Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 30 luglio 2022

Negromanzia papale in mondovisione. Bergoglio partecipa ad un rito pagano che invoca «il sacro circolo degli spiriti»

Ottimo articolo. La situazione è disperante... C’è stato un tempo, nella chiesa, che tale «accesso al sacro cerchio degli spiriti» era chiamato con un nome preciso, negromanzia. E condannato e perseguito dall’autorità cattolica. Ma ora, nella neochiesa conciliare, anche quello diventa permesso – anzi, promosso in prima persona, in mondovisione, dallo stesso romano pontefice...

Nel quarto giorno del suo «pellegrinaggio» apostolico in Canada, papa Francesco si è unito a un rituale pagano indiano di «smudging» («purificazione») durante la sua visita in Quebec, partecipando alla pratica indigena prima di pronunciare un lungo discorso in cui ha espresso «profonda vergogna e dolore» per il ruolo svolto dai membri della Chiesa cattolica nella storia del Canada.
Arrivato a Quebec City, dopo brevi presentazioni, Bergoglio, insieme a dignitari civili, è stato accolto nella sala dei ricevimenti mentre un uomo indigeno cantava e suonava un tamburo. Secondo il presentatore, una «tradizionale lampada Inuit è stata accesa».

Come parte della prevista cerimonia di benvenuto, un anziano della nazione Huron-Wendat ha aperto il procedimento avviando quella che è nota come una «purificazione rituale nelle quattro direzioni», usando erba e piume di animali per diffondere il fumo rituale nella stanza.

Come scrive il sito pro-life canadese LifeSiteNews, il rituale, che scimmiotta l’uso dei sacramenti e dei sacramentali cattolici, «è un chiaro atto di superstizione pagana», che ricorda la venerazione del Santo Padre dell’idolo pagano pdella Pachamama in Vaticano nel 2019.

Al pontefice quindi è stata presentata una piuma di tacchino e un’erba dolce, poi gli è stato chiesto a tutti di partecipare a un «cerchio in spirito», da cui «possiamo visualizzare un fuoco sacro». Ha aggiunto che «il fuoco sacro unisce tutto ciò che esiste nella creazione».

«Noi onoreremo la terra, il vento, l’acqua e il fuoco», ha dichiarato l’anziano indigeno con classiche parole esoteriche. «Noi onoreremo l’aspetto minerale, quello vegetale e quello umano».

Continuando il rituale, con schemi e contenuti tipici della magia rituale, l’anziano ha detto che «chiederà all’Est di aprire la sua porta in modo che possiamo avere accesso in quella direzione. Come per il Sud, aprirò anche la sua porta per avere accesso a quella direzione», ha aggiunto mentre sventolava ritualmente l’erba fumante con la piuma di tacchino.

«Chiederò all’Ovest e di aprire quella porta», che ha chiamato oscuramente «la porta della nonna», aggiungendo infine che «onorerà la direzione settentrionale», che l’anziano sedicente autoctono ha chiamato «la direzione dei nonni».

A tutti i presenti è stato chiesto di mettere le mani sul cuore. Le riprese video mostrano che papa Francesco, così come i vescovi e i cardinali di alto rango in prima fila tra l’udienza, eseguono tutti l’ordine cerimoniale pagano impartito loro.

Per «aprire le quattro direzioni» l’anziano sciamano ha fischiato quattro volte attraverso uno strumento in osso prima di dire: «Chiedo alla nonna occidentale di darci accesso al sacro cerchio degli spiriti in modo che possano essere con noi, così possiamo essere uniti e più forti insieme».

C’è stato un tempo, nella chiesa, che tale «accesso al sacro cerchio degli spiriti» era chiamato con un nome preciso, negromanzia. E condannato e perseguito dall’autorità cattolica. Ma ora, nella neochiesa conciliare, anche quello diventa permesso – anzi, promosso in prima persona, in mondovisione, dallo stesso romano pontefice…

C’è da comprendere come questo rituale di accesso al mondo degli spiriti sia presente in tutto l’esoterismo – cioè nel contrario della religione cattolica. Lo si trova perfino nei riti di iniziazione della ‘Ndrangheta, dove, forse per influenza della setta massonica, si fanno invocazioni ad una «santa catena» di spiriti del triumvirato risorgimentale (cioè massonico) italiano: «Sotto la luce delle stelle e lo splendore della luna, formo la santa catena, nel nome di Garibaldi, Mazzini e La Marmora, con parole di uomo d’umiltà, formo la santa società».

Tornando allo scandalo in Canada, dopo il rituale pagano, Francesco ha pronunciato un discorso in cui condannava la «colonizzazione ideologica», lamentando una passata «mentalità colonialista» che, secondo lui, «trascurava la vita concreta delle persone e imponeva determinate modalità culturali predeterminate».

Al contrario, Bergoglio è sembrato sostenere con veemenza i riti pagani dei popoli indigeni, affermando che «la Santa Sede e le comunità cattoliche locali sono impegnate concretamente a promuovere le culture indigene attraverso forme specifiche e appropriate di accompagnamento spirituale, che prevedano l’attenzione alle loro tradizioni culturali, costumi, lingue e processi educativi, nello spirito della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni».

Proprio così: sì al paganesimo, e sotto l’egida ONU – due cose a cui il Vaticano odierno è sottomesso.

In precedenza, durante la sua visita in Canada, il papa, indossando il tradizionale copricapo indigeno, aveva assistito a una «danza di guarigione», piena di tamburi che apparentemente dovrebbero imitare «il battito del cuore di madre terra» – cioè, tradotto amazzonicamente, della Pachamama, la madre terra, l’idolo preferito di Bergoglio [qui - qui - qui].

Ha detto il leader religioso indiano: «dall’Ovest abbiamo il vento, l’ossigeno che respiriamo, questo è il governo della madre terra. E sul lato nord abbiamo la madre terra, a madre terra è ciò che siamo. La madre terra è tutta la vita vegetale, la madre terra, nostra madre, è anche la madre di tutta la vita degli insetti, la madre terra è anche la madre di tutti gli animali sulla terra, nell’acqua, nell’aria».

«La madre terra, è ovviamente, la madre di tutta l’umanità», ha aggiunto il leader «spirituale».

Il processo di paganizzazione di cui il papa è tramite se non organizzatore è oramai innegabile. E imbarazzante. Disperante. - Fonte

23 commenti:

Le ricchezze perenni della Chies ha detto...

OGGI, 30 Luglio La Chiesa celebra la ricorrenza liturgica di san Leopoldo MANDIC' il “PICCOLO” grande confessore.
Alto un metro e 35 centimetri, padre Leopoldo Mandic, uno dei patroni del recente Giubileo della Misericordia, accoglieva tutti con amore nel convento di Santa Croce a Padova.
Dall’11 febbraio 2020, in concomitanza con la “Giornata del malato”, anche i malati d’Italia colpiti dal cancro hanno un loro protettore: è San Leopoldo Mandić, riconosciuto ufficialmente dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
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Alcuni detti e pensieri del Santo:
«Abbiamo in cielo un Cuore di Madre. La Madonna, madre nostra, che ai piedi della Croce soffrì quanto è possibile ad una creatura umana, comprende i nostri dolori e ci consola».
«Fede! abbiate fede!, Dio è medico e medicina».
«Nel buio della vita, la fiaccola della fede e la devozione alla Madonna ci guidano a essere fortissimi nella speranza».
«Io mi meraviglio tutti i momenti come l'uomo possa mettere a repentaglio la salvezza dell'anima sua per motivi assolutamente futili e labili».

– Venne chiesto un giorno a Padre Leopoldo: Padre, come capisce lei le parole del Signore: Che colui che vuol seguirmi, prenda tutti i giorni la sua croce? Dobbiamo per questo fare penitenze straordinarie? – “Non è il caso di fare penitenze straordinarie, rispose. Basta che sopportiamo con pazienza le tribolazioni ordinarie della nostra misera vita: le incomprensioni, le ingratitudini, le umiliazioni, le sofferenze occasionate dai cambiamenti di stagione e dell’atmosfera in cui viviamo…”

Frà Barnaba GABINI ricorda: «La sera prima di morire, nonostante i tormenti della malattia, padre Leopoldo stava ancora in confessionale ad accogliere i penitenti. Sono stato uno degli ultimi a entrare nella sua cella per confessarmi, come facevo tutte le sere dopo cena».

Invochiamo S. Leopoldo quale intercessore. Gloria al Padre. AMEN.

Anonimo ha detto...

Meno male che il titolo recita "Bergoglio" e non papa Francesco...non confondiamo i termini della questione, una cosa è il signor Bergoglio (che può fare ciò che gli piace, anche le messe nere) ed un'altra è il papa dei cattolici, di cui questo signore usurpa titolo e seggio, ma se la vedrà con Cristo Giudice che rimetterà ogni cosa al giusto posto... Deus non irrtidetur !

Anonimo ha detto...

Si sono scritte tante lettere a J.M.B. che non hanno ricevuto riposta, scriviamogli ancora una lettera,l'ultima: "Le è assicurata una signorile residenza a vita, fuori dalla CdV, esca e taccia. Distinti saluti, i Cattolici."

Anonimo ha detto...

OT
È LA SVOLTA!!! Tribunale di Pesaro ordina l'analisi dei sieri covid!!! Come vigileremo che venga analizzata la fiala che effettivamente viene inoculata ai vaccinati!!! Dateci una mano!

Unitevi al canale Telegram Dentro la Notizia: https://t.me/dentrolanotizia

Anonimo ha detto...

E pensare che i primi cristiani si facevano mettete a morte pur di non prendere parte a riti pagani!! Ah, dimenticavo!! Essi erano ....preconciliari!! La neochiesa oggi li condannerebbe come integralisti che fanno proselitismo!!

Anonimo ha detto...

Bergoglio è un'apostata pertecipa a riti pagani satanici. Cosa ancora bisogna aspettare, trascina con sè nell'inferno più anime che può. Guardate come si comportano i cardinali e vescovi presenti, lo seguono nell'apostasia. Stanno preparando l'arrivo dell'anticristo. Ma cosa deve fare ancora quest'individuo, dopo il peccato contro il primo comandamento. Dobbiamo aspettare che gli spuntano le corna e la coda??? Sveglia!!!!!! Alessandro da Roma.

Pio ha detto...


Stupore o rassegnazione davanti a questi virtuosismi della neoChiesa?
Bergoglio è lì affinché chi vuol intendere intenda.
Non è più il tempo degli equivoci o delle mezze verità.
La Chiesa Cattolica istituzionale è "oltre la linea", smarrita e soggiogata dai fumi del denaro e del potere.
Che fare?

Anonimo ha detto...

Riguardo a Bergoglio, purtroppo noi non possiamo farci niente. L'Unico che potrebbe intervenire, se volesse, e rimettere le cose a posto sarebbe Gesù Cristo, però sembra che non Gliene importi granché.
Francamente, più leggo di queste notizie e più mi sento triste e depresso.
Credo che sia utile rassegnarsi anche per riguardo alla situazione civile. A noi sembra che le cosa vadano male e da non so quanto tempo, in realtà tutti quanti le accettano come sono, vivono a meraviglia e non sono né tristi né depressi. Quelli che a noi sembrano i cattivi, i perversi, i malvagi sono da Dio beneficati in ogni modo. Quanti ne conosco di questi 'cattivi' che vivono benissimo, ricchi, onorati e stimati da tutti!

Anonimo ha detto...

Ci vuole un' ingenuità enorme nel credere che effettivamente analizzeranno la fiala giusta. Continuerà tutto come prima. Non è che per l'analisi di una fiala di vaccino saltino interessi di miliardi di miliardi. Figuriamoci!

Da Fb ha detto...

L'ho sempre pensato e sono lieto che papa Francesco lo abbia confermato: da perfetto ultramodernista, quando lui parla di "indietristi" di "tradizionalisti" non si riferisce solamente a chi ama la liturgia antica, bensì a tutti coloro che sono fermi nel riaffermare le norme morali che la Chiesa ha sempre predicato.
Con i soliti epiteti (appunto "indietristi" e "tradizionalisti") rivolti a chi gli si oppone, Francesco conferma che lui è favorevole alla modifica della morale sull'uso di anticoncezionali, anche se non lo dice esplicitamente, lo fa capire.
Va da sé che non va ascoltato.
Prego per lui per il momento in cui si presenterà davanti al Tribunale di Dio!

Dal Corriere della Sera (domanda durante il viaggio di ritorno dal Canada):

Molti fedeli cattolici, ma anche molti teologi, credono sia necessario uno sviluppo nella dottrina della Chiesa sugli anticoncezionali. Sembra che anche Giovanni Paolo I pensasse che un divieto totale necessitasse di una riconsiderazione. Lei è aperto ad una rivalutazione?

«Il dogma, la morale, è sempre in una strada di sviluppo, ma in uno sviluppo nello stesso senso. Per lo sviluppo teologico di una questione morale o dogmatica, c’è una regola che è chiarissima e illumina. È quello che ha fatto Vincenzo di Lerins nel secolo X più o meno. Dice che la vera dottrina per andare avanti, per svilupparsi, non deve essere quieta, si sviluppa ut annis consolidetur, dilatetur tempore, sublimetur aetate. Cioè si consolida con il tempo, si dilata e si consolida e viene più ferma ma sempre progredendo. È per questo che il dovere dei teologi è la ricerca, la riflessione teologica, non si può fare teologia con un “no” davanti. Poi sarà il Magistero a dire no, sei andato oltre, torna, ma lo sviluppo teologico deve essere aperto, i teologi ci sono per questo. E il Magistero deve aiutare a capire i limiti. Sul problema dell’anticoncezionale, so che è uscita una pubblicazione su questo tema e su altri temi matrimoniali. Questi sono gli atti di un congresso. Dobbiamo essere chiari: questi che hanno fatto questo congresso hanno fatto il loro dovere, perché hanno cercato di andare avanti nella dottrina, ma in senso ecclesiale, non fuori, come ho detto con quella regola di san Vincenzo di Lerins. Poi il Magistero dirà, va bene o non va bene. Pensa ad esempio alle armi atomiche: ho ufficialmente dichiarato che l’uso e il possesso delle armi atomiche è immorale. Pensa alla pena di morte: oggi posso dire che siamo vicini all’immoralità lì, perché la coscienza morale si è sviluppata bene. Per essere chiaro: quando il dogma o la morale si sviluppano, sta bene, ma in quella direzione, con le tre regole di Vincenzo di Lerins. Credo che questo sia molto chiaro: una Chiesa che non sviluppa in senso ecclesiale il suo pensiero è una Chiesa che va indietro, e questo è il problema di oggi, di tanti che si dicono tradizionali. No, no, non sono tradizionali, sono “indietristi”, vanno indietro, senza radici. E l’“indietrismo” è un peccato perché non va avanti con la Chiesa. La tradizione è la fede viva dei morti, invece questi “indietristi” che si dicono tradizionalisti sono la fede morta dei viventi. La tradizione è proprio la radice, l’ispirazione per andare avanti nella Chiesa, e sempre questa è verticale. E l’“indietrismo” è andare indietro, è sempre chiuso. È importante capire bene il ruolo della tradizione, che è sempre aperta, come le radici dell’albero, e l’albero cresce...Se tu concepisci la tradizione chiusa, non è la tradizione cristiana… sempre è il succo delle radici che ti porta avanti. Per questo, per quello che tu dici, pensare e portare avanti la fede e la morale, ma mentre va nella direzione delle radici, del succo, va bene. Con le tre regole di Vincenzo di Lerins».

Anonimo ha detto...

30 luglio 2022 19:53

Diffidi dell'apparenza. Non credo che nessuno di noi vorrebbe avere tanto pelo sullo stomaco generato da compromessi, bugie, tradimenti e chissà quanto altro ancora e vivere nei lussi, nelle relazioni ipocrite...veramente Dio ce ne scampi ora e sempre!
Oggi una vita semplice, autentica sarebbe l'unica a cui aspirare. Delle fatuità ne abbiamo fin sopra ai capelli. E' solo fumo.

Anonimo ha detto...

Si tratta dell'antico problema della prosperità dei cattivi. Bisogna ammettere che non è di facile soluzione e può scoraggiare molte anime. Che lo Spirito Santo ci aiuti!

Anonimo ha detto...

Non so se la citazione presa da Vincenzo di Lerins sia stata riportata esattamente ed esattamente interpretata. Personalmente da indietrista la interpreto così:la vera dottrina morale seminata nell'animo infantile si consolida nel tempo e si dilata lungo tutta la vita subliminandosi con l'età. I teologi a mio parere non hanno granché da aggiungere anche nel 2022. Caso mai è il padre spirituale che mostra al giovane come si incarna e si incarnerà, piano piano, in lui la norma morale. Ma questa è un'esperienza che tutti abbiamo fatto senza tanti aggiornamenti teologici. Anche le regole di grammatica si comprendono piano piano,anche se all'inizio le si impara a memoria per poterle riconoscere, ma poi è col tempo che finisci con apprezzarle, quando le ritrovi nelle lingue antiche ed in quelle moderne con i mutamenti che le epoche vi hanno apportato e solitamente è nella vecchiaia che la tua comprensione si eleva e ti eleva ad alcune altezze a cui solo l'uso,lo studio, la riflessione, per mediocri che siano stati, ti conducono.

Matteo ha detto...

Quando Bergoglio tirò quella manata in piazza san Pietro a quella donnina che lo stava strattonando, pensai che metaforicamente sarebbe stato un papa che non si sarebbe lasciato strattonare da nessuno. Quanto mi sbagliavo

Ci vogliono esorcismi ha detto...

Crux Sacra Sit Mihi Lux.
Non Draco Sit Mihi Dux;
Vade Retro, Satana!
Numquam Suade Mihi Vana;
Sunt Mala Quae Libas.
Ipse Venena Bibas.

Croce Santa, sii mia luce
e non sia mai il demonio mio capo.
Allontanati, Satana; non mi persuaderai mai di cose vane;
sono mali le bevande che mi versi,
bevi tu stesso il tuo veleno.

Anonimo ha detto...

Commentando il recente viaggio del Pontefice in Canada, dove ha chiesto scusa per le colpe dei cristiani, don Pieracci, che è vicario episcopale per i cattolici di rito latino in terra d’Egitto, ricorda che “il Papa è il Vicario di Cristo, ma non è il padrone della Chiesa. Ha il compito di confermare i fedeli nella fede. Solo il futuro ci dirà se questo modello pastorale è giusto e no. Se lo Spirito Santo lo ha voluto ci sarà un motivo”.

Riflettendo sulla finanza e sul bene comune, mons. Pieracci ricorda che “la dottrina sociale ci chiede di seguire la ricerca del bene comune. Dunque la finanza è sottoposta al bene comune non deve dettare né l’agenda, né le regole della politica. Una visione cristiana del mondo dunque porta ad un progetto nel quale la polis, cioè la visione politica, regola la finanza e non viceversa. Draghi spiacevolmente è la finanza e non la polis”.

Anonimo ha detto...

Ricordo bene che anche Paolo VI si fece fotografare con un copricapo stile Sioux. Era l'inizio.

Anonimo ha detto...

Se è per questo GPII ricevette da uno sciamano il segno di Shiva sulla fronte. (Se non ricordo male escrementi di vacca) Questo dopo danze tribali di "ballerini" seminudi.

Anonimo ha detto...

Domanda dei giornalisti a Francesco Bergoglio: parla di genocidio in Canada causato dalla chiesa cattolica o dagli invasori europei?

"E' vero, non ho usato la parola perché non mi è venuta in mente, ma ho descritto il genocidio. Ho chiesto scusa per loro, per questo lavoro, è genocida, per esempio, ho condannato questo: togliere i bambini, cambiare la cultura, cambiare la mente, cambiare le tradizioni, cambiare una razza, diciamo così, tutta una cultura"

La stessa cosa si sta realizzando ora su scala mondiale col meticciato globalista sostenuto anche da Bergoglio? Chiedo...

Anonimo ha detto...


Ma è giusto tradurre "smudging" con purificazione?

Se si controlla sull'Oxford si vede che to smudge significa sporcare, insozzare, anche con materiale pesante. Nel parlar colloquiale americano significa anche fare un fumo con un falò, anche con materiali poco nobili probabilmente, forse alla maniera degli amerindi appunto.
Letteralmente lo "smudging" sarebbe l'atto dello sporcare, insozzare. Ma avendo qui un significato gergale, il termine (probabilmente spregiativo) si riferisce alle cerimonie iniziatiche degli sciamani amerindi o a un certo tipo di queste cerimonie.
In Canada, ci informano, il papa ha partecipato ad un rito di invocazione degli Spiriti, tipico di quel paganesimo.
E questi "Spiriti", per la dottrina cattolica, non possono essere altro che spiriti maligni, com'è vero che lo sciamanesimo, in qualunque forma, è religiosità impestata dal Demonio.
iL papa, dalle immagini, ha partecipato convinto e concentrato, allo stesso modo dei vescovi e cardinali al seguito.
Hanno tutti violato il Primo Comandamento, in modo clamoroso, come già con le cerimonie in onore della Pachamama in piena Basilica di S. Pietro.
Cos'altro deve accadere perché alti dignitari della Chiesa facciano il loro dovere una buona volta e si mettano a gridare dai tetti contro queste ripetute sacrileghe partecipazioni di Bergoglio, che mescola in continuazione Cristo e Belihar?
T.

Anonimo ha detto...


"cambiare tutta una cultura, cambiare tradizioni, cambiare la mente..."
Ha detto il papa in Canada.

La Chiesa avrebbe perpetrato un "genocidio culturale".
Ma quando gli Apostoli e i missionari esortavano i popoli pagani a rinnegare le loro tenebrose credenze, a distruggere le statue dei loro idoli, a convertirsi a Cristo, a cambiar vita, commettevano allora "un genocidio culturale"?
Al posto degli dei "falsi e bugiardi", onorati spesso con riti nefandi (non dimentichiamo i sacrifici umani e il cannibalismo rituale, assai diffusi nelle Americhe), gli Apostoli e i missionari portavano la luce della vera religione e della possibilità della vita eterna. Così hanno salvato milioni di anime di indigeni.
Ma questo aspetto, che è l'essenziale, Bergoglio non lo nomina mai. Lui non lo vede nemmeno, semplicemente perché non ha la fede, è un seguace della teologia della liberazione nella sua variante popular o della teologia detta "india", quella alla base delle oscenità dottrinali, pastorali e liturgiche da lui promosse al tempo del Sinodo sull'Amazzonia.
Lo scandalo più grave, a questo punto, è che non ci sia nessun cardinale o anche vescovo che abbia il coraggio di contestargli pubblicamente sia la violazione del I Comandamento con la partecipazione ai riti diabolici degli sciamani locali, sia le falsità sull'azione storica e missionaria della Chiesa che contiua ad avallare.
T.

Anonimo ha detto...

http://www.mondayvatican.com/vatican/pope-francis-the-trip-to-canada-a-mirror-of-the-pontificate

Maurizio ha detto...

Finalmente anche dalla FSSP cominciano a levarsi voci di protesta contro la Lettera Apostolica "Desiderio Desideravi":

http://blog.messainlatino.it/2022/08/fssp-gruppo-di-sacerdoti-contro.html

Questo coraggio contagierà anche altri?