Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 9 marzo 2023

I giovani cattolici delle nuove generazioni sono attratti da qualcosa che li fa guardare oltre se stessi e ricorda loro che sono fatti per la Gloria di Dio.

"Nei miei oltre vent'anni di impegno a tempo pieno  nel ministero ecclesiale, inclusi 10 anni di sacerdozio e un lungo periodo nel ministero della gioventù, sia come sacerdote che come laico, ho scoperto che la mia generazione X, i Millennials, la generazione Z e anche la generazione Alpha emergente non è attratta da espressioni liturgiche "creative" incentrate sulla comunità che erano la norma negli Stati Uniti dagli anni '60 agli anni '80.
Sono attratti da qualcosa che li fa guardare oltre se stessi e ricorda loro che anche se occupiamo questa terra, siamo fatti per la Gloria di Dio. Vogliono lasciare la banalità della vita quotidiana ed entrare nel regno eterno. Vogliono una predica efficace che li sfidi a vivere come cittadini del Regno e dimostri loro che è possibile vivere in questo modo. Vogliono essere liberi ed espressivi nel loro rispetto e devozione davanti al loro Signore Eucaristico, sia nel Santissimo Sacrificio che nelle devozioni Eucaristiche come l'Adorazione del Santissimo Sacramento. Desiderano amare e servire fieramente in un modo che può essere rafforzato solo da qualcosa di soprannaturale e tangibile. Desiderano essere presi dalla bellezza e dal mistero del Sacrificio di Gesù Cristo per la salvezza del mondo"- [Dal Gruppo Facebook Contra Traditionis Custodes - Pro Immemorial Roman Rite (Usus Antiquior) - traduzione mia]

8 commenti:

tralcio ha detto...

I giovani, se non vengono intortati da influencers del calibro di Fedez e consorte, hanno un cuore più autentico. Sono più in grado di seguire la forza della chiamata del Vero, del Bello e del Buono. E hanno più forza, entusiasmo, determinazione, coraggio nel seguirla.

Se i giovani sono quasi scomparsi dalle parrocchie è per la falsità e l'inconsistenza della proposta "cristiana" che vi si vive. Un club, un'associazione, un partito possono affascinare, ma entrare in relazione con DIO è un'altra cosa. E' un altro livello.

Dove c'è ancora chi riesce a comunicare questo ordine superiore, i giovani accorrono. Come sempre. Non si diventa preti e suore o sposi perché scemi o impediti. No. Solo per amore!
Chiamati Oltre i propri limiti. Da chi? Non da un'idea, ma da Dio che vive accanto a noi.

tralcio ha detto...

Proseguo aiutandomi con Sant'Agostino.

Ogni creatura -ogni singola realtà creata e particolarmente quelle dotate di volontà e libertà- NON E' SOLO una realtà individuale inserita in una storia, con le sue contingenze e con la sua autonomia, ripiegata su di sé e tendente alla propria conservazione.
L'uomo può limitarsi a pensarsi così solo perché si schiaccia sul mondo e su altri come lui.
In quest'ordine di grandezza può starci il disordine: il male, il dolore che sono veri.

In quest'universo vivo, che non riguarda un avvenire predeterminato da cicli cosmici e nemmeno può cercare sollievo da un progresso condotto dalle forze umane, incapaci di eliminare il male e il dolore, ma al più di provocarne di più disperante ancora (oggi con il transumanesimo) c'è una via che NON promette la felicità in terra o la quiete dello spirito, capace di fare i conti con l'insopprimibilità mondana del dolore, ma illuminandola e trascendendola.

Dio si rivela, ci cerca, si lascia incontrare, prende carne accanto all'uomo per salvarci. Ci assiste provvidente nella contingenza storica, senza privarla del suo specifico (della sua parziale autonomia) e delle sue prove: "i poveri li avrete sempre con voi". MA NON SEMPRE AVRETE ME! Ogni creatura partecipa e contribuisce a quest'ordine ulteriore in modo proprio e particolare. Anche l'uomo: ma l'uomo può capire che parte della sua essenza è aperta ad un fine (a un orizzonte ulteriore e ultimo) che per il fatto di esserci rende capaci di un senso più profondo e completo di sé, al di là del sé, chiamandoci là.

Se dessimo questi spunti ai giovani, senza schiacciarli in banali occupazioni terrene, per quanto fraterne e umanamente ricche di vangelo, certamente il vangelo direbbe molto di più.

Anonimo ha detto...

La Francia che mette il diritto d'aborto nella Costituzione, la Gran Bretagna che fa una legge che vieta di pregare anche in silenzio difronte a cliniche per aborti,la Spagna che fa leggi a favore totale del gender fluid.
Questi politici e governanti europei hanno un odio violento folle demoniaco per i valori cristiani e umani tradizionali

Anonimo ha detto...

Per la gioventù è inutile farsi delle illusioni. Negli anni settanta, in terza media, nell'imminenza del referendum sul divorzio, si fece una specie di votazione in classe e un cartellone, poi esposto in aula, con i risultati e le motivazioni in breve: i contrari al divorzio furono soltanto due: Antonella, una ragazzina timida timida con la quale mi trovavo bene, poiché ero timido pure io, ed io stesso. Eravamo negli anni settanta e pure allora occorreva molto coraggio per essere controcorrente, soprattutto a Reggio Emilia. Figuriamoci una simile votazione scolastica in una classe di terza media nell'anno di grazia 2023!

Anonimo ha detto...

Splendida storia di vita vissuta!

Grazie! ha detto...

Se incontrerai questo mio piccolo scritto, e lo leggerai, saprai nel tuo intimo più arcano che è un messaggio segreto per te. Una specie di mappa del tesoro, di quel tesoro che sei.
Anche se ci conosciamo appena, quel tanto che basta per intuire il moto del sentimento che nei petti nostri sitibondi zampilla; tu, capirai che dentro queste parole c’è il tuo nome. Ci sono i tuoi sospiri, le tue speranze e il sogno che custodisci nelle preghiere più accorate.
Il tuo immenso desiderio di pace. Che è il mio.
Se troverò traccia di te capirò che hai trovato il mio messaggio dentro la bottiglia e il mare meraviglioso attorno ad essa.
Il “caso” lo lasciamo volentieri agli increduli, io e te crediamo in quel Dio che ha creato l’universo e che ce ne ha riservato un frammento rigoglioso. Una goccia cristallina che saprà farci dimenticare i deserti che abbiamo attraversato, da soli, per giungere ad oggi, per raggiungerci domani.
Per non lasciarsi mai.
RB

www.robertobonaventura.com

Anonimo ha detto...

VI SARA' TOLTO IL REGNO E SARA' DATO A CHI NE PRODUCA FRUTTO

Parecchi deducono diversi significati dal nome della vigna, ma è evidente che Isaia ha ricordato come la vigna del Signore di Sabaoth sia la casa d’Israele (cf.Is 5,7). Chi altro mai, se non Dio, ha creato questa vigna? E’ dunque Lui che la diede in affitto e partì per andare lontano, non nel senso che il Signore si sia trasferito da un luogo all’altro, dato che Egli è sempre dappertutto, ma perché è più vicino a chi lo ama, ma sta lontano da chi lo trascura. Egli fu assente per lunghe stagioni, per evitare che la riscossione sembrasse prematura. Quanto più longanime la benevolenza, tanto più inescusabile la ostinatezza.

Per cui, secondo Matteo, giustamente trovi che "la circondò anche di una siepe" (Mt 21,33; Is 5,2), cioè la recinse munendola della protezione divina, affinché non fosse facilmente esposta agli assalti delle belve spirituali. E scavò in essa un frantoio. Come intendiamo cosa sia il frantoio se non ciò che i Salmi scrivono sui torchi? Nei Salmi per opera dello Spirito Santo i misteri della Passione del Signore traboccheranno in maniera più copiosa del mosto ribollente. Per la qual cosa venivano reputati a guisa di ebri coloro nei quali irrompeva lo Spirito Santo. Perciò il Signore nella vigna scava il frantoio nel quale potesse scorrere da spirituale infusione il mosto spirituale.

Edificò la torre, nobilitandola con la Legge, e così dette ai Giudei questa vigna fortificata, allestita ed ornata. E al tempo dei frutti mandò i suoi servi. E 'giusto che abbia indicato il tempo dei frutti, non il raccolto, infatti dai Giudei non si ebbe alcun frutto, questa vigna non ha dato alcun raccolto, poiché di essa il Signore dice: “Attendevo che producesse uve, ma essa diede spine”(Is 5,2). Perciò i torchi traboccarono non di vino che rallegra, non di mosto spirituale, ma del sangue rosseggiante dei profeti.

Venerdì della II Settimana di Quaresima

Mt.21,33-46 [I vignaiuoli perfidi]

S.AMBROGIO

Liber 9 in cap.20 Lucae

Breviario Romano, Mattutino, Letture Notturno

Anonimo ha detto...

Le letture della Messa descrivono la prima in figura, l'altra in parabola il destino dei pagani e quello dei Giudei.

Lezione (Gen. 37,6-22) Giuseppe chiuso nella cisterna dai suoi fratelli

Il tema della Passione annunciato nella vita del figlio prediletto di Giacobbe, figura di Gesù Cristo. Giuseppe rivela le sue visioni ma i fratelli concepiscono odio e invidia nei suoi riguardi che lo abbandonano in una cisterna con l’intento di ucciderlo e presentano al padre la sua tunica intrisa del sangue di un capretto. Le sue visioni diventano realtà quando, costituito viceré di Egitto, salva dalla fame prima gli Egiziani poi i suoi stessi fratelli.

Gesù rileva ai Giudei la sua natura e la sua missione ma questi lo vendono e lo consegnano in mano dei pagani. Spogliato della sua umanità con la sua morte e risurrezione è glorificato dal Padre che lo costituisce al di sopra di ogni potestà. Così egli sarà salvatore dei popoli pagani e, alla fine del mondo, sarà riconosciuto dallo stesso Israele.

Vangelo ( Mt.21, 33-46) I vignaioli perfidi

Nel Vangelo il dramma della lezione si precisa e prende corpo nella storia del popolo d’Israele e nella storia dell’umanità.Homo erat pater familias qui plantavit vineam et sepem circumdedit ei et fodit in ea torcular et aedificavit turrem et locavit eam agricolis et peregre profectus est . Il Signore con somma sapienza e sollecitudine circonda di ogni cura la vigna di Israele.. cum autem tempus fructuum adpropinquasset misit servos suos ad agricolas ut acciperent fructus eius et agricolae adprehensis servis eius alium ceciderunt alium occiderunt alium vero lapidaverunt iterum misit alios servos plures prioribus et fecerunt illis similiter che però non dà frutto anzi Israele ucciderà via via i profeti mandatigli dal Signore…novissime autem misit ad eos filium suum dicens: Verebuntur filium meum. Agricolae autem videntes filium dixerunt intra se: Hic est heres, venite occidamus eum et habebimus hereditatem eius. Et adprehensum eum eiecerunt extra vineam et occiderunt. Il progetto tracciato da Dio è messo da parte per far posto a progetti umani di ambizione politica fino al punto di rifiutare e di uccidere il Figlio di Dio… cum ergo venerit dominus vineae, quid faciet agricolis illis? aiunt illi: malos male perdet et vineam locabit aliis agricolis qui reddant ei fructum temporibus suis . L’amore di Cristo tramuterà in sorgente di grazia e di vita il calice amaro, ma Israele perderà il suo diritto di primogenitura ideo dico vobis quia auferetur a vobis regnum Dei et dabitur genti facienti fructus eius. Cristo pietra angolare è divenuta per Israele e per quanti non hanno fede pietra di inciampo e roccia di scandalo. Non essendo uniti a Cristo hanno cozzato contro di essa ma si sono sfracellati et qui ceciderit super lapidem istum confringetur super quem vero ceciderit conteret eum.