Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 3 ottobre 2019

Vaticano, cattolici pregano il rosario per la salvezza della Chiesa

Il lancio, stavolta, è dalle pagine di un quotidiano come Il Giornale. Finalmente un'informazione fedele e adeguata. Lo riporto di seguito anche come memento nell'imminenza dell'evento. Ne ho ripreso un altro altrettanto interessante da L'Occidentale qui
Significativo, e certo indice di una crisi ormai macroscopica, che le nostre iniziative comincino a uscire dalle fonti di nicchia e trovino posto su organi di stampa senza le scontate e falsificate narrazioni liberal o catto-moderniste che, senza entrare nel merito, le etichettano sommariamente e sprezzantemente contro il papa e non per la Verità. Ciò di cui si parla di seguito si riferisce a quanto da noi annunciato a più riprese: [qui - qui - qui] mentre un primo evento si è già svolto [qui] il 28 settembre (vedi immagine sopra).
Aggiornamento: Aggiungo anche, per chi ha chiesto di poter partecipare spiritualmente non potendo essere materialmente presente che, oltre alla recita Santo Rosario, nell'occasione sarà pronunciata la preghiera di consacrazione alla Vergine, che riporto di seguito:
O Maria, Madre di Dio e Madre Nostra, ci affidiamo a te e confidiamo in te. Ti offriamo le nostre vite con il passato, il presente e il futuro. Tutto ciò che siamo e tutto ciò che abbiamo: facci tutti tuoi. Madre di Misericordia proteggi e difendi la Santa Chiesa dal relativismo, dall’eresia, dall’apostasia, dallo gnosticismo e da ogni attacco e insidia del demonio. Che ognuno di noi bruci di amore per te e sia testimone della fede con la vita. Regina della Pace ti consegniamo l’Italia, l’Europa e il mondo intero. Custodisci la nostra Patria: sia pura la fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie. O Madre cara, ti supplichiamo, prega per noi: si compia la Volontà del Padre, regni Cristo e attraverso lo Spirito Santo trionfi con noi il tuo Cuore Immacolato! Amen 
Canto finale: Immacolata Vergine bella [qui]
(M.G.)

Vaticano, cattolici pregano il rosario per la salvezza della Chiesa
Una preghiera a pochi passi dal Vaticano per chiedere una serie di cambiamenti: dalla pastorale sull'immigrazione alla modifica nei riferimenti politico-culturali (niente più Lutero ed Emma Bonino), passando per la bioetica e per la tutela dei cristiani perseguitati
Una preghiera comunitaria a pochi passi da piazza San Pietro, quindi dal Vaticano: è questa l'iniziativa che un "gruppo di cattolici, laici e consacrati" ha organizzato per il prossimo 5 di ottobre.
L'appuntamento è alle ore 14.30 in Largo Giovanni XXIII. Lo scopo? Porre fine alle "sofferenze" della Chiesa cattolica. Anche a quelle che, secondo il parere degli organizzatori, derivano dagli stessi ambienti ecclesiastici.

Si cerca una salvezza per la Ecclesia. Quella escatologica per un cattolico è certa: la barca di Pietro non può affondare. Utilizzando un'espressione di Benedetto XVI, la Chiesa può però essere "riempita fino quasi a capovolgersi" [qui]. C'è più di qualcuno che pensa che quella frase del papa emerito abbia colto nel segno. Comunque sia, viene fuori una sorta di inedito: non una protesta contro qualcuno, ma un appello che parte dal basso. Con il rosario a indicare la strada migliore per il futuro. Ma un malessere c'è. Altrimenti "Preghiamo insieme per la Chiesa" - questa è la titolazione dell'evento - avrebbe meno senso di esistere. Gli organizzatori hanno elencato alcuni punti, come è apprendibile su questa pagina Facebook. Sono tutte questioni di cui si discute da tempo. Quelle attorno alle quali ruota un partecipato dibattito teologico-dottrinale.

Intanto una prima necessità: il venir meno degli "scandali", tanto quelli "sessuali" quanto quelli "economici". "Gli ecclesiastici coinvolti in detti scandali - si legge sul manifesto ricapitolativo - non siano promossi a posizioni di comando ma al contrario rimossi ed invitati al pentimento". E questa è una rimostranza che può avere a che fare con alcune scelte operate. Poi la parte più dottrinale, quella secondo cui non è possibile intaccare le verità di fede. Il documento introduttivo del Sinodo panamazzonico non viene chiamato in causa ma, per via delle voci sulla possibile estensione del celibato ai laici per quella zona di mondo e per via di quelle sulla istituzione di un "diaconato femminile", l'Instrumentum Laboris e la dialettica che sta precedendo l'appuntamento sinodale possono aver influito nella presenza di questa argomentazione. Così come può aver giocato un ruolo la concessione del sacramento della comunione ai divorziati risposati che, come segnalato da dubia di quattro cardinali, può dipendere dalla applicazione della esortazione apostolica Amoris Laetitia. E ancora la parte sui commissariamenti, che hanno interessato alcune famiglie religiose ascrivibili, con più di qualche margine di errore, al "fronte tradizionalista".

Poi il passaggio più politico, nel senso alto del termine: viene domandato di non prendere più in considerazione Martin Lutero ed Emma Bonino a mo' di "esempi" positivi. Nel primo caso per lo scisma procurato e per l'ideologia promossa nel secondo. E ancora una domanda tesa a far sì che la Chiesa si occupi meno delle questioni pragmatiche, quelle terrene, e più di quelle spirituali. Un punto, questo, declinato pure mediante la più tipica delle formulazioni: a "Cesare ciò che è di Cesare", scrivono. Il sesto e il settimo punto sono, considerate le cronache di questi giorni, quelli più attuali: il mondo ecclesiastico - fanno notare coloro che si recheranno in preghiera dinanzi San Pietro tra qualche giorno - non dovrebbe cedere sulla bioetica, per esempio sulla eutanasia tantomeno sulla cosiddetta ideologia gender. Sempre lo stesso universo è chiamato a non scambiare la custodia del Creato con la divinizzazione dell'ambiente in salsa ecologista. Greta Thunberg, in sintesi, non può fare da riferimento catechetico. Ma non è finita.

Viene anche chiesto di porsi in ascolto rispetto al "grido" proveniente dalla Chiesa africana, che vorrebbe una gestione dei fenomeni migratori diversa e meno incline ad assecondare quello che Stephen Hawking ha chiamato "Nirvana di Instagram", ossia una sorta di illusoria promessa di felicità. L'Occidente, insomma, non è in grado di garantire un avvenire a milioni di migranti. Alcuni episcopati africani usano ripeterlo ai giovani delle loro nazioni [qui - qui]. Sono i vescovi che temono che l'Africa venga privata della sua forza-lavoro, quindi di qualunque prospettiva. Un discorso simile, seppur riferito al concetto politologico e filosofico di "patria", viene fatto in funzione di quanto sostenuto dagli episcopati dell'Est Europa [qui], in specie da quelli che operano nelle nazioni del gruppo di Visegràd. "Patria" è tutto fuorché una parola pericolosa, fanno comprendere.

Gli ultimi due appelli, infine, sono collegabili: uno riguarda l'"accordo provvisorio" stipulato tra Vaticano e Repubblica popolare cinese [qui]; l'altro il destino e le condizioni dei cristiani perseguitati. Emergono sia una contrarietà rispetto al presunto "sacrificio" cui sarebbero stati sottoposti coloro che in Cina professano la religione cattolica sia l'urgenza, desumente pure dalle storie esistenziali dei tanti cristiani sottoposti a un'oppressione sistematica, che Allah e Gesù Cristo non vengano più equiparati da un punto di vista gerarchico [qui - qui]. - Fonte

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo compito è il nostro:
"Vaticano, cattolici pregano il rosario per la salvezza della Chiesa!

Questo il loro, YouTube:

#BoerenProtest Movie 2019 - Highlights of the Dutch farmer Protest

Ave Maria ! ha detto...

Offerta della giornata a Maria Santissima

Maria, Madre del Verbo incarnato e Madre nostra dolcissima, siamo qui ai Tuoi piedi mentre sorge un nuovo giorno, un altro grande dono del Signore. Deponiamo nelle Tue mani e nel Tuo Cuore tutto il nostro essere. Noi saremo Tuoi nella volontà, nel pensiero, nel cuore, nel corpo. Tu forma in noi con materna bontà in questo giorno una vita nuova, la vita del Tuo Gesù. Previeni e accompagna o Regina del Cielo, anche le nostre più piccole azioni con la Tua ispirazione materna affinchè ogni cosa sia pura e accetta al momento del Sacrificio Santo e immacolato. Rendici santi, o Madre buona; santi come Gesù ci ha comandato, come il Tuo cuore ci chiede e ardentemente desidera. Così sia.

Anonimo ha detto...

Il linguaggio è politicamente corretto . Quando ci sarebbe da urlare sui tetti.

Anonimo ha detto...

O.T.
Irina, mi mancano i suoi preziosi commenti. Cosa è successo? La prego si faccia sentire, Sursum Corda. Gian

Anonimo ha detto...

https://www.aldomariavalli.it/2019/10/02/strano-dunque-vero/

Un vero pastore

Parto da monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, il quale, a proposito delle dichiarazioni del signor ministro dell’Istruzione, a cui giudizio il Crocifisso andrebbe tolto dalle aule scolastiche, ha commentato: «Togliere il crocifisso dalle aule delle nostre scuole darebbe solo manforte a Salvini».

Che dire? Complimenti, una presa di posizione da autentico pastore. Gesù non potrebbe contare su un difensore migliore. Forse solo un pochino ossessionato da Salvini?

irina ha detto...

sono sempre qui, mi sono anonimizzata e sintetizzata per non annoiare il prossimo. Come monaca tra monache e monaci della tastiera. Grazie per il ricordo.
Christus vincit!
Christus regnat!
Christus imperat!

Anonimo ha detto...

L'Alta Corte di Londra dà l'ok: la piccola Tafida ha diritto di essere curata al Gaslini! Niente eutanasia!

Il canto con cui concluderemo la preghiera del 5 ottobre: ha detto...

Carissimi ,
ho letto or ora dal sito di "Marco Tosatti " e dal sito " Preghiamo per la Chiesa " che e' prevista una preghiera di Consacrazione e un canto finale con cui si concludera' la preghiera del 5 Ottobre .
In allegato :

O Maria, Madre di Dio e Madre Nostra,
ci affidiamo a Te e confidiamo in Te.
Ti offriamo le nostre vite
con il passato, il presente e il futuro.
Tutto ciò che siamo e tutto ciò che abbiamo: facci tutti Tuoi.
Madre di Misericordia proteggi e difendi la Santa Chiesa
dal relativismo, dall’eresia, dall’apostasia, dallo gnosticismo
e da ogni attacco e insidia del demonio.
Che ognuno di noi bruci di amore per Te
e sia testimone della fede con la vita.
Regina della Pace Ti consegniamo
l’Italia, l’Europa e il mondo intero.
Custodisci la nostra Patria:
sia pura la fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie.
O Madre cara, Ti supplichiamo, prega per noi:
si compia la Volontà del Padre, regni Cristo e attraverso lo Spirito Santo
trionfi con noi il Tuo Cuore Immacolato!
Amen

Immacolata Vergine bella
https://www.youtube.com/watch?v=YV2XK6f4XNM




https://www.marcotosatti.com/2019/10/03/5-ottobre-a-roma-in-strada-a-pregare-per-la-chiesa-e-una-consacrazione/
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=125309902169871&id=105070657527129&__tn__=K-R

Anonimo ha detto...

Avete notato ...che gli intellettuali un po' liberal stanno svolgendo il ruolo di evangelizzatori con più coraggio di certo clero e dei fedeli ormai alla deriva, per propagandare la teologia della liberazione !!
Anche Galli della Loggia ...oggi 3 ottobre ha pubblicato una forte critica all'adattamento del cattolicesimo a... religione umanitaria, in dissoluzione nella confusione dei credo! m.l.

Anonimo ha detto...

Come in occasione dell’incontro di preghiera avvenuto il 28 settembre, non potendovi partecipare per la lontananza, sarò presente raccogliendomi in preghiera alla medesima ora. Sarò tuttavia curioso di osservare, poi, se l’iniziativa sarà stata annunciata e caldeggiata nelle Parrocchie romane, se il Papa, Vescovo di Roma, l'avrà citata all'Angelus, e se, a così pochi passi da San Pietro e in orario così comodo, vi avrà partecipato almeno qualche Vescovo o qualche Prelato tra quelli che sono in Vaticano. Dovrebbero sentirsi onorati di guidare con il loro gragge nella preghiera del Rosario alla Vergine! Diversamente, arrossiscano e tacciano!

Anonimo ha detto...

Una sfida epocale alla Chiesa
(di Ernesto Galli della Loggia, da "Il Corriere della sera")

"Ci sono ragioni ben più importanti di quelle dei buongustai per continuare a ragionare intorno alla decisione di bandire la carne di maiale dalla preparazione dei tortellini in occasione della festa del santo patrono di Bologna: provvedimento motivato dal desiderio di non offendere la sensibilità di coloro cui il precetto religioso vieta di mangiare la carne di quell’animale. Ragioni più importanti anche degli sgangherati berci in difesa delle «nostre tradizioni» a cui la destra italiana è solita abbandonarsi in queste circostanze. Perché qui non si tratta tanto delle «nostre tradizioni» o di altre cose simili. Si tratta, a me pare, di alcuni decisivi indirizzi di fondo della Chiesa cattolica. Infatti, anche se l’arcivescovo di Bologna, il cardinale Zuppi, ha rifiutato la paternità della decisione, egli l’ha comunque fatta sua, confermandone l’origine negli ambienti della Curia o comunque ad essa vicini.

In via preliminare viene comunque da porsi una domanda. Posto che ad avere l’interdetto religioso a cibarsi della carne di maiale sono oltre i musulmani anche gli ebrei, risulta forse che nelle precedenti celebrazioni qualcuno, e per prima naturalmente la Curia attuale, si sia mai preoccupato di creare loro qualche imbarazzo servendo per la festa di san Petronio i tortellini tradizionali? Non mi pare. So bene che a Bologna gli ebrei sono una sparuta minoranza mentre la presenza degli islamici è una presenza numerosa.

Ma basta questo a fare la differenza in materia di «accoglienza»? Almeno simbolicamente la sollecitudine alimentare, chiamiamola così, non sarebbe dovuta valere anche per gli ebrei? Certo, a pensare male si fa peccato, ma è difficile credere che quando si tratta di Islam e di islamici, allora non si tenga inevitabilmente conto della capacità di pressione dell’immensa comunità islamica mondiale, delle potenzialità che essa rappresenta, del peso altrettanto formidabile delle immense risorse finanziarie del mondo arabo e, mettiamoci pure questa, dell’ estrema suscettibilità di taluno dei suoi membri, pronta a trascendere nella violenza più feroce (ne sa qualcosa proprio la cattedrale di san Petronio, da anni guardata a vista dall’esercito a causa di una sempre incombente minaccia degli islamisti per via dell’esistenza tra le sue mura di un’effige di Maometto non di loro gusto). Tutte cose che per gli ebrei non si pongono di certo.

Ma tralascio queste osservazioni per venire alle questioni più importanti che è dato scorgere dietro la decisione bolognese. Quella decisione, infatti, testimonia di qualcosa di generale e di profondo che riguarda un modo d’essere e di pensare che sempre più appare l’attuale modo d’essere e di pensare della Chiesa cattolica. È la tendenza, ormai avvertibile per mille segni, a confondere l’universale con l’indistinto. A interpretare l’intima vocazione del cattolicesimo verso il mondo, la sua storica indole missionaria ad accogliere tutto il mondo dentro di sé, come equivalente alla necessità di confondersi con il mondo stesso, di recepirne esigenze, prospettive, lessico, punti di vista.

Anonimo ha detto...

....segue

Si badi non sto rimproverando affatto al magistero di indulgere a una qualche forma di quietismo morale, di «laissez faire» dottrinale o pratico di fronte alla dimensione del peccato che domina il mondo. Si tratta di un problema del tutto diverso, collegato ad una straordinaria novità storica. Al fatto che a partire dalla seconda metà del Novecento un’ideologia etica di ambito planetario, è andata via via emergendo, per la prima volta nella storia, muovendo da un nucleo originario rappresentato dalla formulazione dei diritti umani. Di essa sono venuti progressivamente a far parte, insieme alla crescita continua dei suddetti diritti, il pacifismo, l’ecologismo, l’antisessismo e quant’altro potesse essere compreso in un’ indistinta prospettiva mondialistico-buonista sotto l’egida di qualche organizzazione o movimento internazionale.

Il cattolicesimo romano con la sua consustanziale ambizione universale si è così trovato di fronte alla sfida interamente inedita di qualcosa che di fatto ambiva a stargli alla pari; che gli stava alla pari. Si è trovato a fare i conti con una sorta di morale anch’essa universale, d’ispirazione naturalistica e di tono fortemente laico, il cui effetto era, ed è, di porre in subordine ogni specifico discorso religioso, ormai ineluttabilmente avviato, si direbbe, a figurare al massimo come una parziale articolazione di sapore arcaico e quasi folklorico di quel più vasto afflato etico che guadagna spazio ogni giorno.

La rinuncia bolognese al maiale testimonia in modo perspicuo di una postura che la Chiesa cattolica – sostanzialmente per difendersi nella sfida di cui sopra - tende oggi ad assumere. E cioè la tendenza a deporre ogni tratto della propria identità storica che denunci uno scostamento troppo marcato dai principi dell’indistinto etico-mondialista. Così facendo la Chiesa è convinta, bisogna credere, di aprirsi positivamente al mondo; e alla fine di riuscire in tal modo ad assimilarlo a sé, potendo tra l’altro essa disporre di una risorsa – il Sacro – di cui l’umanesimo buonista non può disporre. Se tale assimilazione – nella quale è sempre la Chiesa cattolica e mai gli altri che di regola appare rinunciare a qualcosa – potrà avere un reale successo, ovvero se al contrario quell’assimilazione preluda ad una virtuale fusione della Chiesa nel mondo; se piuttosto che fare cristiano il mondo la Chiesa stessa finirà invece per farsi eguale al mondo: dalla risposta che i fatti daranno a questi interrogativi dipenderà l’avvenire del cattolicesimo. E forse anche l’avvenire di qualche cosa d’altro".
Ernesto Galli della Loggia

Anonimo ha detto...

Deo gratias

Anonimo ha detto...

Ben vengano e si moltiplichino le preghiere! Si preparano ad oltranza:
https://www.lifesitenews.com/news/cdl-kasper-laity-will-not-accept-future-pope-who-doesnt-continue-francis-legacy

mic ha detto...

Grazie. Domattina pubblico la traduzione.

Anonimo ha detto...

Il lucido laicissimo acume di Galli della Loggia dimostra come il "tortellino dell'accoglienza", sia una trovata completamente fuori da ogni sensatezza.

Anonimo ha detto...

A questo "appello che parte dal basso" dovrà poi seguire inevitabilmente anche la richiesta (sempre dal basso) di potere avere finalmente una guida vera, certa, salda, ancorata sui millenni di Dottrina immarcescibile (cioe fino al CVII, vero punto-soglia di discrimine).
Poi per carita, potrà anche darsi che continui comunque a "comandare" ufficialmente questa pseudo-chiesa, ma almeno parallelamente potrà rinascere quella che avra il "lasciapassare" del Fondatore.

E scusate se sarà poco...

Anonimo ha detto...

https://gloria.tv/video/ysCgKzP9DvGX2rmJa8rfHvXdH?fbclid=IwAR2lapHFUU-83uOII568BN1HZR6mNsdGU99X0dDFM13CAqDrytLHtfwsqQI
Docente vaticano per raduno Chiesa contro falso profeta individuato in Bergoglio.N.tel.

Anonimo ha detto...

Galli della Loggia ultimamente sta facendo dei commenti bellissimi. Anche Fusaro. Qualche volta persino Cacciari. Evidentemente, le persone intelligenti, credenti o altre, non si riconoscono in Bergoglio.

Anonimo ha detto...

Grazie Irina, mi conforta sapere che c'è, anche se "anonimizzata e sintetizzata". Mai trovato banali o noiose le sue riflessioni, anzi!
Gian

Anonimo ha detto...

Trovo che la concessione Cristiana alla carne di maiale rappresenti un ulteriore segnale, qualora ve fosse ancora bisogno, dell'intelligenza ed apertura mentale del Cristianesimo, e del Cattolicesimo in particolare, rispetto ad altre religioni che contano i passi fino alla soglia di casa o similia....

mic ha detto...

Ogni tanto qualche anonimo ci ricorda cosa rischia chi insulta il papa.
L'unico problema che può riguardarci è il fatto che i papolatri hanno cambiato il senso delle parole e definiscono "attacchi", "accuse", "campagne contro" tutto ciò che invece riguarda critiche, rettifiche, finanche suppliche regolarmente disattese, peraltro ben motivate e rispettose...

Anonimo ha detto...

Sua Santità Papa Benedetto XVI
(sul terzo segreto di Fatima)

"Quanto alle novità che possiamo oggi scoprire in questo messaggio, vi è anche il fatto che non solo da fuori vengono attacchi al Papa e alla Chiesa, ma le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall’interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa. Anche questo si è sempre saputo, ma oggi lo vediamo in modo realmente terrificante: che la più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa e che la Chiesa quindi ha profondo bisogno di ri-imparare la penitenza, di accettare la purificazione, di imparare da una parte il perdono, ma anche la necessità della giustizia. Il perdono non sostituisce la giustizia. Con una parola, dobbiamo ri-imparare proprio questo essenziale: la conversione, la preghiera, la penitenza e le virtù teologali. Così rispondiamo, siamo realisti nell’attenderci che sempre il male attacca, attacca dall’interno e dall’esterno, ma che sempre anche le forze del bene sono presenti e che, alla fine, il Signore è più forte del male, e la Madonna per noi è la garanzia visibile, materna della bontà di Dio, che è sempre l’ultima parola"