Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 26 ottobre 2015

Sinodo. Voti rovesciati? Interessante interpretazione della recente votazione sulla Relazione Finale

Marco Tosatti, oggi, su La Stampa.

Abbiamo ricevuto la lettera di una persona esperta di numeri, matematica, percentuali e lettura delle stesse che ci offre un’interpretazione interessante della recente votazione sulla Relazione Finale al Sinodo dei vescovi. E’ interessante, perché offre un’interpretazione completamente diversa da quella finora accreditata su chi ha votato pro e/o contro, e perché. E l’immagine che ne esce è profondamente diversa dal panorama corrente. E che sposta l’interesse dal tema dei divorziati risposati a quello delle unioni omosessuali e sull’ideologia gender, dove il testo è molto netto, con grande maggioranza di consensi
L’autore, che come abbiamo detto è un esperto di questi temi, fa riferimento ai risultati pubblicati dal sito ufficiale della Santa Sede.
Ma ecco il testo:
“Se si analizza il voto per paragrafi, si nota che, indubbiamente, i padri sinodali che si sono opposti alle formule non sono stati pochi (il massimo è il 31% di “no” sul par. 85). Tuttavia, siamo lontanissimi dalla spaccatura che i media riportano, quando affermano che sul tema dei divorziati risposati il testo è passato per un solo voto. Ebbene, che significa che meno di un terzo dei padri ha votato “no” ? Che la frangia vittoriosa dei “si” è proprio quella dei “conservatori”, ossia di coloro che hanno voluto un testo che non dicesse proprio nulla di nuovo rispetto al magistero (è stato giustamente richiamata la “Familiaris consortio”, che viene riproposta nei paragrafi 84 e 85). (N.D.R. E forse sulla stessa linea può essere letta la dichiarazione del card. Pell, secondo cui è significativo che nel testo non si parli assolutamente di comunione).

Che l’ala della “discontinuità” sia uscita sconfitta e abbia, scontenta, votato “no” lo si capisce se si va a vedere quali sono gli altri paragrafi rispetto ai quali il dissenso è alto e supera il 10%. Si tratta, anzitutto, del paragrafo 76, che ha messo una pesante pietra tombale sulla “via ecclesiale” all’ideologia “gender” e sulle ipotizzate aperture della Chiesa alla ideologia “gay”.

Siccome è un paragrafo lapidario e radicale, è matematico che quel 14% di no sia venuto tutto dall’ala “aperturista”. Possiamo dunque assumere che il 31% di no al paragrafo 85 ed il 27% di no al paragrafo 84 siano costituiti per circa metà, del dissenso manifestato da coloro che non hanno digerito il paragrafo 76. La restante metà, è fatta in parte, ancora una volta, da “aperturisti delusi” e in piccola parte da quei padri conservatori che, pur approvando la sostanza dei paragrafi 84 e 85, hanno però disapprovato il fatto che il loro senso non sia stato più chiaramente esplicitato, per evitare che taluni possano maliziosamente o involontariamente fraintenderlo.

Come faccio ad affermare ciò ? Lo faccio analizzando il voto relativo al paragrafo 86. Il paragrafo 86, infatti, è la chiave per leggere correttamente il n. 84 ed il n. 85, laddove esso prescrive che “..siccome nella legge non vi è gradualità...” allora occorre che “..il discernimento non possa prescindere dalle esigenze di verità e di carità del Vangelo...”. Si tratta di dottrina tradizionale allo stato puro, che i più preoccupati tra i conservatori dell’effetto mediatico, volevano fosse inserita nel corpo del n. 85, per evitare che coloro che, nell’epoca di Twitter, non riescono a leggere più di dieci righe alla volta, non cadessero nell’equivoco o non “ci marciassero” (come diciamo a Roma).

E quindi, il voto negativo sul n. 86 è sostanzialmente, ancora una volta, un dissenso tutto degli “innovatori”. Riassumendo, quindi, la situazione della “Relatio Finalis” sui temi della morale coniugale più seguiti dal vasto pubblico, è ragionevole ritenere sia quella seguente:
a) la posizione sulla disciplina dei sacramenti per i divorziati risposati è in linea col magistero precedente, ed è stata sostenuta a maggioranza larghissima (stimo il 75%) dei padri sinodali. Un voto nel solco della continuità e, in tal senso, un voto a larga prevalenza conservatrice
b) la posizione è stata avversata da una minoranza (stimo il 25%) di “aperturisti” o “innovatori”. Si tratta di una percentuale fisiologica, non patologica c) la posizione è stata avversata da una piccolissima minoranza di padri conservatori (5%), che pur non essendo in dissenso sulla sostanza, hanno avuto perplessità circa la forma.

Poi vi è la chiusura sul tema gay, che è quasi da Concilio Ecumenico e resterà nella storia della Chiesa. È il vero evento che, silenzioso come una grande stella che esplode lontano di giorno, ma della quale poi ci si accorge nella notte, conferma che la Chiesa è il segno di contraddizione di sempre e che nella tempesta mantiene il suo corso”.

42 commenti:

filippo ha detto...

Tra non molto nessuno farà più caso a queste percentuali. Ciò che conta non sono i numeri ma le parole e le azioni che ne seguiranno, cioè gli insegnamenti, gli atti magisteriali, le modifiche alla legge canonica. Cavillare sulle percentuali e sulle parole omesse per dimostrare che nulla è cambiato è ridicolo e penoso. Vedrete che TUTTI i divorziati risposati che lo vorranno verranno riammessi ai sacramenti.

filippo ha detto...

Tra non molto nessuno farà più caso a queste percentuali. Ciò che conta non sono i numeri ma le parole e le azioni che ne seguiranno, cioè gli insegnamenti, gli atti magisteriali, le modifiche alla legge canonica. Cavillare sulle percentuali e sulle parole omesse per dimostrare che nulla è cambiato è ridicolo e penoso. Vedrete che TUTTI i divorziati risposati che lo vorranno verranno riammessi ai sacramenti.

Japhet ha detto...

Non è altro che l'intrusione di un progressismo democratico che proclama il Magistero della coscienza, al di sopra della Rivelazione.

Mazzarino ha detto...

Proprio come alle elezioni. Hanno vinto tutti. Tutti sono contenti. E' l'istinto di sopravvivenza che rifiuta la realtà ed a forza di approssimazioni arbitrarie e favorevoli trasforma l'avversità in un desiderata. I numeri si possono "leggere" e tirare dove si vuole. E di numeri me ne intendo anch'io. Un no, Ruini dovrebbe averlo imparato, non si trasforma automaticamente in un si. E intanto il bianco trituratore prepara il cadavere, pardon il rifiuto organico, per il recupero nel digestore di decomposizione. Ma la realtà, in due o tre giorni, si imporrà duramente. Mentre le suore americane promuovono l'aborto, il martirio delle sorelle FI è già cominciato. Tutti d'accordo? Non c'è bisogno di "leggere" i numeri.

Anonimo ha detto...

Guardate che il Sinodo è stata un'operazione riuscitissima.

Il Sinodo è stato convocato unicamente per poter ammettere i divorziati risposati alla Comunione. Null'altro.

A seguito di quanto votato (ORA LA VERITA' SI PONE AI VOTI) le Conferenze Episcopali (o i Vescovi) riammetteranno il 100% dei divorziati adulteri (lo dico senza voler accusare alcuno ma per rispetto dei fatti) ai Sacramenti.

Si dice: il matrimonio è indissolubile ma di fatto si permette a chi è in peccato mortale di peccare avanti e fare la Comunione.

SPERO CHE A NESSUNO SFUGGA LA GRAVITA' ECCEZIONALE DI QUANTO E' ACCADUTO: L'ANALISI DI SOCCI è FALLACE.

mic ha detto...

Si dice: il matrimonio è indissolubile ma di fatto si permette a chi è in peccato mortale di peccare avanti e fare la Comunione.

Di fatto questo non è detto. Sono state fatte una montagna di riflessioni per capire che è facilitato, di fatto prefigurato. Ma se si dovesse contestare il documento, la parola 'comunione' NON C'E!
Che poi il testo fumoso si presti a diecimila interpretazioni è un altro discorso e la frammentazione faciliti la confusione, purtroppo è lo stile conciliarista non definitorio, che non offre uno spunto concreto per una opposizione formale.

E tuttavia c'è materia del contendere anche in questo, e le nostre riflessioni lo dimostrano. Nei motu proprio c'è anche qualcosa di più concreto. Ma nessuno di 'chi di dovere' si muove...

Anonimo ha detto...

Sono completamente fuori di testa.
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/sinodo-famiglia-44246/
Ma non sanno leggere????????
Ci attendono tempi durissimi.
humilitas

Anonimo ha detto...

Ma sarà pure corretta questa interpretazione dei numeri, ma a mio modo di vedere poco incide.
L'impressione, vuoi per strategia mediatica, vuoi per poca attenzione nel documentarsi è comunque di una svolta.
Io da cattolico trovo sconvolgente che si possa svoltare e interpretare o contestualizzare ciò che dice Gesù.
La gran parte della gente invece la ritiene una cosa di normale buon senso. Era pure ora dicono.....

Ma ho sentito qualcuno nei vari forum cattolici scrivere addirittura, citando San Paolo, che la lettera uccide. E tanti altri che concordano con questa grave affermazione.
La lettera uccide sarebbero le parole di Gesù????

Ma io sono stato almeno un anno senza dire nulla per paura di non usare prudenza nei miei "giudizi" sull'operato di Bergoglio è questi non usano nessuna prudenza nei riguardi di Nostro Signore, oltre che San Paolo.

Questo lo dico perché sono abbastanza persuaso che l'obiettivo di desacralizzare la Chiesa è ottenuto, e questo al netto di documenti ambigui che, leggendoli, sembra abbiano vinto tutti.

Bene, dai frutti si riconosce l'albero. Dai frutti lo riconosceremo.
Ma il semplice fatto di avere messo in discussione e dato l'impressione che la Parola di Dio deve essere contestualizzata a tempi e luoghi diversi, questa è una breccia su cui satana non mancherà di lavorare da infaticabile cacciatore di anime qual è.
Questa è una sconfitta della Chiesa, un altro segno evidente del suo cedere il passo al mondo.
Per cui ritengo inutile questo esercizio di interpretazione dei voti al Sinodo. Conta poco. Contano le conseguenze. Conteranno come interpreteranno i vari casi i sacerdoti, conteranno le loro nomine nelle varie diocesi.

Infine, a mio modo di vedere, obiettivo non era la Comunione ai divorziati, ma la desacralizzazione della Confessione, la non più necessaria penitenza in sconto dei peccati.
Questo fatto al Sinodo è solo un passo in tal senso, a cui ne seguiranno altri.
Chi sono io per giudicare?
Quindi chi sono io per confessare, chi sono io per rimettere i peccati......mi sa che dicembre avremo le ultime occasioni per confessarci, perchè di questo passo potrebbero dirci che non c'è più bisogno.
Estremismo eh, ma che cmq i confessionali sono vuoti in tante chiese è vero però....e spesso per mancanza di sacerdoti impegnati in altre attività
Giuseppe M.

Luisa ha detto...

La parola Comunione non c`è, è vero, ma c`è il discernimento caso per caso e dove vuole arrivare quel discernimento se non alla Comunione?
La parola Comunione non c`è esplicitamente ma è presente in modo implicito.
Per questo trovo sbaloriditivo che si possa gridare vittoria, non fosse che per "dare addosso" a Bergoglio che avrebbe perduto la sua battaglia...è ridicolo, forse non ha ottenuto tutto COME lo voleva ma il testo approvato è abbastanza aperto e inequivocabile su dove vuole arrivare.
Non per niente un Tornielli piccato nel suo articolo (linkato in un post precedente) ha scritto:

"Testo implicito sì, dunque, ma con un oggetto poco equivocabile."

Luisa ha detto...

Qui la reazione del card. Burke:

http://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/cardinal-burke-final-report-lacks-clarity-on-indissolubility-of-marriage/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

Luisa ha detto...

E qui un`altra sorta di reazione:

“Francesco ci porta fuori dalle catacombe”

Non è una domenica come le altre nelle parrocchie. È il giorno dell’«emersione» della comunione ai divorziati risposati. Prassi già diffusa e ora «sdoganata» dal Sinodo. A San Giuseppe nella periferica Valle Aurelia la messa è affollata. «Chiedono di fare la comunione, mi regolo caso per caso», spiega don Giuseppe Grazioli. Sempre a Roma, un altro parroco di borgata don Renzo Chiesa attende a  San Gregorio Magno alla Magliana «istruzioni dal Papa dopo il Sinodo».

"Che poi, in pratica, come dice Andrà, ufficializza pratiche che già si esistevano. Ma non se ne parlava.
E per capirle meglio bisogna bussare alla porta della chiesa dei padri camilliani, nel cuore della Torino storica. È qui, in questa strada del centro che i Camilliani hanno sempre accolto chi, seppur divorziato, cercava il conforto della fede e dell’eucarestia."


http://ilsismografo.blogspot.ch/2015/10/italia-francesco-ci-porta-fuori-dalle.html

Anonimo ha detto...

Gentilissima Mic

MA E' CHIARO CHE STANNO RICHIAMANDO LA PROPOSIZIONE 123 DELL'INSTURMENTUM L.: OVVERO LA COMUNIONE AI DIVORZIATI! E' EVIDENTISSIMO: COSA ALTRO PUò SIGNIFICARE IL CASA PER CASO? A quale fine viene previsto questo percorso?

I novatori sono stati molto furbi e noi molto stupidi (fino a venerdì il blocco cattolico era dell'idea che se si fosse parlato di Comunione ai divorziati i singoli componenti non avrebbero votato): la proposizione non fa cenno esplicito alla Comunione e così, i cattolici hanno votato, qualche padre imposturato ha perfino votato a favore ed ecco che il cavallo di Troia è bello e servito!

Sono riusciti nel loro intento ereticale: punto e basta.

I novatores hanno studiato tutto a tavolino: il Papa è salvo, la dottrina è salva (non viene citato il Sacramento) MA L'EDIFICIO CATTOLICO CROLLERA' INESORABILMENTE.

i più cordiali saluti

Luisa ha detto...

E qui ancora la reazione di Enrico di Mil:

http://blog.messainlatino.it/2015/10/un-ignobile-tumore-fascista.html

Anonimo ha detto...

mic
do pienamente ragione a luisa. Non c'è la parola Comunione? E' stato omesso però anche la proibizione di GPII espressa in maniera equivocabile di non dare la Comunione ai divorziati risposati, non si dice che i divorziati devono vivere come fratelli e sorelle, ecc
ora il papa farà la sua esortazione.
molti come father z, ci assicurano che il papa non potrà dare degli orientamenti che danno la comunione ai divorziatì, perchè andrebbe contro l'insegnamento precedente. Ma riguardo al motu proprio lo ha fatto tranquillamente.
laura

er ha detto...

http://www.catholicherald.co.uk/news/2015/10/26/cardinal-pell-synod-report-does-not-create-opening-to-communion-for-divorced-and-remarried/

Luisa ha detto...

Questo per chi insiste sull`assenza di una parola: Comunione.
Parla Forte:

"In alcuni casi i divorziati risposati potranno fare la comunione in un percorso di confronto con la propria coscienza e in un cammino di discernimento con i propri pastori:

“Sì, certo.
E’ proprio questa attenzione al discernimento e dunque da una parte alla coscienza della persona, dall’altra anche al servizio di accompagnamento, di aiuto al discernimento da parte dei pastori, in modo speciale del vescovo diocesano, che mi sembra uno degli aspetti più interessanti di quanto il Sinodo ha detto. In questo senso il Sinodo è un contributo straordinario al rinnovamento della Chiesa e allo sviluppo delle chiese locali”.

http://ilsismografo.blogspot.ch/2015/10/vaticano-sinodo-mons.html

Anonimo ha detto...

Robertus ha detto...
Con rispetto vorrei dissentire da Luisa che ha detto: "forse non ha ottenuto tutto COME lo voleva ma il testo approvato è abbastanza aperto e inequivocabile su dove vuole arrivare."

Il testo è come lo voleva Papa Francesco e in coerenza anche con il modo di redigere documenti su questioni sensibili e potenzialmente portatrici di divisione da dopo il Concilio Vaticano II.
L'ambiguità è la cifra dei 2 motu proprio (il famoso "etc.") e della relazione finale: laddove v'è ambiguità si può ricamare, interpretare, chiosare e pastoralizzare come più piace o conviene.

Porta scandalo che l'ambiguità voluta e ottenuta sia elevata alla dignità di insegnamento e predicazione, quando non anche di Magistero. Il silenzio su questo è veramente definibile complice: laddove invece v'è chiarezza nella Verità e si proclama un insegnamento anche se porta divisione ma forti e sicuri che ciò che si proclama sia la Verità di Cristo, ecco lì non c'è da temere perchè è un opera di Dio.
Cordialità

Anonimo ha detto...

Le parole di Forte indicano chiaramente che ci sono indebite pressioni sulla stampa italiana per saltare alle conclusioni di una relatio ambigua...
humilitas

er ha detto...

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/italia-riforma-papa-sul-matrimonio-non-sar-valida-1187458.html

er ha detto...

Anche Socci riprende l'intervista al card. Pell NELLA "RELATIO" NON C'E' NESSUN RIFERIMENTO ALLA COMUNIONE PER I DIVORZIATI RISPOSATI E TUTTO VA LETTO IN RIFERIMENTO AL MAGISTERO DI GIOVANNI PAOLO II E ALLA DOTTRINA CATTOLICA

Anonimo ha detto...

Per quanto possano essere esatti i ragionamenti sui voti purtroppo si trascura che quei voti non si contano ma si pesano. E i voti dei progressisti, in campo ecclesiastico come in quello laico, pesano infinitamente di più di tutti gli altri per vari e conclamati motivi che qui non è il caso di elencare .
Concordo quindi con chi sostiene che i dissolutori hanno vinto pienamente. E questo è solo l'inizio visto che stanno replicando all'interno della (ex) Chiesa Cattolica lo stesso schema utilizzato per far passare divorzio e aborto. Ricordate la D.C. (ora PD) per capire cosa intendo.
Miles

Anonimo ha detto...


@ Ma l'edificio cattolico crollera' inesorabilmente

Crollera' la Chiesa fasulla costruita in base al Vaticano II non "l'edificio cattolico", cioe' la Chiesa Corpo Mistico di Cristo.

hr ha detto...

http://stradeonline.it/diritto-e-liberta/1477-chiesa-e-matrimonio-sorpresa-il-nuovo-processo-di-nullita-non-vale-per-l-italia
questo il testo della Lettera del card. Francesco Coccopalmerio
http://www.delegumtextibus.va/content/dam/testilegislativi/risposte-particolari/Procedure%20per%20la%20Dichiarazione%20della%20Nullit%C3%A0%20matrimoniale/Circa%20la%20vigenza%20dell'organizzazione%20giudiziale%20stabilita%20dal%20m.p.%20Qua%20cura.pdf

Anonimo ha detto...

Scusate l'O.T., ma vorrei sapere se qualcuno ha notizie del blog di Colafemmina, che aveva riaperto e poi ha "richiuso", a quanto pare a doppia mandata, perché il suo dominio non esiste più. Il card. Sepe direbbe: "Ma com'è 'u fatto!?"

Luisa ha detto...

Robertus ha probabilmente ragione, forse mi sbaglio nel pensare che Bergoglio avrebbe preferito una formulazione più esplicita piuttosto che quella "via di mezzo", quella mossa strategica uscita dal cappello tedesco (in collaborazione con il cerchio ravvicinato di Santa Marta) come il coniglio da un cappello di un mago, per ottenere la maggioranza.
Resta il fatto che la parola Comunione è implicitamente presente perchè non siamo fessi, dove deve portare quel discernimento caso per caso, e ricorrendo alla coscienza individuale, è lapallissiano.

Anonimo ha detto...

Ma un po' di razionalità per favore... Avete tutti sentito l''intervista a schonborn e al fratello che ha potuto votare al sinodo... Secondo quanto riferito da tosattti costoro , che pur sprizzavano felicità da tutti i pori hanno votato contro..
È molto più serio father z che dopo un'accurata analisi dice quello che tutti pensiamo
: che la proposta di kasper dopo essere stata fittiziamente abbandonata è poi rientrata dalla finestra.
Laura

Anonimo ha detto...

Mah ,io non sarei così pessimista come tanti di voi.Dopo questo sinodo chi dava la comunione ai divorziati risposati continuerà a darla e chi non la dava continuerà a non darla esattamente come prima. Credete onestamente che il papa dopo aver fatto tanto sia contento del risultato ottenuto?Io credo che non sia affatto contento.Questo al momento mi basta e per l'avvenire ci penseremo.Ad ogni giorno basta la sua pena.bobo

Luisa ha detto...

@Robertus, legga l`articolo di De Mattei:

http://www.corrispondenzaromana.it/il-sinodo-fallito-tutti-sconfitti-a-cominciare-dalla-morale-cattolica/

Si deduce che il testo definitivo della realzione finale non è quello che voleva Bergoglio.
Vedremo se lascerà la voluta confusione compiere la sua opera sul terreno o se scriverà un testo ad hoc.

Mah! ha detto...

https://www.facebook.com/margheritimastino

Lo " sfuggente " capo della comunita' di S.Egidio un po' per volta ha piazzato bene i suoi polli..nello scacchiere vaticano .

Anonimo ha detto...

A proposito della Comunità di S. Egidio: Papa Francesco nomina vescovi di Bologna e Palermo due preti di strada

Josh ha detto...

sulla nomina (annunciata) di Zuppi a Bologna, cfr.

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/10/27/news/matteo_zuppi_e_il_nuovo_arcivescovo_di_bologna-125982551/?refresh_ce

repubblica come sempre scrive oscenità, in questo caso sulla curia bolognese dipinta come "conservatrice e chiusa" (intendendo bollare Biffi e Caffarra):

"Nella sua dichiarazione Zuppi più volte richiama il Concilio Vaticano II, monsignor Romero e Giovanni XXIII, per ricordare che "Gesù non condanna ma usa misericordia. Senza ascolto e senza misericordia si finisce tristemente per vedere, certo sempre con tanto zelo per la religione, solo rovine e guai". E questo già sembra essere un fortissimo segno di discontinuità col passato recente della Curia bolognese, arroccata da decenni su posizione sempre più conservatrici e chiuse."

e comunque "Gesù non condanna ma usa misericordia" è una bugia, perchè Colui che ancora oggi è Salvatore, domani sarà Giudice.

qui la sua lettera

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/10/27/news/gesu_non_condanna_vogliatemi_bene_e_che_la_madonna_di_san_luca_mi_aiuti-125993604/

qui alcune note lampanti di Magister sulla storia della Comunità S. Egidio, da cui uscì anche quel Riccardi sinistramente legato al film horror Monti

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350424

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350400

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350132

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1336279

Josh ha detto...

p.s.

per chi fosse interessato

_S. Egidio, il grande bluff
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1335681

"Se sapesse che quelli di Sant'Egidio hanno praticamente abolito il sacramento della penitenza sostituendolo con i mea culpa pubblici nelle assemblee di gruppo, li redarguirebbe severo. Se conoscesse le loro stranezze in materia di matrimonio e procreazione, sobbalzerebbe sulla cattedra. Se sapesse che nelle loro messe l'omelia la tiene sempre Andrea Riccardi, il fondatore e capo, che prete non è e quindi non dovrebbe predicare (divieto assoluto ribadito di fresco da un'istruzione vaticana), li richiamerebbe subito all'obbedienza."

"Sono stati quelli di Sant'Egidio a organizzare il meeting interreligioso del 1986 ad Assisi, con il papa in preghiera fianco a fianco col Dalai Lama, con metropoliti ortodossi, pastori protestanti, monaci buddisti, rabbini ebrei, muftì musulmani, guru e sciamani d'ogni credo. Da allora, Sant'Egidio replica il modello di Assisi ogni anno: l'ultima volta a Padova e Venezia, altre volte a Roma, Firenze, Milano, Bari, Varsavia, Bruxelles, Malta, Gerusalemme. Con un crescendo di coreografie spettacolari. Con cerimonie ritrasmesse in mondovisione. Con un roteare di ospiti insigni, chiamati dai cinque continenti, spesati, coccolati. Minimo mezzo milione di dollari per meeting, coperti da sovvenzioni governative e private."

_l'algeria
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1335805

_25 anni in S. E.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1335746


RR ha detto...

Josh,
sappiamo tutti chi è Riccardi e cos'è S.Egidio, che sembra il sogno di un massone finalmente realizzatosi: fare e disfare nel pieno centro di Roma, con la benedizione di Chiesa e Stato. Non per nulla ministro di Monti.
Di sicuro partecipa anche lui in qualche modo alla mafia di San Gallo. Ed ora, e non solo ora, raccoglie i frutti.
Riccardi è un uomo che mi suscita repulsione fisica, mai quanto il "Priore di Bose", ma abbastanza uguale. Viscidi come serpenti. Ergo: satanici.
(sono per altro sposati?)
Rr

Josh ha detto...

Rosa, non so se siano sposati; Bianchi mi sembra di no; Riccardi non lo so.
Non sei l'unica a notare parallelismi tra le 2 "esperienze".
E di entrambi si conoscono anche troppo le varie dichiarazioni, ma poco di alcuni passaggi della vita privata.

Rr ha detto...

Di Bianchi mi sono sempre chiesta perchè, se "sentiva la vocazione", non si fosse fatto prete o pastore protestante. In questo caso, anche se sposato, non ci sarebbero stati problemi. Ma se ha un "difettuccio", magari preferisce restare allo stato laico, e fingere di essere ciò che non è. "The best of the 2 worlds". Riccardi invece, avendo un'unica vocazione (power and money) potrebbe anche essere sposato, ma stranamente non lo si vede mai accompagnato. E quindi anche lui "mi puzza". Poi quelli di CL o ex ciellini...
RR

Anonimo ha detto...

Non è andata così male: già che c'era poteva nominare il card. Scalfari in persona. Sarà per la prossima volta. D'altra parte, beata ingenuità, in quel giro lì si sa che ogni desiderio è un ordine...
Miles

Mah! ha detto...

i capi di Sant'Egidio hanno il pieno appoggio del potente segretario di Giovanni Paolo II, l'arcivescovo Stanislaw Dziwisz, vantano l'amicizia dei cardinali Achille Silvestrini e Roger Etchegaray, e coltivano crescenti rapporti con il cardinale Crescenzio Sepe, prefetto della congregazione "De Propaganda Fide" (proprietaria della Pontificia Università Urbaniana di cui è rettore un prete di Sant'Egidio, Ambrogio Spreafico).
Inoltre, quest'anno i capi di Sant'Egidio hanno invitato il cardinale Giovanni Battista Re (che pure è stato uno dei loro critici più severi, colui che nel 1998 li richiamò all'ordine dopo l'inchiesta uscita su "L'espresso") a celebrare nella basilica di San Paolo fuori le Mura il trentacinquesimo anniversario della comunità. Re e Sepe sono entrambi in corsa per succedere a Sodano.
In vista del futuro conclave Sant'Egidio mira a far blocco con i vari papabili, a cominciare dal cardinale Dionigi Tettamanzi, il più in vista degli italiani. In cambio offre la sua collaudata capacità di tessere rapporti e convogliare consensi.
In un campo del tutto diverso, quello della carta stampata, attuale obiettivo di Sant'Egidio è portare un suo uomo, Roberto Zuccolini, giornalista del "Corriere della Sera", a succedere a Luigi Accattoli (vicino alla pensione) nel ruolo di vaticanista del primo quotidiano italiano.

Toh, tra gli estimatori c'e' anche qualcuno del club Sangallo !
Se la loro maggiore preoccupazione sono i poveri, perche' sentono la necessita' di "piazzare " loro uomini quì e la' ? Forse i poveri sono solo lo specchietto per le allodole ?
Quale e' il loro vero obiettivo ?
Trovo moolte affinita' con i Neocatecumenali .

Josh ha detto...

@Mah!

"Forse i poveri sono solo lo specchietto per le allodole ?"

beh ormai mi sembra certo, senza forse.

Addirittura nel discorso del nuovo vescovo della mia città, è tutto un riempirsi la bocca di
_i poveri, dei poveri, prima i poveri (lo si afferma dalla diocesi più ricca del mondo, dopo il megalascito e i megadividendi)
_la misericordia, nella misericordia, con la misericordia, per la misericordia....

di dottrina non c'è traccia

Mah! ha detto...

Dov'e' il padrone della Messe ?

“Pregate il padrone della messe”
Che senso ha pregare per le vocazioni?
(da un contributo di Enzo Bianchi, della Comunità monastica di Bose) http://www.seminariosenigallia.it/messe.htm

Nooo ! Forse il Padrone della Messe e' " leggermente contrariato " per i semi seminati e " svuotati "da queste formiche Tapinoma ..
Urge intensificare l'antiparassitario Preghiera .
Sub Tuum Praesidium..

Rr ha detto...

I poveri sono SEMPRE lo specchietto delle allodole, in tutti i casi in cui si continua a nominarli. Lo sono stati per le varie jacqueries e rivolte e poi rivoluzioni, lo sono ora per la TdL e per la " Chiesa povera per i poveri".
Non lo sono solo per chi fa veramente la volonta' del Signore, soccorendoli in tutti i modi, e non solo, anzi soprattutto non solo, materialmente, senza sbandierarlo ai 4 venti?

Josh, ecco perché hanno voluto Bologna, non sapevo che la diocesi stesse cosi bene.
Rr

Josh ha detto...

Rosa, sulla diocesi, in breve. Hanno da poco ereditato l'impresa internazionale FAAC.
1.700.000.000 (liquidati gli altri eredi del defunto patron di Faac con soli 60 milioni); dividendo annuo esorbitante, fermo restando il valore dell'impresa e di tutte le succursali nel mondo. In euro naturalmente.

http://www.tempi.it/faac-eredita-diocesi-bologna-caffarra-indagini-perizie-testamenti#.VjFCuCvmO7U

http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/economia/2015/7-settembre-2015/faac-respinge-attacchi-salvini-la-curia-non-ha-licenziato-operai-2301889424670.shtml

Rr ha detto...

Josh,
FAAC, cancelli e automazione?
A S.Egidio staran stappando champagne millesimato.
Ma in Diocesi sapevano che un'eredita' si puo anche rifiutare, cosi da mantenersi "duri e puri"?
Pensa che il parroco di mia madre non vuole accettare un' eredita' da una signorina di Olbia, le cui uniche proprietà lasciate appunto alla Chiesa sono una palazzina siu due piani in centro citta' e forse, non sono sicura, un terreno.
Rr