Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 18 marzo 2023

Sonia Mabrouk, d'origine tunisina e di fede musulmana, attaccata da ogni parte perché difende il sacro e la messa antica

Nella nostra traduzione da Media-press.info, un piccolo saggio della temperie corrente nella quale non trova posto neppure l'onestà intellettuale di interlocutori di altri fronti.
Per aver osato difendere il sacro, la tradizione e i valori cristiani che hanno forgiato la Francia, per aver osato denunciare l'atteggiamento decostruttivista degli ecologisti radicali e per aver osato invocare un'inchiesta sul servizio pubblico, Sonia Mabrouk è diventata, in un pochi minuti, nemico pubblico numero uno dell'estrema sinistra e mainstream benpensante dei media.

La nostra collega, Clémence de LONGRAYE, giornalista di Boulevard Voltaire, dichiara che nessuno di loro sostiene che un giornalista di origine tunisina ami la Francia e la difenda. Peggio ancora, è intollerabile per questa estrema sinistra che una donna musulmana lodi la bellezza della cattedrale di Saint-Louis a Cartagine nella terra dell'Islam, si preoccupi per la scomparsa dei cristiani dall'Oriente e chieda la conservazione della messa in latino. Andando contro il senso della loro impostazione secondo il pensiero unico, questi attivisti decostruttivisti non riescono a comprendere l'importanza di una “riconquista del sacro”.
Ospite del programma “Quelle époque! (France 2) per presentare il suo ultimo saggio Reconquer the Sacred (L'Observatoire), la giornalista di CNews e Europe 1 è stata aggredita da Léa Salamé e dalla sua collega Élise Lucet. Nel processo, sui social network, è diventata bersaglio di critiche e insulti dall'estrema sinistra.
Da una parte c'è chi le rimprovera di aver “tradito il suo popolo”. Perché nata in Tunisia e di fede musulmana, Sonia Mabrouk non deve integrarsi e amare la Francia, ma mantenere un atteggiamento da vittima.
A questa prima critica, che rasenta il razzismo identitario, si aggiunge un altro attacco, questa volta compiuto, implicitamente, contro il suo datore di lavoro. "Annunciatrice di Bolloré", "propagandista", "giornalista di estrema destra"...
Molti di loro le rimproverano di lavorare per i canali e le emittenti del gruppo Vivendi, di proprietà della famiglia Bolloré. Così, mentre Sonia Mabrouk consiglia a Élise Lucet, responsabile di "Cash Investigation", di indagare su France Télévisions, Julien Pain, revisore di France Info, ironizza: "Quando un giornalista che lavora per un canale del gruppo Bolloré chiede ulteriori indagini, fa ridere. E il suo collega di Mediapart, Ilyes Ramdani, aggiunge: “Due modi di fare giornalismo: inchiesta e gossip. Come se un Saint-Nectaire AOP [tipo di formaggio pregiato -ndT] parlasse di formaggio con La Vache qui rit [formaggio industriale -ndT].
Questo panegirico richiede un ridimensionamento, perché Sonia MABROUK si circonda comunque di una serie di cliché conformisti. E forse anche per proteggersi dalla sua esposizione, che è troppo per certi reazionari, non esita a dare dimostrazioni del suo attaccamento al pensiero unico. Ma vedere una giornalista di immigrazione musulmana, liberale, alla quale va riconosciuto talento, sentire il suo cuore e la sua anima attratti dalla messa tradizionale e più in generale dal cristianesimo, ecco un segno sensibile di questa grazia sotterranea che continua ad agire. Il diavolo può controllare la luce sugli schermi, Dio continua ad agire nel segreto delle profondità dei cuori. Sonia Mabrouk non può accontentare tutti i cristianofobi professionali di cui abbonda il Servizio Pubblico, soprattutto quando dichiara: “ Sono musulmana ma aderisco pienamente alla civiltà occidentale ”.
In un'intervista a Causeur.fr, non si nasconde dietro un'ipocrisia di bassa lega e risponde con franchezza e chiarezza a una domanda difficile: 
Quando Michel Houellebecq, nel suo ultimo romanzo, parla di sottomissione, in realtà di conversione all'Islam, cosa risponde? ”
“Nel mio libro, Amra, l'ex jihadista, dice al giornalista: “Le vostre chiese sono vuote. Riusciremo a recuperarle per trasformarle in moschee, queste moschee non abbastanza numerose per i nostri praticanti”.  Aggiunge: “Faremo tanti bambini che porteranno con orgoglio la nostra religione, come uno stendardo. In breve, dice che la civiltà occidentale è finita”.
No, la civiltà cristiana non è “finita”, se rifiutiamo che lo sia e se accettiamo di lottare perché rifiorisca e riprenda il suo posto, il primo! 
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
_____________________________________
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio per le traduzioni
IBAN - Maria Guarini
IT66Z0200805134000103529621
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Dobbiamo smettere di stare appecoronati davanti al mondo, dobbiamo invece professare e coerentemente vivere, davanti a Dio e al mondo, la nostra Fede.

Anonimo ha detto...

DIO VENDICA I DIRITTI DELLA GIUSTIZIA RIMUNERANDO LA VIRTU' E APRE I TESORI DELLA SUA MISERICORDIA A CHI PENTITO SI RIVOLGE A LUI (S. AGOSTINO)

Gesù, poi, se ne andò al monte degli Ulivi, al monte dei frutti, al monte dell'olio, al monte dell'unzione. Poteva trovare, il Cristo, per insegnare, luogo più adatto del monte degli Ulivi? Il nome Cristo infatti viene dalla parola greca chrisma, che tradotto significa "unzione". Egli infatti ci ha unti per fare di noi dei lottatori contro il diavolo. All'alba, però, era di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, seduto, insegnava ad essi (Gv 8, 1-2). E nessuno poteva prenderlo perché non era ancora giunta l'ora della sua passione. Osservate ora fino a che punto i suoi nemici misero alla prova la mansuetudine del Signore.

Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: Maestro, questa donna è stata colta in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare queste tali. Tu che cosa dici? Questo dicevano per metterlo alla prova, onde avere di che accusarlo (Gv 8, 3-6). Accusarlo di che? Forse che avevano sorpreso pure lui in qualche delitto, oppure si poteva dire che quella donna aveva avuto a che fare con lui? In che senso allora essi volevano metterlo alla prova, per avere di che accusarlo?

Abbiamo modo di ammirare, o fratelli, la straordinaria mansuetudine del Signore. Anche i suoi avversari fecero esperienza della sua grande mitezza, della sua mirabile mansuetudine, secondo quanto di lui era stato predetto: Cingiti la spada al fianco, potentissimo; e maestoso t'avanza, cavalca, per la causa della verità e della mansuetudine e della giustizia (Sal 44, 4-5). Egli ci ha apportato la verità come dottore, la mansuetudine come liberatore, la giustizia come giudice. Per questo il profeta aveva predetto che il suo regno sarebbe stato totalmente sotto l'influsso dello Spirito Santo. Quando parlava, trionfava la verità; quando non reagiva agli attacchi dei nemici, risaltava la mansuetudine. E siccome i suoi nemici, per invidia e per rabbia, non riuscivano a perdonargli né la verità né la mansuetudine, inscenarono uno scandalo per la terza cosa, cioè per la giustizia.

Sabato della III Settimana di Quaresima

Gv. 8,1-11 Gesù e l’adultera

S.AGOSTINO

Tractatus 33 in Joannem, post initium

Breviario Romano, Letture del mattutino

Anonimo ha detto...

I sinistri sono femministi, pro gender, pro Islam e appoggiano ogni melma che possa distruggere il cristianesimo. Se trovano qualcuno che da quelle parti sia almeno onesto intellettualmente si riscoprono razzisti, maschilisti e intolleranti. Vengono da Satana e a lui ritorneranno!

Diego ha detto...

Io ogni tanto lo scrivo e lo riscrivo: la società cattolica occidentale può finire come è finita in medio oriente o in egitto. Non c'è alcuna garanzia divina che debba esistere fino alla fine dei tempi. Noi siamo olivastro.

Anonimo ha detto...

L'altro giorno, l'8 marzo, con le bestemmie, abbiamo visto ancora una volta il livello a cui si è giunti. Preghiamo e smascheriamo gli infiltrati che fanno culto sempre più visibile di Satana all'interno delle chiese, come diceva Don Luigi Villa, ed anche non abbassare la guarda nei contesti tradizionalisti,che possono diventare contesto di possibili infiltrazioni.