« Fra tutte le devozioni, quella di adorare Gesù Sacramentato è la prima dopo i sacramenti, la più cara a Dio e la più utile a noi » (Sant'Alfonso Maria dè Liguori)
Da più di un anno si registra la presenza costante, oltre che dei tanti fedeli della FSSPX, di persone che provengono da parrocchie del circondario e si sono avvicinate alla tradizione grazie a questo momento di grazia che termina con la celebrazione della Santa Messa nel rito Romano antiquior.
Sacerdoti sempre disponibili per le confessioni.
L'appuntamento di questo mese è per
Venerdì 4 alle ore 21
15 commenti:
Dio li benedica
È più cattolico il card Kasper o i lefebvriami?
Da doroteo propenderei per una via di mezzo tra i due, ma con queli come te non vi sono strade mezzane; solo in un modo li si raddrizza!
Pace e benr
non penso che i lefebvriani parlerebbero di ritus antiquior (comparativo), ma UNICUS
Infatti la FSSPX (dire lefebvriani non ha senso) non è biritualista.
Ma il Rito Romano Antico non è mai stato abrogato e risulta comunque "sdoganato" da una legge universale come il Summorum.
La grande differenza tra Mons. Lefèbvre e gli altri vescovi e cardinali tradizionalisti o conservatori dell'epoca è stata, che questi hanno parlato e discusso, mentre lui ha agito.
Oggi la situazione non è differente: c'è chi scrive, si lamenta ed elucubra, mentre altri, seguendo l'esempio del loro Fondatore, pregano e fanno.
Se la cosa può consolare, anche gli ortodossi hanno le loro preoccupazioni riguardo al comportamento di parte della loro gerarchia:
http://tradizione.oodegr.com/tradizione_index/problematiche/falsaunione.htm
Mentre si discute dei Francescani dell'Immacolta i Francescani di Boston partecipano al Gay Pride.
Vedi Bussola Quotidiana odierna.
Verranno commissariati?
E perchè dovrebbero essere commissariati? Perchè non odiano i gay come voi? Vergognatevi.
Nessuno di noi odia i gay, "Ratto", ma dire che le unioni omosessuali sono contro natura, come contro natura sono le pretese procreative su basi strumentali e tecniche anziché naturali, significa riconoscere la realtà delle cose e non esprime odio né disprezzo per le singole persone; ma è una constatazione e anche una convinzione tratta da scienza e fede.
E poi ai gay-pride oscenita` a tutto spiano`... ci portereste mai un bambino?
Se sono persone normali come tutte le altre, perche` organizzare quelle manifestazioni chiamate gay-pride?
...
Se però stiamo a ciò che il Papa ha veramente detto in più di una occasione questi calcoli potrebbero essere decisamente sbagliati. Già nella famosa battuta sull’aereo il significato del “Chi sono io per giudicare?” era chiaramente diverso da come è stato interpretato e viene continuamente riproposto. Come si ricorderà il Papa stava rispondendo a una domanda sulla lobby gay in Vaticano e, dopo aver affermato che nessuno gli aveva mai dato una carta d’identità da gay in Vaticano, disse: «Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà chi sono io per giudicarla? Il catechismo della Chiesa cattolica dice che queste persone non devono essere discriminate ma accolte. Il problema non è avere queste tendenze, sono fratelli, il problema è fare lobby».
L’affermazione non era la giustificazione del relativismo morale o dell’indifferenza davanti al peccato – sennò non insisterebbe così tanto sulla Confessione – ma il riconoscimento che tutti siamo peccatori e bisognosi di perdono. Un concetto che ha chiarito meglio pochi mesi fa, lo scorso 17 marzo, durante l’omelia a Santa Marta, ricordando l'esortazione di Gesù "Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso". Nell’occasione papa Francesco ha insistito molto sul fatto che «noi siamo tutti peccatori», e proprio sperimentare la Misericordia del Signore su di noi ci rende misericordiosi. Non è dunque l’abolizione del peccato, invocata da Eugenio Scalfari; al contrario è proprio una coscienza più acuta del peccato che spinge a “non giudicare” le persone: “Se cercano il Signore e hanno buona volontà”, come disse ai giornalisti sull’aereo, cioè se riconoscono il proprio peccato e cercano la misericordia di Dio.
Non è certo il caso dei francescani di Boston o dei teologi di Concilium e di tanti altri che invece rivendicano con orgoglio il proprio peccato e pretendono che venga apprezzato come una virtù, così che il “Chi sono io per giudicare?” diventa un “libera tutti” morale.
Resta però il paradosso di un Papa così comunicativo, così diretto e allo stesso tempo così facilmente manipolato nel riportare i suoi interventi. Un problema di comunicazione che in Vaticano dovrebbe quanto meno essere preso in considerazione.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-chi-sono-questi-per-giudicare-mica-il-papa-9642.htm
Il problema potrebbe essere risolto dallo stesso Bergoglio, pensare prima di parlare,soppesare le parole che i media non vedono l'ora di rigirare a loro favore,cominciare ad ammettere che non è più a Baires dove se diceva qualche ca88ata rimaneva là,ora è il capo della CC, dovrebbe farsene una ragione e cominciare a comportarsi di conseguenza.....importa poco il contesto della frase,è diventato un logo per magliette,borse,pin pro lgbt, guardare in rete per vedere,ci sono anche i prezzi e vengono esibiti in ogni gay pride.....
Che la famosa frase sia stata equivocata, e' stato chiaro fin da subito, ma NESSUNO ha suggerito al VdR di correggere l' interpretazione sbagliata, e di chiarire bene, per esempio all' Angelus. O, se qualcuno lo ha suggerito, lui non ha seguito il consiglio.
L' interpretazione sbagliate e' piaciuta, e molto, altrimenti si sarebbero mossi ufficialmente( Osservatore romano, Avvenire, ecc.).
Quella frase + l' intervista a Scalfari( a Scalfari !!!)= copertine sui giornali americani, commenti molto positivi di gente come Obama, ed ultimo Elton John(!!!), e chissà, forse il Nobel. La pax mediatica, dopo lo scandalo pedofilia( che per altri ambienti, v. La BBC o l' ambiente politico inglese, non e' mai scoppiato).
I normalisti possono scrivere quello che vogliono, ma non prendono più in giro nessuno, almeno nessuno dotato di un cervello raziocinante e non " lavato" dalla propaganda.
Infine: se veramente Bergoglio e' " un vero figlio della CHiesa", perché NON ha tuonato contro il matrimonio " per tutti " in Francia, in Inghilterra, in Stati americani, ecc.ecc. TUONARE in pubblico, ex cathedra, non in incontri semi privati con questo o quello.
Chi tace, acconsente, e si fa complice. Tra poco anche in Italia sarà come in Francia, e da l Vaticano, zitti e mosca.Anzi, Ricca.
Rr
Vorrei segnalare che da giugno si è iniziato con l'adorazione notturna del 1° Venerdì del mese anche al Priorato San Marco di lanzago di Silea. Il SS.mo rimane esposto dalle 21.00 del 4/7 alle 7.00 del 5/7.
Don Luigi Moncalero
Sul nuovo priorato cui si riferisce don Luigi Moncalero, che ringrazio
http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=1157:il-priorato-san-marco&catid=35&Itemid=123
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