Venerdì 1 Agosto 2014. Appello urgente per i cattolici:
Giornata di preghiera adorazione e solidarietà
per i cristiani perseguitati in Iraq, Siria e Medio Oriente
Giornata di preghiera adorazione e solidarietà
per i cristiani perseguitati in Iraq, Siria e Medio Oriente
È il giorno scelto dalla Fraternità Sacerdotale San Pietro (FSSP) per una giornata mondiale di pubblica Adorazione di Nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento, nella supplica per i nostri fratelli perseguitati in Iraq, Siria e Medio Oriente:
La FSSP chiede a tutti i suoi centri di apostolato sparsi nel mondo di dedicare Venerdì 1 Agosto ad una giornata di preghiera e di penitenza per i cristiani che soffrono terribili persecuzioni in Iraq, Siria e altrove in Medio Oriente.Il 1 agosto è il primo Venerdì del mese ed è la festa di San Pietro in Vincoli. È la festa in cui leggiamo il grande potere della preghiera perseverante dei membri della Chiesa: «Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui». (Atti 12)Questa festa è un invito ai fedeli ad unirsi in Ore Sante e altre preghiere per mendicare dalla Santissima Trinità che questi fratelli, membra del Corpo Mistico di Cristo, continuino a perseverare nella fede, e che, come San Pietro, possano essere liberati da questa terribile persecuzione. Possa tale giorno servire come memento per noi del forte contrasto tra i nostri giorni di vacanza e di spensieratezza e la loro lotta quotidiana per la sopravvivenza che li vede uccisi o esiliati dalle loro case.
È un giorno, sapientemente scelto che riguarda tutti i nostri fratelli cattolici - d'Oriente e d'Occidente, qualunque siano le diverse sfumature teologiche - ad unirsi a questa giornata mondiale di preghiera e di Adorazione di Nostro Signore Gesù Cristo, insieme a tutti gli Angeli e i Santi.
Diffondete ovunque questa iniziativa. Fate che essa si diffonda in tutto il mondo, attraverso il web, i social network, la famiglia e gli amici. Il Primo venerdì è un giorno speciale del mese, e non c'è niente di meglio, il prossimo Primo Venerdì 1 agosto, per tutti i cattolici del mondo che unirsi in adorazione davanti Nostro Signore, anche se non si può raggiungere una chiesa, per implorare la sua misericordia per i nostri fratelli più dimenticati in Iraq, Siria e tutto il Medio Oriente.
* * *
Il Patriarca Caldeo ai cristiani di Mosul
Inizierò il mio discorso dalla Parola di Cristo: la Sua Parola è fonte di forza e di salvezza per noi, i poveri di questo mondo perduto: "Non temere, piccolo gregge" (Lc 12,32) .
Il nostro dolore presente è legato al nostro cristianesimo ed al mistero della nostra Pasqua. La nostra sofferenza, se unita alle sofferenze del nostro Salvatore Gesù, "Uomo dei dolori", si rivelerà essere una benedizione e salvezza per noi e per gli altri. E affrontiamo le sfide attuali con più fede, speranza e preghiera e solidarietà e saggezza. Siate coraggiosi di fronte a quello che ci aspetta, non abbiate paura: avete radici profonde in Iraq, non date corda alla frustrazione e alla disperazione, fiduciosi che "tutti quelli che metteranno mano alla spada periranno di spada" (Matteo 26,52) e il male non dura! Siete il piccolo granello di senape, il Signore non abbandona. Egli è con voi oggi, domani e dopo domani, e per sempre.
Siamo i vostri pastori e, con la nostra piena responsabilità verso di voi, resteremo con voi fino alla fine, non vi lasceremo, quali che siano i sacrifici. Ripeto: non abbiate paura; rimanere forti così come siete con la vostra fede e la vostra speranza e amore. Ringraziamo Dio per la vostra salvezza, come, non importa, la vostra vita non ha prezzo.
La benedizione di Dio sia su di voi.
Il nostro dolore presente è legato al nostro cristianesimo ed al mistero della nostra Pasqua. La nostra sofferenza, se unita alle sofferenze del nostro Salvatore Gesù, "Uomo dei dolori", si rivelerà essere una benedizione e salvezza per noi e per gli altri. E affrontiamo le sfide attuali con più fede, speranza e preghiera e solidarietà e saggezza. Siate coraggiosi di fronte a quello che ci aspetta, non abbiate paura: avete radici profonde in Iraq, non date corda alla frustrazione e alla disperazione, fiduciosi che "tutti quelli che metteranno mano alla spada periranno di spada" (Matteo 26,52) e il male non dura! Siete il piccolo granello di senape, il Signore non abbandona. Egli è con voi oggi, domani e dopo domani, e per sempre.
Siamo i vostri pastori e, con la nostra piena responsabilità verso di voi, resteremo con voi fino alla fine, non vi lasceremo, quali che siano i sacrifici. Ripeto: non abbiate paura; rimanere forti così come siete con la vostra fede e la vostra speranza e amore. Ringraziamo Dio per la vostra salvezza, come, non importa, la vostra vita non ha prezzo.
La benedizione di Dio sia su di voi.
Patriarca Louis Raphael I Sako
[Chiesa Cattolica Caldea]
20 luglio 2014
[Fonte] - Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio
43 commenti:
PREGHIAMO PREGHIAMO PREGHIAMO e teniamci pronti...magari il Papa ci chiama per ridare libertà ai nostri confratelli!
Certamente dobbiamo pregare, ma non condivido l'azione di molti nel occidente in usare la lettera araba "n" per mostrare solidarietà con i nostri confratelli nella fede in Iraq...
Habbiamo già un simbolo di solidarietà: la croce, il crocifisso...
Mi pare che Rorate Caeli usa i metodi della politica in una materia della fede, sta perdendo il suo centro per seguire più lettori, usando i metodo dei siti che sollecitano le visite con argomenti "hot-topic"...
Mi pare anche che le nostre preghiere non sono sufficienti per salvare i nostri confratelli in Iraq, perché grazie così grandi Dio primo deve promettere, poi sono meritate da fideli...
Ma pregare per ottenere una grazia straordinaria non promessa, è atto del vizio di presunzione.
Sarebbe meglio di aiutare i fideli cristiani nel Iraq con qualche contributo alle entità caritatevoli che gestiscono in Italia, E CON UNA PREGHIERA UMILE che non presume di togliere questo castigo, che è forse meritato dal mondo per molti ragioni...
inolte, una giornata di preghiera non fa la preghiere più efficace, e se preghiamo sulla marcipiede per essere visto nel mondo politico, che meritiamo?
Romano
Romano, la croce non si può indossare né esibire,pena gravi conseguenze, vedasi Francia e paesi in cui la componente mussulmana è molto numerosa, faccio notare che molti cristiani vengono uccisi conficcando loro la croce nel petto o crocifissi.....un articolo per RR e x quelli che conoscono l'inglese A. Gagliarducci su Cathherald del 22/07.Anonymous.
inoltre, una giornata di preghiera non fa la preghiere più efficace, e se preghiamo sulla marcipiede per essere visto nel mondo politico, che meritiamo?
Certo la volontà di attirare l'attenzione del mondo politico può inquinare l'intenzione di preghiera. Forse per questo mi è venuto spontaneo aggiungere una frase che non è nel testo tradotto un po' liberamente: "anche chi non può raggiungere una Chiesa". Quindi un'unione di preghiera sentita e generalizzata e non necessariamente pubblica.
In ogni caso, l'intenzione principale è quella di invocare la provvidente misericordia del Signore per i nostri fratelli martoriati. Non capisco la sfumatura della "promessa".
Certamente è una grazia straordinaria, anche in rapporto alla gravità della situazione e non esime dall'impegno negli aiuti umanitari, che la FSSP di fatto richiama... Così come non esimerebbe i governi dagli interventi politici. E, nella preghiera, c'è anche la nostra impotenza di non riuscire a "destare" impegni concreti anche in questo senso.
... la Provvidente misericordia del Signore si può manifestare in molti modi che nemmeno immaginiamo...
Romano, io credo che si ormai venuto il momento non solo di pregare nel chiuso delle nostre case o nell'aperto delle nostre chiese, MA ANCHE sulle strade e piazze e luoghi istituzionali. Un tempo, tra processioni, adorazioni pubbliche del Santissimo, grandi feste e riti per l' intronazione del Papa, o di un nuovo sovrano, l' arrivo in diocesi del nuovo vescovo, ecc., la vita delle nostre città era scandita da dimostrazioni PUBBLICHE di Fede. Ora abbiamo dimos trazioni pubbliche di tutto e tutti, fuorché cattoliche.
Rorate coeli e' un sito americano, e li, forse ancora, se si dimostra pubblicamente ciò in cui si crede e si vuole, qualcosa si ottiene.
In Italia manco più le manifestazioni politiche pro palestinesi fanno, figuriamoci pro Cristiani d' Irak....comincio a credere a quei complottisti che pensano che ci avvelenino e stordiscano, versando qualcosa nell' acqua o spargendo la in aria.
R.r.
Avviso da Torino
Domenica 27 luglio 2014, alle ore 18.30
S. Messa cantata in forma straordinaria (messale del 1962 - latino/gregoriano)
(VII Domenica dopo la Pentecoste)
Terzi oremus e canto finale del Da pacem Domine per i cristiani perseguitati in Iraq
Offerte raccolte nella seconda questua destinate al sostegno dei cristiani d'Iraq
Parrocchia
Madonna delle Lacrime e Gesù Crocifisso Torino, via Giaveno 39
Programma musicale della celebrazione
Introito: Omnes gentes (proprio gregoriano del giorno)
Kyrie VII (De angelis) alternatim Schola/fedeli
Gloria VII (De angelis) alternatim Schola/fedeli
Graduale Venite filii (proprio gregoriano del giorno)
Alleluia - Omnes gentes (proprio gregoriano del giorno)
Offertorio: Sicut in holocausto (proprio gregoriano del giorno)
Sanctus VII (De angelis)
Agnus Dei VII (De angelis)
Communio: Inclina aures tuas (proprio gregoriano del giorno)
Alla comunione:T'adoriam ostia divina
Ite Missa est VII (De angelis)
All'ultimo vangelo: Salve Regina (antifona gregoriana del tempo) tonus simplex
Dopo la S. Messa canto dell'antifona Da pacem Domine con versetto e oremus per i cristiani perseguitati d'Iraq
Per esigenze organizzative parte del proprio gregoriano del giorno potrà essere eseguito nella forma della intonazione ed organo.
pensano che ci avvelenino e stordiscano, versando qualcosa nell' acqua o spargendo la in aria
Secondo me bastano gli ipod e le reti sociali.
Per questo anche l'uso di internet è utile ma non deve essere fagocitante. Poi tutto deve confluire nel concreto quotidiano.
Ma si parte dalla consapevolezza e dal desiderio che diventa volontà.
Sono d'accordo sulla mancanza di manifestazioni pubbliche, ma tutto tendeva proprio a questo.
Oggi si stanno riappropriando delle piazze le "sentinelle", che parlano col silenzio di chi non ha voce ma con la presenza, che ancora non riescono a cancellare...
Mic,
Mi pare che Pd. Garrigou la Grange nel suo libro sulla vita spirituale explica la problema di pregare per grazie straordinarie...sotto la sezione sui duoni dello Spirito Santo...
Romano
Se avete lo stomaco forte, e i nervi saldi, ecco il messaggio inviato ai musulmani per la fine del ramadan dal vescovo di Evry, mons. Dubost. Non si rasenta i limiti dell`indecenza, ci siamo in pieno.
Non una parola per i martiri cristiani.
Da notare che quel vescovo è il presidente del consiglio per le relazioni interreligiose.
http://www.riposte-catholique.fr/riposte-catholique-blog/breves/cela-devient-indecent
Ricorriamo a una preghiera pubblica, accorata e sincera, noi che in Occidente non rischiamo la vita come i nostri fratelli in Oriente, ma che nella nostra maleolente rilassatezza rischiamo ormai l'anima!
Luigi Moscardò
Le Figaro ha sbattuto in prima pagina la grande persecuzione dei Cristiani in Iraq e Medio Oriente. Ma che paladini della religione che sono diventati tutti assieme. Vuoi vedere che ora tutto di un colpo i mass media diventano tutti pro-cristianesimo? Tutti di colpo convertiti sulla via di Damasco, ad opera dello Spirito Santo in una sorta di nuova Pentecoste? Miracolo! Oppure non sanno più che pesci pigliare per giustificare interventi armati in Medio Oriente (le cui conseguenze sono persecuzioni contro i cristiani per l'appunto) e quindi per cercare consenso tra l'opinione pubblica stanno raschiando il fondo del barile, tirando in ballo i sentimenti religiosi (ormai morti e sepolti in Europa)?! E già, quei brutti, sporchi e cattivi dei musulmani uccidono i cristiani. Allora è giusto intervenire militarmente: il Bene contro il Male, etc, etc. Per cortesia qualcuno dica ai servizi segreti americani di inventarsi qualcosa di meglio e di nuovo, questa è roba vecchia.
Anto
Preghiamo per questi fratelli e per la loro coraggiosa testimonianza...se penso a quanti cattolici, preti, vescovi qui da noi non danno testimonianza solo per paura di inimicarsi i mass media...
John
Preghiamo, preghiamo invece per questi fratelli perseguitati. Preghiamo e attiviamoci in tutti i modi possibili. L'islam è una grave minaccia, e non solo al cristianesimo. Inutile ficcare il capo sotto la sabbia o limarsi le unghie alla radice per paura di graffiare inavvertitamente il nostro più acerrimo persecutore. Prima o poi si giungerà allo scontro frontale, perché è questo che i maomettani cercano. Non perdiamoci quindi in cavillose sottigliezze sull'opportunità di usare il simbolo "n" o di chiedere la "grazia straordinaria non promessa" (lo Spirito di Dio trascende in tutto queste minchionerie da codice della strada. Non dimentichiamoci che nulla è impossibile a Dio).
I servizi segreti USA, leggi CIA, devono far dimenticare al popolo bue chi ha causato questo macello e distogliere l'attenzione dal fatto che in USA ci sono 2.500.000 di carcerati, è il 1° paese al mondo, ma Pannella lo sa? E non è che vengano trattati coi guanti,tenuto conto che i 3/4 sono coloured.....
Oppure non sanno più che pesci pigliare per giustificare interventi armati in Medio Oriente
E' possibile. Ma ciò non toglie che la nuova attenzione dedicata dalla stampa occidentale alle persecuzioni anticristiane sia un dato positivo. Se il movente recondito sia quello di giustificare l'offensiva israeliana o qualche futuro intervento militare in terre arabe, nessuno può dirlo con certezza. Ma resta il fatto che contro le abominevoli persecuzioni inflitte dagli islamici ai cristiani era ed è giusto levare alta la voce, e non soltanto la voce.
http://rorate-caeli.blogspot.com/2014/07/and-2014-dhimmi-award-goes-to.html
meno male che l'episcopato italiano è in prima fila a gridare contro la persecuzione dei cristiani in medio oriente..
Mesmer giustamente ricorda che l'Islam è una grave minaccia.
Francamente non capisco quei commentatori, di solito politici che, avversando lo strapotere israelo-statunitense e addentellati vari, manifesta tendenze filoislamiche ricordando anche gli splendori di quella cultura.
Ora, io non ho la tendenza né alla demonizzazione né al complotto e, per quel che ne conosco, apprezzo e rispetto alcuni tesori di entrambe le culture (anche se le rispettive fedi non sono facilmente scindibili e sono "altro" con cui è impossibile dialogare).
Ma chi è davvero cattolico conosce e vive la peculiarità della sua chiamata e della sua vita nel Signore e nella SS.Trinità e si rende purtroppo conto di quanto il 'mondo' e le altre due fedi cosiddette monoteiste siano realtà con cui fare i conti, convivendo storicamente, ma senza sconti per quanto riguarda la propria vocazione ch'è unica e da custodire nella fedeltà.
È questo che purtroppo oggi manca
1. a livello politico nel senso di promozione e difesa della nostra civiltà occidentale (cristiana, con le ineludibili radici ebraiche non spurie, ma anche greco-romana) fin troppo imbastardita
2. a livello religioso, a custodia e trasmisdione (tradere-tradizione autentica) della nostra fede.
A noi fare la nostra parte nel custodire nel vivere e nel "resistere". L'esito è nelle mani del Signore.
Il 1° Agosto è anche il giorno del Perdono di Assisi.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/08/non-anni-ma-anime.html
Francamente non capisco quei commentatori, di solito politici che, avversando lo strapotere israelo-statunitense e addentellati vari, manifesta tendenze filoislamiche ricordando anche gli splendori di quella cultura.
Sagge e sante parole!
la mia opinione sulla palestina è che presto o tardi troveranno un accordo sulla base dell'unica cosa che li può unire: cancellare il cristianesimo ed in particolare quello cattolico, contro il quale lavorano alacremente anche dall'interno. dopo , pensano, se la potranno vedrere tra loro con calma
Non male anche gli auguri di Nosiglia per la fine del ramadan:
http://www.migrantitorino.it/wp-content/uploads/2014/07/Auguri-ai-Musulmani-per-la-conclusione-del-Ramadan-2014-07.pdf
Parla dell`incontro nel triangolo vaticano, evidentemente ignora la preghiera dell`imam per la vittoria sugli infedeli, non una parola su Irak, Siria, Medio Oriente.
Non capisco: i nostri vescovi ed il papa fan loro gli auguri per la fine del Ramadan, mam loro, a noi, gli auguri per Natale, Ppasqua e Pentecoste, ce li fanno ?
Cosi, per reciprocita'.
Inoltre non ricordo auguri per Rosh Hashanah, Yom Kippur, Purim, o ltre feste ebariche. Se non altro, gli Ebrei stanno a Roma dal I sec aC.
Rr
Mic, ho inviato un post vrrso le 20, prcedente a quello appena pubblicato delle 22.32, dove parlavo anche dell' Ucraina.
Non ti e' arrivato ?
R.r.
No Rosa, non è nemmeno in quelli spam.
Francamente non capisco quei commentatori, di solito politici che, avversando lo strapotere israelo-statunitense e addentellati vari, manifesta tendenze filoislamiche ricordando anche gli splendori di quella cultura.
Mah, cara mic, proverei questa sintesi:
1) l'Islam considera il Cristianesimo suo nemico storico e, ancor di più, teologico e metafisico. Ogni irenismo nei suoi confronti è, da parte cristiana, un colpevole atto di arrendevolezza, considerato che non è affatto vero, teologicamente, che "abbiamo lo stesso dio". Da sempre vogliono conquistarci, come dimostrano le dichiarazioni, al contempo tragiche e ridicole, del nuovo "califfo", ancorché non riconosciuto da nessuna delle diverse "autorità islamiche";
2) che sia esistita, ed in parte esista, una solida "cultura islamica" è vero, e sarebbe stupido, da parte della cultura cristiana (ma c'è ancora?), negarlo. C'è una "metafisica" islamica di notevole profondità, soprattutto in alcune tendenze che il "mainstram" islamico (ammesso che esista, considerata la sua frammentazione) ritiene ereticali;
3) l'apporto della filosofia islamica a quella cristiana-europea c'è stato e sarebbe stupido negarlo. Peraltro si è molto discusso la reale portata del contributo di un Avicenna o di un Averroè, anche perché, per quanto riguarda Avicenna e la sua "trasmissione" delle opere di Aristotile, questa sarebbe comunque avvenuta per via bizantina (e comunque Avicenna le conobbe grazie alle traduzioni in arabo di monaci siriaci). Inoltre sia Avicenna che Averroè sono considerati "eretici" dalla maggior parte dei teologi islamici;
4)c'è un "antislamismo" volgare, a-teologico e "occidentalista", à la Oriana Fallaci o Ida Magli, generato solo da antitradizionalismo, illuminismo, democratismo, modernismo e femminismo. In sostanza, costoro condannano l'Islam perché antimoderno (il che è in parte falso). Non devono essere queste le nostre posizioni e ragioni;
5) questo anti-islamismo rozzo e mondialista è ovviamente cavalcato da USA e Israele per i loro fini egemonici, salvo quando a loro serve, come in Cecenia, in Bosnia, nel Kossovo.
Conclusioni: diamo all'Islam ciò che è dell'Islam, non indulgiamo in irenismi - che, tra l'altro, non fanno che accentuare il loro disprezzo nei nostri confronti -, impediamo con ogni mezzo invasioni (per altro volute dal mondialismo), imponiamogli di rispettare i Cristiani in Medio Oriente e in Africa. Ma, come fa Putin, dialoghiamo con loro per un diverso assetto geo-politico mondiale, al fine di ridurre l'egemonia, questa sì il "nemico principale" della nostra cultura, della nostra civiltà, delle nostre radici, di USA e Israele.
Silente.
OK, forse arrivera'.
Rr
E' singolare che nei Paesi "liberati" dagli esportatori di democrazia o dai loro amichetti tagliagole delle varie "spontanee" rivoluzioni i cristiani siano sempre stati eliminati in un modo o nell'altro.
E ancor più singolare è che le massime cariche della Chiesa Cattolica sempre pronte ad agitare il ditino indignato per ogni comoda causa politicamente corretta in questo caso siano sempre stranamente silenziose e sfuggenti. Sembrerebbe complicità con mandanti ed esecutori.
Miles
Buona la sintesi di Silente.
Da aggiungere che in questo frangente tutte le forze che possono cooperare a contenere, arginare e contrastare la primitiva violenza islamica sono le benvenute. Come nel caso della battaglia per la Tradizione, stante la situazione di grave e imminente pericolo, distinguere fior da fiore non ha senso.
Da vedere e ascoltare:
http://www.youtube.com/watch?v=rCLj5jKnsIU&feature=player_embedded
Concordo con Silente, eccetto che su Oriana Fallaci, direi " ratzingheriana a la Ratisbonne" e Ida Magli, che e' tutt' altro che volgare o sempliciotta o ignorante, e nient' affatto occidentalista. Cfr la recensione del suo ultimo libro su Effedieffe.
Rosa (RR)
Oriana Fallaci, pace all'anima sua, vissuta da atea, e da spero e prego che, almeno nella sua coscienza NON sia morta anche atea, era dichiaratamente occidentalista.
Filo-americana fino al midollo, tra le accuse che muoveva all'islam, la non più piccola è che reprime, l'islam, i topless e le minigonne.
E fra i "meriti" che riconosceva alla Chiesa, metteva in primo piano quello di essersi secolarizzata, rompendo il legame tra morale e società civile e, quindi, così facendo, aprendo la strada alle spiagge nudiste.
Conosco Oriana Fallaci per i suoi libri, meno gli ultimi che hanno fatto più scalpore. Non era credente, ma la sua personalità complessa e profonda non puó essere ridotta a questi elementi.
Ovviamente la mia era una semplificazione. Se preferite una "Sineddoche", una parte per il tutto.
Il concetto è che, la poveretta, come gli altri "atei devoti", apprezza, del cristianesimo, la parte, paradossalmente, più "criticabile". Il c.d. "Cristianesimo secondario", ovvero le realizzazioni umane che hanno girato intorno alla Chiesa. Tale approccio, già condannato in Muarras, (cioè l'apprezzare dove e come il Padrone ha attaccato l'asino, non il Padrone stesso) negli "atei devoti" giunge al paradosso di fare i complimenti alla Chiesa per aver accettato di ritirare il proprio influsso sulla convivenza civile. La principale accusa che si muove all'islam, è in definitiva, di non essere disposto a fare lo stesso. Sarebbe come se, le principali accusa che si muovessero ai TdG, fossero quella di essere contro le trasfusioni e contro l'ECUMENISMO e modellare l'apostolato al riguardo, su tali aspetti. ED è CIò che non pochi anti-TdG cattolici non solo fanno, ma addirittura teorizzano, aggiungendo che la polemica su temi strettamente religiosi è difficile da gestire.
Cara Rosa,
se richiesto, in "foro esterno", soprattutto in ambienti laici, parlo un gran bene di Oriana Fallaci (l'ultima Oriani Fallaci, ovviamente) e di Ida Magli (che ha scritto cose ottime sull'Europa). Ma se posso considerare, come spero, questo blog come "foro interno", le mie perplessità rimangono. Probabilmente ho subito qualche influsso gesuita...
Siamo contro l'Islam non perché "antimoderno" (queste le ragioni della Fallaci e dalla Magli), ma per ben altri motivi.
Anzi, l'Islam, sotto certe condizioni, può essere nostro alleato contro il mondialismo, il nichilismo e l'ateismo contemporaneo. Tutto qui.
Con grande stima e simpatia
Silente
Ad A delle 11:46
lasci stare Charles Maurras (si scrive così) la cui condanna fu il più grande errore di Pio XI, peraltro prontamente ritirata da Pio XII ma quando il danno - la distruzione della Destra francese - era già stato fatto.
Vorrei vedere un Charles Maurras sull'orizzonte europeo, oggi.
Caro Silente,
la condanna fu data in un momento INOPPORTUNo, ma Charles Maurras, (R.I.P.) era più che meritevole di tale condanna.
Legga cosa scrive al riguardo don Nitoglia.
In estremissima sintesi: Charles Maurras (non faceva mistero del suo essere positivista) diceva:
1) 1° PREMESSA sono un patriota francese;
2)2° PREMESSA le tradizioni della Francia sono quelle che sono perché sono state modellate in un certo modo dalla cultura cattolica;
3)CONCLUSIONE per essere davvero un buon patriota debbo rispettare la Chiesa cattolica. Per questo fondò l'Action Françese.
SE FOSSE NATO in Egitto, avrebbe fatto lo stesso ragionamento, sostituendo il Cattolicesimo con l'slàm,(o, magari,con il culto di Osiride), ed avrebbe fondato l'Azione Egiziana.
Il ragionamento corretto è l'opposto:
SONO CATTOLICO, UN BUON CATTOLico è anche patriota. Per essere davvero un buon cattolico debbo volere riconosciuti i diritti della mia patria, nel concerto delle nazioni cristiane; debbo applicare ciò che dice il pensiero sociale della Chiesa in politica interna e, prima di tutto debbo ricordarmi anche l'amor di patria è un mezzo per salvarmi l'anima.
Cara Mic e Silente,
Io ho letto i primi libri della Fallaci quand' ero ragazzina, apprezzando moltissimo Se il sole muore( noi andremo lassù, concludeva, ed era tutto un programma). Da Niente e cosi sia, e via, via, l' ho " persa". Poi l' ho ritrovata con La rabbia e l' orgoglio ( ed in parte con Lettera adun bambino mai nato).
Confesso che avrei voluto scriverlo io, la Rabbia, perche la sola idea che dei beduini del deserto potessero aver distrutto le bellisssime, per me, Twin Towers, dove ero stata la prima volta anni poco dopo la laurea, quando mi ero letteralmente innamorata di New York, mi faceva venire il sangue agli occhi.
A parte ciò, la Fallaci si dichiarava atea, ma
amava (si, amava) Gesu, come l' uomo migliore, piu' perfetto chi ci fosse mai stato, quello che rendeva " divina" l' umanita' intera, quello che, se Dio ci fosse( se guo il suo ragionamento) sarebbe Dio, cioe' se Dio fosse, sarebbe Lui.
Ho sperato per lei che all' ultimo si fosse convertita, anchese solo in foro interno, come usate dire. Io dico dentro di se', tra se' e DIo. Ufficialmente non lo ha fatto,ma chi c' era accanto alei nell' ultimo istante ?
Nella mia ignoranza sull' Islam ( so quel che si studia a scuola, ma io il liceo l' ho fatto molti anni fa, e con un professore di Storia e filosofia di destra) neanch'io ci vedo nulla di "moderno" dell' Islam, in particolare per la visione della donna. Poi una religione che si chiama" sottomissione" esula completamente dalla mia visione del mondo.
Per altro penso anche che l' ebarismo, o meglio il giudaismo rabbinico talmudico, sia qualcosa di assolutamente " antimoderno".
Rr
Confesso che avrei voluto scriverlo io, la Rabbia, perche la sola idea che dei beduini del deserto potessero aver distrutto le bellisssime, per me, Twin Towers, dove ero stata la prima volta anni poco dopo la laurea, quando mi ero letteralmente innamorata di New York, mi faceva venire il sangue agli occhi.
Ecco, secondo Lei, siamo seri, ma dei beduini del deserto, possono mai giungere a tanto, a meno ce non ci sia chi glielo lascia fare?
@ "A" delle 20:41. La scomunica a Charles Maurras e all'Action Française (si scrivono così..) è stato uno dei più gravi errori politici della Chiesa del novecento, checché ne pensi il pur bravo don Nitoglia. Dovuta all'ingenuo tentativo di Pio XI di trovare un appeasement con la Francia massonica, laicista e anticlericale dell'epoca. Charles Maurras non era, personalmente, cattolico? Forse, se ne discute ancora oggi, negli ambienti della Destra francese. Certo che erano cattolici la stragrande maggioranza dei militanti e simpatizzanti dell'Action Française. Risultato: la distruzione di una vincente Destra legittimista e cattolica in Francia. Conseguenze: migliaia di militanti si ritirano dalla politica, maledicendo il machiavellismo di Pio XI. Altri, giustamente, si accasarono nei movimenti fascisti di Doriot e delle "Croix de Feu". A migliaia e migliaia morirono nelle legioni di volontari francesi che si immolarono sui fronti dell'est con le armate germaniche contro il bolscevismo. Charles Maurras venne imprigionato e condannato all'ergastolo dai vincitori, nonostante la tardissima età (era nato nel 1868). Morì, cristianamente, nel 1952, per le sevizie subite dai vincitori nelle loro prigioni.
Un po' di rispetto, per favore.
Caro Silente,
certo che dobbiamo rispetto per tutti i morti, ed ho premesso che prego per Charles Maurras (inciso, quanti dei suoi ammiratori, di quelli di Oriana Fallaci, di Plinio- Tanto degli scrittori latini, quanto del Professore brasiliano-, etc., fanno celebrare Messe in loro suffragio?). Chiedo lo stesso rispetto per Pio XI. Quella del voler cercare una riappacificazione con la Francia è una accusa rivolta a Leone XIII, e mi sembra un modo un po' riduttivo per la questione. Ripeto, la morte da martire di Charles Maurras,e sembra accompagnata da una conversione anche formale ed esplicita, sono da ammirare, ma vedo che Lei NON MI RISPONDE SUL MERITO. Convengo che, in quel momento, la condanna fu inopportuno, ma l'ideologia machiavellica ed adattabile ad ogni realtà politico-religiosa del Nostro, era meritevole di condanna. RIpeto: si rilegga cosa scrive don Nitoglia al riguardo e lo confronti con altre figure cattoliche, come Salazar.
Caro A,
lo ribadisco: la condanna di Maurras fu un errore di Pio XI, che generò la disapprovazione, sia pure discreta, di buona parte dell'episcopato francese. Ben più ferma fu la protesta del Cardinal Billot, che durante un burrascoso incontro con Pio XI si dimise da Cardinale. Fatto inusitato nella storia della Chiesa.
L'atto di condanna di Maurras (n precedenza definito da Pio X: "difensore della fede") era stato istigato dai maneggi degli ambienti modernisti di Marc Sangnier e del massone Aristide Briand, presidente del Consiglio francese.
Grandi intellettuali cattolici, come Gustave Thibon e Marcel De Corte, scrissero su di lui pagine d'elogio.
Poco dopo essere stato eletto, Pio XII rimediò all'errore, ritirando la scomunica: ma ormai il vulnus al Cattolicesimo francese era stato inferto.
"Si spense il 16 novembre 1952, munito degli ultimi sacramenti, nella clinica san Gregorio di Saint-Symphorien-lès-Tours". La citazione è di Dominique Ancelle, Charles Maurras: la vita e l'opera, in "Certamen", n. 16, ottobre 2002. "Certamen" è stata una bella rivista cattolica, diretta Maurizio Blondet con la presenza di Piero Vassallo e Fabio de Fina nel comitato di redazione.
E, su ciò, basta.
All' Anonimo- che palle, ' sto anonimato- di ieri ore 23.14:
Allora pensavo ai beduini. Ora non ne sono più tanto convinta. Riferivo dei miei sentimenti e convinzioni di allora.
Su Don Nitoglia: niente da dire quando parla di dottrina, liturgia, diritto canonico, am quando parte a far grandiose sintesi storico- filosofico- politiche, diventa confuso, approssimativo, schematico e monocorde. Come nell' ultimo articolo pubblicato su Effedieffe.
Credo che per scrivere di storia de gli ultimi due secoli ( almeno) bisogna approfondire molti testi e documenti in lingua originale, e quindi padroneggiare benissimo, oltre l' Italiano, il Francese, l' Inglese, il tedesco, lo. Spagnolo e magari pure il Russo. Altrimenti si finisce per dipendere da fonti tradotte, di seconda o terza mano, e questo non e' bene.
Maurras lo conosco poco, am il fatto che i vincitori, a guerra finita, lo abbian messo dentro, e' per me garanzia di "righteousness" da parte sua( dando al termine inglese un' accezione positiva. Non mi viene in mente il corrispettivo in italiano).
Rr
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