Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 1 settembre 2015

Accorato appello ai sacerdoti del Triveneto a favore della Messa Tridentina di Mirano

Spett. Chiesa e Postconcilio,
Vorremmo che pubblicaste gentilmente sul Vs. sito/blog un nostro accorato appello rivolto a tutti i sacerdoti, specialmente dell'area del Triveneto, in grado ci celebrare la Messa Tridentina.

Sono il portavoce del gruppo stabile "Gruppo Fedeli Miranesi", che dal 2012 cura la celebrazione mensile della Santa Messa di sempre nella parrocchia di San Leopoldo Mandic a Mirano (Diocesi di Treviso, Provincia di Venezia).

Ebbene, attualmente la Messa è officiata ogni secondo sabato del mese alle 16.30, ma vorremmo presto iniziare a celebrarla due volte al mese (precisamente il quarto sabato alla stessa ora). Purtroppo, il sacerdote che attualmente celebra per noi, incaricato dalla Curia di Treviso, non può venire a Mirano più di una volta al mese, poiché è molto impegnato nella parrocchia in cui risiede.

L'unica possibilità per noi è quella di individuare uno o più sacerdoti che si rendano disponibili a venire a Mirano per celebrare la Messa ogni quarto sabato del mese.

Facciamo dunque appello a tutti i lettori di questo blog per aiutarci a trovare uno o più sacerdoti che possano prestarsi ad offrire il loro prezioso e insostituibile servizio, eventualmente alternandosi tra loro, a maggior gloria di Dio e ad edificazione dei numerosi fedeli (alcune decine) che ogni mese devotamente partecipano alla funzione.

Naturalmente disponiamo di tutto il necessario, dai paramenti (compresa la biancheria liturgica) al messale e il sacerdote non deve portarsi nulla. Inoltre ci offriamo di rimborsare almeno le spese di viaggio e/o a lasciare un'offerta.

Mirano si trova a metà strada tra Venezia e Padova (casello di Mirano-Dolo del'autostrada A4, stazione ferroviaria di Mira-Mirano lungo la linea Venezia-Padova) ed è facilmente raggiungibile da qualsiasi località. Se il sacerdote venisse in treno, possiamo andarlo a prelevare in auto anche presso le stazioni di Mestre e di Padova.
Sappiamo che sono parecchi i sacerdoti nel Veneto, specialmente giovani, che hanno imparato privatamente a celebrare la Messa di S. Pio V, ma purtroppo, per varie ragioni tra cui timori spesso infondati, faticano ad emergere dall'anonimato, pur desiderando poter celebrare anche pubblicamente.
Noi ci appelliamo alla loro generosità e al loro buon cuore, il Signore saprà ricompensarli con grazie abbondanti in questa e nell'altra vita.

Aiutateci, vi preghiamo con tutto il cuore!
Potete telefonare al n° 334-2953547 o scrivere una mail all'indirizzo francesco.boato72@gmail.com
Grazie. Sia lodato Gesù Cristo!
Francesco Boato - GRUPPO FEDELI MIRANESI

N.B.: alleghiamo foto della chiesa parrocchiale di S. Leopoldo Mandic e di una delle nostre celebrazioni in forma straordinaria.

9 commenti:

hr ha detto...

suggerisco di contattare
http://www.unavoce-ve.it/home.htm

Francesco ha detto...

Caro hr, i responsabili di Unavoce Venezia non sono favorevoli alla celebrazione della Messa prefestiva del sabato nella forma straordinaria del rito romano, che pure viene officiata regolarmente in tutt'Italia. Per cui ci hanno sempre snobbato. Sembra impossibile ma è così: il rubricismo esasperato di certe componenti della tradizione arriva al punto di diventare controproducente e di mettere in cattiva luce agli occhi dei progressisti tutto il mondo legato alla forma straordinaria della Messa.

Anonimo ha detto...

Ma il cappellano di San Simeon Piccolo non può aiutare in questo caso?

Francesco ha detto...

Il cappellano di S. Simeon Piccolo, padre Sow della FSSP, tutti i sabati pomeriggio celebra la Messa nella sua chiesa di Venezia alle ore 16, pertanto non può venire a Mirano.

viandante ha detto...

Caro Francesco, capisco il vostro desiderio di poter avere la Messa tridentina regolarmente.
So che non è facile trovare sacerdoti che si prestano a celebrare questa Messa. ma so anche che se vogliamo riportare questo tesoro nelle nostre parrocchie o diocesi sarebbe auspicabile non scendere ad eccessivi compromessi.
Quindi, perché al sabato? Il giorno del Signore è la domenica e tradizionalmente la Messa festiva era sempre celebrata di domenica.
La Messa del sabato, non è una Messa di secondaria importanza essendo tradizionalmente una Messa mariana.
Cosa significa questo? Che sarebbe auspicabile celebrare il sabato, in genere la mattina, la Messa in onore della Madonna e la domenica la Messa di precetto.
Io credo che sia bene iniziare a riportare un certo ordine anche in queste cose, altrimenti arrischiamo di aggiungere confusione alla confusione.
Mi creda, capisco il problema e le difficoltà, ma non cediamo con troppa facilità ai compromessi, anche perché alla fine non sapremo neppure più che sono dei compromessi!

Francesco ha detto...

Caro viandante, non sono d'accordo con lei. Mons. Pozzo, massima autorità in materia, ha pienamente approvato la possibilità che la Messa Tridentina festiva domenicale venga celebrata a Trieste tutti i sabati sera da parte di don Stefano Canonico, un sacerdote zelantissimo ed estremamente tradizionale che di certo non può essere accusato di contiguità con il progresssimo post-conciliare.
Secondo Summorum Pontificum ed Universae Ecclesiae alle Messe in forma straordinaria si applica il codice di diritto canonico del 1983 e si possono applicare norme successive al 1962 purchè "non contrastino con la tradizione". La domenica inizia, per la Chiesa e per consuetudini che risalgono all'epoca apostolica, al momento dei primi vespri del giorno prima, cioè alle 16 del sabato. La possibilità di anticipare al sabato sera la Messa domenicale fu introdotta ufficialmente da Paolo VI nel 1967, cioè prima che entrasse in vigore la riforma liturgica (novus ordo missae).
La Messa pre-festiva in forma straordinaria è celebrata ovunque in Italia.

viandante ha detto...

È evidente che coloro che hanno introdotto la possibilità di anticipare al sabato la messa domenicale, non le diranno che ciò non si possa fare anche con la Messa tridentina.
È evidente che l'entrata in vigore della riforma liturgica non sia l'inizio di tante manomissioni, ma che queste siano già iniziate prima.
È evidente che tutta una legislazione postconciliare che voleva abolire, come di fatto abolì (e sappiamo quanto costò a papa Benedetto dire il contrario), la Messa tridentina non possa che compiacersi nel permettere compromessi che avvicinino questa al NO.
Però, e io fin da ragazzo sono cresciuto andando quasi esclusivamente alla Messa prefestiva del NO, a cosa si riduce alla fine la santificazione della domenica? Ad avere maggior tempo libero per stare con la famiglia o con gli amici?
Sono proprio questi piccoli adattamenti pratici che fanno presa sulla gente, molto più di mille prediche sulla santificazione del giorno del Signore!

Comunque vi auguro di trovare uno o più bravi sacerdoti, poi potrete parlare e discutere con loro sul miglior modo per santificare la domenica e adempiere il precetto festivo.

Michele Durighello ha detto...

Sarà che non sono vecchio come Matusalemme ma solitamente guardo più alla sostanza che alla forma delle cose e una Messa secondo il summorum pontificum, prefestiva o diurna che sia, è valida quanto quella montiniana ed è di gran lunga preferibile.
La diatriba degli ultimi commenti è un esercizio di scuola, null'altro..e forse da essa non traspare nemmeno un gran senso dell'ospitalità per chi la pensa (a torto o a ragione) diversamente..
Quando si ha la messa more antiquo si faranno gli aggiustamenti del caso ma finchè non c'è perchè parlare di aria fritta?

Michele Durighello ha detto...

PS: pare che tramite il CNSP a Mirano riescano a risolvere, Deo gratias!