, Lezioni del III notturno

tralcio ha detto...

Il centro è un punto che prende quel nome.
Nel punto c’è tutto intero concentrato l’universo: tutto tende/prende li’, anche il tempo in un’eterna istantaneità.
Prologo di San Giovanni: in principio… ogni creatura vi trae origine e tutte sussistono in Cristo.
Fuori non c’è nulla. Infatti il nulla non esiste.
Però esistono un concentrarsi e un partire per la tangente.
Un entrare in casa e un uscirne.
Un edenico paradiso fatto di beatitudine e l’inferno della separazione disordinata.
I Magi tendono al centro, scorgono il senso, contemplano un ordine e ne imparano il Nome. Erode e i sommi sacerdoti sanno la teoria, ma in pratica ne sono turbati. Sfugge ai loro schemi.
Dopo duemila anni l’ordine sfugge ancora agli schemi che abbisognano del caos per farsi progetto di soluzioni.


Anonimo ha detto...

"Le anime semplici come quelle dei Pastori trovano Dio, perché sanno di non sapere nulla;
le anime veramente sapienti come quelle dei Magi trovano Dio perché sanno di non sapere ogni cosa."

Ven. Fulton Sheen

mic ha detto...

OT ma non del tutto
Se l'aggressore è un immigrato islamico, nessuno parla più di patriarcato...

Anonimo ha detto...

Il leader della Destra austriaca, Herbert Kickl, incaricato di formare il nuovo governo.
E' un momento storico per l'Austria e l'Europa, considerato che, se le trattative con i popolari andranno a buon fine, sarò la prima volta di un governo a guida della Destra patriottica dalla fine della guerra. Ricordiamo che il programma della Destra austriaca ha dei punti di grande impatto sociale (d es. remigrazione, riassegnazione di alcuni poteri forti da Bruxelles a Vienna), che la Destra di velluto italiana non ha.

tralcio ha detto...

L’aggressione e l’aggredita di Seriate sono rumeni. Non essendo italiani bisogna sospendere il teatrino. Tra di loro non c’è il patriarcato. In generale sono tutti buoni cittadini, non come noi.
Pagano le tasse, guidano senza commettere infrazioni, non spacciano, non hanno atteggiamenti razzisti ne’ discriminatori… sono dei modelli. Sempre. Se ci sono problemi e’ solo a causa delle rigidità di chi è chiuso. Facce da aceto anche senza prendere i voti.

Anonimo ha detto...

Pensiamo, non senza rabbrividire, alla responsabilità nostra e di tutti coloro che sono vissuti dopo la venuta di Cristo. Coloro che, quindi, hanno potuto, a differenza di quanti sono vissuti prima della Sua rivelazione, beneficiare del Vangelo e del Magistero della Chiesa. Pensiamo, dico, alla responsabilità di non riconoscere la Via, la Verità e la Vita.
Non abbiamo più alibi, neanche le false religioni lo sono (specie oggi che il mondo è divenuto così piccolo).

Anonimo ha detto...

«Véritas, quam Iudæórum obcæcátio non récipit, ómnibus natiónibus lumen suum invéxit»
San Leone Magno, Sermo 2 de Epiphania

Anonimo ha detto...

L'Argentina ha un'estensione di 2.780.400 kmq., più di 9 volte l'Italia; ma la popolazione è di circa 44 milioni, solo il 70 % di quella italiana.
Lì c'e' posto!

E guardiamo alla Siria ha detto...

La ricostruzione sarà difficile perché gli americani hanno deciso di levare solo alcune misure e sanzioni che impedivano l'aiuto umanitario ma non la legge caesar ; poi il video uscito ieri su x che mostra l'attuale ministro di julani ammazzando una donna è preoccupante ; poi a Idlib vivono in libertà alcuni gruppi protetti da julani e l hts come quello di omar omsen legato agli attentati di charlie hebdo e del prof paty; e l' hts non ha molti uomini e non è riuscito a sottomettere all esercito le la brigata del sud né la seconda grande coalizione di ribelli addestrati dalla turchia : l'ans ; che ha più soldati e vuol solo fare la guerra ai curdi; infine le montagne druze e alauite hanno conservato molte armi e siamo molto lontani dalla stabilizzazione