Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 23 marzo 2021

Segnalazioni dei lettori. L’ignoranza barbara di certa sinistra

L’ignoranza barbara di certa sinistra

“Ora che è tornato qui in Italia con il proposito fermo di integrare, Enrico Letta dovrebbe ricordare però che Claudio apparteneva alla gens Claudia, antica al punto da essere menzionata nell’Eneide. Era figlio di Druso Maggiore, nipote di Antonio. Era nato a Lungdunum, colonia romana in Gallia, semplicemente perché il padre stava combattendo in Gallia contro alcune popolazioni germaniche in quella che viene chiamata la terza campagna militare in Germania. Per carità, nessuno di noi vuole dare lezioni da storico, solo ricordare come stanno le cose quando si pretende di darne.” (Maria Giovanna Maglie)
   Per carità, nessuno di noi vuole dare lezioni da storico, solo ricordare come stanno le cose quando si pretende di darne manipolando la storia per sostenere tesi politiche.
 Senza dimenticare poi che di questo passo anche Sant'Ambrogio diventa straniero essendo nato ad Augusta Treverorum (l'odierna Treviri, nella Renania-Palatinato, in Germania). Questo professorino (come l'avrebbe chiamato Manara Valgimigli!) è abituato fin da ragazzo a darsi un'aria professorale e crede di essere sempre in cattedra.

32 commenti:

Anonimo ha detto...

Coloro che si soprendono per il fatto che le donne, ex dipendenti edextracomunitarie della Boldrini parlino malissimo dellla loro ex padrona (scusate: volevo dire datrice di lavoro) rivelando le sue angherie, non hanno ancora compreso l'enorme differenza che passa tra il "buonismo" e la bontà.
Chi è buono non ha bisogno di inventarsi il buonismo. Il buonismo è la faccia dell'ideologia totalitaria politicamente corretta e americanoide che va per la maggiore. Il buonista è quasi sempre una iena mascherata, che usa il sentimentalismo per imporre la sua visione ideologica, sovversiva, anticristiana, materialista e individualistico-egualitaria del mondo. L'esempio massimo è Cuomo, governatore dello Stato di New York, che mentre approvava la legge sull'aborto al nono mese proclamava il trionfo dell'amore sull'odio. Gli americani sono i maestri.
Bergoglio, Cuomo, Biden, la Boldrini, Letta e compagnia non sono buoni, togliamocelo dalla testa. Sono buonisti. Chi è buono è tale perchè conosce il bene, anche solo intuitivamente, il vero bene. Costoro il bene lo disconoscono, soppiantandolo con un'ideologia tossica rivestita di melassa, zucchero e miele. (Martino Mora)

Anonimo ha detto...

Fa il paio con i centri sociali, centri di spaccio droga e delinquenza ma anche di contestatori a gogò quando serve, indisturbati occupanti abusivi di edifici pubblici.

Il Comune di Milano, a guida Pd, ammette candidamente che è inutile sgomberare l'ex scuola di via Zama senza sigillare gli ingressi, e allora perché non li sigilla? Forse perché gli fa comodo tenere un edificio così grande e così pieno di immigrati, spacciatori, ladri, tossici, lontano dal centro?
https://www.ilgiornale.it/news/milano/lex-scuola-ancora-occupata-lhotel-abusivo-dei-delinquenti-1933110.html

Anonimo ha detto...

Nuova fuga dal centro di accoglienza di Messina. Si tratta di un immigrato clandestino risultato positivo alla variante nigeriana, una nuova forma di Covid che sarebbe insensibile al vaccino e della quale si sa ancora poco o nulla (e rischia di diventare un nuovo pretesto per tenerci agli arresti domiciliari). E comunque una notizia che desta preoccupazione, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo vivendo. Mentre gli italiani sono costretti a subire continue misure restrittive, infatti, i clandestini sembrano eludere con facilità qualsiasi forma di controllo anche quelli già disseminati sul territorio. Bisogna chiedere immediate spiegazioni al Governo: non possiamo continuare a pagare le conseguenze sempre più gravi della furia immigrazionista della sinistra.

Un volta si usava il righello ha detto...

Beh , al momento anche lui e' straniero in Italia visto che lavora per la Francia che gli ha impresso il sigillo della Legion d'onore . Perche' ? Per meriti ricevuti ?

Anonimo ha detto...

l'ideologia progressista è una malattia mentale

Anonimo ha detto...

“Il 5,6% degli adulti statunitensi si identifica come LGBTQ, percentuale aumentata sensibilmente rispetto al 4,5% del precedente sondaggio basato sui dati del 2017.
Tra i giovani millennials (nati nel periodo 1981-1996) la percentuale di coloro che si identificano come gay, lesbiche, bisessuali e transgender sale al 9,1%.
E nella cosiddetta generazione Z (ovvero i nati tra il 1997-2002) raggiunge il 15,9%.”

Sono solo dati, ma dati interessanti. Secondo i sostenitori dell'ideologia lgbt significano che quelle persone possono finalmente uscire allo scoperto dopo secoli di oppressione. Però se secondo la loro stessa logica si accetta che la identificazione di genere sia un costrutto culturale allora si arriva alla conclusione che questo incremento percentuale sia dovuto nient'altro che ad una subita pressione culturale e mediatica.

Anonimo ha detto...


E Papa Roncalli (Giovanni XXIII), dall'aspetto bonario, che un dignitario della Massoneria francese definì "le bon pape Jean", era buono o "buonista"?

Anonimo ha detto...

Letta è quel politico piddino che quando ricopriva l'incarico di presidente del consiglio si inventò l'operazione Mare Nostrum per portare in Italia diverse centinaia di migliaia di clandestini.Operazione riuscita brillantemente impiegando le navi della marina militare come taxi del mare.In quella circostanza si distinse in modo specialissimo la gloriosa motonave Diciotti.Questo per dire chi è l'uomo che adesso gioca con le parole distorcendo la storia .

Anonimo ha detto...

Il suo nome è Marta Novello, ventiseienne moglianese aggredita ieri e presa a coltellate, nonché gettata in un fosso, mentre faceva Jogging nei pressi del suo paese.
Marta ha riportato la perforazione di un polmone ed ora rischia la vita in terapia intensiva.
L’aggressore, un sedicenne del paese ma di origini Nord-africane, sembrerebbe essere stato mosso dalla volontà di rapinare la ragazza.
Mi chiedo come sia possibile non si sia sollevata l’orda femminista a difesa della ragazza, non è forse Marta, vittima di violenza da parte di un uomo?
Quale meccanismo s’inceppa quando l’aggressore si ha il dubbio non sia italiano compagne?
Conflitto d’interessi?
Nel silenzio femminista, preghiamo per Marta e speriamo vinca la sua battaglia.

Anonimo ha detto...

I guai del diritto asimmetrico occidentale
https://www.maurizioblondet.it/i-guai-del-diritto-asimmetrico-occidentale/

Questa risma dell'occidente continui a giocare al politico..

mic ha detto...

Mi è piaciuta Giorgia Meloni:
"Sento molto parlare della svolta femminista di Letta perché avrebbe proposto due donne come capogruppo. Io, certo "femminismo" della sinistra proprio non lo capisco. Ma cos'è la parità se non competere ad armi pari per poter eventualmente dimostrare di essere più capaci e meritevoli dei colleghi maschi? Davvero qualcuno pensa che sia parità farsi imporre da un uomo perché donne, e non imporsi sui maschi perché più capaci?
Care colleghe del Pd, fate come noi a destra. Misuratevi in campo aperto e dimostrate le vostre capacità. Chiedete che i gruppi votino il nuovo capogruppo e candidatevi, accettando di arrivare solo se i vostri colleghi, liberamente e non per imposizione del segretario del partito, vi votano"

mic ha detto...

Davvero qualcuno pensa che sia parità farsi imporre da un uomo perché donne, e non imporsi sui maschi perché più capaci?

Personalmente, ho constatato in tutta la mia vita lavorativa che, se non ci si impone (al di là delle capacità), si viene tranquillamente ignorate o il nostro lavoro (al di là dell'efficace conseguimento di obiettivi validi) serve non tanto a noi quanto ai superiori per far carriera...

mic ha detto...

... e anche l'imporsi non è poi così semplice per chi non è portata a fare a gomitate o a esporsi in maniera aggressiva ed è assorbita dall'impegno essenziale... Di fatto, tutte le numerose volte in cui ho messo in atto tutta la mia caparbietà e spirito d'iniziativa, alla fine ho conseguito gli obbiettivi; ma non ne ho realizzato alcun vantaggio.
Semplicemente la 'parità' non esiste...

Anonimo ha detto...


Le donne devono "imporsi ai maschi perché più capaci" non per altri motivi; "misurarsi con loro in campo aperto per dimostrare le loro capacità"..

Giusto. Bisogna combattere contro il maschio lealmente, misurarsi con lui in campo aperto e non magari sfruttando certe arti femminili c.d. tradizionali per prender il suo posto.

Anche Meloni però si muove sempre nell'ottica femmnista: il rapporto con il maschio visto come rapporto innanzitutto conflittuale, come lotta di individui che devono combattere ad armi pari, perché sono uguali. Se siamo uguali, allora la "missione" della donna nella vita dei popoli è la stessa dell'uomo e vinca il migliore. Ma siamo davvero uguali? Lo siamo certamente di fronte a Dio, i Dieci Comandamenti valgono allo stesso modo per maschi e femmine. Ma, se si guarda al Vangelo e alle lettere degli Apostoli, si vede che uomini e donne non sono visti come uguali: ad ognuno la sua sfera di competenza, per così dire. Le due sfere si dovrebbero poi integrare nella vita di famiglia e da qui nella società. Invece oggi le due "sfere" vengono frontalmente contrapposte e i risultati si vedono.

Guardiamo alla storia. Nei periodi di ascesa dei popoli le donne svolgono in prevalenza la loro "missione" nella famiglia, dove di fatto governano ed educano, sono prolifiche e svolgono attività pubblica solo in caso di necessità. I periodi di decadenza coincidono sempre con la decadenza dell'istituto famigliare e le rivendicazioni delle donne all'uguaglianza e alla parità con il maschio. Quest'uguaglianza comporta inevitabilmente la denatalità e il diffondersi dei costumi corrotti. Oggi la situazione è più grave rispetto alla decadenza del passato anche perché le donne lavorano tutte, e quest'indipendenza economica rende praticamente impossibile l'esercizio di una qualsiasi autorità da parte del marito e persino del padre (elminato dal gioco già dalle femministe, che sono riuscite ad imporre, oltre al libero aborto, la madre singola - e ora stanno cercando di penetrare anche nella Chiesa per sostituire a Dio Padre il dio madre, appunto l'oscena Pachamama).

By the way, Meloni perché non si sposa, Zpossibilmente in chiesa?
Z

Anonimo ha detto...

Il professorino insegnava alla Sorbonne, n'est ce pas? E cosa è diventata dopo il 1967 la suddetta? Un bordello in tutti i sensi, e scusate i francesismi.

mic ha detto...

Non penso che la Meloni si riferisca ad una inevitabile competizione uomo e donna in genere, ma alla sana competizione negli ambiti delle reciproche competenze professionali.
Il problema, secondo me, sta nel fatto che nonostante la svirilizzazione diffusa dagli eccessi del femminismo, gli uomini veri non sono estinti e nel maschile è connaturato il predominio. Perciò, per quanto oggi (e non sempre) affrancate da una insana dipendenza e quando non esercitano le arti della seduzione, le donne faticano comunque a trovare i loro spazi. Ma oggi gli stravolgimenti socio-antropologici sono tali (e si profilano ancor peggio), che rapporti equilibrati e davvero complementari com'è naturale che sia, non sono scontati se non tra individualità ben orientate, e sappiamo a Chi...

mic ha detto...

In ogni caso quello della Meloni è e resta un discorso laico anche se si definisce cristiana più per identità culturale e visione del mondo che per prassi di vita. È il limite della politica anche se la visione della Meloni, pur nel mancato ancoraggio autentico ai fondamentali, non manca di onestà intellettuale.

Anonimo ha detto...

Io non ci vedo nulla di sano nel fatto che oggigiorno le donne possano e anzi, per motivi di sopravvivenza, debbano competere con gli uomini negli ambiti lavorativi.

Orgoglioso di essere un retrogrado (meglio che essere progressista alla Letta nipote.

Anonimo ha detto...


Competere col maschio, come se fosse a lui uguale, in tutti gli spazi pubblici, compresi lo sportivo e il militare, per le donne
è e resta una notevole forzatura, della quale farebbero probabilmente volentieri a meno, anche se oggi non lo ammetterebbero mai, per via dell'ideologia femminista dominante.
I due sessi sono diventati "contro natura": i maschi effemminati, comunque pieni di complessi, molli e insomma in generale rincitrulliti dall'ideologia dominante; le femmine mascolinizzate, aggressive, con reazioni fuori di testa ad ogni minima critica, né mogli né madri (salvo le eccezioni, che però sono la minoranza).
Bisognerebbe tornare ad utilizzare le donne solo in quegli ambiti professionali che permettano anche di accudire alla famiglia, come si diceva una volta. Ma essenziale sarebbe abolire il principio dell'uguaglianza in tutto e per tutto fra i due sessi, principio assurdo, forma di ugualitarismo che non tiene conto della natura e scassa la società.

L'unica uguaglianza che si è realizzata oggi è quella della mediocrità, della mancanza generalizzata di talento per maschi e femmine, basta guardare al livello pedestre (per usare un eufemismo) della produzione culturale, artistica, filosofica, scientifica..
Dov'è il genio? Ma quale genio, ci si accontenterebbe di un'aurea mediocritas.
E anche qui le eccezioni non fanno storia.

Anonimo ha detto...


"le donne oggi, affrancate da una insana dipendenza etc."

C'era la dipendenza (dal marito, dal padre) sana e c'era quella insana. Se la "dipendenza" della donna del tempo che fu la definiamo di per sé "insana", allora applichiamo un concetto tipico del femminismo, concetto assurto a quanto pare a rango di archetipo per la forma mentis muliebre odierna.
A meno che con "insana dipendenza" si volesse ricordare solo la forma appunto "insana" della stessa, quella sbagliata, che considerava la donna un essere inferiore o un bene da possedere gelosamente ma in modo da soffocarlo etc.

mic ha detto...

I miei interventi sono spesso asciutti e frettolosi.

Naturalmente non ho mai inteso la "sottomissione" (piuttosto che la dipendenza) insana di per sé. C'è comunque una forma di sottomissione-dipendenza insana che ha fatto soffrire molte generazioni di donne (e non credo sia neppure estinta e può essere speculare e riguardare anche gli uomini)... e il femminismo è la reazione squilibrata alla ricerca di una emancipazione che, se vissuta con equilibrio, giova non solo alle donne...

mic ha detto...

Ci si sottomette in maniera sana ad un'autorità riconosciuta perché esercitata rettamente. La sottomissione-dipendenza insana riguarda l'autoritarismo... che considera la donna un essere inferiore o un bene da possedere gelosamente ma in modo da soffocarlo etc.

Anonimo ha detto...

Mic, scusa se mi permetto, ma è da mesi che consiglio di lasciare perdere questo argomento. Questo è un blog cristiano fatto per edificare le anime e camminare nella vera Fede...non facciamolo scadere a livello dei pochi facinorosi che con parole dense di violenza neanche tanto repressa vogliono distorcerlo per i loro fini. Cara Mic, conoscerai di sicuro il fenomeno degli incel, gli "involontariamente celibi", coloro che, avendo difficoltà ad approcciare una potenziale fidanzata per complessi fisici e/o psicologici covano un odio che, talvolta, sfocia addirittura nel gesto criminale. Io personalmente per qualche tempo lascerei perdere il tema uomo-dinna, femminismo ecc. , anche perché, da credenti, sia che siano uomini sia che siamo donne cerchiamo la strada della Salvezza. Io fossi in te mi sgancerei da certi personaggi e dalle loro paranoie...a loro della ricerca di Dio non so quanto importi davvero. Scusa l'ardire, non intendo certo insegnare a nessuno, ma mi fa rabbia vedere la tua buona fede ed il tuo discorso pacato ed equilibrato distorto da certi ceffi. Un caro saluto

mic ha detto...

ma mi fa rabbia vedere la tua buona fede ed il tuo discorso pacato ed equilibrato distorto da certi ceffi. Un caro saluto

Io qui non riconosco 'ceffi' ma persone che esprimono efficacemente le loro convinzioni, spesso in maniera precisa e circostanziata e non vedo distorcimenti al mio discorso, ma osservazioni che poi consentono di approfondire meglio.
In ogni caso è normale che anche un blog cattolico che privilegia argomenti di fede affronti anche temi che appartengono alla nostra vita sociale e personale e che non sono mai scissi dalla fede... tanto più in un tempo come questo in cui la realtà è costellata di derive drammatiche su tutti i fronti. E noi siamo in trincea e non vogliamo che ciò che accade passi sulle nostre teste ma venga letto e vissuto nell'ottica cristiana e nella concretezza del quotidiano, compreso il confronto e lo scambio delle reciproche vedute.

Anonimo ha detto...

''Io qui non riconosco 'ceffi' ma persone che esprimono efficacemente le loro convinzioni, spesso in maniera precisa e circostanziata e non vedo distorcimenti al mio discorso, ma osservazioni che poi consentono di approfondire meglio.''

Credo sia il troll che mesi fa colpevolizzava l'intero genere maschile perché il 95% della popolazione carceraria è fatto di uomini.

Una vecchia conoscenza.

Anonimo ha detto...

Ennesima occasione persa dal personaggio... per stare in silenzio.
Di questi giorni sono particolarmente acido: la mia chiesa è chiusa perchè ci starebbero dentro solo sei persone (sacerdote compreso), con le paturnie dei nostri cialtro-governanti; per le Palme devo farmi qualche chilometro e chissà quanti posti di blocco. E per fortuna l'Arcidiocesi ha concesso di celebrare in chiese vicine ai parroci in questa situazione.

Anonimo ha detto...


"approcciare una potenziale fidanzata"

Ma che italiano è? È italiano? L'ennesimo, orribile anglicismo?
A uno/una che si esprime così non varrebbe la pena di rispondere.
Ma dimostra costui-ei di essere analfabeta in tutti i sensi.
Mic ha risposto bene, in tono anche troppo signorile, bisogna dire.
Per chi non l'avesse ancora capito, il femminismo è diventato una
piaga purulenta che sta infettando mortalmente tutto l'Occidente.
Non occuparsene perché "cristiani" è affermazione priva di senso,
tanto più oggi che l'avanzata del femminismo coniugato all'omosessualità,
all'interno della Chiesa visibile, ha assunto aspetti addirittura
drammatici.

Anonimo ha detto...

"e anche l'imporsi non è poi così semplice per chi non è portata a fare a gomitate..."

Madame, lei sta parlando dell'aggressività necessaria per spuntarla nella competizione. Ora l'aggressività maschile deve molto al testosterone, mentre il progesterone non aiuta granché la donna. Non sto scherzando. Ho avuto tra le mani l'estratto di uno studio ordinato dallo Stato Maggiore britannico sulla idoneità della donna al combattimento. La risposta è stata: quando è necessaria la carica per affrontare il nemico, la donna non può mai essere all'altezza del nemico uomo. La ragione è la scarsa carica di aggressività dovuta alla scarsità di testosterone. Insomma è un dato naturale, una differenza naturale tra uomo e donna. Si è sempre saputo, ma il femminismo pretende che la donna faccia tutto quello che fa l'uomo, ma è una fesseria.
Nicola Di Blasi

Anonimo ha detto...



Le femministe tirano fuori le Amazzoni, le donne spartane guerriere, i reparti femminili
negli eserciti moderni etc.

Giovanna d'Arco non amano citarla, per ovvi motivi.
Ma santa Giovanna non combatteva direttamente, andava in prima linea, sempre, ma soprattutto ad incitare a combattere. E impose una incredibile moralità nella vita militare, eliminandone i noti vizi e brutture (peggiorati nelle guerre che incancreniscono). La Francia era in preda alla guerra civile, il tradimento dilagava, gli inglesi invasori spadroneggiavano, il re era un pusillanime, occorreva un condottiero che desse una sferzata potente all'anima nazionale, soprattutto con l'esempio e Dio inviò santa Giovanna, una adolescente ignara dell'uso delle armi e di tutto il resto.
Ma questa è l'eccezione (atipica) che conferma la regola.
Le Amazzoni sono al 90% leggendarie. Leggenda nata forse da qualche formazione di nomadi delle steppe (Sciti) che annoverava anche donne a cavallo.
Le spartane inquadrate nell'esercito non fecero quasi mai buona prova sul campo. Avevano cattiva fama presso gli altri Greci, perché l'educazione in collegi chiusi sembra ne corrompesse i costumi. Cosa che sembra accadesse anche per i maschi, i quali tuttavia erano ottimi soldati.
Nella prima fase della Rivoluzione russa fu creato un battaglione femminile, molto propagandato dalle femministe occidentali. Sommariamente addestrato, fece in realtà pessima prova, anche perché arrivò al fronte quando l'esercito si stava disgregando e i soldati accolsero con odio e disprezzo queste donne. Di guardia al Palazzo d'Inverno quando i marinai l'occuparono, durante il colpo di Stato bolscevico, sembra siano state brutalizzate in massa dai bolscevichi. (Questo è un altro motivo per non mandare le donne in guerra).

Occasionalmente, le donne si sono dimostrate valorose combattenti, ma assieme agli uomini, p.e. negli assedi, sulle mura a difednere le città. Oppure come combattenti individuali, come "cecchine", tiratrici scelte, quelle che combattono con fu
cili di precisione, forniti di canocchiale, soprattutto nei combattimenti urbani. Cecchine pluridecorate ci furono nella Unione Sovietica, nella II gm. Tra i cecchini fascisti che nel 1944 diedero per alcuni giorni filo da torcere agli Alleati occupanti, a Firenze, c'erano anche giovani donne, tutte uccise sul posto, una volta catturate. Ne parla Malaparte ne La Pelle, il fatto è comunque autentico (vedi Pansa). Sapevano che fine avrebbero fatto, dimostrarono grande coraggio, bisogna dire. Tra i partigiani cui gli alleati diedero il compito di ripulire la città doveva esserci anche Oriana Fallaci, accesa antifascista, che scrisse (mi pare) di aver preso parte, ragazza dall'altra parte, a quei combattimenti. Crudeltà della guerra civile....
Individualmente, non è che le donne non abbiano mostrato coraggio anche fisico, oltre che morale, in guerra. Ma manca loro la forza fisica del maschio (spesso determinante nelle fatiche tremende della guerra), la carica di aggressività (che nei maschi può diventare veramente belluina), la capacità di mantenere il sangue freddo, tipica dei bravi ufficiali, dei comandanti. I reparti di sole donne hanno mostrato la tendenza a cadere nel panico assai più di quelli maschili, a sbandarsi sotto il fuoco.
Insomma: il semplice buon senso dice che la guerra non è mestiere per le donne, anche se occasionalmente esse possono dare validi contributi ed essere di incitamento ai combattenti.
H

Anonimo ha detto...

A proposito di Letta e lo ius soli

"Civitatem Romanam usurpantes in campo Esquilino securi percussit"
(Fece decapitare con la scure nel Campo Esquilino chi usurpava la cittadinanza romana).
(Svetonio, Vita di Claudio, 25)

Unknown ha detto...

Parita di genere anche in miniera?

Anonimo ha detto...

Finché non si capiranno le diverse caratteristiche,le diverse forze maschili e femminili, staremo a perdere tempo con l'uguaglianza che non c'è. Uno scollamento dalla realtà epocale. Tutti/e intellettuali, tutti/e scienziati/e, tutti/e tecnologici/che, incapaci di guardare gli esseri umani e il creato, incapaci di ascoltare la voce degli esseri umani, delle creature e di Dio.Uno e Trino.

Questa ormai diffusa incapacità umana dell'uomo postmoderno si trasmette inevitabilmente alla sua intelligenza, alla scienza che pratica, alla tecnologia che ha sviluppato e continua a sviluppare. Incapacità di usare i propri sensi, quindi incapacità di fornire alla propria intelligenza materiale sufficiente con cui assimilare ed elaborare il 'percepito' nella sua completezza.

Quindi incapacità di sviluppare una scienza aderente alla vita e non aderente a qualche particolare, meglio al solo meccanismo individuato; quindi una tecnologia che diventi sempre più semplice in forza del fatto che l'essere umano curando, con umiltà e gratitudine, il potenziale che gli è stato donato, può con la Grazia di Dio, che tutto vede e tutto sa, entrare in una relazione più umana con il prossimo, con le creature, con Dio, Uno e Trino.

Queste fisse che, di tempo in tempo, caratterizzano le mode di pensiero denunciano quasi esclusivamente che l'esser umano non usa i suoi sensi come dovrebbe, come potrebbe, infatti vede senza guardare, ode senza ascoltare, quindi il pensiero che ne scaturisce è monco, incompleto e sempre più circoscritto diventa. Viviamo in bolle di pensiero, che inevitabilmente distorcono la realtà, che non si è guardata, che non si è ascoltata.

Ora viviamo nella bolla-pensiero 'pene/vulva /ano' e l'essere umano si valuta con queste ridotte misure, anzi si richiede a gran voce che esse diventino il fondamento della giurisprudenza, della politica, della cultura, della religione. Una vita sociale così fondata è, a dir poco, parziale. Ma la sinistra, che solitamente non ha argomenti, va sempre scovando il pelo nell'uovo per farsene sua sostenitrice. Ma non è detto che il popolo debba seguirla ciecamente nelle sue follie, è doveroso invece distanziarsene oramai con decisione. Le sono state date tante possibilità, ora basta. Veramente basta con i suoi pretesti inconsistenti, ipocriti, falsificatori della vita, della realtà. Basta. Non sono avanguardie, né mai lo sono state, hanno sempre e solo scimmiottato qualcun altro, abbassando sempre più il livello intellettuale di popoli interi.