Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 6 dicembre 2023

L’attualità sorprendente della Quas Primas

Dopo aver precisato i fondamenti della Regalità anche sociale di Cristo, l’enciclica Quas Primas elenca una serie di conseguenze pratiche per i cattolici. Indicazioni tuttora validissime.
Dottrina sociale. L’ENCICLICA DI PIO XI 
L’attualità sorprendente della Quas Primas

È da poco passata la Solennità di Cristo Re [qui]. Forse qualcuno è andato a rileggersi l’enciclica Quas primas di Pio XI (11 dicembre 1925). Chi lo ha fatto avrà forse notato che nell’enciclica vengono date delle indicazioni pastorali su come agire da cattolici in conseguenza di questo principio della Regalità anche sociale di Nostro Signore Gesù Cristo. Dopo aver precisato i fondamenti scritturistici e dogmatici della Regalità di Cristo, dopo aver precisato che si tratta di una regalità spirituale e morale ma anche sociale, Pio XI elenca una serie di conseguenze pratiche che ne derivano per l’azione dei cattolici. È veramente sorprendente l’attualità di queste indicazioni. Vediamole brevemente.

La prima è la lotta contro il laicismo «peste della età nostra». Attualissima questa indicazione dato che, al contrario, una larga fetta della Chiesa cattolica oggi fa di tutto per laicizzarsi. Proprio in questi giorni il messaggio di papa Francesco alla Cop 28 oppure, più semplicemente, le indicazioni del vescovo di Senigallia di insegnare la religione cattolica nelle scuole pubbliche in modo laico hanno confermato – se ce ne fosse stato bisogno – questa tendenza alla secolarizzazione della fede cattolica.

La seconda è la rivendicazione del diritto della Chiesa di ammaestrare le genti, di fare leggi e di governare i popoli per condurli all’eterna felicità. La laicità e il laicismo, che in fondo sono la stessa cosa, oggi vi si oppongono drasticamente.

La terza è l’inaccettabilità di eguagliare la religione cristiana con altre religioni false. Dopo la Dichiarazione di Abu Dhabi, l’impegno per la società multireligiosa e la nuova Onu delle religioni contro i cambiamenti climatici, l’indicazione di Pio XI sembra provenire da un altro mondo e da un’altra Chiesa.

La quarta è il rifiuto che essa [la religione cristiana] venga sottomessa al potere civile, all’arbitrio dei principi e dei magistrati. Ne abbiamo visto qualcosa durante i due-tre anni di Covid.

La quinta è di impedire che la religione di Cristo venga sostituita da un sentimento religioso naturale. Si tratta della nuova religione vagamente umanistica, senza dogmi, planetaria e delle “buone pratiche” soprattutto ecologiste verso cui si sta incamminando la Chiesa cattolica.

L’ultima è che gli Stati ripongano la loro religione nell'irreligione e nel disprezzo di Dio. La politica, si diceva, doveva essere distinta dalla religione, ma in pratica vi si è dapprima separata e poi opposta.

Ognuno di questi punti andrebbe approfondito dato che si tratta di aspetti vitali per la religione cattolica. Però anche queste poche parole possono essere utili per comprendere che le capacità previsionali di Pio XI erano notevoli, che le sue indicazioni erano preziose e, soprattutto, che non sono state seguite. (Stefano Fontana) - Fonte

5 commenti:

Anonimo ha detto...

"L’uomo si è liberato del Sacro, oggi la sua libertà è assoluta. Il problema è che non sa cosa farsene. È come un marinaio che si trova, di notte, in mezzo al mare. L’acqua calma. Infinite rotte a disposizione. Ma non ha più stelle in cielo che gli diano un senso dell’orientamento.”
(Franco Cardini sulla libertà e la modernità nella festa di San Nicola di Bari, Patrono, anche, dei marinai e della gente di mare)

Anonimo ha detto...

Quando ancora non esistevano i media ed in particolare i media della pubblicità e della propaganda tutto era più semplice e gestibile. Anche da parte della Chiesa oltre che dallo Stato. Purtroppo per combattere pubblicità e propaganda laiche la Chiesa ha finito per essere manipolata anche lei dalla pubblicità e dalla propaganda, finendo col diventare totalmente mondana nei suoi pensieri, parole, opere ed omissioni. Oggi forse si può ipotizzare che la Chiesa avrebbe dovuto immergersi nel suo specifico spirituale, per far in modo di dare ai suoi fedeli gli strumenti idonei per resistere alla pubblicità ed alla propaganda che sempre più sono diventate gnostico esoterico occultiste allo sbando,cioè merce da mercatino dell usato. Se la Chiesa non ritorna al meglio di se stessa e non lo esemplifica con la vita dei suoi consacrati a Gesù Cristo, presto sarà irrisa derubata e calpestata dal mondo stesso da cui si è lasciata corrompere.

Anonimo ha detto...


Restando nell'articolo di S. Fontana sulla Quas Primas, c'è un punto da chiarire.

La seconda Rivendicazione contiene un concetto che sembra implicare la teocrazia. Vi si dice infatti che la Chiesa ha il diritto di dare le leggi ai popoli, di governare i popoli. Quali leggi?
Detto così il testo sembra riferirsi alle leggi civili, al governo diretto dei popoli.
Ma questo non è il compito della Chiesa, salvo situazioni di grave emergenza e necessità, possiamo dire.
Il compito della Chiesa, istituzionale, non è quello di governare gli Stati: è quello di vegliare sulle leggi degli Stati e sui costumi della società civile affinché siano coerenti con gli insegnamenti di Cristo, affinché siano cristiani o comunque si avvicinino (tramite il rispetto della morale naturale) ai dettami di Cristo. VEgliare ed intervenire, ovvio, come dovrebbe fare oggi nei confronti di certe leggi o situazioni e non lo fa o non lo fa come dovrebbe(vedi p.e. madri singole, relazioni di fatto etc).
Il governo degli Stati ("date a Cesare etc") spetta a Cesare non al Papa, tranne che nel caso del suo proprio Stato, di tipo teocratico.
La Chiesa è stata fondata da Cristo per la salvezza delle nostre anime non per garantirci direttamente il migliore governo civile possibile quale parte della felicità terrena.
Politicus

Aloisius ha detto...

Sono pienamente d'accordo.
Tra l'altro un regime teocratico dovrebbe essere necessariamente dittatoriale, comunque on democratico.
Con conseguenti metodi autoritari per mantenere il regime.
La Chiesa diventerebbe ancora più cinica e ideologizzata
Aloisius

Anonimo ha detto...

A volte mi vien fatto di pensare che inferno, purgatorio e paradiso siano intrecciati, come gli svincoli autostradali, fin da qui. Noi al momento siamo sullo svincolo più trafficato quello infernale.