Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 18 gennaio 2014

Servizio tg 3 Campania Messa rito antico



Oggi il tg 3 regionale ha trasmesso le riprese della S. Messa di sempre a Napoli.

20 commenti:

bedwere ha detto...

E` stato un piacere, Mic! Grazie a chi a Napoli lavora sodo per la tradizione!

mic ha detto...

Amici miei.
È bene che e importante che se ne parli della nostra Messa. Bisognerebbe promuovere altri servizi del genere.
Ma bisognerebbe parlare del Signore e di come è centrata su di Lui e non sulla comunità, che non è che non esista se non risulta "valorizzata" come protagonista in luogo del Signore e di ciò che accade durante la Messa che è Actio Sua prima che della comunità e dunque della Chiesa.
Infatti la comunità (così come la persona che ne fa parte) si costituisce e si irrobustisce proprio nel Signore.e nel Suo Sacrificio che, SOLO, può introdurla, insiema ad ogni credente, nella Risurrezione e nella vita nuova che comporta.
E, se si sottolinea principalmente la commozione e il senso del mistero, siamo sempre al sentimento che ha la sua importanza, ma non è il cuore del discorso.
Perdonatemi se posso sembrare incontentabile. Ma se finalmente se ne parla, bisognerebbe essere ancor più incisivi.

Un grazie a bedwere per questo bel regalo!

Stefano78 ha detto...

Si, sono d'accordo con Mic.

Ma... Sia lodato Dio per questo servizio!

RIC ha detto...

Non so se gia' segnalato ma, se avete lo stomaco forte, guardatevi questo filmatino dal titolo "La Messa questa sconosciuta".


http://m.youtube.com/watch?v=OwDdSNgo83k&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3DOwDdSNgo83k

Neapolitanus ha detto...

Cara Mic,
scusami, ma a noi non importa un tubo della comunità etc. ... Semplicemente, P. Adam, che non è italiano ma polacco, voleva dire che è importante venire incontro alle richieste dei fedeli che chiedono l'applicazione del Summorum Pontificum. Punto. E' un sacerdote cattolico che sta già soffrendo notevolmente per la scelta coraggiosa di accogliere la nostra richiesta (anche se il Cardinale Sepe è informato ed approva). Quanto alle "emozioni" che il rito antico trasmetterebbe, il giornalista ha cercato di far capire che il rito antico "piace" anche a chi di latino non sa nulla, come la signora intervistata alla fine. Non abbiamo avuto il tempo di studiare delle risposte più complete e approfondite, dato che siamo stati presi alla sprovvista.
Mi auguro che ora non verremo bollati come "conservatori sentimentali", "ciellini" et similia. Il nostro intento è solo di far conoscere la S. Messa di sempre, nonostante le nostre miserie personali.
Degna di apprezzamento è la presentazione che il giornalista ha fatto del rito, dimostrando di conoscere il testo del motu proprio SP e il significato dell'orientamento di sacerdoti e fedeli verso la Croce.
Antonio

Andrea Carradori ha detto...

Ma che bravi sono quei ragazzi partenopei che tanto devoto impegno donano alla santa causa liturgica della Chiesa !
Sono veramente edificato da tanta devozione !
Ad maiora semper !

Anonimo ha detto...

Bellissimo! Anche il giornalista sembrava sinceramente coinvolto, quindi siamo certi non farà carriera al CTV. Ecco, dire che il "card. Scola la promuove attivamente" sembra un tantino esagerato...

Francesco ha detto...

Bisognerebbe che chi ne ha la possibilità in ciascuna regione chiedesse al tgr Rai di produrre un servizio simile. Solo parlandone diffusamente nei giornali e nella televisione si può sperare di accrescere i fedeli e i sostenitori e di far conoscere al grande pubblico questa possibilità aperta a tutti. I blog sono importanti, ma sono seguiti solo da chi già conosce la Messa, cioè quasi nessuno.

mic ha detto...

Neapolitanus,
Nel tirar fuori la riflessione sulla comunità non mi riferivo al sacerdote ma ad una espressione di uno dei ragazzi intervistati.

mic ha detto...

Sento solo una grande gioia, non volevo bollare o essere critica.
Spero che esprimere il mio pensiero possa solo servire a rendere sempre più efficaci e centrate le testimonianze.
In ogni caso è ovvio che un'intervista del genere, che non è un documentario ma un servizio del Tg (e magari ce ne fosseto!), sia per forza di cose frammentaria :)

Neapolitanus ha detto...

Cara Mic,
Credo che quella frase facesse parte di un discorso più ampio che è stato tagliato. Ovviamente, c'è tanto da migliorare, anche e non solo in termini di autocontrollo dinanzi alle telecamere... Quando abbiamo saputo che il Tg 3 sarebbe venuto a riprendere la Messa, siamo stati tutti presi un po' alla sprovvista : non è stato chiamato direttamente da noi. Sarebbe lungo (e noioso) riportare tutte le numerose "coincidenze" che hanno portato a questo risultato. Personalmente, interpreto quanto è accaduto come una grazia di S. Andrea Avellino. Comunque, ti sono grato non solo per questo tuo contributo, ma per tutti quelli che quotidianamente ci offri. Il tuo blog è un punto di riferimento insostituibile.
Il riferimento a Scola come promotore del rito antico l'ho fatto per far ingelosire qualche prelato nostrano...
Antonio

Anonimo ha detto...

"L'incomprensibilita' della lingua favorisce il senso del mistero e del sacro, favorisce la preghiera."
Cristo è sceso sulla terra per rendere "comprensibile" Dio, cioè rivelarlo, e noi lo riallontaniamo come se Cristo non avesse parlato al suo popolo, annunciando la Parola. Non sarebbe meglio allora usare l'aramaico antico? Tanto è importante non capire nulla.
La tradizione non ha fatto una bella figura con questo servizio televisivo.
Llorente

Marco Marchesini ha detto...

E' stato un piacere anche per me.
Un saluto ai cattolici tradizionali napoletani!

mic ha detto...

Ci vorrebbe una campagna informativa simile a questa da parte di tutti i Tg regionali.
Potrebbe essere uno dei modi efficaci per uscire dall'oblio e dall'ombra di fatto imposti.
Perché dunque non facciamo pastorale mediatica anche noi?
Paradossalmente se ci silenziano Radio Vaticana e la Tv dei vescovi, perché non ricorrere ad altri canali?
Chi conosce lo faccia o cerchi di conoscere e proporre!

mic ha detto...

Anonimo 06:47

Intanto Cristo Signore non si è incarnato per rendere "comprensibile" Dio, ma per ricattare l'uomo e ricongiungerlo a Lui rigenerato. E lo ha fatto a caro prezzo, dando Sé stesso fino alla fine, Lui, la Parola fatto carne.

Quanto al comprendere tutto, come si fa a comprendere il mistero? Certo ci è dato penetrarlo e lasciarcene forgiare nella misura in cui ci immergiamo e lo accogliamo, ma non è tanto la lingua a decriptarlo quando l'Adorazione e gli effetti dell'Actio di Cristo, che è il Suo Sacrificio ripresentato al Padre fino alla fine dei tempi e la nostra comunione con Il Suo Corpo Sangue Anima e Divinità, Lui, l'Agnello Immolato ora glorioso alla destra del Padre.

Sulla lingua sacra e le sue ragioni, la invito se vuole ad approfondire qui

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/05/maria-guarini-il-latino-una-lingua.html

Anonimo ha detto...

Chi afferma che Cristo è venuto a render comprensibile Dio cade nell'eresia di Eunomio. Il mistero di Dio è totalmente al di sopra delle umane capacità di comprensione.

mic ha detto...

Correggo un evidente refuso: riscattare anziché ricattare...

Anonimo ha detto...

A MESSA *NON* SI VA PER CAPIRE. PEr capire si va al catechismo. A Messa si va per ADORARE.

Unknown ha detto...

http://messatridentinanapoli.wordpress.com

'A Maronn' v'accumpagna ha detto...

Scusate ma tante chiacchiere per cosa .. boh ..
C'è da dire che alcune cose sono state tagliate dal giornalista stesso,che peraltro ha fatto bene. Volevo far presente che nell'intervista di argomenti sulla centralità della Santa Messa come Sacrificio e cose concernenti la Teologia se n'è parlato. Ma il giornalista, come detto, ha preferito non inserirle. Cosa del tutto comprensibile .. visto che la gente che guarda il settimanale del Tgr campano sono perlopiù anziani e meno giovani, dato che va in onda a mezzogiorno e mezzo. Non tutti stanno incollati al televisore per quell'ora a vedersi il settimanale. Mi pare ovvio che per venire incontro alle esigenze del pubblico del settimanale si è cercato di renderlo più "comprensibile"(non vorrei essere frainteso come accaduto per la comprensibilità della lingua). Credo che qualcuno dopo aver visto il servizio non c'avrà capito un tubo, ritenendo la pertinenza della Messa solo per altolocati e gente snob che si crogiola nei banchi di Chiesa come starlette e premieres femmes. La signora che per ultima ha dato la propria testimonianza sulla Messa in rito antico è il cuore di tutto il servizio. Con semplici parole ha fatto capire a chi guardava da casa che non è una carnevalata ma ciò che ogni cristiano deve avere e " sentire col cuore". Eppoi, scusate, ma secondo voi tutti quelli che hanno avuto il privilegio di nascere,crescere e morire con questo venerabile Rito davvero ne capivano più di quelli che oggi vanno alla ordinaria(?).
Mi permetto di chiedere pubblicamente se, nel futuro occorresse dare un altro servizio per tivvù, la signora Mic sia disposta di persona a metterci la faccia e ad onorarci con una sua personale testimonianza, di sicuro molto più incisiva e proficua di argomenti di alta Teologia. Così cerchiamo di accontentare tutti e .. accussì nisciuno se piglia collera! Grazie.
Giovanni