Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 7 agosto 2023

Le vere ragioni dell' " operazione speciale" e situazione attuale

Indice degli articoli sulla guerra in Ucraina
Le vere ragioni dell' l'  " operazione speciale" e situazione attuale Ho scritto molte volte che la "banda Biden" è il nuovo fascismo ( globalista e monopolista ) e sviluppa una strategia che, di fatto, porterebbe all'autodistruzione dell' " occidente " cristiano e capitalista.

Ho anche ripetutamente detto che la crisi vera nasce dal fallimento del progetto di trasformare il regime cinese nello strumento subalterno di dominio mondiale da parte delle multinazionali USA, "padrone" del cosiddetto deep state americano (fallimento dovuto a quegli elettori americani che personalmente definisco "resistenti del secondo emendamento").

Confermo assolutamente queste valutazioni.
Così come confermo la mia opinione riguardo al fatto che Putin ha lanciato l'  "operazione speciale" soprattutto per eliminare sul nascere la tentazione di Biden e Xi Jinping di risolvere la succitata crisi attraverso lo smembramento della Russia.

Putin ha messo Xi davanti alla necessità di cominciare ad uscire dalle ambiguità nei rapporti con le multinazionali (ambiguità peraltro sollecitate dai continui pellegrinaggi di CEO e politici USA a Pechino).

Danno collaterale, ma strumentalmente necessario, della "strategia Biden" era/è  l'eliminazione dei paesi europei come entità politiche/economiche autonome.

Ora, da alcune parti, si avanzano interrogativi sulle ragioni di una "timidezza" di Putin sia sul piano militare che sul piano politico. Su quest'ultimo piano soprattutto in ordine all'attendismo su alcuni progetti BRICS.

Personalmente ritengo che si tratti di una strategia funzionale alla ricerca del raggiungimento dell'obiettivo in oggetto. 

Il dibattito politico in USA diventa sempre più incentrato su questo punto (vedi anche R. Kennedy) ovvero sulla necessità di far uscire dalla deriva totalitaria l'amministrazione americana.

In questo contesto ci sarebbe una straordinaria opportunità per gli europei per raccordarsi con chi sta facendo questa vera e necessaria lotta antitotalitaria capendo lucidamente che la tenaglia da cui sfuggire e quella Xi/Biden (l'alternativa Biden - Xi è falsa, fanno parte ancora dello stesso meccanismo).
Chi vivrà, vedrà. Ma Xi Jinping e Biden non sono più molto saldi. 
Alleluia.
Paolo Montagnese

25 commenti:

Anonimo ha detto...


Pensare che Putin abbia agito "con timidezza" militare in Ucraina mi sembra cosa del tutto irrealistica.

Ha attaccato su un arco di quasi 180 Gradi, da cinque direzioni, con forze rivelatesi inadeguate, anche numericamente, costrette allo stallo e a forti perdite in gran parte delle direzioni d'attacco. L'esercito ucraino, già in parte inquadrato nel sistema di difesa nato, si è rivelato più forte del previsto, più forte anche nelle sue linee difensive multiple.
Che le cose non stessero andando bene per i russi, in relazione agli obbiettivi, lo dimostra l'accordo che avevano raggiunto dopo alcuni mesi con gli ucraini (prima della battaglia per Mariupol) contemplante il ritorno dei russi sulle linee di partenza in cambio del riconoscimento ucraino dello statu quo (leggi: Crimea etc). Così si è letto e si è letto che sono stati gli inglesi (sicuramente su mandato americano) a far fallire l'accordo, fallimento sanzionato anche dal segr. gen. della Nato poco dopo. Un intervento irresponsabile.
Realisticamente: se si negoziasse seriamente la pace adesso, l'Ucraina potrebbe ancora uscirne bene, nell'insieme. In cambio di un trattato che la impegnasse alla assoluta neutralità, conserverebbe l'indipendenza come "Ucraina della riva destra del Dnjeper", senza la Crimea ovviamente, con possibilità di mantenere una piccola parte del Donbass, quella che ancora occupa o di cederla in cambio di sostanziali vantaggi altrove o di altro tipo.
A parte i dettagli, che certo non siamo noi a stabilire, un accordo di pace adesso si potrebbe realisticamente ancora trattare.
Ma nella politica la razionalità resta spesso teorica, in particolare quando si è in guerra. Ci sono interessi potenti e passioni ancor più potenti che si scatenano.
L'offensiva ucraina, che dura da quasi due mesi, non ha portato a risultati di rilievo. La "linea Sorovkin" (dal nome del generale russo), costituita da tre linee scaglionate in profondità si presenta praticamente impossibile da superare, se non in qualche punto non essenziale della prima linea.

Il rischio che sta correndo l'Ucraina è grosso. Il suo esercito si sta logorando in una offensiva improduttiva mentre sui giornali (il Giornale di qualche giorno fa) si legge che i russi avrebbero approntato un'armata di centomila uomini con 900 carri e altrettanti cannoni, pronta ad essere impiegata al momento opportuno. Gran parte di questi uomini sono probabilmente "carne da cannone", come si suol dire.
Ma vengono in mente i fatti della II gm. I tedeschi erano convinti che i russi non avrebbero potuto riprendersi dalle perdite spaventose loro inflitte. Il fronte si stabilizzò per mesi dal Caucaso a Stalingrado alla zona centrale. Ma nel novembre-dicembre 1942 i russi iniziarono in pieno inverno una serie di offensive che travolsero l'intero fronte tedesco. Cominciarono da sud, da Stalingrado, accerchiandola in pochi giorni con due poderose armate. Il Don ghiacciato fu un vantaggio per loro. Poco dopo sfondarono a sud nella zona dei romeni, confinanti con noi, e a nord nella zona degli italiani, copo cinque giorni di feroci combattimenti - tutte truppe con armamento inferiore schierate a cordone lungo il Don, senza carri armati e senza riserve, travolte da masse enormemente superiori in tutto: contro le divisioni Ravenna e Cosseria + un rgt e una divisione tedeschi c'erano sette divisioni russe + circa 600 carri armati,senza contare l'artiglieria e l'aviazione, 73 btg russi contro 19 alleati.

Assisteremo quest'inverno ad una replica russa sul Dnjeper? Difficile dirlo. È anche vero che gli ucraini conoscono il modo di combattere dei russi. Però noi non conosciamo il grado di logoramento dell'esercito ucraino.
Comunque sia, bisognerebbe che qualche governo europeo con un atto di coraggio cominciasse a porre adesso, subito, il problema di una soluzione negoziata del conflitto!
Miles

Anonimo ha detto...

Spiluccando in qua e in là, la controffensiva UA mai partì e mai partirà, i Russi hanno minato tutti i terreni, costruito una triplice linea difensiva, imbottita di bunker, batterie di fuoco a volontà e ora hanno anche armi e tecnologie sofisticate che prevengono piani e voli di droni e quant'altro, inoltre sono pieni di armamenti di ogni tipo, il pil cresce mentre la UE affonda, la Germania è in recessione, l'aver puntato "all in" sui gasdotti e il partnerariato con la Russia ha ora l'effetto boomerang, sec. fonti USA, lo scorso giugno Obama avrebbe chiesto a Biden di dimettersi, visti gli esiti disastrosi della guerra e i grossi problemi di famiglia, al momento Biden ha rifiutato, ma come dice un generale USA esperto in geopolitica oltre che di strategie militari, 'E' urgente trovare una via di uscita per salvare la faccia', insomma non fare come in Afghanistan.........

Anonimo ha detto...

Troveranno una via d'uscita... l'hanno sempre trovata... sono astuti come i serpenti!

Anonimo ha detto...

Mi sembra che l'attuale Amministrazione USA, tra le altre grane che pure non sono da poco, si trovi davanti ad un dilemma che, dal loro punto di vista, è spaventoso: o Biden o Kamala. Più o meno che trovarsi ad un'allegra sessione di Roulette Russa.

Una buona notizia ha detto...

In Gran Bretagna, dove è nato con una grave cardiopatia, i medici lo avevano giudicato non operabile e senza speranza di sopravvivenza, tanto che avevano avviato le cure palliative. Il bambino aveva infatti una malformazione del cuore: la parte sinistra non si era formata ed era stata giudicata inoperabile.

Ma la famiglia del bambino, di 7 mesi, non si è arresa ed è riuscita ad arrivare al Gaslini di Genova, dove l’equipe del cardiochirurgo Guido Michielon lo ha sottoposto a un delicato e complesso intervento di cardiochirurgia con pochi precedenti.

Oggi il bambino è fuori pericolo e salvo. I ringraziamenti sono arrivati anche dal presisidente della regione Giovanni Toti "Complimenti ai professionisti dell’ospedale pediatrico, eccellenza assoluta che ancora una volta ci rende orgogliosi, e buona vita a questa famiglia"
Da Il Messaggero

Anonimo ha detto...

ERA SENZA SPERANZE IN INGHILTERRA perché troppo "costoso" e nel calcolo di costi e benefici, per le finanze erano meno i benefici. In Belgio lo avrebbero soppresso come una cane agonizzante.

In questo, ancora per poco, finché l'agenda 2030 e conseguenti lobby angloamericane non conquistano proprio tutto, e sia i governi nazionali sia l'UE stanno facendo il necessario per liquidare l'intera sanità pubblica italiana che deve restare un bene per (pochi) privati che se lo potranno permettere pagando lautamente, e al contempo si tengono chiuse le iscrizioni a medicina pur essendoci ormai grave carenza di personale medico, finché non avviene questo, in questo paese ancora almeno nella pietà cattolico, i malati si salveranno, l'eutanasia non sarà una opzione "economicamente vantaggiosa per la collettività".

Anonimo ha detto...

A proposito di UK, i primi migranti sono stati messi su una chiatta, in attesa di essere spediti fuori dal paese, si parla di isola Ascensione, un posto sperduto in mezzo alll'oceano, per il bambino operato ,è stato fortunato, Alfie no.

Anonimo ha detto...

""banda Biden" è il nuovo fascismo ( globalista e monopolista )"

L'uso di questi termini è già un dare ragione alla narrazione corrente, secondo cui il male assoluto (insuperato ed insuperabile) sarebbe il fascismo (termine peralto usato in maniera vaga secondo un uso trotskista).
A mio pare dobbiamo insistere sul fatto che il mostro globalista è il risultato del regime liberale uscito vincitore in Occidente a partire dal 1945.

Roberto

Anonimo ha detto...

# L'uso improprio del termine "fascismo".

Deriva dal fatto che tale termine viene associato al significato di "Male Assoluto" perché dittatura totalitaria, razzista, neopagana etc.
Biden è un prodotto della decadenza impressionante della democrazia americana, che non data da ieri. È cominciata negli anni sessanta del secolo scorso, con la rivolta studentesca e la rivoluzione sessuale, il femminismo, l'imposizione di uno stile di vita basato sulla "trasgressione", in tutti i sensi.

Tornando all'uso del termine fascismo. Lo si usa per equiparare fascismo e nazismo, il che è un errore, date le notevoli differenze tra i due. Le somiglianze erano più di facciata, esteriori. Se il concetto di fascismo include anche il totalitarismo, allora bisogna mettervi dentro anche il comunismo sovietico. Questo la pubblicistica marxista però non l'accetta. In ogni caso, la categoria "totalitarismo" è più ampia di quella di "fascismo". Inoltre, i tre totalitarismi del Novecento, non erano affatto uguali tra di loro.
Il totalitarismo sovietico e quello nazista hanno rivelato aspetti del Male Assoluto, cosa che non si può dire del fascismo (italiano, l'unico vero fascismo).
Con le infauste leggi razziali, M. rinchiuse gli Ebrei in un ghetto, facendone all'improvviso dei cittadini di serie B o C, come nei secoli passati. Queste leggi ammettevano poi eccezioni, sotterfugi etc.
Hitler invece si votò allo sterminio puro e semplice di tutti gli Ebrei che riusciva ad acchiappare, creando a tale scopo l'organizzazione mostruosa che sappiamo. Era uno spirito malato e limitato.
Stalin sterminava implacabilmente non solo le classi considerate nemiche ma anche quelle che voleva semplicemente rinnovare per far avanzare quelle più in basso, più proletarie. Nell'anno nel quale iniziava il Grande Terrore in Russia, ci furono prima i processi-farsa per eliminare l'opposizione bolscevica interna poi l'inizio dello sterminio di massa di tante persone normali, anonime, gente normale, fatta semplicemente sparire, senza processo: 700.000 nel solo 1937. Più gli arrestati e deportati, un milione e mezzo. (Non cito le fonti per non appesantire).
Confronto: il famigerato Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato istituito da Mussolini nel 1927 (nel '26 M. aveva subito tre attentati), doveva durare solo 5 anni. Ne durò invece 16-17. Era composto da funzionari di partito ma seguiva procedure giuridiche e l'imputato poteva avere un difensore in aula. Condanne: a morte 76, delle quali solo 56 eseguite e per reati come lo spionaggio, l'organizzazione di attentati, la banda armata a fini eversivi, il complotto per uccidere il Re o Mussolini etc., reati puniti con la morte anche dalle democrazie di allora.
Per il periodo 1927-1937: procedimenti 6170, imputati 11043, prosciolti 7581, condannati 3112, latitanti 350. Il numero dei prosciolti dimostra che quel Tribunale procedeva comunque con criteri giuridici, applicando il diritto positivo alla luce del sole. E che non era un "tribunale di sangue". Mussolini concedeva anche grazie, a domanda, gli piaceva atteggiarsi a Padre della Patria severo ma giusto. C'erano poi le amnistie. I condoni, etc.
Quante grazie e quante amnistie ha concesso Stalin? E Lenin, prima di lui? Dopo il crollo dell'URSS, si sono trovati negli archivi i verbali delle riunioni del Politburo con le notazioni a margine di pugno di Lenin: -fucilare, impiccare, sterminare !!

I sinistri di ogni risma, cattolici inclusi (anche il presidente Mattarella, democristiano di sinistra), sono tra i più vociferanti nel proclamare il fascismo "Male assoluto". Dovrebbero riflettere su quello che è stata l'Unione Sovietica, di infelice memoria. E magari documentarsi un po'.
Ma quando si smetterà di usare il termine "fascismo" in modo improprio?
Mai. La confusione delle idee è troppo comoda, esime dall'affaticarsi a pensare. Tanto più è vago un termine, tanto più lo si usa.
ap

Anonimo ha detto...


Un articolo di un esperto militare americano, un colonnello in pensione, citando varie fonti, sostiene che l'armata di centomila uomini e mille cannoni etc organizzata dai russi, starebbe in effetti avanzando nel settore nord del fronte e potrebbe minacciare di nuovo Karchov, questa volta da sud.
La riserva strategica degli ucraini sarebbe al massimo di 40.000 uomini.
L'articolo lo pubblica LSNews. Il colonnello esorta fermamente gli USA a cambiare politica, suicida per l'Europa ma anche per gli USA, a fermare il conflitto in Ucraina prima del collasso totale dell'esercito ucraino.
Dunque: mentre la controffensiva, che mirava addirittura a tagliare in due lo schieramento russo per poi rioccupare la Crimea, segna nettamente il passo, e da tempo, starebbe procedendo invece l'offensiva russa nella parte nord del fronte, con forze nettamente superiori. Lo schema appare simile a quelli della II gm, sopra ricordati.
Se l'analisi del colonnello è esatta, allora i russi si stanno creando le condizioni per uno sfondamento decisivo.
Una eventuale disfatta in Ucraina potrebbe far perdere le elezioni a Biden? Dovrebbe, sempre che Trump non sia nel frattempo finito in galera.
Miles

Anonimo ha detto...

Da non perdere

Debancarizzazione:
L arma assoluta del potere.

Maurizio Blondet 8 agosto 202
Di
ROBERTO PECCHIOLI

Anonimo ha detto...

Perfettamente d'accordo sull'uso improprio del termine Fascismo quale Male assoluto, da associare, invece, come ben documenta l'anonimo di ieri, alle 21.52, a Nazismo e Comunismo.
Quest'ultimo è tutt'altro che morto, anzi. Basti pensare al pericolo cinese, di cui poco si parla, ma che rappresenta un modello per tutti i comunisti del mondo (e non solo, ma anche per tanta parte della massoneria e molti ambientalisti "verdi fuori e rossi dentro").
Certamente concordo con Montagnese sul fatto che il Deep State americano ha molte aderenze con la nomenklatura cinese, e non si capirebbe il vorticoso sviluppo della potenza cinese senza tornare ai nefasti anni novanta, allorché furono aperte le porte del WTO alla Cina, di fatto dando il via all'era della globalizzazione (e, quindi, impoverimento economico industriale europeo, assottigliamento progressivo del ceto medio ecc.).
Oggi M.Veneziani scrive un bell'articolo su La Verità in ordine al nuovo reato d'opinione che i "progressisti" vorrebbero introdurre, tacciando di negazionismo tutto ciò che non collima con le loro idee. E questo è esemplare della mentalità totalitaria del c.d. progressismo italiano, europeo e mondiale. In sostanza, la Sinistra perde il pelo, ma non il vizio. E bisogna stare attenti al vero Male Assoluto, che è quello comunista, più che mai vivo e vegeto, seppur con un rosso non più scarlatto, ma arcobaleno.

Gz

Anonimo ha detto...


# Una notizia relativa alla guerra in corso, che forse è sfuggita, riguardante la religione.

Di recente Zelensky ha firmato un decreto con il quale la data della celebrazione del S. Natale diventa anche per la Chiesa Ortodossa ucraina quella del 25 dicembre. Gli Ortodossi, fedeli al calendario giuliano (fatto fare da Giulio Cesare), celebrano il Natale il 7 gennaio. Il calendario giuliano è stato nel Seicento sostituito in Occidente dal calendario gregoriano, dal nome del papa che lo autorizzò. Non ricordo quale Gregorio, sul momento.
L'elaborazione di un nuovo calendario, che rimediasse alle sfasature di quello giuliano, a tutti note, fu un'opera assai difficile e complessa, una vera impresa matematica, realizzata dagli astronomi e matematici gesuiti del Sacro Collegio Romano.
Il nuovo calendario fu accettato anche dai Protestanti, ma non subito, ci volle del tempo. Gli Ortodossi (greco-scismatici) non lo hanno mai acceettato. Nelle Russie, fu imposto dai bolscevichi al potere.
Perché Zelensky ha emesso questo decreto? In odio, pare, alla Chiesa Ortodossa russa che appoggia l'invasione russa. Ci sono poi, sullo sfondo, le beghe e le competizioni fra chiese autocefale "ortodosse", con il potere politico che si immischia spesso e volentieri. Come dimostra il decreto di Zelensky, le chiese autocefale degli scismatici sono "chiese di Stato".
In ogni caso questa modifica della data del Natale è una cosa positiva, anche se deriva da un decreto emesso per motivi che con la verità religiosa hanno poco a che vedere, motivi esclusivamente politici.
Il calendario giuliano è meno preciso di quello gregoriano. Mantenerlo, magari per odio ai gesuiti che hanno elaborato il secondo, è una questione di mero puntiglio, estranea al dogma della fede, mostrante una concezione della tradizione che scade nel vieto tradizionalismo.
T.

Anonimo ha detto...


# Rosso "arcobaleno" appunto...

La nuova variante del "Male Assoluto" è quella che oggi si condensa nella parola "woke", corruzione di "awake" (I woke up, mi (ri)svegliai).
La tendenza woke riassume in sè al peggio dandole un colorito politico eversivo su base razziale (contro la cultura e i valori della civiltà europea perché creati dai bianchi) tutto il torbido filone in cui si sono mescolati femminismo, omosessualismo, abortismo, giovanilismo, libertinismo (trasgressione) come norma di vita, etc.

Uno storico del futuro resterà forse sbalordito se paragonerà i giovani di oggi, abbandonati ai peggiori vizi in nome della libertà trasformata in licenza e impestati di nichilismo, ai giovani educati dal fascismo al culto della Patria, dell'eroismo, del dovere etc. E nel rispetto massimo della religione cattolica, reintegrata nei suoi diritti (anche temporali) e protetta dai suoi nemici. La gioventù educata dal fascismo era composta da gente per bene, non da drogati, libertini e sfumature infinite dell'arcobaleno. C'era molta retorica, certo: perché, oggi non c'è retorica? Provate appunto a dir qualcosa di "politicamente scorretto".
L'Italia di allora era ancora una società moralmente sana, cattolica nella stragrande maggioranza. Era così per conto suo ma si dovrebbe dire che il regime fascista l'ha mantenuta nei suoi valori fondamentali, non l'ha corrotta, come invece ha fatto questa sciagurata democrazia, alla cui nefasta azione si è unita quella (più grave) di una Gerarchia ecclesiastica andata completamente via di testa.
ap

Anonimo ha detto...

Ringrazio ap per le interessanti osservazioni su cui concordo in buona parte.
Il tema caldo resta come sempre il nazionalsocialismo (a prescindere dalla correttezza dell'accostamento al fascsmo nostrano). La mia impressione è che non usciremo mai dalla situazione tragica in cui ci troviamo se non sviluppiamo un giudizio più equilibrato su questo fenomeno politico. Cosa intendo? Che anche questo fenomeno andrebbe trattato come qualcosa di umano e non andrebbe impropriamente teologizzato (idea del male assoluto o quasi male assoluto).
A prescindere dal fatto che il male assoluto non si dà a livello metafisico, vorrei riferirmi brevemente ai due punti che ap sembra aver indicato come caratteri distintivi del nazismo e che ne farebbero qualcosa di assolutamente malvagio: 1) il razzismo e 2) il neopaganesimo.
1) La discriminazione secondo criteri etnici non è intrinsecamente perversa (come per esempio l'aborto), ma riflette ad un livello naturale l'ordo amoris che ci deve guidare se non vogliamo cadere nel caos in cui ci troviamo. Faccio inoltre notare che senza questo criterio l'idea stessa di "jus sanguinis" perderebbe significato (ed infatti essa è invisa al mondo liberale).
2) Resta il neopaganesimo. Qui la siutazione è più complicata. Faccio comunque notare che anche il nazismo non era in toto pagano e che anche nel fascismo (si pensi ad Evola) esistevano elementi neopagani. Inoltre (e qui spero di trovare le parole giuste) il neopaganesimo è sicuramente un fenomeno complesso, ma a volte nasce da una reazione ad un aspetto del Cristianesimo che crea difficoltà, e cioè una innata tendenza all'universalismo. In effetti l'universalimso esasperato in cui ci troviamo ora si manifesta quasi esclusivamente in nazioni ex cristaine.
Infine faccio notare che anche per il nazismo valeva il culto della patria, dell'eroismo, del dovere etc. e sotto questo punto di vista sarebbe superiore al mondo liberale degenerato di adesso.
In che senso si può dunque parlare di male assoluto o quasi male assoluto?

Roberto

Anonimo ha detto...

Zelenskij è ebreo quindi gli frega niente della religione cristiana, anzi......ho sentito da notiziari stranieri che si vendono su Internet reliquie ortodosse di ogni tipo, per finanziare la ricostruzione della cattedrale fatta saltare dagli stessi Ucraini, siccome non si può ipotizzare una avanzata sul campo, e Biden non manda gli aerei ed altre armi, si è scelto di fare atti di sabotaggio su territorio russo, per il momento di lieve entità, queste incursioni sono la specialità dei militari UK che in UA ci sono eccome e non sono pochi, nel frattempo VP procede con l'operazione tabula rasa, distruggendo ospedali, fabbriche, edifici di ogni tipo, ormai è solo un mare di rovine fumanti, leggevo da qualche parte che il Pil ucraino è perfino inferiore a quello della regione Veneto, a 'sto punto mi chiedo chi possa pensare di fare chissà quali guadagni con la ricostruzione, en passant, gli invasori sbarcati sono quasi 100.000 fino ad ora, e continuano ad arrivare, qua cambiano le facce, ma non l'incapacità del governo, che sia sin. o dx. per me pari sono.

Anonimo ha detto...


# In che senso si può parlare di male assoluto nel caso del nazismo?

Questa la domanda? Nel senso rivelato appunto dalla campagna di sterminio degli ebrei. Lo sterminio non si limitava poi agli ebrei. Anche verso i russi, gli slavi in generale, gli zingari etc Hitler ha usato lo stesso metodo. Contro gli ebrei lo sterminio è stato realizzato nel modo diciamo più completo. Eliminanto il giudasimo, sarebbe venuto il turno del cristianesimo.
Il demonismo qui consiste nel pensare di risolvere magari per sempre i problemi di un popolo o di una classe semplicemente eliminando fisicamente gli altri popoli, o alcuni tra essi, o sopprimendo fisicamente le altre classi, come faceva Stalin (che comunque periodicamente sopprimeva tutti, cominciando da quelli stessi che usava come sterminatori, per sostituirli con altri, a rotazione).
Lo stesso demonismo dei giacobini, che per ogni opposizione non sapevano trovare altro che la ghigliottina: risolvere i problemi semplicemente con la morte degli avversari, veri o presunti.
Questo è l'atteggiamento tipico dei fanatici, quando diventano sanguinari. Qui c'è l'apparizione di un Male che possiamo dire Assoluto, in questa sua manifestazione.

La discriminazione secondo criteri etnici non è in se stessa "perversa", dipende da come viene fatta. Oggi, la "discriminazione" la stanno subendo soprattutto i bianchi, per colpa loro, della loro decadenza, della loro viltà. Sant'Agostino fu comunque il prodotto di un incrocio razziale: punica la madre, "romano" ossia di origine italica il padre. Quindi...

Non includerei Evola nel fascismo vero e proprio: rappresentò un filone suo personale, minoritario ed estemporaneo, carico di un "tradizionalismo" a sfondo esoterico che con l'ideologia innovatrice e moderna che voleva essere il fascismo, sia pure in accordo con la tradizione italiana però cattolica, aveva poco a che vedere.
Il "neo-paganesimo" di Mussolini era quello dell'impero romano costantiniano, civilizzatore, guerriero ma anche costruttore di popoli. Quello di Evola, oltre che a sfondo esoterico, era anche di tendenze "ghibelline", apprezzava cioè nell'impero soprattutto l'avversario della Chiesa.
ap

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

Secondo alcuni studiosi, il fatto stesso che Mussolini abbia dovuto accordarsi con la Chiesa Cattolica con un Concordato smentisce che possa aver instaurato uno stato totalitario, poichè ha ammesso un'altra entità guida in Italia, rimanendo quindi uno stato solo autoritario. Quando ero all'Università, lo "stato fascista" era trattato quasi a sè rispetto ai regimi totalitari, non solo perchè fosse originario dell'Italia.
Mi era stato anche spiegato che non era propriamente neppure un regime "confessionalista": erano sì previsti effetti civili per i laici che incorrevano in censure ecclesiastiche, essenzialmente l'interdizione dai pubblici uffici, ma vi erano anche delle salvaguardie, l'effetto veniva in parte meno (rimaneva solo in divieto di lavorare nel pubblico impiego, ma si poteva essere iscritti/riammessi ad Ordini Professionali) se vi era conversione ai "culti ammessi" (nel 1929 solo ebraismo e valdismo, ma poi se ne aggiunsero altri); questa norma fu abolita già da Bonomi nel 1944, insieme all'obbligo dei Carabinieri, e della MVSN, di essere cattolici (ma nel 1929 i carabinieri non cattolici, pochissimi e pressochè solo valdesi, non erano stati espulsi ma fatti passare in altre armi del Regio Esercito). Fu possibile abrogare prima queste disposizioni perchè non incluse nel Concordato. Ricordo pure io, invece, l'ondata di spretamenti nel 1984/85, quando fu cancellata anche la norma concordataria che escludeva i sacerdoti incorsi in sanzioni canoniche p.es. dall'insegnamento: il mio parroco di allora perse il suo vice!
Non sarei invece così drastico sull'ipotesi che solo un ritorno di Trump possa rimediare ai disastri americani di adesso: anche Ron De Santis promette bene ed è cattolico, ed è più giovane.

Anonimo ha detto...

... ma non sembra raccogliere consensi popolari il giovane De Sanctis.

Anonimo ha detto...


Il fascismo non poteva essere totalitario come nazismo e comunismo.

Lo Stato italiano rimase una monarchia costituzionale ma con un primo ministro, nominato dal Re, al quale il Re aveva concesso nel 1925 poteri straordinari, di tipo dittatoriale, approvati dal voto delle Camere. Mussolini cercava all'inizio di fare governi di coalizione poi tutto saltò a causa del delitto Matteotti, col quale M. non c'entrava. Ci furono L'Aventino e la svolta dittatoriale. Il 25 luglio del 43, messo in minoranza al Gran Consiglio del Fascismo a causa della guerra, M. si recò con correttezza costituzionale dal Re, che gli aveva dato l'incarico 20 anni prima. Si recò a rimettergli l'incarico, correttamente (lo notò Sergio Romano in una delle sue risposte ai Lettori del CdS). Il re accettò le dimissioni e poi a tradimento lo fece arrestare (colpo di Stato).
A prescindere da ciò. Il fascismo fu un regime peculiare, per varie ragioni. Sulla struttura di monarchia costituzionale era cresciuto un regime "totalitario" con un capo carismatico, masse inquadrate in un solo partito e un solo sindacato etc. Inoltre, M. non aveva mai indicato un successore ("delfino") e negli ultimi tempi cambiava spesso i segretari del PNF: insomma, il regime era troppo legato alla personalità indubbiamente eccezionale di M. e, molti ritenevano, non sarebbe sopravvissuto al suo ritiro o alla sua morte.
Il capo dello Stato era sempre il Re non il Duce, capo del fascismo.
Oltre alla Chiesa, alla Monarchia, a controbilanciare le istituzioni fasciste c'erano le vecchie classi dirigenti, arroccate nella Banca e negli alti quadri delle forze armate e, in parte, nell'industria.

Fu M. ad usare per primo il termine "totalitarismo" teorizzato poi da Giovanni Gentile con lui stesso, nella voce Fascismo dell'Enc. Ital.
Ma il termine voleva avere soprattutto un significato spirituale, di identificazione morale dell'individuo con lo Stato, visto lo Stato (hegelianamente) quale realizzazione massima, sul piano dell'autocoscienza, della "eticità" che caratterizza la società umana, dalla famiglia al mondo del lavoro allo Stato.
La "totalità" cui aspirava il fascismo voleva includere anche la religione cattolica, quale parte vitale e fondamentale della storia e dello spirito del popolo italiano.
Il regime non ebbe mai il monopolio dell'istruzione. Riconobbe la scuola privata, l'università cattolica di Milano, "libera università" riconosciuta dallo Stato, mantenne la prassi dei "privatisti", individui che si presentavano agli esami di Stato dopo aver studiato sempre a casa.
Nel'ideologia fascista c'era il nazionalismo, il mito dell'impero ma non c'era il razzismo, sciaguratamente appiccicato da M. in piena involuzione spirituale nel '38, quando cominiciò a perdere lucidità tra le megalomanie imperiali e la minaccia sempre più reale dell'espansionismo hitleriano.

Anonimo ha detto...


Temo che per il pubblico americano il giovane De Santis sia troppo cattolico, nel senso tradizionale del termine.
Il pubblico americano di oggi è diventato piuttosto lasco in tema di morale. Come noi in Europa.
Comunque è ancora presto per fare pronostici.
Se i dem riescono a mettere in galera Trump, per impedirgli di partecipare alle elezioni, forse i repubblicani presenteranno cariatidi moderate come Pence et similia.
Una svolta alle elezioni potrebbe forse produrla un collasso ucraino. Sempre che i russi siano capaci di mettere alla fine in piedi un'offensiva decisiva.

Anonimo ha detto...

@ Ex studente di Giurisprudenza

In altre parti quello che lei chiama spretamento era già cominciato negli anni '60 e pure prima della conclusione del conciliabolo, preti sospesi a divinis per sposarsi, per diventare operai, per diventare comunistissimi e agit prop soprattutto nei formidabili anni '68 e dintorni, alcuni divennero atei militanti, ci furono divorzi, matrimoni plurimi e anche suicidi, ma sarebbe meglio non rivangare, qualcuno , ormai vecchio, ma indomito, resiste ancora e mai si è pentito, su De Sanctis non punterei neanche un quarto di Dollaro, mi intriga l'ennesimo Kennedy che scende in campo e promette battaglia, ma è dem, non rep. quindi mai dare per spacciati Biden and co. anche se in cuor mio spero.......

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

@ Anonimo del 11/08/2023 13:41
Quella che ho chiamato "ondata di spretamenti" è stato un fenomeno solo italiano perchè il Concordato poneva delle pesanti limitazioni giuridiche, altrimenti incostituzionali, ai sacerdoti che incorrevano in sanzioni canoniche. Con il loro venir meno, quei sacerdoti poco fermi nel loro ministero (non nascondiamoci: alcuni erano stati costretti a diventarlo dai genitori!) non hanno più avuto ostacoli per tornare a una vita laicale, anche mettendosi su posizioni di rottura.
Sì, molti se potevano si trasferivano all'estero e si spretavano anche prima, ma nel 1984-86 il venir meno del disposto concordatario (quindi sopra-costituzionale) ha scatenato uno tsunami.
Il mio parroco non fu certo l'unico a dover officiare da solo per alcuni mesi.

Anonimo ha detto...

Ho letto su alcuni siti USA non PC che gli armamenti dati alla UA sono in leasing, come USA-GB fecero anche durante la IIGM, cioè vengono 'prestati o affittati' ma poi vanno pagati, sono rimasto di sasso quando scrivono che solo nel 2006 VP è riuscito a saldare il debito con loro per le armi ricevute all'epoca e sì che si può dire tranquillamente che i Russi hanno vinto la guerra quasi da soli, tornando al punto, se altri 24 mld.$ verranno concessi per armamenti a VZ, ciò significa che, aggiunti ai 130 già ricevuti, ci vorranno 300 anni per pagare e saldare il debito, in compenso le multinazionali comprano decine di migliaia di ha. di terra in UA per vari scopi, anche per avere il monopolio dei cereali, interessi di Can, USA, UK, NZ, il che significa che, come disse Nuland, la UE è fu**ed.

Anonimo ha detto...


# Solo nel 2006 Putin ha saldato il debito per le armi ricevute durante la seconda guerra mondiale?

Però...Ma non solo armi. I russi ricevettero di tutto, anche nel settore alimentare, credo. Persino i famosi valenki gli stivali di feltro con suola rigida adatti a cammnare sulla neve: gli americani gliene mandarono milioni. L'industria russa, spostata a tempo di primato dietro gli Urali, lavorava soprattutto per la guerra.
Ricevettero comunque quantità impressionanti di camion Ford e Dodge, con i quali motorizzarono l'Armata Rossa, oltre ad aerei e carri armati, anche se l'armamento occidentale non compare quasi mai nelle foto ufficiali sovietiche del periodo.
Nel disegno di Roosevelt, USA e Unione Sovietica dovevano dividersi il mondo, dall'Asia all'Europa.
Bisogna tuttavia sapere che lo sforzo produttivo e logistico fu notevole anche per gli americani. Per mantenere le loro truppe su teatri così vasti e quelle dell'alleato sovietico, e, in misura assai minore quelle di britannici e francesi, il loro sistema produttivo fu teso al massimo.
Nell'agricoltura dovettero importare moltissimo grano e carne dall'Argentina, che infatti si arricchì enormemente durante la guerra, imbottendosi di dollari. Quindi gli USA pagarono gli argentini e credo anche altri paesi, come il Brasile. I russi dovevano pertanto regolare il conto anche loro.
Il Piemonte sabaudo, quando partecipò alla Guerra di Crimea dovette accendere un prestito con la Banca Rotschild, che pagò, con tutti gli interessi, in quaranta anni, quando era diventato Regno d'Italia.

Economicamente, gli USA sarebbero entrati in crisi se la guerra si fosse trascinata ancora per diversi mesi?
I loro politici avevano fretta di chiuderla e senza subire altre perdite umane. Nella conquista di Iwo-Jma i marines avevano avuto 15.000 morti, una cifra enorme per gli USA, che l'elettorato non era disposto ad accettare. Forse questo uno dei motivi che li fece decidere per il lancio delle bombe atomiche sul disgraziato Giappone. Un'operazione cui si erano invano opposti i generali, cioè Eisenhower e MacArthur, comandanti dei rispetti teatri di guerra, anche se la cosa può sembrare strana. Il Giappone era ormai in ginocchio, non aveva più flotta e quasi niente aviazione, bastava avere la pazienza di aspettare un po' di tempo. Non credo che l'elettorato avrebbe obbiettato, visto che si sarebbe trattato di negoziare solamente.

Ma la guerra ha il suo intrinseco demonismo, che non risparmmia nessuno.