Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 29 dicembre 2018

Chiese cattoliche clandestine chiuse nell’arcidiocesi di Fuzhou

Vedi indice degli articoli sulla questione cinese, in calce al messaggio del Card. Joseph Zen Ze-kiun

Pechino interpreta l’accordo raggiunto con la Santa Sede come l’obbligo di fondersi con l’Associazione Patriottica filogovernativa
Nella città di Fuzhou, nella provincia costiera del Fujian, proprio di fronte a Taiwan, le autorità hanno fatto irruzione e disturbato numerosi luoghi di ritrovo della Chiesa Cattolica clandestina perché «per poter svolgere incontri è necessario aderire all’Associazione Patriottica Cattolica Cinese (CPCA)». I fedeli sono stati fotografati e filmati, e i loro dati personali registrati. La polizia in borghese ha scattato di nascosto fotografie e video dei sacerdoti con indosso i paramenti liturgici.

Alla fine di settembre è stato chiuso un luogo di ritrovo che poteva accogliere oltre mille fedeli. Secondo il gestore dell’edificio, l’accordo tra la Santa Sede e la Cina del 2018 sembra aver reso più audace l’Ufficio per gli affari religiosi. Molti luoghi di ritrovo clandestini sono stati posti sotto sorveglianza e i sacerdoti vengono spesso convocati per essere interrogati dall’Ufficio per la sicurezza nazionale.

Il direttore dell’edificio rimane però ottimista: «Non abbiamo paura di essere interrogati perché non abbiamo fatto nulla di male. Vogliamo la separazione tra Chiesa e Stato, il governo non può controllare il nostro credo».

Ciò conferma ancora una volta il modo in cui il Partito Comunista Cinese (PCC) interpreti l’accordo con la Santa Sede. In virtù dell’accordo, i sacerdoti e le comunità della Chiesa Cattolica clandestina dovrebbero semplicemente aderire alla CPCA.

Più o meno nello stesso periodo, la polizia del distretto di Jin’an della città di Fuzhou ha chiuso un luogo di incontro all’interno di un condominio perché «i credenti devono tenere gli incontri in una chiesa ufficiale», cioè della CPCA. I parrocchiani che frequentavano la cappella sono stati identificati e videoregistrati.

A novembre, la polizia ha limitato a 50 il numero massimo di persone cui è consentito partecipare agli incontri organizzati in una cappella cattolica ubicata in un seminterrato nel distretto residenziale di Wanxiangcheng. Inoltre, prima degli incontri, i fedeli debbono identificarsi e firmare un apposito registro. In caso contrario, la cappella verrà chiusa.

Secondo i fedeli, a Fuzhou almeno quattro cappelle sono state costrette a chiudere. In molti altri luoghi le attività religiose e il numero di fedeli sono stati limitati. I fedeli sono stati dunque costretti a trasferirsi in altre cappelle e a cambiare l’orario degli incontri. Alcune comunità hanno disposto che, durante la Messa, alcune persone montino la guardia nella speranza di scoraggiare i raid della polizia.

Alcuni parrocchiani si sentono indifesi. Uno di loro ha affermato: «Non c’è niente da fare. Possiamo solo provare a cambiare i luoghi di incontro più spesso e forse così sarà più difficile trovarci».

Altri rimangono invece spavaldi e dicono che non si arrenderanno mai alla persecuzione: «Se un luogo di incontro viene chiuso, ne troveremo un altro. Ora siamo impegnati in una sorta di “guerriglia” contro il governo. Per chi cerca la verità, il percorso non è mai facile. La strada per il Regno dei Cieli è stretta. Qualunque cosa accada, non tradiremo Dio. Anche se significasse morire, non lo tradiremo mai».

Un sacerdote cattolico clandestino dell’arcidiocesi di Fuzhou ha fatto eco a questa sfida: «La CPCA è un’aberrazione. In oltre 200 Paesi del mondo, dove esiste ha un’associazione patriottica così? Il Partito usa la CPCA per controllare la Chiesa. È stato il Partito a creare questa situazione. Apparentemente finge di mantenere rapporti buoni con te, ma il suo vero scopo è controllare e distruggere il cattolicesimo».
Servizio di Lin Yijiang - Fonte

13 commenti:

irina ha detto...

La fine diplomazia CVIIista si distingue sempre per conoscenza, lettura ed interpretazione dei fatti storici e di attualità, e per previsione dei futuri! Lungimirante.

Anonimo ha detto...

OT ma da non sottovalutare

https://www.ilprimatonazionale.it/primo-piano/delirio-boldriniano-al-parlamento-europeo-la-parola-uomo-va-abolita-99550/

Anonimo ha detto...

Nel presepe in una chiesa di Cortona in Toscana: il bimbo migrante annegato e il campo di sterminio di Auschwitz. Questa chiesa cattolica appare spacciata. E non è detto che sia un male, vista la banalizzazione ideologica e la stupidità di una parte del clero oggi maggioritario e dei tirapiedi nella stampa cattolica. Speriamo Ratzinger regga un altro po’. Potremmo ancora rilanciare e salvare l’Occidente nel suo confronto con il mondo islamico. Ma non potremo farlo dovendo combattere anche contro un simile cretinismo interno che ci sta bruciando il cervello.

Anonimo ha detto...

29 dicembre - Memoria di San Tommaso Becket, Vescovo e Martire, che per aver difeso la giustizia e la Chiesa fu costretto all'esilio dalla sua sede di Canterbury e dal Regno stesso d'Inghilterra e, tornato in patria dopo sei anni, patì ancora molto, finchè passò a Cristo, trafitto con la spada dalle guardie del Re Enrico II nella Cattedrale.

La questione cinese è la punta dell'iceberg ha detto...

Marcello Veneziani inchioda Papa Francesco: "Il suo vero piano per spaccare in due la Chiesa"

Un articolo di una durezza senza precedenti, forse il più duro mai scritto su questo papa. Perchè non viene da un "conservatore", da un "ortodosso" che vede il suo modello di Chiesa e di fede messi in crisi da Papa Francesco. Ma da Marcello Veneziani, che di certo un ultrà cattolico non è.
Si appella, Veneziani su Il Tempo, al termine usato dallo stesso Bergoglio per definire le forze che lo stanno attaccando dall'interno della Chiesa sulla questione del dossier sul cardinale McCarrick: "Cani selvaggi", per sottolineare come i predecessori di Francesco non avessero definito "cani selvaggi" nemmeno i terroristi delle Brigate Rosse o dell'isis ("uomini delle Brigate Rosse", "uomini dell'Isis").
Per arrivare a dire come non siano, oggi, i conservatori, a dividere la Chiesa. Ma lo stesso Bergoglio abbia sin dall'inizio "fondato il suo papato su precise scelte di campo, sociale, politica, culturale, non dirò dottrinaria per la debolezza teologica di questo pontefice. Una scelta di campo nel linguaggio, nel modo di fare, nella lontananza dal rito, dalla liturgia, dalla tradizione" che inevitabilmente avrebbero portato a una divisione ta 'quelli di qual' e 'quelli di là'.

Silente ha detto...

Su LaVerità di oggi, quotidiano che giudico tra i migliori, la notizia che il Papa abolirà la commissione "Ecclesia Dei". L'articolista, Alessandro Rico, pare interpretare questa decisione come un "favore" ai lefebvriani a detrimento dei conservatori. Non so giudicare e mi appello a chi è più addentro ai segreti vaticani per avere una "interpretazione autentica".

Invece, lo stesso quotidiano pubblica un brano del nuovo libro di Padre Livio Fanzaga di Radio Maria, presunto "conservatore", dal titolo La croce rinnegata, in cui costui sembra (dico sembra) condannare il modernismo (ma il libro non l'ho letto né intendo leggerlo). Ora, trovo semplicemente scandaloso che costui si dichiari antimodernista dopo aver cacciato in pessimo modo dalla sua radio Alessandro Gnocchi, Mario Palmaro, Roberto de Mattei, Gianpaolo Barra e altri semplicemente per le loro, più che legittime e giustificate, critiche al Regnante Pontefice e alle sue posizioni eretiche o semieretiche. E' bizzarro constatare come certi presunti "conservatori" si riscoprano ortodossi solo a scoppio ritardato, come Paolo VI che si accorse con molto ritardo del "fumo di satana" penetrato nella Chiesa dalle fessure che lui stesso aveva contribuito ad aprire.
Silente

Anonimo ha detto...

Natale dietro le sbarre in Cina, per i martiri della libera stampa

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/12/29/natale-dietro-le-sbarre-in-cina-per-i-martiri-della-libera-stampa/

Silente ha detto...

Parliamo d'altro e, in particolare, della domanda che sento spesso rivolgermi: "sono così potenti, cosa possiamo fare?". Mia risposta: ad esempio, nel nostro piccolo, boicottarli. A Los Angeles si è svolto un raduno, "Models of pride" di sodomiti (per favore, non chiamiamoli gay, è un termine che hanno inventato loro per generare simpatia). Ora, tra gli sponsor, diretti e indiretti, c'è, ma la cosa non mi stupisce, la CIA (sì, l'agenzia di spionaggio dell'imperialismo USA, braccio armato della depravazione liberal), ovviamente l'abortista Planned Parenthood, ma anche aziende "sul mercato" come American Airlines, Toyota financial services, la produttrice di giocattoli Mattel, la Sony, la Warner Bros, la Nielsen, la Paramount, l'Estée Lauder. Ovviamente anche l'immancabile Open Society di Soros. (Fonte: LaVerità, 29 dicembre)
Ecco, ora lo sapete. Poi decidete voi se acquistare da queste aziende, se inviare email di protesta alle stesse, se girare questa informazione ai vostri amici.
Silente

Anonimo ha detto...

La strage degli innocenti, presentataci dal vangelo di ieri, mette in risalto come le cattive intenzioni e il peccato di un singolo (in quel caso un singolo molto potente) hanno sempre ripercussioni pubbliche, su chi non c'entra nulla. E' come un voto pro l'aborto, anche da parte di chi non abortirà né farà abortire: spiana la strada agli aborti.
Ogni peccato privato finisce con l'avere ripercussioni sugli altri, vicini e lontani.
Ecco perché il peccato fa strage di innocenti. Pensiamo alla comunità cattolica cinese, travolta da scelte fatte altrove, tra potenti, guidati dall'irritazione verso chi non riga diritto ed è un disturbo per tanta sicumera e desiderio di passare alla storia come costruttore di ponti. Anche Erode era un grande costruttore. Eppure... si irritava.
Cerchiamo di non irritarci troppo, finendo per peccare e per causare danno agli innocenti.
Essere miti e umili di cuore è necessario per non creare stragi. Ci vuole la pazienza di un cattolico cinese sotterraneo, prima dimenticato e poi, una volta finito nelle attenzioni del potere, divenuto agnello immolato alla causa di chi si irrita troppo per convertirsi.

Rr ha detto...

Silente,
tutti, o quasi (si fa prima a enumerare i pochi che non lo sono) i big dell’economia e finanza americana sono pro omosessuali, pro LGBT, pro gender, pro trans.
Per due motivi: uno, di bassa bottega, perché hanno paura di perdere soldi in cause legali, pubblicità negativa e boicottaggi, due, più grave e più profondo, perché molti dei loro dirigenti, AD e/o proprietari (mi riferisco all’Estee Lauder, Warmer Bros, Mattel, Paramount) hanno una
“visione del mondo” molto simile, un comune DNA ed una medesima ideologia di fondo, con i “padri”, gli intellettuali, gli opinion makers del movimento LGBT, ecc.
Ci vorrà molto tempo, molti politici, giudici della Suprema Corte e presidenti di “ destra” - uso questo termine per capirci meglio - e molti boicottaggi da parte delle forze sane che ancora esistono anche in USA,per invertire una tendenza radical- rivoluzionaria nata negli Anni ‘60, prima ancora del ‘68. La “ culture war” non è persa, ma ci vorranno anni ed almeno due generazioni per vincerla.
RR

Rr ha detto...

Veneziani, come Blondet, si è accorto un po’ in ritardo di chi è e che cosa rappresenta Bergoglio. Entrambi erano infatti rimasti affascinati dall’area da “ parroco di campagna “ dell’Argentino (forse ad entrambi il professore bavarese stava un po’ sull’anima, li faceva sentir studentelli imberbi ed un po’ impreparati). Per Blondet c’era anche l’aura di terzomondismo ed apparente anti-yankismo di Bergoglio.
Entrambi però non si sono posti la domanda fondamentale: perché BXVI ha abdicato. L’avessero fatto subito, avrebbero capito che cosa sarebbe stato il ”pontificato” del VdR, ed ora non sarebbero stupiti, sorpresi, indignati, adirati, offesi. E non avrebbero tanto criticato chi, fin d’allora, aveva capito tutto.
Meglio tardi che mai, comunque. Speriamo non sia troppo tardi e troppo poco.
RR

Anonimo ha detto...

La strategia dei modernisti è troppo scoperta. I tempi ultimi si avvicinano ma non sono imminenti.
L'azione distruttiva del nemico alla fine sarà molto più sottile e raffinata. Persino i più accorti correranno il serio rischio di essere ingannati.
Gli anticristi in campo oggi sono facilmente individuabili perchè rozzamente ed apertamente contrari alla Fede e alla Verità. La situazione presente è davvero difficile ma è nulla rispetto a quello che accadrà in futuro, quando la il male si scatenerà in tutta la sua forza menzognera. Oggigiorno, quindi, con la preghiera e la fede in Cristo si può ancora sperare in un ribaltamento delle forze in campo e nell'instaurazione di un'epoca cristiana di giustizia e di pace.
Preghiamo ... siamo ancora in tempo.

Silente ha detto...

Cara Rosa/RR,
sì, lo sappiamo, la battaglia non è e non sarà facile. "Loro", i liberal, i progressisti, gli antifascisti, gli antirazzisti, gli immigrazionisti, gli omosessualisti, i genderisti, insomma tutti i rappresentanti delle depravazioni ideologiche e umane che infestano e impestano il vivere civile di oggi, hanno tutto: la stampa, le televisioni, le case editrici, le scuole, le università, gli intellettuali, la presunta "letteratura" (citatemi un romanzo che non sia di sinistra, salvo sporadici casi). Non solo: citatemi un commentatore, un giornalista televisivo che non sia di sinistra. Anche la presunta stampa "di destra" è in realtà moderatissima e sottomessa ai diktat ideologici dell'antifascismo e dell'antirazzismo.
Poi ci sono le leggi liberticide: la legge Scelba, la legge Mancino, che impediscono il libero pensiero, la libertà di espressione, persino quella di ricerca storica. E una magistratura occhiutissima e pronta a perseguitare chiunque non sia allineato. Basta un saluto romano. E laddove non bastasse, ci pensa la "nuova polizia" dell'antifascismo militante e dei centri sociali, pronta a sprangare chiunque non sia ligio all'ordine democratico, anche se si tratta di silenziose "Sentinelle in piedi", militanti dei gazebo di Forza Nuova o coraggiosi fedeli inginocchiati che recitano il Rosario vicino ai mattatoi abortisti.
Situazione senza speranza, dunque, considerato anche il progressivo, crescente, aggressivo inquinamento etnico di allogeni nemici della nostra cultura, della nostra storia, della nostra religione?. No, perché abbiamo Qualcosa che "loro" non potranno avere mai: la Provvidenza, che c'è, ci sarà e prima o poi, mi auguro più prima che poi, interverrà.
Silente