Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 6 settembre 2024

Figli che uccidono e genitori ignari

Qui l'indice sulla realtà distopica. Mi manca il cuore per mettere l'immagine... “Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Vivano bene ed i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi.” (Sant'Agostino).

Figli che uccidono e genitori ignari

Il nodo della questione è un gap evolutivo, non è trattando superficialmente la situazione che si modifica ciò che accade, la realtà è che l'Uomo dorme e non è ancora sufficentemente evoluto. Non giriamo attorno al vero problema!!!!
Il dialogo tra genitori e figli è spesso percepito come carente nell'era moderna, ma questo non è un fenomeno nuovo. Le generazioni passate hanno affrontato simili sfide comunicative, suggerendo che il problema fondamentale non risiede solo nella dinamica intergenerazionale, ma nella capacità intrinseca degli individui di comprendere e comunicare con se stessi. Questa auto-comprensione è cruciale per poter instaurare dialoghi significativi con gli altri, inclusi i propri figli.

Filosofi storici come Tommaso d'Aquino, Seneca e Socrate hanno enfatizzato l'importanza della conoscenza di sé, affermando che solo attraverso una profonda comprensione personale si può sperare di comunicare efficacemente con gli altri. Questo principio è particolarmente rilevante nelle relazioni familiari, dove una comunicazione efficace può significativamente migliorare il legame affettivo.

Essere "presenti a se stessi" significa essere pienamente consapevoli del proprio stato interno, monitorando costantemente pensieri ed emozioni senza lasciarsi sopraffare dal passato o dall'ansia per il futuro. Tale presenza consente lo sviluppo di una "giusta memoria", interpretata come la capacità di filtrare e interpretare le esperienze in modo che rafforzino la nostra identità e guidino le nostre azioni future in modo consapevole.

Questa memoria attiva non è semplicemente un archivio di eventi passati, ma un processo dinamico di selezione e interpretazione che influisce direttamente sulle nostre decisioni presenti. Ciò facilita l'adattamento a nuove e stressanti situazioni con una sorta di saggezza pronta, basata su una comprensione approfondita delle proprie motivazioni e valori.

Insegnare ai propri figli a essere presenti a se stessi può aiutarli a sviluppare una simile memoria, non solo per conservare informazioni, ma anche per formare una profonda comprensione di sé che influenzi positivamente la loro capacità di gestire le emozioni e controllare gli impulsi. Questa educazione è essenziale per fare scelte più riflessive e consapevoli, cruciali per il loro sviluppo emotivo e sociale.

La "parola", vista non solo come strumento di comunicazione ma come espressione di sé, diventa uno strumento per imparare a gestire le emozioni e a regolare gli istinti. Non attraverso la repressione, ma attraverso un'osservazione consapevole di sé, si può veramente insegnare ai figli il valore della parola e del dialogo. Questo insegnamento deve essere ritrovato e valorizzato per creare una memoria giusta, alimentando azioni consapevoli che si rinnovano in ogni aspetto della vita. (Sauro Tronconi)

22 commenti:

Anonimo ha detto...

La formula magica non c'è,  bisogna fare del proprio meglio. Benissimo se si ha fede sincera,  sincera, ma il bambino/a che nasce è un mistero. Ci sono stati genitori che non hanno rinunciato a nulla per i figli e i figli sono corsi affettuosi dietro ai genitori per tutta la vita: altri si sono tolti il pane di bocca per i figli e i figli neanche se ne sono accorti e li hanno ignorati sempre. Certo si tracciano le regole di allevamento ed educazione e si cerca di attenervisi, ma senza aspettarsi e pretendere nulla. Giustissimo conoscere se stessi durante tutta la vita, ma molti adulti svicolano come svicolano da ogni riflessione. Nel nostro caso, si è visto che è stato dato molto a questi figli, vacanze ogni anno. Che non è la norma. D'estate molte famiglie vanno in piscina di buon grado contente o fanno dei giri fuori porta. Esiste una gioia di stare insieme che è tutto. Forse è questa una differenza importante. La vera malattia del nostro tempo è l'autismo, adulti e bambini spesso intelligentissimi, ognuno chiuso nella sua torre d'avorio muto. Difficile allevare giustamente il piccolo sconosciuto che ti viene messo in braccio alla nascita. Molto importante il bene sincero e forte che lega i genitori tra loro e di entrambi verso i figli. Difficile oggi parlare di amore seriamente, lo si confonde con le emozioni o con l'erotismo o con un avanzamento sociale, lo si simula per raggiungere qualche scopo personale. Comunque in tutte le casistiche malate estranee all'amore molti matrimoni pessimi poi hanno funzionato bene. Quindi scriviamo pure le nostre ipotesi per cercare di capire, senza pretendere di aver capito la tragedia che ci squarcia il cuore.
m.a.

Anonimo ha detto...

Da un mondo che si basa sulla carne e ne elogia gli istinti bestiali messi davanti agli occhi di bimbi dai vari mezzi tv ed internet, si puó pretendere dalle giovani generazioni il senso dell'amore sacrificio? Che tale è oppure resta una fantasia che si cerca , vanamente, al più di soddisfare col sesso? Manca Dio nell'era dei troppi dei, tra cui il primo è il proprio io, coi suoi piaceri. Ma il vuoto dell'anima riempito di piaceri porta alla bestialità, che è di un passo inferiore all'animale il quale non sgarra dagli istinti. La bestia di Genesi e di Apocalisse.

Se il papa è eretico! ha detto...

Ma è del mestiere questo?

Bergoglio impartisce una benedizione «valida per tutte le religioni» senza fare il segno della croce

Al termine di un incontro con giovani di diverse fedi a Giacarta, papa Francesco ha impartito una benedizione senza invocare la Trinità con il segno della croce, dicendo che la benedizione sarebbe «valida per tutte le religioni».

Al termine del suo primo giorno intero di appuntamenti in Indonesia, Bergoglio ha preso parte a un’assemblea dei partecipanti alla comunità Scholas Occurrentes, un’organizzazione internazionale lanciata proprio da lui in Argentina nel 2001.

Dopo aver intrattenuto un dialogo avanti e indietro con alcuni dei giovani coinvolti, il Papa ha annunciato che avrebbe impartito una benedizione finale. Poiché il gruppo era composto da un certo numero di religioni diverse (Scholas non è un’organizzazione cattolica), la benedizione di Francesco ha assunto una natura multireligiosa.

«Vorrei impartire una benedizione. Una benedizione significa dire bene, augurare bene qualcosa», ha esordito. Continuando la sua preghiera di benedizione alla folla riunita, che includeva cattolici e musulmani, Bergoglio ha aggiunto:

«Qui, voi appartenete a religioni diverse, ma noi abbiamo un solo Dio, è uno solo. E in unione, in silenzio, pregheremo il Signore e io darò una benedizione per tutti, una benedizione valida per tutte le religioni. Che Dio benedica ciascuno di voi. Possa egli benedire tutti i vostri desideri. Possa benedire le vostre famiglie. Possa egli benedirvi qui presenti. Possa benedire il vostro futuro. Amen».

In conclusione, Francesco non si è fatto il segno della croce, come è consuetudine per un religioso cattolico impartire una benedizione, né ha invocato il nome della Santissima Trinità.

L’Indonesia è composta da una popolazione fortemente islamica: l’87%è musulmano e solo il 3%è cattolico. Dato questo fatto, il fatto che Francesco abbia evitato di fare il segno della croce o di invocare il nome della Trinità è stato elogiato dai traduttori della trasmissione in streaming, che hanno elogiato la sua sensibilità in una nazione prevalentemente musulmana.

Tuttavia, l’insegnamento cattolico afferma che «la Chiesa impartisce benedizioni invocando il nome di Gesù, solitamente mentre si fa il segno sacro della Croce di Cristo».

Il segno della croce, che invoca per nome ciascuna delle tre persone della Trinità, è un gesto spiccatamente cristiano, poiché altri credi che professano un solo Dio – l’Islam e l’Ebraismo – non accettano Dio come Trinità.

I manuali catechetici tradizionali sottolineano che il segno della croce «è il segno esteriore che distingue il cristiano dagli altri uomini». Le rubriche liturgiche sottolineano anche come il segno della croce sia una parte fondamentale di una benedizione.

L’uso del segno della croce nella Chiesa cattolica risale ai primi tempi, come attestato da San Basilio il Grande, il quale scrisse che la pratica era stata tramandata dagli Apostoli, i quali «ci hanno insegnato a segnare con il segno della croce coloro che ripongono la loro speranza nel Signore».

Questo ulteriore attacco alla religione cattolica mostra come il fine del viaggio in Indonesia non sia l’evangelizzazione, come da comando di Nostro Signore, né l’incontro con la comunità cristiana, quanto invece il dialogo interreligioso, che possiamo qui chiamare senza infingimenti come puro sincretismo, testimoniato anche dalle foto in cui l’imam di Giacarta, in posizione dominante in quanto non seduto su una sedia a rotelle, bacia in testa Bergoglio.

Notare come al bacio in testa del religioso islamico il Bergoglio risponda con un dolce bacio sulla mano. Avevamo visto il pontefice baciare le mani anche in un’altra occasione di sincretismo: quando incontrò in Israele alcuni sopravvissuti dei campi di concentramento tedeschi.

Come noto, anni fa durante l’incontro interreligioso di Abu Dhabi vi era stato anche un bacio con il Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb.

Anonimo ha detto...

Ambasciatore di sé stesso?

Anonimo ha detto...

Ha già baciato anche i piedi di ricchi arabi e detenuti vari o no? Ma Gesù non ha detto : credete a quella religione che vi aggrada, ma ha detto : battezzate nel Nome del Padre del Figlio dello Spirito Santo, chi non crede in Me si danna.

Anonimo ha detto...

Ho l'impressione che nelle vicende intorno si incarni si coaguli si concretizzi si manifesti si esplichi si esemplifichi la battaglia tutta spirituale tra Bene e Male. Tizio Caio Sempronio diventano esempi non solo di vizi e virtù, ma manifestano anche in loro stessi le tendenze comuni verso il Bene o verso il Male. Fermo restando che, per quanto il Male possa avere il sopravvento in alcuni periodi storici, è  sempre il Bene che tiene in Vita il creato e la Creatura. E il Male, che creativo non è  né può  mai essere, si maschera sempre da bene per poter distruggere il Bene e mettersi al suo posto. Il Male infatti, non potendo creare, distrugge sempre. La tragedia familiare, che si è consumata tra noi,  dice la storia sia della singola famiglia e dei singoli componenti, ma disvela anche la storia del Male che, mascheratosi come sempre da bene, prima ha tolto la donna da casa, per renderla indipendente e farla realizzare, poi con il divorzio per rifarsi una vita, poi con l'aborto di stato per togliersi un peso, in contemporanea il Male portava l'uomo a diventare mammo, infine per non soffrire più entrambi, il Male affascina maschio e femmina con eutanasia e cremazione. Alla luce di questa incompleta sintesi, la recente tragedia familiare forse non è  che la conseguenza di queste mortifere politiche secolari ed insieme l'anticipo dell'avvenire  infernalissimo ma, libero  elegante cosmopolita.
m.a.

Anonimo ha detto...

Se il Covid non costituisce nei bambini e nei ragazzi un problema autentico, si può allora puntare su altre malattie infettive per generare un po’ di allarme sociale. Se ne è fatto carico l’infettivologo Matteo Bassetti, che non è mai del tutto scomparso dalla scena mediatica, e che sta cercando una nuova visibilità. Bassetti lancia dunque altri allarmi, in primo luogo nei confronti del morbillo: «Bisognerebbe fare una informazione diversa e spiegare ai ragazzi l'importanza della prevenzione vaccinale, spiegare come funziona l'immunizzazione già alle elementari e medie, dare in classe i primi rudimenti che poi torneranno utili da adulti». In realtà da molti anni la percentuale dei bambini vaccinati per il morbillo supera il 90%, avendo toccato negli anni precedenti il Covid anche percentuali del 94%. Se aumentano i casi di morbillo, dovrebbero essere valutati altri fattori, oltre a quello vaccinale.
Ma Bassetti sembra essere preoccupato anche da un altro tipo di malattie, non proprio dell’infanzia: quelle sessualmente trasmesse. Il clinico genovese chiede azioni più incisive nelle scuole per informare bene sui rischi delle malattie sessualmente trasmesse e di conseguenza promuovere l'uso del preservativo.
https://lanuovabq.it/it/scuola-al-via-regime-sanitario-allassalto-tra-mascherine-e-preservativi
Attenzione : vomitevoli!

Anonimo ha detto...

Francesco Agnoli
Ministero della cultura

Grandi dibattiti sul ministro della cultura di cui non so nulla, se non che il suo libro su Trump è eccellente e che la sua attuale figuraccia, da ometto, è evidente.
Del nuovo so solo che abbiamo scritto sullo stesso quotidiano per anni, e le sue lenzuolate neopagane un po' destrorse un po' sinistrorse, mi lasciavano molto perplesso ( sebbene sia certamente un tipo simpatico e alla mano).

Ma il punto per me è un altro, meglio due:
1 in questo paese grandi dibattiti solo se c'è di mezzo sesso e potere. Accadono ogni istante cose immense, ben più rilevanti, ma destano scarso interesse;

2 il ministero della Cultura potrebbe tranquillamente essere abolito. Abolirei anche gli assessorati alla cultura.

PS il ministro della cultura precedente era Dario Franceschini: si è portato la seconda moglie, Di Biase, in parlamento e lei...

Cronaca inquietante ha detto...

MINACCIOSE NUVOLE SI ADDENSANO SUL GOVERNO MELONI

Avrebbe dovuto non cedere alle lusinghe di una donna cupida di ben altro che delle sue amorose e gentili attenzioni, ma personalità tempra e carattere o si hanno oppure ciccia. Il feuilleton estivo sembra essersi concluso con le dimissioni dell’ingenuo e patetico ministro dell’Istruzione (sic!), il quale sconta oltre che la debolezza della carne l’evidente incomprensione del ruolo istituzionale che ricopriva. E forse sconta, come più di qualcuno sussurra, anche il peccato di lesa maestà contro quel grumo di interessi ruotanti intorno alla produzione cinematografica degli ambienti liberal progressisti sempre tanto politicamente corretti. E forse, più ancora, (e qui il discorso diventa molto, ma molto più serio) questa vicenda lascia presagire che certi ambienti esigono maggiore determinazione dai “propri” governi, come sibillinamente ha lasciato intendere nelle brevi e generiche parole dette in appendice del suo intervento a Cernobbio Draghi: «Se non si fanno queste riforme, se non si interviene seguendo questa direzione, l’Europa è finita. Lo ripeto: è finita. Ve lo dico perché questo è il mio incubo più frequente». L’attuale governo non è certo quello minacciato dai banchi dell’opposizione da una Meloni arringante contro UE e a favore di buoni rapporti con la Russia. Nei fatti dimostra di non riuscire a tener fede neanche alle sue promesse più “populiste” (immigrazione, balneari), di perseguire in tutto e per tutto una politica liberista. Per intenderci, non è un governo “pericoloso” alla Orban o alla Fico, è fedele esecutore degli ordini dettati dal padrino americano (vedi Ucraina e Palestina)… eppure è pervaso da una – seppure in modo lieve, alla Tajani – certa propensione a “moderare” su una serie di temi (finanziamento Zelensky, transizione verde…). Insomma è un governo che non dimostra di possedere quella naturale dimestichezza ad eseguire consapevolmente (anche perché deve pur dare conto del suo operato alla base popolare che lo sostiene). Affidabilità che invece riescono a dare governi tecnici alla Monti o alla Draghi, e quel personale politico di più ampia e comprovata esperienza (anche in tema di gestione personalistica dei vari comitati di affari) rappresentato dai partiti di sinistra, Pd sopra tutti. È indubbio che questa sponda politica sia in tutto e per tutto più organica, e quindi più funzionale (come lo è d’altronde il suo tessuto sociale di riferimento), alle esigenze del capitale sovranazionale di cui noi siamo, e dobbiamo continuare ad essere, pura e semplice dipendenza. Stiamo a vedere se l’affare pompeiano è stato solo un melodramma estivo o è l’avvisaglia della tempesta perfetta che potrebbe abbattersi sul governo Meloni.

Antonio Catalano, 7 settembre 2024

Anonimo ha detto...

Forse pensa che in questi tempi lei ci sarebbe riuscito?
Ci riuscirebbe?
Non le sembra che questo parlamento sia sempre piu' affollato di "aspiranti a un lavoro" possibilmente non gravoso e ben remunerato e dove sia sufficiente una legislatura per accedere alla pensione e dove le regole vigano per gli altri, quelli che sono a terra, che non son capaci di salire sul carro della politica (si fa per dire)?

Anonimo ha detto...

L'assistenza sanitaria dei nostri politici........Loro sono loro....
https://gloria.tv/post/m2PumtTwRTr11wNV8rSv2wP8e
Toh guarda quando si dice il caso...!

Anonimo ha detto...

Finalmente una buona notizia....
https://gloria.tv/post/SFnjVKZwYeg62rNvorYWLazov

Anonimo ha detto...

Francesco Agnoli
In molti commenti leggo critiche a Meloni per il suo atteggiamento sulla guerra in Ucraina. Noto due cose: 1) quando Berlusconi, Lega e Crosetto si opposero alla guerra in Libia, fu la loro fine. Credo che anche la sorte di Andreotti sia legata, almeno in parte, alle sue posizioni su Nato, Libia ecc.
2) è vero che Meloni sposa pubblicamente la retorica bellicista di Bruxelles e Washington ma in cuor suo non la condivide. Cosa pensa davvero lo ha detto tanti mesi fa ai due comici russi scambiati per un presidente africano.

Il risultato è che comunque l' Italia oggi è un paese che frena, facendo innervosire Borrell e molti altri.
Immaginate dove saremmo con Draghi e Di Maio ...

Anonimo ha detto...

Capisco benissimo che davanti alle parole “complotto” o “cospirazione” paventate da alcuni riguardo al caso bocciacesco dell’ex Ministro Sangiuliano venga da sorridere. Ma l’ipotesi non è così lontana da uno scenario effettivamente possibile. Si badi bene: non intendo che qualcuno abbia mandato la signora tra le braccia del Ministro ne’ che la stessa abbia preventivamente ordito le sue mosse. Molto più semplicemente è probabile che qualcuno o più di uno (ho un’idea in merito) interessato/i a far fuori il ministro abbia/no sguinzagliato le proprie talpe, brigato affinché la nomina della Boccia venisse ostacolata per creare il casus belli, anche solo informando la moglie dell’ex ministro della tresca o dando in pasto qualcosa ai giornali e voila’, il resto è seguito come una palla di neve che si trasforma in una frana senza bisogno di ulteriori spinte. Non c’è nulla di fantascienza in tutto questo: il ministro si era pubblicamente esposto facendo sapere che certa gente avrebbe perso il posto o il proprio monopolio, e quella gente non è abituata a mollare le poltrone senza dare battaglia. Ciò non toglie nulla al fatto che lui sia un fessacchiotto e la signora quello che è, ma non escluderei a priori che siano stati usati entrambi inconsapevolmente per fare il gioco di qualcuno molto più potente di loro.

Anonimo ha detto...

Riguardo alla telenovela leggere su Wikipedia la voce: Piattola.
m.a.

Anonimo ha detto...

La sinistra potrebbe anche accettare - obtorto collo - che il governo sia di destra ma non accetterà mai, e ripeto mai, un ministro della cultura di destra. Se proprio devono mollare l’osso, accetterebbero al massimo un tecnico non dico fedele ma quanto meno innocuo. Le ragioni sono presto spiegate: il ministero della cultura e’ per loro l’equivalente del Minculpop, un carrieri-assumificio oltre che una riserva di denaro e favori in cui attingere e distribuire agli amici. E’ stato così per talmente tanti anni che l’idea che un altro tenti di assaltare il vagone per dirottarlo a favore del proprio partito ha dell’inaudito. Un affronto. Un reato di lesa maestà. Motivo per cui il neo ministro deve essere bastonato sin da subito. E probabilmente sono già alla ricerca del modo migliore per farlo fuori. Speriamo sia più sveglio del suo predecessore.

Sereno Graffiante ha detto...

La verità è che la destra o presunta tale insegue la sinistra, che continua imperterrita a dare le carte anche quando non ha il mazzo (cioè non è al governo).
Qualcosa ci dovrebbero dire i miasmi che salgono (da anni, per la verità, ma si fa finta di non sentirli) da certi ambiti dello Stato, gli intrallazzi e le affinità elettive di certi settori dello Stato con la sinistra (o centro/sinistra) che conta (in Italia e in Europa).
Vogliamo focalizzare l'attenzione sui seri, serissimi, fumi che ammorbano l'aria sino ai piani più alti, e che sono denunciati dall'inchiesta della procura di Perugia, ad esempio?

Anonimo ha detto...

Intelligenza artificiale nelle scuole per la "personalizzazione" della didattica. Orwell nella sua massima espressione.

https://www.orizzontescuola.it/intelligenza-artificiale-valditara-parte-la-sperimentazione-in-15-classi-importante-per-la-personalizzazione-della-didattica/

Anonimo ha detto...

L' ASSURDA REALTA' DEI FATTI
https://gloria.tv/post/b6A9YSHe8tTF1p7vqvANVyHWJ
Avvocato Renate Holzeisen
E tutto con la benedizione dei "responsabili"(!!)

Anonimo ha detto...

Lamberto Rimondini picchia come un fabbro: «La cupola khazara dietro USA e UE si sta sgretolando. L'ONU, collegata alla struttura Lucis Trust (trust Lucifero), è la congrega massima del pedo-satanismo mondiale, corruzione, traffico d'armi, droga. Se si fa un esercito europeo, la Francia è disposta a condividere i codici di lancio dell'atomica con gli altri paesi europei?»
Imperdibile Lamberto Rimondini che divarica a due mani l'oblò dal quale i cittadini osservano il mondo e, espandendo la visione panoramica, spalanca loro piccoli, innocenti e inconfessabili segreti.
Integrale: Il Vaso di Pandora (youtube.com/watch?v=pqAQjiNXjT0)
https://gloria.tv/post/1fiQPrbNbAA9DqBzbiAiNkRCG

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

@tutti quelli che hanno espresso timori sul governo (e sulla sua politica estera):
Alcuni altri pensano che il comportamento di Meloni e colleghi (anche Tajani, su questo punto di vista) sia attendista, per vedere chi sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti.
Se però fosse vera la storia che Trump voglia intraprendere una guerra per restaurare la monarchia in Iran (spero non lo sia), non so se l'Italia saprebbe resistere a pressioni per andarci a propria volta. Pericoloso, perchè l'esito è tutt'altro che scontato, forse peggio che contro la Russia.

Anonimo ha detto...

•I FALSI METODI EDUCATIVI•

Non si deve mai perdere di vista che il soggetto dell'educazione cristiana è l'uomo tutto quanto, spirito congiunto al corpo in unità di natura in tutte le sue facoltà, naturali e soprannaturali, quale ce lo fanno conoscere la retta ragione e la Rivelazione: pertanto, l'uomo decaduto dallo stato originario, ma redento da Cristo e reintegrato nella condizione soprannaturale di figlio adottivo di Dio, benché non nei privilegi preternaturali della immortalità del corpo e della integrità o equilibrio delle sue inclinazioni. Restano quindi nella natura umana gli effetti del peccato originale, particolarmente l'indebolimento della volontà e le tendenze disordinate.

"La stoltezza è legata al cuore del fanciullo e la verga della disciplina la scoterà di dosso" (Prov. XXII, 15). Sono dunque da correggere le inclinazioni disordinate, da promuovere e ordinare le buone, fin dalla più tenera infanzia, e soprattutto si deve illuminare l'intelletto e fortificare la volontà con le verità soprannaturali, e i mezzi della grazia, senza i quali non si può né dominare le perverse inclinazioni, né raggiungere la debita perfezione educativa della Chiesa, perfettamente e complutamente dotata da Cristo della dottrina divina e dei Sacramenti, mezzi efficaci della grazia.

Falso è perció ogni naturalismo pedagogico, che in qualsiasi modo escluda o menomi la formazione soprannaturale cristiana nell'educazione della gioventù, ed è erroneo ogni metodo di educazione che si fondi, in tutto o in parte, sulla negazione o dimenticanza del peccato originale e della Grazia e quindi sulle sole forze dell'umana natura. Tali sono generalmente quei sistemi odierni di vario nome, che si appellano ad una pretesa autonomia e libertà sconfinata del fanciullo e che sminuiscono o anche sopprimono l'autorità e l'opera dell'educatore, attribuendo al fanciullo un primato esclusivo d'iniziativa ed una attività indipendente da qualsiasi legge superiore naturale e divina, nell'opera della sua educazione.

(Papà Pio XI - "Divini Illus Magistris")