Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 26 dicembre 2018

Voci sulla imminente soppressione Commissione Ecclesia Dei. Con quale intento?

Riprendiamo da MiL.
Se davvero vogliono provocare lo scisma [vedi nel blog], questi sembrano passi necessari di questa volontà diabolica. Sta a noi restare: anche da indesiderati e anche perseguitati. La perseveranza è necessaria, insieme alla fede in Gesù. La Chiesa è Sua, non nostra.
P.S. Ci piacerebbe conoscere il motivo per cui Chiesa e postconcilio non compare nell'elenco dei blog segnalati da MiL.

Purtroppo ci dicono fonti attendibili, da più parti e da diversi giorni, che il Papa abbia deciso lo scioglimento della Pontificia Commissione Ecclesia Dei che, in tempi brevissimi - sembra all'inizio del nuovo anno o nel mese di gennaio -, confluirebbe indistintamente nella Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF), di cui faceva già parte, ma con identità e funzioni proprie. 
Funzioni che, con il Summorum Pontificum e l'Universae Ecclesiae sono state considerevolmente ampliate rispetto alle competenze originarie, sostanzialmente limitate al rientro dei sacerdoti legati alla Tradizione e collegati in qualche modo alla FSSPX (vedere infra).

Soprattutto bisogna sottolineare che l'arricchimento dei compiti dell'Ecclesia Dei ha reso evidente il superamento del regime "indultista" e la piena liberalizzazione della liturgia tradizionale, cosa che costituisce la grande novità del MP e che rischia di venire oggi minacciata. Non sarà per caso che si voglia assecondare/attuare in maniera subdola / indiretta  quanto auspicato in CEI riguardo la fine della Messa Tridentina (QUI)? 
Non riusciamo a nascondere la nostra gravissima preoccupazione di vedere distrutto il tanto bene fatto in questi anni, e, sperando che la notizia non sia confermata, dobbiamo porci alcune domande:
  1. si tratterà di un mero riordino amministrativo/organizzativo all’interno della Congregazione per la Dottrina della Fede, o l’intervento sarà esteso anche al Motu Proprio Summorum Pontificum e all’Universae Ecclesiae, che prevedono esplicitamente l’esistenza della Commissione e le assegnano compiti specifici (vedere infra e QUI e QUI l'originale latino e la traduzione italiana del Summorum Pontificum, QUI la Lettera accompagnatoria di Benedetto XVI, QUI il testo italiano dell'Universae Ecclesiae, QUI la Nota Redazionale della stessa QUI e QUI la Lettera Apostolica Ecclesia Dei del 1988, versioni latina e in italiana)?
  2. A chi si rivolgeranno, in futuro, i gruppi stabili per ottenere la tutela accordata loro dal Motu Proprio e dall’Istruzione Applicativa? 
  3. A chi si ricorrerà se i Vescovi non daranno corretta applicazione al Motu Proprio?
  4. I fedeli e i sacerdoti a chi rivolgeranno i dubia in materia liturgica relativi al rito antico?
  5. Da chi dipenderanno gli Istituti che finora erano chiamati, appunto, "Ecclesia Dei"?
  6. L’organico della Commissione che fine farà? 
  7. Mons. Guido Pozzo (67 anni oggi, auguri Eccellenza!) che nuova funzione avrà? Ma ce l'avrà o finirà come il card. Muller?
  8. Chi terrà i rapporti con la FSSPX?
  9. Chi avrà la cura delle centinaia di vocazioni sacerdotali e religiose, dei molti conventi e monasteri in essere e in via di costituzione, dei nuovi gruppi religiosi, delle centinaia di migliaia di fedeli e, in generale - in mezzo allo sfascio vocazionale, di offerte e di frequenze alle Messe - del fiorire di nuove vocazioni cattoliche?
Possiamo farci portavoce di una supplica di riflessione o di ripensamento? Il mondo della Tradizione può farsi portavoce di questa richiesta?
Concludendo: con tutti i problemi della Chiesa oggi (evitiamo di sparare sulle Croce Rossa in materia di pederastia, ruberie, fornicazione con uomini e donne, etc.), era proprio necessario? CERTAMENTE NO!
E i vertici della Chiesa si ricordino, se la notizia si rivelasse vera e si volesse veramente cercare di distruggere il carisma tradizionalista all'interno del mondo cattolico, la voce di Gamaliele negli Atti degli Apostoli (5,34-39): 
"34 Si alzò allora nel sinedrio un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di farli uscire per un momento 35e disse:«Uomini d'Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. 36Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadere da lui furono dissolti e finirono nel nulla. 37Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadere da lui si dispersero. 38Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest'opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; 39ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!".
Luigi
* * *

Addenda: la soppressione  della Commissione Ecclesia Dei corrisponde ad un desiderio da molto tempo espresso dalla FSSPX, che ha sempre visto la Commissione come la garante degli gruppi tradì "concorrenti" in comunione con Roma.
La FSSPX preferisce trattare direttamente con la CDF anzichè con una Commissione da essa dipendente. A quanto pare la S. Sede ritiene opportuno esaudire tali richieste.... [Sono convinta che questo non c'entri nulla -NdR Chiesa e pc]

PS
Per informazione dei nostri lettori e di chi prenderà la decisione alleghiamo, dai vari documenti pontifici alcuni passaggi che assegnano competenze dirette alla Commissione Ecclesia Dei, chiedendoci se e cosa cambierà (immaginiamo che o tutto passerà alla CDF oppure delle competenze passeranno alle Congregazioni dei Religiosi\Culto Divino, invitando a valutare tutti i pericoli per il carisma della Tradizione e le conseguenze della sottrazione di tali competenze alla CDF):

Dall'Istruzione Universae Ecclesiae:
9. Il Sommo Pontefice ha conferito alla Pontificia Commissione Ecclesia Dei potestà ordinaria vicaria per la materia di sua competenza, in modo particolare vigilando sull’osservanza e sull’applicazione delle disposizioni del Motu Proprio Summorum Pontificum (cf. art. 12).
11. Spetta alla Pontificia Commissione Ecclesia Dei, previa approvazione da parte della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il compito di curare l’eventuale edizione dei testi liturgici relativi alla forma extraordinaria del Rito Romano.
13. I Vescovi diocesani, secondo il Codice di Diritto Canonico, devono vigilare in materia liturgica per garantire il bene comune e perché tutto si svolga degnamente, in pace e serenità nella loro Diocesi [5], sempre in accordo con la mens del Romano Pontefice chiaramente espressa dal Motu Proprio Summorum Pontificum [6]. In caso di controversia o di dubbio fondato circa la celebrazione nella forma extraordinaria, giudicherà la Pontificia Commissione Ecclesia Dei.
22. Nelle Diocesi dove non ci siano sacerdoti idonei, i Vescovi diocesani possono chiedere la collaborazione dei sacerdoti degli Istituti eretti dalla Pontificia Commissione Ecclesia Dei, sia in ordine alla celebrazione, sia in ordine all’eventuale apprendimento della stessa.
30. Con riguardo alla tonsura, agli ordini minori e al suddiaconato, il Motu Proprio Summorum Pontificum non introduce nessun cambiamento nella disciplina del Codice di Diritto Canonico del 1983; di conseguenza, negli Istituti di Vita Consacrata e nelle Società di Vita Apostolica che dipendono dalla Pontificia Commissione Ecclesia Dei, il professo con voti perpetui oppure chi è stato incorporato definitivamente in una società clericale di vita apostolica, con l’ordinazione diaconale viene incardinato come chierico nell’istituto o nella società, a norma del canone 266 § 2 del Codice di Diritto Canonico.
31. Soltanto negli Istituti di Vita Consacrata e nelle Società di Vita Apostolica che dipendono dalla Pontificia Commissione Ecclesia Dei e in quelli dove si mantiene l’uso dei libri liturgici della forma extraordinaria, è permesso l’uso del Pontificale Romanum del 1962 per il conferimento degli ordini minori e maggiori.
Dal Summorum Pontificum:
Art. 7. Se un gruppo di fedeli laici fra quelli di cui all’art. 5 § 1 non abbia ottenuto soddisfazione alle sue richieste da parte del parroco, ne informi il Vescovo diocesano. Il Vescovo è vivamente pregato di esaudire il loro desiderio. Se egli non può provvedere per tale celebrazione, la cosa venga riferita alla Commissione Pontificia “Ecclesia Dei”. Art. 8. Il Vescovo, che desidera rispondere a tali richieste di fedeli laici, ma per varie cause è impedito di farlo, può riferire la questione alla Commissione “Ecclesia Dei”, perché gli offra consiglio e aiuto.
Art. 11. La Pontificia Commissione “Ecclesia Dei”, eretta da Giovanni Paolo II nel 1988 [5], continua ad esercitare il suo compito.
E dalla Lettera Apostolica Ecclesia Dei:
6. Tenuto conto dell'importanza e complessità dei problemi accennati in questo documento, in virtù della mia Autorità Apostolica, stabilisco quanto seque:
  1. viene istituita una Commissione, con il compito di collaborare con i Vescovi, con i Dicasteri della Curia Romana e con gli ambienti interessati, allo scopo di facilitare la piena comunione ecclesiale dei sacerdoti, seminaristi, comunità o singoli religiosi e religiose finora in vario modo legati alla Fraternità fondata da Mons. Lefebvre, che desiderino rimanere uniti al Successore di Pietro nella Chiesa Cattolica, conservando le loro tradizioni spirituali e liturgiche, alla luce del Protocollo firmato lo scorso 5 maggio dal Cardinale Ratzinger e da Mons. Lefebvre;
  2. questa Commissione è composta da un Cardinale Presidente e da altri membri della Curia Romana, nel numero che si riterrà opportuno secondo le circostanze;
  3. inoltre, dovrà essere ovunque rispettato l'animo di tutti coloro che si sentono legati alla tradizione liturgica latina, mediante un'ampia e generosa applicazione delle direttive, già da tempo emanate dalla Sede Apostolica, per l'uso del Messale Romano secondo l'edizione tipica del 1962(9).

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Dovete solo pregare che Papa Benedetto 16°viva ancora a lungo, morto lui cancelleranno tutto del suo pontificato e di quello di GP2°,lo dico disinteressatamente e al di sopra delle parti.

CNSP ha detto...

Con la possibile soppressione dell'Ecclesia Dei comincia a stringersi il cerchio (=cappio)?

Anonimo ha detto...

Se vogliono provocare lo scisma, questi sono passi necessari di questa volontà diabolica.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2018/12/provocare-lo-scisma-patrick-archbold.html
Sta a noi restare: anche da indesiderati e anche perseguitati.
La perseveranza è necessaria, insieme alla fede in Gesù. La Chiesa è Sua, non nostra.

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=y_gGOdMXT_U

a tutto volume!

Per ogni voce che grida nel deserto, sapendosi solo l'amico dello Sposo.

Anonimo ha detto...

Cerco di rispondere carissima Mic alla tua domanda "Ci piacerebbe conoscere il motivo per cui Chiesa e postconcilio non compare nell'elenco dei blog segnalati da MiL" : non esistono motivi ma ci sono soltanto delle difficoltà tecniche nulla di più!
Con particolare stima ed ammirazione Ti rinnovo gli auguri di buon Santo Natale!
Andrea C.

irina ha detto...

Seminatore di zizzania, (o seminare zizzania).

Persona che nuoce suscitando discordia. Sollevare gli uni contro gli altri, seminare discordia

L'espressione deriva da una parabola evangelica: Un uomo nemico che di notte seminò la zizzania (o loglio, da cui anche: ”Mischiare il grano col loglio”) in mezzo al grano.

Piergiorgio Buglioni ha detto...

Dobbiamo assolutamente resistere. Dio lo vuole

Anonimo ha detto...

Marco Tosatti:
Un rapido controllo ci ha dato conferme dell’autenticità del pericolo, anche se ci mancano dettagli su chi sia l’ideatore di questa operazione, che difficilmente anche i turiferari più scalmanati e voltagabbana (sì, pensiamo proprio a quello a cui pensate voi) potrebbero far passare come un ulteriore segno di evidente continuità con il Pontificato di Benedetto XVI, e magari anche con quello di Giovanni Paolo II. Vi consigliamo di leggere su messainlatino in dettaglio quelle che sono le competenze di Ecclesia Dei, e il corpus di regole che ne accompagna l’attività.
...
Che il Pontefice regnante, e buona parte del suo gruppo di potere (in particolare il prefetto della Congregazione per il Clero, il card. Stella, uno dei numerosi Beria vaticani) ami come il fumo negli occhi tutto ciò che ricorda la tradizione, non è un mistero. Ma che abbiano deciso di spingere i cattolici a riempire le chiese della FSSPX, uccidendo la liturgia Vetus Ordo ci sembra veramente surreale. Un Pontefice cripto-lefebvriano? Ma dai!

Anonimo ha detto...

Terremoto: Crolla a Pennisi la statua di Sant'Emidio, protettore dai terremoti. Processioni riparatorie e pubbliche ammende organizzate da "vescovi" e "clero" modernista: non pervenute. Come da prassi, il modernismo persiste nell'ostentare infedeltà e disprezzo verso la nostra santa Religione.

"Appena Ci giunsero le prime tristissime notizie di una così grande calamità (terremoto nel Regno delle Due Sicilie), senza alcun indugio, nell’umiltà del Nostro cuore abbiamo levato i Nostri occhi al Signore, implorando e scongiurando la Sua divina misericordia per quelle misere popolazioni affinché risanasse le fratture della terra le cui fondamenta erano state scosse in modo così terribile. Vi sono noti i passi della Sacra Scrittura, che chiaramente e palesemente insegnano che tali castighi di Dio sono provocati dalle colpe degli uomini. Noi, per il Nostro ufficio, sproniamo vivamente in Domino la Vostra episcopale sollecitudine, Venerabili Fratelli, affinché adempiate con ardore e attivamente ciò che fa parte del Vostro ministero, e abbiate subito in animo di allontanare dal vizio e dal peccato, con ogni sforzo e zelo, i fedeli affidati alle Vostre cure e di incamminarli per le vie della virtù, della giustizia e della religione". (da Cum Numper, SS Pio IX, 20 gennaio 1858)
Carlo Di Pietro su Fb

fabrizio giudici ha detto...

In breve... oggi, Santo Stefano, nell'omonima Abbazia a Genova è stata celebrata una messa in VO, alla presenza del card. Bagnasco, arcivescovo della città (il cardinale era presente, ma non ha celebrato). Dopo la Messa l'arcivescovo ha impartito il sacramento della Cresima seguendo il rito antico. Se nessuno pubblica ulteriori dettagli nel frattempo, domani sera provo a scrivere qualche riga in più (prima non riesco).

marco toti ha detto...

Difficolta' tecniche? Non ci credo.

irina ha detto...

"... Ma che abbiano deciso di spingere i cattolici a riempire le chiese della FSSPX, uccidendo la liturgia Vetus Ordo ci sembra veramente surreale. Un Pontefice cripto-lefebvriano?..."

Sì, perché funzionale. Ipotizzo. Quando tutti saranno ordinatamente confluiti lì, sarà più facile trovare un escamotage che faccia accettare, 'a tutti secondo misericordia', quello che finora i vecchi VO della F.S.S. PIO X non hanno accettato, ed i nuovi VO stanno cercando con tutte le loro forze di 'rivedere' in modo sostanziale.

Che audacia Capitano Achab ! ha detto...

Fuori tema :
Fiano, incurante del pericolo, lancia un volume contro la maggioranza alla Camera. Che Coraggio il Prode!
https://scenarieconomici.it/fiano-incurante-del-pericolo-lancia-un-volume-contro-la-maggioranza-alla-camera-che-coraggio-il-prode/

E.P. ha detto...

Il blog Messainlatino non è più nemmeno l'ombra di quello che fu, per due motivi: l'aver acriticamente appoggiato una cerchia di preti diversamente virili e non esattamente tradizionalisti, e l'aver tentato di stare con un piede in due scarpe fingendosi tifoseria bergogliona.

Per rispondere a Piergiorgio occorre far notare che a resistere devono essere i sacerdoti. È inutile una resistenza di laici se i sacerdoti smettono di celebrare la Messa di sempre. Ma questo lo può capire solo chi ha già assistito almeno una volta al voltafaccia di un pretino che unilateralmente decide di smettere di celebrare la Messa tridentina, nonostante i laici lo implorassero.

Anonimo ha detto...

Leggo dal giornale di ieri "la verità" a firma Alessandro Rico."...mons.Pozzo stava lavorando ad un'intesa x riportare i lefevbriani in comunione con Roma (n.mia: che brutto desiderio voler essere una cum gli apostati).In passato aveva redarguito i prelati che si opponevano alla messa tridentina…..( n.mia:mi sa che è una persona seria ancora…). Il provvedimento di J M Bergoglio..colpirebbe anzittutto mons.Pozzo: uno che pur celebrando la messa in latino non ha mai disubbidito alla Chiesa.UNA FIGURA CHE SAREBBE INVISA ANCHE AI LEFEBVRIANI,I QUALI aspirerebbero a rappresentare l'unico baluardo del tradizionalismo cattolico e preferirebbero trattare direttamente con la Congreg. della fede anziché la succursale ecclesia Dei….". Ora questi 2 indirizzi del biancovestito e dei gallicani sono errati entrambi, dico io. E quindi il ramo destro fu veramente funzionale al mantenimento degli apostati sul trono?