Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 5 maggio 2015

Giubileo o stagione dei saldi? Aborto: perdono 'a tutte le condizioni' ed 'esteso a tutti i soggetti'....

La notizia che segue - se confermata, ma la fonte è attendibile - presenta diversi punti oscuri e suscettibili di disorientamenti. Al solito frasi buttate lì senza gli indispensabili chiarimenti, che forse questa volta non potranno né dovranno mancare. Che senso ha l'esigenza di manifestare il perdono? Perché la Chiesa, finora, cos'ha fatto? Oppure per manifestare il perdono s'intende che l'errore e il peccato non possono più esser chiamati col loro nome?

Misericordiae vulnus?
Tornano alla ribalta i missionari della misericordia con poteri speciali... dispensatori di perdono a tutte le condizioni. Che significa? Senza pentimento? E, alla fine, il perdono esteso a tutti i soggetti coinvolti; come se il perdono, attraverso la madre, li potesse raggiungere. Dimenticando che il peccato implica la responsabilità personale di ognuno al proprio livello e nessuno può perdonare chi non lo chiede! Sarebbe superfluo affermare che la facoltà di perdonare riguarda anche gli altri soggetti che lo richiedano, perché questo dovrebbe essere ovvio... A meno che non si volessero rammentare le responsabilità connesse, che non sono solo delle madri. Ma perché non dirlo chiaramente?
I "missionari della misericordia", sacerdoti che il Papa invierà nelle diocesi durante il prossimo Giubileo, potranno assolvere anche il peccato del procurato aborto. Lo ha detto mons. Rino Fisichella, capo del dicastero vaticano della Nuova Evangelizzazione e coordinatore degli aventi dell'Anno Santo straordinario.
"Certo, tra le facoltà di perdono che saranno date ai missionari della misericordia ci sarà anche l'aborto", ha detto all'ANSA l'arcivescovo Fisichella. A quali condizioni? "A tutte le condizioni - ha spiegato -. L'aborto è un peccato riservato come tale, perché il vescovo può già concedere di sua iniziativa la facoltà di perdono nelle diocesi, la concede normalmente al canonico penitenziere, e a volte la allarga anche agli altri sacerdoti. In questo caso il Papa la dà anche ai missionari". Alla domanda se questo sia un fatto nuovo, mons. Fisichella ha sottolineato che "è nuova la fisionomia dei missionari, e quindi diventa nuovo ciò che viene dato loro per esplicitare il loro mandato. Ma rimane l'esigenza di manifestare il perdono". Il capo dicastero vaticano ha anche evidenziato che la facoltà di perdono riguarderà in confessione non solo la madre che ha compiuto l'aborto ma anche i medici, gli operatori sanitari e le altre persone che hanno collaborato a procurarlo.
Ne avevamo già parlato: I "missionari della misericordia" avranno addirittura «autorità di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica» (dev'essere un refuso: non si tratta dei peccati che solo la Sede Apostolica può compiere, ma delle scomuniche ad essi connesse).
Tali peccati hanno tutti la scomunica latae sententiae (cioè "sentenza già data": la scomunica è automatica nel momento in cui si commette l'atto) e il Codice di Diritto Canonico li elenca precisamente nei canoni tra il 1367 e il 1388 e sono: 
  • sacrilegi contro l'Eucarestia 
  • violenza contro la persona del Romano Pontefice 
  • la violazione del segreto confessionale 
  • il tentativo di "ordinare prete" una donna (l'ordinazione è comunque invalida) 
  • l'«assoluzione del complice» (cioè il sacerdote che assolve in confessione la persona sua complice in atti contro il sesto comandamento - prima fornicano e poi lui l'assolve - tale assoluzione è invalida tranne se amministrata in pericolo di morte) 
  • l'ordinazione di vescovi senza il consenso del Romano Pontefice

41 commenti:

Alessandro Mirabelli ha detto...

mi chiedo: benedetto uomo (Bergoglio)! Ma sei a conoscenza che per un antico privilegio i peccati la cui remissione e' riservata al vescovo, ma lo sapevi?, per un antico privilegio possono essere assolti dai sacerdoti degli Ordini mendicanti? E tu sai quali sono gli ordini mendicanti? Sono: francescani (minori, conventuali, cappuccini), domenicani, trinitari, agostiniani (semplici e recolletti) serviti e carmelitani (semplici e scalzi). Ed in quale diocesi non e' presente almeno uno di codesti Ordini?

Rr ha detto...

Alessandro,
lui non è a conoscenza del90% delle cose che un buon cattolico- ed io non sono tra questi, perché al vostro confronto sono una capre- conosce.
E ' tutto uno spot pubblicitario. "Calendario degli eventi" e che è? L'Expo? dovrebbe essere "Ccalendario delle Celebrazioni e dei Solenni Riti", no ?
Ma non sia mai che la chiesa si faccia conoscere come Chiesa!
Rr

Anonimo ha detto...

Osservazione perfetta, Mirabelli.
Questa storia dei missionari puzza (spuzza, direbbe il vdR) di trovata pubblicitaria.
Quanto invece alla frase incriminata:
"Il capo dicastero vaticano ha anche evidenziato che la facoltà di perdono riguarderà in confessione non solo la madre che ha compiuto l'aborto ma anche i medici, gli operatori sanitari e le altre persone che hanno collaborato a procurarlo",
sarà anche detto male (come sempre) ma vuol semplicemente dire che non solo le madri che si confesseranno verranno perdonate, ma anche i medici, gli infermieri etc. che si confesseranno.
Non credo che in buona fede si possa credere che il capo dicastero intendesse una assoluzione per procura, dai... suvvia!
humilitas

mic ha detto...

Non lo crederei neppure io, humilitas. Ma che ragione c'è di esplicitarlo? Il peccato è sempre quello.
A meno che non si volessero rammentare le responsabilità connesse, che non sono solo delle madri. Ma perché non dirlo chiaramente?

Comunque ciò che fa più problema è quel "A tutte le condizioni".

Alessandro Mirabelli ha detto...

Giubileo o stagione dei saldi?
Con Bergoglio non può che essere sempre e solo stagione dei saldi, svendita di secoli e secoli di riflessione teologica sul sacramento della Penitenza.
Qualcuno di voi potrebbe confermare o smentire se c'è un modo per restar cattolici nonostante l'attuale vdr? Non ho ancora digerito l'ultima telefonata a Bonino. Sarebbe interessante sapere se il vdr aveva anche telefonato al card. francis E. George, deceduto poche settimane fa, morto dopo una lotta pluriennale contro il cancro.

Alessandro Mirabelli ha detto...

Fisichella, Fisichella ... perché anziché continuare la tua carriera in Formula 1 ti sei messo a fare il prelato?

Alessandro Mirabelli ha detto...

@ Rr: e' tutto uno spot pubblicitario.
Santissime parole.

Anonimo ha detto...

Concordo, Mic. "A tutte le condizioni" fa problema di brutto.
Tento una spiegazione di critica testuale...
Che il solito sgrammaticato intendesse "a tutte condizioni"?

humilitas

Alessandro Mirabelli ha detto...

OT. Vedo ora su papale papale 2 foto del vdr. In una si vede chiaramente che la manica destra e' sdrucita. Possibile? Fotomontaggio?

Anonimo ha detto...

Dalla Germania si levano nuovi dubbi (non solo teologici) sul Papa

L’invettiva di Spaemann e l’inchiesta di Cicero

http://www.ilfoglio.it/chiesa/2015/05/05/cicero-papa-spaemann-chiesa-sinodo___1-v-128428-rubriche_c135.htm

Anonimo ha detto...

scusate, mi è saltato un pezzo, avevo scritto che si può integrare pensando che manchiuna parola:
"a tutte le CONSUETE condizioni"
avevo messo le parentesi uncinate come usa in filologia, ma si vede che il blog non le accetta!

humilitas

Anonimo ha detto...

Ma Bergoglio manderà un missionario di misericordia a Msgr Williamson?


Mi pare di no....



Romano

mic ha detto...

Quelle che chiami "croci uncinate", cara humilitas, vengono usate per i tag nel linguaggio html, quello che 'costruisce' la pagina, e racchiudono i comandi che agiscono ma non sono visibili...

Gederson Falcometa ha detto...

"Che senso ha l'esigenza di manifestare il perdono?"

Cara Mic,

Giusta domanda! Anche la confessione comunitaria non ha avuto il fine di manifestare il perdono? E che cosa ha fatto, non ha lasciato i confessionari vuoti? Questa necessità di manifestare il perdono, nel modo che è fatta, non colpisce il sacramento della pennitenza?

Vedendo ciò che face Francesco, sospetto che i "missionari della misericordia" saranno laici e donne (e può essere che se trovi tra loro alcuni non cattolici). Inoltre a questo, il fine "dell'esigenza di manifestare il perdono" non sarà abolire la penna che genera il bisogno di perdono? Se il perdono può essere consegnato di forma così tanto facile, la penna non può essere con la stessa facilità abolita?

Gederson Falcometa ha detto...

miseridiscordiae vulnus...

Anonimo ha detto...

il proposito dei missionari di misericordia implica che la Chiesa prima di Bergoglio non ha mostrato la misericordia e che ha ostacolato il perdono di peccatori...


Romano

Anonimo ha detto...

Pardon, Mic, è vero, mi ero dimenticata del fatto che le parentesi uncinate hanno un significato preciso in html e quindi non si possono usare nel testo. E ovviamente nel foglio di stile non c'è un tag chiamato consuete, suppongo...
Starò più attenta. Comunque ribadisco, secondo me nel comunicato ANSA manca una parola (è il solito formulario che si usa anche per le indulgenze, no?, "alle consuete condizioni"). Diversamente, Fisichella è fuori come un balcone. Già so che molti diranno che la spiegazione è proprio questa... Ma io non credo.
humilitas

Gederson ha detto...

""Che senso ha l'esigenza di manifestare il perdono?"

Cara Mic,

Il senso di questo non sarà quello del pensiero di Lutero "pecca pure fortemente, ma credi più fermamente e sarà salvo"? Se non mi ricordo male, Lutero ha detto queste parole in una discussione sulla misericordia.

Anonimo ha detto...

"A tutte le condizioni" ... richieste dalla confessione?

Caterina63 ha detto...

Farò il bastian contrario o l'avvocato del diavolo ma.... questo articolo è quel stracciarsi le vesti inutilmente ^__^
qui ci se la prende con i "sacerdoti della misericordia" che il Papa invierà nell'Anno del Giubileo, ma attribuendogli molte interpretazioni falsate perchè basta leggere la Bolla ed altri interventi recenti del Papa per capire che c'è chiaro il richiamo AL PENTIMENTO ED ALLA CONFESSIONE DEI PECCATI commessi e del resto il Papa non invierà dei laici, ma dei sacerdoti appunto perchè assolvano, sì, ma nel confessionale!!!
Ora, in ogni GIUBILEO che si rispetti c'è sempre stato da parte del Pontefice un ricorso all'uso della Misericordia attraverso, per esempio le indulgenze, anche queste - copiose e ricche - si ottengono alle "solite condizioni" che sono :
il pentimento, la confessione, la Comunione, le opere di bene e la preghiera per il Pontefice e per il suffragio dei Defunti.
Nel Giubileo del Duemila Giovanni Paolo II fece la stessa cosa e da catechista me lo ricordo bene. Incaricò i Vescovi di autorizzare i parroci ad assolvere coloro che erano stati imbrigliati nel peccato dell'aborto, anche alle mamme che avevano abortito se, appunto, pentite del fatto avessero chiesto in quell'Anno, l'assoluzione del peccato che come sappiamo è riservato alla Santa Sede o al Vescovo del luogo.
Non comprendo questo scandalizzarsi anche perchè la domanda "senza pentimento?" trova già risposta in molti richiami del Papa alla confessione, ad accogliere la misericordia, ed è ovvio che farà ricorso ad essa solo chi davvero sarà pentito.

Angheran70 ha detto...

Mi pare che la dichiarazione di Fisichella , se riportata correttamente, tagli le gambe a qualsiasi interpretazione bonaria.

A quali condizioni ?

"A tutte le condizioni".

E tanti saluti al pentimento..Questo sarà l'unico concetto che arriverà al pubblico.

Anonimo ha detto...

tecnicamente credo abbia ragione Caterina63. Ma propagandisticamente (e questo conta, oggi), hanno ragione tutti gli altri. E non è una cosa da sottovalutare

Josh ha detto...

però Caterina non saprei se tutto è così chiaro e palese.

va bene, tento di seguirti: intanto si potrà dire che è solo un'ANSA, come sappiamo stringata, come sa chiunque abbia lavorato presso una redazione. Eppure delle ambiguità ci sono, e data la delicatezza del tema non ci dovrebbero essere. Ma anche la Bolla non tratta le cose in modo così completo.

prelevo:

" la facoltà di perdono riguarderà in confessione non solo la madre che ha compiuto l'aborto ma anche i medici, gli operatori sanitari e le altre persone che hanno collaborato a procurarlo. "

quindi chi vuole quel perdono dovrà andare in confessione; non solo la madre mancata, ma anche i medici, gli operatori sanitari....
ma alla confessione devono andarci tutti individualmente se pentiti, non è una sorta di assoluzione di massa...ma non è specificato così bene.

Però dove è che si richiama davvero a pentimento? mah

E, poniamo: la madre mancata, resasi conto che ha commesso un ...errore, poniamo non abortirà più, se vuol fare vita cristiana.

ma i medici e gli operatori sanitari, dato il tipo di lavoro e la legislazione, continueranno a praticare aborti seriali, anche dopo aver ricevuto la "misericordia"?

Questa misericordia perdona gli errori del passato, o è un condono preventivo anche degli errori del futuro?

In compenso, la Bonino circola in Vaticano, con la sua eredità non solo di aborto, eutanasia, divorzio breve, ma anche di negare la sepoltura ai feti abortiti, per sottolineare che non si tratta di creature, di persone, quindi che non si tratta di omicidio, ma di "contenuto" biologico dell'utero.

Caterina, poi scrivi:

"Non comprendo questo scandalizzarsi anche perchè la domanda "senza pentimento?" trova già risposta in molti richiami del Papa alla confessione, ad accogliere la misericordia, ed è ovvio che farà ricorso ad essa solo chi davvero sarà pentito."

mah, di pentimento, ravvedimento, e abbandono del peccato e vita nuova santificata non ho sentito parlare così nettamente. Mi sbaglierò io, ma non l'ho sentito, nè trovato scritto così a chiare lettere. Si è parlato in certi modi di misericordia, talvolta di confessione, isolatamente, ma molto poco di pentimento e santificazione.
Il tutto assume così connotati un po' da "pecca fortiter sed crede fortius" al mio orecchio.
Ma saranno appunto le mie orecchie.

Anonimo ha detto...

Con il dovuto rispetto per i tanti commenti, ma, leggendo le notizie, perlomeno come sono riportate on line e su cartaceo, pare un tana libera tutti, perché non viene specificato a chiare lettere come viene perdonato il peccato dell'aborto fatto e procurato, stante il fatto che i medici abortisti ne fanno a iosa, tralascio il caso di quelli obiettori di coscienza nelle strutture pubbliche e poi abortisti nelle private, sbaglio o un tempo chi abortiva veniva scomunicato? Che vuol dire missionari della misericordia? Le parole di Cristo 'Và e non peccare più' valgono ancora? Perché dal sunto delle news pare che sia un perdono che non implica l'obbligo tassativo di non peccare più, ergo è inutile, il peccato è grave, anzi gravissimo, altro che misericordia ad un tanto al kilo, altro che spussa, qui è decomposizione ammorbante.....Anonymous.

Josh ha detto...

Riflessione ispirata dalla nota di Caterina.
Ho sott'occhio la Bolla:

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/apost_letters/documents/papa-francesco_bolla_20150411_misericordiae-vultus.html

Posso capire come e perchè voglia rivolgersi in questo modo.
Ma voglio rilevare cosa è mancante o sminuito:

prelevo per es. il § 2

"2. Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato."

ma di ravvedimento, pentimento, santificazione, giustizia, le condizioni di riceverla quella misericordia, cioè >>troncarla col peccato<< non c'è traccia.

ancora una parte del § 3

"Dinanzi alla gravità del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono. La misericordia sarà sempre più grande di ogni peccato, e nessuno può porre un limite all’amore di Dio che perdona. Nella festa dell’Immacolata Concezione avrò la gioia di aprire la Porta Santa. Sarà in questa occasione una Porta della Misericordia, dove chiunque entrerà potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza."

e dove sono le condizioni per l'uomo di ricevere questa misericordia? pentimento?

dal 5

"Affideremo la vita della Chiesa, l’umanità intera e il cosmo immenso alla Signoria di Cristo, perché effonda la sua misericordia come la rugiada del mattino per una feconda storia da costruire con l’impegno di tutti nel prossimo futuro. Come desidero che gli anni a venire siano intrisi di misericordia per andare incontro ad ogni persona portando la bontà e la tenerezza di Dio! A tutti, credenti e lontani, possa giungere il balsamo della misericordia come segno del Regno di Dio già presente in mezzo a noi."

dov'è il pentimento richiesto??

nel 14, si dice

"Misericordiosi come il Padre, dunque, è il “motto” dell’Anno Santo. Nella misericordia abbiamo la prova di come Dio ama. Egli dà tutto se stesso, per sempre, gratuitamente, e senza nulla chiedere in cambio."

Vero che Dio si dona sempre e infinitamente e quante volte non Lo capiamo.

Ma davvero non ci chiede mai nulla in cambio, nemmeno di obbedirGli e amarLo, o di darGli un assenso nella nostra vita?

(continua)

murmex ha detto...

Perdonate l' OT.Ieri è apparso su Avvenire(non lo comprerei , arriva gratuitamente )un trafiletto di Gennari irridente nei confronti di chi ha firmato la supplica al Papa (definiti principi , nobili di varia levatura , improbabili sovrani un po' esotici , nostalgici del Papa re ...come fossero paria e non fedeli come gli altri ...senza menzione ovviamente di tutti gli altri ,fra cui prelati.La supplica viene definita " un po' prepotente "Non ho mai scritto a giornali ,stavolta la disonestà intellettuale mi ha irritata e ho mandata una e mail alla rubrica delle lettere al giornale .Verrà pubblicata ? Certo è impressionante il pensiero unico ferreo di quel giornale

Josh ha detto...

riprendo dalla Bolla:

l'aggettivo "pentito" compare la 1ma volta nel § 17, ma di conversione intesa pienamente e pentimento, con proposta di vita santa non ho trovato traccia.

nel § 18
"(i missionari della misericordia inviati dal vaticano) Saranno, soprattutto, segno vivo di come il Padre accoglie quanti sono in ricerca del suo perdono. Saranno dei missionari della misericordia perché si faranno artefici presso tutti di un incontro carico di umanità, sorgente di liberazione, ricco di responsabilità per superare gli ostacoli e riprendere la vita nuova del Battesimo."

importante quanto al 19, perchè ci si sbottona un po':

"Il mio invito alla conversione si rivolge con ancora più insistenza verso quelle persone che si trovano lontane dalla grazia di Dio per la loro condotta di vita. Penso in modo particolare agli uomini e alle donne che appartengono a un gruppo criminale, qualunque esso sia. Per il vostro bene, vi chiedo di cambiare vita. Ve lo chiedo nel nome del Figlio di Dio che, pur combattendo il peccato, non ha mai rifiutato nessun peccatore."

lì di cambiare vita lo si chiede, certo, anche se si parla di corruzione criminale, politica o economica. Ma non si parla così nettamente di cambiare vita negli altri casi. Esistono anche peccati contro Dio. Non solo corruzioni eclatanti e pubbliche.
Di santificazione direttamente non se ne parla come una meta; ma non basta nemmeno una correttezza civile....

al 20, nell'equilibrio tra giustizia e misericordia, si devia subito dalla giustizia dicendo che porta al legalismo. E allora pare più importante la fede dell'operare giustamente.
Pare non si voglia ammettere che Gesù quando ha perdonato i peccatori ha detto anche "va e non peccare più".

Josh ha detto...

nel 20, dice

"Anche l’apostolo Paolo ha fatto un percorso simile. Prima di incontrare Cristo sulla via di Damasco, la sua vita era dedicata a perseguire in maniera irreprensibile la giustizia della legge (cfr Fil 3,6). La conversione a Cristo lo portò a ribaltare la sua visione, a tal punto che nella Lettera ai Galati afferma: « Abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della Legge » (2,16). La sua comprensione della giustizia cambia radicalmente. Paolo ora pone al primo posto la fede e non più la legge. Non è l’osservanza della legge che salva, ma la fede in Gesù Cristo, che con la sua morte e resurrezione porta la salvezza con la misericordia che giustifica. La giustizia di Dio diventa adesso la liberazione per quanti sono oppressi dalla schiavitù del peccato e di tutte le sue conseguenze. La giustizia di Dio è il suo perdono (cfr Sal 51,11-16)."

questo passaggio ha un che di luterano cfr. questione Giustificazione, di cui abbiam detto tante volte.
Ma questo passaggio procede come che non ci siano anche richieste di santfiicazione da parte del Signore sulla nostra condotta.
Perchè Paolo dice anche: "resteremo nel peccato affinchè abbondi la grazia? non sia mai!"
(cfr Romani 6)

si sfiorano i temi focali invece in queste frasi, ma in che modo? :

"21. La misericordia non è contraria alla giustizia ma esprime il comportamento di Dio verso il peccatore, offrendogli un’ulteriore possibilità per ravvedersi, convertirsi e credere."
(...)
"Se Dio si fermasse alla giustizia cesserebbe di essere Dio, sarebbe come tutti gli uomini che invocano il rispetto della legge. La giustizia da sola non basta, e l’esperienza insegna che appellarsi solo ad essa rischia di distruggerla. Per questo Dio va oltre la giustizia con la misericordia e il perdono. Ciò non significa svalutare la giustizia o renderla superflua, al contrario. Chi sbaglia dovrà scontare la pena. Solo che questo non è il fine, ma l’inizio della conversione, perché si sperimenta la tenerezza del perdono. Dio non rifiuta la giustizia. Egli la ingloba e supera in un evento superiore dove si sperimenta l’amore che è a fondamento di una vera giustizia. Dobbiamo prestare molta attenzione a quanto scrive Paolo per non cadere nello stesso errore che l’Apostolo rimproverava ai Giudei suoi contemporanei: « Ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio. Ora, il termine della Legge è Cristo, perché la giustizia sia data a chiunque crede » (Rm 10,3-4). Questa giustizia di Dio è la misericordia concessa a tutti come grazia in forza della morte e risurrezione di Gesù Cristo. La Croce di Cristo, dunque, è il giudizio di Dio su tutti noi e sul mondo, perché ci offre la certezza dell’amore e della vita nuova."

al 22
"Nel sacramento della Riconciliazione Dio perdona i peccati, che sono davvero cancellati; eppure, l’impronta negativa che i peccati hanno lasciato nei nostri comportamenti e nei nostri pensieri rimane. La misericordia di Dio però è più forte anche di questo. Essa diventa indulgenza del Padre che attraverso la Sposa di Cristo raggiunge il peccatore perdonato e lo libera da ogni residuo della conseguenza del peccato, abilitandolo ad agire con carità, a crescere nell’amore piuttosto che ricadere nel peccato."

questo avviene grazie ai Sacramenti che significando causant e alla rigenerazione nello S.S., citarlo anche in breve sarebbe stato d'aiuto.

ci si avvia alla fine con....

"23. La misericordia possiede una valenza che va oltre i confini della Chiesa. Essa ci relaziona all’Ebraismo e all’Islam, che la considerano uno degli attributi più qualificanti di Dio."

e anche lì non pare necessaria conversione, da quelle "nobili" (sic) tradizioni.

Anonimo ha detto...

"23. La misericordia possiede una valenza che va oltre i confini della Chiesa. Essa ci relaziona all’Ebraismo e all’Islam, che la considerano uno degli attributi più qualificanti di Dio."

Ecco perchè Filoni può invitare anche i musulmani al giubileo.
Ma la Grazia di Cristo, Unico Signore, dov'è andata a finire?

Josh ha detto...

"La Croce di Cristo, dunque, è il giudizio di Dio su tutti noi e sul mondo, perché ci offre la certezza dell’amore e della vita nuova."

certo, ma in dettaglio, per aiutarci anche a capire, ci sarebbe molto di più.

_la Croce è anche segno di come Dio considera il peccato.
Non c'è remissione senza spargimento di sangue, si credeva nell'AT, e in maniera sconvolgente Dio si incarna in Cristo per pagare il prezzo della nostra Redenzione, riscatto che mai noi avremmo potuto dare per la nostra anima;
_nell'Espiazione compiuta da Cristo è anche tutto il peso dei nostri peccati;
_il nostro peccato è stato lavato col Sangue di Gesù, vero Dio e vero Uomo, Dio incarnato, crofisso, risorto;
_nella Croce manifesta sia il giuedizio su noi, sul peccato che odia, e la grandezza del Suo perdono;
_nella Resurrezione Gesù ci libera dal peccato e dalla morte;
_ci perdona, a patto che iniziamo un percorso di conversione e santificazione in Comunione con Lui;
-è per il Suo Sangue versato che ci vien fatta misericordia;
_anche noi possiamo vincere il peccato, in quella vita nuova, solo con Lui, finchè restiamo in Comunione con Lui.

1Giovanni 1,7

Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.

Matteo 19,17

Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti».

1Giovanni 2,4

Chi dice: «Lo conosco» e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui;

1Giovanni 3,24

Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui. E da questo conosciamo che dimora in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

Marco P. ha detto...

"….è nuova la fisionomia dei missionari, e quindi diventa nuovo ciò che viene dato loro per esplicitare il loro mandato…”.

In che senso è nuova la “fisionomia” dei missionari ? Cambia la peculiarità dei missionari ?
Questi tradizionalmente sono mandati ad annunciare il Vangelo:
Ite missa est: tutti i battezzati sono missionari nell’ambito spazio temporale in cui la Provvidenza li ha collocati.
(Certo adesso con “la Messa è finita andate in pace” pare che la missione termini prima di coninciare).

Adesso invece che cosa è cambiato, che cosa “diventa nuovo”, che cos’è questo “nuovo” che viene “dato loro per esplicitare il loro mandato “? Questo non viene spiegato. Se si intende il fatto di poter assolvere da peccati normalmente riservati all’Ordinario, ha già chiarito Mirabelli qui sopra che tale facoltà è tradizionalmente attribuita agli ordini mendicanti, quindi nulla di nuovo.
Ma forse il “nuovo” sta tra le righe, si legge infatti che:
"Certo, tra le facoltà di perdono che saranno date ai missionari della misericordia ci sarà anche l'aborto",
qualsiasi penitenziere (missionario o non) nell’atto del suo ministero non perdona ma assolve in quanto chi perdona e rimette i peccati è sempre e solo il Signore. I farisei si scandalizzavano perché Gesù pretendeva rimettere i peccati (parabola del paralitico: “ti sono rimessi i tuoi peccati”; e poi a dimostrare per gli increduli: “prendi il tuo lettuccio e va a casa”), ma Egli essendo Dio proprio questo faceva. I farisei sapevano che il peccato è qualche cosa che non permette di essere in comunione con Dio e, non avendo la Fede e vedendo in Gesù solo un uomo non capivano come Egli potesse sanare tale realtà.
Quindi al presente i casi possibili sono tre:
- o si crede che l’uomo possa rimettere i peccati (visione immanente)
- o si crede che i peccati non siano ciò che ci mette fuori dalla comunione con Dio, ora e per l’eternità (visione naturalista)
- o si utilizza un linguaggio approssimativo e inconsapevolmente, ma effettivamente, fuorviante (nessuna visione)
Nei primi due casi siamo nel modernismo, nel terzo siamo già oltre, ne stiamo raccogliendo i frutti, siamo in pieno deserto.

“…Ma rimane l'esigenza di manifestare il perdono".
Io direi invece che rimane l’esigenza di manifestare il pentimento.

Comunque mi pare che tutta questa faccenda faccia il paio con la prossima manifestazione presente – forse - la Bonino in Vaticano, lei che contribuì attivamente alla pratica e diffusione dell’aborto. Visto che ci saranno parecchi bambini la potrebbero chiamare non già “fabbrica della pace” ma piuttosto “conta dei sopravvissuti”.

Rr ha detto...

A Marco P.: complimenti per la " conta dei sopravvissuti" che sintetizza perfettamente un mio post di due o tre gg fa.
Per Fisichella: l' ho sentito stamane al GR1 con le mie orecchie-a quali condizioni?- -a tutte le condizioni-
Quindi: non alle consuete condizioni, o alle condizioni della Confessione, o alle condizioni dei giubilei precedenti.
Ergo, chi ascolta, pensa di poter , se del caso, essere perdonato a tutte le condizioni, quindi a qualsiasi condizione.
Fisichella, quando vuole, anche parlando in pubblico e senza un testo scritto, sa essere estremamente preciso. Se rimane ambiguo, è perché lui, o chi per lui, vuole l' ambiguità. Perche di notte tutti i gatti sono bigi.
Mia malignità: ma com'è che tra tutti i peccati mortali, han parlato solo dell' aborto e non, che so, del pariricidio o matricidioo dell' omicidio, sic etimpliciter ?
Non sarà legato alla telefonata alla Bonino ed alle pesanti critiche rivolte per i suoi pregressi aborti?
Rr
.

Gederson Falcometa ha detto...

Cara Caterina63,

Può mostrare per noi ciò che lei afferma?

Particolarmente ho letto la bolla e non ho trovato nulla di ciò che lei ha detto.

Gederson Falcometa ha detto...

"Il tutto assume così connotati un po' da "pecca fortiter sed crede fortius" al mio orecchio."

Caro Josh,

Anche al mio orecchio la cosa suona così.

E questo pensiero di Lutero è la sintese della sua dottrina della giustificazione o sia l’uomo non si salva per i suoi meriti, ma è giustificato (ovvero di forma nominalista è considerato giusto) in virtù della sua fede nella divina misericordia. Esiste anche la tese luterana del “simul iustus et peccator”.

Il vuoto della dottrina cattolica della salvezza è evidente. Sembra che oggi per essere salvo, dobbiamo dialogare con tutti e fare l'ecumenismo. Ma fare delle opere per la propria salvezza, adesso viene considerato come pelagianesimo (E l'ecumenismo e il dialogo non è pelagianesimo?). Sappiamo che la supremma legge della Chiesa è la salvezza dell'anime, ma non mi ricordo di nessuno Papa conciliare parlando delle opere per la salvezza che sono una colaborazione con la grazia. Invece di Ratzinger e Bergoglio vediamo una accusa di pelagianesimo* ai cattolici che colaborano con la grazia per la propria salvezza.

Per fine, raccomando la lettura del testo " L’influsso di Lutero dietro la “tesi Kasper”?" disponibile nel indirizzo: http://disputationes-theologicae.blogspot.com.br/2014/12/linflusso-di-lutero-dietro-la-tesi.html




*Leggere l'articolo di Andrea Tornielli "Francesco, Ratzinger e il rischio del «pelagianesimo»" http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-benedetto-xvi-benedict-xvi-benedicto-xvi-25586/

Josh ha detto...

voglio mettere in evidenza un altro elemento.
dalla Bolla, al 20:

"Anche l’apostolo Paolo ha fatto un percorso simile. Prima di incontrare Cristo sulla via di Damasco, la sua vita era dedicata a perseguire in maniera irreprensibile la giustizia della legge (cfr Fil 3,6)."

Di nuovo, il tentativo di opporre giustizia e misericordia, e chi è attento alle norme anche ecclesiali e di dottrina fatto passare per fariseo; in realtà, Saulo non perseguiva tanto la Legge in dettaglio, ma perseguitava fisicamente i Cristiani. Poi si converte, e riprendo dal 20:

"La conversione a Cristo lo portò a ribaltare la sua visione, a tal punto che nella Lettera ai Galati afferma: « Abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della Legge » (2,16). La sua comprensione della giustizia cambia radicalmente. Paolo ora pone al primo posto la fede e non più la legge. Non è l’osservanza della legge che salva, ma la fede in Gesù Cristo,..."

attenzione, perchè la fede in Cristo è comunque anche in S. Paolo una fede che deve operare (a meno che non lo leggiamo, forzandolo, alla luterana)

Efesini 4,28

"Chi rubava non rubi più"

Galati 5,6

"Poiché in Cristo Gesù non è la circoncisione che conta o la non circoncisione, ma la fede che opera per mezzo della carità."

e vediamo S. Giacomo. Una volta avuta la fede, una volta ricevuta la misericordia?

Giacomo 2,14

Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo?

Giacomo 2,17

Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa.

Giacomo 2,20

Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza valore?

Matteo 3,8

Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento.

riprendo col testo della Bolla, al 20:

"Non è l’osservanza della legge che salva, ma la fede in Gesù Cristo, che con la sua morte e resurrezione porta la salvezza con la misericordia che giustifica. La giustizia di Dio diventa adesso la liberazione per quanti sono oppressi dalla schiavitù del peccato e di tutte le sue conseguenze. La giustizia di Dio è il suo perdono (cfr Sal 51,11-16)."

perchè non viene detto, come nei Vangeli, che ricevuta la fede, e ricevuto il perdono, dobbiamo "fare frutti degni del ravvedimento"?

Gesù ci libera, certo. Ma ci lascia liberi di peccare? dalla Bolla non è affatto chiaro il pentimento. Paolo spiega chiaramente, nelle sue...liste: chi rubava non rubi più, chi uccideva..chi mentiva...più.
Qui invece, dopo aver ricevuto misericordia, pare non esserci null'altro, solo che Dio ci vuole felici.

se a questi concetti abbiniamo:
_chi sono io per giudicare?
quindi il peccato non viene nominato e definito;
_“L’ingerenza spirituale nella vita personale non è possibile” (intervista alla Civiltà cattolica)
_“ciascuno di noi ha una sua visione del bene” e “noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il bene” (intervista a Scalfari)
_si può omettere mai che in ciò che l’uomo può pensare sia il bene opera sempre anche il peccato?
Se il Bene fosse ciò che l’individuo pensa sia bene, e la convergenza di questi pensieri salvasse l’uomo, che necessità ci sarebbe stata della legge positiva in genere, della legge di Dio in particolare, e dell’Incarnazione e del Sacrificio del Figlio?

_l'idea che il “solo” modo di amare Dio sia l’amore degli altri, che altera Mc 12, 28-34, e legittima un cristianesimo sociale-sentimentale che fa a meno del mistero di Dio, e dell'aspetto verticale della Croce.

Qui si dice che Dio è sempre tutto perdono e misercordia. Certo, è anche questo. Ma non solo questo.
Che alla fine sarà Giudice non è nemmeno accennato.
Come non si approfondisce la questione pentimento e come deve essere la vita nuova (cioè piena di virtù) del redento che deve camminare verso la santificazione.

rr ha detto...

Come ho già detto, e tutta pubblicità, PR.
Da mesi, ormai, da quest'estate in particolare, con il carnaio dei Cristiani in Siria ed Irak, e il VdR zitto, e poi il pugno, e poi i conigli, insomma, l'audience era nettamente calata. Non più "folle oceaniche "(ma non erano di Hitler, Stalin e Mussolini?), non più presenze quotidiane tra le prime tre notizie in radio e TV. E visto che a Pasqua il lavaggio dei piedi di non so chi, non ha fatto più di tanto notizia ("gone there, done that") si sono inventati il Giubileo della Misericordia, così da tentare di riempire nuovamente Roma come per l'Anno della Fede e gridare nuovamente 100.000 in Piazza S. Piero, nuovo record ! In più si utilizzerà il "traino" per incasinare il Sinodo. A breve uscirà la Mega enciclica, e si avrà un altro bel successo di PR.
Per il 2016, oltre al giubileo, che passati due-tre mesi al massimo, non interesserà più mediaticamente parlando, si inventeranno qualche altra cosa. Ricordatevi che a capo delle PR vaticane c'è un Americano, abbiamo detto tutto.
rr

Josh ha detto...

Gederson, anche ora, come stamattina abbiamo scritto insieme come simili, senza che avessi visto il tuo messaggio.
Certamente che c'è del luteranesimo, in quel testo lì, e altrove, ed è molto triste. Ma nonostante la distanza (solo chilometrica), ci capiamo sempre alla perfezione.

Rosa, senz'altro poi l'effetto spot dei lanci inusitati è una costante. Gli americani in questo settore sono esperti di baracconate.
Se si parla di misericordia a buon mercato, poi....

Rr ha detto...

Misericordia a buon mercato, ma non per i vu' cumpra', che ormai spadroneggiano in meta' Roma..Quindi affinché i pellegrini non siano importunati, il Vaticano predisporrà dei percorsi protetti di avvicinamento alle Basiliche sede dei riti giubilari.
Almeno così ho capito da un trafiletto del "Tempo" di Roma.
Rr

Luisa ha detto...

Dov`è Caterina?
Perchè non risponde alle osservazioni di chi ha reagito al suo commento, in particolare Josh?

Leggo su papale papale che Caterina è molto vicina a chi gestisce quel blog, il quale, nel suo ultimo articolo, dopo averle detto la sua riconoscenza, ha sparato le sue pallottole di carta contro questo blog, partendo appunto da questo post.
Sarebbe corretto, mi sembra, di non limitarsi a venire qui per "far lezione" ma prestare attenzione agli argomenti altrui.

Josh ha detto...

Luisa, va bene così.

Noto comunque che anche "altrove" dove si cassano le nostre serene riflessioni anche senza leggerle,
bollandole come livorose, odiose e simili,
si continua a dire di aver trovato nella Bolla molti richiami a penitenza, ravvedimento, pentimento e vita santa,
quando il testo è lì, e questi inviti a pentirsi, convertirsi, non ripetere più il peccato grave, non ci sono propriamente.

Allora si dice che i richiami a pntimento "sono scontati", impliciti, ovvii.
Quindi ciò che è scontato e ovvio si ammette allora che non è detto apertamente.
Ma il pentimento e la santificazione sono davvero ovvii per il cattolico medio di oggi? Sarà, basta vedere come va il mondo, dai frutti.

Poi per me, guarda, fa lo stesso.
Non scrivo mai per averla vinta in nessun contesto, ritengo anche i miei commenti piuttosto pacati.

Come ricorda spesso il nostro amico Franco, "la morte piuttosto! ma non peccati!",
a qualcuno parrebbe troppo, ma se ci si lascia guidare da questo desiderio di non offendere Dio, se lo si fosse predicato di più, ci sarebbero anche tanti peccati gravi in meno da farsi perdonare.

Josh ha detto...

il tutto poi assume un'altra eco, importanza e impatto se teniamo conto dell'enorme risonanza che è stata data all'idea di misericordia elaborata diversamente dalla dottrina della Chiesa da parte di Kasper, nel suo ormai famoso libro, molto promosso, e sospinto in più occasioni, anche al Sinodo.

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/09/pserafino-m-lanzetta-la-misericordia.html