Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 22 dicembre 2023

Stefano Fontana. Fiducia supplicans e la benedizione di coppie che non sono coppie

Continuano le reazioni alla recente Dichiarazione vaticana. Riprendo l'articolo che segue dal sito dell'Osservatorio Card. Van Thuân. Qui l'indice degli articoli correlati.

Fiducia supplicans e la benedizione 
di coppie che non sono coppie

La teologia si serve della filosofia e questo accade anche quando la teologia incappa in qualche ambiguità o errore non adoperando la ragione come si conviene. Anche la Dichiarazione Fiducia supplicans del Dicastero della dottrina della vede pubblicata ieri non può sfuggire a questa regola. Le sue impostazioni, per nulla convincenti sul piano teologico e dottrinale, dipendono anche da impostazioni per nulla convincenti su quello naturale e filosofico. Succede così che gli effetti negativi della nuova benedizione delle coppie omosessuali e transessuali si riversino non solo sul piano spirituale ma anche su quello morale e sociale, ponendo in crisi principi come l’origine della società e della famiglia da una coppia o il significato sociale della sessualità.

Il concetto di “coppia” ha un alto significato religioso, come testimonia la creazione da parte di Dio della prima coppia, ma ha anche un significato di semplice ragione. Due persone nello stesso scompartimento ferroviario non costituiscono una coppia. Se due persone vivono insieme ma, anche se consenzienti, si fanno violenza reciproca e si strumentalizzano non fanno una coppia. Di due amici si può dire che costituiscano una coppia solo in modo derivato e analogico. Solo lo sposo e la sposa costituiscono una coppia in senso vero e proprio. Il nuovo documento sulla benedizione delle coppie omosessuali su quale idea di coppia si fonda? Su quella del “buon senso” e del realismo della ragione che non si inventa ma rileva la realtà, o sull’artificio del narcisismo individualistico?

Una coppia non è il semplice accostamento tra due individui qualsiasi. Certo, posso avere in mano una “coppia d’assi”, posso avere una coppia di mele, o possedere una coppia di cani. Ma non è di questo che stiamo parlando quando adoperiamo il termine “coppia” con riferimento alle persone. La coppia nasce quando due persone si uniscono in modo complementare non in base ai loro impulsi o sentimenti individuali, ma in ossequio ad una vocazione, che comporta una regola a loro stessi indisponibile. La coppia non si costituisce, viene costituta. C’è una coppia quando i motivi per costituirla e viverla sono indisponibili anche ai due che vi entrano, per questo si può dire che sia la situazione di coppia a costituire i suoi due componenti piuttosto che il contrario. È la famiglia – come si sente dire spesso – a fare il papà, la mamma e i figli, non il contrario. La coppia è sempre più grande delle due persone che la compongono e non risulta dalla loro somma. Nella coppia non c’è aggregazione e tantomeno giustapposizione, ma integrazione complementare in un nuovo tutto, che possiede una sua logica organica e di vita indipendente e superiore alle parti. Per lo stesso motivo la coppia o è indissolubile o non è coppia, o è aperta alla vita o non è coppia. Da essa, infatti, comincia una vita che non dipende più dai due componenti. I componenti sono due, ma la coppia è più di due.

La coppia esige la complementarità tra le due parti, sicché è possibile solo tra uomo e donna. In altri casi la parola coppia o viene usata in senso analogico, come quella tra due amici, o in senso equivoco. La complementarità, ossia l’incontro tra due diversità personali per completarsi insieme, esprime il carattere naturale della coppia, il suo essere “secondo natura”. Se manca la complementarità, come nel caso di due persone dello stesso sesso, viene meno la dimensione naturale, quindi l’indisponibilità e la vocazione, ossia il vivere secondo una regola non propria ma della coppia. In questo caso non si ha nessuna coppia, ma l’accostamento strumentale e la violenza reciproca.

Abbiamo adoperato argomenti di sola ragione e ci siamo mossi sul piano semplicemente naturale. Il piano soprannaturale della grazia non nega mai la verità naturale delle cose, semmai la perfeziona. Quando dovesse negarlo diventerebbe inattendibile perché contrapporrebbe Dio creatore e Dio redentore. Questo deve valere anche per i sacramentali in genere e per le benedizioni in particolare. Ora, cosa dice la ragione naturale al Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede a questo proposito? Gli dice che quella coppia alla quale la Dichiarazione dice di doversi poter dare la benedizione non c’è, non è una vera coppia, ma è solo un aggregato sociologico inventato e frutto di desideri sregolati. Gli dice che si tratta di due individui non complementari tra loro e che nel loro stare insieme si strumentalizzano a vicenda e perfino si fanno violenza. Chi dà la benedizione li vede tutti e due davanti a sé, ne vede due appunto, ma non vede la coppia, non vede la loro unità che, se deriva da interessi irregolari, non costituisce alcuna unità.

Qui sta il grande errore naturale, prima che soprannaturale, della benedizione di una coppia omosessuale. Essa viene trattata come coppia mentre coppia non è. Nessuno può far essere ciò che non è, ma il sacerdote che dovesse benedire una coppia omosessuale pretenderebbe di far essere ciò che non è, con l’assurdo di contraddire, mentre benedice, la creazione e l’ordine finalistico che essa racchiude. Risulta inconsistente fino al ridicolo sostenere che, però, non si tratta di matrimonio. La coppia nel senso vero della parola c’è, almeno in linea di principio, anche nel matrimonio naturale, sicché quando il sacerdote, nella benedizione, trattasse da coppia una coppia che non c’è, è come se la trasformasse da coppia-che-non-c’è in coppia-che-c’è, quindi in matrimonio (naturale).

Alla Dichiarazione Fiducia supplicans bisogna opporsi, quindi, anche sul piano della ragione naturale.
Stefano Fontana - Fonte

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Sì, è necessario spiegare e spiegare di nuovo secondo verità, perché la turpe ipocrisia buonista ha affossato il buon senso. Chi ha conservato il senno deve farsi banditore della verità come sa e può. Oggi questo compito deve essere svolto da ogni credente, per amor di Dio e per sano amore del prossimo.

Anonimo ha detto...

Malgrado la politica terroristica e persecutoria nei confronti dei dissidenti alla linea Bergoglio-Fernandez interi episcopati insorgono: riusciranno a commissariarli tutti ?
Gianni Costanzo

Anonimo ha detto...

NESSUN TEOLOGO POTRÀ CAMBIARE QUESTA REALTÀ
***
di Costanza Miriano
***
Perché abbandonare le persone che provano attrazione verso lo stesso sesso, in balia della loro dolorosa ferita, quando la Chiesa è rimasta l’unica a dire loro la verità, e cioè che il peccato è un veleno?
Se l’intento era quello di aprire sempre più le porte per far entrare più persone, mi pare che non stia funzionando un gran che: le chiese sono sempre più vuote, perché al posto di una Verità annacquata che non ha più sapore la gente preferisce i superalcolici che trova nel mondo.
Se l’intento è invece - come dicono alcuni - tradire intenzionalmente la Verità, allora la cosa è grave.
Quello che è chiaro è che il male è male e fa male, e non si può dire che fa bene. Si devono benedire i peccatori sempre, farli sentire tutti accolti (e tutti siamo peccatori miracolati), il peccato mai. Nessun teologo potrà cambiare questa realtà. E nessuno potrà togliere a Cristo il timone della Chiesa, la sua nave, la sua amata Sposa.

Anonimo ha detto...

Bisogna opporsi!! Giustissimo!! Ma come? Ho tanta paura che si farà come si è fatto con Amoris Laetitia: un po' di critiche e poi ....niente!! E nel frattempo i modernisti preparano la prossima mossa, ben sapendo che finora, diciamo la verità, abbiamo fatto come quel famoso cane, che abbaia.....ma non morde !! Solo che qui il caso è assai più grave di Amoris Laetitia!!

Anonimo ha detto...

... non solo, questa spaccatura, in ogni stato europeo in particolare, metterà modernisti CVIIisti contro i cattolici... esplicitamente venendo incontro ai piani di Davos il cui totalitarismo prevede pianifica incentiva ogni tipo di divisione umana per avere il Potere saldo nelle sue mani. Quando avrete l anello al naso ringraziate anche l argentino.

Anonimo ha detto...

Il concetto di “coppia” ha un alto significato religioso, come testimonia la creazione da parte di Dio della prima coppia, ma ha anche un significato di semplice ragione. Due persone nello stesso scompartimento ferroviario non costituiscono una coppia. Se due persone vivono insieme ma, anche se consenzienti, si fanno violenza reciproca e si strumentalizzano non fanno una coppia.
Stefano Fontana

Anonimo ha detto...

Marco Brilli
18 dicembre 2021
·
La vera obbedienza nella Chiesa Cattolica
Per non cadere in grossolani errori o scivolare verso un soggettivismo tanto caro all’umano genere che
è tendenzialmente superbo per natura e predilige la bontà della propria intelligenza, piuttosto che le sagge indicazioni della Tradizione Magistrale di Santa Romana Chiesa che conserva e trasmette, ciò che nostro Signore Gesù Cristo ha rivelato , io preferisco seguire le indicazioni che l’Atto di Fede, che ogni buon cattolico recita o dovrebbe recitare ogni mattina nelle sue preghiere, ci fornisce :
“ Mio Dio, perché siete verità infallibile,
credo fermamente tutto ciò che Voi avete rivelato
e la Santa Chiesa ci propone a credere……”
Io credo, quindi, che quello che il Magistero della Chiesa Cattolica ha proposto a credere ai fedeli, in qualsiasi momento della Storia dell’Umanità, sia la Verità che Gesù Cristo ha “ rivelato “ agli Apostoli perché la conservassero nel loro insegnamento e la trasmettessero con la loro predicazione a tutti gli uomini.
Quella “Verità”, insegnata dalla Chiesa Cattolica è l’unica che può salvare le nostre anime dalla dannazione eterna .
Quella “Verità” rivelata da nostro Signore Gesù Cristo agli Apostoli e che la Chiesa ci propone a credere
non deve mai essere modificata per nessuna ragione perché la “Verità” insegnata dalla Chiesa Cattolica in qualsiasi momento della Storia dell’uomo è quella rivelata da Dio e come tale è perfetta e come tale non è soggetta a nessuna correzione.
Quindi quello che il Magistero della Chiesa Cattolica ha stabilito essere “ cattolico “ è sicuramente tale e lo sarà sempre fino alla fine dei tempi.
Il “ tempo “ , quindi, non scalfisce, non intacca, non logora quello che la Chiesa Cattolica ha proposto a credere. Il Suo insegnamento rimane sempre limpido, cristallino, perfetto ed è eretico chi tenta di modificare quello che Dio ha rivelato e che la Chiesa ci ha proposto a credere in tutti i tempi.
Quello che Dio non vuole, quello che in maniera grossolana chiamiamo “peccato”, è Dio che lo ha stabilito non l’uomo. E’ indice di una superbia mostruosa volere una Chiesa “diversa” da quella che Gesù Cristo ha stabilito che fosse. La vera obbedienza nella Chiesa Cattolica è seguire il suo insegnamento, rispettare i suoi precetti con cura maniacale e confrontare quello che ci viene indicato come “ cosa nuova “ con tutti gli insegnamenti che la Chiesa ha, nel tempo, impartito ricordando che quella “ cosa nuova “ , per essere anch’essa cattolica, non deve minimamente differire da quelli che l’hanno, nel tempo, preceduta né tanto meno essere da loro “diversa”.
La Religione Cattolica è l’unica chiave di lettura a disposizione dell’uomo per conoscere l’armonia del Creato. Essa è di origine divina, se Dio non si fosse mostrato a Mosè l’uomo non avrebbe mai conosciuto il vero e unico Dio. Questa relazione fra Dio e l’uomo, fatto “ a Sua immagine e somiglianza” , ci assicura di non essere mai “ soli “, di poter chiamare Dio Padre, confidare nella Sua bontà e nella Sua Misericordia se solo Lo accogliamo dentro di noi riconoscendo di essere Sue “ creature “ e di tentare, con tutte le nostre imperfezioni, di volere disperatamente seguire quelli che sono i suoi “comandamenti” e che tutto ma proprio tutto quello che ci circonda è stato creato come “atto di amore” di Dio verso l’uomo , per salvarlo, se l’uomo nella sua libertà lo vuole, dalla dannazione eterna.
Non ci dobbiamo far distrarre dal comportamento di molti uomini di Chiesa, anzi di troppi uomini di Chiesa, che hanno agito o anche oggi agiscono in modo contrario agli insegnamenti del Magistero.
À

Anonimo ha detto...

...segue
Anche fra i dodici Apostoli non solo Giuda tradì Gesù e la parabola del grano e della zizzania è lì per ricordarcelo: là dove ci sono gli uomini il demonio lavora perché il male attecchisca e quindi, purtroppo, non ci dubbiamo mai meravigliare se queste cose sono accadute, accadono o accadranno. L’unico rimedio a nostra disposizione è la ricerca della nostra santità, questa è la vera libertà che dà un significato vero e concreto alla nostra esistenza ma prudentes sicut serpentes simplices sicut columbae.

Anonimo ha detto...

🙏

Anonimo ha detto...

La responsabilità ricadrà sui Vescovi Diocesani che non avranno avuto il coraggio di proibire ai loro sacerdoti di dare benedizioni non dovute a coppie inesistenti per via della loro mancata complementarietà.

Anonimo ha detto...

Hai detto bene: tutto deve concorrere al Great reset deciso a Davos. Ecco perché oggi Francesco ha incontrato Draghi!

Siano lodati Gesu' e Maria! ha detto...

Signore Gesu' abbi pieta' di Simon Pietro!
Signore Gesu', per la Tua misericordia fa che Pietro ripensi e ponga rimedio a tanti passi fatti che costernano il nostro cuore.
Signore Gesu', se Tu vuoi, Tu puoi!
Così Sìa!

Anonimo ha detto...

Stare sul ciglio della tomba lambito già dalle fiamme infernali, non è il massimo che uno si possa augurare!

Anonimo ha detto...

Mi sembra di ricordare che Padre Pio a cui un peccatore chiese una benedizione rispose : " E io dove la attacco questa benedizione"? Con cio' voleva significare che non poteva coprire il suo peccato con una benedizione ma che la sua carne malata doveva essere prima liberata dal peccato e poi avrebbe potuto avere la benedizione.