Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 4 agosto 2025

San Pio X: Il pontificato profetico che resiste alla dissoluzione della verità

San Pio X: Il pontificato profetico
che resiste alla dissoluzione della verità 


Nel crepuscolo dell’Europa ottocentesca, segnata dall’ubriacatura prometeica della modernità e dalla sistematica erosione dell’ordine oggettivo del reale, l’elezione al pontificato del Patriarca di Venezia, Giuseppe Sarto, il 4 agosto 1903, rappresenta non un semplice passaggio di testimone nella successione apostolica, ma una cesura teologica e profetica, un atto di resistenza ordinata alla dissoluzione della verità.
San Pio X non fu un Papa tra gli altri, né un mero conservatore dei costumi; fu il custode inflessibile della forma cattolica integrale, che non si accontenta di sopravvivere alla storia, ma pretende di trasfigurarla a partire dal Principio. La sua intera azione magisteriale, disciplinare, liturgica e pastorale si radica in una visione metafisica del mondo, in cui la verità non si riduce a funzione del tempo, ma è luce immutabile che giudica ogni epoca.
L’epoca in cui egli fu chiamato a reggere la barca di Pietro era intrisa di insidie ben più profonde delle persecuzioni palesi: il nemico aveva assunto le sembianze dell’amico, e le strutture portanti del pensiero cattolico erano minate dall’interno da una teologia che aveva smarrito la sua fondazione ontologica e soprannaturale. In tale contesto, il modernismo, che Pio X definì con precisione come «sintesi di tutte le eresie», non era solo un errore speculativo, bensì un cedimento spirituale, una resa epistemologica alla mentalità mondana.

Burke e Cordileone celebreranno un rito tradizionale presso il Santuario di Guadalupe nel Wisconsin.

Nella nostra traduzione da Infovaticana. Nella settimana liturgica organizzata presso il Santuario di Guadalupe verrà celebrata solennemente, nel rito antiquior, la Messa delle Americhe : una liturgia composta per unire i cattolici del continente.
Burke e Cordileone celebreranno un rito tradizionale
presso il Santuario di Guadalupe nel Wisconsin


A partire dal 31 luglio il Santuario di Nostra Signora di Guadalupe a La Crosse, nel Wisconsin, vivrà una settimana liturgicamente storica per la commemorazione del 17° anniversario della sua dedicazione. Fondata dal Cardinale Raymond Burke nel 2008, quando egli era ancora vescovo della diocesi, questa chiesa è diventata un centro di devozione mariana e di liturgia tradizionale nel nord degli Stati Uniti.

Secondo il National Catholic Register, Burke celebrerà la Messa di suffragio e accoglierà il Cardinale Willem Jacobus Eijk, Arcivescovo di Utrecht, Paesi Bassi, che pronuncerà l'omelia. Il culmine della cerimonia si avrà il 5 agosto, quando Burke e l'Arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone, celebreranno una solenne Messa Pontifical, la "Messa delle Americhe", nel rito antiquior.

Imparare il latino liturgico, lezione 4

Nella nostra traduzione da Via Mediaevalis continuiamo ad approfittare del lavoro di uno dei tanti appassionati studiosi d'oltreoceano. Per chi fosse completamente digiuno di latino e abbia interesse a colmare questa lacuna, così diffusa nelle ultime generazioni — e purtroppo anche tra i sacerdoti —, può trovare i rudimenti indispensabili per comprendere il latino ecclesiastico e porre le basi di un maggiore approfondimento in genere favorito dalla frequentazione della liturgia dei secoli. Un piccolo inconveniente è dato dalla taratura per lettori anglofoni, ad esempio riguardo alla pronuncia; ma penso agevolmente colmabile dall'efficacia del metodo. Qui l'indice degli articoli dedicati alla Latina Lingua.

Imparare il latino liturgico, lezione 4
Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto
Lezione 1 : pronuncia | vocabolario affine | casi nominali [qui]
Lezione 2 : vocali lunghe e brevi, accento sillabico | le otto parti del discorso (latino) con panoramica grammaticale | commenti sul vocabolario e primo elenco di vocaboli [qui]
Lezione 3 : nomi di prima declinazione | esercizi/esempi sui nomi | vocabolario [qui]
Imparare una lingua con testi autentici (1)
Testo tradotto in calce
Un buon modo per evitare di impantanarsi in uno strato grammaticale troppo spesso, con il latino come con qualsiasi altra lingua acquisita, è dedicare regolarmente del tempo alla lettura di testi autentici. Un testo "autentico" è semplicemente qualsiasi esempio della lingua di arrivo così come esiste nel mondo reale, ovvero come modalità di comunicazione che fornisce una sorta di connessione tra esseri umani pensanti e sensibili. Le recenti teorie sull'acquisizione della seconda lingua (SLA) considerano i testi autentici un'integrazione cruciale al linguaggio precostituito dei libri di testo. Non vogliamo andare troppo oltre: i libri di testo e i loro metodi sono efficaci a modo loro, e i testi autentici presentano delle difficoltà. Penso che sia vero, però, che i libri di testo spesso indeboliscono una lingua isolando gli studenti dalla sua ricchezza culturale e dalla sua vitalità nel mondo reale. I testi autentici ci aiutano a ricordare che stiamo imparando una lingua (con grande impegno, tra l'altro) non solo per superare un esame o accumulare conoscenze, ma piuttosto per partecipare alle cose utili, belle e significative che le lingue portano nella vita delle persone.

Intervista con il Dott. Kwasniewski sulla musica: il buono, il cattivo e il sacro

Natalie Sonnen di Regina Magazine ha chiesto a P. Kwasniewski di rispondere ad alcune delle sue domande sulla musica. Questo autunno, una versione dell'intervista apparirà sulle pagine della rivista. Noi la riprendiamo di seguito nella nostra traduzione da Substack.com. Qui trovate l'indice degli articoli sulla Musica sacra.

Intervista con il Dott. Kwasniewski sulla musica:
il buono, il cattivo e il sacro

La musica che produciamo o ascoltiamo ha gravi implicazioni morali e spirituali

Natalie: Non è forse una questione indifferente la musica che ascoltiamo? Di sicuro è solo intrattenimento superficiale.

Dr. Kwasniewski: Questo potrebbe essere un punto di vista comune nel moderno mondo democratico occidentale, ma è un'opinione minoritaria nella storia del pensiero umano e, in ogni caso, non sono del tutto sicuro che qualcuno ci creda davvero.

Che la musica abbia un profondo effetto sulla formazione e sullo sviluppo delle nostre potenzialità umane e del nostro carattere morale è l'insegnamento di Platone, Aristotele, Agostino, Tommaso d'Aquino, Schopenhauer, Nietzsche, Pieper, Ratzinger e Scruton, tra gli altri grandi nomi; e sicuramente, quando pensatori che non sono d'accordo su così tante altre cose concordano su questo punto, il loro accordo dovrebbe farci riflettere.

domenica 3 agosto 2025

Sono immagini che impressionano quelle che vengono da Roma.

Sono immagini che impressionano quelle che vengono da Roma.
Oggi la Chiesa è l’unica grande istituzione, l’unica superstite dal mondo antico, capace ancora di radunare una folla immensa di giovani in questa maniera. E se nel 2000 si poteva attribuire questa capacità al carisma personale di Papa Wojtyla, abbiamo la prova che il carisma c’era senz’altro ma ciò che rendeva possibile un fenomeno del genere non era quello. Infatti, oggi vediamo che al suo posto c’è Robert Francis Prevost, che fino a tre mesi fa non conosceva quasi nessuno, eppure i giovani arrivati lo stesso. Ciò che li mobilita, quindi, non è questo o quel Papa, ma è una fede che sfida i secoli e sfida la secolarizzazione.
Al di là delle possibili contraddizioni di un evento del genere, il segnale è forte: nonostante tutto la Chiesa è viva e sa rigenerarsi sempre. In un mondo dove si sprecano le azioni di forza, anche questo lo è. Una forza dolce, gentile, ma basata su una fede che ha cambiato il mondo

Sono immagini che impressionano quelle che vengono da Roma.

Ieri è successo qualcosa di clamoroso.
"Come è possibile che oltre 1 milione di giovani ancora si riunisce in quanto Chiesa?
"Cosa ha da dire ancora la Chiesa a questi qui?"
"Cosa hanno questi ragazzi da gioire e gridare per le strade? Come mai? Dovrebbero essere in discoteca, a bere, a drogarsi, a cercare i piaceri".

Ecco, sono queste le considerazioni di chi guarda attonito questo fiume umano.
E fanno bene a porsi queste domande, perché ieri in mondovisione, i giovani si sono riuniti non per qualche interesse mondano, ma "sotto la stessa luce, sotto la sua croce, cantando ad una voce" il nome di Gesù Cristo.

Mons. Reed: “Celebrare la Messa in latino è un’esperienza travolgente”

La commovente testimonianza di mons. Reed, l'ennesima. Sembra succeda a chiunque la scopra: ad es. commozione vescovo Strickland qui, Arciv. Cordileone qui ... Le parole di Mons. Reed arrivano in un momento in cui i cattolici di tutto il mondo si chiedono come papa Leone XIV affronterà la questione della Messa tradizionale, specialmente dopo gli approcci marcatamente diversi dei suoi due immediati predecessori. Qui l'indice degli articoli su Traditionis custodes e restrizioni successive.

Mons. Reed:
“Celebrare la Messa in latino è un’esperienza travolgente”


Il vescovo ausiliare di Boston, mons. Robert Reed ha raccontato sui suoi social media che la prima volta che ha celebrato la Messa tradizionale latina è stata un’esperienza così travolgente che, dopo aver tolto gli ornamenti liturgici, si è inginocchiato su una panchina e si è rotto a piangere.
Il vescovo Robert Reed, 66 anni, sul suo account Twitter non ha specificato nel suo messaggio quando ha celebrato per la prima volta questa forma del rito romano o quanto spesso lo ha fatto da allora.
Il giorno dopo il messaggio social un portavoce dell’arcidiocesi di Boston ha riferito che il vescovo Reed non rilascia interviste sulla questione. La sua pubblicazione sul social network, nel giro di poche ore, ha raggiunto 116.000 visualizzazioni.

Un'eredità che segna l'essere: il peccato originale come principio metafisico di deformazione dell'umano

Ho ultimato questa sera la risposta ad un amico che, ad un mio precedente post sul peccato originale, mi chiedeva le ragioni per cui, non trattandosi di un peccato personale nei successori di Adamo, questi devono pagarne le conseguenze. Non è un atto di profonda ingiustizia?
Un'eredità che segna l'essere: il peccato originale
come principio metafisico di deformazione dell'umano


Il problema del peccato originale ha attraversato la riflessione filosofica occidentale con la forza di una questione radicale sull’essere umano, sulla sua condizione esistenziale, sulla sua libertà ferita e sulla trasmissione di un disordine che sembra eccedere ogni logica di colpa individuale. 
È un dato, anzitutto, che questo peccato, commesso da una coppia primordiale e non da ciascuno degli uomini venuti al mondo, produca nondimeno effetti concreti e costanti su tutti i discendenti: questo fatto richiede una spiegazione non soltanto teologica ma anche e soprattutto metafisica. 
Infatti, l’idea che l’atto morale di altri possa riverberarsi in modo determinante sull’essere di un soggetto innocente nella sua singolarità personale esige una considerazione che tocchi i fondamenti stessi dell’ontologia della natura umana e del suo radicamento in una struttura relazionale e generativa che precede e plasma la singolarità individuale.

Domenica ottava dopo la Pentecoste (Suscépimus, Deus, misericórdiam tuam)

Come ogni settimana percorriamo l'Anno liturgico soffermandoci sulla Liturgia domenicale e i misteri divini che ci trasmette per mantenere e aumentare il nostro fervore spirituale.
Domenica ottava dopo la Pentecoste

Intróitus
Ps.47,10-11 - Suscépimus, Deus, misericórdiam tuam in médio templi tui: secúndum nomen tuum, Deus, ita et laus tua in fines terrae: iustítia plena est déxtera tua.
Ps. 47, 2 - Magnus Dóminus, et laudábilis nimis: in civitáte Dei nostri, in monte sancto eius. Glória Patri... Ps.47,10-11 - Suscépimus, Deus,...
Introito
Sal. 47, 10-11 - Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia nel tuo tempio; la tua lode, come si conviene al tuo nome, si stende fino alle estremità della terra: la tua destra è piena di giustizia. Sal. 47, 2 - Grande è il Signore, e degnissimo di lode nella sua città e nel suo santo monte. Gloria al Padre… Sal. 47, 10-11 - Abbiamo ricevuto, o Dio...

All'ufficio.
Questa Domenica veniva chiamata, nel medioevo, sesta e ultima Domenica dopo la Natività degli Apostoli o festa di san Pietro, negli anni in cui la Pasqua toccava il suo punto estremo in aprile. Essa non era invece che la prima della serie domenicale cosi denominata quando la Pasqua seguiva immediatamente all'equinozio di primavera.
Abbiamo visto che a motivo dello stesso moto così variabile impresso a tutta l'ultima parte del ciclo liturgico dalla data di Pasqua, questa settimana poteva essere già la seconda della lettura dei libri Sapienziali, benché il più delle volte vi si debba continuare ancora quella dei libri dei Re. In quest'ultimo caso, è l'antico tempio innalzato da Salomone alla gloria di Dio che attira oggi l'attenzione della santa Chiesa; e i canti della Messa sono allora in perfetta armonia con le lezioni dell'Ufficio della notte.

sabato 2 agosto 2025

Agosto 2025. Calendario delle Sante Messe antiquior a Pavia

Carissimi Amici,
mentre vi auguriamo giorni sereni per il riposo del corpo e il ristoro dello spirito, vi ricordiamo che nel mese di Agosto proseguirà la celebrazione delle Sante Messe nella chiesa di San Luca (corso Garibaldi 59, Pavia), con il seguente calendario:
È possibile scaricare e leggere l’Ordinario al link ORDINARIO DELLA SANTA MESSA

Ricordiamo inoltre che è sempre possibile chiedere la celebrazione della Santa Messa (a suffragio dei defunti, a beneficio dei viventi o secondo la propria intenzione): è sufficiente accordarsi con il celebrante di turno.
A tutti il nostro cordiale saluto nel Signore,
don Fabio Besostri
don Marino Neri

“La Messa tradizionale evangelizza con bellezza e verità”: l’Arcivescovo Cordileone incoraggia i giovani a riscoprire l’antico rito

Nella nostra traduzione da Infovaticana

“La Messa tradizionale evangelizza con bellezza e verità”:
l’Arciv. Codileone incoraggia i giovani a riscoprire l’antico rito


In un'ampia intervista con Per Mariam, l'Arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone, ha espresso una decisa difesa della Messa tradizionale, esortando i fedeli —especialmente i giovani — a scoprire la sua ricchezza spirituale, affermando: “Sento di respirare con 2000 anni di storia della Chiesa in questa Messa”.

Un modo efficace per evangelizzare i giovani
Cordileone ha sottolineato che sono proprio i giovani a mostrare una maggiore attrazione per la liturgia tradizionale e ha spiegato: "Vivono la bellezza, e poi arriva la verità. È così che abbracciano la pienezza della fede cattolica". Secondo l'arcivescovo, questo percorso – dall'aspetto estetico a quello dottrinale – dimostra la forza evangelizzatrice del rito antico.

Il cuore della preghiera

Nella nostra traduzione da  The Catholic Thing. In ognuno di noi il Battesimo imprime l'immagine del Figlio che il Padre ha pensato proprio per ognuno di noi! E può compiacersene se vi si riconosce; cioè se, con l'aiuto della Grazia (frutto della preghiera), non la sfiguriamo, ma la mostriamo in ogni aspetto della nostra vita...

Il cuore della preghiera
Padre Paul D. Scalia

"Signore, insegnaci a pregare". Questa richiesta dei discepoli nasce dalle circostanze immediate. Avevano appena visto Cristo stesso pregare. E sapevano che Giovanni Battista aveva insegnato ai suoi discepoli a pregare. È ragionevole che ora chiedano la stessa cosa al nostro Signore.

Signore, insegnaci a pregare. Questo appello nasce, cosa più importante, dal profondo del cuore umano. È un appello che ogni discepolo dovrebbe rivolgere al nostro Signore. Siamo creati per la preghiera, per quel dialogo intimo con Dio, per camminare con Lui nella frescura del giorno. Ma non sappiamo pregare come dovremmo. Abbiamo bisogno di essere istruiti.

E poiché la nostra natura umana ferita si smarrisce, anche noi abbiamo bisogno di essere corretti. Finché non riconosceremo la futilità della nostra preghiera, non inizieremo veramente a pregare. Implicito nell'appello dei discepoli è che esiste un modo giusto di pregare – e quindi anche uno sbagliato. In effetti, la storia umana è piena di modi sbagliati di pregare e di adorare – alcuni sciocchi, altri pericolosi, tutti indegni sia di Dio che dell'uomo. Gesù è venuto per indicarci la via della preghiera.

venerdì 1 agosto 2025

È iniziato il digiuno della Dormizione della Madre di Dio nelle Chiese orientali

È iniziato il digiuno della Dormizione
della Madre di Dio nelle Chiese orientali.


La festa della Dormizione della Madre di Dio è conosciuta in Oriente come "Pasqua d'Estate". Proprio come la Pasqua, essa è preceduta da una breve "quaresima" di quindici giorni, durante i quali si osserva il digiuno rigoroso (astensione da carne, uova, latticini, olio e vino), con licenza di olio e vino il sabato e la domenica e di pesce alla gran festa della Trasfigurazione, e si canta quotidianamente dopo il Vespro il Canone Paracletico alla Beata Vergine, alternando quello "piccolo" di S. Teocteristo a quello "grande" di Teodoro Duca Lascaris. Inoltre, secondo il tipico, nei giorni feriali dovrebbe essere celebrata la Grande Compieta e offerta la Liturgia dei Presantificati, ma è una prassi da tempo disusata.

Questa è una buona opportunità per noi di muoverci spiritualmente con la mente e il cuore dalla morte alla vita e dalla terra al cielo.
Abbiamo il modello perfetto della preghiera: la Madre di Dio, la Preghiera incarnata e la Regina della preghiera. Seguiamo, come meglio possiamo, il cammino della colomba di Noè, sbattendo sempre più le ali del digiuno e della preghiera, cercando il bianco candido come la neve del pentimento e le dimore celesti.
Colei che è piena di amore e misericordia ricompenserà tutti coloro che osserveranno con umiltà e amore questo digiuno di due settimane in onore della Madre di Dio.
E il digiuno più gradito alla Madre di Dio è il digiuno dalla malizia, dall'orgoglio, dall'odio, dall'invidia, dal giudizio, dal pettegolezzo e dalla calunnia, perché queste sono le cose che più contaminano l'uomo e macchiano il cuore.
A tutti coloro che lo praticano: un digiuno benedetto e fruttuoso!
Santissima Madre di Dio, aiutaci!

Newman Dottore della Chiesa: un riferimento per la fede tra ragione e coscienza

Precedenti su Newman: qui - qui
Newman Dottore della Chiesa:
un riferimento per la fede tra ragione e coscienza


Ieri Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza Sua Eminenza il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, e ha ufficialmente confermato il parere affermativo espresso dalla Sessione Plenaria dei Cardinali e Vescovi circa il conferimento del titolo di Dottore della Chiesa Universale a San John Henry Newman. Questo gesto, compiuto nei primi mesi del pontificato di Leone, appare come un segno deliberato di rinnovamento che richiama una riflessione più profonda, non semplice celebrazione di un onore postumo.

Sessant'anni dalla fine del Concilio -- IV : il decreto 'Unitatis redintegratio', 3.

Precedenti qui - qui.
Sessant'anni dalla fine del Concilio -- IV : il decreto 'Unitatis redintegratio', 3.
July 25, 2025

Sessant’anni dalla fine del Concilio Ecumenico Vaticano Secondo - IV : Il decreto ‘Unitatis redintegratio’ sull’ecumenismo include le comunità acattoliche nella Chiesa di Cristo – di Paolo Pasqualucci.

[Eccomi di nuovo a proporre capitoli del mio libro Unam Sanctam.Studio sulle deviazioni dottrinali nella Chiesa cattolica del XXI secolo, Solfanelli, Chieti, 2013. In questa quarta puntata riprendo il discorso sul concetto di Chiesa di Cristo proposto dal Concilio, notoriamente “ecumenico”, tale cioè da includere, oltre alla Chiesa cattolica anche le “comunità acattoliche” ossia le comunità cristiane scismatiche ed eretiche. Tale “inclusione” dalle peculiari caratteristiche risulta collegando all’art. 8 della Lumen gentium il Decreto sull’ecumenismo, in particolare il suo art. 3. Il cap. II del mio libro è per l’appunto dedicato a questo articolo del suddetto decreto (pp. 43-53 dell’opera). Insomma, il “subsistit in” di LG 8, si comprenderebbe appieno grazie all’art. 3 di Unitatis redintegratio. Vediamo dunque questo testo, uno dei testi-chiave del Concilio per l’elaborazione dell’ecumenismo sincretistico e non conforme alla Tradizione, propalato dal Concilio medesimo]

* * *
Cap. II. “UNITATIS REDINTEGRATIO” 3, CHE SANZIONA L’INCLUSIONE DELLE COMUNITÀ ACATTOLICHE NELLA CHIESA DI CRISTO

Il significato nascosto dei miracoli: perché nostro Signore Gesù Cristo camminò sull'acqua?

Nella nostra traduzione da Substack.com
Il significato nascosto dei miracoli:
perché nostro Signore Gesù Cristo camminò sull'acqua?

Platone, San Massimo il Confessore e Pinocchio sul significato dell'annegamento

Un dipinto straordinario: guardate con quanta fermezza nostro Signore Gesù Cristo tiene la mano di Pietro, che sta per annegare. Questo miracolo della pittura italiana è stato realizzato da Lorenzo Veneziano
(1336–?): Gesù salva Pietro dall'annegamento

Un episodio affascinante e misterioso raccontato nei Vangeli è quello del Salvatore Gesù Cristo che cammina sulle acque. Raccontato dagli apostoli Matteo (14, 24-34), Marco (6, 45-54) e Giovanni (6, 15-21), è uno di quei miracoli il cui significato ci sfugge. Questa impressione è dovuta soprattutto a un dettaglio menzionato dall'apostolo Marco, che afferma al versetto 48 che "sarebbe passato oltre". Perché il nostro Signore avrebbe camminato sulle acque solo per passare oltre la barca scossa dalle onde agitate? Riflettendo su questo dettaglio, mi sono reso conto che si tratta di una lezione di sapienza divina. Prima di tentare di decifrarla, esamineremo gli elementi comuni ai tre racconti.

giovedì 31 luglio 2025

Sul collasso morale dell'Occidente

A meno che non si ritrovi il posto di Dio e la necessaria relazione con Lui. La riflessione è interessante ma ha stimolato alcune chiose in linea con la premessa.

Sul collasso morale dell'Occidente

L'Occidente è un concetto strano, recente e spurio.

Con "Occidente" si intende in effetti una configurazione culturale che emerge con l'unificazione mondiale dell'Europa politica e di quello che dal 1931 prenderà il nome di "Commonwealth" (parte dell'impero britannico). Questa configurazione raggiunge la sua unità all'insegna del capitalismo finanziario, a partire dal suo emergere egemonico negli ultimi decenni del '900.

L'Occidente non c'entra nulla con l'Europa culturale, le cui radici sono greco-latine e cristiane.
L'Occidente è la realizzazione di una politica di potenza economico-militare, che nasce nell'Età degli Imperi, che sfocia nelle due guerre mondiali e che riprende il governo del mondo verso la metà degli anni '70 del '900.

Un cristiano dovrebbe essere un “restauratore”?

Nella nostra traduzione da substack.com. L'autore, Padre Thomas Crean, OP. è frate domenicano della Provincia Inglese dal 1995 e vive presso il Priorato di San Domenico a Londra. Ha scritto ampiamente su questioni teologiche, ad esempio "Lettere da quella città: una guida alla Sacra Scrittura per studenti di teologia"; "Vindicating the Filioque: i Padri della Chiesa al Concilio di Firenze" ; e commentari ai Vangeli di San Marco e San Luca. Attualmente insegna online presso l'Holy Apostles College and Seminary in Connecticut.

Un cristiano dovrebbe essere un “restauratore”?
La tendenza a pensare che il passato sia superiore al presente e quindi possa rappresentare un modello per il futuro è un atteggiamento legittimo o sano?

Cristianesimo e Restaurazione
Un cristiano dovrebbe essere un "restaurazionista"? Naturalmente, dipende da cosa si intende. Definiamo il restaurazionismo come la tendenza a pensare al passato come superiore al presente e quindi come modello per il futuro. È un atteggiamento legittimo o sano per un cristiano?

Seguendo il buon senso della didattica, possiamo iniziare con alcune argomentazioni contrarie.

Obiezione 1. L'Ecclesiaste sembra respingere questa posizione. Non dire: "Quale pensi che sia la causa per cui i tempi antichi erano migliori di quelli attuali?". Perché questo tipo di domanda è stolto (Eccl. 7:11).

La “T” del Te Igitur

Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement. Si riallaccia ai precedenti: Il Suscipe sancte Pater qui - qui ; L'offerimus tibi Domine qui ; In spiritu humilitatis qui ; Il Lavabo qui ; Il Suscipe Sancta Trinitas qui ; L'Orate fratres e Suscipiat qui ; La Secreta qui ; Il dialogo introduttivo al Prefatio qui ; Il Sanctus qui. Conosciamo più a fondo un'altra delle sublimi formule della Messa dei secoli e gli elementi che ne fanno un unicum irreformabile. Ogni semplice sfumatura è densa di significati per nulla scontati a prima vista. Minuzie, patrimonio del passato, da custodire. Conoscerle non è ininfluente per una fede sempre più profonda e radicata. Grande gratitudine a chi ce le offre con tanta generosa puntualità.

La “T” del Te Igitur

Te ígitur, clementíssime Pater, per Iesum Christum Fílium tuum Dóminum nostrum, súpplices rogámus, ac pétimus (osculátur Altare et iunctis mánibus ante pectus, dicit) uti accépta hábeas, et benedícas (sígnat ter super hóstiam et cálicem simul, dícens) hæac ✠ dona, hæc ✠ múnera, hæc ✠ sancta sacrifícia illibáta (exténsis mánibus proséquitur) Te dunque, o clementissimo Padre, per Gesú Cristo tuo Figlio nostro Signore, noi supplichiamo e preghiamo (bacia l’Altare e, congiunte le mani davanti al petto, prosegue) di aver grati e di benedire (fa tre segni di croce sull’ostia e sul calice, dicendo) questi ✠ doni, questi ✠ regali, questi ✠ santi ed illibati sacrificî (allargate le mani, prosegue)

Il De defectibus Missae, pubblicato da papa san Pio V e incluso in ogni Messale tridentino d’altare, elenca non solo i difetti che rendono una Messa invalida (come l’uso di materia, forma o intenzione sbagliate), ma anche quelli che la rendono meno che ideale, ad esempio celebrare la Messa: in un luogo non consacrato; senza almeno un chierichetto; senza calice d’oro o d’argento; o senza un “Messale presente, anche se il sacerdote conosce a memoria la Messa che intende celebrare” (X.31).

Quest’ultima prescrizione indica indirettamente che, per la Chiesa, il Messale non è un semplice “promemoria” o un primitivo "gobbo" [suggeritore] per aiutare il celebrante a ricordare le sue battute, ma fa parte integrante dell’azione liturgica stessa. Le rubriche ne regolano il posizionamento e i movimenti nel corso della liturgia; inoltre, quando il sacerdote deve chinare il capo al menzionare un nome santo, talvolta lo fa verso il Messale, come simbolo più vicino di Cristo. Gli mostra una riverenza simile a quella che riserva all’altare. Nel Messale del 1962, “alla fine del Vangelo, il sacerdote solleva il Messale con entrambe le mani e si inchina per baciarlo nel punto in cui ha tracciato il segno di croce, dicendo Per evangélica dicta”. Una rubrica quasi identica è presente nel Messale del 1970: “Poi venera il libro con un bacio, dicendo privatamente Per evangelica dicta” (OGMR, n. 175).

mercoledì 30 luglio 2025

Il Cristo "addomesticato": "The Chosen" e la deformazione narrativa del mistero

L'efficace riflessione di Trabucco mostra l'aderenza della fiction attuale allo spirito del concilio.
Il Cristo "addomesticato":
"The Chosen" e la deformazione narrativa del mistero


Alcuni amici di Facebook, già da alcuni mesi, mi avevano scritto per chiedere un breve commento sulla serie televisiva "The Chosen", la quale narra la vita di Cristo. Premesso che non sono né un esperto cinematografico, né un teologo, guardando diverse puntate mi sono fatto questa idea, del tutto personalissima, che desidero condividere con voi. Questa mattina, sveglio all'alba, mi sono sentito di scrivere alcune riflessioni, parlandone anche con colleghi che lavorano nel mondo della televisione:

La serie televisiva "The Chosen", acclamata da molti per la sua capacità di rendere accessibile e "umana" la figura di Gesù Cristo, merita un’analisi più approfondita e rigorosa, capace di andare oltre l’entusiasmo emotivo e l’efficacia narrativa. Essa si presenta come un’opera ispirata ai Vangeli canonici, ma non vincolata a una fedeltà stretta né alla lettera, né allo spirito della Tradizione ecclesiale.

Miracoli nel mondo medievale. E nel mondo moderno?

Nella nostra traduzione da Via Mediaevalis
Miracoli nel mondo medievale.
E nel mondo moderno?


Ho iniziato il post di domenica [qui] con riflessioni sulla sorprendente – per uno come me, semplicemente sconcertante – abbondanza di miracoli nel racconto di Gregorio Magno sulla vita di San Benedetto. A quanto pare non sono l'unico ad essersi interrogato su questo. Nel quarto volume di "Italy and Her Invaders", Thomas Hodgkin (m. 1913), un illustre storico dell'Alto Medioevo, introdusse una sezione su San Benedetto con un tentativo – sincero e rispettoso, ma a mio avviso in gran parte fallimentare – di conciliare i Dialoghi di Gregorio con il mondo come lo viviamo e lo percepiamo oggi:
Gli eventi soprannaturali occupano un posto importante nella narrazione e ci troviamo subito di fronte a uno di quei problemi relativi alla crescita della fede che spesso lasciano perplessi gli storici del Medioevo.
Diamo merito a Hodgkin per aver descritto questo come un "problema" "sconcertante" anziché liquidare la letteratura medievale come una rete intricata di pie fantasie.

martedì 29 luglio 2025

Colligite Fragmenta: VII Domenica dopo Pentecoste

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente qui

Colligite Fragmenta:
VII Domenica dopo Pentecoste


I testi di questa settima domenica dopo Pentecoste nel Missale Romanum del 1962, il Vetus Ordo, ci sfidano a esaminare la coerenza tra la professione della nostra fede e il frutto effettivo che porta nelle nostre vite. "Dai loro frutti li riconoscerete", dice il Signore nel Vangelo di oggi (Matteo 7:15-21). Questo è uno specchio dell'anima offerto, uno strumento diagnostico divino. Il formulario si dispiega come una TAC spirituale, rivelando, se mi è consentito usare altre metafore, se l'albero della nostra anima sta producendo buoni frutti o se nasconde marciume sotto le foglie verdi.

Il mistero dei miracoli nella vita cristiana

Nella nostra traduzione da Via Mediaevalis
Il mistero dei miracoli nella vita cristiana
Reimmaginare il miracoloso, con l'aiuto della cultura premoderna

Qualche tempo fa ho dedicato un paio di articoli alla vita di San Benedetto e alle qualità letterarie del documento che ne racconta la vita, ovvero i Dialoghi di San Gregorio Magno. Un aspetto che non ho sottolineato quando ho discusso della vita di Benedetto o del libro di Gregorio è la schiacciante quantità di miracoli. Basta scorrere i titoli dei capitoli per suscitare una ribellione nelle regioni più scientifiche e razionaliste della mia psiche:
  • “come Benedetto rese intero e sano un setaccio rotto”
  • “come Benedetto, col segno della santa croce, ruppe in pezzi un bicchiere”
  • “di una fontana che scaturì sulla cima di una montagna, per le preghiere dell'uomo di Dio”
  • “come Mauro [al comando di Benedetto] camminò sulle acque”
  • “come il venerabile Benedetto, con la sua preghiera, rimosse un’enorme pietra”
  • “come il venerabile Benedetto riportò in vita un fanciullo, schiacciato a morte dalla rovina di un muro”
  • “come il santo Benedetto guarì un ragazzo dalla lebbra”
E così via.

lunedì 28 luglio 2025

Femminicidio: un reato-simbolo tra ipertrofia penale e deriva antiegualitaria

Dunque le vite umane non sono uguali davanti alla legge. Se infatti la vita umana è il bene giuridico protetto dalla norma penale, ma la pena per l' uomo che uccide una donna è più grave della pena per la donna che uccide un uomo, ne deriva, logicamente e oggettivamente, che la vita di un uomo è un bene giuridico che vale meno della vita di una donna. Quindi viene introdotta una discriminazione di genere più grave di quella che si vuole punire. (Aloisius) Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

Femminicidio: un reato-simbolo
tra ipertrofia penale e deriva antiegualitaria

L’approvazione da parte del Senato della Repubblica del disegno di legge n. 1433, volto a introdurre nel Codice penale italiano il nuovo reato autonomo di femminicidio, configura l’ennesima manifestazione di un diritto penale a funzione prevalentemente simbolica, in cui la normazione non si misura più con l’esigenza di sanzionare condotte effettivamente prive di copertura giuridica, bensì con la pretesa ideologica di costruire paradigmi valoriali attraverso l’imposizione legislativa.
Il testo, che ha ricevuto voto unanime a Palazzo Madama e ora è all’esame della Camera dei Deputati, istituisce l’articolo 577-bis del Codice penale, prevedendo la pena dell’ergastolo per chi cagiona la morte di una donna «in quanto donna», ossia per ragioni connesse a discriminazione, dominio, possesso, rifiuto di instaurare o proseguire un rapporto affettivo, o come forma di limitazione della libertà individuale della vittima. A ciò si aggiungono disposizioni di natura aggravante per reati già coperti dal cosiddetto "Codice rosso" (stalking, maltrattamenti, violenza sessuale, revenge porn), misure procedurali rafforzate, obblighi di informazione, confisca obbligatoria dei beni, e la previsione di un periodo minimo di osservazione scientifica della personalità del condannato ai fini dell’accesso a benefici penitenziari.

Card. Müller. Senza Cristo non ci sarà una nuova Europa

Nella nostra traduzione da Infovaticana.com
Il cardinale Müller: "Senza Cristo non ci sarà una nuova Europa"
CONFERENZA DI CHIUSURA DEL CORSO ESTIVO ISSEP

Presso l'imponente Monastero di San Lorenzo di El Escorial, e come solenne discorso di chiusura della Scuola Estiva ISSEP, Sua Eminenza il Cardinale Gerhard Ludwig Müller ha tenuto domenica scorsa, 20 luglio, una relazione intitolata "Orientamenti Cristiani per una Nuova Europa". In essa, il Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede ha affrontato con fermezza teologica e chiarezza filosofica la crisi spirituale, morale e culturale che l'Europa sta attraversando, e ha proposto il Cristianesimo come unica bussola affidabile per la sua rigenerazione.

Davanti a un pubblico attento, Müller ha denunciato lo svuotamento antropologico delle ideologie post-umaniste, la colonizzazione nichilista del pensiero europeo e l'abbandono dell'anima cristiana del continente. Lungi dal limitarsi a un lamento nostalgico, il suo intervento è stato un appello a recuperare il fondamento trascendente della dignità umana: la persona creata a immagine di Dio e redenta da Cristo. Il Cardinale ha riaffermato la missione profetica della Chiesa in mezzo a una civiltà frammentata e ha ammonito che l'Europa, se desidera sopravvivere come civiltà libera e umana, deve riconciliarsi con le sue radici cristiane. Con la lucidità di chi ha contemplato il cuore del Vangelo, Müller ha ricordato che senza Gesù Cristo – Via, Verità e Vita – non ci sarà vero futuro per l'Europa.
Di seguito potete leggere la conferenza completa:

Cogliere i fiori dal giardino: il significato mistico delle cerimonie della Messa

Nella nostra traduzione da Tradizione & Sanità, Peter Kwasniewski: Il rito romano tradizionale non contiene “nulla di superfluo” – come ha visto così bene Jean-Jacques Olier, venerato fondatore dei Sulpicisti e maestro della scuola francese nel suo commento alla Messa. Leggete di seguito gli estratti da lui scelti.

Cogliere i fiori dal giardino: il significato mistico delle cerimonie della Messa

Casula nel priorato di San Domenico, Newcastle (foto: Padre Lawrence Lew OP )

Il famoso Catechismo del Concilio di Trento, la cui autorità, tra l’altro, è stata riaffermata da Papa Giovanni Paolo II al momento della promulgazione del suo Catechismo della Chiesa Cattolica, quindi non è affatto un documento “superato”, contiene un magnifico passaggio che non verrà mai citato abbastanza spesso:
Il Sacrificio [della Messa] viene celebrato con molti riti e cerimonie solenni, nessuno dei quali deve essere ritenuto inutile o superfluo. Al contrario, tutti tendono a mostrare la maestà di questo augusto Sacrificio e a stimolare i fedeli, nella contemplazione di questi misteri salvifici, a contemplare le realtà divine nascoste nel Sacrificio eucaristico.
Sorprendente, vero? Non c'è nulla di superfluo nel Rito Romano della Messa, cioè nel rito tridentino (perché è di questo, ovviamente, che parla questo catechismo tridentino). Qualcuno avrebbe dovuto trasmettere il messaggio ai "riformatori" liturgici, sempre indaffarati, le cui tre attività preferite erano tagliare, sminuzzare e scindere, il tutto in nome della rimozione di aggiunte superflue e ripetizioni inutili che non c'erano. Non è questo il luogo per rispondere alle loro argomentazioni "da dieta dimagrante"; è quello che faccio in due dei miei libri, Turned Around. e chiudiamo il seminario. Tornando ora al Catechismo di Trento, continua in modo simile alla mia ultima frase:

domenica 27 luglio 2025

Omelia del Card. Sarah nella Messa pontificale a Sant'Anna d'Auray

La profonda omelia del Cardinal Robert Sarah, inviato speciale da Papa Leone XIV, ieri al santuario di Sant’Anna d’Auray in Bretagna (Francia), di fronte a 30.000 fedeli. Traduzione da fr.Aleteia.org.

Omelia del Card. Sarah nella Messa pontificale a Sant'Anna d'Auray

«Carissimi fratelli della Bretagna e della Francia, saluto con rispetto le autorità civili qui presenti in occasione del quattrocentesimo anniversario delle apparizioni di sant’Anna in questi luoghi. Papa Leone XIV mi ha delegato presso di voi come suo inviato straordinario in questo santuario di Sant’Anna d’Auray. Con questo gesto, il Santo Padre vuole sottolineare l’importanza che attribuisce al vostro pellegrinaggio. Vi porto dunque, a tutti voi, pellegrini di sant’Anna, i saluti e la benedizione da parte del nostro amato Papa Leone XIV.

Il Papa prega per voi in questo giorno. Con il suo inviato, vi testimonia il suo affetto paterno. A suo nome, saluto con grande cordialità Monsignor Raymond Centène, vescovo di Vannes, che tanto ama sant’Anna. Saluto gli altri vescovi, i padri abati e i superiori delle comunità qui presenti, i sacerdoti venuti dalla Bretagna e da altri luoghi, e voi, cari pellegrini di sant’Anna, che siete giunti in questo santuario per rispondere alla chiamata di sant’Anna e, soprattutto, per adorare Dio.

Domenica VII dopo la Pentecoste (Omnes gentes plaudíte mánibus)

Come ogni settimana percorriamo l'Anno liturgico soffermandoci sulla Liturgia domenicale e i misteri divini che ci trasmette per mantenere e aumentare il nostro fervore spirituale. Qui trovate l'ordinario e qui il proprio della Santa Messa di oggi.

Domenica VII dopo la Pentecoste

Intróitus
Ps.46, 2 - Omnes gentes, plaudíte mánibus: iubiláte Deo in voce exsultatiónis.
Ps. 46, 3 - Quóniam Dóminus excélsus, terríbilis: Rex magnus super omnem terram. 
Glória Patri

Ps.46, 2 - Omnes gentes, plaudíte mánibus…
Introito
Sal. 46, 2 - O popoli tutti, applaudite: lodate Iddio con voce di giubilo.
Sal. 46, 3 - Poiché il Signore è l’Altissimo, il Terribile, il sommo Re, potente su tutta la terra. Gloria al Padre…
Sal. 46, 2 - O popoli tutti, applaudite…

Il ciclo domenicale del Tempo dopo la Pentecoste completa oggi il suo primo settenario. Prima della traslazione generale che dovettero subire le letture evangeliche in questa parte dell'anno, il Vangelo della moltiplicazione dei sette pani dava il suo nome alla settima Domenica e il mistero che esso racchiude ispira ancora in vari punti la liturgia di questo giorno.

La sapienza divina.
Ora, questo mistero è quello della consumazione dei perfetti nel riposo di Dio, nella pace feconda dell'unione divina. Salomone, il Pacifico per eccellenza, viene ad esaltare oggi la Sapienza divina, e a rivelare le sue vie ai figli degli uomini. Negli anni in cui la Pasqua tocca il punto più alto in aprile, la settima Domenica dopo la Pentecoste è infatti la prima del mese di agosto, e la Chiesa vi inizia, nell'Ufficio della notte, la lettura dei libri Sapienziali. Diversamente continua, è vero, quella dei libri storici, che può seguitare così ancora per cinque settimane; ma anche allora la Sapienza eterna conserva i suoi diritti su quella Domenica che il numero settenario le consacrava già in una maniera così speciale. Infatti, in mancanza delle istruzioni ispirate dal libro dei Proverbi, vediamo Salomone in persona dare il buon esempio nel terzo libro dei Re, preferire la Sapienza a tutti i tesori, e farla assidere con sé come la sua ispiratrice e la sua nobilissima Sposa sul trono di David padre suo.

sabato 26 luglio 2025

V Pellegrinaggio Nostra Signora della Cristianità Oviedo-Covadonga (Asturie-Spagna)

Ne davamo notizia, anche per chi avesse voluto partecipare qui, posto che i ragazzi di S. Anna al Laterano hanno organizzato il Capitolo italiano intitolato alla Salus Populi Romani che parteciperà al V Pellegrinaggio a Nostra Signora di Covadonga. Centinaia di fedeli cammineranno per tre giorni per la fede cattolica nel nord della Spagna, in un pellegrinaggio tradizionale ispirato a quello di Chartres qui.

V Pellegrinaggio Nostra Signora della Cristianità
Oviedo-Covadonga (Asturie-Spagna) 26-28 luglio 2025


Nell'immagine i pellegrini si radunano davanti alla Cattedrale del Salvador di Oviedo per l'inizio del pellegrinaggio.

Il pellegrinaggio della Madonna della Cristianità è una delle più importanti manifestazioni pubbliche di fede dell'estate cattolica in Spagna. Quest'anno si terrà dal 26 al 28 luglio 2025 e riunirà ancora una volta centinaia di fedeli che, organizzati in capitoli, percorreranno diverse tappe per raggiungere il Santuario di Nostra Signora di Covadonga, cuore spirituale delle Asturie e simbolo del cristianesimo ispanico.
Ispirata dallo storico pellegrinaggio a Chartres, in Francia, che ha riunito migliaia di cattolici per oltre quarant'anni, l'iniziativa spagnola mira a ristabilire l'ordine cristiano attraverso la preghiera, la penitenza e la liturgia tradizionale. Per tre giorni, i pellegrini partecipano alla Santa Messa secondo il tradizionale rito romano, recitano il Rosario, cantano inni e ricevono meditazioni spirituali lungo il cammino.
Il pellegrinaggio è aperto a uomini e donne di tutte le età, comprese famiglie, giovani e adulti. Ogni gruppo avanza come parte di un "capitolo" – il nome dato ai gruppi di pellegrini con un particolare santo patrono o una particolare regione – accompagnato da cappellani, seminaristi e guide laiche. Il tono del viaggio è spiccatamente spirituale, austero e incentrato sul sacrificio personale e sulla comunione fraterna.
Il percorso si caratterizza anche per la sua organizzazione disciplinata, la sua ricchezza dottrinale e la sua testimonianza pubblica della fede cattolica in un contesto secolarizzato. La meta non è solo fisica: il pellegrinaggio è vissuto come un cammino di conversione e rinnovamento interiore.

Mons. Agostini, uno dei cerimonieri del S. Padre, anche lui - a piedi per tutto il percorso - al pellegrinaggio di Covadonga di Nuestra Señora de la Cristiandad - la cui Messa tradizionale conclusiva, non trovando, a quanto consta sinora, accoglienza nel Santuario, dovrà essere celebrata all'aperto. 

Insieme a lui il Capitolo italiano 'Salus populi romani' promosso dai giovani di Sant'Anna al Laterano. composto da 30 persone. Di seguito la foto della partenza.

L’indignazione pavloviana degli ignavi

Quando sono i media ad accendere e dirigere la "pietà" delle masse. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
L’indignazione pavloviana degli ignavi

Senza informazione non c’è democrazia, il che dovrebbe essere ovvio: se il “popolo sovrano” non ha gli elementi per capire e comprendere ciò che gli accade intorno come può concedere o negare il proprio consenso a chi lo politicamente lo rappresenta? Ma è altrettanto ovvio che quando l’informazione non è libera ma pilotata o ideologicamente orientata la democrazia immediatamente si trasforma in dittatura o totalitarismo. Del resto è ormai storicamente assodato che la prima cosa su cui un qualsiasi regime mette le mani sono i mass media, che da strumenti di informazione si trasformano in megafono della propaganda; che non necessariamente deve distorcere i fatti, basta anche soltanto ignorarli.

Imparare il latino liturgico, lezione 3

Nella nostra traduzione da Via Mediaevalis continuiamo ad approfittare del lavoro di uno dei tanti appassionati studiosi d'oltreoceano. Per chi fosse completamente digiuno di latino e abbia interesse a colmare questa lacuna, così diffusa nelle ultime generazioni — e purtroppo anche tra i sacerdoti —, può trovare i rudimenti indispensabili per comprendere il latino ecclesiastico e porre le basi di un maggiore approfondimento in genere favorito dalla frequentazione della liturgia dei secoli. Un piccolo inconveniente è dato dalla taratura per lettori anglofoni, ad esempio riguardo alla pronuncia; ma penso agevolmente colmabile dall'efficacia del metodo. Qui l'indice degli articoli dedicati alla Latina Lingua.

Imparare il latino liturgico, lezione 3


Sostantivi di prima declinazione!

Lezione 1 : pronuncia | vocabolario affine | casi nominali qui
Lezione 2 : vocali lunghe e brevi, accento sillabico | le otto parti del discorso (latino) con panoramica grammaticale | commenti sul vocabolario e primo elenco di vocaboli qui

Nomi della prima declinazione ( Maria, cena, gloria, ecc.)
Siamo pronti a studiare la nostra prima declinazione del sostantivo. Quello che vedete qui sotto è chiamato paradigma, ovvero una tabella di forme flesse che funge da modello per altre parole della stessa categoria grammaticale. Useremo la parola cena per questo paradigma.


Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Ablativo
Singolare
cena
cenae
cenae
cenam
cena
Plurale
cenae
cenarum
cenis
cenas
cenis

Questo è un paradigma per i nomi di prima declinazione. Questi nomi hanno la desinenza -a al nominativo singolare e sono quasi tutti femminili (se non avete familiarità con il concetto di genere grammaticale, questa panoramica potrebbe esservi utile). Un'eccezione degna di nota è papa ("papa"), che è un nome maschile di prima declinazione.

venerdì 25 luglio 2025

Un singolo rifiuto di dare la Comunione ha fatto eco in tutto il mondo

Val la pena questa ulteriore riflessione su un caso già esaminato qui.
Un singolo rifiuto di dare la Comunione ha fatto eco in tutto il mondo

C'è un tragico scenario che si ripete costantemente ovunque. L'aborto, il "matrimonio" omosessuale o la legislazione sul suicidio assistito avanzano nei parlamenti di tutto il mondo. I vescovi rilasciano deboli dichiarazioni contro queste misure. I politici cattolici “liberal” votano a favore di queste leggi immorali, ma continuano poi a godere di buona reputazione nelle loro parrocchie, ricevendo la Santa Comunione.

Tuttavia, gli esponenti della Chiesa si chiedono perché la devozione all’Eucaristia stia diminuendo.

È un copione vecchio, logoro, che scandalizza innumerevoli cattolici e trasmette il messaggio che gli atti pubblici malvagi non hanno conseguenze. Tratta la Santa Comunione come una mera pratica, senza alcun riguardo per la Presenza Reale di Nostro Signore Gesù Cristo.

Una nuova fuga di notizie sfida (ancora una volta) la narrazione vaticana

Nella nostra traduzione da OnePeterFive. Si fanno delle ipotesi sulla sorte della Messa antica. Qui l'indice degli articoli sulla Traditionis custodes e restrizioni siccessive.

Una nuova fuga di notizie sfida (ancora una volta) la narrazione vaticana

In tutti gli anni di Papa Francesco, devo credere che ci siano stati molti uomini buoni a Roma che hanno cercato di fare il possibile. Per esempio, la nota anonima del Cardinale Pell al Cardinalato [qui] in cui denunciava il pontificato di Francesco [qui denunciava incubo tossico]. Come ho già detto, un vescovo mi ha detto al Congresso Eucaristico di Indianapolis, negli Stati Uniti, che il movimento Tradizionalista gode in realtà di un ampio sostegno tra i vescovi. Ma questi uomini buoni sono o codardi, o astuti come serpenti, e giocano le loro carte al momento giusto nel pantano della politica vaticana.

Leone XIV approva la messa antica in una diocesi del Texas

Nella nostra traduzione da OnePeterFive. Eppur, qualcosa,  si muove... ma non siamo ancora certi di nulla!

Leone XIV approva la messa antica in una diocesi del Texas

Fin dalla festa dell'Apparizione di San Michele (pre-55), quando fu eletto Papa Leone XIV, la comunità tradizionalista mondiale  si è chiesta, facendo riferimento a lui, cosa avrebbe fatto dell'antico Rito Romano, la liturgia apostolica della città di Roma. In particolare, Papa Leone XIV canta e celebra la sua Messa (entrambe cose che Papa Francesco non ha mai fatto o ha fatto raramente) e il latino del Santo Padre è superbo. Circolavano voci secondo cui il Cardinale Prévost stesso celebrasse la Messa in latino, ma non ho mai visto queste voci confermate (se ciò avvenisse, vi prego di farmene conoscere una fonte attendibile).

Invece, Papa Leone ha dichiarato esplicitamente di voler proseguire i progetti cari a Papa Francesco, inclusa la "sinodalità" (qualunque cosa significhi per Sua Santità: lo dirà il tempo). Ma non ha fatto nulla di esplicito riguardo alla Traditionis Custodes ... fino ad ora.

giovedì 24 luglio 2025

Caso Georgiev. Alla guerra come alla guerra!

Qui l'indice degli articoli sulla guerra in Ucraina.
Caso Georgiev. Alla guerra come alla guerra!

Vogliamo ancora una volta scivolare dalla montagna del sapone e pensare che quel che ci viene venduto non siano infatti solo bolle di sapone? Picierno, Maggi e tutti quegli altri figuranti che si sono affrettati a sottoscrivere la petizione contro il grande direttore d’orchestra Georgiev sono le truppe cammellate di quel potere che si è impossessato dell’Europa e che per logiche estranee a qualsiasi buon senso se non a quello della perversa quanto cogente determinazione di interessi afferenti al mondo del capitale finanziario a forte trazione globalista, lavora perché la Russia sia ridotta a frantumi. Perché così deve essere.

I Cattolici, la Verità e il fine vita

Espunta la dimensione spirituale dell'essere umano, si cercano soluzioni puramente psicologiche a problemi che sono prima di tutto morali e spirituali. Chi vive senza Dio, chi non ha la preghiera come rifugio, chi non sa che ogni croce ha un significato nell'economia della salvezza, è inevitabilmente più esposto alla disperazione quando arrivano le prove. La prevenzione del suicidio dovrebbe partire proprio da qui: dal riportare Cristo al centro delle nostre vite, dal riscoprire il valore sacro dell'esistenza umana, dal capire che ogni dolore può diventare partecipazione alla passione di Gesù. Invece assistiamo a una società che ha espulso Dio dalla quotidianità e poi perde il senso della vita. Precedente quiQui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

I Cattolici, la Verità e il fine vita

“L’obbedienza del cattolico si è tramutata in un’infinita docilità a tutti i venti del mondo”. Così Nicolás Gómez Dávila ha brillantemente sintetizzato la contemporanea deriva al ribasso dei cattolici che invece di seguire l’eterno preferiscono adattarsi alle mode e alle ideologie del mondo. I cattolici, in sostanza, sono sempre più propensi a seguire in discesa il mondo anziché faticosamente inseguire in salita la verità. Del resto, il fatto in sé non è di certo nuovo: dei dodici apostoli soltanto uno si ritrovò in ginocchio ai piedi della verità crocifissa, mentre gli altri in un modo o in un altro, anche se temporaneamente, si dileguarono. Il canovaccio ritorna quanto mai attuale sul tema del fine vita in approdo al Senato, per il quale larga parte dell’associazionismo cattolico milita in senso favorevole sull’assunto che sarebbe meglio una legge del centrodestra, piuttosto che una peggiore proposta dal mondo progressista. Sul punto alcune osservazioni. Posto che l’esistenza degli orrori progressisti non è di per sé legittimante per gli errori di tutti gli altri, ci sono specifici motivi di ordine dottrinale, magisteriale e logico per cui i cattolici dovrebbero opporsi ad una legge sul fine vita invece di assecondarla.

Nel feudalesimo il sistema economico della cristianità era molto più di un sistema economico

Nella nostra traduzione da Via Mediaevalis
Chesterton sul vero cuore del feudalesimo
Il sistema economico della cristianità era molto più di un sistema economico

La "Panoramica sull'IA" di Google fornisce un'ottima sintesi di tutti gli aspetti negativi del feudalesimo, insieme a un elenco di fonti (Unacademy, Fiveable, Brainly e Quora) che potrei usare come esempio quando insegno ai miei studenti come non condurre mai e poi mai una ricerca seria. Ciò che l'IA di Google (che sta per "anti-intelligenza") sembra non capire è che le argomentazioni non sono efficaci se costruite sui presupposti vacillanti e sulle banalità decadenti dell'Occidente moderno e laico.

" Gli individui erano in gran parte confinati nella classe sociale in cui erano nati, ostacolando l'innovazione e lo sviluppo economico ": così generica da non significare nulla, questa affermazione presuppone anche che "l'innovazione" sia intrinsecamente positiva e implica che la prosperità richieda "sviluppo" piuttosto che stabilità. I popoli medievali, liberi dall'impero delle menzogne del consumismo, comprendevano più facilmente che le cose che ci rendono veramente felici – la fede, la liturgia, la musica, la poesia, la comunità, la famiglia, l'amore coniugale, il buon cibo, i prati verdi, i cieli stellati – sono vecchie come il mondo e non richiedono innovazione. Anzi, è sempre più chiaro che l'innovazione minaccia e distrugge queste cose.

mercoledì 23 luglio 2025

Paolo VI giocava su due tavoli

Paolo VI giocava su due tavoli

Il padre Louis Bouyer, pastore protestante convertito alla Chiesa cattolica VS il vescovo Annibale Bugnini, mandarino subdolo e protetto di Montini, Paolo VI, distruttore della Santa Messa gregoriana.
Paolo VI giocava su due tavoli, fingendo di difendere la Santa Messa, mentre dava tutta l'autorità a Bugnini. Che fosse o meno un mandilone è irrilevante, gli effetti sono stati disastrosi.

Padre Bouyer racconta:
«Ho scritto al Santo Padre, Paolo VI, per presentargli le mie dimissioni da membro della Commissione incaricata della riforma liturgica. Il Santo Padre mi ha convocato immediatamente:

PAOLO VI: Padre, lei è un'autorità indiscutibile per la sua profonda conoscenza della liturgia e della Tradizione della Chiesa, e uno specialista in questo campo. Non capisco perché presenti le sue dimissioni, dato che la sua presenza non solo è preziosa, ma indispensabile.