Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 7 aprile 2013

Sentiremo più parlare di pentimento?

Aggiornamento sulla Ferula, sintetizzato da Fides et Forma, ripreso anche da Le Forum Catholique:
La ferula di Scorzelli non è altro che l'espressione del revisionismo la rivincita di Servaes, proclamato innanzi al mondo nel 1965. Servaes è stato il realizzatore, nel 1919, di una Via Crucis che esprime una deformazione dei corpi come ribellione alle forme delicate dell'impressionismo francese, condannata - insieme allo stile della relativa scuola artistica - da Benedetto XV col Decretum damnantur sacrae imagines cuiusdam novae scholae pictoricae del 30 marzo 1921.
È vero che questa ferula grazie all'uso cui è stata destinata per molti anni ha un po' perso il suo significato originale nell'immaginario collettivo sostituito dal simbolo del pontificato di Giovanni Paolo II.
Tuttavia è significativo che Papa Francesco abbia scelto un anello del pescatore appartenuto a Mons. Pasquale Macchi, già segretario di Paolo VI... È curioso che il ritorno di questo anello sia legato all'uscita dal sarcofago di un'altra mummia cardinalizia il Cardinal Re, che ha suggerito al Papa l'idea. E Bergoglio l'ha scelto perché la sua dimensione estetica è strettamente legata all'epoca paolina... epoca di sovversione estetica, epoca iconoclasta per eccellenza.
Da Vatican Insider:
Francesco prende possesso della cattedra di vescovo di Roma impugnando il pastorale di Paolo VI, una croce astile d'argento con raffigurato Cristo, invece della ferula d'oro di Pio IX che ha utilizzato in questi primi giorni del Pontificato. Giovanni Paolo II ha sempre usato il pastorale di Papa Montini nei 27 anni del suo Pontificato. Benedetto XVI dopo un paio d'anni era invece tornato alla ferula che è il simbolo del ministero petrino, mentre il pastorale (anche se in realtà è una croce astile) avvicina il vescovo di Roma agli altri vescovi. "Dio non è mai lontano e se torniamo a Lui, è pronto ad abbracciarci", spiega Bergoglio. Infatti, "la pazienza di Dio deve trovare in noi il coraggio di ritornare a Lui, qualunque errore, qualunque peccato ci sia nella nostra vita: nel sentire il mio peccato, nel guardare il mio peccato io posso vedere e incontrare la misericordia di Dio, il suo amore e andare da Lui per ricevere il perdono".
Osservazioni di Chiesa e post-concilio:

In realtà non si tratta di un pastorale, ma di una ferula pontificalis, detta anche Croce piscatoria, perché - a differenza del pastorale dei vescovi, ricurvo a sottolineare la loro dipendenza: la coarctatam potestatem, quod curvatio baculi significat (San Tommaso) -, reca in sommità la Croce, anzi il Crocifisso, anche se Paolo VI la usava come un pastorale. Mi pare un segnale in più. Non tanto per il pauperismo dell'argento, che comincia a diventare esibizionista, quanto per l'abbandono persino della ferula del precedente pontefice e perché si tratta di quella ripristinata da Paolo VI da lui commissionata per la chiusura del Concilio. In ogni caso quella Croce con le braccia orizzontali con la curvatio verso il basso mi ha sempre fatto una brutta impressione. So che è un dato soggettivo, ma non posso farci nulla.

Questo Papa parla molto di perdono misericordia tenerezza. Non ricordo di avergli mai sentito usare una volta la parola pentimento... Momentanea omissione o buonismo conciliarista?

89 commenti:

Amicus ha detto...

Il 'Vescovo (Papa) di Roma' Francesco al Laterano oggi ha detto:
"lasciamoci avvolgere dalla misericordia di Dio; confidiamo nella sua pazienza che sempre ci dà tempo".
(http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/papa-pope-el-papa-san-giovanni-vescovo-obispo-bishop-23889/).

A me non risulta che la pazienza di Dio ci dia sempre tempo: al contrario, Egli ci ha detto che sarebbe venuto all'improvviso:
“Ma se questo servo malvagio dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a bere e a mangiare con gli ubriaconi, arriverà il padrone quando il servo non se l'aspetta e nell'ora che non sa, lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che gli ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti”. (Mt 24, 48-51)
“Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà?” (Lc 12, 19-20)
“Quindi, miei cari, obbedendo come sempre ... attendete alla vostra salvezza con timore e tremore”. (Fil 2,12)

Che si fa, si addormentano i peccatori con pericolose illusioni?

Anonimo ha detto...

sicuramente buonismo conciliarista mic.
Sta aspettando la tua tradizionale cattiveria!

Vedo preoccupata anche te, come Luisa. E la tua preoccupazione è direttamente proporzionale alla mia tranquillità

Anonimo ha detto...

. In ogni caso quella Croce con le braccia orizzontali con la curvatio verso il basso mi ha sempre fatto una brutta impressione.
a)E' la Croce giansenista, contro il cui uso Sant'Alfonso Maria de' Liguori ha scritto tanto;
b)linea dritta che si incrocia con linea curva, a parte che disegna un triangolo non euclideo, con per base spicchi di circonferenza, ha tanti significati esoterici ed altro che non voglio neppure dire.

Anonimo ha detto...

In più c'è la parabola del fico sterile e dei vignaioli che intercedono per ottenere questa famosa pazienza....ma passato un anno inutile "lo taglierò".
Sempre più perplesso, in più s'è aggiunto l'antico pastorale curvo e nuovamente, oggi, questo rapporto "vescovo e popolo" più volte espressamente richiamato.

Anonimo ha detto...

- Pastorale con significati esoterici,
- croce pettorale con significati esoterici,
- abbandono dell'abito corale (perché tale è la mozzetta rossa del papa, un abito corale...) anche oggi in un giorno molto solenne il papa è apparso semplicemente in bianco

Stiamo messi coi fiocchi!

Amicus ha detto...


Significative novità nelle parole del card. Vallini a Francesco I nell'atto della presa di possesso della sua Cattedra lateranense:
"Prima, infatti, il cardinale di Roma diceva al nuovo Papa: «Come il vignaiolo che sorveglia dall’alto la vigna, sei posto in posizione elevata per governare e custodire il popolo che ti è affidato». Oggi, invece, il cardinale Agostino Vallini dovrà dire, leggendo un testo del tutto nuovo, che il Papa da questo «luogo eletto presiede nella carità tutte le Chiese e con ferma dolcezza tutti guida sulle vie della santità»."
(http://www.paolorodari.com/2013/04/07/carita-nel-rapporto-con-le-chiese-il-papa-al-laterano-cambia-il-rito-e-tende-la-mano-agli-ortodossi/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+PalazzoApostolico+%28Palazzo+Apostolico+-+Diario+Vaticano+di+Paolo+Rodari%29).

Da "governare" (= potestà di giurisdizione) si passa a "presiedere" (come un primus inter pares).
Così, quando si rivolgerà a Napolitano, potrà chiamarlo "caro collega"...

Japhet ha detto...

"governare" (= potestà di giurisdizione) si passa a "presiedere"

----------------

Un Papa senza giurisdizione?
Che Papa è?

Anonimo ha detto...

Oggi, invece, il cardinale Agostino Vallini dovrà dire, leggendo un testo del tutto nuovo, che il Papa da questo «luogo eletto presiede nella carità tutte le Chiese e con ferma dolcezza tutti guida sulle vie della santità».

Sapete chi è che ha scritto il nuovo testo?
Si può modificare qualcosa di così serio senza fornirne nemmeno le ragioni, teologiche, innanzitutto?
Cosa si intende per "tutte le Chiese": le Chiese locali o anche le Confessioni eretiche, impropriamente definite Chiese?

Alessandra ha detto...

Questo sarà il Papa di tutti coloro che detestano il Ministero Petrino,Lui vuole essere solo vescovo? Tornasse da dove è venuto, noi a Roma Vogliamo il Papa che Governa La santa chiesa no uno che presiede soltanto nella carità ma che custodisca il gregge a lui affidato se vuole fare il vescovo di una chiesa particolare scelga qualsiasi diocesi che gli aggrata ma non disctrugga la Chiesa e il Papato.

da MiL ha detto...

... Come è possibile allora che ora si ritorni al Pastorale usato dal Ven.Paolo VI e dal Beato Giovanni Paolo II senza avvertire un pessimo presagio di veder cancellati 8 anni di un pontificato nei quali Benedetto XVI ha tentato, seppur con molti limiti, di riportare sane tradizioni anche nell'uso della ferula?
Perché la mitria di Benedetto XVI nello stemma si e la ferula no?
Benedetto XVI aveva dato ampia spiegazione al cambiamento, Lei Santo Padre non ritiene opportuno dai ai fedeli alcuna spiegazione, è un Suo diritto "il Papa può fare quello che vuole" continuano a ripeterci, ma ci sono delle domande altrettanto legittime che non possiamo non fare: quando cesseranno tutti questi "esperimenti" e come termineranno?
Dobbiamo attenderci che ogni Papa che viene cambierà sfondi e scenari, usi e costumi a seconda dei propri personalismi?
Ma soprattutto perché dare sempre quell'impressione che il papato debba per forza cambiare?
Un Papa dovrebbe anche pensare ai tempi mediatici che viviamo, ai cori di voce che si alzano, non si può rischiare di alimentare le tifoserie di pro e di contro.
Benedetto XVI era riuscito ad incanalare tutta la Chiesa su due aspetti fondamentali:
a - il senso della Liturgia con la Riforma del Concilio (la Sacramentum Caritatis che fine farà, è già stata cestinata?
Non doveva essere messa in pratica?), da celebrarsi in modo uniforme in tutte le Diocesi e come la celebrava il Papa;
b - la vera ed autentica interpretazione del Concilio ripulita da quel "post-concilio" arricchito da certa creatività devastante sia dottrinale- catechetica quanto liturgica.
Per carità, il cambiamento di una ferula non porta devastazione, ma posta in questi termini non è forse una mancanza di rispetto al "caro fratello" Benedetto XVI, e un tentativo sbrigativo a volerne cancellare la memoria?
Ci auguriamo di essere smentiti quanto prima ".

Anonimo ha detto...

siamo messi coi fiocchi!!!
Signore abbi pietà della tua Chiesa che ha scartato la Pietra...quando ridiverrà testata d'angolo?
E l'Edificio si sgretola sotto i nostri occhi attoniti, sotto gli occhi plaudenti del mondo, e crolla.

Anonimo ha detto...

e' grave perché a quanto pare quel testo è inserito nella liturgia papale...e quindi studiato e voluto. Molto significativo. Fa pensare in una svolta sempre più in direzione collegiale, come ben dice Rodari.

Amicus ha detto...

Qui il libretto della celebrazione di oggi al Laterano, in PDF., a cura ovviamente del competente Ufficio Liturgico vaticano: le parole incriminate da pronunciarsi dal card. Vicario sono a pag. 7:
http://www.vatican.va/news_services/liturgy/libretti/2013/20130407-libretto-cathedra-romana.pdf

Amicus ha detto...

"Si può modificare qualcosa di così serio senza fornirne nemmeno le ragioni, teologiche, innanzitutto?"

Beh, cara Mic, lo sai meglio di me: è l'autocoscienza del soggetto-Chiesa che si evolve nell'ermeneutica della continuità verso il sol dell'avvenire. E che come tale, non ha da render conto a nessuno, tanto meno a quei tardigradi tradizionalisti con la 'fissa' di una verità immutabile ed oggettiva, esterna al soggetto pensante...

Cesare Baronio ha detto...

Evidentemente la ferula paolina rappresenta la coarctata potestas di Nostro Signore, sinché rimane nelle mani di Bergoglio.

Anonimo ha detto...

La "salvezza per tutti". Rahner e l'inferno vuoto di von Balthasar. Sarebbe bello se fosse vero, ma sappiamo che è sbagliato.

Anonimo ha detto...


http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/papa-el-papa-pope-francesco-francis-francisco-23895/

Queste testimonianze di parroci credo ci debbano far riflettere bene sul fatto ke questo uomo sta' facendo in pieno cio' ke vuole il Signore ovvero sta facendo innamorare la gente di Cristo !!!!

Stefano78 ha detto...

Il post lo sento in sintonia anche con le mie riflessioni.

Ma, come scritto GIUSTAMENTE nel post precedente, la devastazione in cui viviamo, anche socialmente, è diretta conseguenza delle deformazioni e dei sacrilegi. Più si andrà avanti su questa strada, più si vedrà aggravare la situazione.

Purtroppo sperimenteremo su noi stessi che la "pazienza di Dio", certamente infinita, non è più o meno infinita della sua Giustizia...e che come Gesù stesso ha rivelato a Santa Faustina: "Se fuggono davanti al Mio Cuore misericordioso, cadranno nelle mani della Mia giustizia. Dì ai peccatori che li attendo sempre, sto in ascolto del battito del loro cuore per sapere quando batterà per Me. Scrivi che parlo
loro con i rimorsi di coscienza, con gli insuccessi e le sofferenze, con le tempeste ed i fulmini; parlo con la voce della
Chiesa, e, se rendono vane tutte le Mie grazie, comincio ad
adirarMi contro di essi, abbandonandoli a se stessi e dò loro quello che desiderano"

Anonimo ha detto...

Non mi pare che nell'omelia del Santo Padre di ieri pomeriggio al Laterano vi sia nulla di dottrinalmente erroneo, anzi in alcuni passaggi mi ha ricordato ciò che scriveva Santa Teresa di Lisieux che è anche Dottore della Chiesa. Attenzione: questo Papa non ha nulla a che vedere con Rhaner e Von Balthasar riguardo all'inferno...vuoto. Tuttavia sarei tanto curioso di sapere quale sarà l'impressione di Papa Francesco quando si recherà, se ci andrà, a San Giovanni Rotondo, cosa dirà di quell'orribile e opulenta cripta dove è stato allocato il "povero" frate di Pietrelcina? Cosa dirà dei francescani cappuccini? Rileggendo le Fonti Francescane ho proprio la netta impressione che San Francesco d'Assisi, se mai fosse vissuto in questi nostri tempi difficili, avrebbe consigliato il Papa a mantenere la Ferula. Il "pastorale" di Paolo VI francamente è orribile a vedersi. Povertà o pauperismo? Si può amare la povertà evangelica anche portando una Ferula d'oro ma questa insistenza del Papa a volersi definire solo "vescovo" non mi è chiaro ma noto l'entusiasmo che provoca nelle menti più progressiste e solo questo basterebbe per capire in quale direzione detti progressisti vorrebbero che andasse l'attuale pontificato. Temo che Papa Francesco lascerà a bocca asciutta e tanto delusi i modernisti nostrani.
giò

Anonimo ha detto...

Durante la Santa Messa di ieri,al momento della Consacrazione,il vescovo di Roma Bergoglio ha recitato la formula"per tutti" e non "per molti"come aveva disposto il Papa emerito. Altro preoccupante segno di rottura...

Anonimo ha detto...

MI spiace ma a me invece quella croce è molto cara, mi aspettavo che Papa Francesco la riutilizzasse e ci speravo, sono molto contento di questo.

Emanuele

Stefano ha detto...

L'omelia del Papa è stata molto edificante e "catechetica". Infatti, credo, l'articolo non parla di quello che ha detto...ma di quello che non ha detto, e che non sentiamo praticamente più..

Stefano78 ha detto...

L'omelia del Papa è stata molto edificante e "catechetica"..
Infatti l'articolo, io credo, non fa questioni su quello che ha detto ma su quello che non ha detto... e che non sentiamo più da molto tempo...

Anonimo ha detto...

MI spiace ma a me invece quella croce è molto cara, mi aspettavo che Papa Francesco la riutilizzasse e ci speravo, sono molto contento di questo.

Probabilmente ti è cara perché la associ a Giovanni Paolo II, che non l'ha mai abbandonata, forse perché non era molto attento ai simboli (ricordiamo tutti le liturgie curate (!) da Piero Marini).
A me, già allora, faceva una strana impressione.

bernardino ha detto...

Cara Alessandra, Bergoglio non puo' tornare da dove e' venuto, perche' la combriccola che l'ha nominato (non eletto tramite lo Spirito Santo) non l'ha nominato per essere il Vicario di Cristo Sommo Pontefice, e ce lo ripete in continuazione "egli vuole essere solo vescovo di Roma" e pertanto dice di voler presiedere la chiesa (ormai setta conciliare) nella
carita' e in eguale misura tutte le chiese (e quando dico tutte intendo tutte , di tutte le confessioni e religioni comprese le atee). Questo sara' il (....) di tutti coloro che detestano il Ministero Petrino (ed in special modo Cristo). Noi invece vogliamo quello che dici tu, il vero Papa Vicario di Cristo e Capo della Chiesa Cattolica ed Apostolica che custodisca il gregge a Lui affidato da Cristo, e che non distrugga la Chiesa ed il Papato.
Speriamo che NSGC non ci faccia soffrire ancora a lungo e ci dia il Vero Papa e distrugga questa setta eretica e demoniaca come dice la B. Emmerich o Fatima. La Santa Chiesa deve soffrire molto a causa della sua gerarchia - profezie che si avverano giorno dopo giorno. Ne vedremo ancora delle belle. Nel frattempo NSGC e la Madonna vogliono che recitiamo sempre instancabilmente il S.Rosario tutti i giorni.

Per quello che abbiamo, un grazie senza limite al CONCILIO VATICANO II, CHE HA DISTRUTTO TUTTA LA DOTTRINA CATTOLICA.

Stefano78 ha detto...

...non credo che Giovanni Paolo II non fosse "attento"... Credo più che "altri" fossero "più attenti" di lui... Operando come volevano...E quando la malattia si è fatta avanti, hanno potuto operare anche "meglio"...

bluff ha detto...

Continua il grande inganno del 6 politico, iniziato col cv2.
La salvezza per tutti, senza pentimento e senza conversione nè alcun dolore dei peccati, nè proponimento di commetterli in avvenire. equivale al BLUFF del gatto e volpe che portano Pinocchio al pèaese dei balocchi....per farlo diventare somaro tra i somari, bestia da circo, invece di un vero uomo, serio e RESPONSABILE delle proprie azioni.
Si dimenticherà sempre più l'esame di COSCIENZA, quello con cui la Chiesa per 2000 anni aveva educato le coscienze al discernimento BENE/male, esercizio che per i Santi era quotidiano (mai avrfebbero voluto commettere anche il minimo peccato veniale, per non ferire il Divino Cuore di Gesù....ma oggi si sorvola su tutti i peccati, tanto gesù è buono e perdona tutto ; e così si spingono i peccatori a vivere LUTERANEMENTE: pecca fortiter, perchè più sarai immerso nei peccati, più abbonderà la Graazia che ti salva e -sottinteso- FA TUTTO! ANZI Bergoglio l'ha detto chiaramente: "Gesù ti aspetta, e fa tutto Lui!" ; qui c'è il nocciolo del bluff sèpirituale di questo grande ingannatore, che porta le anime al paese dei balocchi, dove non è richiesto nessuno STUDIO, nessuno sforzo per COLLABORARE CON LA GRAZIA, nessuna mortificazione della carne e dell'ego: tutto facile e liscio, senza spine !
ma Gesù non aveva detto che "larga e comoda è la via della perdizione e molti si incamminano su di essa" ?
....

bluff ha detto...

x Mic: sto dicendo le stesse cose di Bernardino, concordo in pieno con lui, e non capisco perchè il suo commento viene pubblicato e i miei no.

Ricordo al Bergoglio. che S. Agostino dice:

Colui che ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te.

Ma questa verità, il papa del "tutti promossi senza esami" non lo dirà MAI. Mai più inviterà a tornare ad un serio esame di coscienza i cattolici faciloni odierni, piccoli e grandi.
Mai ammonirà di "cercare la PORTA STRETTA": Tutti con lui allegramente andranno al paese dei balocchi, alla rovina dell'anima con grande esultanza, in carrozza e nella VIA LARGA, comoda e in discesa, credendo di andare in cielo !
e tutti quelli che faranno seri richiami alla SERIETA' della vita cristiana che passa per la conversione e per la CROCE (come sofferenza fisica, morale e spirituale, crocifissione dell'"adamo" dei peccati che è in noi ogni giorno) sarà trattato come il grillo parlante: preso a martellate, zittito.
Basta guardare sul web, es. tra tanti il blog di Tornielli: chi più degli altri -rarissimi nella folla di faciloni urlanti- ha il senso della retta coscienza cristiana viene considerato "nemico della Chiesa" e privo dicarità !

Anonimo ha detto...

Ma questa verità, il papa del "tutti promossi senza esami" non lo dirà MAI. Mai più inviterà a tornare ad un serio esame di coscienza i cattolici faciloni odierni, piccoli e grandi.

In effetti stiamo aspettando che lo dica. Non diamo ancora per scontato che non lo farà.

Sarà comunque bene ricordarlo.

Anonimo ha detto...

Se attendiamo è perché non vogliamo dar nulla per scontato, peccando di mancanza di Speranza, come giustamente ricordava don gianluigi.

Cerchiamo di essere fiduciosi e docili (secondo ciò che custodiamo come tesoro prezioso perché viene dal Signore e dalla Sua Chiesa) quasi mòdo geniti infantes...

Anonimo ha detto...

Queste testimonianze di parroci credo ci debbano far riflettere bene sul fatto ke questo uomo sta' facendo in pieno cio' ke vuole il Signore ovvero sta facendo innamorare la gente di Cristo !!!!

....oppure di lui?????
Ma mi facci il piacere, direbbe Totò!

Anonimo ha detto...

http://traditiocatholica.blogspot.it/2013/04/papa-francesco-e-gli-dei-demagogia-e.html

bernardino ha detto...

Amicus - ma credi che Bergoglio sa leggere, oppure ha mai letto Mt 24,48-51? oppure i suoi compagni di combriccola gli impongono di dire e fare (tanto lui fa' parte di quella combriccola) cio' che fa', ed e' altrettanto contento di farlo. Io vedo solo una cosa, a lui interessa di parlare solo e sempre delle periferie esistenziali (e' giusto che un vescovo parli di poverta' di misericordia e di altre cose uguali e simili, ma si dimentica sempre che prima di ogni cosa deve insegnare chi e' Dio, la salvezza degli uomini tramite la Croce. Non si puo' parlare sempre degli uomini, della questione umana, qualunque essa sia, prima di tutto viene Dio, ed il primo e massimo dei Comandamenti, ha detto Gesu', e', AMA IL SIGNORE DIO TUO CON TUTTO IL CUORE ecc. poi in seguito ama il prossimo tuo come te stesso.
Pertanto Bergoglio dovrebbe dimostrare che prima di tutto ama la Chiesa (cosa che non fara' mai) poi gli uomini con la loro poverta', con il loro dolore, con la loro miseria. E prima di tutto dovrebbe amare i Cattolici che amano la Chiesa di Cristo e come pastore poi dovrebbe cercare le pecorelle smarrite. Bergoglio ha rovesciato le carte, come ormai e' dal conc. Vat.II.
Mi pongo in continuazione una grossa domanda: ma questa gerarchia ecclesiastica crede in Dio Padre? In Cristo Suo Figlio, crocifisso per salvare l'umanita' e nello Spirito Santo? oppure ha gia' un'altro credo all'opposto al Credo di Nicea?

Anonimo ha detto...

noi viviamo il tempo della Grande Apostasia predetto nelle Scritture. In questo periodo apocalittico è necessario, innanzi tutto e prima di ogni cosa, essere lucidi e non farsi illusioni, poiché, come insegnava Bousset, «non c’è peggiore turbamento dello spirito che vedere la realtà non com’essa è, ma come si vorrebbe che fosse.»

tempi bui ha detto...

Il Papa: i vescovi eleggano presidente e segretario

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/bergoglio-papa-el-papa-pope-23894/

Anonimo ha detto...

"Sentiremo più parlare di pentimento?"


Sì, da parte della Chiesa nei confronti dei protestanti.

Amicus ha detto...

E così, tra una bella predica e l'altra, tra un buongiorno e l'altro, tra un saluto alla Fonzie e l'altro, il buon 'Vescovo di Roma' Francesco cambierà la struttura stessa della Chiesa, sgretolando il primato papale giurisdizionale e inaugurando la nuova assise ecumenica, che presiederà da primus inter pares, tra eretici e scismatici d'ogni tipo.
Farà allegramente a pezzi la santa Chiesa Cattolica, ma senza ovviamente darlo troppo a vedere: anche perché le folle saranno sempre più oceaniche, e i confessionali sempre più pieni...
I massoni si stanno già fregando le mani.

Anonimo ha detto...

intanto la falsa chiesa avanza proprio a Roma:

http://it.gloria.tv/?media=426129

Teresa ha detto...

Amicus pienamente d'accordo!

Emma ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Luisa ha detto...

Quando vedo e ascolto il card. Vallini inviare con enfasi ad evangelizzare i neocatecumenali, mi vien solo da dire: quella non è la mia Chiesa!
Come posso restare indifferente quando vedo quel cardinale, vicario del papa, diventato paonazzo dall`eccitazione, gridare: è la vita che conta, solo quello conta, niente altro conta..., allora card. Vallini, per lei non conta più la Verità? Non conta più la dottrina? Non conta più l`ortodossia liturgica e teologica?
Vallini sa perfettamente che il cnc non porta nelle piazze la Chiesa di Cristo ma il cnc, non porta e testimonia l`insegnamento della Chiesa ma quello di un laico spagnolo, non porta le persone alla Chiesa, alla parrocchia, ma al cnc, nelle sue salette, a lato della parrocchia , dove seguiranno le prassi create da due laici spagnoli che rigettano la pastorale, l`insegnamento e la Liturgia della Chiesa.
E mi ritornano alla mente le profezie della Beata Emmerich:

"Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola... Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto... C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda, così come la nuova chiesa eterodossa di Roma, che sembra dello stesso tipo...". (12 settembre 1820)

Jacobus ha detto...

Scusate, ma i problemi sulla pedofilia sono finiti?
Mi riferisco alla stampa e a quelli che gridavano a gran voce pulizia!!! e crucifige nei confronti di Papa Benedetto, che è stato l'unico a volere piazza pulita e la trasparenza e si è fatto carico perfino di incontrare tante vittime.
Come mai adesso al posto di pulizia pulizia pulizia, soprattutto nei confronti di una Curia corrotta (pensiamo anche alle campagne mediatiche sullo IOR) non si fa che invocare misericordia misericordia misericordia!

E la troika corrotta che ha pilotato l'elezione di questo papa? Nessuno se ne ricorda più?

Anonimo ha detto...

A me tutto questo viene a dire che è la missione della tradizione che dovrebbe cambiare. Manca la pastorale? Bene, diamoci noi da fare! Ci sono fedeli (noto qui) ben istruiti e preparati che potrebbero tramandare e seminare tanto senza limitarsi a questo spazio. Iniziare, organizzare, ho la certezza che il Signore provvederà tutto il resto.

Luisa ha detto...

Sodano, Re, Sandri e...Bertone hanno tirato i fili dell`elezione di Papa Bergoglio, vedremo come il vescovo di Roma rinvierà loro l`ascensore e se lo farà.
Comunque non siamo ciechi e sordi, l`opera di smantellamento del Primato petrino è già "ben" avviata.

Anonimo ha detto...

Nella situazione che si viveva la misericordia invocata dal Papa era la prima cosa da fare, perché è sopratutto invocata per il clero. La fa presente al popolo affinché anche il popolo abbia misericordia del clero corrotto, e si ristabilisca quel circolo di fiducia perso. Per i fedeli distratti funziona, altri non distratti certamente ci chiediamo sul cambio di rotta dei media, evidentemente qualcosa c'è stato dietro.

Anonimo ha detto...

A me tutto questo viene a dire che è la missione della tradizione che dovrebbe cambiare. Manca la pastorale? Bene, diamoci noi da fare! Ci sono fedeli (noto qui) ben istruiti e preparati che potrebbero tramandare e seminare tanto senza limitarsi a questo spazio. Iniziare, organizzare, ho la certezza che il Signore provvederà tutto il resto.

Speriamo e preghiamo, dunque, che il Signore cominci a provvedere qualche Pastore secondo il suo cuore. E, poi, nella Tradizione occorrono sinergie e la rimozione di tanti steccati e anche ingessamenti da parte di comunità sacerdotali (ED) che non vedono non sentono non parlano...
Sì noi dobbiamo metterci la buona volontà e il resto lo fa Lui.

Anonimo ha detto...

Nella situazione che si viveva la misericordia invocata dal Papa era la prima cosa da fare, perché è sopratutto invocata per il clero.

Siamo tutti d'accordo sulla condanna del peccato e la misericordia per il peccatore.
Ma abbiamo ricordato anche qui che il Signore è pieno di misericordia, ma contemporaneamente ripristina la giustizia. E, allora, innanzitutto occorre mettere chi ha sbagliato in condizioni di non far più danni e, se è difficile modificare l'esistente corrotto, guardare al futuro bonificando i seminari e curando una formazione seria sia dal punto di vista dottrinale che spirituale e, dunque, umano (avete letto Ariel S. di Gualdo e altri?)

Lo stesso dicasi per le corruzioni di altro genere (IOR e compagnia ricordate anche da un intervento sopra).

Certo non possiamo aspettarci tutto subito. Vedremo cosa succederà. Nel frattempo anch'io trovo quanto meno 'strano' il clima completamente diverso creato dai media intorno a questo Papa e al fatto che queste tematiche così pressanti, da un vero e proprio generalizzato bombardamento a tappeto, siano improvvisamente sparite.

Max ha detto...

nel rispetto della fede dell'uomo Bergoglio, più passano i giorni e i miei dubbi iniziali diventano certezze, é stato eletto da sodano, re, bertone, perché si ponga fine ai lamenti e alla pulizia, si faccia un'operazione di marketing all'esterno e nulla cambi all'interno, se nel fare cio' si dissolve il papato a vantaggio dei vescovi, tanto meglio. Vorrei ricordare che il solo ruolo per cui é stato inventato il papato da Cristo (del dualismo vescovo/sacerdote non ne ha mai parlato) é di confermare nella fede i fratelli, e non di fare la carità nelle strade, per quello ci sono laici e diaconi. E invece le uniche cose da salvaguardare(guida nella fede e nella tradizione, di cui fa parte anche la liturgia) sono le uniche che sta abolendo Bergoglio.

non sia mai ha detto...

" ... Oggi papa Francesco lava i piedi a una islamica. E fa bene. Chissà che non dica una parola nuova sui cattolici, evangelici, protestanti, islamici, buddhisti, animisti che lavorano insieme nella catena fraterna della massoneria? ... "
(Aldo Alessandro Mola alla Conferenza sulla massoneria di Los Angeles organizzata dall’Università e dalla Gran Loggia di California)
http://www.cuneocronaca.it/news.asp?id=59969

Anonimo ha detto...

Strana evangelizzazione quella che avvala il card.Vallini, il fedele chiamato alla santità verrà 'oscurato' per 30 anni da parte di chi i santi gli tiene da parte.

Amicus ha detto...

"Amicus ... mi pongo in continuazione una grossa domanda: ma questa gerarchia ecclesiastica crede in Dio Padre? In Cristo Suo Figlio, crocifisso per salvare l'umanita' e nello Spirito Santo? oppure ha gia' un altro credo all'opposto al Credo di Nicea?"

Caro Bernardino, ti ricorderai che nel 1984 l'allora Vescovo di Leiria e Fatima Mons. Cosme do Amaral, in un incontro all'Università della Tecnica di Vienna, disse: "il Terzo Segreto di Fatima non parla né di bombe atomiche né di testate nucleari, né di missili SS20. Il suo contenuto riguarda solamente la nostra Fede.... La perdita della Fede di un continente è cosa peggiore dell'annientamento di una nazione". E siccome 'piscis a capite foetet'...

Anonimo ha detto...

ESATTO EGLI COMMETTE GRAVI ERRORI QUANDO PARLANDO DI MISERICORDIA DIVINA OMETTE DI PARLARE DELLA GIUSTIZIA DIVINA ....DIO PERDONA CHI SI PENTE E SI CONFESSA NON LASCIA ANDARE I PECCATI COME SE NIENTE FOSSE

Latinista ha detto...

"Nel frattempo anch'io trovo quanto meno 'strano' il clima completamente diverso creato dai media intorno a questo Papa e al fatto che queste tematiche così pressanti, da un vero e proprio generalizzato bombardamento a tappeto, siano improvvisamente sparite."

Vedo una sola spiegazione possibile.
Il bombardamento mirava ad un'unico fine: abbattere la resistenza conservatrice della Chiesa, da una parte indebolendone l'autorità e la credibilità, dall'altra promuovendo anche al suo interno la mentalità del secolo. Questo è innegabile.
Ora, visto chi hanno fatto Papa, a chi bombardava non sembra più necessario farlo.

Chissà se verranno delusi. In effetti per questo, più che per altro, è presto per trarre conclusioni.
Il Papa ha già chiaramente sminuito l'autorità del Papato (salvo poi essere personalmente un uomo autoritario), e questo piace al secolo.
La sua posizione sulla liturgia al secolo non interessa, ma per lo meno è contento di non vedere tendenze reazionarie anche in quell'ambito.
Il secolo è contento anche del suo pauperismo, non perché gli interessi nulla dei poveri (non siamo più negli anni '70), ma probabilmente per due ragioni: da un lato per un riflesso condizionato dalla sua formazione marxista, dall'altro forse anche perché se la Chiesa si concentra sui poveri allora forse molla la presa sulla morale.

Però le mosse sulla morale il Papa le deve ancora fare. Lui, come parrebbe dal libro-intervista di un paio d'anni fa, personalmente tende ad evitare gli argomenti di scontro, e quindi non martellerà come Benedetto XVI su quei temi - e anche questo piacerà al secolo. Ma ci sono partite già aperte su cui la Chiesa deve prendere una decisione.
Ad esempio la visita apostolica alla più numerosa associazione di suore statunitensi, intrisa tra l'altro di femminismo.
Il Papa ha appena nominato il nuovo segretario della Congregazione per gli istituti di vita consacrata, José Rodríguez Carballo. Qualcuno ne conosce gli orientamenti?

RIC ha detto...

Il solito Tornielli

Mi hanno molto colpito le testimonianze dei sacerdoti intervistati: mostrano un dato significativo e spiegano che l’ondata di simpatia per il nuovo Papa non è riconducibile soltanto un effetto mediatico, come sottolineano diversi “ratzingeriani” critici di Francesco. Vedete si può stare a discutere quanto si vuole di mozzette, ermellini e bastoni pastorali che cambiano o ritornano, ma se ci sono delle persone si sono riaccostate dopo tanti anni al sacramento della confessione perché colpite dalle parole di Francesco su Dio che non si stanca mai di perdonare credo che dovremmo – tutti – provare a guardare da un’altra prospettiva questo inizio di pontificato.

RIC ha detto...

Molto rassicurante, invece, quanto scrive oggi il sito Cordialiter:

"Papa Francesco ha nominato Arcivescovo di Dubuque un degno successore degli apostoli, si tratta di Mons. Michael Owen Jackels, zelante vescovo americano che in precedenza ha ben governato la diocesi di Wichita, raccogliendo una marea di vocazioni sacerdotali (è la diocesi USA con la più alta densità di seminaristi), favorendo la liturgia tradizionale, lottando contro l'aborto, il matrimonio omosessuale, gli esperimenti sugli embrioni umani, ecc.


Anche a Fargo il Papa ha eletto un giovane vescovo che promette bene, infatti Mons. John T. Folda è un sacerdote formatosi nella diocesi di Lincoln, che è stata governata fino a pochi mesi fa dal zelantissimo Mons. Fabian Wendelin Bruskewitz, una sorta di “Giuseppe Siri” americano."

Sperando - aggiungo io- che si tratti effettivamente di scelte volute da Francesco e non di decisioni alle quali si era giunti con Benedetto XVI ancora regnante..

Letture duplici ha detto...

Non occupa l'appartamento pontificio: ma è per sfuggire alla burocrazia o per manifestare il suo rifiuto delle ricchezze?

Ha fatto nomine di orientamento conservatore in Lituania e negli Sati Uniti? Non avrà semplicemente approvato le proposte del Card. Ouellet per Benedetto XVI?

Non cita mai il Vaticano II: potrebbe essere interessante. Ma d'altronde la sua adesione formale all'estetica montiniana è così evidente da non aver bisogno di rassicurare i sostenitori del concilio, a differenza dei suoi due predecessori.

E' stato tollerante con i Tradi a Buenos Aires ? E' da verificare.

don Camillo ha detto...

Con l'ultimo "Aggiornamento sulla Ferula", rasentiamo il delirio! A quando un vostro suicidio di massa.

lister ha detto...

niente-niente, don Camillo, ha cambiato 'sponda'? o è stato colto dalla 'franceschite'?

Anonimo ha detto...

Don Camillo,
non c'è in noi nessun delirio. Siamo in "prudente attesa" esattamente come te.
Solo che, nel frattempo, ci guardiamo un po' intorno e, quando c'è qualcosa di commestibile e di significativo, lo registriamo.
Del resto le immagini parlano da sole, mi pare. E non ho inserito anche l'immagine tratta da Colafemmina, proprio perché non ho il gusto dell'orrido!

Certo che il ritorno a Paolo VI (e alla sua, più che iconoclastia, de-formazione sia del Rito che del Crocifisso) non è che ci entusiasmi poi così tanto...

Anonimo ha detto...

L’espressionismo soprattutto mitteleuropeo, violento nel tratto, drammatico nei contrasti di nerezza e bianchezza, deformato grido di protesta o di dolore inciso nella carta, noi sotto una certa latitudine fatichiamo a digerilo perché produce un effetto disgraziato di eterno sabato santo. Non redime. La ferula in questione è sicuramente un adattamento scultoreo di questo stile grafico.
Quella croce curvata è terribilmente indigesta perché Gesù Cristo risulta per motivi plastici, proporzioni e materia, un peso morto anzi direi stramorto, una caricatura di definitiva disperazione.
Forse anche per scelta inconsapevole da parte del’artista, il volto è nascosto. Purtroppo questa opzione è sottilmente iconoclastica e rende il Crocifisso Redentore impersonale e ancora più morto per sempre.
Nello stesso tempo e sempre dal punto semplicemente plastico, la curvatura del legno orizzontale sembra essere indipendente dal peso del corpo appeso : lo scultore per dare questo effetto avrebbe dovuto optare per la soluzione più ovvia e cioè divaricare le mani inchiodate verso le estremità del palo. Allora sì il legno parrebbe flettere sotto il peso del corpo. L’impressione poi di una croce come una balestra caricata pronta a sparare il dardo … effettivamente la ferula di Scorzelli evoca pure questa grottesca immagine, ma se così fosse, a che scopo simbolico?
Le croci incurvate sono rare nella storia dell'arte. I casi più celebri sono le croci di Mattia Gottardo Grünewald (1475- 1528) e in particolare quella per la chiesa di Tauberbischofsheim più « curvata » della croce di Issenheim. Ma anche qui, pur nella crudeltà della raffigurazione, Gesù non penzola come un ragno. Il suo corpo si staglia, emerge dal buio piedi inchiodati al suppedaneo, che a sa sua volta tocca terra. Nella sua morte infame, il Redentore è consolato dalla presenza della Madre e dal discepolo amato. Così come per la pala di Issenheim, accanto alla « pagina brutale del Calvario » c’è la pagina trionfante e splendentissima del Risorto.

Anonimo ha detto...

Sulle recenti nomine: si trattava senza dubbio di terne già pronte ma congelate, in attesa del nuovo pontefice.
C'è da dire però, che il card. Bergoglio in Argentina aveva monopolizzato la nomina dei vescovi e la formazione delle cosiddette terne che il nunzio invia a Roma... In pratica, voci certe "dalla fine del mondo", il nunzio contava poco e in card. Bergoglio fiutava più a sinistra che a destra nella scelta dei candidati.
si, prudente attesa. Vedremo.

Luisa ha detto...

Strano che don Camillo parli di delirio per chi osserva, riflette e, siccome non si è ancora bevuto il cervello,esprime le sue perplessità ( questo sta succedendo non solo in Italia), e invece non dice una parola sul delirio, quello sì vero e persistente, che accompagna i passi, gesti e parole del suo Vescovo, il Vescovo di Roma!

Amicus ha detto...

Allora mo' te lo dico alla romana: a don Camì, ma nun vedi che tutti l'anticristi de 'sto monno infame se stanno a spellà le mano p'applaudì er 'Vescovo de Roma' Bergoglio? Sveja! :-)

Gederson ha detto...

"la pazienza di Dio deve trovare in noi il coraggio di ritornare a Lui, qualunque errore, qualunque peccato ci sia nella nostra vita: nel sentire il mio peccato, nel guardare il mio peccato io posso vedere e incontrare la misericordia di Dio, il suo amore e andare da Lui per ricevere il perdono"."

Me sembra che abbiamo bisogno di sappere che cosa sia il peccato oggi, perchè veramente sembra che quello che significa il Papa e il Papato non è quello che significava ieri...

Un saluto dal Brasile

aria nuova ha detto...

ma l'avete letto il lucido e franco art. di Colafemmina di oggi ?
in risposta ad un blogger superficiale e arrogante che lo accusa di "interessarsi alla moda e alle esteriorità", egli risponde:

"A noi interessa non la moda, ma la continuità"...che non c'è affatto, nè con BXVI nè con tutti i papi precedenti.

aria nuova:
Come ha detto un sacerdote alla messa di Pasqua "con papa Francesco si respira aria nuova".

Ma quest'aria nuova in cosa consiste? Essenzialmente nelle sue innovazioni simboliche:

(SEGUE un elenco delle novita....aperto ad aggiunte future)

Da questo elenco emerge tuttavia una evidente discontinuità con Papa Benedetto. Discontinuità che per molti versi è non solo con Benedetto, ma con tutti i papi precedenti. Ci tengo a precisare che questa discontinuità non è "notata da quattro scriteriati tradizionalisti" bensì è frutto di una chiara, esplicita, determinata volontà di Papa Francesco.

Certo, si obietterà, lo stile di Papa Francesco è "sobrio", è "tenero", è "vicino al popolo". Personalmente ritengo si tratti solo di demagogia. Ossia di organizzata e meditata volontà di dare un segno diverso, di offrire una immagine nuova del Papa e del papato in genere. E per far ciò Francesco ha - a prescindere da tutto - il consenso unanime dei media. E' il "liberatore" che si attendeva dopo il "tiranno" Benedetto XVI.

Magari parla di misericordia senza parlare di conversione, di pentimento, ....ma la Chiesa che mostra un Dio irato è solo un vecchio residuo del passato che non fa più paura......
Ma io oggi preferisco perdere opportunismo e saggezza e affermare che sì, Papa Francesco, non mi ispira autenticità. Non vedo nei suoi gesti l'ingenua assenza di pianificazione che vi vedono gli altri. Non penso che un uomo di 76 anni, già Cardinale e arcivescovo, sia così ingenuo e autentico nelle sue manifestazioni. No, credo sia tutto costruito e pianificato da anni. E mi diverte anche un po' vedere che i commentatori - diventati tutti improvvisamente bergogliani di ferro - prestano ora attenzione ai "tradizionalisti" contestatori di Papa Francesco, limitandosi all'aspetto meramente formale, oserei dire vatican-fashion delle sue innovazioni.

No, della moda vaticana, posso assicurarle caro Luigi, che non ce ne frega niente. Ci interessa la continuità.
La Chiesa fatta né di tante piccole cellule indipendenti, né di "prima" e "dopo". E purtroppo nel caso specifico è Papa Francesco a segnare questa distanza fra un "prima" e un "dopo". Anzi sono i suoi elettori, i vari Sodano (che per anni ha tramato ai danni di Benedetto), i vari Re, Daneels, Lehmann, Hummes... Tutta gente che ha pianificato lo "shock Francesco" per anni.

Lo scrivevo già nel 2009, quando terminavo il mio romanzo "La Serpe fra gli Ulivi", ....

(segue richiamo a frasi involontariamente PROFETICHE scritte dall'A. nel romanzo...e in part. la previsione: "Il nuovo papa sarebbe stato latinoamericano.")

Anonimo ha detto...

Torno ora dal parrucchiere.
Lo dico perché, tra le numerose persone, è venuto fuori il discorso sul nuovo papa e non mi sono azzardata ad esprimere perplessità nel coro di "osanna" entusiasti, perché avrei dato scandalo, dal momento che nessuno aveva familiarità con un cattolicesimo che non fosse all'acqua di rose.

Lo stesso parrucchiere osservava che nel vuoto generale c'è bisogno di ripartire dall'essenziale e sostanzialmente secondo lui è quello che il Papa sta facendo. Le parole chiave: comunicatività, semplicità, tenerezza.

Bene, vedremo questo "essenziale" cos'è davvero e dove ci porta... Per molti potrebbe essere un inizio di un percorso di fede. Ma occorre trovare, oltre alla "terapia d'urto", anche quella "di mantenimento" nella fedeltà, nei sacramenti, in guide sicure.

Mi è capitato però di pensare che Gesù, oltre ad essere Dio di Misericordia e anche Verità (tutta intera), parlava con Autorità e non toccava solo il sentimento, ma sconvolgeva TUTTA la persona e la sua vita.
Qualcosa del genere l'ho detta... Ma mi sfiora il timore di fare come i farisei, che non hanno riconosciuto Gesù.

Vedremo, col Suo aiuto, questo "essenziale" cos'è davvero e dove ci porta.

lister ha detto...

Ma è proprio nella percezione di "comunicatività, semplicità, tenerezza" del popolo bue che il non-Papa trova terreno fertile, è lì che c'azzuppa: è tutto calcolato.
The show goes on.

Michela ha detto...

In quesata società relativistica, che ha rimosso il concetto di PECCATO, l'invito a confessarsi è già riconoscere che c'è un BENE e un MALE! Osare indicare il Demonio, poi, è cosa grande!
Per quanto riguarda ferula (che non so nemnmeno cosa sia) e altro, spero che papa Francesco alterni, corredo liturgico di un papa e di un altro, senza dar peso, per far finire l'argomento.
Ho intravisto sul sito papalepapale che c'è il kit del papa senza se e senza ma, in un articolo di don Ariel!

Michela ha detto...

Mi scuso, nell'articolo si spiega proprio cos'è la ferula, l'avevo letto giorni fa, e non lo ricordavo, perchè per me è di scarso significato.
I simboli, significano anche in base all'importanza che si dà loro, per la moltitudine non hanno valore, questo anche in base all'educazione religiosa che hanno avuto.

rocco ha detto...

" e basta un poco di zucchero e la pillola va giu..."

un po' di zucchero e ingoiamo di tutto, anche un papa che non compie l'unico gesto che un qualsiasi fedele o prete deve fare : inginocchiarsi di fronte a Cristo. Il resto conta poco....e' zucchero che serve a fare ingoiare amarissime pillole.

per rispondere al dubbio di mic,dal parrucchiere non trovi l'osservatore romano e le encicliche per passare il tempo, ma evatremila, gente e oggi!!! non credo proprio che siamo davanti a Cristo e non lo riconosciamo. La dolcezza di Gesu' derivava dalla sua perfetta severita', Gesu' e' i dieci comandamenti , e come tale e' di pietra, duro ma per questo solido, e le parole incise erano difficili e tutt'ora lo sono da seguire ma sono il perfetto amore, la perfetta dolcezza, la Vera dolcezza...non era volemose bene. non era chi ha avuto ha avuto chi dato ha dato, era pentitevi che il Padre vi accogliera' , ma solo dopo un sincero pentimento.

ho un fratello per il quale soffro perche' e' diventato protestante pentecostale dopo anni di cammmino neocatecumenale (guarda le coincidenze... dai cnc ai protestanti) e non fa altro che parlare di satana e spirito santo. lutero anche parlava spesso di satana.
bergoglio viene dalla chiesa del sudamerica che io conosco ed e' una chiesa molto piu vicina ai protestanti pentecostali dai quali mutua molti atteggiamenti ( vedi la benedizione "all'americana", Dio vi benedica) che ai cattolici e gia ho avuto modo di scriverlo.

bello il commento di don Camillo....ma all'entusiasmo di Giuda per un Cristo frainteso preferisco la prudenza di Tommaso. quindi se dovessi scoprire che su Bergoglio mi sbaglio, preferiro' inginocchiarmi piuttosto che suicidarmi.

forse Don Camillo apprezza un papa che firma autografi sul gesso come farebbe Obama , zucchero che gli rende digeribile l'amara vista di un papa che non si inginocchia davanti all'Eucaristia. forse inginocchiarsi e' solo un gesto esteriore sorpassato e cosi' tradizionale che alla Chiesa non fa bene. seguo il consiglio che (ora capisco fu velenoso) mi diede tempo addietro e glielo rigiro. dì un avemaria e và a dormire. l'avemaria l'ho detto , ma a dormire non ci vado...di questi tempi e' bene tenere le orecchie e gli occhi ben aperti e rimanere svegli.

bedwere ha detto...

I simboli sono molto importanti. Sono come dei soldati a difesa della roccaforte. Ne perdi uno? Poco male. Ma se le perdite aumentano, la roccaforte e` perduta.
Si comincia a buttare via i simboli e si arriva a buttare via il primato petrino.

Anonimo ha detto...

l'invito a confessarsi è già riconoscere che c'è un BENE e un MALE!

purtroppo ciò si paleserà come altro grande miraggio... dal momento che le confessioni sono già da anni profondamente alterate, trasformate in bonarie CONVERSAZIONI, dove non si riconosce il PECCATO nella sua natura di offesa a Dio e nella sua gravità! a nulla serve invitare alla Confessione, se essa è MAL FATTA, cioè se non si richiedono quelle precise condizioni per avere una buona confessione.
Nel degrado generale dei Sacramenti, data la superificalità buonista con cui sono amministrate, l'incapacità dei sacerdoti di guidare e consigliare le anime ad una via di purificazione e santificazione, (cominciando da una vita santa dei PASTORI stessi, che sia di esempio, insieme con la preghiera costante) l'afflusso di massa alle confessioni servirà solo a cullare tutti in una grande illusione di ritorno alla Fede, che è solo un fuoco di paglia, o un'operazione di facciata, mentre dietro, l'edificio continua a crollare, poichè questo "portatore di grandi novità" non sta facendo altro che spingere avanti il discorso conciliare, dialoghista ecumenico con tutti, iniziando dai seguaci di falsi dei: avanti tutta con la demolizione del cattolicesimo. Di che fede si parla, se tutte le fedi sono buone per salvarsi ?
di quale peccato ci si deve pentire o confessare, SE DIO SALVA TUTTI, fuori o dentro la Chiesa, e senza pentirsi di nulla ?
non vi siete accorti che molti confessori non chiedono più L'ATTO DI DOLORE ?
Non si vede dov'è la coerenza, tra un discorso "cattolico" che si fa un giorno (ma molto carente di profondità) e un gesto difforme dal vero cattolicesimo (che saranno poi tanti, in nome del conc.21), che si fa il giorno seguente, e così via in alternanza continua: con una mano dò una cosa, con l'altra la tolgo, con una punta di lingua affermo una cosa, con l'altra punta la nego subito dopo.
E continuiamo a credere che tutto sia in continuità con la Chiesa di 50, 100, 500 anni fa.
Non c'è peggior cieco di chi si benda gli occhi da solo.

bernardino ha detto...

a don Camillo del 9 aprile delle 12.15 -
Attenzione don... troppa gente si e' fatta rammollire il cervello, e piano piano questa gente non camminera' piu' con le proprie gambe, ma sostenuta sottobraccio da altri - non da Dio -
chi ha buon orecchi per intendere, intenda.
Noi, come dice Mic., non deliriamo, guardiamo e vediamo con i nostri occhi e riusciamo ancora ad essere razionali. prima di dire cosa succedera', ci guardiamo indietro e vediamo quello che e' successo e di conseguenza presumiamo che accadano certe cose. Poi le certezze ce l'ha solo Dio: Ma se bestemmiamo, di certo non andiamo in Paradiso, se si getta un atomica, di certo non si evita una catastriofe mondiale.
Ora ragiona su queste parole.
Chi ha seminato e continua a seminare zizzania, poi non raccoglie grano o fiori.

RIC ha detto...

Nell'udienza di oggi finalmente si parla anche della Confessione

''relazione filiale con Dio non è come un tesoro che conserviamo in un angolo della nostra vita, ma deve crescere, dev'essere alimentata ogni giorno con l'ascolto della Parola di Dio, la preghiera, la partecipazione ai Sacramenti, specialmente della Penitenza e dell'Eucaristia, e la carita'''.

don Camillo ha detto...

bello il commento di don Camillo....ma all'entusiasmo di Giuda per un Cristo frainteso preferisco la prudenza di Tommaso. quindi se dovessi scoprire che su Bergoglio mi sbaglio, preferiro' inginocchiarmi piuttosto che suicidarmi.

Rispondendo a Rocco rispondo a tutti!

Utilizzo le parole già lette in questo blog di Marco Bongi:

A tutti coloro che, armati soltanto di tanto zelo amaro, si sono subito gettati a capofitto nell'accusare Papa Francesco I di modernismo, faccio notare che occorre sicuramente tempo prima di poter capire davvero la Sua personalità.

Per intanto, ritengo comunque utile considerare che fino ad oggi non ha ancora menzionato il Concilio Vaticano II, cosa che invece subito fece il suo predecessore nel discorso di saluto ai cardinali che lo elessero al Pontificato. Certo i gesti, i comportamenti, i vestiti di Papa Francesco sono ovviamente iper-conciliari.

I suoi insegnamenti però, almeno per ora, appaiono improntati ad una Fede semplice e genuina. Anche nel saluto ai porporati, ad esempio, ha nuovamente parlato del Diavolo, come nell'Omelia nella Cappella Sistina, ha ribadito che Gesù Cristo è l'unico Salvatore di tutti gli uomini e che l'evangelizzazione deve giungere sino ai confini del mondo.

La Sua devozione mariana appare inoltre grande ed anche questo è un segno di autentica cattolicità.

Il Superiore del Distretto latino-americano della FSSPX ne ha fornito infine un ritratto non del tutto negativo ed ha riferito di essere stato ricevuto dal card. Bergoglio cinque o sei volte con amabilità.

Diamo dunque tempo al tempo. La fretta non è una virtù cristiana ed è sempre una cattiva consigliera.


Aggiungo poi che sarebbe interessante (quello si) commentare gli ultimi ATTI di Francesco (delle ferule mi interessa molto poco) che coinvolge la CEI e la nomina del nuovo segretario della Congregazione dei Religiosi. Visto che c'è un embargo sui miei articoli aspetto fiducioso.

Anonimo ha detto...

1) giudicare la personalità di un Papa e non i suoi atti è già un atteggiamento "moderno";
2) le parole sono infinitamente meno problematiche della prassi. La prassi presuppone un pensiero, e se la prassi nella liturgia, nell'interpretazione dell'ufficio petrino, etc., è quella che vediamo, è facile dedurne il pensiero. Se davvero dice tante "parole cattoliche" tradizionali, tali parole diverrebbero a questo punto una protesta contro tutto quello che fa e, viceversa, tutto quello che fa diverrebbe una smentita delle sue stesse parole;
3) tali atti sono tanti e concordanti, tali da consentire di formulare un giudizio;
4) concludendo: o il Papa è bipolare (cosa che escluderei!) o il suo pontificato ha una coerenza, coerenza che certo non è in rottura con il CVII. Che predichi con efficacia come un pastore semplice è una sua virtù che (e con questo credo di rendergli giustizia) non ha nessuna intenzione di utilizzare per una riforma in senso tradizionale della Chiesa.

Anonimo ha detto...

Aggiungo poi che sarebbe interessante (quello si) commentare gli ultimi ATTI di Francesco (delle ferule mi interessa molto poco) che coinvolge la CEI e la nomina del nuovo segretario della Congregazione dei Religiosi. Visto che c'è un embargo sui miei articoli aspetto fiducioso.

1. non c'è nessun embargo sui tuoi articoli. Due, tornati tra le bozze, erano stati inseriti in momenti in cui erano pressanti altri argomenti.
(tra l'altro quello sull'omelia di Bartolomeo I era un articolo pedissequo de L'Osservatore di cui non ce ne poteva fregare di meno, mentre si stava parlando di un'apertura agli Ortodossi più che anomala nonché dell'ecumenismo 'spurio'...).
L'altro, se non ricordo male, mi sembrava "leggero" rispetto alla gravità del momento, con la quale strideva
2. perché queste rimostranze le esprimi qui e non mi telefoni o mi scrivi una mail?
3. Son d'accordo sull'attesa prudente. Per questo motivo ho inserito proprio oggi un articolo di Mons. Gherardini sulla rivoluzione conciliare e il Sessantotto, molto in tema sia per capire l'aria che tira, sia per inquadrare la realtà in termini cattolici senza dubbio alcuno e senza ambiguità.

don Camillo ha detto...

(tra l'altro quello sull'omelia di Bartolomeo I era un articolo pedissequo de L'Osservatore di cui non ce ne poteva fregare di meno, mentre si stava parlando di un'apertura agli Ortodossi più che anomala nonché dell'ecumenismo 'spurio'...). L'altro, se non ricordo male, mi sembrava "leggero" rispetto alla gravità del momento, con la quale strideva

Di solito si vede dalle risposte dei lettori se un articolo è stato più apprezzato o meno.

Ma precisando. Circa l'articolo da te definito "pedissequo" dell'Osservatore sul discorso di Bartolomeo I, ti dico sinceramente che meritava di essere letto perchè bene o male era l'unica sintesi proposta di un discorso importante introvabile (almeno per quei giorni).

Il secondo è un film-episodio del regista Luigi Magni (regista arcinoto per i suoi film-capolavori del cinema sui Papi) il cui discutibilissimo approccio alla Roma papalina con una sua personale visione di un "papato di transizione" (tema più attuale che mai) poteva far ridere e riflettere nel contempo. L'ho messo comunque nella mie pagine http://lepaginedidoncamillo.blogspot.it/

Circa l'accusa di una mia mancata volontà di comunicare, già è poco carino che ributti in bozza un articolo editato, (non essendo nè la prima nè la seconda volta) ma ancora meno carino che se sul titolo del medesimo articolo ti scrivo "MIC leggi" con un messaggio da leggere, tu fai finta di niente.

Comunque ho visto che la via comunicativa "email" risulta più facile anche se è più lenta. Prendo atto, e per il momento andiamo avanti.

don Camillo ha detto...

Circa poi la Ferula quando si confezionano articoli liturgici, è bene scriverli con un po' di precisione.

Ti dico questo perchè non si possono appiccicare articoli zeppi di informazioni sommarie e non documentate di Vatican Insider che a sua volta le ha scopiazzate su WiKipedia. Loro sono pagati tot al Kilo, qui invece si dovrebbe fare formazione e informazione precisa.

Mi riferisco alla Ferula di Lello Scorzelli che non è propriamente una Ferula, come non è propriamente un Pastorale MA una cosa nuova, che qualcuno ha chiamato Croce piscatoria (chi!!?!?!?), mai esistita prima.

FERULA. - Nel medioevo era il pastorale del vescovo, del quale si ha notizia nel sec. x. (non nel 13mo secolo come dichiara quell'asino di Melloni). Costituiva il simbolo della potestà spirituale e temporale del papa. Gli era consegnato insieme alle chiavi quando, dopo l'incoronazione ed il possesso della Basilica Lateranense, si recava alla chiesa di S. Silvestro (il primo Papa Re). Somigliava agli sceptra imperialia, dovuti ai papi dopo la cosiddetta donazione di Costantino (4to secolo addirittura!!).
E' un'asta sormontata da una Croce DRITTA a braccia uguali (SENZA CROCEFISSO), che il papa usa principalmente nella funzione della apertura e chiusura della Porta Santa.
Filippo Oppenheim 1950 in Eciclipedia Cattolica http://www.unavoce-ve.it/ec-ferula.htm

Circa poi l'utilizzo del medesimo neo-oggetto conciliare non è stato voluto da Francesco, ma è stato voluto, e fatto utilizzare, udite udite, dal SUPER CERIMONIERE GUIDO MARINI. Chissà che dirà il suo amico esteta Colafemmina!

edoardo ha detto...

@don Camillo

Può per favore indicare la fonte che dice che è stato mons. Guido Marini a far adottare la "ferula" di Scorzelli?

Anonimo ha detto...

Caro don Camillo,
è sicuro dello scoop su Guido Marini?
Personalmente, per il ritorno alla Tradizione, non nutro grandi speranze in Francesco I, come non ne nutrivo molte neppure in Benedetto XVI.
So che lei apprezza i discorsi di Papa Bergoglio, io invece quelli di don Bastiano: quelli si discorsi da Papa!

http://www.youtube.com/watch?v=8XMB-tVecEo

Anonimo ha detto...

Chissà che dirà il suo amico esteta Colafemmina!

Intanto non posso crederci, occorrerebbe la fonte, davvero...
Poi ti ricordo che Colafemmina non è un esteta è un filologo cattolico ed esperto d'arte e di storia.
Non mi piace il tuo tono di disprezzo sia nei miei confronti che del resto-del-mondo che non collima con le tue visuali.

Quanto agli approfondimenti sulla Ferula, mi sono limitata a notizie di massima, non specialistiche, mettendo l'accento sul riferimento "paolino" per nulla rassicurante, a prescindere dalla intrinseca ripugnante bruttezza dell'oggetto.

Anonimo ha detto...

già è poco carino che ributti in bozza un articolo editato,

credo di averti spiegato il perché: era un "articolo di alleggerimento", secondo me inopportunamente sdrammatizzante, in un momento in cui non era ancora esaurita la discussione né l'interesse sul precedente articolo, appena inserito, che aveva una sua significativa portata... Ho sbagliato anch'io a non contattarti; ma speravo avresti capito.

Su queste cose bisognerebbe glissare, andando oltre e puntando al sodo oppure parlarne e non star lì a riproporle coram populo in questi termini.

Comunque tutto serve.

don Camillo ha detto...

Intanto non posso crederci, occorrerebbe la fonte, davvero...
Poi ti ricordo che Colafemmina non è un esteta è un filologo cattolico ed esperto d'arte e di storia.
Non mi piace il tuo tono di disprezzo sia nei miei confronti che del resto-del-mondo che non collima con le tue visuali.


Invece il disprezzo degli incompetenti, quello è bello ,no?!

Colafemmina (oggi come ieri in piena crisi di nevi) così risponde a Melloni: "Pochi al mondo sanno chi è Lello Scorzelli. [Infatti! Un'opera ha fatto ed è pure orribile...]" Che Scorzelli non sia Michelangelo questo si capisce, ma liquidare Scorzelli in questo modo non mi sembra un fraseggio da "esperto d'Arte". Senza poi commentare le varie fioriture all'articolo, che fanno del tradizionalismo una caricatura.

E poi continuo a ribadire, c'è stato un Concilio e una Riforma liturgica, con una sua liturgia concepita e partorita in un "continuo divenire", la parentesi B16 è stata solo una parentesi, lui stesso non ha voluto (!) mettere dei paletti per limitarne questo precipizio... (di cui la liturgia NC n'è solo uno dei traguardi) e nessuno è in grado di farlo.

Di Guido Marini, sì! Ve piace il posto fisso? A quanto pare pure a Marini piace rimanere lì dove sta, e siccome che non ha le competenze liturgiche, non solo non si sa imporre nel limitare le sue stranezze, ma le asseconda consigliando addirittura (et voilà il bastone liturgico di ... Scorzelli) da verissimo cortigiano. Veramente è da rimpiangere Piero, almeno lui la liturgia nuova la conosceva e molto bene!

Mic, io non ti disprezzo come non disprezzo nessuno, dico solo che non ti riconosco più!

Ma cosa vi potrebbe succedere se domani mattina Francesco chiude Ecclesia Dei liquidando tutti gli istituti religiosi nella Congregazione che già comprende tutti gli ordini religiosi? Perchè tale cosa la potrebbe fare!

Ma cosa potrebbe succedere morto B16, non prima per delicatezza, se mettesse mano in quel pasticciaccio giuridico (!) chiamato Summorum Pontificum?

Anonimo ha detto...

"Ma cosa vi potrebbe succedere se domani mattina Francesco chiude Ecclesia Dei liquidando tutti gli istituti religiosi nella Congregazione che già comprende tutti gli ordini religiosi? Perchè tale cosa la potrebbe fare!

Ma cosa potrebbe succedere morto B16, non prima per delicatezza, se mettesse mano in quel pasticciaccio giuridico (!) chiamato Summorum Pontificum?"



Su questo don Camillo ha ragione! La Tradizione ha un diritto proprio e non derivato da qualche autorità "vivente". La Tradizione è l'inalterabile "democrazia dei morti".
Se la sciagura prospettata si verificasse, personalmente non mi scomporrei troppo: il deposito della fede vale più della regolarità canonica, e frequenterei senza nessuna crisi di coscienza gli "irregolari". Che - detto - per inciso, già frequento.

Anonimo ha detto...

Senza poi commentare le varie fioriture all'articolo, che fanno del tradizionalismo una caricatura.

Anch'io non approvo un certo stile tranchant. Ma mi pare che, in base ai precedenti, nessuno di noi -te compreso- è immune dal lasciarsi andare ad alcune "intemperanze"...

Lasciamo stare il "partito preso" e continuiamo nell'attesa prudente, senza infierire su chi sceglie di comportarsi diversamente. A che serve? Per garantirci un'immunità? Ma quella dovrebbe venire dalla nostra sincerità e dalla nostra correttezza.

Anonimo ha detto...

La Tradizione è l'inalterabile "democrazia dei morti".

Frase orrenda che preferisco dimenticare insieme all'ipotesi, citata, di don Camillo.

Anonimo ha detto...

Frase orrenda di Lord Chesterton e di Giovanni Guareschi!


"La tradizione può essere definita, come una estensione del diritto politico. Tradizione significa dare il voto alla più oscura di tutte le classi, quella dei nostri avi. E' la democrazia dei morti. La tradizione rifiuta di sottomettersi alla piccola e arrogante oligarchia di coloro che per caso si trovano ad andare attorno. I democratici respingono l'idea della squalifica per il fatto accidentale della morte. La democrazia ci insegna di non trascurare l'opinione di un saggio, anche se è il nostro servitore, la tradizione ci chiede di non trascurare l'opinione di un saggio, anche se è nostro padre. Io non posso, comunque, separare, le due idee di tradizione e di democrazia: mi sembra evidente che sono una medesima idea. Avremo i morti nei nostri consigli. I Greci antichi votavano con le pietre, essi voteranno con le pietre tombali. Ciò è perfettamente regolare e ufficiale: la maggior parte delle pietre tombali, come delle schede elettorali, sono segnate da una croce"

Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia


"Io sono ancora il democratico d'allora. Senza più cimici e pidocchi e pulci; senza più topi che mi camminano sulla faccia, senza più fame, anzi, senza appetito addirittura, e con tanto tabacco, ma sono ancora il democratico di allora, e sul nostro Lager non direi una parola che non fosse approvata da quelli del Lager. Da quelli vivi e da quelli morti. Perché bisogna anche tener conto dei Morti, nella vera democrazia".

Giovanni Guareschi, Diario Clandestino

Anonimo ha detto...

Non la conoscevo, pur immaginando che fosse tratta da qualche classico. Però, continua a non piacermi, anche se il senso è intuibile.

Ma basta. Chiudiamola qui. Tra l'altro ci eravamo riproposti di ragionare sui fatti man mano che ci vengono incontro e non sulle ipotesi o sui timori.