Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 20 dicembre 2023

Il Vescovo Strickland esorta i vescovi a dire "no" alle "benedizioni" sulle coppie omosessuali

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews. In una dichiarazione video esclusiva per LifeSiteNews, il vescovo Joseph Strickland ha invitato tutti i cattolici, e in particolare i vescovi, a respingere le nuove “benedizioni” di Papa Francesco per le coppie omosessuali qui. Altre posizioni chiare e distinte: Schneider-Peta e Pagliarani: qui - qui.

Il Vescovo Strickland esorta i vescovi a dire "no" 
alle "benedizioni" sulle coppie omosessuali

Il vescovo di Tyler, Texas, recentemente rimosso, Sua Eccellenza Joseph Strickland, invita i vescovi cattolici a resistere al Fiducia Supplicans, un documento pubblicato oggi [il 18 dicembre -ndT] da Papa Francesco insieme al cardinale sinistroide Victor Manuel Fernández che ammette le benedizioni delle coppie omosessuali.

Nelle osservazioni condivise in esclusiva con LifeSiteNews attraverso un video, il vescovo Strickland ha incoraggiato “i miei fratelli vescovi a unirci tutti con una voce di forza e gioia nel Signore in questi ultimi giorni di Avvento e a dire “no” a quest'ultimo documento”.

"C'è semplicemente bisogno che siamo una voce unita nel dire 'no', non daremo riscontro a questo", ha affermato Strickland. “Non lo incorporeremo nella vita della Chiesa perché dobbiamo semplicemente dire 'no'. E deve essere una voce concorde”.

Strickland è stato rimosso senza troppe cerimonie dal suo incarico di ordinario di Tyler l'11 novembre dopo aver rifiutato la richiesta di dimissioni di Papa Francesco [qui]. La sua nomina risaliva al 2012. La decisione di Francesco ha suscitato una massiccia protesta da parte dei cattolici non solo negli Stati Uniti ma in tutto il mondo a causa della reputazione di Strickland di essere uno schietto difensore dell'insegnamento della Chiesa.

Fiducia Supplicans è stata annunciata dal sacerdote dissidente e pro-LGBT p. James Martin così come dai principali media. “La dichiarazione apre la porta a benedizioni non liturgiche per le coppie dello stesso sesso, qualcosa che in precedenza era vietato a vescovi, sacerdoti e diaconi”, ha affermato oggi Martin entusiasticamente in un post su X. “Insieme a molti sacerdoti, ora sarò felice di benedire i miei amici nelle unioni dello stesso sesso”.

Allo stesso tempo, il documento è stato duramente criticato dai cattolici fedeli al perenne magistero della Chiesa, che condanna con forza le “benedizioni” per le “unioni” omosessuali.

Come riportato da LifeSite all'inizio di questo mese, al vescovo Strickland è stato vietato di celebrare la messa nella diocesi di Tyler. Egli nell'ultimo mese ha mantenuto un basso profilo pubblico. Nel videomessaggio di oggi ha affermato che sarebbe opportuno “chiedere un chiarimento sui veri insegnamenti della nostra fede cattolica”. Presumibilmente sta suggerendo che al papa dovrebbe essere rivolto un dubium, affermando: “Nella storia, con il tipo di problemi che ci troviamo ad affrontare, un papa dovrebbe convocare un concilio”. “È improbabile che ciò accada ora; ma, per affrontare la confusione e le questioni che sorgono continuamente per conoscere la verità di Gesù Cristo che è immutabile, abbiamo bisogno di una voce concorde, qualcosa come un concilio”.

Fernández è stato nominato a luglio Prefetto della Congregazione (ora Dicastero) per la Dottrina della Fede [qui]. A settembre venne elevato al cardinalato [quiqui]. In precedenza aveva scritto un libro erotico nel 1995 intitolato Guariscimi con la bocca: l'arte di baciare [qui]. Il corrispondente vaticano di LifeSite, Michael Haynes, ha intervistato Fernández, originario dell'Argentina, in ottobre sulla sua apertura alle benedizioni per le coppie dello stesso sesso, per le quali ha espresso sostegno in più occasioni. (Vedi quanto ripreso di seguito -dT).

CITTÀ DEL VATICANO ( LifeSiteNews ) –– Intervistato da LifeSiteNews, il neo-cardinale Victor Fernández ha espresso posizione sulle benedizioni per persone dello stesso sesso. 

[...] Il cardinale in un primo momento ha minimizzato la possibilità di benedizioni per persone dello stesso sesso, se tale istanza potesse causare confusione con il matrimonio. Ma ha continuato dicendo che una “benedizione non è un sacramento” e non dovrebbe avere le stesse “condizioni” di un sacramento.

 Alla luce di ciò, Fernández ha affermato che la benedizione è un “segno di pastorale” che può essere donato “a ogni popolo e in ogni situazione”.
_______________________________
[Traduzione a cura di Chiesa e post-Concilio]
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14 commenti:

Anonimo ha detto...

É bastata una semplice dichiarazione nel 2023 per cancellare due millenni di insegnamento della Sacra Scrittura e della Tradizione della Chiesa.

Anonimo ha detto...

Basta dubia!!!
Cari cardinali fedeli all'autentico vero magistero, agite se amate veramente la chiesa cattolica!
Lo scisma non sarete voi a farlo, ma Bergoglio e la sua falsa chiesa!
Ora basta!
Non si può tacere!!!
In questi mesi, anche se non ho più scritto sulla situazione della chiesa non sono stato con le mani in mano...
Ho letto dei Dubia dei 4 cardinali e sono al corrente di tutto ciò che sta succedendo!
Ora tutto questo è troppo!
In coscienza non potevo far passare anche questa!
Quando capirete che Bergoglio non è un Papa legittimo?
Forse un Papa vero potrebbe mai comportarsi come quest'uomo osa fare?
Avrebbe mai definito i sieri sperimentali anticovid prodotti con feti abortiti atti d'amore?
Avrebbe mai messo Fernandez come prefetto della congregazione della fede?
Avrebbe mai approvato l'etica della situazione da sempre condannata dalla chiesa cattolica e avallata e messa ufficialmente negli Acta del magistero con Amoris Laetitia cap.8?
Avrebbe mai convocato un Sinodo invitando relatori dichiaratamente favorevoli alle benedizioni delle coppie omosessuali e lgbt cercando di pilotarlo dando la stessa facoltà di voto anche ai laici?
Avrebbe mai preso in considerazione il diaconato femminile?
Ridiscusso sul celibato sacerdotale?
Avrebbe mai tolto lo stipendio e sembra anche le cure sanitarie al cardinale Burke e rimosso tutti i vescovi fedeli e premiato gli infedeli, anche salvandoli da una scomunica certa(Rupnik)?
E ora nonostante nel Sinodo sulla sinodalità il tema fosse stato messo in disparte per poter essere discusso piú avanti, di sua iniziativa ha mandato avanti Fernandez con questo documento scandaloso, pieno di ambiguità, ipocrisia e falsità dopo vengono approvate le benedizioni verso persone omosessuali e non regolari.
Di fatto con il solito giochino:non benedizioni liturgiche ma dopo una via crucis, un pellegrinaggio, ecc...
Di fatto dentro il luogo di culto...
E ci sono persone che nonostante tutto ciò continuano a giustificare, dicendo:"magari con la benedizione lo Spirito Santo fa uscire qualche demone"...
Una vera bestemmia questa, poichè la terza persona della Santissima Trinità non può benedire un'unione peccaminosa!
Tanto più contro natura, un peccato che fa schifo pure ai demoni!
Ma chi non capisce nemmero ora salvo miracoli, sarà sviato sulla strada delle perdizione tracciata da Bergoglio e soci...

Dichiarazione “Fiducia supplicans” sul senso pastorale delle benedizioni del Dicastero per la Dottrina della Fede, 18.12.2023

Anonimo ha detto...

Questi si illudono o vogliono farci credere che chi viene a chiedere la benedizione venga a chiedere aiuto per la conversione, e non invece approvazione (come avviene nella realtà, che evidentemente questi prelati non conoscono, o forse conoscono molto bene ma fanno finta di no per far passare piano piano questa approvazione)

Anonimo ha detto...

𝗣𝗥𝗜𝗠𝗔 𝗡𝗢, 𝗣𝗢𝗜 𝗦𝗜...
Il problema della Dichiarazione 𝐹𝑖𝑑𝑢𝑐𝑖𝑎 𝑠𝑢𝑝𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎𝑛𝑠 - emanata nella giornata di ieri dal Dicastero per la Dottrina della Fede - è che crea 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐞𝐢 𝐟𝐞𝐝𝐞𝐥𝐢, se non altro perché un Responsum del 2021 - emanato dalla stessa Congregazione - affermava esattamente il contrario, ossia l'impossibilità di benedire le coppie dello stesso sesso.

Di seguito il testo ufficiale:
𝗥𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝘂𝗺 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗼𝗻𝗴𝗿𝗲𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗗𝗼𝘁𝘁𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗲𝗱𝗲 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗱𝘂𝗯𝗶𝘂𝗺 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝗹𝗮 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘂𝗻𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼, 𝟭𝟱.𝟬𝟯.𝟮𝟬𝟮𝟭

𝗔𝗟 𝗤𝗨𝗘𝗦𝗜𝗧𝗢 𝗣𝗥𝗢𝗣𝗢𝗦𝗧𝗢:
𝗟𝗮 𝗖𝗵𝗶𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮 𝘂𝗻𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼?
𝗦𝗜 𝗥𝗜𝗦𝗣𝗢𝗡𝗗𝗘:
𝗡𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲.

Nota esplicativa
In alcuni ambiti ecclesiali si stanno diffondendo progetti e proposte di benedizioni per unioni di persone dello stesso sesso. Non di rado, tali progetti sono motivati da una sincera volontà di accoglienza e di accompagnamento delle persone omosessuali, alle quali si propongono cammini di crescita nella fede, «affinché coloro che manifestano la tendenza omosessuale possano avere gli aiuti necessari per comprendere e realizzare pienamente la volontà di Dio nella loro vita»[1].

In tali cammini, l’ascolto della parola di Dio, la preghiera, la partecipazione alle azioni liturgiche ecclesiali e l’esercizio della carità possono ricoprire un ruolo importante al fine di sostenere l’impegno di leggere la propria storia e di aderire con libertà e responsabilità alla propria chiamata battesimale, perché «Dio ama ogni persona e così fa la Chiesa»[2], rifiutando ogni ingiusta discriminazione.

Tra le azioni liturgiche della Chiesa rivestono una singolare importanza i sacramentali, «segni sacri per mezzo dei quali, con una certa imitazione dei sacramenti, sono significati e, per impetrazione della Chiesa, vengono ottenuti effetti soprattutto spirituali. Per mezzo di essi gli uomini vengono disposti a ricevere l’effetto principale dei sacramenti e vengono santificate le varie situazioni della vita»[3]. Il Catechismo della Chiesa Cattolica specifica, poi, che «i sacramentali non conferiscono la grazia dello Spirito Santo alla maniera dei sacramenti; però mediante la preghiera della Chiesa preparano a ricevere la grazia e dispongono a cooperare con essa» (n. 1670).

Al genere dei sacramentali appartengono le benedizioni, con le quali la Chiesa «chiama gli uomini a lodare Dio, li invita a chiedere la sua protezione, li esorta a meritare, con la santità della vita, la sua misericordia»[4]. Esse, inoltre, «istituite in certo qual modo a imitazione dei sacramenti, si riportano sempre e principalmente a effetti spirituali, che ottengono per impetrazione della Chiesa»[5].

Di conseguenza, per essere coerenti con la natura dei sacramentali, quando si invoca una benedizione su alcune relazioni umane occorre – oltre alla retta intenzione di coloro che ne partecipano – che ciò che viene benedetto sia oggettivamente e positivamente ordinato a ricevere e ad esprimere la grazia, in funzione dei disegni di Dio iscritti nella Creazione e pienamente rivelati da Cristo Signore. Sono quindi compatibili con l’essenza della benedizione impartita dalla Chiesa solo quelle realtà che sono di per sé ordinate a servire quei disegni.

Per tale motivo, non è lecito impartire una benedizione a relazioni, o a partenariati anche stabili, che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio (vale a dire, fuori dell’unione indissolubile di un uomo e una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita), come è il caso delle unioni fra persone dello stesso sesso[6].
[...]

mic ha detto...

Ma anche quel responsum - pur se tiene il fronte -, nel testo successivo, contiene elementi spuri...

"La presenza in tali relazioni di elementi positivi, che in sé sono pur da apprezzare e valorizzare", non è comunque in grado di coonestarle e renderle quindi legittimamente oggetto di una benedizione ecclesiale, poiché tali elementi si trovano al servizio di una unione non ordinata al disegno del Creatore.

Inoltre, poiché le benedizioni sulle persone sono in relazione con i sacramenti, la benedizione delle unioni omosessuali non può essere considerata lecita, in quanto costituirebbe in certo qual modo una imitazione o un rimando di analogia con la benedizione nuziale[7], invocata sull’uomo e la donna che si uniscono nel sacramento del Matrimonio, dato che «non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppur remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia»[8].

La dichiarazione di illiceità delle benedizioni di unioni tra persone dello stesso sesso non è quindi, e non intende essere, un’ingiusta discriminazione, quanto invece richiamare la verità del rito liturgico e di quanto corrisponde profondamente all’essenza dei sacramentali, così come la Chiesa li intende.

Anonimo ha detto...

Un DOCUMENTO che vale come il due di coppe quando regna bastoni a briscola, questo perchè non l'hanno voluto dogmatizzare o indottrinare.... non sono stupidi, hanno ribadito quanto detto nel 2021 "NON E' NEL POTERE DELLA CHIESA BENEDIRE COPPIE DELLO STESSO SESSO PER RICONOSCERE TALI UNIONI", ma hanno INVENTATO una nuova benedizione PASTORALE.... soprattutto per proteggere i vescovi tedeschi, evitare lo scisma e di dover scomunicare i sacerdoti modernisti, capito l'inghippo?
Cit. Dorotea Lancellotti

Anonimo ha detto...

ma la maggior parte dei vescovi USA non segue Strickland: https://www.lifesitenews.com/analysis/most-american-bishops-are-going-along-with-pope-francis-blessings-for-homosexual-couples/?utm_source=popular
teresa

Anonimo ha detto...

Sono dei funzionari, non degli uomini di fede, che vi aspettavate?

Cath.ch ha detto...

I vescovi svizzeri si rallegrano per la dichiarazione «Fiducia supplicans» sul significato pastorale delle benedizioni
La conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) in data 19 dicembre 2023 ha pubblicato una dichiarazione a proposito della pubblicazione il 18 dicembre 2023 da parte del Dicastero vaticano per la Dottrina della Fede della dichiarazione «Fiducia supplicans» sul significato pastorale delle benedizioni.

Cath.ch ha detto...

I vescovi svizzeri si rallegrano per la dichiarazione «Fiducia supplicans» sul significato pastorale delle benedizioni
La conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) in data 19 dicembre 2023 ha pubblicato una dichiarazione a proposito della pubblicazione il 18 dicembre 2023 da parte del Dicastero vaticano per la Dottrina della Fede della dichiarazione «Fiducia supplicans» sul significato pastorale delle benedizioni.
(...)
secondo i vescovi svizzeri, la «la dichiarazione «Fiducia supplicans» mostra che la Chiesa offre un posto a tutte le persone. I vescovi sono consapevoli che una Chiesa di questo tipo richiede tolleranza e rispetto reciproco». L’episcopato elvetico riconosce che il percorso sinodale di quest’anno e i dibattiti «nello Spirito Santo che hanno avuto luogo nell’ambito del Sinodo sulla sinodalità hanno aperto un ampio spazio in tal senso». Con la dichiarazione che è stata ora pubblicata, «la Chiesa dimostra di aver riconosciuto e preso sul serio le preoccupazioni sinodali e, in linea con l’Esortazione apostolica «Amoris laetitia», sta adempiendo con coerenza alla sua missione pastorale per tutte le persone», concludono i presuli elvetici.

Anonimo ha detto...

Germania, Austria, Svizzera, Belgio sono ormai paesi completamente modernistizzati. Chi vuole rimanere cattolico in quei paesi già da tempo non ha più alcun contatto con la gerarchia

Anonimo ha detto...

Tutti i cattolici che hanno un minimo di ragione e bisogna purtroppo appellarsi a questa visto che la fede ormai è persa, devono ribellarsi a Bergoglio antipapa l'obbedienza ecclesiale non può disobbedire alla Sacra Scrittura e al Magisteridi sempre.

Anonimo ha detto...

Ora è l'Italia il terzo mondo, non l'Africa!!!!!

Anonimo ha detto...

Il problema è che quasi più nessuno ricorda o conosce - e a maggior ragione mette in pratica - la dottrina tradizionale cattolica inerente a tutti e dieci i comandamenti. Il sacramento della confessione è caduto in disuso. Il resto lo conosciamo, è inutile ripeterlo. La società è lontanissima dal cristianesimo. I tempi di don Camillo sembrano lontani come i tempi degli Etruschi. A parte noi, nessuno si scandalizza per la benedizione in questione, anzi! Probabilmente, ci sarà qualche aggiustamento di facciata, ma esso non cambierà l'attuale situazione.