Dove sta andando la Chiesa cattolica? La Chiesa Una Santa è viva e immacolata nel Suo Sposo; ma una parte di quella visibile rischia di subire una 'mutazione genetica' o questa è già avvenuta nostro malgrado e ne stiamo vedendo gli effetti? Ci confrontiamo per "resistere", nella fedeltà.
Peregrinatio Summorum Pontificum 2022
domenica 31 marzo 2019
L'intervento di Giorgia Meloni al Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona
L’appassionato intervento di Giorgia Meloni (30 marzo) al World Congress of Families di Verona.
32 commenti:
Affari italiani
ha detto...
La lotta più dura è appena iniziata:
Tensione nell'esecutivo sui temi della famiglia. Roberto Fico, presidente della Camera ed esponente dell'ala sinistra del M5s, è il più critico sull'evento di Verona al quale ha partecipato anche Matteo Salvini e annuncia un contro evento nelle prossime settimane sulle famiglie arcobaleno. Ma anche il ministro dell Giustizia Bonafede parla delle famiglie arcobaleno, sottolineando la diversità tra le due forze al governo sui temi della famiglia. Famiglia: Fico: "Presto evento su famiglie arcobaleno"
"Le famiglie si evolvono, i modelli culturali cambiano. Noi dobbiamo adeguarci". Così il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico è intervenuto a Parete (Caserta) sulla vicenda del congresso delle famiglie di Verona. Fico ha annunciato l'organizzazione di un evento sulle "famiglie arcobaleno" alla Camera dei deputati "per le prossime settimane, entro maggio".
Famiglia: Bonafede, Quelle arcobaleno sono bellissime Le famiglie arcobaleno "sono delle bellissime famiglie. Per me la famiglia è un luogo d'amore ed è il luogo d'amore più alto perchè è un luogo in cui tante persone hanno deciso di condividere un sentimento e una prospettiva di vita quindi è proprio il luogo d'amore perfetto. Certo, sempre se le persone che ne fanno parte si comportano essendone all'altezza". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, parlando - a margine del Rousseau city lab - delle famiglie arcobaleno e della volontà del presidente della Camera, Roberto Fico, di invitarle a Montecitorio.
Noi difenderemo il valore di ogni persona umana, di ogni singola persona umana. Difenderemo Dio, la Patria e la Famiglia che fanno tanta paura al pensiero unico. Questa è la nostra missione! 🇮🇹
Lilli Gruber sostiene che unicamente le donne possano parlare di interruzione di gravidanza. Ma perché difendere la vita è uno scandalo? La tutela del bimbo che nasce non è un tabù e non riguarda solo la madre. I nascituri contano. E anche i padri.
Mancuso a Rai 3 dice di essere post cattolico e nella stessa frase dice che il suo maestro è il cardinal Martini. Ora è evidente che il soggetto non è cattolico né post cattolico, ma un vecchio eretico perché alla fine usa nomi nuovi per sostenere vecchie eresie. E già di prima mattina ti sale l'Inquisizione.
Il dopo Verona del ministro della Famiglia Lorenzo Fontana ... "Difficile andare avanti a lavorare con chi ti insulta" - Intervistato da Il Corriere della Sera, Fontana ammette: "La cosa che mi ha dato più fastidio è che ci abbiano dipinto come dei nemici delle donne, gente che le vorrebbe segregare in casa e togliere loro dei diritti. Ho persino letto una dichiarazione di Luigi Di Maio in cui diceva che qualcuno nega il tema della violenza sulle donne. Questo è un insulto deliberato. Difficile andare avanti a lavorare con chi ti insulta".
"Spadfora dice che non abbiamo fatto nulla per le famiglie? Forse dormiva" - Replicando al sottosegretario Vincenzo Spadafora, che ha accusato il ministro di non aver fatto nulla per le famiglie, Fontana dice: "Forse Spadafora dormiva. Di certo, per i problemi di finanziaria, non tutto quello che vogliamo fare concretamente per le famiglie siamo già riusciti a farlo. Come promemoria per Spadafora, gli ricordo che noi abbiamo tentato di mettere qualcosa anche nel reddito di cittadinanza senza aver trovato da parte loro una grande sensibilità. Detto questo: c'è l'incentivo alla natalità che prevede assegni tra i 960 e i 1920 euro (e il 20% in più dal secondo figlio), l'aumento del 50% agli incentivi per gli asili nido, il congedo di paternità fino ai sei giorni. E poi, il finanziamento più interessante di tutti: i 100 milioni del fondo famiglia".
"Congresso delle Famiglie? C'è stato un processo alle intenzioni" - Fontana non ha digerito le polemiche intorno al Congresso delle Famiglie di Verona. "Il punto è - spiega - che c'è stato un processo alle intenzioni pazzesco. Sono state date per acquisite posizioni nonostante fossero state esplicitamente smentite dagli interessati. E hanno continuato a circolare come fossero vere. Io posso dire che tra i relatori non ho sentito nulla di quello che si è letto sui giornali. Il problema è che queste cose venivano riprese da coloro che dovrebbero lavorare con te per il governo di questo Paese con deliberata volontà di provocare".
"Attacchi basati su fake news" - "Le tematiche del Congresso - aggiunge - erano in linea con il ministero, non si parlava affatto di aborto, omosessualità e quant'altro, ma di famiglia e denatalità. Il dipartimento per l'Editoria aveva concesso il patrocinio di Palazzo Chigi, dopodiché hanno cambiato idea. E sono partiti gli attacchi basati su una quantità impressionante di fake news prese come oro colato, mancava soltanto che ci accusassero di volere i roghi. Nonostante tutto voglio essere fiducioso: spero e continuerò a lavorare per risolvere i problemi per il bene del mandato che abbiamo ricevuto".
"tornare al medioevo"... Sono loro che sono tornati al medioevo, quando ogni tipo di lordura omosessuale, pederastica, pedofilica, incestuale era "normalità" tra i "potenti". Le loro "famiglie" erano allargate a tre, quattro "mogli" oltre che arcobalenate ed i figli indesiderati venivano soppressi prima, durante, dopo la gravidanza delle varie concubine. Oggi sono i "progressisti radical chic" i potenti e tutte queste abominevoli attività vengono definite "amore" ed in nome dell'amore tutto è consentito, tutto è giustificato. Tra un po', anche la poligamia: più "amore" di quello...
Al Ministro Fontana, quando si va controcorrente bisogna mettere in conto gli spruzzi, la forza trainante in senso contrario, la solitudine, l'invidia, la maldicenza gratuita,il continuo tentativo di corrompere quelli fedeli che sono intorno, di alienarli con la menzogna, cioè bisogna mettere in conto anche che alcuni dei più fidati tradiranno. Coraggio, si prepari alla battaglia che dura tutta la vita. Unica certezza che, rimanendo sulla giusta strada, Via, Verità e Vita, mai sarà solo, mai confuso mentre forza ed intelligenza sono donate al momento opportuno. Da parte nostra facciamo barriera con i nostri pensieri migliori affinché siano lievito per la mentalità del nostro tempo.
Vedo che sulla mia e su altre bacheche ci si scanna su Verona, ovviamente richiamando all’unità dei cattolici. Io, che davvero non sono interessata alla politica ma molto al mio essere cattolica e all’unità, ho adottato questo metodo: chiunque faccia o dica qualcosa per mettere a tema la famiglia sta dalla mia parte. Quindi se c’è da marciare marcio, se c’è da leggere in piedi in silenzio faccio la sentinella, se c’è da dire il rosario in piazza vado, se c'è da fare un flash-mob flashmobbo. Al momento del voto mi regolo, ma non è quello che mi interessa. Mi interessa che la famiglia non è mai messa al centro del dibattito, e la vita non è mai aiutata. Ovviamente per il resto cerco di fare la moglie e la mamma meglio che posso, testimoniando con chi mi conosce e col vicino di casa, le due cose vanno sempre insieme. Non mi pare leale invitare all’unità facendo distinguo e accusando. Chi voleva andare a Verona è andato, gli altri no. Ma meglio tacere, anche perché meglio un raduno politico per la famiglia che il nulla. Non mi paiono leali i preti che invitano alla pace e intanto lavorano dietro le quinte per il ritorno dei cattolici nel PD, non mi pare leale neppure chi fa il superiore. Chi non è contro la famiglia è per la famiglia, e va sostenuto sempre e comunque, visto il contesto surreale in cui viviamo. Io per esempio sono andata a marciare ma ho preferito non essere fra i relatori, proprio per la presenza dei politici: non perché abbia qualcosa contro ma perché non è il mio mestiere. Costanza Miriano
Fabio Rampelli: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Se questa definizione di famiglia non va più bene, allora il Pd e i 5 Stelle modifichino la Costituzione italiana. Non siamo noi a voler violare il diritto naturale ma chi pretende di estendere il concetto di famiglia alle coppie omosessuali per legittimare l’adozione dei minori o peggio ancora la pratica disumana dell’utero in affitto. Stesso discorso per la 194. Noi non vogliamo cancellarla, ma attuarla fino in fondo. La 194 prevede che i consultori offrano alternative alla donna che vuole abortire per motivi economici, che sono poi la stragrande maggioranza. Questa alternativa di fatto non viene offerta. La 194 sottolinea il ruolo del padre sistematicamente ignorato non dalla legge, che ne parla all’articolo 5, ma nella prassi. Infine due considerazioni: l’ideologia non prevarrà mai sulla biologia e se per le femministe e i femministi l’embrione non ha vita ma è solo un ammasso di cellule, non si capisce la ragione di tanto scandalo di fronte a un gadget. O è un ammasso di cellule o è un bambino. Liberi loro di eliminare l’ammasso di cellule, liberi noi di considerarlo un essere umano in nuce.
Suggerisco questo articolo del prof. De Mattei a tutti ma, soprattutto,a quanti pensano, Miriano in testa, che sia sufficiente o anche meglio di niente, congressi come quello di Verona. Non importa se poi viene riconosciuto questo "principio":
“Tra le richieste della Dichiarazione di Verona: il riconoscimento della perfetta umanità del concepito; la protezione da ogni ingiusta discriminazione dovuta all’etnia, alle opinioni politiche, all’età, allo stato di salute o all’orientamento sessuale; la tutela delle famiglie in difficoltà economiche, specie se numerose, e delle famiglie rifugiate; il contrasto all’inverno demografico, tramite leggi che incentivino la natalità” (Notizie Pro Vita 31 marzo).
Riflessioni sul Congresso delle Famiglie di Verona 01 Aprile 2019 - 10:52
(di Roberto de Mattei) Dopo dodici tranquilli e inoffensivi congressi tenuti in tutto il mondo, Brian Brown, presidente del World Congress of Families (WCF), non poteva certo immaginare il clima incendiario che ha circondato la 13esima edizione dell’evento, svoltasi a Verona dal 29 al 31 marzo 2019.
“E’ a Verona – scrive Massimo Recalcati– che va in scena lo scontro politico tra le due anime del governo” (“La Repubblica, 31 marzo). Ed è vero. Le polemiche che si sono accese attorno al Convegno sono nate soprattutto dal desiderio della sinistra di allargare le divisioni che esistono tra i due movimenti della Lega e dei Cinque Stelle al governo. Certamente questo non era nelle intenzioni degli organizzatori, che avrebbero però dovuto prevedere le conseguenze della vistosa passerella politica inscenata nel congresso, a cui hanno partecipato professori, esperti, leader pro-life di valore che non hanno avuto però le luci della ribalta.
Al di là delle buone intenzioni, leggiamo poi con preoccupazione queste parole nel documento conclusivo del congresso:
“Tra le richieste della Dichiarazione di Verona: il riconoscimento della perfetta umanità del concepito; la protezione da ogni ingiusta discriminazione dovuta all’etnia, alle opinioni politiche, all’età, allo stato di salute o all’orientamento sessuale; la tutela delle famiglie in difficoltà economiche, specie se numerose, e delle famiglie rifugiate; il contrasto all’inverno demografico, tramite leggi che incentivino la natalità” (Notizie Pro Vita 31 marzo). Chiosa così De Mattei: Purtroppo questa dichiarazione accetta una categoria giuridica estranea alla legge naturale e al vero diritto: il principio di non-discriminazione. Il vero diritto discrimina, in quanto favorisce e tutela alcuni comportamenti, ritenendoli giusti e ne scoraggia e reprime altri, ritenendoli ingiusti e dannosi. Il principio di non discriminare gli orientamenti sessuali appartiene ai “nuovi diritti” introdotti per capovolgere la legge naturale e cristiana. La non discriminazione degli orientamenti sessuali significa infatti la parificazione di tutte le tendenze e le scelte in campo sessuale, quali esse siano. Ogni critica pubblica di un comportamento difforme dalla legge divina e naturale sarebbe una forma di discriminazione. Chi sostenesse, ad esempio, che la scelta omosessuale è un vizio contro-natura cadrebbe in una forma di discriminazione omofobica, che andrebbe punita dalla legge. Ciò è coerente con quanto ha affermato Luca Zaia, secondo cui “Se esiste una patologia è l’omofobia, non l’omosessualità“, ma quale coerenza ha con la concezione cristiana professata dalla larga maggioranza dei partecipanti al Congresso di Verona? Una volta accettato il famigerato principio di non-discriminazione degli orientamenti sessuali, non si potranno più criticare pubblicamente i comportamenti contrari alla morale cristiana, definendoli, ad esempio “tendenze disordinate”, come fecero Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
STAMATTINA ad Agorà: VITO MANCUSO, teologo, con voce agnellata tira in ballo la locuzione PATER FAMILIAS e riesce ad inanellare un paio di baggianate con assoluto sprezzo del ridicolo. Cioè che ci sono tante famiglie perchè lo dice la stessa locuzione latina dato che il genitivo sarebbe "familiae" ma allora si intenderebbe una sola, mentre invece "familias" sarebbe un plurale. AIUTOOOOOO!!! Questo "familias" è un genitivo singolare arcaico, alla greca, che peraltro si ritrova solo in questo caso. Il bello è che questo sfondone è stato ripreso da un altro tipo poco dopo. Ma stiano zitti, per favore. Oltretutto la "Familia" romana era tutta un'altra cosa: comprendeva i figli, le nuore, i nipoti, gli schiavi... era tutta un'altra cosa. In epoca più antica il Pater aveva diritto di vita o di morte sulla sua "familia", figuriamoci...
Non avevo letto la dichiarazione di Verona. E di certo la trovo problematica anch'io. Tuttavia l'evento è stato la cartina di tornasole per verificare molte posizioni e certamente è servito a richiamare l'attenzione sulla centralità della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, sulla natalità e provvedimenti per favorirla et alia... Che vi sia molto da fare per iniettare etica nella politica è più che chiaro....
I temi trattati al Congresso mondiale delle Famiglie ribadiscono, pur in assenza di un richiamo diretto, l’importanza dei principi non negoziabili. L’evento veronese ha sfatato l’illusione di certo cattolicesimo “dialogante” che pretende di essere solo “per” e non “contro”: impossibile, perché chi è “per” la famiglia deve dire inevitabilmente no a tutto ciò che va “contro” di essa.
Politicamente corretto ed ignoranza del latino, a braccetto, ma sarà un caso?
- Gli aspetti negativi contenuti nella Dichiarazione di Verona solo adesso si vengono a conoscere. Insomma, vince sempre l'infame politicamente corretto? Alcune cose valide sono tuttavia venute fuori, come ha rilevato Mic, nel senso che sono state poste all'attenzione dell'opinone pubblica, facendo vedere che una consistente parte della popolazione l'appoggia: la difesa della famiglia secondo natura, la lotta contro "l'utero in affitto", la necessità di combattere la denatalità, l'opposizione alla c.d. educazione Gender (però in forma forse ancora troppo sfumata?). L'evento di Verona ha fatto anche venire alla luce, in modo ancor più evidente, lo schieramento dell'Avversario, la contro-famiglia delle femministe e di tutti i "diversi", quella che piace a Bruxelles ed affini.
- Incredibile l'errore del teologo Mancuso sul genitivo - paterfalimias presentato come un accusativo plurale, per sostenere le sue tesi sulla famiglia pluriforme. La desinenza dell'accusativo plurale nella 1a decl. femminile è in effetti - as. Ma nell' espressione pater familias ci troviamo di fronte ad un residuo arcaico, come giustamente fatto rilevare. "Il genitivo dei temi in - a - era in - as, che ancora sopravvive in "familias"; per analogia con i temi in - o , attraverso o nomi come "scriba"(maschile) o l'agg. la cui forma maschile attirava il femm., assunse la desinenza - i -, per cui si ebbe il morfema - ai (bisillabico). Da tale morfema, attraverso il successivo abbreviamento [da ai con la i lunga ad ai con la i breve] si ebbe l'esito normale - ae dittongato" (Scivoletto, Istituz. di lingua latina, ed. provv., Ediz. Elia, Roma, s.d., ma 1969, p. 40).
Pertanto un nome come "domina" faceva" al gen. sing.: dominas, poi: dominai ed infine : dominae, quello definitivo. INvece "familias", caso unico, è rimasto sempre "familias": pater familias, che vuol dire "padre della famiglia" non delle famiglie. Si diceva anche: mater familias, filius familias, filia familias: "madre di famiglia", "figlio di famiglia", "figlia di famiglia"... G.
E' ben noto l'ateismo di Mancuso, dunque rientra nel politicamente corretto che invitino lui a disquisire di fede nelle agorà televisive. Ma al link segnalato sopra si tratta di supposte di saggezza che si vorrebbero neutralizzare con supposte analoghe...
"...Su altro fronte è altresì necessario diventare culturalmente così rilevanti e politicamente così appetibili da costringere chi sta a Roma a chiedere la quaestua ai movimenti pro-life (meta oggi lontanissima)..."
E' bene ricordare che, oggi chi è culturalmente rilevante, lo è diventato perché ha avuto alle spalle mecenati disposti a dare contributi sostanziosi,per la causa culturale, durante un lunghissimo periodo di tempo, decenni e decenni, rimanendo dietro le quinte senza neanche suggerire una parola, cioè 'fate come vi pare' purché si raggiunga la meta,ovvero la dissoluzione generale e la dissoluzione particolare della Chiesa. Qualcuno dei culturalmente rilevanti sarà anche stato a lungo sulle sudate carte ma, il più è stato tradotto ed importato da altri paesi che, seppur anche europei, erano e sono culturalmente diversi da noi. Paesi che hanno ed hanno avuto storia e cultura diverse da quella Italiana. Anche qui, come per la Chiesa, la vera soluzione sarà quella di ritrovare se stessi: gli Italiani, se vogliono restare in Italia, si diano da fare a scoprire e riscoprire la cultura italiana, spesso guardata con sufficienza ed apprezzata solo quando si è fatta eco di altre culture; la Chiesa, riscopra il suo patrimonio Cattolico, nel quale è conservata la sua identità, la sua unicità, la sua ragion d'essere. In sintesi si ritorni ad essere se stessi. Il resto seguirà. Se noi non amiamo, non stimiamo essere Italiani Cattolici, nessuno mai ci toglierà le castagne dal fuoco. Nessuno ci aiuterà né come Italiani, né come Cattolici. Non è vergogna essere cattolici, non è vergogna essere italiani. Lasciamo alle spalle le caricature che gli altri si son voluti fare di noi, sia come italiani, sia come cattolici, serrandoci in uno stampino da vendere al mercatino dell'irrisione. Chi nello Stivale si sente stretto però, vada sia Italiano laico, sia italiano chierico. Anche se restiamo in 20 o 30 milioni, andrà benissimo, in santa pace ci moltiplicheremo alla grande, in particolare perché consapevolmente responsabili della nostra religione, della nostra terra, dei nostri cari.
Le bestialità proferite dagli antagonisti del Congresso di Verona sono riuscite a far girare i pianeti anche a un pensatore (vaticanista) dal proverbiale aplomb come Giuseppe Rusconi. È proprio vero che non tutto il male vien per nuocere...
Particolarmente preponderante la presenza piddina nelle trasmissioni di approfondimento, a conferma di un pericoloso trend che avevamo già evidenziato su questo giornale qualche tempo addietro. Nei programmi che determinano gli orientamenti popolari, il pd arriva anche a vette del 45% come se governo, istituzioni e altre forze politiche non esistessero. Tutti dietro l’uscio a fare la fila: prima il Nazzareno… E’ evidente che si tratta di un andazzo intollerabile, che non può essere spiegato solo con Fabio Fazio e compagnia. Il presidente Foa e l’amministratore delegato Salini hanno il dovere di verificare che cosa sta succedendo. Perché c’è questa sovraesposizione ingiustificabile rispetto ad un partito che non deve godere di privilegi informativi rispetto ad altri. Tanto più che gli vengono garantiti anche col canone che paghiamo pure noi che non lo votiamo. Ci si svegli a viale Mazzini e a Saxa Rubra. Perché se si continua a dormire sugli allori e sulle dorate poltrone della Rai, l’esame analitico di ogni Tg e di ogni rete farà arrossire di vergogna più di qualcuno.
Giorgia Meloni: A Torre Maura la Raggi fa esplodere un'altra bomba sociale: ai 2 centri di accoglienza per immigrati già presenti ne aggiunge uno per rom. I cittadini protestano ma per il M5S l'emergenza è il "razzismo". Un copione che abbiamo già visto a Tor Sapienza e in altre periferie di Roma dove anche i grillini continuano a scaricare ogni tipo di problema. Ma la Raggi non era il "sindaco delle periferie"? Sarebbe questo il cambiamento del M5S?
Il vicepremier Di Maio: "Le conquiste sociali di ultimi 20 anni non si toccano". Quali sarebbero le conquiste? Il divorzio? L'aborto? L'accettazione dell'omosessualità? Il gender inculcato in età adolescenziale? I matrimoni fra persone dello stesso sesso? La normalizzazione della pedofilia? La dolce morte? I farmaci criminali per bloccare la pubertà?
32 commenti:
La lotta più dura è appena iniziata:
Tensione nell'esecutivo sui temi della famiglia. Roberto Fico, presidente della Camera ed esponente dell'ala sinistra del M5s, è il più critico sull'evento di Verona al quale ha partecipato anche Matteo Salvini e annuncia un contro evento nelle prossime settimane sulle famiglie arcobaleno. Ma anche il ministro dell Giustizia Bonafede parla delle famiglie arcobaleno, sottolineando la diversità tra le due forze al governo sui temi della famiglia.
Famiglia: Fico: "Presto evento su famiglie arcobaleno"
"Le famiglie si evolvono, i modelli culturali cambiano. Noi dobbiamo adeguarci". Così il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico è intervenuto a Parete (Caserta) sulla vicenda del congresso delle famiglie di Verona. Fico ha annunciato l'organizzazione di un evento sulle "famiglie arcobaleno" alla Camera dei deputati "per le prossime settimane, entro maggio".
Famiglia: Bonafede, Quelle arcobaleno sono bellissime
Le famiglie arcobaleno "sono delle bellissime famiglie. Per me la famiglia è un luogo d'amore ed è il luogo d'amore più alto perchè è un luogo in cui tante persone hanno deciso di condividere un sentimento e una prospettiva di vita quindi è proprio il luogo d'amore perfetto. Certo, sempre se le persone che ne fanno parte si comportano essendone all'altezza". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, parlando - a margine del Rousseau city lab - delle famiglie arcobaleno e della volontà del presidente della Camera, Roberto Fico, di invitarle a Montecitorio.
Le famiglie arcobaleno "sono delle bellissime famiglie.
Con tutto il loro tripudio di volgarità?
E stanno cadendo molte maschere!
http://www.ilgiornale.it/news/politica/maio-insulta-fanatici-e-m5s-sceglie-gay-e-trans-1671632.html
Noi difenderemo il valore di ogni persona umana, di ogni singola persona umana. Difenderemo Dio, la Patria e la Famiglia che fanno tanta paura al pensiero unico.
Questa è la nostra missione! 🇮🇹
Lilli Gruber sostiene che unicamente le donne possano parlare di interruzione di gravidanza. Ma perché difendere la vita è uno scandalo? La tutela del bimbo che nasce non è un tabù e non riguarda solo la madre. I nascituri contano. E anche i padri.
Mancuso a Rai 3 dice di essere post cattolico e nella stessa frase dice che il suo maestro è il cardinal Martini. Ora è evidente che il soggetto non è cattolico né post cattolico, ma un vecchio eretico perché alla fine usa nomi nuovi per sostenere vecchie eresie. E già di prima mattina ti sale l'Inquisizione.
Il dopo Verona del ministro della Famiglia Lorenzo Fontana
...
"Difficile andare avanti a lavorare con chi ti insulta" - Intervistato da Il Corriere della Sera, Fontana ammette: "La cosa che mi ha dato più fastidio è che ci abbiano dipinto come dei nemici delle donne, gente che le vorrebbe segregare in casa e togliere loro dei diritti. Ho persino letto una dichiarazione di Luigi Di Maio in cui diceva che qualcuno nega il tema della violenza sulle donne. Questo è un insulto deliberato. Difficile andare avanti a lavorare con chi ti insulta".
"Spadfora dice che non abbiamo fatto nulla per le famiglie? Forse dormiva" - Replicando al sottosegretario Vincenzo Spadafora, che ha accusato il ministro di non aver fatto nulla per le famiglie, Fontana dice: "Forse Spadafora dormiva. Di certo, per i problemi di finanziaria, non tutto quello che vogliamo fare concretamente per le famiglie siamo già riusciti a farlo. Come promemoria per Spadafora, gli ricordo che noi abbiamo tentato di mettere qualcosa anche nel reddito di cittadinanza senza aver trovato da parte loro una grande sensibilità. Detto questo: c'è l'incentivo alla natalità che prevede assegni tra i 960 e i 1920 euro (e il 20% in più dal secondo figlio), l'aumento del 50% agli incentivi per gli asili nido, il congedo di paternità fino ai sei giorni. E poi, il finanziamento più interessante di tutti: i 100 milioni del fondo famiglia".
"Congresso delle Famiglie? C'è stato un processo alle intenzioni" - Fontana non ha digerito le polemiche intorno al Congresso delle Famiglie di Verona. "Il punto è - spiega - che c'è stato un processo alle intenzioni pazzesco. Sono state date per acquisite posizioni nonostante fossero state esplicitamente smentite dagli interessati. E hanno continuato a circolare come fossero vere. Io posso dire che tra i relatori non ho sentito nulla di quello che si è letto sui giornali. Il problema è che queste cose venivano riprese da coloro che dovrebbero lavorare con te per il governo di questo Paese con deliberata volontà di provocare".
"Attacchi basati su fake news" - "Le tematiche del Congresso - aggiunge - erano in linea con il ministero, non si parlava affatto di aborto, omosessualità e quant'altro, ma di famiglia e denatalità. Il dipartimento per l'Editoria aveva concesso il patrocinio di Palazzo Chigi, dopodiché hanno cambiato idea. E sono partiti gli attacchi basati su una quantità impressionante di fake news prese come oro colato, mancava soltanto che ci accusassero di volere i roghi. Nonostante tutto voglio essere fiducioso: spero e continuerò a lavorare per risolvere i problemi per il bene del mandato che abbiamo ricevuto".
"tornare al medioevo"...
Sono loro che sono tornati al medioevo, quando ogni tipo di lordura omosessuale, pederastica, pedofilica, incestuale era "normalità" tra i "potenti". Le loro "famiglie" erano allargate a tre, quattro "mogli" oltre che arcobalenate ed i figli indesiderati venivano soppressi prima, durante, dopo la gravidanza delle varie concubine.
Oggi sono i "progressisti radical chic" i potenti e tutte queste abominevoli attività vengono definite "amore" ed in nome dell'amore tutto è consentito, tutto è giustificato. Tra un po', anche la poligamia: più "amore" di quello...
Al Ministro Fontana,
quando si va controcorrente bisogna mettere in conto gli spruzzi, la forza trainante in senso contrario, la solitudine, l'invidia, la maldicenza gratuita,il continuo tentativo di corrompere quelli fedeli che sono intorno, di alienarli con la menzogna, cioè bisogna mettere in conto anche che alcuni dei più fidati tradiranno. Coraggio, si prepari alla battaglia che dura tutta la vita. Unica certezza che, rimanendo sulla giusta strada, Via, Verità e Vita, mai sarà solo, mai confuso mentre forza ed intelligenza sono donate al momento opportuno. Da parte nostra facciamo barriera con i nostri pensieri migliori affinché siano lievito per la mentalità del nostro tempo.
Vedo che sulla mia e su altre bacheche ci si scanna su Verona, ovviamente richiamando all’unità dei cattolici. Io, che davvero non sono interessata alla politica ma molto al mio essere cattolica e all’unità, ho adottato questo metodo: chiunque faccia o dica qualcosa per mettere a tema la famiglia sta dalla mia parte. Quindi se c’è da marciare marcio, se c’è da leggere in piedi in silenzio faccio la sentinella, se c’è da dire il rosario in piazza vado, se c'è da fare un flash-mob flashmobbo. Al momento del voto mi regolo, ma non è quello che mi interessa. Mi interessa che la famiglia non è mai messa al centro del dibattito, e la vita non è mai aiutata. Ovviamente per il resto cerco di fare la moglie e la mamma meglio che posso, testimoniando con chi mi conosce e col vicino di casa, le due cose vanno sempre insieme.
Non mi pare leale invitare all’unità facendo distinguo e accusando. Chi voleva andare a Verona è andato, gli altri no. Ma meglio tacere, anche perché meglio un raduno politico per la famiglia che il nulla.
Non mi paiono leali i preti che invitano alla pace e intanto lavorano dietro le quinte per il ritorno dei cattolici nel PD, non mi pare leale neppure chi fa il superiore.
Chi non è contro la famiglia è per la famiglia, e va sostenuto sempre e comunque, visto il contesto surreale in cui viviamo.
Io per esempio sono andata a marciare ma ho preferito non essere fra i relatori, proprio per la presenza dei politici: non perché abbia qualcosa contro ma perché non è il mio mestiere.
Costanza Miriano
Fabio Rampelli: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Se questa definizione di famiglia non va più bene, allora il Pd e i 5 Stelle modifichino la Costituzione italiana. Non siamo noi a voler violare il diritto naturale ma chi pretende di estendere il concetto di famiglia alle coppie omosessuali per legittimare l’adozione dei minori o peggio ancora la pratica disumana dell’utero in affitto. Stesso discorso per la 194. Noi non vogliamo cancellarla, ma attuarla fino in fondo. La 194 prevede che i consultori offrano alternative alla donna che vuole abortire per motivi economici, che sono poi la stragrande maggioranza. Questa alternativa di fatto non viene offerta. La 194 sottolinea il ruolo del padre sistematicamente ignorato non dalla legge, che ne parla all’articolo 5, ma nella prassi. Infine due considerazioni: l’ideologia non prevarrà mai sulla biologia e se per le femministe e i femministi l’embrione non ha vita ma è solo un ammasso di cellule, non si capisce la ragione di tanto scandalo di fronte a un gadget. O è un ammasso di cellule o è un bambino. Liberi loro di eliminare l’ammasso di cellule, liberi noi di considerarlo un essere umano in nuce.
Una voce 'radicale':
https://www.radiospada.org/2019/04/battaglie-di-retrovia-mal-combattute-con-armi-spuntate-ecco-perche-il-wcf-verona-e-stato-inutile/
Suggerisco questo articolo del prof. De Mattei a tutti ma, soprattutto,a quanti pensano, Miriano in testa, che sia sufficiente o anche meglio di niente, congressi come quello di Verona. Non importa se poi viene riconosciuto questo "principio":
“Tra le richieste della Dichiarazione di Verona: il riconoscimento della perfetta umanità del concepito; la protezione da ogni ingiusta discriminazione dovuta all’etnia, alle opinioni politiche, all’età, allo stato di salute o all’orientamento sessuale; la tutela delle famiglie in difficoltà economiche, specie se numerose, e delle famiglie rifugiate; il contrasto all’inverno demografico, tramite leggi che incentivino la natalità” (Notizie Pro Vita 31 marzo).
Riflessioni sul Congresso delle Famiglie di Verona
01 Aprile 2019 - 10:52
(di Roberto de Mattei) Dopo dodici tranquilli e inoffensivi congressi tenuti in tutto il mondo, Brian Brown, presidente del World Congress of Families (WCF), non poteva certo immaginare il clima incendiario che ha circondato la 13esima edizione dell’evento, svoltasi a Verona dal 29 al 31 marzo 2019.
“E’ a Verona – scrive Massimo Recalcati– che va in scena lo scontro politico tra le due anime del governo” (“La Repubblica, 31 marzo). Ed è vero. Le polemiche che si sono accese attorno al Convegno sono nate soprattutto dal desiderio della sinistra di allargare le divisioni che esistono tra i due movimenti della Lega e dei Cinque Stelle al governo. Certamente questo non era nelle intenzioni degli organizzatori, che avrebbero però dovuto prevedere le conseguenze della vistosa passerella politica inscenata nel congresso, a cui hanno partecipato professori, esperti, leader pro-life di valore che non hanno avuto però le luci della ribalta.
Al di là delle buone intenzioni, leggiamo poi con preoccupazione queste parole nel documento conclusivo del congresso:
“Tra le richieste della Dichiarazione di Verona: il riconoscimento della perfetta umanità del concepito; la protezione da ogni ingiusta discriminazione dovuta all’etnia, alle opinioni politiche, all’età, allo stato di salute o all’orientamento sessuale; la tutela delle famiglie in difficoltà economiche, specie se numerose, e delle famiglie rifugiate; il contrasto all’inverno demografico, tramite leggi che incentivino la natalità” (Notizie Pro Vita 31 marzo).
Chiosa così De Mattei:
Purtroppo questa dichiarazione accetta una categoria giuridica estranea alla legge naturale e al vero diritto: il principio di non-discriminazione. Il vero diritto discrimina, in quanto favorisce e tutela alcuni comportamenti, ritenendoli giusti e ne scoraggia e reprime altri, ritenendoli ingiusti e dannosi. Il principio di non discriminare gli orientamenti sessuali appartiene ai “nuovi diritti” introdotti per capovolgere la legge naturale e cristiana. La non discriminazione degli orientamenti sessuali significa infatti la parificazione di tutte le tendenze e le scelte in campo sessuale, quali esse siano. Ogni critica pubblica di un comportamento difforme dalla legge divina e naturale sarebbe una forma di discriminazione. Chi sostenesse, ad esempio, che la scelta omosessuale è un vizio contro-natura cadrebbe in una forma di discriminazione omofobica, che andrebbe punita dalla legge. Ciò è coerente con quanto ha affermato Luca Zaia, secondo cui “Se esiste una patologia è l’omofobia, non l’omosessualità“, ma quale coerenza ha con la concezione cristiana professata dalla larga maggioranza dei partecipanti al Congresso di Verona? Una volta accettato il famigerato principio di non-discriminazione degli orientamenti sessuali, non si potranno più criticare pubblicamente i comportamenti contrari alla morale cristiana, definendoli, ad esempio “tendenze disordinate”, come fecero Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
https://www.corrispondenzaromana.it/riflessioni-sul-congresso-delle-famiglie-di-verona/
Anonimo 9:07
Su Mancuso c'è il seguito:
STAMATTINA ad Agorà: VITO MANCUSO, teologo, con voce agnellata tira in ballo la locuzione PATER FAMILIAS e riesce ad inanellare un paio di baggianate con assoluto sprezzo del ridicolo. Cioè che ci sono tante famiglie perchè lo dice la stessa locuzione latina dato che il genitivo sarebbe "familiae" ma allora si intenderebbe una sola, mentre invece "familias" sarebbe un plurale. AIUTOOOOOO!!! Questo "familias" è un genitivo singolare arcaico, alla greca, che peraltro si ritrova solo in questo caso. Il bello è che questo sfondone è stato ripreso da un altro tipo poco dopo.
Ma stiano zitti, per favore. Oltretutto la "Familia" romana era tutta un'altra cosa: comprendeva i figli, le nuore, i nipoti, gli schiavi... era tutta un'altra cosa. In epoca più antica il Pater aveva diritto di vita o di morte sulla sua "familia", figuriamoci...
Non avevo letto la dichiarazione di Verona. E di certo la trovo problematica anch'io. Tuttavia l'evento è stato la cartina di tornasole per verificare molte posizioni e certamente è servito a richiamare l'attenzione sulla centralità della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, sulla natalità e provvedimenti per favorirla et alia... Che vi sia molto da fare per iniettare etica nella politica è più che chiaro....
I temi trattati al Congresso mondiale delle Famiglie ribadiscono, pur in assenza di un richiamo diretto, l’importanza dei principi non negoziabili. L’evento veronese ha sfatato l’illusione di certo cattolicesimo “dialogante” che pretende di essere solo “per” e non “contro”: impossibile, perché chi è “per” la famiglia deve dire inevitabilmente no a tutto ciò che va “contro” di essa.
Dalla Nuova Bussola Quotidiana, sull'inaffidabilità della politica e di un certo mondo ecclesiale:
http://www.lanuovabq.it/it/politica-ancora-inaffidabile-per-il-voto-serve-una-lobby
Politicamente corretto ed ignoranza del latino, a braccetto, ma sarà un caso?
- Gli aspetti negativi contenuti nella Dichiarazione di Verona solo adesso si
vengono a conoscere. Insomma, vince sempre l'infame politicamente corretto?
Alcune cose valide sono tuttavia venute fuori, come ha rilevato Mic, nel
senso che sono state poste all'attenzione dell'opinone pubblica, facendo
vedere che una consistente parte della popolazione l'appoggia: la difesa
della famiglia secondo natura, la lotta contro "l'utero in affitto", la
necessità di combattere la denatalità, l'opposizione alla c.d. educazione
Gender (però in forma forse ancora troppo sfumata?). L'evento di Verona ha fatto anche
venire alla luce, in modo ancor più evidente, lo schieramento dell'Avversario,
la contro-famiglia delle femministe e di tutti i "diversi", quella che piace a Bruxelles
ed affini.
- Incredibile l'errore del teologo Mancuso sul genitivo - paterfalimias presentato
come un accusativo plurale, per sostenere le sue tesi sulla famiglia pluriforme. La desinenza dell'accusativo plurale nella 1a decl. femminile è in effetti - as. Ma nell'
espressione pater familias ci troviamo di fronte ad un residuo arcaico, come giustamente
fatto rilevare.
"Il genitivo dei temi in - a - era in - as, che ancora sopravvive in "familias"; per analogia con i temi in - o , attraverso o nomi come "scriba"(maschile) o l'agg. la cui forma maschile attirava il femm., assunse la desinenza - i -, per cui si ebbe il morfema - ai (bisillabico). Da tale morfema, attraverso il successivo abbreviamento [da ai con la i lunga ad ai con la i breve] si ebbe l'esito normale - ae dittongato" (Scivoletto, Istituz. di lingua latina, ed. provv., Ediz. Elia, Roma, s.d., ma 1969, p. 40).
Pertanto un nome come "domina" faceva" al gen. sing.: dominas, poi: dominai ed infine : dominae, quello definitivo. INvece "familias", caso unico, è rimasto sempre "familias": pater familias, che vuol dire "padre della famiglia" non delle famiglie. Si diceva anche: mater familias, filius familias, filia familias: "madre di famiglia", "figlio di famiglia", "figlia di famiglia"...
G.
E anche i figli fatti a pezzi, femminucce o maschietti che siano!
"Guerra sulla famiglia, capi in fuga. Ma non siamo soli"
https://www.arcsanmichele.com/index.php/apologetica/42-difesa-della-fede/12017-guerra-sulla-famiglia-capi-in-fuga-ma-non-siamo-soli
Sulle "supposte di saggezza" di Vito Mancuso (una macchina editoriale da soldi?) Se le conosci le eviti...
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.linkiesta.it/it/article/2017/11/17/evitate-le-supposte-di-saggezza-di-vito-mancuso-leggete-e-temete-un-te/36205/amp/&ved=2ahUKEwigzPWMrLHhAhVM5eAKHQAfCbwQFjABegQIBBAB&usg=AOvVaw0vH-mvvPSUweWuPcVRuRkJ&cf=1
E' ben noto l'ateismo di Mancuso, dunque rientra nel politicamente corretto che invitino lui a disquisire di fede nelle agorà televisive. Ma al link segnalato sopra si tratta di supposte di saggezza che si vorrebbero neutralizzare con supposte analoghe...
http://www.lanuovabq.it/it/politica-ancora-inaffidabile-per-il-voto-serve-una-lobby
2 aprile 2019 11:10
"...Su altro fronte è altresì necessario diventare culturalmente così rilevanti e politicamente così appetibili da costringere chi sta a Roma a chiedere la quaestua ai movimenti pro-life (meta oggi lontanissima)..."
E' bene ricordare che, oggi chi è culturalmente rilevante, lo è diventato perché ha avuto alle spalle mecenati disposti a dare contributi sostanziosi,per la causa culturale, durante un lunghissimo periodo di tempo, decenni e decenni, rimanendo dietro le quinte senza neanche suggerire una parola, cioè 'fate come vi pare' purché si raggiunga la meta,ovvero la dissoluzione generale e la dissoluzione particolare della Chiesa. Qualcuno dei culturalmente rilevanti sarà anche stato a lungo sulle sudate carte ma, il più è stato tradotto ed importato da altri paesi che, seppur anche europei, erano e sono culturalmente diversi da noi. Paesi che hanno ed hanno avuto storia e cultura diverse da quella Italiana. Anche qui, come per la Chiesa, la vera soluzione sarà quella di ritrovare se stessi: gli Italiani, se vogliono restare in Italia, si diano da fare a scoprire e riscoprire la cultura italiana, spesso guardata con sufficienza ed apprezzata solo quando si è fatta eco di altre culture; la Chiesa, riscopra il suo patrimonio Cattolico, nel quale è conservata la sua identità, la sua unicità, la sua ragion d'essere. In sintesi si ritorni ad essere se stessi. Il resto seguirà. Se noi non amiamo, non stimiamo essere Italiani Cattolici, nessuno mai ci toglierà le castagne dal fuoco. Nessuno ci aiuterà né come Italiani, né come Cattolici. Non è vergogna essere cattolici, non è vergogna essere italiani. Lasciamo alle spalle le caricature che gli altri si son voluti fare di noi, sia come italiani, sia come cattolici, serrandoci in uno stampino da vendere al mercatino dell'irrisione. Chi nello Stivale si sente stretto però, vada sia Italiano laico, sia italiano chierico. Anche se restiamo in 20 o 30 milioni, andrà benissimo, in santa pace ci moltiplicheremo alla grande, in particolare perché consapevolmente responsabili della nostra religione, della nostra terra, dei nostri cari.
Le bestialità proferite dagli antagonisti del Congresso di Verona sono riuscite a far girare i pianeti anche a un pensatore (vaticanista) dal proverbiale aplomb come Giuseppe Rusconi.
È proprio vero che non tutto il male vien per nuocere...
https://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/855-verona-famiglia-grandi-tartufi-squadristi-vecchi-e-nuovi.html
https://www.maurizioblondet.it/governo-giallo-verde-lerrore-fatale/
Particolarmente preponderante la presenza piddina nelle trasmissioni di approfondimento, a conferma di un pericoloso trend che avevamo già evidenziato su questo giornale qualche tempo addietro. Nei programmi che determinano gli orientamenti popolari, il pd arriva anche a vette del 45% come se governo, istituzioni e altre forze politiche non esistessero. Tutti dietro l’uscio a fare la fila: prima il Nazzareno…
E’ evidente che si tratta di un andazzo intollerabile, che non può essere spiegato solo con Fabio Fazio e compagnia. Il presidente Foa e l’amministratore delegato Salini hanno il dovere di verificare che cosa sta succedendo. Perché c’è questa sovraesposizione ingiustificabile rispetto ad un partito che non deve godere di privilegi informativi rispetto ad altri. Tanto più che gli vengono garantiti anche col canone che paghiamo pure noi che non lo votiamo.
Ci si svegli a viale Mazzini e a Saxa Rubra. Perché se si continua a dormire sugli allori e sulle dorate poltrone della Rai, l’esame analitico di ogni Tg e di ogni rete farà arrossire di vergogna più di qualcuno.
In merito al congresso di Verona segnalo questo eccellente articolo che esprime l'unica e sola posizione autenticamente cattolica.
https://www.riscossacristiana.it/il-congresso-di-verona-la-famiglia-del-gattopardo-di-elisabetta-frezza-e-roberto-dal-bosco/
https://scenarieconomici.it/commissione-parlamentare-sulle-banche-analisi-della-lettera-di-mattarella-di-p-becchi-e-g-palma-su-libero/
Giorgia Meloni:
A Torre Maura la Raggi fa esplodere un'altra bomba sociale: ai 2 centri di accoglienza per immigrati già presenti ne aggiunge uno per rom. I cittadini protestano ma per il M5S l'emergenza è il "razzismo". Un copione che abbiamo già visto a Tor Sapienza e in altre periferie di Roma dove anche i grillini continuano a scaricare ogni tipo di problema. Ma la Raggi non era il "sindaco delle periferie"? Sarebbe questo il cambiamento del M5S?
Grazie al ministro Salvini ritorna sulla carta di identità dei minori la dicitura "padre" e "madre"
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/torna-madre-e-padre-nei-documenti-minori
Il vicepremier Di Maio: "Le conquiste sociali di ultimi 20 anni non si toccano".
Quali sarebbero le conquiste? Il divorzio? L'aborto? L'accettazione dell'omosessualità? Il gender inculcato in età adolescenziale? I matrimoni fra persone dello stesso sesso? La normalizzazione della pedofilia? La dolce morte? I farmaci criminali per bloccare la pubertà?
Infatti , sono tutte queste "conquiste" la vergogna dell'Italia , la vergogna dell'uomo immagine di Dio e che andrebbero cancellate !
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