Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 3 febbraio 2025

Mons. Viganò. Contra spiritualia nequitiæ / Lettera ai Cattolici Americani dopo l'insediamento del Presidente Donald J. Trump

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati
Mons. Carlo Maria Viganò
Contra spiritualia nequitiæ
Lettera ai Cattolici Americani
dopo l'insediamento del Presidente Donald J. Trump
Quoniam non est nobis colluctatio
adversus carnem et sanguinem,
sed adversus principes, et potestates,
adversus mundi rectores tenebrarum harum,
contra spiritualia nequitiæ,
in cælestibus.
/
La nostra battaglia infatti
non è contro creature fatte di sangue e di carne,
ma contro i Principati e le Potestà,
contro i dominatori di questo mondo di tenebra,
contro gli spiriti del male
che abitano nelle regioni celesti.
Eph 6, 12
Il recente insediamento del Presidente Donald J. Trump, dopo la vittoria alle Elezioni Presidenziali, costituisce un motivo di grande speranza per ogni Cattolico americano, ma anche per tutti quei Cattolici che nelle Nazioni occidentali, oggi soggette al golpe globalista, sono consapevoli della necessità – e della possibilità concreta – di ribellarsi alla tirannide del Nuovo Ordine Mondiale, con l’aiuto di Dio, prima che sia troppo tardi. Ciò che il deep state ha impedito con la frode elettorale nel 2020, si è oggi realizzato: per la prima volta dopo anni di follia woke, un Presidente degli Stati Uniti può realizzare il programma per il quale è stato eletto, ripristinando quei principi della Legge naturale che sono alla base del vivere civile e di una società ben ordinata. È la rivoluzione, o più propriamente la controrivoluzione del buon senso.

L’attacco di 'Concilium' alla confessione (Parte 2): la colpa come elaborazione sociale

Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement la seconda parte dell'indagine su ciò che la rivista teologica “progressista” Concilium diceva sulla riforma del sacramento della Confessione negli anni immediatamente successivi al più recente concilio ecumenico. La prima parte qui. La terza qui.

L’attacco di Concilium alla confessione (Parte 2)
la colpa come elaborazione sociale
Gregogy Di Pippo

Questa è la seconda parte di un articolo che il signor Phillip Campbell, autore del blog Unam Sanctam Catholicam, ha gentilmente condiviso con noi, la sua indagine su ciò che la rivista teologica “progressista” Concilium diceva sulla riforma del sacramento della Confessione negli anni immediatamente successivi al più recente concilio ecumenico. La prima parte è stata pubblicata qui.

L'attacco progressivo al sacramento della confessione lanciato dalla rivista Concilium nel 1971 non si limitò a considerazioni rubriciste. La prima raffica della rivista contro il sacramento iniziò piuttosto con un esame del concetto di colpa, affrontato da prospettive puramente sociologiche e psicologiche. Il curatore Edward Schillebeeckx preparò il terreno per questo approccio nella sua introduzione al volume, sostenendo che, "Quando i sistemi di valori cambiano, il senso di colpa cambia con loro". [1] Sarà questo un punto fondamentale nell'attacco di Concilium al sacramento: le forme sacramentali tradizionali non sono più utili perché le categorie psicologiche e sociologiche di colpa presupposte dal sacramento sono cambiate. Schillebeeckx correlò direttamente le idee mutevoli sulla colpa al minor numero di persone che frequentavano il sacramento, poiché "All'interno della Chiesa, il cambiamento del senso di colpa si manifesta con un interesse notevolmente diminuito nelle forme esistenti di perdono dei peccati". [2] Come vedremo, gli autori del Concilium sosterranno che i progressi nella comprensione psicologica della colpa e dell’azione morale hanno reso la forma tradizionale della confessione, nella migliore delle ipotesi, obsoleta e, nella peggiore, addirittura dannosa.

domenica 2 febbraio 2025

Mons. Viganò. Vita mutatur, non tollitur / Elogio funebre di Mons. Richard Nelson Williamson

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Mons. Carlo Maria Viganò
Vita mutatur, non tollitur
Elogio funebre di Mons. Richard Nelson Williamson
+
Mons. Richard Nelson Williamson
A 8 Maggio MCMXL – Ω 29 Gennaio MMXXV

Tuis enim fidelibus, Domine,
vita mutatur, non tollitur;
et, dissoluta terrestris hujus incolatus domo,
æterna in cælis habitatio comparatur.
Poiché ai tuoi fedeli, o Signore,
la vita è mutata, non tolta;
e venuta meno la dimora terrena,
è preparata la celeste dimora eterna.
Præf. Defunct.

Un caro Amico, un venerato fratello nell’Episcopato, un compagno di battaglia ha concluso il proprio terreno pellegrinaggio ed è passato nell’eternità. E in queste ore di lutto, alleviato solo dagli occhi della Fede, non possiamo non piangere la sua scomparsa, ricordare il suo strenuo combattimento, la sua fedeltà, la sua opera al servizio di Santa Madre Chiesa e ricorrere alla preghiera in suffragio della sua anima.

2 Febbraio. Purificazione della Santissima Vergine / La Candelora

2 Febbraio. Purificazione della Santissima Vergine

Sono trascorsi infine i quaranta giorni della Purificazione di Maria, ed è giunto il momento in cui essa deve salire al Tempio del Signore per presentarvi Gesù. 
Prima di seguire il Figlio e la Madre in questo viaggio a Gerusalemme, fermiamoci ancora un istante a Betlemme, e penetriamo con amore e docilità i misteri che stanno per compiersi.

De benedictione candelarum
S. - Dóminus vobíscum.
M. - Et cum spíritu tuo.
S. - Orémus
Dómine, sancte Pater, omnípotens aetérne Deus, qui ómnia ex níhilo creásti, et iussu tuo per ópera apum hunc liquórem ad perfectiónem cérei veníre fecísti: et qui hodiérna die petitiónem iusti Simeónis implésti: te humíliter deprecámur: ut has candélas ad usus hóminum, et sanitátem córporum et animárum, sive in terra sive in aquis, per invocatiónem tui sanctíssiími nómini, et per intercessiónem beátae Maríae semper Vírginis, cuius hódie festa devóte celebrántur, et per preces ómnium Sanctórum tuórum, bene†dícere et sancti†ficáre dignéris: et huius plebis tuae, quae illas honorífice in mánibus desíderat portáre, teque cantándo laudáre, exáudias voces de coelo sancto tuo et de sede maiestátis tuae: et propítius sis ómnibus clamántibus ad te, quos redemísti pretióso sánguine Fílii tui: Qui tecum vívit et regnat in saécula saeculórum.
M. - Amen.

Antifona
- Adórna thálamum tuum, Sion, et súspice regem Christum: ampléctere Maríam, quae est coeléstis porta: ipsa enim portat Regem glóriae novi lúminis: subsístit Virgo, addúcens mánibus Fílium ante lucíferum génitum: quem accípiens Símeon in ulnas suas, praedicávit pópulis, Dóminum eum esse vitae et mortis, et Salvatórem mundi.
Benedizione delle candele
S. - Il Signore sia con voi.
M. - E con il tuo spirito.
S. - Preghiamo
O Signore, Padre santo, onnipotente eterno Iddio, che tutto creasti dal nulla e mediante l’opera delle api, per tuo comando, facesti sí che d’una molle sostanza si potessero formare dei ceri: Tu che oggi compisti i voti del giusto Simeone: Ti supplichiamo umilmente di bene†dire e santi†ficare queste candele: destinate ad uso degli uomini, a salute dei corpi e delle ànime, sia in terra che sulle acque, mediante l’invocazione del tuo santissimo nome, l’intercessione della beata sempre Vergine Maria, di cui oggi si celebra devotamente la festa, e le preghiere di tutti i tuoi Santi. E di questo popolo tuo, che brama portare queste candele in mano in tuo onore e brama lodarti coi suoi canti, esaudisci le preghiere del cielo e sii propizio a tutti quelli che Ti invocano e che hai redento col sangue prezioso del Figlio tuo: Che vive e regna con Te, nei sécoli dei sécoli. M. - Amen.

Antifona
- Adorna il tuo tàlamo, o Sion, e ricevi  Cristo re: accogli con amore Maria, porta del cielo: ella infatti reca il Re della gloria, la nuova luce: la vergine si arresta, presentando in braccio il Figlio, generato prima dell’aurora: e ricevendolo nelle sue braccia, Simeone annuncia ai popoli che Egli è il Signore della vita e della morte, il Salvatore del mondo.

sabato 1 febbraio 2025

Febbraio 2025. Messe in Rito antico a Pavia

Cari Amici, care Amiche,
desideriamo innanzitutto annunciarvi un importantissimo evento: la presenza del nostro Vescovo, Mons. Corrado Sanguineti, alla Santa Messa di domenica 2 marzo, nell'ambito della visita pastorale alle parrocchie del centro città. Nei prossimi giorni vi daremo maggiori informazioni al riguardo.
Nel mese di febbraio il calendario delle celebrazioni sarà il seguente:
  • Domenica 2 febbraio, ore 10,00: In purificatione B.V. Mariae foglietto 
  • Lunedì 3 febbraio, ore 18,30: San Biagio, vescovo e martire
  • Domenica 9 febbraio, ore 10,00: Quinta dopo l'Epifania foglietto
  • Martedì 11 febbraio, ore 18,30: In apparitione B.V. Mariae Immaculatae
  • Domenica 16 febbraio, ore 10,00: Settuagesima foglietto
  • Domenica 23 febbraio, ore 10,00: Sessagesima foglietto
  • Mercoledì 26 febbraio, ore 18,30: votiva di San Giuseppe, patrono della Chiesa universale
  • Ordinario della Santa Messa
Un cordiale saluto nel Signore,
don Fabio e don Marino

All’inizio dell’era Trump.

Riprendo dall'Osservatorio cardinale van Thuân qui
All’inizio dell’era Trump.

Anche il nostro Osservatorio desidera esprimere qualche valutazione dopo il giuramento del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, avvenuto il 20 gennaio scorso. Lo facciamo tenendo presente le esigenze complessive dalla Dottrina sociale della Chiesa, alla quale l’Osservatorio è dedicato, e il realismo cristiano secondo il quale la salvezza, anche per le realtà terrene, viene solo da Nostro Signore Gesù Cristo e ogni evento della storia umana è gravato dal peccato. Ciò non impedisce di valutare anche nettamente gli eventi, ma con ragionevole prudenza, senza entusiasmi impropri e attenti alle necessarie verifiche lungo il tempo.

Liberalmente corretto – La sveglia dopo la sbornia “ambientalsalutista”

La sveglia dal lungo sonno della ragione dopo la sbornia “ambiental-salutista”. Così pare; ma ce la faremo? Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

Liberalmente corretto – 
La sveglia dopo la sbornia “ambientalsalutista”

Qualcuno finalmente si è svegliato dal lungo sonno della ragione, durante il quale i generi dell’essere umano erano divenuti infiniti e modificabili ad libitum, non più solamente due predeterminati (maschi e femmine); l’utopia green imponeva di rinunciare al motore termico, a danno dell’industria italiana ed europea; la hybris dei “grandi della terra”, riuniti 29 volte in COP, comandava al sole di non risplendere troppo, per giungere al traguardo del decremento della temperatura media di un grado e mezzo entro il 2030; la “scienza”, detenuta in regime di monopolio dall’OMS, prometteva la salute universale a mezzo vaccino; e altre simili amenità. Franano di colpo le certezze granitiche dei profeti del Green Deal e della “Transizione” transumanista, alimentate dalla grancassa dei media uniformata al “pensiero unico”, e ci si chiede come sia potuto accadere, in tempi tutto sommato brevi, il miracolo della resipiscenza, di cui si colgono molteplici e univoci segni. 

Conservare i sacramenti tradizionali

Ringrazio Res Novae – Perspectives romaines per la segnalazione
Conservare i sacramenti tradizionali

I difensori della liturgia tradizionale sono oggi nella Chiesa in posizione di minoranza. Per usare il linguaggio degli strateghi, stanno combattendo la battaglia del debole contro il forte. Ma, con l’aiuto di Dio, i «deboli» beneficiano di una forza suprema, quella della causa giusta: al metro del senso della fede, voler privare il popolo cristiano della liturgia immemoriale della Chiesa romana è gravemente iniquo, dato che la liturgia tridentina appare come un vettore privilegiato del deposito della fede.

Di conseguenza – è ciò che sosterremo in questo articolo – la trasmissione di tale tesoro dottrinale e spirituale, per la sua stessa natura di partecipazione alla traditio del Buon Deposito, deve essere integrale. Oggi, invece, con Traditiones custodes assistiamo precisamente ad un’offensiva, che possiamo definire “di erosione”: la messa tridentina viene concessa, ma sotto forma di una tolleranza che va riducendosi sempre più (vedi i divieti e le voci di divieto che colpiscono le messe dei pellegrinaggi); ed i sacramenti tradizionali vengono rigorosamente banditi.

venerdì 31 gennaio 2025

“L’avanzata degli ex impresentabili”

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
“L’avanzata degli ex impresentabili”

L’avanzata degli ex impresentabili”. Ecco il titolo di un servizio di Francesca Basso pubblicato sulla rivista Sette, del Corriere della Sera, che analizza la forte crescita elettorale in Europa dell’“estrema destra”, l’“ultra destra”, la “destra nazionalista, populista, xenofoba” e un lungo eccetera di epiteti con cui la fertile immaginazione della sinistra designa chi si colloca dall’altro lato dello scacchiere politico (1).

Cambio di paradigma
“Il ‘cordone sanitario’, ovvero il rifiuto dei partiti tradizionali di cooperare con l’estrema destra, ha fallito. (…) L’estrema destra continua a guadagnare terreno”, constata l’autrice.

Il cardinale Zen critica la mascotte del giubileo "Luce"; auspica, invece, il santo patrono

Nella nostra traduzione da Lifesitenews. Il cardinale Joseph Zen ha criticato la mascotte stilizzata del Giubileo, "Luce" qui, creata da un'azienda legata ai prodotti pro-LGBT, definendola "qualcosa di superstizioso", e ha richiamato a concentrarsi maggiormente sulla fede e sulla grazia del giubileo (vedi) rispetto all'attrattiva commerciale. Qui l'indice degli articoli sulla questione sino/vaticana anche con molti scritti del card.  Zen.

Il cardinale Zen critica la mascotte del giubileo "Luce"; auspica, invece, il santo patrono

Commentando la famigerata mascotte scelta dal Vaticano per l'Anno Giubilare del 2025, il cardinale Joseph Zen ha messo in dubbio il ragionamento alla base della scelta di una mascotte di ispirazione laica anziché di un santo patrono. Il cardinale di Hong Kong lo ha scritto: “Ha senso avere una mascotte per il Giubileo? O non sarebbe stato meglio scegliere un Santo Patrono?” 

In un commento multilingue pubblicato sul suo blog, Zen ha messo in discussione la logica alla base della scelta del Vaticano di una mascotte per l'anno giubilare del 2025. Presentata alla stampa in ottobre (qui), la mascotte è un personaggio, tipo "genio", creato dall'artista italiano Simone Legno, la cui azienda Tokidoki ha promosso "LGBT pride", vendendo prodotti in tema come sfondi digitali, "arte" varia e cappelli sul suo sito web.

Chiamata "Luce", la mascotte è rapidamente diventata un fenomeno virale su Internet. Luce (dal nome significativo) è una pellegrina con vivaci capelli blu. Indossa un impermeabile giallo e stivali fangosi, porta un bastone e  al collo, un rosario multicolore. Ora è disponibile come opportunità promozionale per il Vaticano.

Ricerche successive hanno evidenziato che l'azienda, nel 2016, ha collaborato anche alla vendita di giocattoli sessuali per adulti realizzati dalla società britannica "Lovehoney".

Facendo riferimento alle immagini virali della mascotte, Zen ha scritto che molte delle critiche che aveva visto riguardavano il fatto che "l'azienda produttrice ha la reputazione di avere diversi prodotti che noi cattolici definiremmo meno che decenti". Ma, a parte questo aspetto, egli ha messo in discussione la decisione, in senso più generale, di avere una mascotte per il Giubileo, notando come una mascotte sia intesa come una forma di “portafortuna”, mentre un Giubileo è un’occasione di veri frutti spirituali:

Ma cos'è una mascotte? Qualcosa che è considerato un "portafortuna" (un "portafortuna"). Ora, questo non implica qualcosa di superstizioso? (Forse l'uso generale ha diluito molto questo senso superstizioso e quindi non dovremmo dargli troppa importanza.)

Ma il Giubileo non è già di per sé una grande fortuna? Commemora la nascita del Salvatore. Perché i frutti di quest'anno di grazia fossero più abbondanti, non sarebbe stato meglio scegliere un Patrono celeste?

L'Anno giubilare del 2025 (dal 24 dicembre 2024 al 6 gennaio 2026), ha come tema "Spes non confundit", ovvero "la speranza non delude".

Il Giubileo coincide anche con il 1.700° anniversario del Concilio di Nicea, che ha condannato l'arianesimo e ribadito l'insegnamento cattolico secondo cui Cristo è sia vero Dio che vero uomo, insegnamento che era stato pubblicamente difeso, a ben caro prezzo, da Sant'Atanasio. Un anniversario che offre ulteriore impulso agli sforzi ecumenici tra il Vaticano e le Chiese [dizione conciliarista. Più esatto Confessioni: la Chiesa è Una -ndT] cristiane.

Dunque Zen ha espresso l'opinione: "non sarebbe opportuno per noi prendere Sant'Atanasio come nostro patrono di questo anno giubilare?"

Ha anche indicato il 2025 come 60° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II, suggerendo che “un buon inizio dell’Anno giubilare dovrebbe essere uno studio serio dei documenti del Concilio Vaticano II, in particolare della Costituzione dogmatica sulla Chiesa (Lumen gentium) qui e della Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo (Gaudium et spes) qui, con assoluto rispetto per l’ermeneutica della continuità, sottolineata tante volte da Papa Benedetto XVI, aggiungendo : «Insisto sul fatto che questi documenti devono essere compresi nella continuità del Magistero autentico» (1).

Il prelato cinese, creato cardinale nel 2006 e che ha compiuto 93 anni all’inizio di questo mese, ha anche denunciato come alcune persone abbiano cercato di manipolare il Concilio Vaticano II per i propri fini:

Purtroppo, c’è chi, mettendo da parte il frutto veramente prezioso del Concilio, e proclamando invece un cosiddetto “spirito del Concilio”, ha voluto manomettere la Sacra Tradizione della Chiesa: il rinnovamento diventa riforma, l’aggiornamento diventa conversione allo “spirito dei tempi”.
(2) 
Negli ultimi anni, nonostante la sua distanza geografica da Roma, Zen è stato particolarmente esplicito nel sollevare preoccupazioni su questioni morali e dottrinali nella vita della Chiesa [vedi]. Ciò ha incluso ripetuti appelli alla difesa dell'insegnamento cattolico alla luce della promozione delle benedizioni omosessuali da parte di Fiducia Supplicans [qui - qui], insieme ad avvertimenti altrettanto regolari sul potenziale del Sinodo sulla sinodalità di "rovesciare" la gerarchia della Chiesa e inaugurare la confusione dottrinale [qui] : già lo scorso novembre, Zen ha affermato che Papa Francesco usa i sinodi per "cambiare ogni volta le dottrine o le discipline della Chiesa piuttosto che discutere su come salvaguardarle".

Nel 2022, il cardinale è stato arrestato [qui - qui - qui] dalle autorità cinesi, ai sensi della draconiana legge sulla sicurezza nazionale del 2020 e, sebbene si sia dichiarato non colpevole, è stato multato per 4.000 dollari di Hong Kong (512 dollari) per non aver registrato correttamente l'ormai defunto Fondo di soccorso umanitario 612.

Il processo a Zen è stato ampiamente condannato dagli attivisti di tutto il mondo e più volte riproposto al Congresso degli Stati Uniti e al Parlamento del Regno Unito.
_______ 
Nota di Chiesa e post-concilio
1. Finora la discussione sui documenti conciliari è stata resa impossibile dal fatto che il concilio che voleva abolire i dogmi è diventato esso stesso un superdogma indiscutibile. Quanto al famigerato "spirito del concilio", anche da altri invocato a giustificazione delle evidenti pecche che si sono evidenziate, effettivamente esiste una "grammatica mediatica" a causa dei problemi che vediamo oggi. Non è un ostacolo strada facendo, ma il risultato diretto dell'azione dei neomodernisti durante i lavori del Vaticano II. Effettivamente, essi avevano un progetto preciso che, prima ancora del loro intervento sui testi, aveva creato il clima nel quale essi sarebbero stati prodotti e nel quale erano chiamati ad essere interpretati. Ed è una vera grammatica mediatica che ha dato l'effettiva chiave di scrittura e d'interpretazione dei testi e che ancor oggi è difficile, se non impossibile, contrastare.
2. La famigerata continuità invocata da Ratzinger è intrisa di storicismo e dunque muta secondo le mode del tempo. In realtà è cambiato il cardine su cui si fonda la Fede e la sua trasmissione, spostato dall'oggetto-Rivelazione al soggetto-Chiesa/Popolo di Dio [non più corpo mistico di Cristo] pellegrina nel tempo e di fatto trasferito dall'ordine della conoscenza a quello dell'esperienza, evidenziato dal primato del sentimento, o addirittura della sensazione o del sensazionalismo, sull'intelletto. Il cuore umano è diventato sentimento: nulla a che fare con il cuore biblico, cioè con l'interiorità profonda, il 'luogo' delle scelte fondamentali e, oggi, in nome del vangelo tutto diventa sdolcinato sentire, emozione, percezione soggettiva. Da conseguenza a punto di partenza. È il frutto della dislocazione della Santissima Trinità, illustrato 'sapientemente' Romano Amerio (qui).

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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giovedì 30 gennaio 2025

Un recente caso di bispensiero collegato all'AI

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Cinesi, Arabi, Intelligenza Artificiale, Microprocessori, Algoritmi, Asini che volano, Signora mia!

Non posso farci niente, mi porto dietro la deformazione professionale di non dare mai niente per scontato, per cui a volte i saputi possono annoiarsi, ma tutto sommato è sempre melius abundare quam deficere, meglio abbondare che scarseggiare, basta quando avanza. Allora, la parola bispensiero usata da Orwell nel suo “1984” sta a indicare l’abitudine a sostenere un’idea ma anche (vero, Veltroni?) il suo contrario, così da non sbagliare mai.
Un recente caso di bispensiero lo abbiamo con le reazioni alla notizia che il programma cinese Deepseek per l’intelligenza artificiale ha fatto crollare il tech (nuove tecnologie) americano: Nasdaq -3%, Nvidia -17,7%, Broadcom -16%, Microsoft -4%, Advanced -5%, Micron -8%, Constellation energy -12%, Vistra -19%. Perché la Deepseek cinese è in grado di fornire prestazioni pari a quelle occidentali ma, a quanto sembra, a un decimo del costo e senza l’utilizzo del super chip di Nvidia, la cui esportazione in Cina è vietata, della serie mater artium necessitas, la necessità è la madre delle abilità, impari a nuotare quando rischi di affogare.
Sì, ma cosa c’entra col bispensiero orwelliano l’andamento della borsa dell’intelligenza artificiale? Perché si legge sulla nostra stampa che l’app cinese dell’IA pone seri rischi di manipolazione sull’opinione pubblica occidentale, in quanto Deepseek si autocensura su argomenti ritenuti sensibili in Cina, per esempio non fornisce risposte dettagliate sul presidente cinese Xi Jinping.
Ma come, non avete espresso nessuna perplessità finora sul fatto che l’IA (come per i motori di ricerca) sia alimentata da algoritmi che rispondono ai propri padroni americani e ora vi allarmate? Sarebbe meglio essere onesti, e dire semplicemente che l’intelligenza artificiale è appunto artificiale, non gode cioè di nessuna autonomia, seppur velocizza in modo pazzesco la fornitura dei dati, che per quanto possa godere di una certa autonomia si comporta sempre come quell’asino che il padrone attacca dove meglio crede.
A proposito di algoritmi, ho scoperto da poco che questa parola deriva dal nome di un famoso matematico arabo del IX sec., Al Khwarīzmī, che mise a punto istruzioni dettagliate per risolvere equazioni molto complesse. Sti arabi!
Antonio Catalano, 28 gennaio 2025

L’attacco di Concilium alla confessione (Parte 1): “Un momento di crisi”

Riprendiamo, nella nostra traduzione da New Liturgical Movement, la prima parte dell'interessante analisi di Gregory Di Pippo sulla diminutio che ha riguardato anche il Sacramento della Penitenza negli anni immediatamente successivi al concilio. Seguiranno le successive.
Dopo il Concilio è di moda chiamare il sacramento "riconciliazione". Il cambio di nome è sintomatico della distorsione introdotta. Sebbene sia vero che, come conseguenza della confessione dei nostri peccati e della ricezione dell'assoluzione, siamo riconciliati con Dio e rianimati come membri della Chiesa, questa non è la specifica natura del sacramento della Confessione. Esso esiste per darci l'opportunità di pentirci e confessare i nostri peccati; motivo per cui i nomi tradizionali "confessione" e "penitenza" sono i più appropriati.

L’attacco di Concilium alla confessione (Parte 1): 
“Un momento di crisi”
Gregory Di Pippo

Poiché è Martedì Grasso, un nome che deriva dall'antica parola inglese per confessione, "shriving", è un buon giorno per iniziare questa serie, che il signor Phillip Campbell, autore del blog Unam Sanctam Catholicam, ha gentilmente condiviso con NLM. È il risultato della sua indagine su ciò che gli autori della rivista teologica "progressista" Concilium dicevano sulla riforma del sacramento della Confessione negli anni immediatamente successivi al più recente concilio ecumenico. Sono certo che i nostri lettori saranno molto interessati a vedere quanto siano stati sfacciati nel proporre la cancellazione non solo della tradizione della Chiesa, ma persino dello stesso Concilio da cui hanno preso il nome la loro rivista, poiché, naturalmente, come per la riforma della Messa, nulla di ciò che stavano proponendo deriva in realtà da qualcosa detto dai Padri Conciliari nel Vaticano II.

Il Presidente del consiglio non dovrebbe rinunciare all'immunità

Nel pomeriggio dell'altro ieri, con un video, la presidente del Consiglio ha reso noto di essere indagata insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a quello della Giustizia Carlo Nordio e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
Il reato contestato a Giorgia Meloni sarebbe quello di favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda riguardante Njeim Osama Almasri, capo della polizia giudiziaria libica arrestato la scorsa settimana a Torino per crimini di guerra su mandato della Corte penale internazionale poi liberato e rispedito in Libia in tutta fretta con un volo di Stato senza che venisse consegnato all’Aja. A nulla sono valse le serie ragioni politiche attinenti la sicurezza nazionale, come specificato dal Presidente del consiglio.

mercoledì 29 gennaio 2025

Avvisi da Sant'Anna al Laterano

Carissimi,
Nel tempo dopo l'Epifania la Festa della Candelora ci fa gustare ancora il clima del Natale. Nell'usus antiquior la Festa è chiamata "Nella Purificazione di Maria", nell'usus recentior della "Nella Presentazione di Gesù al tempio". Nella legge di Mosè ogni primogenito maschio del popolo ebraico era considerato offerto al Signore, ed era previsto che i genitori lo riscattassero con l'offerta di un sacrificio. Inoltre, secondo la stessa legge di Mosè la madre di ogni nato, indipendentemente dal fatto che il pargolo fosse il primogenito, si recava al tempio per la purificazione 40 giorni dopo la sua nascita. Ai tempi di Gesù era previsto che, 40 giorni dopo la nascita, avvenissero simultaneamente la purificazione della madre e l'offerta del primogenito, e così avvenne per Maria e Giuseppe.
Da qui la festa del 2 febbraio, che cade 40 giorni dopo il Natale. Anticamente la Festa era celebrata il 14 febbraio, 40 giorni dopo l'Epifania, come ricorda un'antica pellegrina in Terra Santa: «Si accendono tutte le lampade e i ceri, facendo così una luce grandissima» (Peregrinatio Aetheriae 24,4). La simbologia è molto chiara.
  • Domenica 2 febbraio, Festa della Candelora
    ore 15.00 apertura della chiesa e Confessioni,
    ore 15,30 recita del S. Rosario
    ore 16,00 Benedizione delle candele, Processione con le candele all'esterno, e S. Messa cantata.
  • Sabato 1 febbraio, I sabato del mese.
    ore 15,00 Confessioni, 15.30 recita del S. Rosario
    ore 16.00 Messa votiva del Cuore Immacolato di Maria
    ore 16,45, catechismo aperto a tutti, sulle Virtù cardinali: La virtù della Prudenza.
In Domino.

Colligite Fragmenta: III Domenica dopo l'Epifania

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente qui.

Colligite Fragmenta: III Domenica dopo l'Epifania

A causa dei capricci della Luna del vostro pianeta, verso la fine di questo anno liturgico e prima dell'inizio del prossimo Avvento, non avremo le domeniche rimanenti dopo l'Epifania per riempire i vuoti del calendario.(1) Quest'anno, navighiamo direttamente attraverso le domeniche dopo la Pentecoste fino alla 24a e ultima in ordine ininterrotto.

Nella nostra messa domenicale per la terza domenica dopo l'Epifania, la lettura del Vangelo ci fornisce il resoconto di ciò che accadde dopo il Discorso della Montagna.

“Peccati angelici” e la nuova ortodossia

Nella nostra traduzione da Rorate caeli la sottolineatura delle dimensioni più ampie delle parole di Bergoglio nella sua autobiografia. Precedenti qui - qui.

“Peccati angelici” e la nuova ortodossia

Nel mio precedente articolo, "L'autobiografia di Papa Francesco, o perché il Papa non dovrebbe essere uno psicoanalista" [qui], ho delineato il problema che si presenta quando qualcuno che esercita l'autorità del Santo Padre basa le sue valutazioni sui fedeli affidati alle sue cure su ipotesi personali circa i loro problemi psicologici, combinate con una tendenza a generalizzare osservazioni individuali (per non parlare di potenziali immaginazioni) a una parte della comunità della Chiesa.

Tuttavia, l'intera situazione, di cui le parole di Papa Francesco nella sua autobiografia sono solo una manifestazione sintomatica, ha dimensioni più ampie. Senza dubbio, ce ne sono molte, ma qui vorrei evidenziarne una.

martedì 28 gennaio 2025

Buona festa di San Pietro Nolasco e ottava di Sant'Agnese!

Buona festa di San Pietro Nolasco e ottava di Sant'Agnese! Ma facciamo i conti anche con il nuovo calendario liturgico.

Oggi circolano molti post oggi su San Tommaso d'Aquino. Il motivo è questo: Il "trio di maniaci" (nella frase di Bouyer) che ha messo insieme il nuovo calendario erano in un bel pasticcio con San Tommaso e altri santi, perché da un lato hanno cercato di assicurarsi che ogni festa ricadesse sul "dies natalis" del santo, ma, dall'altro mano, hanno cercato di sgomberare più celebrazioni possibili dalla Quaresima. Tommaso morì il 7 marzo, che cade in Quaresima, così per il rito moderno di Paolo VI hanno scelto invece la data della traduzione delle sue reliquie, 28 gennaio 1369. Tuttavia, nacque alla vita eterna il 7 marzo, la sua storica, tradizionale e autentica festa, è ancora oggi osservata come tale nel rito romano.
Nell'immagine: Trionfo di san Tommaso d'Aquino, di Benozzo Gozzoli (Louvre, 1470-1475) (particolare)
Riprendo una sua preghiera.

L'Offérimus tibi, Dómine

Si riallaccia al precedente: Suscipe sancte Pater qui qui. Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement conosciamo più a fondo un'altra delle sublimi formule della Messa dei secoli.

L'Offerimus tibi, Dómine

Al centro dell'altare, il sacerdote offre la nuova miscela di acqua e vino. Tenendo il calice all'incirca all'altezza degli occhi e alzando gli occhi alla croce dell'altare, recita la preghiera Offerimus tibi. Quando ha finito, fa il segno della croce con il calice e lo appoggia sul corporale. La preghiera:
Offérimus tibi, Dómine, cálicem salutáris, tuam deprecantes clementiam: ut in conspectu divínae majestátis tuae, pro nostra et totíus mundi salúte, cum odóre suavitátis ascendat. Amen.
Che traduco come:
Ti offriamo, o Signore, il calice della salvezza, supplicando la tua clemenza, affinché esso salga in profumo gradito [con odore di soavità] alla presenza della tua divina maestà, per la nostra salvezza e per quella del mondo intero. Amen.
Mentre il Suscipe Sancte Pater [qui] entra nel rito romano attraverso il rito gallicano, l'Offerimus tibi ha una provenienza ancora più occidentale, quella mozarabica della Spagna.

Quando i tabernacoli avevano le ali

Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement un interessante articolo che ci fa conoscere il ricco simbolismo delle 'colombe eucaristiche', in uso in diverse regioni della Chiesa occidentale, durante l'alto Medioevo.
Quando i tabernacoli* avevano le ali

L'abate Suger fu uno di quegli uomini monumentali le cui vite e personalità sembrerebbero quasi incredibili se non fossero vissuti nell'Europa occidentale durante l'Alto Medioevo. Ben noto oggi come una figura fondamentale nello sviluppo dell'architettura gotica, era in effetti dotato di capacità così diverse e ammirevoli da meritare un appellativo come "uomo del Rinascimento", il che naturalmente solleva la questione del perché questo termine esista, quando così tanti a cui si applica sono antecedenti al Rinascimento. Diciamo semplicemente, quindi, che Suger era un "uomo medievale".

Nato nel 1081 da una famiglia relativamente umile, il giovane Suger mostrò di avere sufficienti capacità intellettuali da essere mandato all'abbazia di Saint-Denis per un'educazione monastica. Salì di grado, diventando infine segretario dell'abate e consigliere fidato del re di Francia. Uomo devoto e colto ma non particolarmente ascetico, Suger lavorò come diplomatico di successo, fu eletto abate, riformò i suoi monaci, scrisse prolificamente su vari argomenti, guidò il re verso la vittoria contro l'imperatore Enrico V (che si ritirò senza combattere), collaborò con Bernardo di Chiaravalle (un altro di quegli "uomini medievali" monumentali), ricostruì la chiesa di Saint-Denis e, come coronamento di una vita già straordinaria, governò - e molto abilmente - la Francia come reggente mentre il re era via per la Crociata. Un cristiano meno abbiente avrebbe potuto provare quella rovinosa sete di potere dopo due anni sul trono, ma quando il re tornò nel 1149, Suger gli consegnò la corona e tornò alla sua vita abbaziale, che terminò, dopo una malattia, nel 1151. Una cosa che l'abate Suger non comprese mai adeguatamente, e a sua discolpa, pochi lo compresero fino alla metà del ventesimo secolo, fu il beneficio spirituale che si poteva ottenere impiegando vasi mediocri,  banali, materialmente poveri o esteticamente bizzarri nell'adorazione del Dio Altissimo. In effetti, i suoi pensieri al riguardo erano decisamente premoderni:

lunedì 27 gennaio 2025

Come Internet sta salvando la Chiesa cattolica dall'autodistruzione

Nella nostra traduzione da Catholic Herald il riconoscimento e l'incoraggiamento per il nostro quotidiano impegno. Viene dall'orizzonte anglofono e a questo si riferisce; ma ovviamente vale anche per noi. Questo blog, ad esempio, ha una media di circa 8.000 visitatori al giorno. Ricevo alcuni riscontri via mail; ma la maggior parte segue senza commentare. Ne ho avuto conferma partecipando a Conferenze e incontri, in occasione dei quali ho ricevuto, da persone completamente sconosciute, molti attestati di stima e riconoscimento del nostro impegno pionieristico: ormai quasi ventennale, con oltre 15.000 articoli e 23.282.978 visitatori, ad oggi.

Come Internet sta salvando la Chiesa cattolica dall'autodistruzione

Uno dei fenomeni più straordinari degli ultimi dieci anni è stata la crescita esponenziale della spiritualità cattolica su Internet sotto forma di podcast e altre trasmissioni.
Thomas Casemore ha recentemente descritto su questa rivista la sorprendente crescita dei podcast religiosi in generale e di quelli cattolici in particolare.
La maggior parte delle persone non sarà a conoscenza dello straordinario successo che ha avuto Padre Mike Schmidt quando, nel 2021, ha offerto l'opportunità di leggere la Bibbia in un anno tramite la sua app "Ascension". Da allora è stata scaricata oltre 700 milioni di volte. La sua app complementare, il Rosario in un anno, ha raggiunto un milione di download entro quattro giorni dal suo lancio il 1° gennaio 2025.
Voci influenti hanno iniziato a richiamare l'attenzione del pubblico sulla Chiesa nella ricerca di significato e di morale.
Autori come Tom Holland (come suggerisce Casemore) hanno riproposto la tesi secondo cui la fede cattolica costituisce il fondamento dei valori della nostra civiltà.
Tali autori stanno cercando di convincere i cittadini occidentali non allineati religiosamente che gli aspetti della libertà civica che più apprezzano sono forniti dalla fede. Ciò dovrebbe indurli a riconsiderare il loro viscerale automatico rifiuto del cristianesimo. Agiscono come una specie di antidoto ai più rumorosi ed energici apologeti atei che insistono in questo rifiuto.
Altrettanto importante: scrittori come Rod Dreher stanno combattendo la politicizzazione della fede. Nel suo nuovo libro "Living in Wonder", Dreher fornisce la prova che il soprannaturale è l'antidoto al vuoto pragmatismo materialistico della cultura illuminista.
Nuove iniziative aprono costantemente nuovi orizzonti su Internet.

Uno degli ex autori dei discorsi di Donald Trump, Joshua Charles, ha lanciato “Eternal Christendom” con l'obiettivo di dare alle nuove generazioni accesso alla Grande Tradizione e in particolare alle presentazioni registrate e visive dei Padri della Chiesa.

E (dichiarando un interesse), canali YouTube come "Catholic Unscripted" (in cui, pur con una sfumatura diversa, ho una piccola parte), stanno crescendo rapidamente, attirando un pubblico sempre più numeroso che cerca persone che parlino con loro mentre navigano nelle rapide della ricerca o della riscoperta della fede, all'indomani del brutalismo secolare postmoderno e delle post-verità degli ultimi decenni.

Parte dell'interesse per i podcast cattolici deriva tuttavia dal clima di paura che si è diffuso nella Chiesa nell'ultimo decennio.

Il Catholic Herald, solo pochi giorni fa, ha documentato l'ultima vittima episcopale, che ha coinvolto il vescovo di Frejus-Toulon, alle cui dimissioni è stata chiesta dal papa] [vedi  senza dimenticare mons. Viganò qui].

Un sacerdote che ha ritenuto di dover parlare in condizioni di anonimato ha commentato: "Al vescovo Rey piaceva paragonare la sua diocesi a un giardino dove tutti i fiori fioriscono. A mio parere, il vescovo Rey è penalizzato per aver fatto qualcosa; io stesso non vorrei che un vescovo facesse alcune delle cose [che ha fatto]; altre le farei. Ma lui è penalizzato per aver fatto qualcosa mentre il resto dei suo confratelli sono diventati tecnocrati amministrativi che amministrano il declino.
"Ha avuto molto successo in molti modi, e quando le cose sono andate male, non ha mai nascosto nulla sotto il tappeto. Non si è mai posto il problema di nascondere gli abusi del clero. Ha sempre gestito queste cose in modo molto severo."
Mons. Rey ha rassegnato le sue dimissioni senza aggiungere altro commento se non questo: «Di fronte a incomprensioni, pressioni e polemiche che sono sempre dannose per l'unità della Chiesa, il criterio ultimo di discernimento per me resta l'obbedienza al Successore di Pietro».

La rimozione dei vescovi è limitata a quelli di idee conservatrici.

Al vescovo Strickland sono state chieste le dimissioni 18 mesi fa [qui]. Si è diffusa la percezione che sia i vescovi che i preti, in particolare se non sono progressisti in materia di fede e sessualità, sarebbero più sicuri e meno vulnerabili se mantenessero un discreto silenzio.

L'arcivescovo Sheen aveva previsto che qualcosa del genere sarebbe accaduto e aveva invocato i laici affinché proteggessero la Chiesa.
“Avete la mente, gli occhi e le orecchie per salvare la Chiesa. La vostra missione è di fare in modo che i preti agiscano come preti, i vostri vescovi agiscano come vescovi e i religiosi agiscano come religiosi.”
In effetti, voci laiche si sono prefissate di fare proprio questo nel mondo dei podcast.

Henry Weston di Life Site News ha un pubblico di 69.000 persone; Trent Horne (il Concilio di Trento) ne ha 195.000; Matt Fradd, un australiano schietto che si è trasferito negli Stati Uniti, gestisce "Pints ​​with Aquinas" e ha un pubblico di 644.000 persone. Il vescovo Barron ha oltre 500.000 iscritti per ricevere le sue riflessioni quotidiane via e-mail, mentre il dottor Taylor Marshall, un ex pastore episcopale diventato autore e commentatore cattolico, ha un pubblico di 1,2 milioni.

Si potrebbe forse sostenere che se la Chiesa cattolica volesse praticare un dialogo più diversificato e inclusivo con se stessa, includendo i laici, allora il processo di sinodalità sta già avvenendo online sotto forma del mondo dei podcast cattolici. Uomini e donne, laici e clericali, conservatori e progressisti, hanno il loro pubblico, che sta crescendo.

Ce n'è per tutti i gusti cattolici, dall'evangelizzazione all'apologetica, fino al Daily Office, oltre, naturalmente, al giornalismo cattolico tradizionale, come quello offerto dal Catholic Herald.

Quando Mao Tse Tung consigliò di lasciar sbocciare mille fiori, non immaginava che avrebbe descritto anche l'esplosione della spiritualità cattolica su Internet.
(Il vescovo Barron è famoso per il suo ministero online | Getty)

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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La ghianda e la quercia / In difesa della crescita e della maturazione liturgica, con spunti di Newman, Tolkien e altri spiriti affini

Nella nostra traduzione da Tradition and Sanity un interessante articolo di Peter Kwasiewski in difesa della crescita e della maturazione liturgica, con spunti di Newman, Tolkien e altri spiriti affini.

La ghianda e la quercia
In difesa della crescita e della maturazione liturgica,
con spunti di Newman, Tolkien e altri spiriti affini


Nell'immagine: La quercia Tamme-Lauri: l'albero più antico dell'Estonia.

Il genio del cattolicesimo sia nella teologia che nel culto è stato quello di aggiungere , non di distruggere ; e le modifiche hanno solitamente assunto la forma di potature. Potare significa tagliare i rami già presenti, non tagliare l'albero e piantarne uno nuovo. Una fiducia nella guida della Chiesa da parte dello Spirito Santo dovrebbe estendersi a tutto ciò che la pietà dei cattolici ha coltivato nel corso dei secoli, in particolare quando tocca i sacri misteri.(1)

domenica 26 gennaio 2025

La Garde: l'abbazia francese diventata troppo piccola per l'aumento delle vocazioni

Le comunità tradizionali, nonostante tutto, continuano a crescere. Accade in Francia. Nella nostra traduzione da El Debate la notizia e i dettagli. I monaci benedettini costruiscono, spesso con tecniche medievali, un nuovo monastero tipico del XXI secolo.

La Garde: l'abbazia francese diventata troppo piccola 
per l'aumento delle vocazioni

Nel mezzo della campagna francese, nella regione del Lot-et-Garonne , sorge l'Abbazia di Sainte-Marie de la Garde, comunità benedettina che sta portando avanti un ambizioso progetto di espansione. Questo sforzo mira anche a far rivivere la tradizione del 'monaci costruttori', una pratica che risale al Medioevo e che ha lasciato un segno indelebile nell'architettura europea.

L'iniziativa, segnalata dal National Catholic Register qui, nota come “Grande Progetto di Speranza”, è iniziata nel maggio 2023 con la costruzione di un chiostro, di un campanile e di alloggi per i monaci. Le fasi successive prevedono la realizzazione di una chiesa abbaziale, di una cripta, di un complesso alberghiero, di una sala congressi e di un'infermeria.

Domenica terza dopo l'Epifania

Ripubblico per i nuovi lettori, ma anche per tutti noi, per ripercorrere ogni volta l'anno liturgico con fedeltà e sempre ulteriore approfondimento. 

Dominica tertia post Epiphaniam

Ps. 96, 7-8  - Adoráte Deum, omnes Ángeli eius: audívit, et laetáta est Sion: et exsultavérunt fíliae Iudae.
Ps. 96, 1 - Dóminus regnávit, exsúltet terra: laeténtur ínsulae multae. Glória Patri…
Ps. 96, 7-8 - Adoráte Deum, omnes Ángeli eius…
Sal. 96, 7-8 - Adorate Dio, voi tutti Angeli suoi: Sion ha udito e se ne è rallegrata: ed hanno esultato le figlie di Giuda. Sal. 96, 1 - Il Signore regna, esulti la terra: si rallegrino le molte genti. Gloria al Padre…
Sal. 96, 7-8 - Adorate Dio, voi tutti Angeli suoi…

L'instabilità della festa di Pasqua provoca quasi tutti gli anni un cambiamento nell'ordine secondo il quale si presentano nel Messale le domeniche che seguono. 
La Settuagesima risale spesso fino a gennaio, e talvolta avviene perfino che la Quinquagesima precede la festa della Purificazione. Di conseguenza, l'Ufficio delle ultime quattro Domeniche dopo l'Epifania può essere rinviato ad altra epoca del ciclo liturgico.

sabato 25 gennaio 2025

Mons. Richard Williamson

Mons. Richard Williamson risulta ricoverato in ospedale a seguito di una emorragia cerebrale: ha ricevuto i sacramenti. 
Consacrato vescovo nella celebre giornata del 1988 da Mons. Lefebvre.
Ho avuto occasione di conoscerlo personalmente e confessarmi da lui nella Cappella della FSSPX di Via Urbana. 
Preghiamo per lui.

Il Suscipe Sancte Pater

Precedente qui. Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement ancora una volta un magnifico commento per una preghiera sublime.

Il Suscipe Sancte Pater

Dopo il Credo, il sacerdote inizia la cosiddetta Messa dei fedeli con il Rito dell'Offertorio. Nel Messale tradizionale questo rito consiste in diverse preghiere, aggiunte alla liturgia di Roma da fonti gallicano-transalpine intorno al XIV secolo. Lo stile di queste preghiere è più fiorito e poetico di quello che Adrian Fortescue chiama "il genio del Rito romano originale", che caratterizza come "quasi spoglio" in confronto alla "retorica esuberante dell'Oriente" e ad altre tradizioni liturgiche. [1] Tuttavia, queste aggiunte gallicane sono più un innesto arricchente piuttosto che un'inserzione aliena. Le preghiere forniscono anche un'eccellente sintesi della teologia eucaristica.
La prima preghiera, con la quale il sacerdote offre a Dio il pane, è il Suscipe Sancte Pater, la cui prima versione compare per la prima volta nel libro di preghiere di Carlo il Calvo (823-877).

Interpretare la Sacra Scrittura e la Santa Liturgia nel contesto della tradizione cristiana

Nella nostra traduzione da Remnant una stupenda critica alla falsa mentalità moderna del progresso applicata agli studi liturgici, perfettamente centrata. Qui l'indice degli articoli sulle recenti restrizioni alla Liturgia tradizionale.

Per quei cattolici che si sforzano di rimanere fedeli alla Tradizione cristiana, l'atteggiamento dei "riformatori" responsabili della sostituzione della liturgia cattolica romana è sia scandaloso che incomprensibile. E tuttavia, ci sono alcune premesse alla base di questo atteggiamento che possono evidenziarsi attraverso un'analisi attenta. L'essenza, tuttavia, rimane la stessa: la mentalità distintamente moderna che considera tutto ciò che è più nuovo come necessariamente superiore a ciò che è più vecchio. Indubbiamente, abbiamo a che fare qui con lo spirito stesso dell'anti-Tradizione.

L'errore dello storicismo e la rivoluzione liturgica
In uno dei suoi ponderosi articoli dedicati alla posizione del sacerdote durante la lettura dell'epistola e del Vangelo nel contesto liturgico, il dott. Peter Kwasniewski ha descritto l'interpretazione errata proposta da un seguace della riforma liturgica postconciliare:

venerdì 24 gennaio 2025

“Il cielo e la terra passeranno…” / Il cerchio del tempo si chiude: una lezione dalla liturgia

Non smetteremo mai di imparare e nutrirci degli incomparabili tesori della Liturgia tradizionale. Nella nostra traduzione da Tradition & Sanity un sapiente articolo di Peter Kwasniewski sul profondo legame/armonia tra fine e inizio dell'anno liturgico.

“Il cielo e la terra passeranno…”
Il cerchio del tempo si chiude: una lezione dalla liturgia

Nel rito romano classico, la messa dell'ultima domenica dopo Pentecoste e la messa della prima domenica di Avvento contengono pericopi evangeliche parallele sulla fine del mondo.

Questi Vangeli contengono una serie di versetti sorprendenti che sembrano più rilevanti che mai: un abominio di desolazione nel luogo santo, l'avvertimento contro falsi Cristi e falsi profeti così persuasivo o potente che tenteranno persino gli eletti a sviarsi; la menzione della venuta di Cristo dall'oriente, spesso menzionata dai padri della Chiesa come una delle ragioni per cui adoriamo rivolti verso oriente, "nell'attesa della beata speranza e dell'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo" (Tito 2:13); ma soprattutto, nelle loro affermazioni conclusive, che corrispondono esattamente.

giovedì 23 gennaio 2025

Colligite Fragmenta – Seconda domenica dopo l’Epifania

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente qui.

Colligite Fragmenta –
Seconda domenica dopo l’Epifania


La Santa Chiesa, sapendo che abbiamo bisogno di più di un giorno per riflettere sulle manifestazioni della natura divina di Cristo, ha evidenziato tre eventi miracolosi in una catena di giorni santi correlati. Ciò non è stato completamente cancellato nel calendario post-conciliare, ma è notevolmente oscurato dalla destrezza di collocare l'Epifania in questa o quella domenica, dalla fine della stagione di Natale e dall'improvvisa introduzione del "Tempo Ordinario" al posto del Tempo dell'Epifania, leggendo le Nozze di Cana solo nell'"Anno C" del nuovo Lezionario. C'è un'atmosfera sterile e distaccata nel Novus Ordo. Come ha scritto Joseph Ratzinger in La festa della fede sulla riforma e il tempo liturgico:

La posizione del Collegium sulla tradizione

Nella nostra traduzione da OnePeterFive continuiamo la pubblicazione in serie del nuovo libro del dott. Edward Schaefer A Simple Man's Case for Tradition. Si tratta di un'eccellente introduzione al mondo Tradizionale e fornisce un modo semplice di presentarlo ai confratelli cattolici che cercano risposte più profonde alla crisi e alle domande odierne. Negli USA, i proventi della vendita del libro aiutano anche a promuovere il Collegium Sanctorum Angelorum, uno dei soli due college cattolici tradizionali. I nostri amici nordamericani sono molto attivi. Sarà di grande utilità anche per noi.

Leggi l'Introduzione
Cap. 2 -  La nuova Messa
Cap. 3 - Il latino
Cap. 8 - Dai loro frutti li riconoscerete
Cap. 9 - Ubi Caritas
Epilogo - La posizione del Collegium sulla tradizione

Il caso di un uomo semplice a favore della tradizione –
La posizione del Collegium sulla tradizione

Epilogo
Questo libro non fornisce raccomandazioni specifiche su come si dovrebbe vivere la fede, se non quella di sottolineare che la tradizione dovrebbe essere una parte importante di tale processo. Tuttavia, abbracciare la tradizione nella Chiesa oggi è una sfida, perché l'insegnamento e la pratica tradizionali vengono soppressi e coloro che abbracciano la tradizione vengono oppressi.

Questa sfida è avvertita anche al Collegium, a causa della dedizione dell'istituzione alla tradizione. Le deliberazioni della facoltà su come perseguire la tradizione hanno portato al documento di posizione riportato di seguito, che fornisce riflessioni sull'autorità magisteriale, la virtù dell'obbedienza, la messa latina tradizionale, la responsabilità del clero e dei laici riguardo alla messa latina tradizionale e il motu proprio Traditionis Custodes. Servirà come base per le decisioni da prendere sul modo migliore per procedere nella nostra ricerca della verità e abbracciare la tradizione in tale ricerca.

mercoledì 22 gennaio 2025

Iran: quale futuro per il Paese e quale ruolo dell’Occidente?

Come sta evolvendo lo scacchiere internazionale anche in rapporto ai nuovi assetti politico-economici ma anche socio-antropologici che si vanno dipanando. Qui l'indice della situazione mediorientale.
Iran: quale futuro per il Paese e quale ruolo dell’Occidente?

Roma, 11 Gen. 2025 - Quale futuro per l'Iran? Cosa deve fare l'occidente per ottenere, finalmente, una svolta democratica in Iran? Questa domanda è quella che si pongono tutte le cancellerie europee e dei Paesi occidentali. La novità, rispetto solo a pochi mesi fa, è che l'Iran ha perso di colpo tutta la sua influenza nell'area mediorientale. L'Iran è stato per oltre 45 anni l'attore regionale più importante del Medio Oriente. La sua influenza nell'area era superiore all'Egitto, Israele e anche Arabia Saudita e Turchia.
In pochi mesi questa supremazia regionale è svanita. L'Iran ha superato nei decenni scorsi difficoltà enormi quali la guerra decennale con l'Iraq di Saddam Hussein, ma è sempre riuscita a tenere testa a Israele. Adesso ci troviamo davanti ad un Paese fortemente contestato al suo interno dai giovani, specialmente le giovani donne, che non accettano più l'oppressione del regime degli ayatollah e un paese debolissimo a livello politico e militare nell'area.

Capitolo 9 / Ubi Caritas

Nella nostra traduzione da OnePeterFive continuiamo la pubblicazione in serie del nuovo libro del dott. Edward Schaefer A Simple Man's Case for Tradition. Si tratta di un'eccellente introduzione al mondo Tradizionale e fornisce un modo semplice di presentarlo ai confratelli cattolici che cercano risposte più profonde alla crisi e alle domande odierne. Negli USA, i proventi della vendita del libro aiutano anche a promuovere il Collegium Sanctorum Angelorum, uno dei soli due college cattolici tradizionali. I nostri amici nordamericani sono molto attivi. Sarà di grande utilità anche per noi.

Leggi l'Introduzione
Cap. 2 -  La nuova Messa
Cap. 3 - Il latino
Cap. 8 - Dai loro frutti li riconoscerete

Il caso di un uomo semplice a favore della tradizione –
Capitolo 9 / Ubi Caritas

Il Giovedì Santo, durante la cerimonia della Lavanda dei Piedi, viene cantata l'antifona Ubi caritas at amor, Deus ibi est (Dove c'è carità e amore, lì c'è Dio).

Attraverso questa antifona, siamo portati a contemplare l'amore di Cristo mentre si umiliava per lavare i piedi dei suoi discepoli, un amore cheil giorno successivo sarebbe stato consumato dal suo sacrificio sulla Croce. Inoltre, mentre Cristo lavava i piedi ai suoi discepoli, ricordò loro: "Vi ho dato un esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi". [1] In effetti, la carità è la più grande virtù. [2] San Paolo chiama la carità "il vincolo della perfezione", [3] perché più perfetta è la nostra carità, più ci avviciniamo a Dio: Ubi caritas et amor, Deus ibi est.

martedì 21 gennaio 2025

C’è ancora speranza per un cattolicesimo politico antirivoluzionario e non prono al modernismo

Fine del ventennio globalista, a partire dal "buon senso comune", espressamente citato nel discorso inaugurale? Appena insediatosi,  Trump firma 78 decreti tra i quali quelli per la soppressione della folle ideologia gender, dello ius soli, dell'adesione agli Accordi di Parigi (climatismo e ideologia green) e dell'adesione degli USA all'OMS (vaccinismo e medicalizzazione della società). Con questa significativa inversione rispetto all'Agenda 2030 e conseguenze, a partire dagli USA, sembra finita l'era del dominio "Soros + World Economic Forum". Ma il "Ventennio globalista" non è ancora finito in UE e tocca a noi, cittadini che hanno resistito negli anni peggiori della pandemia, indicare la strada anche agli altri che pian piano stanno aprendo gli occhi. Qui da noi ci sono ancora le "Sinistre globaliste" e le "Destre della Sinistra" che si sono dimostrate funzionali al regime globalista. Dobbiamo ancora Resistere... Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Il testo che segue, sul Vice in sintonia, è molto interessante. Lo riprendo in uno scritto di Antonio Mattatelli.

C’è ancora speranza per un cattolicesimo politico
antirivoluzionario e non prono al modernismo

James Vance Nuovo vice Presidente degli U. S. A.
J. D. Vance è cresciuto in un ramo "conservatore ed evangelico" del protestantesimo.
Nel settembre 2016, non era "un partecipante attivo" in nessuna particolare denominazione cristiana, ma stava "pensando molto seriamente di convertirsi al cattolicesimo".
Il 28 agosto 2019, festa di sant’Agostino, Vance è stato battezzato e confermato nella Chiesa cattolica in una cerimonia presso il priorato di St. Gertrude a Cincinnati, Ohio. Scelse Agostino d'Ippona come santo della sua cresima.
Vance ha detto di essersi convertito perché "si è convinto nel tempo che il cattolicesimo era vero [...] e Agostino mi ha dato un modo per comprendere la fede cristiana in modo fortemente intellettuale", descrivendo ulteriormente l'influenza della teologia cattolica sulle sue opinioni politiche.