Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 13 settembre 2014

Ancora affermazioni spurie del papa riprese - e diffuse - dai media cattolici

Clicca sull'immagine per ingrandire
Giorni fa lamentavamo che gli addetti ai lavori hanno ripreso a diffondere dal sito del Vaticano le "meditazioni quotidiane" da Casa Sanctae Martæ addirittura con risalto al non detto o al detto errato. E nessuno che accenni ad un minimo di rettifica e/o invito ad un parlare meno approssimativo insieme ad una divulgazione così capillare e diffusa, tra l'altro mai verificatasi in passato.

Scrive oggi un lettore per segnalare ancora una volta - purtroppo un caso analogo lo avevamo già dovuto registrare [qui] - la dimostrazione concreta di come le estemporanee affermazioni del papa provocano l'elaborazione e la divulgazione di una nuova dottrina, lasciando credere all'ignaro fedele che sia quella autentica sempre insegnata dalla Chiesa.

Nell'immagine a lato in bella evidenza i titoli delle recenti omelie, con la sottolineatura che il "vantarsi dei propri peccati" non è più solo una presunta frasetta malriuscita ma è diventato il roboante titolo dell'omelia stessa.
Dal sito preghiamo.org, che si autodefinisce 100% cattolico con stemmino di garanzia:
"Per seguire integralmente gli interventi di papa Francesco e leggere le trascrizioni ufficiali dei testi delle omelie a Santa Marta, al fine di superare la distorsione del senso delle parole del Sommo Pontefice operata attualmente dalla maggior parte dei media".
Così la falsa catechizzazione ed evangelizzazione novatrice prosegue a tutta birra.

39 commenti:

Luisa ha detto...

E dire che quelle "meditazioni" sono filtrate e, per così dire, "predigerite" dagli addetti ai lavori, per renderle leggibili.
È vero, i media non sono onesti, sono specialisti nel contorcere e stravolgere le parole altrui per piegarle al messaggio che vogliono far passare, ma questo papa Bergoglio lo sa perfettamente, lo ha detto lui lo stesso nel libro scritto con Skorka.
Saperlo non lo ha reso più prudente ora che è diventato Papa, anzi si direbbe che, a parte lisciarli nel senso del pelo, si serve dei media per far giungere i suoi messaggi ovunque, anche a chi non ha l`abitudine di seguire da vicino l`attività papale.
Ma quali parole giungono?
E come sono riprese e interpretate?
E da chi?

Il grosso problema con le parole e i gesti di papa Bergoglio è che si prestano a diverse interpretazioni, i media, e chi ha interesse a farlo, fanno passare l`interpretazione che conviene a loro.
Se quell`interpretazione fosse errata, se i media distorcessero il senso delle parole (e dei gesti) del Papa, dovremmo avere subito una rettifica, ancor più quando si tratta di temi fondamentali per la fede di un cattolico.
Purtroppo finora non ci sono state né smentite né rettifiche, al contrario, quante parole e anche gesti problematici, dal più "banale" al più plateale, sono ripresi anche da pastori, nella speranza per taluni di piacere e far piacere al Papa.

E intanto, per un cattolico che non dimentica nel vivere la sua fede di usare anche il suo cervello e la sua coscienza, che cerca nella coerenza della sua vita di applicare quel che la Chiesa stessa domanda e comanda, diventa sempre più difficile discutere non tanto e solo con non credenti ma con con altri cattolici o "neocattolici" che, entusiasti di questo Papa, cosiccome rigettavano e disprezzavano il suo predecessore, lo deridono con arroganza servendosi appunto di certe frasi di papa Bergoglio, ormai diventate non solo frasi-slogan culto ma armi taglienti nelle mani non solo dei nemici della Chiesa e della nostra fede ma ache di chi si dice cattolico.

mic ha detto...

Avessero ripreso il Summorum di Benedetto come riprendono le diffondono le parole in libertà del suo successore...

Maurizio ha detto...

Purtroppo in Italia il 90 percento di chi si dice 'cattolico' ed è ancora praticante conosce solo quanto gli è stato insegnato fino alla cresima e quindi cosa si può pretendere? Ieri all'uscita della messa NO vicino casa mia parlavo con un gruppo di persone quando un uomo esclamò: "grande 'sto papa - ha capito tutto - io, per dire, sono molto fiero dei miei peccati perchè i miei peccati so' io - io so' fatto così"!

Luís Luiz ha detto...

PerdonaLo, Bergoglio, perchè Lui non sa quel che dice.

Stefano78 ha detto...

@Luisa

E intanto, per un cattolico che non dimentica nel vivere la sua fede di usare anche il suo cervello e la sua coscienza, che cerca nella coerenza della sua vita di applicare quel che la Chiesa stessa domanda e comanda, diventa sempre più difficile discutere non tanto e solo con non credenti ma con con altri cattolici o "neocattolici" che, entusiasti di questo Papa, cosiccome rigettavano e disprezzavano il suo predecessore, lo deridono con arroganza servendosi appunto di certe frasi di papa Bergoglio, ormai diventate non solo frasi-slogan culto ma armi taglienti nelle mani non solo dei nemici della Chiesa e della nostra fede ma ache di chi si dice cattolico

...non diventa solo difficile, ma quasi impossibile.
Come raccontavo nell'articolo precedente, rimanere Cattolico è già difficile. Ora viene reso ancora più difficile, in modo diretto ed esplicito (prima almeno non in modo diretto ed esplicito, e con vari gradi di differenze e resistenze, anche ufficiali, a partire dai Papi), dai propri CAPI! E anche dal Capo Supremo!!

Come si fa? E' una domanda a cui non si risponde. A prescindere dalle polemiche fasulle sui "tradi-protestanti" e tutte queste altre etichette e baggianate varie.

Chi vuole rimanere semplicemente CATTOLICO, obbedendo al Catechismo non tanto di San Pio X, ma di Giovanni Paolo II, che deve fare? Andarsene? O verrà sbattuto fuori perché non "sente cum ecclesia"? Ma quale "ecclesia"?

Luisa ha detto...

Eh sì, caro Stefano, il cattolico fedele e rispettoso della Dottrina, della morale, cattoliche, è ormai diventato oggetto di derisione, chi lo deride, chi lo giudica, lo fa con le parole di papa Bergoglio.
Mi è successo non più tardi di ieri e stavo parlando con "cattolici".

Anonimo ha detto...

>Stefano 78: con tutti i sistematici rimproveri ed attacchi papali verso quei cattolici che non sono allineati col Mondo e con i dettami della nuova chiesa conforme ad esso è chiaro che i suddetti cattolici sono, siamo, già di fatto stati buttati fuori per le spicce senza se e senza ma. Alla faccia del dialogo, misericordia, apertura e comprensione. "Non siete nemmeno cattolici (o cristiani a seconda dei casi) lo dice perfino il Papa" hai presente questo mantra?
Se c'è una cosa chiara in questa orrenda confusione disgregatrice è proprio questa.
Miles

Luisa ha detto...

E intanto Tornielli, immagino non a caso, riprende una delle ultime "meditazioni" papali, deve essersi reso conto che non sono pochi i cattolici che reagiscono a certe parole di papa Bergoglio, che non tutti sono dei "retrogradi amatori di pizzi e merletti", chr non sono rari coloro che vedono certe incoerenze fra le parole di papa Bergoglio e quel che lui stesso dice e fa e che, in particolare, reagiscono alle continue sue condanne per chi, a suo avviso, giudica e critica mentre lui stesso, meditazione dopo meditazione, critica e giudica certi cattolici con sentenze manichee che dividono i cattolici in due gruppi( ipse dixit).
Piuttosto che ammettere quel che è visibile a chiunque dall`inizio segue con attenzione le parole di papa Bergoglio, è molto ma molto più semplice tentare di dipingere un ritratto negativo, cupo e sprezzante, di chi usa il suo cervello, il suo buon senso, anche per dire quel che certe parole papali suscitano.
Non penso che chi stigmatizza chi reagisce oserebbe dire che il Papa non ha detto quelle parole, difficilmente potrebbe smentire che è il Papa stesso a dividere i cattolici in due gruppi.
Il "correttore" papa Bergoglio critica dalla sua alta cattedra ma quei suoi continui e severi giudizi non sono magistero, ancor meno infallibile, dunque, che piaccia o meno, sarà difficile silenziare le coscienze cattoliche, salvo che taluni forse sceglieranno di auto-silenziarsi, altri lo hanno già fatto.

mic ha detto...

Miles,
nessuno può "buttarci fuori". Siamo ignorati e disprezzati, ma per "buttarci fuori" dovrebbero motivarlo in termini definitori e, per farlo, dovrebbero smentire 2000 anni di cristianesimo. NON POSSONO FARLO... e non fa parte del magistero liquido e transeunte.

Luisa ha detto...

E poi mi sia permesso di aggiungere che se fossero solo quei continui giudizi manichei a porre problema, per non indifferenti e privi di conseguenze siano, si potrebbe anche finire per ignorarli, il vero problema è che certe affermazioni di papa Bergoglio pongono problema a ben altri livelli, ben più profondi e essenziali.

tralcio ha detto...

Gentile Stefano,
ciò che scrivi è inquietante, ma è un quesito che mi sono già posto a mia volta.

Quale è l'ecclesia con la quale dovrei "sentire cum"?

Quella dei testi magisteriali?
Quella delle prassi pastorali?
Quella delle persone?
Quella di una persona che "comanda"?
Quella di Una Persona?

Il dramma attualissimo è che (per la prima volta in modo così diffuso a motivo della velocità e pervasività con cui si diffonde) la confusione è tale che il problema non è più "Cristo sì, la Chiesa no" (una baggianata che ha assecondato milioni di recite a soggetto per lo più comode e nient'affatto sante).

L'alternativa secca è tra due modi sempre più inconciliabili (ironia dei termini...) di essere Chiesa e di stare nella Chiesa, dal momento che non c'è più una logica "certa" (VERA), ma solo un sommarsi di interpretazioni su base psicologica e utilitaristica.
Ha prevalso "il mondo" persino là dove si adora Dio, addomesticando Dio alle pratiche mondane, ma proponendo di salvare, come ideale, l'adorazione a Dio, un Dio sempre più omnicomprensivo, cioè progressivamente destrutturato dai suoi connotati cristiani, perdendone la carne e tenendone le idee, pur sapientemente convertite in ideali&valori, spendibili con tutti.

In pratica è l'uomo che adora se stesso, a partire da una fede nel Dio che si è fatto come noi.
Non Lo adora più con l'anelito a essere come Lui, convertendoci, pentiti dopo averLo crocifisso, bensì a convincere Lui a convertirsi maggiormente a noi, dopo averLo preso in ostaggio e confinato negli ideali.

Potentissime ruspe ideologiche hanno spianato e allargato il sentiero stretto... Hanno allargato la porta stretta... La "cruna dell'ago" forse rimane per i "ricchi di cose", ma è stata trasformata in traforo alpino a tre corsie per ogni senso di marcia per chi è ricco di pretese.

Credo che non sia da escludere che chi la pensa come me possa essere "estromesso di fatto", mentre si accoglie chicchessia lasciandolo fare come gli pare. Perchè quando la confusione è la regola, il paradosso diventa ortodosso...


Anonimo ha detto...

@Luisa
Concordo pienamente: uno dei problemi che certe affermazioni di Papa Bergoglio pongono - a mio avviso il principale - é che si enfatizza a dismisura un aspetto della questione e se ne trascura o addirittura oscura un altro. Ad esempio, quando si parla di 'correzione fraterna' tutto l'accento è posto, pressoché esclusivamente, sulla CARITÀ della forma (la modalità cortese di formulare il richiamo), mentre sulla VERITÀ della sostanza (l'ammonimento a rinunciare al peccato) praticamente si sorvola.
Ma quando non si tiene conto di tutti i fattori, non c'è amore al VERO...e nemmeno CARITÀ.

Anonimo ha detto...

Riflettendo sulle parole di papa Ratzinger "un Gesù che vada d'accordo con tutto e con tutti....ecc. non è il vero Gesù ma una sua miserabile caricatura" di un post precedente, mi sembra che anche la Chiesa di oggi sia una miserabile caricatura.. Le profonde parole di San Paolo "io mi vanto delle mia debolezze"già perdono tradotte in italiano,poipossono essere interpretate
nei più svariati modi. E' la stessa cosa del "pro multos" tradotto con "per tutti" nella nuova Mes. L'imprecisione linguistica precede l'imprecisione dottrinale e teologica.
L'imprecisione dottrinale e teologica sistematica rende la religione cattolica odierna la caricatura di se' stessa.
Discepolo

RIC ha detto...

Gli esiti del Sinodo sulla famiglia rappresenteranno lo snodo decisivo di questo pontificato ( si fa per dire...) e probabilmente del futuro prossimo della Chiesa. Se la dottrina tradizionale, la Vera Dottrina, verra' salvaguardata probabilmente cio' significhera' una battuta d'arresto nella luna di miele fra Bergoglio, media e cattolici adulti.
Se al contrario, come temo, alla fine prevarranno i kasperiani saremo alla prova del nove: quanti fra i (pochi) porporati e vescovi che si oppongono alla deriva che si intrevede all'orizzonte avranno il coraggio di opporsi e dire no al disastro che si profila?? Quanti sapranno dire di no a Bergoglio, senza se e senza ma??

mic ha detto...

Perchè quando la confusione è la regola, il paradosso diventa ortodosso...

Il problema è anche quello che l'ignoranza diffusa delle verità della fede, insieme alla confusione imperante, rischia di far passare come ortodosse anche vere e proprie eresie incastonate in principi condivisibilissimi.

C'è anche questo rischio da affidare al Signore... In genere non parlo attraverso le Sacre Scritture, ma mi risuona nel cuore e lo condivido con chi applica il discernimento:

Sta scritto (Mt 23-28)
"...Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l'ho predetto.... Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi."

Noi non sappiamo se sono questi gli ultimi tempi; ma siamo di certo in tempi particolarmente tribolati e confusi oltre ogni dire su tutti i fronti. E La Parola del Signore è valida in ogni tempo...

Anonimo ha detto...

Nel Sinodo della famiglia si riproporrà la stessa situazione che si verificò nel Concilio Vaticano II.
Come allora ci sarà un sinodo "mediatico" , che precederà , già lo sta facendo, l'effettivo svolgersi dei lavori. Sotto la pressione delle aspettative di rinnovamento, pochi vescovi avranno il coraggio di opporsi chiaramente. La maggioranza seguira una minoranza agguerrita e ben determinata che vuole il "cambiamento" ha già schierato le sue truppe a battaglia ed è sicura di vincere perchè ha dalla sua il Papa, oltre che l'appoggio dei media.
e tutte queste macchinazioni, queste pressioni mediatiche, queste astuzie, queste tattiche, alla fine saranno fatte passare come la più spontanea"ispirazione dello Spirito Santo".
Cristina Siccardi oggi recensisce il bellissimo libro del Prof. De Mattei
"il Concilio Vaticano II Una storia mai scritta"
La storia spesso si ripete.
Discepolo

Luís Luiz ha detto...

L'esito del sinodo contro la famiglia già si conosce. L'ha descritto il cardinale Kasper, e sarà come il CV2: si afferma il dogma, ma nella pratica si fa misericordiosamente tutto il contrario. E tutti i cardinali accettaranno la decisione, con una reazione forse un po' più forte di qualche vescovo. Sarà la soppressione totale della Humanae Vitae. È un vecchio sogno dell'antichiesa.

RIC ha detto...

Discepolo, Pet quel che vale occorre forse ricordare che il ruolo dei media sara' in qualche modo diverso rispetto a quanto avvenne 50 anni fa. Oggi c'e' internet, ieri no. Oggi l'informazione, anche quella che i solito noti vorrebbero nascondere, raggiunge ogni angolo del mondo. Oggi e' piu' facile capire che non si e' soli (umanamente parlando, ovviamente) a dire di no allo sfascio.

Anonimo ha detto...

Io però faccio fatica a considerare Daneels,Kasper e Forte una minoranza agguerrita.Saranno pure determinati ma agguerriti non mi sembra la parola giusta. Poi è anche vero che il Papa può fare e disfare e non deve dar conto a nessuno.Almeno in terra,Bobo

Anonimo ha detto...

Cara Mic, d'accordo, la messa al bando non è (al momento) formalizzata su qualche bolla però nei fatti è già così. Si può dire che è stata formalizzata a mezzo giornalisti...
In ogni caso dato che è probabile una escalation per completare l'opera di sottomissione e omologazione della Nuova Chiesa con il Mondo, sarà uno spettacolo da non perdersi assistere alle acrobazie dei normalisti per giustificare, minimizzare, spiegare le trovate sempre più dirompenti che presumibilmente fioccheranno a dismisura. Dal momento che i normalisti più o meno zelanti sono senz'altro la maggioranza a volte mi interrogo su quale sarà (se ci sarà...) il loro punto di rottura. Quale nuovo dogma, valore o pressi, quale ribaltamento di quelli millenari gli farà venire qualche dubbio. O accetteranno invece qualsiasi stravolgimento come se nulla fosse spiegandoci che nulla è cambiato?
Miles

Amicus ha detto...

In realtà 'Francesco' ha già sabotato la dottrina cattolica, col semplice fatto di permettere che si discuta la 'tesi Kasper'.
Sarebbe come permettere ai cardinali ed ai vescovi di discutere sulla realtà della Risurrezione fisica di Nostro Signore Gesù Cristo, o sulla Sua divinità.
La discussione presuppone l'esistenza di un dubbio, ed il dubbio volontario è ovviamente incompatibile con la Fede.
Se io fossi cardinale, mi rifiuterei categoricamente anche solo di partecipare alla sacrilega pantomima del prossimo sinodo.

Angheran70 ha detto...

"Nel Sinodo della famiglia si riproporrà la stessa situazione che si verificò nel Concilio Vaticano II.
Come allora ci sarà un sinodo "mediatico" , che precederà , già lo sta facendo, l'effettivo svolgersi dei lavori".

Nascerà lo "Spirito del Sinodo" come lo "spirito del Concilio"?

Anonimo ha detto...

Visto che stiamo qua a citare spiriti, non ci scordiamo poi delle spirito (con la esse microscopica) di Assisi, ben piantato tra gli altri due spiriti e frutto marcissimo di quello del concilio, portato avanti, dopo gli incontri-parate assisane, senza alcuna soluzione di continuità, checché se ne dica, dai pontefici degli ultimi 35 anni, con visite continue a moschee, sinagoghe, templi protestanti.. insomma, stando quasi più là dentro che nelle chiese! E come risultato, cosa potevamo aspettarci, a questo punto? Che Bergoglio rinnegasse tutto e facesse indietro tutta su queste situazioni ecumeniche-interreligiose? Semmai era chiaro che le avrebbe estremizzate, proprio lui che ci è praticamente cresciuto dentro e ha avuto così tanti e tali maestri, anzi li ha avuti proprio tra i suoi predecessori! E finchè sopravviverà e sarà esaltato lo spirito conciliare (e quindi della Nostra Aetate e quindi, di conseguenza, quello assisano successivo) non ci sarà santo che tenga: per un pontefice che va un altro arriva, ma lo "spirito2 rimarrà quello perchè la causa vera di tutto questo disastro non sarà rimossa una volta per tutte, inutile illudersi e sperare solo in un ricambio papale o simili come panacea di ogni male, perchè abbiamo visto l'escalation degli ultimi papi, fino all'abbandono inaudito del papato stesso e alla creazione del papato emerito, e poi altre cose seguiranno, altre "meravigliose" innovazioni che saranno fatte passare come "indispensabili", come "segni dei tempi", ma che non possono che essere sempre avverse, sempre di più alla Tradizione, alla vera Chiesa di Cristo!

murmex ha detto...

Cara mic , le affermzioni apurie chiamiamole pure "false " , o in modo ancora più significativo ,secondo il voc. Treccani , col loro significato originale di "nate da relazione adulterina " , adulterio non della Chiesa santa , ma dei suoi traditori (consapevoli o inconsapevoli ,non è dato giudicare )col mondo sempre più sottoposto al potere diabolico . Amicus :dicono che quel che si mette in dubbio non è la dottrina evangelica , ma come essa è stata calata nella prassi (e quest'ultima in se stessa , certo con grande cautela , può cambiare )Ovviamente è un pretesto , ma può essere che qualcuno partecipi al sinodo proprio per costituire un argine . Speriamo . Angheran , lo spirito del conc. non credo potrà ripresentarsi con la metamorfosi di spirito del sinodo :troppo diversa quella solenne assise con una cosa di bassa lega come questa . Anche se la grancassa mediatica farà di tutto per enfatizzarlo , ormai credo che queste cose interessino ben poco , sono ormai già oggi superate nei fatti , nelle menti di gran parte dei "cattolici", cui importa ben poco dell'approvazione gerarchica . Se gran parte non crede neanche più alla Presenza reale , alla necessità di non compiere sacrilegio , che problema hanno ? Questo non è che un tassello , per quanto importante , che penso tutto sommato interessi più al ceto clericale ,per continuare a comporre il suo maligno puzzle , che al popolo .Ripeto :mi auguro che non passi , mai possiamo augurarci qualcosa di male , ma se non fosse così , forse la Provvidenza lo vuol permettere per risvegliare qualcuno beatamente addormentato .

Urgentissimo! ha detto...

Comico... Bergoglio (a firma di Parolin) invoca sui valdesi l'intercessione della Vergine Maria. Poi c'è il video (a partire da 50 secondi) della cresima lavavetri.

Anonimo ha detto...

Ricordo, il 1° gennaio, la visita segreta, trapelata giorni dopo solo tramite qualche selfie dei presenti, a Santa Maria Maggiore, dove Bergoglio ha incoraggiato la fazione di frati traditori ed espulso la Messa in latino dalla Basilica (si teneva una volta al mese, il secondo sabato). La questione diviene tanto più incomprensibile se vogliamo accostare alla distruzione dei FdI gli occhieggiamenti fatti alla Fraternità San Pio X (con il Papa che sembrerebbe aver detto di aver letto due volte la biografia di Mons. Lefebvre, ed averla tanto apprezzata); come noto, supposti incontri in mensa a Santa Marta con Mons. Fellay stanno provocando nervosismi di ogni tipo, con alcuni sacerdoti che già si sono allontanati dalla Fraternità. Che questo sia un effetto involontario delle azioni illeggibili del Bergoglio? Che sia quella sua indicibile goffaggine? O che sia una programmatica volontà di dividere la Fraternità, non avendo le leve interne che aveva con i Francescani dell’Immacolata?

cor contritum quasi cinis ha detto...

Ma si rende conto Bergoglio della blasfemia di vantarsi dei propri peccati , quando tutti i Santi hanno parlato della sua infinita malignità (non nperchè noi povere creature possiamo compiere qualcosa di infinito , ma per la infinita dignità dell' Offeso ),tutti hanno accettato e anche desiderato le pene più terribili in questa vita per in qualche modo scontarli in questa vita . E soprattutto , qualcuno gli ha mai insegnato che ogni nostro peccato ha appesantito in modo intollerabile (per un uomo , ma Lui era anche Dio e ha voluto sopportarli )il carico della Passione ? Sembra di no , se invece lo sapesse sarebbero le sue parole di una gravità inaudita .

tralcio ha detto...

Gentile mic,
l'ortodossia (non sto parlando delle Chiese orientali) garante della retta fede deve respirare l'esperienza genuina di Dio, rivelato in Cristo.

E' solo questa la proposta dall'annuncio cristiano all'uomo di ogni tempo e luogo (e non certo dal suo pensarLo o ripensarLo, "aggiornandoLo" ai tempi e agli spazi).
In questo senso la Tradizione (cara ai cristiani ortodossi e ai cattolici più "ortodossi") è un vissuto di esperienza (e perciò non è riducibile alla lettura della Parola, proposto dal "sola Scriptura): L'Autorità che dà vita a tale Tradizione è Nostro Signore.

Nessuno può porre un fondamento diverso da questo: la Tradizione di quasi 20 secoli pieni di cristianesimo vive dell'interpretazione data dai singoli e dalla Chiesa: la comunione o lo scisma sono determinati non da scontri su regole o gerarchie istituzionali, ma dalla comunione o dalla distanza dall'Autorità Fondativa, Nostro Signore

E' tutta la Tradizione ad aver consolidato un'identità stabile e immodificabile della quale la liturgia rappresenta con sapienti simbologie lo spirito.
Nessun nostro concetto può contenere o ridurre la liturgia a ragionamento su Dio, (o a celebrare l'uomo), pena il ridurre Dio stesso a un'idea e sbriciolare la Tradizione in prassi umanizzanti che smettono di fare "esperienza di Dio", ma si mettono a produrre "pensieri su Dio".

La Chiesa modernista, che probabilmente vedrà con crescente fastidio e poi espellerà i più "integri" nella Tradizione, ha idealizzato il vangelo liquidando le tradizioni interpretative della sola Tradizione, inseguendo ragionamenti sulla Scrittura.

Abolendo la trasmissione necessaria (e faticosamente mantenuta negli alti e bassi della storia), ne ha abolito l'autorità. Paradossalmente celebra l'obbedienza (dopo aver disobbedito!) pretendendo di porsi autoritativamente (ma "democraticamente") di "rottura.

Questo ce l'hanno molto più chiaro i cristiani ortodossi (sto sviluppando concetti chiari a Pietro C. che a volte scrive anche qui).

Non sto dicendo che "hanno ragione gli ortodossi e torto i cattolici": scrivo che gli ortodossi hanno miglior lettura della nostra attuale patologia discontinuista e protestantizzante in cui il nucleo stesso della Chiesa cattolica (Roma) e potenzialmente deleterio per la Tradizione di cui dovrebbe essere garante.

Sotto la tonaca del monaco si nasconde Dio, mentre chi invita a "uscire" e a "farsi mondo" non solo disistima il monaco, ma si erge a protagonista di un umanesimo dal sempre più tenue profumo di Cristo, coperto dal puzzo di pecora.

Il protagonista è Cristo e chi si fa protagonista alla fine fa ombra proprio alla Luce (altro paradosso). Forse non vuole, ma diventa "anti", relativizzandolo, Colui che dovrebbe annunciare integralmente nella Sua Verità.

Non a caso i fini intellettuali vanno a braccetto con i fini psicologi e i più abili manipolatori del consenso, proponendosi al mondo mediaticamente, con simpatia e venendo idolatrati.
La teologia moderna è fatta anche di non credenti, mentre i mistici sono guardati con sospetto e l'ascesi merita una visita dallo psichiatra...

La visibilità mondana è altro dal nascondimento umile, anche quando predica l'umiltà, perchè senza esperienza mistica lo studio e la sapienza umana non bastano a essere veramente degli "uomini spirituali".

Il cattolicesimo modernizzante, psicologico e intellettuale, utilitarista ed emozionale non sa più leggere le simbologie e non sa che farsene dell'ascesi (della castità o del digiuno). Deve e vuole convivere con il consumismo delle emozioni e ha bisogno di autocompiacersi e di compiacere le masse.

E' un momento cupo.
Ma c'è il Protagonista. La Chiesa è sua. Saprà Lui come fare. A questo punto non attendo altro. E prego il Padre, unito a Gesù, attraverso il cuore immacolato di Maria.

Luisa ha detto...

Volevo solo dare il benvenuto a Discepolo, penso che sia la stessa blogger che scrive da Accattoli e di cui mi ero permessa di riportare un commento, leggo sovente quel blog e tanti sono i commenti di discepolo che riporterei tanto esprime in modo forte e percutante(e anche "coraggioso":):) in quello spazio) i sentimenti e i pensieri che gli suscita l`operato di papa Bergoglio, analisi la sua in cui mi ritrovo.

Anonimo ha detto...

Comico... Bergoglio (a firma di Parolin) invoca sui valdesi l'intercessione della Vergine Maria

ha fatto bene, magari la Madonna li convertirà!

mic ha detto...

Ricordo, il 1° gennaio, la visita segreta, trapelata giorni dopo solo tramite qualche selfie dei presenti, a Santa Maria Maggiore, dove Bergoglio ha incoraggiato la fazione di frati traditori ed espulso la Messa in latino dalla Basilica (si teneva una volta al mese, il secondo sabato). La questione diviene tanto più incomprensibile se vogliamo accostare alla distruzione dei FdI gli occhieggiamenti fatti alla Fraternità San Pio X (con il Papa che sembrerebbe aver detto di aver letto due volte la biografia di Mons. Lefebvre, ed averla tanto apprezzata); come noto, supposti incontri in mensa a Santa Marta con Mons. Fellay stanno provocando nervosismi di ogni tipo

Non ci sono i selfies, ci sono le foto ufficiali.
La messa annullata è quella del PRIMO sabato del mese, dedicato alla Madonna (nella Basilica papale a lei dedicata!)...
i nervosismi di ogni tipo dipendono dalla presenza di tante anime nell'ambito della Fraternità così come nell'ambito della Chiesa.
Che il Signore aiuti loro a veder chiaro e noi a resistere.

murmex ha detto...

Queste osservazioni di Tralcio le trovo in parte in sintonia con l'ultimo istruttivo commento di mons Williamson .Liberali e sedevacantisti sono per lui le due facce della stessa medaglia :entrambi attuano una supervalutazione dell'autorità pontificia ; invece ,quando sussistono le 4 condizioni richieste,secondo il sicuramente cattolico Conc Vat I ,il Pontefice gode di quella infallibilità di cui il divino Redentore volle che fosse corredata la sua Chiesa nel definire la Dottrina . Quindi il mons assimila la Tradizione , l'infallibile insegnamento della Chiesa nei suoi 2000 anni di storia,alla montagna rocciosa sulla cui sommità può posarsi , rendendola più luminosa ,ma sorretto da essa , il manto di neve della definizione ex cathedra . E tanto basta per inquadrare le sparate anche papali per quello che sono . Certo , rimane la tragedia :quanti se ne rendono conto ?

Amicus ha detto...

La dottrina è immutabile e la prassi no, ma anche la prassi pastorale non deve contraddire la dottrina.
Ora la 'tesi Kasper' che 'Francesco' ha lanciato nell'arena per dar inizio alla battaglia dei gladiatori porporati, contraddice in pieno la dottrina.
L'unico atteggiamento coerente per un cardinale o un vescovo è quello di condannare apertamente e fin d'ora, senza aspettare il sinodo, sia la tesi Kasper sia - e soprattutto - il tentativo inaudito di 'Francesco' di sottoporre a discussione ciò che non può esserlo, pena la perdita immediata della Fede cattolica.
E' adesso, hic et nunc, che i difensori della Fede devono intervenire,pubblicamente e magari con un vero e proprio libellum accusationis.

murmex ha detto...

Si , Amicus , pensavo (per la mania di trovare sempre giustificazioni )che fosse accettabile che qualche Vescovo si riservasse di combattere in quella sede . Invece dovrebbe cominciare fin da adesso . Mi ricredo e le do ragione .

Anonimo ha detto...

Stavo cercando un sito in cui vi fosse un'omelia del vdr riportata per esteso, così come è stata pronunciata, ma non sono riuscito a trovarne neppure uno.
Tutti ripropongono un collage di frasi collegate da riflessioni o da commenti commenti del giornalista di turno.
Qualcuno di voi è stato più fortunato? Mi piacerebbe esserne informato, e anche un parere sui motivi di questa difficoltà a trovare i testi integrali. Grazie.
Marius

Ultremar ha detto...

''i nervosismi di ogni tipo dipendono dalla presenza di tante anime nell'ambito della Fraternità così come nell'ambito della Chiesa.
Che il Signore aiuti loro a veder chiaro e noi a resistere.''

Potrebbe spiegarsi meglio, temo di non aver inteso. Grazie.

mic ha detto...

Marius
E' sul sito della Santa Sede col titolo, che stigmatizzavamo, dato che non fa altro che confermare l'inesattezza: "perché vantarsi dei peccati".

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2014/documents/papa-francesco-cotidie_20140904_perche-vantarsi-dei-peccati.html

mic ha detto...

'i nervosismi di ogni tipo dipendono dalla presenza di tante anime nell'ambito della Fraternità così come nell'ambito della Chiesa.

E' evidente che c'è divisione tra "duri e puri" e "accordisti". Non sono posizioni diverse?

Sarebbe bello che tutti riuscissero a mantenere l'unità qualunque fosse la decisione del Superiore e l'esito della vicenda.

Quanto a noi, la nostra resistenza si fa sempre più dura in una marea di confusione e, per quanto ci riguarda, di emarginazione, se non faremo in modo da mantenere il fronte, con la guida indispensabile dei sacerdoti.

Anonimo ha detto...

@mic
"E' sul sito della Santa Sede col titolo, che stigmatizzavamo, dato che non fa altro che confermare l'inesattezza: "perché vantarsi dei peccati"."

Questo mi è chiaro, ma si tratta comunque del discorso indiretto del vdr, di un discorso riportato. Per intenderci è sempre accompagnato da frasi di collegamento del relatore, cominciando p.es. con "oggi il papa ha detto che..." e così via con frasi simili nel seguito. Come dice Luisa, il discorso è già in un certo modo filtrato. Certo rimangono intatte le singole asserzioni che nella fattispecie ci fanno rizzare i capelli.

Il discorso diretto invece rivelerebbe meglio quali sono le associazioni di idee dell'autore, si potrebbe constatare come passa da un argomento all'altro.
Ma constato che l'unica possibilità è quella di sentire direttamente da youtube, per ogni giorno vi è il filmatino che dura ca. un paio di minuti:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLXMVUrlBj8TEPKXfaHIUbVQkwHcMNEA6R
Marius