Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 9 ottobre 2019

Un prete cattolico si oppone ai "rituali pagani" in Vaticano: dobbiamo "predicare Gesù"

Nella nostra traduzione da Lifesitenews,  un articolo di Martin M. Barillas che riporta la pubblica testimonianza di un giovane sacerdote cattolico, padre Mark Goring di Ottawa

Dopo un controverso rituale tenutosi nei giardini vaticani alla vigilia del Sinodo amazzonico, che molti hanno definito “pagano”, un sacerdote cattolico ha parlato pubblicamente e con forza a favore dell’approccio tradizionale della Chiesa all’evangelizzazione.
Padre Mark Goring di Ottawa, in un video di quattro minuti pubblicato su YouTube domenica scorsa,  ha detto che non avrebbe seguito coloro che credono che l’evangelizzazione comporti la partecipazione a cerimonie pagane.
Il video ha ottenuto l’approvazione del vescovo Joseph Strickland di Tyler, Texas, il quale ha condiviso i suoi stessi ammonimenti e critiche sul controverso sinodo dei vescovi. Il vescovo ha twittato: “Propongo a padre Mark Goring di parlare a tutti i presenti al Sinodo….. Io appoggio completamente il suo messaggio”

Nel suo video, intitolato “Sinodo amazzonico e riti pagani”, Goring ha detto: “credo che come sacerdote cattolico, ho il diritto di scegliere il mio personale approccio all’evangelizzazione”. Alzando una Bibbia, ha aggiunto: “Fintantoché sarà con la parola di Dio con le tradizioni e gli insegnamenti della Chiesa, posso evangelizzare”.
Padre Goring è un membro canadese della congregazione religiosa della Compagnia della Croce. È stato direttore del Centro Carismatico Cattolico in Texas ed è ora parroco della Parrocchia di Santa Maria a Ottawa, in Canada.

“Non vado con chi dice che dobbiamo dialogare con i pagani, che dobbiamo accompagnare i pagani nei loro riti pagani”, ha detto Goring. “Come fanno i Pentecostali e gli evangelici nell’area amazzonica, dove vanno con le loro Bibbie e proclamano con fervore e amore che Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito. Possiamo criticare quanto vogliamo gli evangelici e  i Pentecostali, so che il loro stile e la loro teologia non sono perfetti”. Brandendo di nuovo una Bibbia, ha detto: “Ma hanno una cosa giusta: predicano Gesù. Non dialogano con i pagani. Non partecipano insieme ai pagani ai loro riti”.

Venerdì scorso, papa Francesco ha di nuovo suscitato polemiche partecipando a una cerimonia che comprendeva elementi pagani. Ha consacrato il Sinodo amazzonico a san Francesco d’Assisi, mentre i leader di vari popoli amazzonici offrivano preghiere per la Terra. Durante l'evento, nel corso di una cerimonia, è stato pianto un albero portato da Assisi. Il papa assisteva mentre un uomo si metteva in ginocchio e sembrava baciare un mucchio di terra. Tralasciando l'intervento predisposto, il Papa ha poi recitato il Padre Nostro mentre gli altri partecipanti si riunivano in cerchio. L’evento svoltosi nel giardino [vaticano] è stato organizzato dall’Ordine dei Frati Minori Francescani, dalla Rete Ecclesiale Pan-Amazzonica e dal Global Climate Movement di sinistra. Il Global Catholic Climate Movement ha lo scopo, nei confronti dei giovani, di “coordinare l’impegno cattolico sull’accordo di Parigi”, promuovere “Scioperi per il clima” e “la dismissione di combustibili fossili”. Al termine dell’evento, i partecipanti sono stati visti inginocchiati e inchinarsi davanti ad statua che rappresentava una donna incinta o Madre Terra.

Secondo Vatican News, “varie congregazioni religiose e rappresentanti delle popolazioni indigene della regione amazzonica hanno svolto un ruolo importante nel fornire colore e creatività” per la cerimonia della piantagione degli alberi.

Tweet di mons, Strickland:
“All'inizio del sinodo Amazzonico preghiamo perché tutti i vescovi riuniti ricordino il loro sacro dovere di custodire la fede cattolica. Gesù Cristo è il Figlio di Dio e il salvatore di tutta l’umanità. Il suo Vangelo non può essere sminuito. Egli deve aumentare, noi diminuire”.

Lo scrittore cattolico Christopher Manion ha ritwittato il commento del vescovo e ha scritto: “Amen, fratello. Per 40 anni, gli evangelici hanno detto ai latinoamericani: “I cattolici predicano la politica, noi predichiamo la Bibbia!” Naturalmente, questo è stato vero anche negli Stati Uniti – e in tutto l’emisfero, decine di milioni di cattolici hanno abbandonato la Chiesa. Ottimo lavoro”.

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

49 commenti:

Anonimo ha detto...

La foto di Ratzinger, di fianco a Bergoglio, che benedice quella ciurma da cui spuntano agguerriti modernisti radicali, invitandoli, come si riferisce, “alla fedeltà al Papa“, il giorno prima dell’apertura del Sinodo, è uno scacco matto a tutte le opposizioni conciliar-conservatrici (Burke, Schneider, ecc). Se vogliono essere nemici di Francesco sul tema amazzonico non lo potranno essere in nome di Benedetto, che alla vigilia dell’assise siede benedicente di fianco a Bergoglio, da poco reduce dalla “danza delle streghe (e stregoni)” nei giardini Vaticani.

RS: Molte volte abbiamo detto che non c’è da stupirsi.

GR: Ratzinger – consciamente o no, poco importa – è un eccellente freno a qualsiasi opposizione. Anzi si può dire che la sua stessa presenza sia un’ottimo alibi per tenere tutto (e il suo contrario) insieme. La dialettica destra-sinistra è il capolavoro della rivoluzione: tutti fanno di tutto, ma il perimetro del Parlamento in cui agiscono è sempre quello. In questo caso è il parlamento della religione vaticansecondista, che è la negazione della Cattolica.

bernardino guerrini ha detto...

Si attualizza sempre di più il richiamo della Madonna a Suor Lucia nell'incontro con Padre Fuentes.... le profezie sono sempre più terribili..... o vince Dio o vince il demonio.... la grande battaglia è in atto ed è decisiva.... neppure i castighi come Sodoma o Gomorra mettono paura ai seguaci di satana.... ma Dio non perdona, ci ha richiamato troppe volte tramite la SS.ma Vergine, ma la gerarchia apostata ed eretica fa finta di non sentire e segue la sua strada pagana.... cerchiamo di star lontani da quegli insegnamenti e seguiamo con la penitenza e la preghiera (soprattutto del S. Rosario) le Leggi Divine del Maestro e della Sua Madre Santissima, che vogliono la nostra salvezza... Da troppe profezie erano predette sventure che oggi da ormai 60 anni si stanno attualizzando e stanno distruggendo tutto... ora è solo il tempo della penitenza e della preghiera a San Michele Arcangelo..... non cadiamo nel tranello di satana che ci pone davanti questa gentaglia distruttiva.

Anonimo ha detto...

https://www.aldomariavalli.it/2019/10/08/il-cielo-in-una-stanza-la-vita-di-maria-valtorta/

Anonimo ha detto...

Padre Mark Goring di Ottawa, dovrebbe essere la norma, invece è l'eccezione che fa scalpore. Ora stiamo a vedere quanti vescovi e cardinali si mettono in fila dietro di lui. Primo: il vescovo Joseph Strickland di Tyler, Texas. Da Ottawa Canada a Tyler Texas. Nord, Sud, est, ovest, silenzio!

Marisa ha detto...

https://apostatisidiventa.blogspot.com/2019/10/colonizzazione-anziche-evangelizzazione.html?m=1

Anonimo ha detto...

Conferenza stampa II giorno del Sinodo:
Nella conferenza stampa dopo il secondo giorno del Sinodo per l’Amazzonia il cardinale Pedro Ricardo Barreto Jimeno, arcivescovo di Huancayo in Perù e vicepresidente della rete ecclesiastica di Panamazonica, ha ricordato come la Chiesa abbia sempre curato le popolazioni indigene – citando Papa Benedetto IX e San Pío X- e sottolineato l’importanza della figura di San Francesco d’Assisi.

Ma una giornalista ha chiesto al cardinale peruviano Pedro Ricardo Barreto come spiega il fatto che il Sinodo presenti gli indigeni come “persone pure e innocenti” (ignorando le conseguenze del peccato originale e presentando in modo idilliaco tutti gli indigeni), quando una ventina di popoli amazzonici praticano l’infanticidio oggi.

Il cardinale ha dichiarato di non essere a conoscenza di un fatto che, tuttavia, è stato confermato dal relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti delle popolazioni indigene.

Massimo ha detto...

Ricordiamo come Lefebvre fu lasciato solo anche subito dopo il Concilio. Però e' possibile che la realtà di una prassi post-conciliare, anche se vuoi solo in ambito liturgico, possa aver avuto per loro una certa influenza a livello di spiritualità personale e quindi sacerdotale soprattutto. Non credo che prima del Summorum tutti loro celebrassero in VO. La percezione della gravità e della vertiginosa altezza della vocazione sacerdotale tende a sperdersi celebrando in Novus... In effetti anche ora nell'attualita' delle loro critiche al Sinodo sembra, oltre all'assenza di coesione e unità negli intenti, manchi una visione spirituale, profonda, e soprattutto olistica della situazione. Approcciano alle singole e diverse eresie senza mai porre il discorso sul piano della conclamata apostasia. Mi sembra che da parte dei Cardinali ci sia stato silenzio rispetto al rito silvestre di pachamama e parimenti si sia ricomincia la solita, pur giusta, ma ininfluente tiritera di articoli e interviste su celibato sacerdotale, diaconesse et similia. Noi siamo veramente stanchi e provati da tutto questo.

Anonimo ha detto...

Mi attendo da mons.Schneider la coerenza successiva, finale al sinodo: se il papa confermerà il sinodo (nelle parrocchie è già stato dato come acquisito a priori….sono profeti?) dovrà trarre la conclusione del Suo video discorso: non è la Bocca della Verità, non è quindi Papa. Basta la Sua voce, Dio non ama i numeri. Noi ci saremo. Qualche prete cattolico, comunque, sparso nel mondo ancora c'è. Sia lodato Iddio.

Anonimo ha detto...

Massimo. Io son felice che ci siano i lefebvriani ma non posso affermare che sia stata una mossa vincente quella del vs Monsignore, tant'è che ci troviamo in questa situazione. Si trattava di prendere il toro per le corna, invece di fuggire nei ghetti, oggi la situazione si ripete, il card.Sarah sembra propenso a credere che l'ovile sia ancora cattolico,e quindi a restare nella nuova religione mondiale del grande architetto con culto a pachamama, ad allah e budda, con etichetta tarocco, per cui l'unica speranza è mons.Schneider alla data, che invece di fare come Lefebvre dovrà dire : costui non è cattolico. Un non cattolico non è capo dei cattolici. Elementare. Alternativa, fare come i giapponesi o i padri del deserto, od il Monsignore stesso sotto i comunisti.

mic ha detto...

Titolo di Avvenire:
"Sinodo per l'Amazzonia. Il Papa: rispettare l'identità dei popoli"
https://www.avvenire.it/papa/pagine/papa-apre-sinodo-amazzonia-rispettare-identita-popoli

Bene, cominciamo col rispettare l'identità degli italiani e degli europei!

mic ha detto...

Euge, serve bone et fidelis intra in gaudium Domini tui (Mt 25,21)

il 9 ottobre 1958 moriva Sua Santità Pio XII, il mio primo Papa. Un grande Papa!
Che interceda per noi!

Valeria Fusetti ha detto...

In merito all’obbedienza al papa, imposta dal card Sarah sempre ed ovunque, desidero aggiungere quanto segue:
Il 20 giugno 1983 mons Lefebvre rispondeva ad una lettera dell’allora Prefetto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, il card. Ratzinger. La materia di cui trattavano sia la lettera che, ovviamente, la risposta era il Nuovo Ordo Missae e il Vetus Ordo Missae ed il CVII. Di questa risposta, fondamentale da conoscere per ogni cattolico, riprendo però solo il tema dell’obbedienza a cui il prefetto richiama mons Lefebvre.
Ad un certo punto della lettera il card Prefetto afferma: “Di fatto, ora, voi purtroppo non incoraggiate che la disobbedienza” La risposta di mons Lefebvre dovrebbe essere più conosciuta e meditata senza pregiudizi di sorta.
“Ricordiamo qui l’insegnamento della Chiesa sull’ obbedienza. Essa è una virtù soprannaturale morale che inclina la nostra volontà a sottomettersi alla volontà di Dio o a quella di un Superiore, considerandolo come l’intermediario della volontà divina. Come tutte le virtù morali l’obbedienza, per essere virtuosa, deve essere governata dalla prudenza. Mentre le virtù teologali non possono essere trasgredite che per difetto, le virtù morali possono essere trasgredite sia per eccesso che per difetto. Da qui il proverbio ben conosciuto: La virtù sta nel giusto mezzo. Questo “giusto mezzo” è indicato dalla prudenza (soprannaturale).
Occorre un ordine. Ma un ordine che viene da un superiore legittimo ordinante nell’ambito del dominio in cui egli può esercitare la sua autorità. Questo diritto di comandare viene da Dio:”Tu non avresti su di me alcun potere se non ti fosse stato dato dall’alto”. In queste condizioni, se colui che comanda passa i limiti delle sue attribuzioni, il suo potere in questo punto non viene dall’alto; non esiste un ordine parlando propriamente, ma un abuso di potere. Ogni inferiore è tenuto ad obbedire ad un suo superiore in tutto ciò in cui è sottomesso a lui: che sarebbe come dire, in altri termini, in tutto ciò che il superiore ha dei diritti su di lui. L’obbedienza senza condizioni, in tutto e per tutto, è un diritto solo di Dio. L’obbedienza cieca non leva la responsabilità del soggetto e questo avrà da renderne conto a Dio.”
Mons Lefebvre finiva affermando che “Rifiutando il Nuovo Ordo Missae promulgato dal papa ed imposto dai vescovi noi non disobbediamo. Noi non facciamo che ricordare rispettosamente le frontiere che la Rivelazione impone alle autorità nella Chiesa.” La medesima cosa mi sento, in piena ed avvertita coscienza, di rispondere al card. Sarah, che forse non ha ancora ben riflettuto cosa implica “seguire il papa” ed a quale “filiale” idolatria egli ci esorta. Essa sorpassa, di molto ed impropriamente, le frontiere della Rivelazione che, sicuramente, si impongono ad una semplice laica ignorante quale sono io, ma che si impongono, prima di tutto, alle autorità della Chiesa. Queste sono le frontiere che si impongono, poiché sono state poste da Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, e non da quello che può piacere, o non piacere, al “popolo di dio”.

Silente ha detto...

Consentitemi un fuori argomento. La Ferrero ha ritirato la pubblicità della Nutella prima della trasmissione del canale francese Paris Premiére gestita dall'intellettuale Eric Zemmour, di orientamento identitario, patriottico e conservatore, assai critico contro l'invasione afro-islamica dell'Europa.
Ho inviato una ferma protesta alla Ferrero (Sito Ferrero > Contattaci > Promozioni > Contattaci). E, ovviamente, boicotterò la Ferrero. Ci sono ottimi prodotti alternativi.
Silente

Anonimo ha detto...

La pachamama a Roma cuore della cristianità,chi l'avrebbe mai detto?

Anonimo ha detto...

Massimo Viglione:
...
Chi ha capito cosa sta succedendo nella neochiesa?
Il Concilio Vaticano IV, perché pure il III è ormai superato (l'Amoris Laetitiae ormai è un rudere, in confronto a quello sta accadendo in questi giorni).
Solo che, questo sinodo-concilio, si tiene tra gli idoli e ha come dio Oikos e come dea Gaia e la sua giovane profetessa. E' figlio del III, che è a sua volta figlio del II.
Siete proprio sicuri che un giorno potrete dire: "Io non avevo capito?". "Io sono serio e moderato"? "Io ero rispettoso e amato da tutti"?
Che ve la caverete dicendo che voi amavate e rispettavate il "papa"?
Ne siete sicuri?
Informatevi meglio: sia sulla dottrina che su quanto sta accadendo.
Perché sta venendo giù tutto, anche se apparentemente sembra stare ancora in piedi. Infatti, il problema è che ciò che rimane in piedi, non è più cattolico. E chi lo segue non è, pertanto, più cattolico.
Questo è il cuore di tutto il problema.
La Chiesa Cattolica... sta da un'altra parte.
Aprite gli occhi, ma, soprattutto, aprite il vostro cuore e fate vincere la vostra onestà e lealtà dinanzi a Dio e dinanzi alla più devastante tragedia della storia.
Se qualcuno ha capito, e soffre veramente, la smetta di seguire, applaudire, invitare, osannare, i furbi e i bugiardi.
E sostenga coloro che gridano la verità.
Almeno ora, che stiamo tra Gaia e Lucifero.

Anonimo ha detto...

Se la chiesa cattolica degenerata tedesca scismerà, sarà cosa buona e giusta. Fuori 1 (in attesa se ne vada anche Bergy)... bisognava fare così dal 1958... Siri, se è stato eletto papa, doveva accettare e dire ai progressisti: "La porta è da quella parte, chi vuole andarsene, se ne vada, gli altri li butterò fuori io strada facendo". Solo che Siri era uno di quei tradizionalisti "testoni", incapaci di strategie.

Anonimo ha detto...

INCIPIT DEL SINODO PANAMAZZONICO

Ridicoli

Se è vero che stiamo attraversando gli ultimi anni della civilizzazione umana, e si avvicina il giorno del Giudizio, dobbiamo pure ammettere che la cosa è molto diversa di come l'abbiamo immaginata, o come l'hanno immaginata i grandi esegeti. Non dico, naturalmente, che costoro si siano sbagliati; il contrario, il libretto si sta realizzando alla lettera, ma l'opera ha un insperato regista, il che la sta trasformando non in un' opera buffa, ma in una farsa di quartiere.

Gli ultimi attori che si sono aggiunti allo spettacolo altro non hanno fatto che evidenziare non solo la decadenza, ma anche il ridicolo in cui è caduta l'umanità intera. Adesso, capita, infatti, che la lideressa più ascoltata dei giovani e temuta dai politici è un' adolescente svedese con seri problemi psichiatrici, la quale si rivolge ai capi del mondo dal baldacchino delle Nazioni Unite, accusandoli di averle rubato la fanciullezza ed i sogni. Paragonatela con una qualsiasi adolescente cristiana irachena per notare il crudele che realmente significa fanciullezza e sogni troncati. Ed il mondo intero stupisce davanti a lei e diventa una delle candidate più certe del Nobel per la Pace. Ridicoli.

Ridicolo anche lo spettacolo di ieri alla Messa della Basilica di San Pietro, in occasione dell'apertura del Sinodo per l' Amazzonia. Qui e là sparsi, c'erano alcuni indigeni, facilmente riconoscibili per il piumaggio abbondante e il volto dipinto. La qual cosa, di per sé, non sarebbe stata sorprendente. Ciò che ha sorpreso, invece, è quando le indigene si sono avvicinate all' altare per la processione delle offerte, ché, oltre al piumaggio, sfoggiavano aderenti pantaloni di jeans. O vi vestite da indios, oppure vi vestite da occidentali; sarebbe conveniente conservare una certa coerenza. Non vi pare?

Ridicole anche le interviste rilasciate da loro a giornalisti vari - hanno chiesto che non li si chiamassero 'indios', perché questo termine è un termine dei colonizzatori- e dicendo ciò si sono espressi in portoghese, lingua disprezzata da tutti i luoghi comuni della teologia della liberazione, che noi ispanoamericani conosciamo molto bene. Discorsi armati ed aborigeni ideologizzati, arrivati in Europa per servire gli interessi del progressismo mondiale.

Ridicolo il cardinale Baldisseri, segretario del Sinodo, che avvertiva i presenti, padri e madri sinodali, che il vasellame utilizzato sarebbe stato di plastica biodegradabile, così come il materiale delle penne in distribuzione, e così come la carta su cui scrivere, carta rigorosamente riciclata.

Le nubi grigie e pesanti della mattinata presagivano pioggia a Roma. Prima delle nove una lunga fila di turisti serpentava in Piazza San Pietro, in attesa di entrare nella basilica. Intanto gli altoparlanti, collocati in ogni angolo del colonnato, rintronava con musica tribale, - o quella che gli occidentali considerano musica tribale, simile a quella che ascoltavano nei film di Tarzán - e voci maschili ripetevano continuamente, ed in spagnolo: 'Gli uomini della selva ti pregano o Signore', e voci femminilili: 'Le donne della selva ti pregano Signore'.

Sicché, neanche il Bernini poté fuggire, impantanato in simil' ridicolo.

https://caminante-wanderer.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

Altra boutade bergogliana: Cristo non è Dio ma solo uomo! Lo afferma su Repubblica di oggi Scalfari stesso con la frase virgolettata che riporterebbe le parole di Bergoglio stesso nel dialogo intrattenuto con il direttore del giornale.

Con buona pace dei "normalizzatori" i quali preferiscono pensare che Bergoglio non abbia affermato l'eresia ariana a Scalfari, c'è da dire una cosa evidentemente solare: il buon insegnante o semplicemente un buon dialogante si accerta sempre di farsi ben capire dal suo prossimo.

Se poi è un papa deve farlo con meticolosità proprio per evitare i fraintendimenti. Se poi, come nel caso del Bergoglio, ci troviamo dinnanzi ad un pressapochista teologico, ad uno che pur di farsi benvolere tende a dire "bianco" a chi la pensa "bianco" e "nero" a chi la pensa "nero" in modo negativamente gesuitico, allora la frittata è fatta!

Io CREDO che Bergoglio abbia detto quella frase, perché per lui tutti i teologi devono essere "confinati in un'isola deserta", come dire: la teologia ortodossa non serve a nulla! Il fatto è che un papa che le spara così grosse, decade ipso facto dalla sua funzione e rende nulli tutti i suoi atti per la Chiesa.

Un papa così è automaticamente NEMICO della Chiesa della quale è teoricamente capo. Riguardo alle affermazioni riportate dal Scalfari, o non verrà alcuna smentita vaticana o, probabilmente, verrà una smentità che, cercando di rattoppare il buco, finirà per far peggio.

mic ha detto...

Altra boutade bergogliana: Cristo non è Dio ma solo uomo! Lo afferma su Repubblica di oggi Scalfari stesso con la frase virgolettata che riporterebbe le parole di Bergoglio stesso nel dialogo intrattenuto con il direttore del giornale.

E' un virgolettato ma da prendere col beneficio d'inventario. Tuttavia l'affermazione è talmente grave da richiedere una netta e pronta smentita. Bisogna pretenderla dal Vaticano!

fabrizio giudici ha detto...

Io son felice che ci siano i lefebvriani ma non posso affermare che sia stata una mossa vincente quella del vs Monsignore, tant'è che ci troviamo in questa situazione. Si trattava di prendere il toro per le corna, invece di fuggire nei ghetti

Io non penso che Lefebvre abbia fatto tutto giusto... ma non chiamerei la sua mossa "fuggire nei ghetti". Non è stata una fuga e la FSSPX non è un ghetto. Francamente mi pare che quel che doveva dire lo disse chiaramente: semmai prendiamocela con i vescovi "conservatori" dell'epoca se lo lasciarono solo. Quando rimani da solo che puoi fare? Ti organizzi con quel che hai.

Anonimo ha detto...

Sinodo Amazzonia: 'tifo da stadio' dei vescovi all'annuncio di poter andare senza talare filettata.

Il sinodo più frivolo (ed eretico) mai visto.

Si parla di plastica, carta riciclata e abito dei preti, si permettono riti tribali (e quindi diabolici), nei giardini vaticani, si portano in processione idoli pagani... ma non finisce qui.
MiL però vorrebbe rimarcare un fatto che fin ora nessun altro aveva evidenziato.
Nel video trovato dalla Redazione, si vede che durante la prima riunione generale dei Vescovi, il card. Baldisseri avvisa che alle prossime sedute i confratelli vescovi possono andare in clergyman (quindi senza filettata): non ci crederete ma all'annuncio viene accolto con un applauso oltremodo entusiasta, quasi "ola da stadio" dei vescovi.
L’entusiasmo scema quando il cardinale ricorda però l’obbligo della talare per l’ultima assemblea del 27 ottobre per l’incontro conclusivo.
Che amarezza... davvero, quanta amarezza.

al link anche il video
http://blog.messainlatino.it/

Anonimo ha detto...

Riporto i quattro postulati di Francesco:

- il tempo è superiore allo spazio;
- l’unità prevale sul conflitto;
- la realtà è più importante dell’idea;
- il tutto è superiore alla parte.

e ripeto il già detto;

-se lui, stando nella famosissima diocesi xy, avesse detto tutto quello che ha detto stando entro il Vaticano, nessuno l'avrebbe ascoltato e/o l'autorità superiore l'avrebbe destinato velocemente alla pulitura dei gabinetti. Per lui, in modo speciale, lo spazio okkupato in Vaticano è stato di gran lunga superiore al tempo.

- i conflitti da lui seminati nella Chiesa Cattolica hanno frantumato ogni unità a cominciare dalla famiglia, padre, madre figli, per finire alla chiesa stessa sull'orlo ormai dello scisma che, purtroppo, come abbiamo visto per ortodossi e protestanti, sarà foriero di altre divisioni.

- per lui assolutamente è l'ideo/logia più importante, infatti essa lo porta ad interpretare la realtà ideo/logicamente finendo, attraverso un'azione 'ideologico-pastorale', con lo stravolgere e col violentare la realtà. Questo vale non solo per lui ma, per tutti i suoi cortigiani, razza dannata.

-neanche il tutto per lui è superiore alla parte, perchè sta smembrando il tutto con le sue stesse mani; delle parti che pian piano va perdendo non si cura, nel pensier fingendosi di avere il tutto ma, il tutto frantumato da lui nelle parti, che via via si perdono, diventa nulla, infatti lui non si è curato delle parti convinto di avere il tutto che più non ha.

Anonimo ha detto...

Vecchi ragazzotti di quartiere, divisi per bande.

Anonimo ha detto...


Mons. Lefebvre fuggì in un ghetto? Documentiamoci, prego...

Non fuggì da nessuna parte, nel "ghetto" ce l'hanno rinchiuso gli altri, Paolo VI e
cardinali vari.
Si rifiutò di accettare la Messa NO, da lì cominciò tutto. Vogliamo dire oggi che
ha fatto male? Che doveva accettarla per rimanere dentro la Chiesa-istituzione in
modo da migliorarla dall'interno? Via, questo sarebbe un modo come minimo ingenuo di
vedere le cose. E quello che sta succedendo oggi, non gli dà ragione?
Allora, per rappresaglia, il Vaticano gli soppresse la FSSPX ossia il Seminario di Econe.
Ma con una procedura viziata, illegittima (il coperchio non venne bene). Monsignor
Lefebvre non si piegò all'ingiustizia e lo mantenne aperto, continuando come prima.
Fu allora sospeso a divinis da Paolo VI. Così cominciò il "ghetto".
Questi i fatti. Il seguito è noto. Il Seminario, nonostante fosse ufficialmente soppresso
continuava a prosperare mentre la desertificazione si abbatteva sui Seminari della Chiesa
ufficiale, riformati secondo lo spirito del Vaticano II. Da qui l'odio terribile dell'episcopato francese nei confronti di mons. Lefebvre, essendo la Chiesa francese parti-colarmente colpita dal fenomeno, giusta punizione per il ruolo negativo svolto da cardinali e vescovi e teologi francesi al Concilio e dopo.
Vogliamo continuare a dire che mons. Lefebvre è di sua iniziativa fuggito in un ghetto?
Bisognerebbe forse smettere di parlare di mons. Lefebvre e dei "lefebvriani" solo per sentito dire.
PP

Matteo ha detto...

come minimo lo mandano in Amazzonia

Anonimo ha detto...

Anonomo di 9 ottobre 2019 09:11


Il Msgr. Rene Henry Gracida gli ha condanato.....

mic ha detto...

Vi pare secca questa smentita?

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha affermato quanto segue:

“Come già affermato in altre occasioni, le parole che il dottor Eugenio Scalfari attribuisce tra virgolette al Santo Padre durante i colloqui con lui avuti non possono essere considerate come un resoconto fedele di quanto effettivamente detto, ma rappresentano piuttosto una personale e libera interpretazione di ciò che ha ascoltato, come appare del tutto evidente da quanto scritto oggi in merito alla divinità di Gesù Cristo”.

fabrizio giudici ha detto...

In un mondo normale la Santa Sede dovrebbe accusare Scalfari di aver danneggiato la reputazione del Papa e aver dato scandalo ai piccoli, e diffidarlo dallo scrivere ulteriormente su Papa Francesco. Il tutto con toni gravi. La "smentita" è una buffonata, come le altre volte. Francesco ha come al solito fatto passare l'eresia attraverso un messaggero.

mic ha detto...

Una cosa così grave andava smentita a caratteri cubitali e con parole di fuoco!

Gederson ha detto...

Titolo di Avvenire:
"Sinodo per l'Amazzonia. Il Papa: rispettare l'identità dei popoli"
https://www.avvenire.it/papa/pagine/papa-apre-sinodo-amazzonia-rispettare-identita-popoli

Come abbiamo visto di recente la identità del popolo degli indios, se basa sul rituale del Pacha Mama. Se la Chiesa fa evangelizzazione, è annunciato Gesù Cristo, la Pacha Mama viene distrutta e quindi la cultura degli indi. Quindi, ciò che se vuole dire oggi con Evangelizzazione è lasciare gli indi adorare la Pacha Mama e allo stesso tempo fargli diventare cristiani? Se vuole appena una adesione degli indios a una specie di umanesimo cristiano che consente a loro continuare ad adorare la Pacha Mama? Come funziona questo? Questo non distrugge l'identità del popolo cattolico?

Anonimo ha detto...

E' doloroso vedere tutte queste tattiche dove si lancia il sasso e si nasconde la mano, lasciando intendere e strizzando l'occhio e, al contempo, facendo finta di non aver fatto nulla. Bergoglio in questo è maestro altrimenti avrebbe scelto la via della chiarezza, dell'inequivocabilità. Raccontano che un eremita fu accusato dei peccati più gravi e che lui, umile, stava in silenzio e accettava ogni accusa, pure la più inverosimile. Ad un certo punto, gli dissero: "Sei un eretico!". Lui immediatamente insorse e fece rimangiare l'accusa ai suoi tirapiedi. Allora costoro gli chiesero: "Perché prima che ti abbiamo accusato delle cose più infamanti sei stato zitto e ora ti sei difeso con vigore?". La risposta dell'eremita fu: "Perché se uno si pente dei peccati ha il Regno dei Cieli aperto, ma se uno è eretico no!". Morale della favola: quando la Santa Sede fa queste ritrattazioni morbide (per non offendere Scalfari) è lontana mille miglia dallo spirito dei padri che sapevano bene cosa significasse essere eretici!

Anonimo ha detto...

Giuliano Guzzo:
Paradossalmente, la nota stampa della Santa Sede che smentisce Eugenio Scalfari secondo cui il Santo Padre avrebbe detto che Gesù è «uomo, non Dio incarnato» non rassicura, ma allarma. Perché indirettamente conferma la possibilità - ancorché infinitesimale - che una simile enormità avrebbe potuto essere vera. Segno di una confusione imperante che, alla fine, non giova a nessuno - e che non può essere ascritta solo ai pur luciferini media. Se infatti un vecchio giornalista può straparlare col rischio di esser creduto - tanto da doversi precipitare a smentirlo - significa che qualcosa non sta funzionando. Spero nel ritorno della cara, vecchia, evangelica chiarezza.

Valeria Fusetti ha detto...

PP delle 16,53 Sono perfettamente d' accordo con quanto da lei affermato, tanto più che informarsi su mons Lefebvre e su come si è svolta tutta la vicenda non è difficile, basta accedere agli Archivi che sono pubblici, a disposizione di chiunque, nel sito della Fraternità -www.fsspx.it In merito a mons Lefebvre la penso esattamente come mons Schneider, che lo ha definito l' Atanasio dei tempi moderni. E che un giorno sarà canonizzato per aver salvato la Chiesa. Quando il Signore gli ha affidato il compito di "mettere in sicurezza" il sacerdozio era già anziano. Avrebbe potuto pensare che con il CVII aveva combattuto il buon combattimento, e prendere il meritato riposo. Se era finito così male, non era certo per sua responsabilità ! Non l'ha fatto, ha aspettato che quel riposo glielo desse il suo amato Signore, il Re per il quale ha vissuto. Ha fatto errori ? Può essere, solo Gesù Cristo, su questa terra, non ne ha fatti. Servirebbe una Fraternità Sacerdotale più grande ? Più estesa ? Già, ma senza mons Lefebvre non ci sarebbe niente. Nulla. Penso che tutto il mondo della Tradizione sarebbe stato spazzato via. Né ci sarebbe stato il ripensamento di Benedetto XVI. Ringraziamo il Signore, perché è una Sua opera, per la salvezza di chi non vuole piegare le ginocchia davanti agli idoli che ci vengono proposti da una chiesa stravagante, oltre che dal mondo.E si, ancora una volta :informiamoci. È doveroso. È giusto.

Anonimo ha detto...

Per me è già abbastanza disdicevole e inopportuno che un pontefice della chiesa cattolica debba privilegiare tra i suoi abituali interlocutori un personaggio come Scalfari, emblema della cultura più atea, materialista, anticristica e anticlericale degli ultimi 50 anni..... Il resto purtroppo ne scaturisce automaticamente come una triste e scoraggiante commedia a puntate

Anonimo ha detto...

Gli "scandalizzati", entità della dissoluzione

Eugenio Scalfari è il più grande bugiardo del XX secolo (e pure del XXI).
Non ha mai detto una sola verità pubblica in tutta la sua troppo lunga esistenza. Mai.
Ora ha detto che Francesco gli ha rivelato di non credere che Gesù Cristo sia Dio.
Io sono certissimo che anche questa volta abbia mentito spudoratamente.
Nel senso... che Francesco è troppo astuto per aver detto a lui una cosa del genere...
Scalfari è un bugiardo patentato. Ma certo non è cretino...
Ha solo detto quello che tutti sanno, non per rivelazione privata ricevuta dal soggetto in questione, ma semplicemente in base all'evidenza dei fatti.
E quella... chiunque la può vedere. Sempre. In questi giorni poi, è talmente abbagliante che occorre farsi ciechi per far finta di non vedere e capire.
Una volta tanto, Scalfari, mentendo, ha pure detto la semplice verità.
E' inutile fare finta di scandalizzarsi e "pretendere" smentite dal Vaticano... Basta con questi patetici giochetti! Basta!
A cosa serve una smentita? Sarebbe la 44ma... A cosa serve?
Ma non vi siete stancati di fare la parte dei fessi?
Prendiamo atto della realtà una volta per tutte e ognuno si regoli di conseguenza. (M.V.)

Catholicus ha detto...

Grazie della sveglia, caro Marcello: si, è vero, duolre ammetterlo, ma nell' intimo cerchiamo sempre una scusa, un appiglio per non ammettere ciò che, come lei dove, è evidente, accettando così "di fare la parte dei fessi". Chissà come se la ridono, in privato, Bergoglio e soci. Quando inizieremo a gridare dai tetti non sarà mai troppo presto. L.J.C.

Anonimo ha detto...

Memento.

«Il suono della tromba finale (...) farà crollare la scena di questo mondo come le trombe di Giosuè squassarono, lasciandole diroccate, le mura di Gerico (Giosuè, 6, 20), e ciascuno sarà visto con la sua interiore ricchezza o con la sua interiore miseria. Il primo che sarà "manifestato" sarà il Cristo, capo dell'universo e centro della storia umana, fino allora nascosto e quasi sopraffatto dalla futilità del mondo. E ogni essere, improvvisamente privato della maschera che impediva ogni autentico esame, apparirà nella sua vicinanza a lui o nella sua lontananza: questo sarà il giudizio. Gesù sarà dunque l'unico punto di riferimento dal quale tutto sarà misurato: per questo egli sarà il "giudice". Allora finalmente sarà rovesciato il ricamo della nostra storia, e si potranno contemplare nella loro piena evidenza la bontà, l'armonia, la saggezza del disegno condotto a compimento da Dio, che senza una fede robusta ci è così difficile ravvisare oggi nei casi della storia mondana».

(Giacomo Biffi, L'Osservatore Romano 6 settembre 2009, e Vita e Pensiero n.4/2009)

Silvio Brachetta ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/benedetto-xvi-ad-aparecida-una-luce-per-oggi

"Può essere molto utile, mentre si svolge il sinodo dell’Amazzonia, rileggere il discorso di Benedetto XVI all’inaugurazione della V Conferenza dei vescovi latinoamericani e dei Caraibi ad Aparecida il 13 maggio 2007. La prima cosa che si nota è una visione provvidenziale e cristiana del processo di evangelizzazione di quel continente".

Stefano Fontana

fabrizio giudici ha detto...

Può essere molto utile, però il problema è che lo dovrebbero leggere _loro_, e non lo leggeranno (oppure se ne fregheranno altamente).

Anonimo ha detto...

Eugenio Scalfari è il più grande bugiardo del XX secolo (e pure del XXI).
Non ha mai detto una sola verità pubblica in tutta la sua troppo lunga esistenza.

Se tutte le religioni solo volute da Dio, come è solo afferma il documento di Abu Dhabi, firmato da Papa Francesco, Gesu è solo un'uomo, non è Dio.

mic ha detto...

https://www.lifesitenews.com/news/vigano-scalfari

L'interpretazione autentica è effettivamente ineludibile.

Anonimo ha detto...

Francesco Agnoli:
Il dibattito sugli indigeni dell'Amazzonia è assai interessante: c'è ancora qualcuno che crede nel mito del buon selvaggio che fu di Rousseau e Diderot. Un mito connesso con le utopie che lo precedettero e con le ideologie politiche successive : esiste da qualche parte, o esisterà, su questa terra, un 'umanità naturalmente buona. Senza tendenze al male. Io credo invece che l'uomo perfettamente buono, qui su questa terra, non esiste. C'è un dogma, quello del peccato originale, che me lo insegna, e la storia conferma. Gli indigeni dell'Amazzonia e delle civiltà pre-colombiane erano e sono un po ' buoni e un po' cattivi, come gli europei che giunsero in America. Quest'ultimi, però, avevano avuto Cristo: per questo, conservando ogni umana tendenza al male, condannavano infanticidio, poligamia, sacrifici umani... tutte cose che invece caratterizzavano le società pre- colombiane!
Società che raggiungevano un livello di crudeltà incredibile, testimoniato oggi da innumerevoli fonti, soprattutto archeologiche.
Per esempio la tanto celebrata Madre Terra, che vedete nell'immagine, chiedeva di continuo sangue umano. Portava una collana con teschi umani, cuori e mani mozzate. Così molte altre dee dell'Olimpo azteco e maya. Per questo la Virgen de Guadalupe, una Madonna india, attrasse in maniera incredibile gli indigeni. Era la madre misericordiosa di un Dio che non chiedeva sacrifici umani, ma che donava se stesso in sacrificio agli uomini

Gederson Falcometa ha detto...

"Il dibattito sugli indigeni dell'Amazzonia è assai interessante: c'è ancora qualcuno che crede nel mito del buon selvaggio che fu di Rousseau e Diderot. Un mito connesso con le utopie che lo precedettero e con le ideologie politiche successive : esiste da qualche parte, o esisterà, su questa terra, un 'umanità naturalmente buona. Senza tendenze al male. Io credo invece che l'uomo perfettamente buono, qui su questa terra, non esiste. C'è un dogma, quello del peccato originale, che me lo insegna, e la storia conferma".

L'intero dibattito sugli indigeni al Sinodo ha anche un forte sapore della dottrina sovversiva della Nouvelle Théologie sul rapporto tra natura/natura e soprannaturale/grazia. Infatti se attraverso l'incarnazione, Cristo, se è unito ad ogni uomini, il Signore, avrebbe adempiuto al suo dovere di dare grazia ad ogni uomini. Quindi in un certo senso, il Verbo al se fare carne, avvrebbe cancellato il peccato originale. Così l'uomo nella tesi della Nouvelle Théologie, non sarebbe appena naturalmente buono, come nella tese di Rousseau, ma naturalmente e anche soprannaturalmente buono. Ad esempio, la scultura del barcone dei migranti, recentemente collocata in Piazza San Pietro, su richiesta di Francesco, fu chiamata "Angeli inconsapevoli". Se gli immigrati sono "angeli inconsapevoli", sono, esattamente, naturalmente e soprannaturalmente buoni. La tesi della Nouvelle Théologie fornisce una base teologica alla tesi di Rousseau. Forse è per questo che gli indigeni e l'Amazzonia sono apparsi così tanto importanti nello scenario ecclesiastico. E questo al punto di proporre "nuovi cammini per la Chiesa".

Quello che a volte mi chiedo è se la tesi di Rousseau, e quella della Nouvelle Theologie, non siano nuove forme dell'antico Pelagianesimo?

Anonimo ha detto...

La tesi di Rousseau e della nouvelle theologie sono semplicemente menzogne sfociate nel paganesimo con processione con la dea del sesso in sostituzione della Vergine, abolita dai romanzi di Brown. Dalla somma di tutte le eresie di 2000 anni al paganesimo.Questo è orrore e follia allo stato puro, non si bypassa in alcun modo questo se non resettando, scacciando il lupo dall'ovile che non ha la Porta dell'infallibilità nel confermare nella fede i fratelli. Lapallissianamente non li ha, se non li ha i connotati, non è. I bastoni ci vogliono, lo ha detto il lupo pure.

Anonimo ha detto...

Forse invece di partecipare alla processione blasfema era meglio che in Vaticano si impegnassero per una cerimonia simile ma di una valenza profetica per onorare la Vergine Santissima di Guadalupe che Dio ha inviato fra gli indios americani per elevarli ad una religiosità di vette spirituali immense rispetto a quelle primitive e sanguinare dove i loro dei esigevano che venisse strappato il cuore dai bambini, per propiziare il sorgere del sole di un nuovo giorno...
Vergine di Guadalupe prega per noi peccatori e salva la tua Chiesa. Te lo chiediamo anche per l'intercessione dell'Indio San Juan Diego Cuauhtlatoatzin, che Tu onorasti con le tue apparizioni, canonizzato da San Giovanni Paolo II il 31 luglio 2002.

Anonimo ha detto...

Se tutti i sacerdoti, vescovi, arcivescovi, cardinali, religiosi fossero come il prete della testimonianza sarebbe una magnifica cosa.
Peccato che ora non si ha più il TIMOR DI DIO,seno in questo momento tutte queste sceneggiate non le avrebbero fatte ... 
Luca Bisconti

Anonimo ha detto...

https://www.lifesitenews.com/news/ex-shamans-grandson-on-vatican-pagan-ritual-i...couldnt-believe-my-eyes

Anonimo ha detto...


IL mito del "buon selvaggio" in Diderot e Rousseau non comportava comunque la rivalutazione
del paganesimo

Diderot interpretava in senso libertino (carnale) la relazione di viaggio di Bougainville da Tahiti, colpito dalla facilità con la quale le indigene amoreggiavano, fanciulle comprese. SEmbra che fosse vero. Si fabbricò l'idea di una società pacifica, tranquilla, immersa in una natura splendida dove non c'erano doveri, leggi, obblighi etc. e dove si poteva far l'amore senza problemi dalla mattina alla sera, senza doversi costituire una famiglia. Le malattie, tuonava, gliele hanno portate gli europei. Vero, ma sembra che quelle Isole Felici fossero comunque devastate dalle malattie veneree prodottesi in loco.
Diverso il discorso per Rousseau, che non ammetteva sconcezze e ha sempre combattuto gli Illuministi come i suoi peggiori nemici. Sviluppa l'idea dell'uomo felice nello stato di natura solo in una delle sue prime opere, il "Discorso sull'origine dell'ineguaglianza", dove se la prende con la proprietà quale supposta origine, pur non essendo di tendenze socialiste. Rousseau, non credendo più nel peccato originale ed essendo deista (non massone), costruì un ideale di uomo non ancora corrotto dalla società e dalla storia, concependolo però consapevolmente come ideale non come realtà effettiva. Scrisse che di quest'uomo buono per natura, non ancora entrato in società, avevamo bisogno come "idea regolativa" (avrebbe detto Kant) pur sapendo che non era mai esistito.
E' tornato di moda il mito del c.d. "buon selvaggio", pare. I riferimenti ai precedenti storici vanno però fatti con più esattezza. In Rousseau, l'uomo naturale, pre-sociale, è concepito come un ideale severo di umanità. Quest'uomo ideale-astratto deve poi possedere le virtù civiche degli antichi, fondare razionalmente una nuova società, con il "patto sociale".

Anonimo ha detto...

Andrea Sandri:
Contro gli idolatri

Credo d’aver discusso abbastanza nei cinque libri precedenti contro quanti ritengono che si debbano adorare e venerare, per l’utilità della vita mortale, con il culto e la sottomissione che sono dovuti all’unico Dio e che in greco si dicono λατρεία, tutti quei falsi dèi che la verità cristiana smaschera come simulacri inutili, spiriti immondi, demoni diabolici o anche creature, ma non Creatore.
(Sant’Agostino, De civitate Dei, VI, pref.)