Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 15 dicembre 2023

Sabato 16 dicembre Messa 'Rorate' a Pavia

Cari Amici,
Domani mattina (sabato 16) alle ore 7,00 nella chiesa di San Luca verrà celebrata una Santa Messa "Rorate"
il formulario sarà quello della Messa votiva della B. V. Maria nel tempo di Avvento, con le letture in latino, e sarà presente il coro gregoriano, che con i canti della tradizione romana antica ci aiuterà a vivere intensamente questa particolare celebrazione.
Infatti questa Messa si celebra prima dell'alba, nella chiesa illuminata solo dalla luce delle candele, per esprimere il desiderio di ogni cuore credente di vedere presto spuntare la luce del Signore Gesù, che "verrà a visitarci dall'alto, da oriente, come sole che sorge".
Che io sappia, è da moltissimi anni che questa suggestiva liturgia non si celebra nella nostra città: speriamo possa diventare una consuetudine annuale per predisporci interiormente all'ormai vicino Natale del Signore.
Domenica la Santa Messa si celebra come di consueto alle ore 10.
Vi attendo!
don Fabio 

* * *
Messa  – Santa Maria in Sabato (con meditazione)
Proprio della Santa Messa qui

Introito

(Sedulius)
(Sedulius) - Salve, sancta parens, eníxa puérpera Regem: qui coelum, terrámque regit in saécula saeculórum.
Ps. 44, 2 - Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi.
V. Gloria Patri…
(Sedulius) - Salve, sancta parens,…

Salve, o Madre Santa, tu hai partorito il Re gloriosamente; egli governa il cielo e la terra per i secoli in eterno.
(Sedulius) - Salve, o Madre santa, che hai dato alla luce il Re: che governa il cielo e la terra nei secoli dei secoli.
Sal. 44, 2 - Erompe dal mio cuore una fausta parola: io canto le mie opere al Re.
Gloria al Padre…
(Sedulius) - Salve, o Madre santa,…

Epistola
(Eccl 24,14-16)
Da principio e prima dei secoli io fui creata, e per tutta l’eternità io non cesserò di essere; nel tabernacolo santo, dinanzi a Lui ho esercitato il mio ministero, poi ebbi fissa dimora in Sion. Nella città santa parimenti posai ed in Gerusalemme è il mio potere. Gettai le mie radici in un popolo illustre, nella porzione del mio Dio, nel suo retaggio, presi dimora tra i santi.

Graduale
Benedícta et venerábilis es, Virgo María: quae sine tactu pudóris invénta es mater Salvatóris. Virgo Dei Génetrix, quem totus non capit orbis, in tua se clausit víscera factus homo. 
Allelúia, allelúia.
Post partum, Virgo, invioláta permansísti: Dei Génetrix, intercéde pro nobis. Allelúia.

Benedetta e venerabile sei, o Vergine Maria: che senza intaccare il pudore diventasti madre del Salvatore. O Vergine Madre di Dio, Colui che tutto l’universo non può contenere si chiuse nelle tue viscere, fattosi uomo.
Allelúia, allelúia.
Dopo il parto, o Vergine, rimanesti inviolata: Madre di Dio, intercedi per noi. Allelúia.

Vangelo
(Luca 11, 27-28)
In quel tempo, mentre Gesù parlava alla folla, avvenne che una donna, tra la folla, alzò la voce e disse: “Beato il seno che ti ha portato e il petto che ti ha nutrito.” Ma egli disse: “Beati, piuttosto, coloro che ascoltano la parola di Dio, e la custodiscono.”

Meditazione
Nell’Introito è scritto: “…al sovrano canto il mio poema“. Il poema è la poesia; e la poesia richiama l’armonia. Le parole poetiche sono ben collegate fra loro e soprattutto sono ben legate alla realtà, se è vero -come è vero- che la poesia è intuitiva comprensione del mistero del reale.La poesia, quella vera, è un perfetto combaciamento tra la parola e ciò che si vede. Dunque, fare di se stesso il poema di Dio vuol dire conformare bene se stesso al volere di Dio e adempiere a quel progetto che Dio stesso ha pensato per ognuno di noi. Ciò è avvenuto nella maniera più perfetta nell’Immacolata.

Alla Regina dello Splendore
Madre, aiutami affinché anch’io possa uniformarmi al volere di Dio e veramente glorificarlo. I miei difetti, le mie negligenze, il mio egoismo fanno resistenza, ma se Tu mi condurrai lungo il sentiero, tutto sarà più facile. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La Messa “Rorate” viene celebrata di notte e prima dell'alba

L’oscurità si è impossessata del mondo e aumenta ogni giorno. C’è però la speranza che arrivino giorni più luminosi. Sì, esiste una luce in questo luogo oscuro – e questa Luce regna trionfante.

La Chiesa rende questa verità ancora più visibile con un’antica tradizione – un po’ dimenticata, a dire il vero – chiamata “Messa Rorate Caeli”. Questa celebrazione è in memoria della Madonna, e riceve questo nome per via delle prime parole dell’antifona in latino cantata all’inizio della Messa, l’antifona Rorate caeli, che significa “Effondete, cieli”.

La Messa è più comune nelle comunità che seguono il Rito Romano, ma è anche un’opzione per le parrocchie che celebrano in lingua volgare.

Simbolismo
Una particolarità di questa Messa è che viene celebrata al buio, solo alla luce delle candele. Deve avvenire di sabato e prima dell’alba. Il suo simbolismo è enorme, un’epressione estrema dell’Avvento.

Visto che in genere viene celebrata all’alba, i caldi raggi del sole illuminano lentamente la chiesa. Questo è un riflesso del tema generale dell’Avvento, un periodo di aspettativa e ansiosa attesa dell’arrivo del Figlio di Dio, la Luce del Mondo.

Nella Chiesa delle origini, Gesù era rappresentato come Sol Invictus, e nel mondo pagano il 25 dicembre era noto come Dies Natalis Solis Invicti (Giorno della Nascita del Sole Invitto).

Sant’Agostino si riferisce a questo simbolismo in uno dei suoi discorsi: “Rallegriamoci, fratelli; rallegratevi ed esultino i popoli. Questo giorno è diventato sacro per noi non per il sole visibile, ma per il suo creatore invisibile, quando una vergine madre, dalle sue viscere feconde e nell’integrità delle sue membra, ha portato al mondo, reso visibile per noi, il suo creatore invisibile”.

Maria
Collegato a questo simbolismo c’è il fatto che questa Messa viene celebrata in memoria della Santissima Vergine Maria, chiamata anche “Stella del Mattino”. Astronomicamente parlando, la “Stella del Mattino” è il pianeta Venere, che viene visto con maggior chiarezza in cielo prima dell’alba e dopo il tramonto.

La Vergine Maria è l’autentica “Stella del Mattino”, che ci indica sempre suo Figlio. In questo modo, la Messa “Rorate” ci ricorda il ruolo di Maria nella storia della Salvezza.

Ci ricorda anche che l’oscurità della notte viene sempre vinta dalla luce del giorno. È una verità semplice, ma che spesso dimentichiamo, soprattutto quando pensiamo che tutto sembra distruggerci. Dio ci tranquillizza, dicendoci che questa vita è temporanea e che siamo forestieri che hanno come destino il Paradiso.

Possiamo anche trovare un bel flash di simbolismo nel costume di tutti i presenti alla Messa “Rorate” di tenere in mano una candela accesa durante la celebrazione. È sicuramente un modo pratico per illuminare la chiesa, ma simboleggia anche che l’oscurità può essere vinta dall’unione di molte luci individuali.

In sostanza, la Messa “Rorate” è una bella tradizione che ci aiuta a entrare nel Tempo d’Avvento. Al di sopra di tutto, ci aiuta a ricordare e a riflettere su una delle verità della nostra fede: l’oscurità è un’ombra passeggera e fugge più rapidamente quando vede una moltitudine di luci.