Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 8 dicembre 2018

Morire a 14 anni per un rapper che "canta" una cultura distruttiva

A prescindere dalle responsabilità sull'accaduto, morire - a 14 anni - perché si è andati a sentire un rapper in arte Sfera Ebbasta che "canta" cose del tipo "Quanto sei porca, dopo una vodka (…) sono una merda ragiono col cazzo oggi ti prendo domani ti lascio E BBASTA!". Canzoni impregnate di trasgressione sociale, nichilismo valoriale, promozione della droga, esaltazione del sesso libero, aspirazione al denaro e al lusso, per me ha qualcosa di infinitamente tragico. E nessuno si accorge della tragedia, nella tragedia. Deficit di educatori, genitori in primis...

43 commenti:

Anonimo ha detto...

In un filmato messo in onda si vede un ragazzetto con in testa un capellino con disegnata sulla visiera una croce rovesciata!!

Anonimo ha detto...

Concordo. La tragedia è anche nei genitori che accompagnano i figli a pseudo concerti che esaltano linguaggi scurrili ed ideali di basso profilo. Povera nuova generazione
(Franca Soldato)

Gianni B. ha detto...

Se non fosse successa la disgrazia non avremmo neppure sospettato a che misura di degrado siamo arrivati. E' la fine della nostra civiltà...

irina ha detto...

I genitori sono i primi corruttori dei figli. Incominciando dalla primissima infanzia mettono loro in mano la tecnologia, 'per tenerli buoni', e da lì in poi è un crescendo. Se i genitori oltre al 'fare' figli si occupassero della formazione ed educazione dei bambini che il Signore ha dato loro, tutto sarebbe più degnamente umano. Ma oggi i genitori, mediamente, sono stati educati come loro stanno educando i loro figli. Intanto la chiesa continua ad essere assente, non giustificata. Questo degrado nel tipo di 'divertimento' è sotto gli occhi di tutti e nessuno dice, bah? Ma neanche l'esborso economico settimanale di questi'divertimenti' frena i genitori dallo spingere i propri figli verso il baratro. Mentre la chiesa si volge misericordiosa verso le ferite LGBT. Braaavi braaavi, bravi, bravissimi!

tralcio ha detto...

Pochi giorni fa, in treno ero seduto accanto a due coppie di sessantenni che discutevano di alcuni fatti di cronaca. Gli argomenti spaziavano dal diritto di far fuoco sugli estranei che si intrufolano in casa al ragazzo morto nel pavese dopo aver accoltellato la madre. Era tutto un sospirare "dove siamo finiti", "sono diventati tutti matti"... Al ragazzo deceduto in ospedale dopo ore di agonia per essersi procurato la ferita mortale hanno dedicato un "meglio così", mentre agli ipotetici scassinatori assicuravano "io se li vedo gli sparo"... Il tutto accompagnato da un consultare telefonini. Una delle signore diceva che al mattino, alzandosi, guarda subito cos'altro è successo. Ieri saranno stati "accontentati" da Corinaldo. Il tutto in assenza di ogni rimando a un Oltre, né come fondamento, né a consigliare un commento.

Stavo leggendo alcune pagine da "L'amore dell'eterna sapienza" di San Luigi Maria Grignion de Montfort. Non poteva esserci contrasto più forte. In fondo, se al mattino abbiamo la curiosità di cattive notizie e ci nutriamo di bruttezze, senza anticorpi, senza spiragli per un po' di ossigeno, che cosa pretendiamo? Mangiamo escrementi, li respiriamo e poi ci stupiamo che siamo circondati del prodotto fisiologico del metabolismo, che restituiamo all'ambiente?

Oggi l'ANSA riporta che a Corinaldo si indaga sullo spray urticante e sul numero di biglietti venduti. Tecnicamente la legge per "far luce" ormai è ridotta ad aggirarsi lì. Non c'è molta differenza con chi, trasecolando stupore, crede di farsi giustizia con una pistola o tra un cotechino e il nuovo paio di scarpe deplora l'impazzimento altrui.

Ci sono quattordicenni che escono in piena notte per andare ad ascoltare parole vuote.
Pagano decine di Auro per frequentare ambienti dove possono ingurgitare di tutto.
Poi c'è chi ci lucra, vendendo biglietti e ammassando corpi come carne in scatola.
E ci sono mamme che preoccupate lasciano altri figli per sorvegliare la follia giovanile.
Ecco, stavolta il prezzo pagato è stato altissimo.
Ma giorno per giorno è molto elevato, anche senza che se occupi l'informazione.

Purtroppo da tempo non se ne occupa più la Chiesa che dai valori non negoziabili è passata al dialogo con il mondo, dalle sfilate di moda ai festini nottetempo, infarcendone sinodi e reclamando diritti al peccato, chiamando tutto questo misericordia di Dio.

Il re Salomone fu accontentato quando chiese a Dio come dono la Sapienza. Ma poi credette di esserne il padrone e si pervertì negli idoli. Oggi siamo diventati un popolo di battezzati insipienti. Ci hanno targati con il numero della bestia che caratterizzò i bilanci economici di Salomone e il suo edonismo sfrenato. Crediamo di cavarcela con il moralismo e il buonismo idiota, ipocrita come chi lo propala a piene mani. E non ci accorgiamo di aver consegnato a satana il futuro dei (pochi) ragazzi che mettiamo al mondo.

Il Signore ci scuota da questa ubriachezza e chi può faccia sacrifici per tutti, espiando e chiedendo pietà anche per chi non sa più che cosa sia. Abbi pietà di noi Gesù. Maranatha.

tralcio ha detto...

PS: a Vienna, in duomo, fisicamente non è morto nessuno e non è intervenuto il 118.
Ma lì ci sono stati molti più morti. Anche quella è una tragedia.
http://lanuovabq.it/it/mi-vergogno-davanti-a-dio-per-quello-spettacolo-in-duomo

Una speranza di futuro migliore? ha detto...

Nasce la Lega del "buon senso". Salvini si candida al ruolo di statista
http://www.affaritaliani.it/politica/nasce-la-lega-del-buon-senso-salvini-si-candida-al-ruolo-di-statista-576576.html

Eccola la piazza della Lega “di lotta e di governo”. Un popolo pacifico e composto, più festoso e ottimista di quegli italiani bollati dal Censis come “egoisti, incattiviti e rancorosi”. Dopo i primi sei mesi del nuovo esecutivo gialloverde Matteo Salvini non perde tempo, lanciando al Paese un messaggio forte di coerenza rispetto agli impegni presi dopo il voto del 4 marzo e dopo la formazione del nuovo governo. Dalla capitolina Piazza del Popolo assolata e strapiena Salvini non fa sconti togliendo alle sfilacciate opposizioni in rotta ogni residua volontà di riscossa ma anche strattonando maggioranza e governo cui riconosce quanto fatto in positivo ma non concede alibi per fare bene e meglio quel che si era detto di fare per il bene degli italiani.

Il capo della Lega lancia i “tre squilli di tromba”, mette l’elmetto e il colpo in canna verso chi in Europa vuole l’Italia al guinzaglio impedendole di rialzare la testa e gira la clessidra avviando di fatto la campagna elettorale per le europee di maggio, non escludendo – anzi, forse auspicando - una “election day” in caso di voto politico anticipato. La manifestazione dei 100 mila a Roma è il primo “strappo” del popolo di Matteo dopo il 4 marzo, una nuova sfida vinta che sancisce lo stato di buona salute e di crescita nazionale del movimento. Il leader leghista vicepremier e ministro dell’Interno così tocca con mano la capacità di mobilitazione del suo partito e l’adesione e il calore popolare a sostegno del suo progetto di cambiamento avviato, non senza difficoltà e contraddizioni, in questa prima fase di governo. Da Roma – dove si punta a conquistare il Campidoglio quale nuovo emblema di un partito cha ha saputo cambiare, oltre alla leadership, contenitore e contenuti, da movimento padano di protesta contro “Roma ladrona” a partito nazionale per guidare la rinascita del Paese - Salvini, al di là dei toni amichevoli e delle mani tese, ha acceso politicamente la miccia per aprire – in caso di necessità - il fuoco di artiglieria anche sulla stessa maggioranza di governo, senza timore di sfilarsi. Un azzardo? Forse. [...]

Anonimo ha detto...

Io mi chiedo come si possa apprezzare un tipo così e spendere soldi per andare ai suoi concerti: uno così 10-15 anni fa lo avrebbero spedito via a calci in culo mentre oggi più sei volgare e incapace più la gente ti osanna!!!!! Mia figlia, che purtroppo ascolta questa porcheria, dice che sono canzoni di protesta, ma a me sembra che a livello di contenuti i testi sono il vuoto pneumatico. Quello che mi domando è come mai la nostra generazione, cresciuta con la generazione dei cantautori italiani non è riuscita a trasmettere gusti migliori si propri figli.

Anonimo ha detto...

Quanta differenza passa con chi, pure nell'omosessualità come Dalla o nell'ateismo anarchico come De André e Guccini, non si dimenticava di Dio e non si vergognava di parlarne nelle sue canzoni. Questa paccottiglia che non è altro che il vuoto assoluto, l'anticamera dell'Inferno.

Anonimo ha detto...

La colpa non è solo dei genitori, cresciuti ed educati nel post concilio! La colpa principale è della neochiesa e dei suoi pastori, che non trasmettono più i valori cristiani!! Ciechi guida di altri ciechi!!

Anonimo ha detto...

Tragedia di Ancona. La tragedia dell’evo del padre evaporato. La trasgressione permanente delle lunghe notti dei Proci, l'assenza del padre Odisseo, il plusgodimento acefalo, la società anomica. Una sciagura. Su cui meditare. Perché non si ripeta.
Diego Fusaro

mic ha detto...

È d'urgenza drammatica che la Chiesa ponga fine al suo silenzio circa il Soprannaturale
cardinal Caffarra

Anonimo ha detto...

"Dagli 11 ai 17 anni.
Questa era la fascia di età presente alla Lanterna azzurra Clubbing di Corinaldo, in provincia di Ancona. Una discoteca con una portata di 470 persone circa, quando per la presenza del rapper Sfera ne sono stati venduti 1400.

Le madri e i padri che si danno tanto da fare sui gruppi whatsapp per rendere la vita impossibile ai docenti a cui sfruculiano autorità e professionalità per un voto basso magari giustificato, che giudicano la mole di compiti o intervengono pesantemente nella didattica, magicamente, in queste notti in terra di nessuno, scompaiono.

Come mai non esistono gruppi whatsapp per la sicurezza nelle discoteche? Come mai orde di mamme di dodicenni che assediano i consigli scolastici non fanno cordate notturne per verificare il metro di pericolosità dei club? Come mai giudicano il grado di fascismo di un testo di storia, criticano la gestione di un insegnamento misurando il perché il figlio non dovrebbe meritare un 4 ad una versione di latino, ma non sono in grado di valutare un testo di un rapper? Dante a scuola no, non è politicamente corretto, Manzoni è obsoleto perché oggi contano la comunicazione empatica e le competenze digitali.
Al fuori di un istituto invece, che cosa succede? Accade che un dodicenne si immerge nei fumi e nei versi non-senso in cui leggo 10 volte 'puttana' e 4 volte 'troia'.
Sfera, questo è."

(Eugenia Toni)

Anonimo ha detto...

"Chi non costruisce su me costruisce sulla sabbia". Le discoteche? Vere "sabbie mobili" dove i giovani (e non) si impantanano poi crollano cadendo... in vizi incorreggibili: droghe, rimorchiate, demenza musicale... Quello che proprio non capisco (e scandalizza) sono i Vescovi (e frati) che vanno in discoteca "per evangelizzarla annunciando Gesù" (???) Divrebbero invece invece urlare ai gestori di chiuderle per fare attività educative e gridare ai giovani di rilassarsi in cose meno stupide e più culturali !!! Pastori imbelli e illusi! E per i ragazzi morti, una preghiera pietosa...

Anonimo ha detto...

Sì, morire così si può, eccome. È il relativismo elevato a valore unico e supremo. Se tutto è lecito, possibile e permesso, vanno nel conto anche le morti tragiche e prevedibilissime. Prima di quella fisica, comunque, c'è la morte spirituale. Ben più tremenda, seppur ignorata.

Anonimo ha detto...

10 anni. Una volta erano quelli dello zecchino d'oro...

Anonimo ha detto...

Propongo di indicare il seguente indirizzo a tutta la sequela di modernismi e post-marxismi laico/correct:
https://www.comix.it/wp-content/files_mf/old_image/upload/406616429897FNG___Selected.png?x53683

Anonimo ha detto...

La rivoluzione sarà morale o non sará.
Charles Péguy

Anonimo ha detto...

In una società normale certi rapper, trapper e compagnia cantante sarebbero ricoverati in manicomio e i genitori che volessero portare o mandare i figli minorenni ai concerti di questi rapper, trapper eventualmente fuggiti dal manicomio, rischierebbero di perdere la potestà genitoriale. Questo per capire come siamo messi. C'è un disastro morale, culturale ed educativo in essere.
Filippo Vittorio Neri su Fb

Pensiero diverso ha detto...

Tutti coloro che erano presenti al sub-concerto del sub-rapper Sfera Ebbasta, sono figli di genitori 1 e 2. Vi chiederete che cosa c’entra? C’entra eccome!

Ci sono stati morti innocenti e qualcuno suggerirebbe il silenzio, mentre a me viene solo voglia di urlare.
Ascoltate: se in quello che è successo nella città natale di Santa Maria Goretti, non ci vedete la dissoluzione dell’umano in tutti i suoi ruoli e vocazioni, avete una visione distorta della realtà, forse è venuto il momento di destarsi dal sonno.

Qualcuno sostiene che sarebbe potuto accadere ovunque, resta il fatto inoppugnabile che sia accaduto proprio lì, in quel giorno, con quel sub-rapper e i suoi messaggi nichilisti e dissacranti; se non credete al caso, o il caso è l’unica cosa in cui credete, sarebbe doveroso porsi qualche domanda.

Dicevo, figli di genitori 1 e 2, genitori che hanno smarrito i loro ruoli specifici, spersonalizzati dal sistema, smarriti nella loro identità, vocazione e doveri, incapaci di educare, di dire un no, di saper indicare la via.

Si potrebbe affermare che le responsabilità siano molteplici al pari delle carenze, in primis gli organizzatori che dovrebbero garantire i requisiti minimi di sicurezza, ma se allarghiamo l’angolo di visuale, la responsabilità principale sta nel non riconoscere l’umano per quello che è realmente, nella sua meraviglia, nella sua fragilità e nei suoi reali bisogni.

Una prece di intercessione per le giovani vittime che sono vittime due volte, e una per chi non è ancora morto ma già barcolla.

MacKlaus ha detto...

Tutto giusto, i valori più nobili dell'essere umano sono continuamente messi sotto minaccia da molteplici degradazioni e orrendi crimini, molti citati da commenti precedenti: es: cultura della droga, della violenza a cui aggiungerei anche il fenomeno della pedofilia.

tralcio ha detto...

Quella di Corinaldo era una festa organizzata nell'ambito di cinque "scuole superiori".
Quindi -in teoria- cinque presidi, cinque consigli di istituto e relativi organi collegiali. E poi i piani educativi, i prof, le famiglie...
Tutto questo sforzo educativo è confluito in una discoteca, catalizzato dall'arrivo di un ospite speciale, tale "Sfera Ebbasta" all'anagrafe Gionata. Uno cresciuto a taggare (= imbrattare) muri. Uno che scrive versi degni di una cultura molto festosa:
“Nella tomba mi voglio portare soldi ed erba. Ma prima di andarci voglio uscire dalla merda. Spiegarti com’è che vivo, non credo che serva. Hai presente un grammo? pensa ad una serra...”. Uno il cui entourage dice "vittima" di chi ai concerti gli fa questi "scherzi".
Così si muore in una "festa" organizzata in un ambito di istruzione di "istituti superiori"
Possiamo anche prendercela con lo spray urticante e con il numero dei biglietti.
Così evitiamo di parlare del resto.
Era l'otto dicembre, nel paese di Santa Maria Goretti.
Sconosciuta la santa, ignorata la data e la festa, insignificante l'Ospite Speciale.
Ma siamo tutti educatori, tutti moralisti.
Non deve succedere più... Non si può morire così...
Perché invece è normale vivere così?
Cantando che bisogna liberalizzare l'erba ed essere sepolti con i soldi?
E sarebbe repressivo dire che "fa male"? Anche se ci sono molti "prof" e "star" a farlo?
E sarebbe "repressivo" parlare di verginità?
Certo, è difficile parlare di "Immacolata Concezione" a chi fuma l'erba.
Una volta la mangiavano le mucche. E si dava dell'ignorante al contadino che le foraggiava.

Anonimo ha detto...

Quei testi sono Trap...
Una Trap House é il posto dove é stata uccisa Desireé...dove fanno quello che quei testi dicono.

Anonimo ha detto...

A tralcio. Trovo che l'analisi evidenzi con esattezza uno stile di vita giovanile ormai diffuso e radicato, una mentalità accettata passivamente quando non addirittura giustificata, responsabilità della famiglia, scuola, società, sulle quali è d'obbligo interrogarsi con umiltà. Resto dell'opinione che anche CEI e Vescovi manchino di coraggio nel denunciare con forza questi svaghi e luoghi gravemente e inevitabilmente diseducativi. Dovrebbero invitare a chiuderli, non a regolamentarli.

Anonimo ha detto...

Non sono concerti e basta ... nascondono altro... i genitori? Alcuni sono cresciuti confusi senza volerlo, vittime sacrificali ed essi stessi, sottoposti a manipolazione mediatica, altri, troppo impauriti dal non poter educare i loro figli, dal conto loro, ragazzini oltremodo troppo manipolati ed educati sin dall infanzia con cartoni animati dai discutibili valori e morale...

Anonimo ha detto...

La vendita di biglietti in sovrannumero, le uscite di sicurezza, lo spray urticante e chi lo vende, i genitori inconsapevoli e sprovveduti, le regole da far rispettare...
cause seconde.

La questione seria sarebbe interrogarci sul mondo che abbiamo costruito con la complicità consapevole e interessata di alcuni e la connivenza distratta di molti.

Ridurre tutto ad una questione di regole non credo basti. Di regole ne abbiamo anche troppe, fatte per non essere osservate...forse dovremmo tornare a mettere a tema, sul serio, le grandi questioni, quelle della verità, del bene e del bello.

L’emergenza educativa.
Ridotta a poco più di uno slogan, per quando non sappiamo più che pensare. E ci cadono le braccia.

Emergenza degli educatori prima che degli educandi.

Mettere a tema il senso e la direzione.

Non per un esercizio teorico e sterile ma perché senza “si muore”. Letteralmente oppure continuando a vivere. In parte.

Abbiamo sognato sistemi perfetti in cui non ci fosse più bisogno di essere buoni...ma nessun sistema ci garantirà la sicurezza assoluta.
Tantomeno la felicità.

Qualcuno disse che costruire un mondo senza Dio sarebbe stato costruirlo contro l’uomo. Credo che ci siamo.

So che molti sentiranno le mie parole come un’astrazione o una predica moralistica: non so che farci. È così che sento e ve lo dico.
Franca Negri

Anonimo ha detto...

A parte che tutti i'rapper'de noantri sono così e dicono tutti le solite scemenze seriali che i decerebrati, più o meno grandi, ripetono ossessivamente a comando, la situazione delle discoteche e la stessa gestione dei concerti, più o meno mega, è tesa solo allo sfruttamento nel senso che da anni si vendono il triplo dei biglietti rispetto ai posti disponibili, condizioni di sicurezza ed igienico sanitarie inesistenti come i controlli, vale anche per i rave party, ci se ne rende conto dopo giorni, la vendita degli alcolici si fa e basta,importante fare soldi,e chissenefrega del minore, ci sono discoteche ricavate da posti inimmaginabili col tacito consenso assenso di tutti, è sempre andata bene, stavolta ci sono 6 morti che in tutto non fanno 80 anni sommate le età, famiglie inesistenti o menefreghiste, scuola non ne parliamo, poi entra di scena l'imbecillità, quella dilagante, di chi fa scoppiare un petardo in piazza a Torino e fa 1 morto, di chi organizza corse auto a folle velocità su strade urbane e fa 1 morto, più quelli anonimi per overdose che non fanno scalpore, ormai normalità,i suicidi per seguire Blue whale, poi c'è il genio writer che imbratta muri a Milano e scrive che S.Nicola era un migrante che veniva dalla Turchia.......questo siamo, inutile illudersi, cervelli spappolati all'ammasso e non parlo degli 'influencers', tuttologi che pontificano su tutto e vengono seguiti con zelo apostolico da milioni di scervellati, e ci campano pure bene.

Anonimo ha detto...

Ad Imola, lo scorso autunno, le scuole superiori avevano organizzato la festa di inizio anno scolastico presso una locale discoteca.
In tale occasione si sarebbe "esibito" un certo "trapper" che vanta tra i testi delle sue "canzoni" l'esaltazione della droga, il satanismo, ecc ecc. Io ed altri genitori "sensibili" al problema, ci siamo interessati, abbiamo negato ai nostri figli la partecipazione alla festa (spiegandone i motivi) e, grazie all'interessamento di alcuni politici locali (FI e PDF), oltre al Vescovo, il "concerto" e stato annullato.

Non avrei mai accompagnato mia figlia ad ascoltare un cretino simile che si arricchisce vendendo il male.
E. V. Su Fb

Anonimo ha detto...

Non è cretino lui, cretino è chi lo fa diventare ricco......

Anonimo ha detto...

GIUDICATE VOI SE POI SI PUO’ MORIRE PER ASCOLTARE UN CEREBROLESO, VIZIATO DROGATO E VOLGARE?
Leggete alcune parti di testi delle inquietanti canzoni basate sul nichilismo valoriale, esaltazione al sesso libero, promozione verso l’uso della droga e d’istigazione alla violenza, di questo “SFERA EBBASTA” ovvero Gionata Boschetti (detto il trapper) e così capite allora in che mondo vivono o sono coinvolti oggi molti giovani.
Molti ragazzi che ascoltano questi "stravolti", buffoni, circensi e viziati soggetti, farebbero meglio che studiassero di più e che vivessero una realtà con i piedi per terra, altrimenti sono facili "vittime" di un mondo in cui vige la peggiore delle immondizie, idiozie e vizi estremi.
Questo è frutto cmq delle loro più stupide e immature fantasie che portano poi a queste tragedie “annunciate”.
Oppure resta da domandarci se si può permettere a simili soggetti il successo dovuto da un popolo di giovani bendati e impoveriti totalmente di una cultura civile e reale o sperduti autori di una irrefrenabile decadenza intellettiva giovanile che li trascina a rovinarsi e auto lesionarsi..
Vorrei riferirmi ai genitori di molti ragazzi, e non me ne abbiano a male, perché non leggete i testi delle canzoni di questi viziati, drogati, osceni e distorti cantanti, in modo che possiate interrogarvi e così aprire gli occhi ai propri figli per fargli capire in che mondo spesso vivono e impedire così di mandarli in questi concerti o peggio ancora accompagnarli.
VIVIAMO PUTROPPO UN MONDO GIOVANILE DOVE, OLTRE AD ASCOLTARE QUESTI DANNOSI CONCERTI, SI PERDONO ANCHE A COMPIERE SPALVADERIE E GESTI ESTREMI PER NOIA O PERCHE’ “IMBOCCATI” DI VIZI DI OGNI GENERE.

Evitate il moralismo ha detto...

I genitori sono vittime di un sistema che massifica i gusti e li appiattisce su modelli rovinosi.

Japhet ha detto...

Cari fedeli di Roma,

ho pensato di rivolgermi a voi con questa lettera per parlarvi di un problema che voi stessi sentite e sul quale le varie componenti della nostra Chiesa si stanno impegnando: il problema dell'educazione. Abbiamo tutti a cuore il bene delle persone che amiamo, in particolare dei nostri bambini, adolescenti e giovani. Sappiamo infatti che da loro dipende il futuro di questa nostra città. Non possiamo dunque non essere solleciti per la formazione delle nuove generazioni, per la loro capacità di orientarsi nella vita e di discernere il bene dal male, per la loro salute non soltanto fisica ma anche morale.

Educare però non è mai stato facile, e oggi sembra diventare sempre più difficile. Lo sanno bene i genitori, gli insegnanti, i sacerdoti e tutti coloro che hanno dirette responsabilità educative. Si parla perciò di una grande "emergenza educativa", confermata dagli insuccessi a cui troppo spesso vanno incontro i nostri sforzi per formare persone solide, capaci di collaborare con gli altri e di dare un senso alla propria vita. Viene spontaneo, allora, incolpare le nuove generazioni, come se i bambini che nascono oggi fossero diversi da quelli che nascevano nel passato. Si parla inoltre di una "frattura fra le generazioni", che certamente esiste e pesa, ma che è l'effetto, piuttosto che la causa, della mancata trasmissione di certezze e di valori.

Dobbiamo dunque dare la colpa agli adulti di oggi, che non sarebbero più capaci di educare? E' forte certamente, sia tra i genitori che tra gli insegnanti e in genere tra gli educatori, la tentazione di rinunciare, e ancor prima il rischio di non comprendere nemmeno quale sia il loro ruolo, o meglio la missione ad essi affidata. In realtà, sono in questione non soltanto le responsabilità personali degli adulti o dei giovani, che pur esistono e non devono essere nascoste, ma anche un'atmosfera diffusa, una mentalità e una forma di cultura che portano a dubitare del valore della persona umana, del significato stesso della verità e del bene, in ultima analisi della bontà della vita. Diventa difficile, allora, trasmettere da una generazione all'altra qualcosa di valido e di certo, regole di comportamento, obiettivi credibili intorno ai quali costruire la propria vita.
./.

Japhet ha detto...

/segue

Cari fratelli e sorelle, a questo punto vorrei dirvi una parola molto semplice: Non temete! Tutte queste difficoltà, infatti, non sono insormontabili. Sono piuttosto, per così dire, il rovescio della medaglia di quel dono grande e prezioso che è la nostra libertà, con la responsabilità che giustamente l'accompagna. A differenza di quanto avviene in campo tecnico o economico, dove i progressi di oggi possono sommarsi a quelli del passato, nell'ambito della formazione e della crescita morale delle persone non esiste una simile possibilità di accumulazione, perché la libertà dell'uomo è sempre nuova e quindi ciascuna persona e ciascuna generazione deve prendere di nuovo, e in proprio, le sue decisioni. Anche i più grandi valori del passato non possono semplicemente essere ereditati, vanno fatti nostri e rinnovati attraverso una, spesso sofferta, scelta personale.

Quando però sono scosse le fondamenta e vengono a mancare le certezze essenziali, il bisogno di quei valori torna a farsi sentire in modo impellente: così, in concreto, aumenta oggi la domanda di un'educazione che sia davvero tale. La chiedono i genitori, preoccupati e spesso angosciati per il futuro dei propri figli; la chiedono tanti insegnanti, che vivono la triste esperienza del degrado delle loro scuole; la chiede la società nel suo complesso, che vede messe in dubbio le basi stesse della convivenza; la chiedono nel loro intimo gli stessi ragazzi e giovani, che non vogliono essere lasciati soli di fronte alle sfide della vita. Chi crede in Gesù Cristo ha poi un ulteriore e più forte motivo per non avere paura: sa infatti che Dio non ci abbandona, che il suo amore ci raggiunge là dove siamo e così come siamo, con le nostre miserie e debolezze, per offrirci una nuova possibilità di bene.
Benedetto XVI, LETTERA ALLA DIOCESI E ALLA CITTÀ DI ROMA SUL COMPITO URGENTE DELL’EDUCAZIONE, 21 gennaio 2008

Anonimo ha detto...

Corinaldo, in cui è avvenuta la tragedia della discoteca, è la città d’origine della fanciulla martire della purezza, Santa Maria Goretti.

Pio XII, il Pastore Angelico, così parlò ai numerosissimi fedeli in San Pietro per la cerimonia in cui fu proclamata santa:

"O giovani, fanciulli e fanciulle, pupille degli occhi di Gesù e nostri, – dite – siete voi ben risoluti a resistere fermamente, con l’aiuto della grazia divina, a qualsiasi attentato (Sì!) a qualsiasi attentato che altri ardisse fare alla vostra purezza? (Sì!) E voi, padri e madri, al cospetto di questa moltitudine, dinanzi alla immagine di questa vergine adolescente, che col suo intemerato candore ha rapito i vostri cuori, alla presenza della madre di lei, che, educatala al martirio, non ne rimpianse la morte, pur vivendo nello strazio, ed ora s’inchina commossa ad invocarla, – dite – siete pronti ad assumere il solenne impegno di vigilare, per quanto è da voi, sui vostri figli, sulle vostre figlie, al fine di preservarli e difenderli contro tanti pericoli che li circondano, e di tenerli sempre lontani dai luoghi di addestramento all’empietà e alla perversione morale? (Sì!)
Ed ora, o voi tutti che ci ascoltate, in alto i cuori! Sopra le malsane paludi ed il fango del mondo si estende un Cielo immenso di bellezza. È il Cielo che affascinò la piccola Maria; il Cielo a cui ella volle ascendere per l’unica via che ad esso conduce: la religione, l’amore di Cristo, l’eroica osservanza dei comandamenti…"
Pio XII, 24 maggio 1950

Saranno anche parole fuori moda.
Fatto sta che se quei giovani le avessero ascoltate adesso sarebbero ancora vivi.

irina ha detto...

"...Saranno anche parole fuori moda..."

Non è tanto questione di moda e neanche di linguaggio, è questione che quei valori sono stati negati, ridicolizzati, ignorati, volendo dimostrare con i fatti contrari, come è accaduto, la loro irrilevanza. Secondo i guastatori della cultura Cattolica quei valori, quei divieti erano strumenti ideologici della Chiesa per tenere le persone soggette, cioè mantenere il potere su di loro. Così è stato. Man mano che la famiglia, l'onore venivano travolti ecco comparire la legge permissiva, che faceva diventare diritto presente la colpa di ieri. L'ebbrezza di questo lassismo eretto a diritto individuale e a sociale complicità provocava morti, omicidi, infanticidi, uxoricidi, patricidi, matricidi, fino al presente quando quelli, nati senza colpa nè peccato, si stracciano le vesti davanti al femminicidio. Costoro non compiono un replay con la loro memoria per cercare di capire da dove nasca questa violenza e perché. Né sono aiutati dalle scienze umane, né dalle quelle esatte, brancolano nel buio sdegnati, quasi offesi; senza rendersi conto che loro stessi hanno non solo provocato ciò ma,lo hanno incrementato permettendo tutto, compresa la violenza sui bambini e gli accoppiamenti con animali, le orge e trans e masturbazioni con robot ormai sono unicamente propedeutici a ben altro. Che fare? Per me illuminante è stata la lettura, rilettura, rilettura ed ancora del capitolo 3 del libro della Genesi:
1)la proibizione, pena la morte, di mangiare un certo frutto;
2)la tentazione che mostra quel frutto appetibile ed in grado di far aprire gli occhi, di poter diventare come Dio che conosce bene e male;
3)appena l'hanno mangiato vedono che sono nudi;
4)intrecciano foglie per farsi delle cinture;
5)si nascondono, al percepire l'arrivo del Signore;
6)richiesto di spiegare il perché del loro nascondersi, Adamo adduce a motivo la nudità;
7)Il Signore Dio capisce che hanno mangiato il frutto proibito.

Quello che via via mi è diventato sempre più chiaro è che nella sessualità bene e male sono intimamente intrecciati; la conoscenza del bene e del male da lì è iniziata. E l'intreccio di bene e male è talmente stretto che è difficile districarsene.

La pena che ne discende è, a mio parere, un correttivo al male che potrebbe scaturire da questa conoscenza: il sudore del lavoro per il maschio e il dolore della maternità per la femmina.

Ognuno rilegga questa paginetta , che, a mio parere, se sempre meglio compresa, ci eviterebbe tanti errori e sofferenza.

Per tornare a noi dunque la Chiesa non era invidiosa delle fornicazioni dei laici, né voleva tenerli sotto scacco ma, voleva metterli al riparo da quello che oggi è sotto gli occhi di tutti.

Purtroppo invece oggi la chiesa fornica più dei laici e copre se stessa con la foglia di fico della misericordia. Intanto le pecore, diventate tentatrici le une delle altre e conoscendo il bene ed il male, si sbranano a vicenda prima, durante e dopo aver fornicato.

Da Fb ha detto...

Tutti i media tacciono accuratamente un piccolo «particolare» riguardante la strage nella discoteca di Corinaldo, anche perché l'Ordine dei Giornalisti, guardiano supremo del politicamente corretto, vigila affinché non ne venga fatta alcuna menzione. E i giornalisti, non certo famosi per essere dei cuor di leone, si guardano bene dal parlarne. Ma è noto tra gli inquirenti che la gang del peperoncino urticante sia composta da stranieri, nel caso in oggetto da africani e nordafricani che usano questa tecnica abitualmente. È da oltre un paio d'anni che agiscono, seminando il panico in discoteche e concerti dei rapper più seguiti. Scelgono un obiettivo da una lista di eventi, si mischiano fra pubblico e avventori, rapinano catenine, portafogli e smartphone. Predano tutto ciò che c'è da rubare. E per coprirsi la fuga spruzzano spray con sostanze accecanti e stordenti. Nel covo di uno dei capetti della banda dello spray la polizia ha trovato un arsenale di bombolette insieme con una mappa dei concerti in programma in città e in tutto il Nord. Ma non è finita: il capobanda era in contatto con il suo omologo torinese, Sohaib Bouimadaghen, detto «Budino», in carcere per la notte del 3 giugno 2017 in piazza San Carlo, a Torino: davanti al maxischermo per la finale di Champions lo spray, e il panico, fecero un morto e 1.526 feriti. Come si deduce da una conversazione whatsapp intercettata fra Hamza Belghazi, 20 anni, anch’egli in carcere per piazza San Carlo, e la fidanzata: «Amore, questo posto fa schifo ci sono genovesi, bolognesi, milanesi». Ma non si riferisce ai clienti di una discoteca di Forte dei Marmi, annotano i poliziotti: «Belghazi si lamenta della presenza di altre batterie di rapinatori africani provenienti da quelle città». Troppa concorrenza di altre «risorse», dunque meglio spostarsi in discoteche meno affollate delle Marche dove si poteva agire più liberamente...

Anonimo ha detto...

"Siate fecondi e moltiplicatevi" è parola di Dio Creatore. Come può coincidere col "frutto proibito" del peccato originale?
Altro fu il peccato delle origini.
Bisogna pensare alla Santa Comunione che ci fa mangiare la divinità per capire, per contrasto, che i progenitori mangiarono il Malum (la mela).
Dopo quella catastrofe si impose la necessità del Battesimo che ci fa domandare di essere sottratti alla potestà satanica per ridiventare figli di Dio, secondo il primitivo progetto del Padre.
Il disordine contemporaneo che affligge l'umanità per essersi allontanata da Dio e dai suoi comandamenti non può farci cadere nella sessuofobia elevata a semplicistica ipotesi teologica.

Anonimo ha detto...

La prima responsabilità di questa situazione va addebitata a chi ha consentito che strade, piazze, stazioni delle nostre città diventassero delle suburre. Negli ultimi tempi sono nate anche babygang che utilizzano spray urticante, strategicamente e tecnicamente, per compiere delle rapine o dei furti. Come ricorderete, è stato questo ad esempio il caso di Torino dove il fuggi fuggi da Piazza San Carlo dove tutti erano radunati per seguire la partita della Juventus dal maxi schermo. Iniziamo ad eliminare dalle discoteche le bande di spacciatori di droghe, leggere o pesanti, che sono per altro in molti casi già noti sia alle forze dell’ordine sia agli stessi gestori dei locali.
Alessandro Meluzzi

irina ha detto...

"...Il disordine contemporaneo che affligge l'umanità per essersi allontanata da Dio e dai suoi comandamenti non può farci cadere nella sessuofobia elevata a semplicistica ipotesi teologica..."

Essersi allontanata da Dio e dai suoi comandamenti, non consente all'umanità di capire che le libertà di oggi sono il ribaltamento, scientemente portato a segno, dei comandamenti di ieri. Ed il ribaltamento del sesto è quello che, dall'adolescenza in poi, gode il maggior consenso ed adesione quale bandiera di libertà. Non si tratta quindi di sessuofobia, ma di sesso-mania dilagante che si manifesta ormai nella maggior parte delle espressioni culturali, civili, politiche, scientifiche umane. Non ultima la teologia che, coltivando la corrente libertina, diffonde la teologia del kamasutra, diventando complesso, inestricabile, intreccio pastorale .

Anonimo ha detto...

"le libertà di oggi sono il ribaltamento....dei comandamenti di ieri"

Si tratta di educare non di reprimere perche i comandamenti sono sempre quelli. Ma per educare bisogna restare nella verità senza voli di fantasia.
Si può sempre pregare o sacrificarsi per i nostri tempi, senza arrabbiature o malignità.
Dio non si arrabbia perché ama, e giacche ama non disprezza. Troverà sicuramente il modo per convincerci e salvarci.
Da tutti i peccati, non solo da quelli che ci rendono insofferenti.

Anonimo ha detto...

Beh, insomma...una sfilza di cattivi maestri!

Anonimo ha detto...

Perfetto. Questo post e lucidissimo e verissimo. Non occorre aggiungere altro, é la sintesi perfetta del dramma italiano.

Anonimo ha detto...

L'IMPORTANZA DELLA MUSICA SECONDO PLATONE

L’educazione decisiva, Glaucone, è quella musicale, perché il ritmo e l’armonia penetrano fino in fondo all’animo, e lo toccano nel modo più vigoroso infondendogli eleganza, e rendono bello chi abbia ricevuto un’educazione corretta, mentre accade il contrario all’incolto. Chi possiede una sufficiente educazione musicale può accorgersi con grande acutezza di ciò che è brutto o imperfetto nelle opere d’arte o in natura, e se ne dispiace a buon diritto, mentre sa approvare e accogliere con gioia nel suo animo ciò che è bello, e nutrirsene e diventare un uomo onesto.
Fin da giovane saprà invece biasimare e odiare giustamente ciò che è brutto, ancora prima di potere motivare razionalmente la sua avversione; quando poi avrà anche questa facoltà, la saluterà con affetto, perché, se avrà ricevuto tale educazione, la sentirà affine a se stesso.
La Repubblica, Platone