Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 5 marzo 2014

Una dichiarazione sconcertante, dai risvolti a dir poco dirompenti

Finisco ora di leggere (e di trasecolare) su Radio Vaticana:

Una conversazione a tutto campo a Santa Marta riporta alla luce aspetti noti e meno noti di questo primo anno di pontificato. Le parole più delicate quelle per il Papa emerito:
«[il Papa emerito] non è una statua in un museo, è un’istituzione», «non vi eravamo abituati e forse ce ne saranno altri»; «insieme abbiamo deciso che partecipasse alla vita della Chiesa» - spiega Francesco - «la sua saggezza è un dono di Dio».
Il testo originale, che cito per intero è meno dirompente (nella seconda parte) ma non meno problematico: «Ne abbiamo parlato e abbiamo deciso insieme che sarebbe stato meglio che vedesse gente, uscisse e partecipasse alla vita della Chiesa. Una volta è venuto qui per la benedizione della statua di San Michele Arcangelo, poi a pranzo a Santa Marta e, dopo Natale, gli ho rivolto l’invito a partecipare al Concistoro e lui ha accettato. La sua saggezza è un dono di Dio. Qualcuno avrebbe voluto che si ritirasse in una abbazia benedettina lontano dal Vaticano. Io ho pensato ai nonni che con la loro sapienza, i loro consigli danno forza alla famiglia e non meritano di finire in una casa di riposo». Il problema viene soprattutto dalla prima parte, la cui citazione integra dice così: «Sessanta o settant’anni fa, il vescovo emerito non esisteva. Venne dopo il Concilio. Oggi è un’istituzione. La stessa cosa deve accadere per il Papa emerito. Benedetto è il primo e forse ce ne saranno altri...». [Esattamente quel che temevo io proprio in relazione all'uso, da parte di Benedetto XVI dell'espressione ingravescente aetate]
Testo tratto da un’intervista rilasciata al direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, nella quale ad un anno dall’inizio del suo pontificato, Bergoglio ripercorre gli aspetti salienti del suo magistero, della vita della Chiesa in questi mesi, ma anche le sue scelte riguardo alla Curia e il rapporto con il suo predecessore.

È più che mai ineludibile la domanda: dove sta andando - o dove credono di far andare - la Chiesa?
Non è magistero è un'intervista, ma purtroppo rischiamo molto di lasciarci sommergere dal magistero liquido più distruttivo di uno tsunami. E se le parole riportate fossero vere e le vedessimo confermate, si rivelebbero fondati i timori più volte espressi, persino il mio sulla diarchia : «insieme abbiamo deciso».

Aggiungo una prima immediata reazione sull'onda di una domanda, rivoltami da un lettore all'interno di una discussione, che diventa ancor più pertinente : "Il termine diarchia che Tornielli usa nel suo ultimo articolo "... Joseph Ratzinger non è stato costretto a dimettersi, non l'ha fatto a seguito di pressioni o complotti: la sua rinuncia è valida e oggi nella Chiesa non esiste alcuna «diarchia», nessun doppio governo...." non è stato forse usato da lei su questo blog e citato da "Il Foglio"?

Avevo risposto: Sì, sono andata a cercare e effettivamente ne avevo parlato qui il 5 luglio precedente. E "diarchia" è un termine che credo non sia stato ripreso da nessuno successivamente, almeno che io sappia.
Ma evidentemente deve aver toccato le corde di qualcuno se Tornielli lo cita nell'incipit del suo articolo... Tuttavia credo che ne abbiamo già parlato abbastanza e chiarito quel ch'è possibile oggi. È piuttosto curioso e forse intrigante.
All'incalzare del lettore che mi replica: però se si vedono spesso e il vdr lo consulta, come sottolinea ganswein nella intervista, la diarchia potrebbe esserci, avevo risposto:
È vero che avevo usato quel termine che lei mi segnala citato da Tornielli, in riferimento alla precedente cerimonia pubblica che ha visto presenti i "due papi", ma avevo poi meglio chiarito.
E, tuttavia la diarchia non si pone eventualmente per la possibile o reale consulenza, perché quello che risponde dei suoi atti e sottoscrive i suoi documenti è il papa regnante, che è lui a decidere pur servendosi di consiglieri. Il disorientamento viene dalla situazione inedita e da come è gestita. Ne abbiamo parlato fin troppo.
E ora, che dire?

126 commenti:

Luisa ha detto...

Apparentemente a papa Bergoglio, nei fatti, non han dato fastidio le interpretazioni date alla sua intervista a Scalfari, continua a fidarsi di quei media per i quali ha avuto parole durissime nel suo libro scritte con il rabbino Skorka.
Comunque se le parole sul Papa emerito sono vere, è evidente che aprono dei scenari, delle perspettive, che cambieranno la natura del Papato, un Papato che diventerà una funzione a tempo determinato, un pò come quella dei vescovi, si potrà arrivare a fissare una data limite per le dimissioni!
E così i cattolici avranno un Papa in carica e uno, due e perchè no tre papi emeriti.
Se Papa Bergoglio non vuole essere trattato come una star dovrebbe cominciare lui stesso a non alimentare il circo mediatico di cui conosce perfettamente il funzionamento.

Anonimo ha detto...

E quel che ha detto sulle unioni civili e sui valori non negoziabili???
John

Anonimo ha detto...

Papa Francesco. «Non sono una star. La Chiesa ha fatto più di tutti sugli abusi, eppure è la sola ad essere attaccata»

http://www.tempi.it/papa-francesco-non-sono-una-star-la-chiesa-ha-fatto-piu-di-tutti-sugli-abusi-eppure-e-la-sola-ad-essere-attaccata#.Uxb23LmYbyc
m

mic ha detto...

Si, ho visto anche il resto Ma questa dichiarazione è la più sconvolgente.

hpoirot ha detto...

"insieme abbiamo deciso..."

come dico da tempo BXVI=Francesco

Luisa ha detto...

Bisogna aspettare di leggere l`intervista, ma sconcertanti sono anche queste parole:

"Sui divorziati, il Pontefice ribadisce che ogni decisione sarà frutto di riflessione profonda, che il matrimonio è tra uomo e donna e le unioni civili sono patti di convivenza di varia natura, “bisogna vedere i diversi casi e valutarli nella loro varietà”"

Fa dunque la differenza fra matrimonio e unioni civili...di varia natura(!!), riprende dunque quella che era già la sua posizione quando era in Argentina.
Ma è possibile che Bergoglio non si renda conto del peso delle sue parole?
Delle speranze che fanno nascere, della confusione che alimenta?
Delle strumentalizzazioni che avverranno senza alcun dubbio?
Pongo la domanda ma conosco già la risposta, lo sa perfettamente ma sembra non voler tenerne conto.

hpoirot ha detto...

Roma locuta, causa finita:

Habemus Papam... duplex

E penso sempre al film di Nanni Moretti (uscito 2 anni prima delle dimissioni) col papa che rifiutava la sua carica...

mic ha detto...

Ma è possibile che Bergoglio non si renda conto del peso delle sue parole?

E' quel che mi chiedo anch'io.

E' il dilemma tra il suo non rendersene conto e il fatto che sia convinto di quello che dice.
Non si sa quale sarebbe l'ipotesi più grave.

una sola fede ha detto...

Sarà anche sconvolgente, ma francamente non mi pare così "inattesa", specie confrontandola con i fatti ultimi, tipo la partecipazione in Basilica di San Pietro di Ratzinger vestito anche lui più o meno da papa con cardinali al baciamano, e poi l'intervista del segretario che conferma perfette IDENTITA' DI VEDUTE tra l'emerito e colui che è in servizio (che assurda distinzione modernista!!), esattamente come aveva già dichiarato a Kung lo stesso Ratzinger...la differenza tra coloro che li trovano totalmente inattesi e chi come me invece no, è che evidentemente non hanno mai pensato che il tutto CORRISPONDESSE ESATTAMENTE invece a ciò che appare, per quanto impossibile o allucinante possa sembrare!

Per far questo, però, cioè per guardare le cose come sono, probabilmente si dovrebbe mettere definitivamente da parte la tendenza alle mille e mille giustificazioni, ai sentimentalismi, agli attaccamenti umani personali, all'idea che qualcuno sia sempre e comunque in situazione di essere forzato, di non agire mai secondo scienza (ecclesiale) e coscienza (vedasi proprio quel mio post con le espressioni: "...e che avrebbe dovuto dire? ...e che avrebbe dovuto fare?)

Anonimo ha detto...

Luisa ha perfettamente ragione...è cosciente e volente. Sa e vuole tutto ciò. Non oso pensare a quanto ancora ha in mente di fare. Personalmente resto perplesso sull'agire di B16° non lo capisco.
fr

Anonimo ha detto...

Luisa, è quello che segnalavo nel thread sotto. E visto che ha parlato di tutto e di più ha detto qualcosa sulla legge nazista belga che autorizza l'eutanasia infantile?? Spero di sì.
Hpoirot Benedetto=francesco. Beh almeno Benedetto di certi argomenti scomodi ne parlava e per questo lo odiavano...
John

Anonimo ha detto...

Che sia sconvolgente è comprensibile. Ma è meglio che cadano le maschere.

una sola fede ha detto...

"Hpoirot Benedetto=francesco. Beh almeno Benedetto di certi argomenti scomodi ne parlava e per questo lo odiavano..."

John, credo che hpoirot ribadisse che sono "DOTTRINALMENTE due gocce d'acqua" come in suo recente post...e dargli torto diventa sempre più difficile, mi pare, specie se uno ha seguito le vicende degli ultimi decenni della Chiesa senza troppi muri davanti a sé.

hpoirot ha detto...

ribadisco e controfirmo
BXVI = Francesco

Papa Farncesco:
"Ora vi spiego perché ci si deve confessare".

"Quando è stata l'ultima volta che ti sei confessato? Due giorni? Due settimane? Due anni? Venti anni? Quaranta anni? Ognuno faccia il conto e se è passato tanto tempo, non perdere un giorno".

Nel confessionale Gesù è più buono dei preti: ti riceve con tanto amore - ha detto il pontefice -. Sii coraggioso e avanti con la confessione, la riconciliazione - é sacramento di guarigione. Quando io vado a confessarmi è per guarire l'anima o il cuore, di qualcosa che ho fatto che non sta bene. Il sacerdote riceve con amore e tenerezza questa confessione, e in nome di Dio perdona".


Chi l'ha detto? BXVI??? No Bergoglio, come aveva detto la frase molto forte "Chi non prega Gesu' prega il Diavolo"

Dottrinalmente questi due papi sono la stessa cosa, capaci di dire grandi cose e poco dopo cose pessime.

E' il sentimento e l'immagine sogettiva che ognuno di noi ha di loro che ce li rendono falsamente diversi.

hpoirot ha detto...

il discorso di Francesco sulla confessione é qui

http://qn.quotidiano.net/cronaca/2014/02/19/1028044-papa-francesco-udienza-generale-confessione-ucraina.shtml

letto tutto é molto più bello del passaggio che ho citato.

mic ha detto...

Amici miei, questo vdr ha fatto e sta facendo una marea di dichiarazioni da prendere con le molle.

Il tema più terribile è quello che viene fuori, per il futuro della Chiesa è ciò che ho sottolineato qui.

Il resto su cui voi ribattete, evidentemente, non è che conseguenza del conciliarismo che ha reso possibile questo vulnus così serio...

una sola fede ha detto...

ECCO L'INTERVISTA AL CORRIERE DELLA SERA:

FONTE:
http://www.corriere.it/cronache/14_marzo_04/vi-racconto-mio-primo-anno-papa-90f8a1c4-a3eb-11e3-b352-9ec6f8a34ecc.shtml

Come si potrà osservare e come dicevo prima, la realtà, anche se supera ogni più nefasta (per la Chiesa) fantasia, è quella che è e va accettata per quella che è, trasecolando, certo, ma non rimanendo ogni volta allibiti come se i segnali fin qui pervenutici da anni (e solo buon, anzi, cattivo, ultimo l'abbandono "attivo"(?) del papato):

una domanda e la risposta di Bergoglio:

- HA MAI CHIESTO QUALCHE CONSIGLIO A BENEDETTO XVI?

«Sì. Il Papa emerito non è una statua in un museo. È una istituzione. Non eravamo abituati. Sessanta o settant’anni fa, il vescovo emerito non esisteva. Venne dopo il Concilio. Oggi è un’istituzione. La stessa cosa deve accadere per il Papa emerito. BENEDETTO E' IL PRIMO E FORSE CE NE SARANNO ALTRI. Non lo sappiamo. Lui è discreto, umile, non vuole disturbare. Ne abbiamo parlato e ABBIAMO DECISO INSIEME che sarebbe stato meglio che vedesse gente, uscisse e partecipasse alla vita della Chiesa. Una volta è venuto qui per la benedizione della statua di San Michele Arcangelo, poi a pranzo a Santa Marta e, dopo Natale, gli ho rivolto l’invito a partecipare al Concistoro e lui ha accettato. La sua saggezza è un dono di Dio. Qualcuno avrebbe voluto che si ritirasse in una abbazia benedettina lontano dal Vaticano. Io ho pensato ai nonni che con la loro sapienza, i loro consigli danno forza alla famiglia e non meritano di finire in una casa di riposo».

RIC ha detto...

Testo integrale dell'intervista

http://www.corriere.it/cronache/14_marzo_04/vi-racconto-mio-primo-anno-papa-90f8a1c4-a3eb-11e3-b352-9ec6f8a34ecc.shtml

mic ha detto...

Sempre dall'intervista. Che dire?

...«Io nel marzo scorso non avevo alcun progetto di cambiamento della Chiesa. Non mi aspettavo questo trasferimento di diocesi, diciamo così. Ho cominciato a governare cercando di mettere in pratica quello che era emerso nel dibattito tra cardinali nelle varie congregazioni.

Stefano78 ha detto...

Dottrinalmente questi due papi sono la stessa cosa, capaci di dire grandi cose e poco dopo cose pessime.


Ma certo. Solo questione di "stile". Le azioni in merito alle leggi universali vigenti nella Chiesa, ad esempio il Motu Proprio Summorum Pontificum, e la negazione di fatto delle stesse, le hanno decise insieme.

Come insieme hanno deciso queste bordate alla Dottrina Morale della Chiesa. Esattamente come aveva fatto Benedetto XVI in passato, che infatti era stato acclamato dalla Società "civile" proprio per le sue posizioni in merito alla Morale Matrimoniale, ad esempio.

Stessa cosa riguardo la Sacralità della Liturgia. Identiche vedute con Bergoglio, che infatti imita Benedetto XVI, esattamente uguale, nei Riti fino ad oggi officiati!

Per non parlare della Dottrina! Identiche vedute anche lì, soprattutto quando definisce i fedeli Tradizionali dei modaioli! Rinomate e risapute le dichiarazioni di Benedetto XVI a riguardo, identiche a quelle di Bergoglio! Come anche identica è la considerazione riguardo il Concilio Vaticano II, MAI CRITICATO da Benedetto XVI, soprattutto nella GS e DH, che Bergoglio ha definito "strumento per leggere il vangelo secondo i tempi"..Esattamente come Ratzinger.

Stesso discorso per gli insegnamenti di Benedetto XVI sull' ecumenismo e le confessioni Cristiane. Come per le altre religioni. Bergoglio è perfettamente in linea con la Dominus Iesus. Tra i due perfetta identità di vedute.

Ecco. Credo che questa sia una analisi proprio fatta bene. Ah, dimenticavo. Tutte le contraddizioni, che sono solo apparenti, tra i due, sono risolte da due elementi: lo stile e il modernismo.

Stefano78 ha detto...

...Incredibile coincidentia oppositorum. I "Normalisti" dicono che Bendetto e Francesco sono uguali. I "radicalisti" dicono che Benedetto e Francesco sono uguali..

seraafino ha detto...

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV758_Belvecchio_Sussiste_ancora_il_Papato%3F.html

Catholicus ha detto...

Non vi dice niente che le prime riforme di questo papa che disprezza la dottrina e la tradizione, riguardino l'economia?

hpoirot ha detto...

a Stefano78 che afferma che BXVI avrebbe criticato il Concilio, ricordo che lo ha anche elogiato spessissimo, avendolo sempre considerato come la sola guida (insieme agli scritti di GPII) per la Chiesa di domani.

Inoltre come non ricordare qui il suo elogio del card Frings uno primi 10 dei fautori del disastro conciliare(!!!) in cui BXVI definisce il grande cammino che fu ed é tuttora per lui il CV2

Nel cardinale Frings ho avuto un “padre” che ha vissuto in modo esemplare questo spirito del concilio... Non posso che essergli sempre grato per aver portato me come suo consulente (al Concilio) ... permettendomi di essere presente in questa scuola e percorrere dall’interno il cammino del concilio
...
in questi scritti traspare processo di apprendimento che il Concilio e la sua ricezione hanno significato e significano tuttora per me. "



http://www.vatican.va/special/annus_fidei/documents/annus-fidei_bxvi_inedito-50-concilio_it.html

Anonimo ha detto...

Beh, esistono gli Illuminati di Baviera e quelli d'Argentina.

@per Stefano78 ha detto...

tefano78 ha detto...
...Incredibile coincidentia oppositorum. I "Normalisti" dicono che Benedetto e Francesco sono uguali. I "radicalisti" dicono che Benedetto e Francesco sono uguali..

05 marzo 2014 12:39.
Rifletta su un punto: I "Normalisti" dicono che Benedetto e Francesco sono uguali. I "radicalisti" invece dicono che Francesco e Benedetto sono uguali.

a) non è lo stesso;
b) non le sorge il dubbio che tra i due ci siano differenze (o apparenti tali) di metodi, di mezzi e di stile (che comunque ciò non è irrilevante) ma che gli scopi che si propongono sono IDENTICI?

Luisa ha detto...

Non solo non si aspettava ad un cambiamento di diocesi(!) ma chi lo ha incontrato a Buenos Aires poco prima della sua venuta a Roma, lo ha descritto come disinteressato e vicino alla dimissione, lontano, molto lontano, dall`immagine e dal comportamento che vediamo, sarà la sua nomina ad avergli dato le ali!
Ha ritrovato forza e energia, e il sorriso, ma per far che cosa?
Il suo ghost writer per l`Evangelii gaudium, Víctor Manuel Fernández, già attivo in Argentina, nominato vescovo, conosce bene papa Bergoglio, qui parla del "progetto di Francesco":

http://vaticaninsider.lastampa.it/recensioni/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-rodari-32436/

Anonimo ha detto...

D'accordo con Stefano 78
John

Anonimo ha detto...

ultimissima: papa Francesco è fra i "papabili" del premio Nobel per la pace.

Anonimo ha detto...

È un anno che soffro tanto per le dimissioni di Benedetto e invece oggi leggendo l'intervista, non so se ridere o piangere!
Ma se partecipa alla vita della chiesa perché si è dimesso? Il vdr si rende conto di cosa dice, del peso che hanno le sue parole, allora oggi c'è una diarchia?
Neri

Anonimo ha detto...

Praterie e steppe a perdita d'occhio per il mio stato brado , forse hanno ragione gli argentini che dicono che parla senza accendere il cervello....non so più che dire e pensare , i rilanci d'agenzia ripetono tutti le stesse cose, quindi quando la si potrà leggere per intero si vedrà meglio (o peggio) , il problema è che sono stati annunciati video , dvd , libri e chi più me ha ne metta per il primo anniversario....mi piacerebbe che Ratzinger gli disobbedisse e mantenesse i patti , vederlo dietro al vdr non si capisce bene a far che , non mi fa felice , il papa è sì il vescovo di Roma , ma anche l'unico vicario di Cristo , non ce ne possono essere altri....facendo i millenaristi amerei capire chi è il vescovo vestito di bianco che verrà ucciso.....randagio più che mai e sempre più sconcertato. Lupus et Agnus.

Japhet ha detto...

La pastorale sta definitivamente spodestando la dottrina per diventare essa stessa dottrina più aggiornata, più nuova ed attraente; ma terribilmente distruttiva.

Anonimo ha detto...

perchè siete sconvolti? non ha detto " abbiamo deciso insieme che governeremo insieme" ma semplicemente che " sarebbe stato meglio che vedesse gente, uscisse e partecipasse alla vita della Chiesa"

Anche io, semplice fedele, partecipo alla vita della Chiesa.
Poi sotto dice che è come un nonno, tutto qui. Che ci sono due papi attivi lo vedete solo voi.
Vera

Anonimo ha detto...

Ma se partecipa alla vita della chiesa perché si è dimesso? ... allora oggi c'è una diarchia?
Neri


Si è dimesso, lo ha dichiarato lui, per il bene della Chiesa. Chiesa che però attualmente è, sempre più evidentemente "strana", costruita contro ogni regola.

"...Vidi anche il rapporto tra i due papi... Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa...".
(K.Emmerick - maggio 1820)

Cesare

Peter ha detto...

Carissimi amici, stiamo calmi e abbiamo fiducia in Dio.
D'altronde, non è pur vero che in tutte le Messe offerte nel mondo, tutte, e a tutte le ore, il popolo di Dio prega per il nostro Papa?
Allora stiamo in pace e lasciamo tutti questi problemi nelle mani di nostro Signore.
Noi che conosciamo bene la nostra religione, continuamo a viverla anche se la stiamo vivendo da martiri. Per tutti quei Cattolici che invece non si sono mai interessati ad approfondire le leggi di Dio, per tutti i Tiepidi, beh, possiamo solo pregare.

mic ha detto...

Dopo la scarna notizia, data nell'essenziale come prima reazione, poco fa ho completato l'articolo.

Anonimo ha detto...

Ho letto per intero l'intervista. Dice alcune cose condivisibili, ad esempio sulla humanae vitae o sullo scandalo pedofilia, altre invece aprono autostrade a chi vuole distruggere ciò che rimane della famiglia. Grave, a mio avviso, il fatto che a una domanda sul "fine vita" ovvero l'eutanasia, non abbia sentito il dovere morale di criticare l'aberrante e nazista legge belga sull'eutanasia infantile: e sì che sarebbe stato un argomento sgradito ai nemici della chiesa ma assai ecumenico visto che è condiviso da tutti i cristiani, gli ebrei e i musulmani. Su questo fronte Benedetto era un'altra cosa
John

Anonimo ha detto...

salve vorrei sapere quando si può supporre la sede vacante ? e se il pontificato di papa francesco lo si possa definire cosi ,vi ringrazio
paolo

hpoirot ha detto...

vi ricordate la serie "Starsky e Hutch"?

Quando avevano un caso difficile si mettevano d'accordo: uno faceva il buono e uno il cattivo, poi il bravo prendeva o il sospetto sottobraccio e gli diceva "devi dirmi tutto adesso. Ti conviene, altrimenti arriva il mio collega e ti spezza. Lui non é gentile come me..."

ecco, é la stessa proficua "intesa di vedute"

Anonimo ha detto...

Intervista in contemporanea con La nacion in Argentina......boh chi ci capisce è bravo....

Fabiola ha detto...

Beh, se si tratta solo di un trasferimento di diocesi, io sono più tranquilla.
Il mio Vescovo è un altro. Non sono tenuta a partecipare allo show di un Vescovo di Roma.
Ci abitueremo a una Roma senza Papa.

Un po' di leggerezza. Qui da noi è ancora Carnevale.

mic ha detto...

salve vorrei sapere quando si può supporre la sede vacante ? e se il pontificato di papa francesco lo si possa definire cosi ,vi ringrazio
paolo


La sede è vacante solo quando il papa muore o si dimette (in casi di forza maggiore, ovviamente. Il discorso della ingravescente aetate è più opinabile ma al momento non è un problema).

Mazzarino ha detto...

Papa Emerito è un'istituzione ?!?!.... Se è un'istuzione è un'istituzione che non esiste. E noi dovremmo credere che esistano i cavalli alati solo perchè lo dice un sedicente vdr? Supponiamo possano esistere una sola sella ed un solo cavallo. Se BXVI è un cavallo, non esistendo i cavalli alati, BXVI è(solo) cavallo. E siccome vedono che si è tolto la la sella, tutticoloro che passano per la stalla, preoccupati per il tipo di quadrupedi che ora la occupano, provano a rimettergliela sul groppone. Continuano a prenderci in giro, ma di questo passo presto avranno problemi anche a credere a se stessi.

una sola fede ha detto...

@Lupus et Agnus. ".mi piacerebbe che Ratzinger gli disobbedisse e mantenesse i patti , vederlo dietro al vdr non si capisce bene a far che , non mi fa felice , il papa è sì il vescovo di Roma , ma anche l'unico vicario di Cristo , non ce ne possono essere altri...."

Stavolta ti quoto con soddisfazione, solo per dirti che sono d'accordo!



@Cesare: ""...Vidi anche il rapporto tra I DUE PAPI... Vidi quanto sarebbero state NEFASTE le conseguenze di questa falsa chiesa...".
(K.Emmerick - maggio 1820)"


Caro Cesare, intanto ti dico che spessissimo sono particolarmente d'accordo con ciò che scrivi e ne approfitto per riportarti a tal proposito un mio brevissimo componimento di pochi giorni fa, dopo aver visto le immagini dei due al concistoro

@hpoirot scrivi
"Habemus Papam... duplex",

la stessa cosa che ho detto a Cesare vale anche per te hpoirot, e quindi ecco i quattro scarni senari:


NELL'ANTRO

Smembrata la Messa,
sdoppiato il papato,
il drago s'aggiusta
e allarga la bocca...

Anonimo ha detto...

" Et tibi dico quia Tu es Petrus..." A Pietro, non ad Andrea, Giacomo o, in sostituzuone dell'anzione Pietro, al giovane Giovanni, al solo PIETRO! La loro malafede si spinge sino a sfiorare il ridicolo. Dopo il Martirio di Pietro l'elezione del successore Lino et cc. Un'elezione dovuta alla naturale successione post mortem, più misticamente post martyrium del Vescovo di Roma non in quanto tale ma in quanto Pontefice, Vicario di Cristo. Curioso, per la questione liturgica sono andati a scomodare un falso archeologismo liturgico-strutturale paleocristiano o, addirittura co-Apostolico, perché non usano la stessa reale procedura, stavolta ne Apostolica e tanto meno paleocristiana, ma Divina, circa la successione del Vicario di Cristo e Successore Sancti Apostoli Petri? O forse la clonazione è più antica di quanto sembri!?

Anonimo ha detto...

Sono sconcertata....dopo questa intervista sono veramente sconcertata, ma non si rende conto il vdr che queste sue parole creano solo confusione fra che vorrebbe seguire gli insegnamenti della Chiesa?Forse sono io rimasta indietro di duecento anni! Una ignorante.

Anonimo ha detto...

Molto bene. Chissà devolva il cospicuo assegno per la carità del PAPA.

Turiferario ha detto...

Mah, paragonare Benedetto ai nonni che non meritano di finire in casa di riposo non mi sembra molto rispettoso. Sembra voler dire che è un po' "rinco" ma ce lo teniamo perché siamo affezionati. Senza contare che fra Benedetto e Francesco intercorrono solo nove anni, non sono nonno e nipote e nemmeno padre e figlio, al massimo fratello maggiore e minore.

rosa ha detto...

Fabiola, io sto con te. Per me non e' il mio Vescovo, da quando, dopo il famigerato buonasera, ha appunto affermato di essere Vescovo di Roma, e cosi continua a definirsi. E ' vero, a Milano e diocesi abbaiamo ancora tre giorni di Carnevale, ed infatti il Corrierone- giornale altrettanto cattolico di Repubblica- pubblica l' intervista oggi. Che e' , mio Dio, Mercoledi delle Ceneri.
De Bortoli non ha la prosopopea di Scalfari, quindi si sara' munito di registratore. inoltre non gioca a fara Dion, per io' gli argomenti sono, diciamo cosi, piu' terra terra.
E tuttavia, anche quest' intervista viene dopo gli articoli di Docci, per cui e' un' altra coincidenza per chi crede alle coincidenze.
Si danno ora tre casi:
1) Dio Non ha ispirato Bxvi a lasciare,lo Spirito Santo Non ha ispirato i cardinali, ci preoccupiamo giustamente, e nel2017 ci sara' la riconciliazipne con i protestanti(quali?)
2) tutto il contrario di quanto sopra, noi Non capiamo nulla, e siamo di fronte al piu' bel dono il Cielo potesse farci,
3) a scelta una mescolanza di 1 e 2.
Anche se so che non e' cattolicissimo, ridatemi Cartesio e le usue idee chiare e distinte, perche' ne ho disperatamente bisogno.
De fide so che non praevalebunt, ma non posso mandare la mia ragione all' ammasso.
Rosa

likeafairytale ha detto...

magari avessimo la sede vacante, qui è il contrario: una sede sovraffollata........inutile commentare oltre, la Emmerick, Fatima, la Salette e diverse altre profezie hanno stigmatizzato le terribili ore attuali: è giusto denunciare e poi pregare, riparare, fare penitenza. Il resto è nelle mani di Dio, non possiamo vincere queste forze anticristiche senza ormai un intervento FORTE da parte di Dio stesso. Possiamo propiziarlo o ritardarlo, ci viene detto dalle Scritture ("a causa degli eletti, quei giorni saranno abbreviati") e ribadito dalla Madonna nel chiedere la Consacrazione della Russia. I mezzi per combattere il male li avevamo ricevuti dal cielo ma sono stati rifiutati, ecco le conseguenze. Ora tocca bere l'amaro calice fino alla fine.

Luisa ha detto...


" Quello che dovevo dire sul tema della vita, l’ho scritto nell’esortazione Evangelii Gaudium"

E le basta?
Lo reputa sufficiente?
Quel che succede in Belgio, dove dei bimbi potranno eseere eutanasiati non esige un parola del Successore di Pietro?
La battaglia dei cattolici francesi contro il matrimonio omosessuale e l`adozione da parte di omosessuali, non meritava il suo sostegno esplicito?
L`attacco alla famiglia, che non vedono solo degli scalmanati che hanno bisogno di una battaglia per vivere..., ma che è reale e diabolicamente efficace, non comanda forse il suo intervento, chiaro e forte?

«Io non sono uno specialista negli argomenti bioetici. E temo che ogni mia frase possa essere equivocata"

Non può essere una scusa per tacere, per non intervenire, lei ha le sue idee, le ha esposte nel libro con Skorka, al limite chieda l`aiuto di uno o più specialisti, e se sa che ogni sua parola può essere equivocata, se sa che quel che lei pensa non è in linea diretta con la Dottrina, che potrebbe suscitare confusione, se e quando sceglie di parlare, dopo consultazione...scelga parole inquivocabili, come Benedetto XVI sapeva farlo, con coraggio e fermezza.

A.D. ha detto...

Non so voi ma in me la confusione aumenta sempre di più giorno dopo giorno...iniziamo la Santa Quaresima con digiuno e preghiera, fedeli al Signore e nelle Sue Mani, oltre che nella Sua Parola.

Anonimo ha detto...

La Chiesa subisce in modo misterioso, le tre negazione di Simone Petro...

è l'ora delle tenebre e della potenza di Satana...

I Modernisti con fideltà mortifera alla loro ideologia cadano in pazzia, bestemmia, auto-contradizioni...con la spuma di irragionevolezza sulle labra

Romano

rosa ha detto...

Non bisogna essere specialisti per sapere che o c'è la vita o c'è la morte. Quindi o c'è un bambino vivo,malato, ma VIVO, e che va curato nel modo migliore possibile, incluso non farlo soffrire inutilmente, o c'è un bambino MORTO, anzi UCCISO. O c'è un bambino VIVO che cresce nella pancia della mamma, o c'è un bambino MORTO, anzi UCCISO. Per sapere come si fa ad avere un bambino, non occorre essere specialisti di bioetica:ci vuole uno spermatozoo, quindi un UOMO, ed un ovulo, quindi una DONNA. Ergo i bambini non nascono dagli omosessuali, e se così ha voluto la natura e l'evoluzione della specie (notare che non sto volutamente parlando di Dio) OGNI ALTRO MODO NON E' NATURALE E QUINDI E' SBAGLIATO.
Ma quest'uomo ha almeno studiato un po' di biologia a scuola ?
Rosa

Anonimo ha detto...

Le recenti dichiarazioni sul blog di perfetta uguaglianza tra Benedetto e Francesco espresse in termini così perentori mi turbano e mi sconcertano.
BXVI ha certamente avuto le sue sbavature, ma una persona va valutata non solo in base ad alcune frasi pronunciate, ma anche e soprattutto tenendo conto del contesto (cosa avrebbe potuto dire in quella tale occasione date quelle circostanze), del suo atteggiamento e soprattutto dei fatti caratterizzanti il suo pontificato.
Scusate, non riesco a dire di più. Cercate di capirmi, se potete... grazie
Marius

Luisa ha detto...

Papa Bergoglio dice:

«Non ho mai compreso l’espressione valori non negoziabili."

Beh, domandi al saggio nonno Benedetto XVI di spiegarglierlo, Benedetto che nel 2006 diceva:

"Per quanto riguarda la Chiesa cattolica, l'interesse principale dei suoi interventi nell'arena pubblica è la tutela e la promozione della dignità della persona e quindi essa richiama consapevolmente una particolare attenzione su principi che non sono negoziabili. Fra questi ultimi, oggi emergono particolarmente i seguenti: 

- tutela della vita in tutte le sue fasi, dal primo momento del concepimento fino alla morte naturale;

- riconoscimento e promozione della struttura naturale della famiglia, quale unione fra un uomo e una donna basata sul matrimonio, e sua difesa dai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale;

- tutela del diritto dei genitori di educare i propri figli."


http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2006/march/documents/hf_ben-xvi_spe_20060330_eu-parliamentarians_it.html

Anonimo ha detto...

No , Rosa non hai capito si va a random , Loro stabiliscono chi deve vivere e chi non ne è degno e vale anche per gli anziani soprattutto per i potenziali portatori di qualsiasi tipo di handicap anche infinitesimale tutto deve essere programmato e perfetto nel nuovo ordine dei grandi costruttori letto x caso Huxley ? Bypassato in silenzio il caso dello stretto collaboratore di Cameron pescato con le mani addosso ad un bambino.....si è dimesso buon per lui , Dirupo no e sta in buona compagnia di cattolici 'osservanti' gay e oggi quegli smidollati dei nostri calciatori oltre a non provare alcuna vergogna dei mln. guadagnati mentre la gente muore di fame e disperazione , non trovano di meglio che indossare braccialettini arcobaleno per i diritti omo....ma andate a.....mi ci vorrebbe più di una c word , ma sono educato. Lupus et Agnus.

mic ha detto...

Marius,
in effetti non si sa cosa dire. Le differenze di stile e di spessore sono notevoli.
Tuttavia le dimissioni di Benedetto XVI, come ho detto più volte, sono suscettibili di lettura ambigua.
Se da un lato si può accettare l'ingravescente aetate come impedimento a proseguire il mandato se le capacità d'intendere e di volere fossero appannate, non lo si può in un'ottica efficientista perchè equivarrebbe ad assimilare il papato a qualunque altra funzione di natura organizzativa e non di istituzione divina.
Inoltre la scelta è dichiaratamente libera e, se così è, giuridicamente valida. Ma restano tutte le pesanti ipoteche sulla prosecuzione del pontificato imposte dall'establishment dominante.
E d'altro canto non manca l'afflato conciliare, per non dire conciliarista di Benedetto XVI nonostante i risvolti di Romanità, inquinati dalla scuola renana, da lui ancora conservati a differenza del successore.
Insomma incertezza e ambiguità a tutto campo.
Nei documenti conciliari le ambiguità abbiamo visto come fossero volute e dove hanno portato. Il dubbio che si possa pensare altrettanto su questa vicenda credo sia legittimo.

Anonimo ha detto...

Se davvero, come risulta da fonti attendibili Benedetto XVI era ricattato potrebbero persistere le ragioni che lo fanno aderire alle richieste che tuttora gli vengono rivolte. Ma o sa fingere molto bene o ha sempre aderito di buon grado a tutto quanto accaduto di recente.
Le stesse dichiarazioni di don Georg lo farebbero pensare.

Stefano78 ha detto...

Marius ha perfettamente ragione. Le analisi si fanno proprio nel modo che lui ha indicato. E non per smania di giustificare chissà chi! Ma semplicemente perché il criterio analitico è questo! I fatti. Sono i FATTI a dover essere analizzati. E questo criterio è proprio propedeutico a TOGLIERE l'empatia con le persone.

Dal punto di vista dell'analisi dei fatti è ASSURDO mettere sullo stesso piano di SCOPO i Pontificati di Benedetto e Francesco. Nemmeno si può fare paragonando i pontificati precedenti fra loro. E' IMPOSSIBILE. Sono tutti diversi, ANCHE NELLO SCOPO! Quello di Giovanni Paolo II, ad esempio, non aveva come scopo tanto la preservazione della Dottrina (ci pensava Ratzinger, in qualche modo. E si può sicuramente discutere sul come), sebbene è stato il Papa maggiormente prolifico in encicliche, quanto l' "esempio della Croce", per sua stessa ammissione.

Il modernismo è tracciato dalla Pascendi. Il modernista obbedisce ai tratti descritti nella Pascendi. Non è possibile definire modernista chi non persegue, in tutto o in parte, gli scopi dichiarati del Modernismo.

Da qui l'impossibilità di definire modernista in senso stretto una persona che del modernismo non ha perseguito tutto o una parte. Magari possiamo definirla filo-modernista o DESISTENTE (e quindi magari modernista di fatto).

Ho detto che i normalisti e i radicalisti considerano in modo IDENTICO Benedetto e Francesco. Mi si dice:

a) non è lo stesso;
b) non le sorge il dubbio che tra i due ci siano differenze (o apparenti tali) di metodi, di mezzi e di stile (che comunque ciò non è irrilevante) ma che gli scopi che si propongono sono IDENTICI?


Se qualcuno dà la stessa interpretazione e lettura di un fatto o di una persona o più persone, per me è IMPOSSIBILE dire che "non è lo stesso". Se è lo stesso, non può non essere lo stesso, nel contempo. Ciò che non è "lo stesso" è la valutazione che si dà in questa lettura. I "normalisti" sono felici e gioiosi, tutti intenti all'esaltazione. I radicalisti sono esasperati e "disperati", assertori di una condanna che accomuna.

Ma LO SCOPO, è proprio il caso di dirlo, è comune: accomunare. Per esaltazione in un caso, per condanna in un altro.

Mentre lo SCOPO di Joseph Ratzinger è stato dichiarato in più occasioni e apertamente. Era cercare di "correggere" le derive dottrinarie e liturgiche della Chiesa. Il metodo che avrebbe voluto usare consisteva nella aleatoria "Ermeneutica della continuità" o della "riforma nella continuità".

Gli atti pontifici eseguiti da Benedetto XVI NON POSSONO ESSERE DEFINITI "modernistici". Perché molti di questi atti miravano a uno SCOPO differente da quello del modernismo (che, ricordiamo, tende a voler SVUOTARE la dottrina dal di dentro). Se il mio scopo è SVUOTARE, non SVUOTO e poi RIEMPIO. E poi SVUOTO, e poi RIEMPIO. Ovvero: mi trovo magari nella condizione che, invece di "confondere le acque" con "finti riempimenti", sono nella situazione che il livello di "dottrina" si è alzato rispetto al progetto iniziale di abbassarlo (il Summorum ha generato un effetto a catena di risveglio Dottrinario senza precedenti e INNEGABILE).

Dunque: io "modernista" rimarrei tale (secondo la definizione della Pascendi), pur portando INDIETRO il lavoro di "svuotamento"? E dunque pur cambiando SCOPO?

Queste assurdità analitiche sono frutto esattamente di IDOLATRIE. Come per i normalisti, e come per tutti quelli che vengono accusati di "idolatrie" quando cercano di tirarsi FUORI dai PARTITI e cercano di fare analisi e discernimento.

Non ci sono solo le Papolatrie...

rosa ha detto...

L'ultima di PF ha tirato fuori nuovamente il "vecchio" Colafemmina
Rosa

una sola fede ha detto...

@Rosa che scrivi: " Per sapere come si fa ad avere un bambino, non occorre essere specialisti di bioetica:ci vuole uno spermatozoo, quindi un UOMO, ed un ovulo, quindi una DONNA."

Vabbè Rosa, questo va da sé, ma il punto è che ormai in molti, cattolici praticanti compresi, pensano, a forza di sentirselo inculcare da tv, giornali ecc, che è giusto e naturale anche ciò che non è naturale, cioè in poche parole: diventa "UN NUOVO" NATURALE e giusto tutto ciò che la scienza medica, ad esempio, RENDE POSSIBILE. "Normale evoluzione", ci hanno detto, "siete voi che non siete al passo coi tempi...", perchè è il progresso tecnico ormai che decide cosa si può fare o no, non cosa sia giusto o lecito fare, visto il relativismo imperante. Perciò una cellula germinale maschile qua, un "utero in affitto" di là et voilà: anche ogni combinazione genitoriale alla fine diventa possibile.
MA il Signore approva solo perché per ora non interviene? O non sarà piuttosto già un castigo un lasciarci meritatamente a noi stessi, alla nostra sbandierata autosufficienza in tutto? Al sentirci noi stessi Dio, padroni della vita e della morte? Domande che oramai ritengo si pongano in pochi, pochissimi tra i cattolici, con la fede che è stata in questi decenni annacquata, sembrerebbe, ad arte da chi doveva al contrario custodircela, aumentarcela, confermarcela.

rosa ha detto...

OK; Stefano, posso anche concordare con te sul "Prima". MA adesso ? CHE C'E' ANDATO A FARE IN S.PIETRO ? Dire: no, grazie, sono "nascosto" al mondo, no ? e' come qundo è andato ad Assisi. Peggio di come lo trattavano, cosa gli avrebbero potuto fare, se non andava ? Ammesso che abbia agito allora e poi per evitare uno scisma, ma possibile che non si sia reso conto che lasciando, non c'era alcuna garanzia che non arrivasse un pro-scismatico ?
perchè per me è ormai chiaro: o si andrà nella direzione Kasper, o se PF farà anche solo un tentativo di fermare la corsa, scoppierà un casino immane.
La gente si è ormai convinta che, fuori il cattivo Ratzinger, con Bergoglio è ormai baldoria, ed indietro non si torna.
LA Germania del Sud tornò a Roma solo perchè c'erano le truppe inperiali a dettar legge, se no ora "cattolica" sarebbe solo l'Italia.
Rosa

mic ha detto...

Cara Rosa,
ho letto Colafemmina.
Ha focalizzato l'attenzione sui valori non negoziabili mettendo efficacemente in relazione parole dei due papi: KO al primo round in favore di Benedetto XVI.
Quello che non dice è che tutto è conseguente alla visione del papato dell'attuale "regnante", esclusivamente "periferica" come la sua formazione.

mic ha detto...

Caro Stefano,
non mi ritengo né idolatra né papolatra, se proprio dobbiamo parlare per categorie.
E non posso non rimanere con i miei dubbi anche a causa della visione di 'continuità' (storicista: il soggetto chiesa mutevole con i tempi al posto dell'oggetto rivelazione non modificabile, desumibile dal fatidico discorso dicembre 2005, che ho definito più volte e che proprio non ti entra in testa). È questa la continuità definita e in parte praticata da Benedetto e esplosa col suo successore.
I fatti sono anche questi. Fatti discordanti e parole non sempre in linea con i fatti: ambiguità a tutto campo, come dicevo sopra.
Forse le risposte che noi non abbiamo le darà la storia.
Ma sperare in un vescovo o in un cardinale con le idee chiare non è proprio possibile?

Anonimo ha detto...

Ma quello sulla diarchia non è neanche il passaggio più incredibile... Cosa dire di quello sulla Chiesa "poliedro" che vuole religioni diverse per popoli diversi???

Anonimo ha detto...

valori non negoziabili (la posta in gioco)m
Cambio di sesso mondiale
di Michele Fabbri
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=47730

Stefano78 ha detto...

È questa la continuità definita e in parte praticata da Benedetto e esplosa col suo successore.

Credo invece che questa "Continuità" non sia definibile. E il problema dell'interpretazione degli atti di Benedetto sta tutto qui. La "Continuità" di Benedetto è un auspicio. Certamente non messa in atto. Le azioni intraprese per darle forma sono stato poche e mal gestite. Ma NON SONO ascrivibili al soggettivismo storicista. Almeno non possono esserlo CHIARAMENTE.

Il SP, le lettere e le dichiarazioni a riguardo, il magistero di Benedetto: non emergono dallo storicismo soggettivista. Questo perché il famigerato discorso alla Curia del 2005, faceva una distinzione NETTA tra l'Oggetto-Rivelazione, immutabile, e il Soggetto-Chiesa, in "sviluppo nella continuità".

In questo "tratto base" si sono svolti gli interventi (scarsi) di Benedetto.

Quando dichiara apertamente essere la Tradizione a dover condizionare la pastorale, e non viceversa, non sta forse dicendo l'OPPOSTO di ciò che afferma il modernismo pratico? Quando afferma dover essere la Tradizione a dare la chiave di lettura del Concilio, che il Concilio deve essere interpretato mediante e sulla base della Tradizione, non afferma il contrario del modernismo? Cosa che non fa Muller, Kasper, ecc.

Il modernismo afferma esattamente ciò che ha detto la prolusione di Kasper: non tocchiamo la dottrina...ma la PASTORALE! Dunque sovvertiamo la dottrina di fatto! Chi dice il contrario, può essere definito modernista?

Poi possiamo discutere sui "fatti compiuti". Ovvero sulle contraddizioni rispetto alle intenzioni. Ma magari, più correttamente, si può parlare di DESISTENZA. Come già qualcuno più autorevole di me sta facendo.

Stefano78 ha detto...

Discorso alla Curia Romana:

".. Con ciò, però, si fraintende in radice la natura di un Concilio come tale. In questo modo, esso viene considerato come una specie di Costituente, che elimina una costituzione vecchia e ne crea una nuova. Ma la Costituente ha bisogno di un mandante e poi di una conferma da parte del mandante, cioè del popolo al quale la costituzione deve servire. I Padri non avevano un tale mandato e nessuno lo aveva mai dato loro; nessuno, del resto, poteva darlo, perché la costituzione essenziale della Chiesa viene dal Signore e ci è stata data affinché noi possiamo raggiungere la vita eterna e, partendo da questa prospettiva, siamo in grado di illuminare anche la vita nel tempo e il tempo stesso. I Vescovi, mediante il Sacramento che hanno ricevuto, sono fiduciari del dono del Signore. Sono “amministratori dei misteri di Dio” (1 Cor 4,1); come tali devono essere trovati “fedeli e saggi” (cfr Lc 12,41-48). Ciò significa che devono amministrare il dono del Signore in modo giusto".

Anonimo ha detto...

Spe salvi
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/encyclicals/documents/hf_ben-xvi_enc_20071130_spe-salvi_it.html

lister ha detto...

OT @ Luisa
Le segnalo questo articolo:
www.papalepapale.com/develop/chiesa-cattolica-patriottica-svizzera/
Lei vive in Svizzera, giusto?
Si trova in queste condizioni la Chiesa Cattolica in Svizzera?
Grazie

Turiferario ha detto...

Mi sono riletto bene l’intervista di De Bortoli, e più la rileggo più mi sembra un coacervo di idee confuse e male espresse. Vorrei pensare che De Bortoli ci abbia messo del suo come Scalfari a suo tempo e che quindi la confusione sia nella mente di De Bortoli invece che in quella di Francesco. Comunque la cosa è preoccupante.
Faccio qualche esempio. De Bortoli chiede: “Le sono dispiaciute quelle accuse di marxismo, soprattutto americane, dopo la pubblicazione dell’Evangelii Gaudium?”. Risposta di Francesco: “Per nulla. Non ho mai condiviso l’ideologia marxista, perché non è vera, ma ho conosciuto tante brave persone che professavano il marxismo”. Se non si condivide l’ideologia marxista e la si ritiene non vera, perché essere contenti se si viene definiti marxisti? Anche fra i boscimani ci saranno ottime persone, ma se mi definiscono un boscimano non è che mi faccia piacere.
Francesco sulla globalizzazione: “La globalizzazione a cui pensa la Chiesa assomiglia non a una sfera, nella quale ogni punto è equidistante dal centro e in cui quindi si perde la peculiarità dei popoli, ma a un poliedro, con le sue diverse facce, per cui ogni popolo conserva la propria cultura, lingua, religione, identità”. Ma che globalizzazione è se ognuno resta quello che è? È il contrario della globalizzazione (che mi vede d’accordo, ma perché dire che questa è la globalizzazione a cui pensa la Chiesa? Ma qui si può concedere che la risposta potrebbe essere ironica, un modo per dire di sbieco che si è contro la globalizzazione - peraltro almeno da un punto di vista religioso la Chiesa dovrebbe essere a favore della globalizzazione).
Sui valori non negoziabili: “Non ho mai compreso l’espressione valori non negoziabili. I valori sono valori e basta, non posso dire che tra le dita di una mano ve ne sia una meno utile di un’altra. Per cui non capisco in che senso vi possano esser valori negoziabili”. L’affermazione sulle dita è strampalata. Non è affatto vero che non ci siano dita della mano meno utili di altre! Se mi obbligassero a scegliere fra l’amputazione del pollice o del mignolo, direi sicuramente il mignolo. Che esistano valori negoziabili poi lo capisco pure io, non capisco perché non lo capisca il Papa. Esempio: il riposo festivo. È un valore importante ma è negoziabile, per motivi fondati si può transigere e permettere il lavoro nei giorni festivi. Il matrimonio fra due uomini o fra due donne invece non si può negoziare per nessun motivo.
Ci sono poi affermazioni che sono autocontraddette nel corso della stessa intervista. Come questa: “La tentazione di risolvere ogni problema con la casistica è un errore, una semplificazione di cose profonde, come facevano i farisei, una teologia molto superficiale. È alla luce della riflessione profonda che si potranno affrontare seriamente le situazioni particolari, anche quelle dei divorziati, con profondità pastorale”. Poi però Francesco dice, a proposito delle unioni civili: “Si tratta di patti di convivenza di varia natura, di cui non saprei elencare le diverse forme. Bisogna vedere i diversi casi e valutarli nella loro varietà”. Ma questo cos’è se non fare una casistica? E ancora: “La questione non è quella di cambiare la dottrina, ma di andare in profondità e far sì che la pastorale tenga conto delle situazioni e di ciò che per le persone è possibile fare”. Cioè ancora una volta una casistica…

Turiferario ha detto...

(segue)
Trovo strano anche che un Papa affermi: “Io non sono uno specialista negli argomenti bioetica”. Nessuno pretende che sia un tuttologo, ma di fronte a una domanda sul “fine vita” il massimo responsabile della morale cattolica non può dire che non se ne intende tanto… Subito dopo aggiunge: “E temo che ogni mia frase possa essere equivocata”. Timore giusto, ma allora perché rilasciare generosamente interviste in cui si parla a braccio di tutto?
Infine, alla domanda di De Bortoli “Ha appena rinnovato il passaporto argentino. Lei è pur sempre un capo di Stato”, Francesco risponde “L’ho rinnovato perché scadeva”. Che è esattamente, mutatis mutandis, la risposta data da Benedetto a Tornielli che gli chiedeva perché continuava a indossare la talare bianca. Almeno un punto a favore di chi sostiene che fra Benedetto e Francesco non ci sono differenze.

Anonimo ha detto...

Cambio di sesso mondiale
(di Michele Fabbri)

da quel che vedo praticamente ci imporranno la ribellione mondiale a Dio Padre, per farci aderire una religione satanica mondiale.....guai a chi si opporrà perchè sarà presentata come "religione dell'amore universale, senza steccati o differenze etc."

Allora capiremo che cosa vuol dire Gesù quando, salendo al Calvario caricato della Croce, dice alle donne che piangono su di Lui:

"Piangete piuttosto su voi stesse e sui vostri figli!"
y

mic ha detto...

MA il Signore approva solo perché per ora non interviene? O non sarà piuttosto già un castigo un lasciarci meritatamente a noi stessi, alla nostra sbandierata autosufficienza in tutto? Al sentirci noi stessi Dio, padroni della vita e della morte? Domande che oramai ritengo si pongano in pochi, pochissimi tra i cattolici, con la fede che è stata in questi decenni annacquata, sembrerebbe, ad arte da chi doveva al contrario custodircela, aumentarcela, confermarcela.

Questo intervento si intreccia con la risposta che mi ha stimolato Franco e che stavo per scrivergli, ma che ora inserisco in parte qui e che poi completerò.

L'insistere di Franco sulla una nuova sintesi dell'approccio alla fede fa il paio con le esigenze di aggiornamento attuate dal concilio che insieme al linguaggio hanno cambiato la dottrina e ci fanno credere al'evolvesi dei dogmi (visione storicista).

Pensare a questa nuova sintesi come necessità ineludibile significa accettare il presupposto storicista che l'uomo cambia nel senso che si evolve in base alla storia e agli effetti delle scoperte e delle realizzazioni tecniche.

Ora io credo che la tecnica e le nuove acquisizioni rendano possibili molte cose, ma che non tutto ciò che possibile sia perciò stesso buono e desiderabile. Ora le nuove acquisizioni non possono cambiare la struttura profonda e i bisogni fondamentali dell'uomo. Esse possono però cambiare le abitudini, la cultura, le situazioni ambientali e, se usate in un certo modo antropocentrico e materialista (introdotto dal secolo dei lumi ma presente da sempre) possono costruire un ambiente sempre più artefatto, ma a immagine e somiglianza di un uomo che ha espunto Dio, portando alle estreme conseguenze l'hybris originaria del peccato originale.

Si dimentica infatti che l'uomo è stato voluto a immagine a somiglianza di Dio, immagine ferita e deturpata proprio da quella caduta originaria che si perpetua nella storia finché non viene accolto Cristo Signore, l'Unico che l'ha riscattata e risanata e la cui opera continua nella Sua Chiesa. Perché l'uomo è e resta da sempre e per sempre ordinato a Dio, deve solo ritrovare la sua Sorgente.

Espunto Dio dalla storia ad opera del materialismo e dei lumi, stanno tentanto di espungere Cristo Signore dalla Chiesa; il che segnerebbe la rovina definitiva (e la china appare quella) se non fossimo già fondati sul Signore e sulle sue promesse.

Dobbiamo custodire e resistere, senza lasciarci ingannare dai corifei del "cambiamento". Non perché non amiamo i cambiamenti, ma perché in essi il Signore ci aiuta a discernere ciò ch'è buono e giusto, e cioè secondo il suo progetto per noi, e ciò che non lo è.

Il dibattito sulla morale e il fatto che il papa dice di "non capire" cosa sono i valori "non negoziabili", è la conseguenza del disprezzo della dottrina (che non è giuridismo) e della sua linfa vitale.
La capacità di un agire morale (che è l'inveramento e non il superamento della Legge) la può dare solo la grazia e la verità portate da Cristo.
E' solo la connaturalità con Lui da Lui operata che ci rende capaci di un agire morale, che nessuno - neppure la Chiesa - può imporci dall'esterno.

E' solo per questo che la Chiesa non può imporre una morale, ma non può però desistere dall'annunciare Cristo, e dunque dall'insegnare guidare e santificare, ché questa è la sua funzione, non altre (dialogo ad oltranza, umanesimo globalista, unica nuova religione mondiale)...

Anonimo ha detto...

A questo punto siccome su tutti i media viene dato favorito per il Nobel per la pace ( ha mancato l'Oscar per poco, sarebbe stato un en plein )gradirei che il 'nonno' che poi tale non è diciamo fratello maggiore, Turiferario ha ragione la differenza non è abissale , prendesse carta , intestata o meno e penna , o matita volendo , ma che scrivesse qualcosa di esaustivo, plausibile e senza ironia , ma ci dicesse che cosa dobbiamo pensare e che ruolo intende ricoprire all'interno della chiesa franceschiana , non chiediamo molto ad una intelligenza sopraffina come la sua , ma che non ci lasci nel limbo , noi ci abbiamo sofferto non poco. Lupus et Agnus.

una sola fede ha detto...

oggi caro Lupus et Agnus "mi tocca" quotarti praticamente ogni intervento...se continua così ho paura che finiremo per andare troppo d'accordo (persino su questa triste, tristissima storia)

rosa ha detto...

avendo conosciuto de bortoli, escludo si comporti come scalfari.
rosa

vighi ha detto...

Lupus et Agnus Benedetto non prenderà mai carta e penna per chiarire il suo ruolo, ha già detto quello che per lui sarebbe stato il suo ruolo futuro nelle sue ultime uscite pubbliche, sul monte a pregare. E sarebbe rimasto nascosto se non fossero intervenute altre evoluzioni, con questo non voglio dire che sia stato costretto a farsi vedere in pubblico credo sia stata anche una sua scelta una volta capito che questo non causava disturbo al nuovo Papa. E’ un essere umano come tutti noi abituato a stare in mezzo alla gente per una vita intera ed è normale ed umano che voglia ancora intrattenere relazioni umane, oltre al fatto che a una mente così sopraffina è difficile rinunciare per chiunque. Non possiamo pretendere che per non disturbare nessuno se ne stia chiuso in un eremo, tanto disturberebbe comunque e sempre qualcuno qualunque scelta facesse. Meglio a questo punto che tutto avvenga alla luce del sole senza possibilità di ricamarci intorno chissà quali trame oscure. E’ un uomo di quasi novant’anni e penso che non possiamo pretendere che passi gli ultimi istanti della sua vita terrena nascosto e in solitudine perché così non disturba. E comunque la sua uscita pubblica prima del concistoro se non erro è stata mesi fa per la consacrazione della statua dell’Arcangelo Michele, non è che tutti i giorni abbia una presenza pubblica. Poi anch’io preferirei che non si mettesse così a disposizione di Papa Francesco, ma il perché di certe scelte lo sanno solo loro ed io per devozione tendo a fidarmi di Benedetto, so che non farebbe mai scelte che possano danneggiare la Chiesa e credo che la sua vita di pastore lo dimostri. Poi gli errori li facciamo tutti nessuno escluso. Resta e resterà per sempre il rammarico per l’abdicazione. Che non intervenga nelle decisioni della Chiesa mi sembra molto chiaro dagli atteggiamenti e dalle scelte di Papa Francesco e confermato anche nelle interviste del suo segretario, poi se qualcuno gli chiede dei consigli perché non dovrebbe darne. Non mi sembra proprio che ci sia diarchia su questo, ogni parola ed ogni scelta o atteggiamento di Papa Francesco confermano che chi decide è lui nel bene e nel male e poi la gente ormai amo solo lui nessuno può oscurare la sua stella. Il pericolo di diarchia proprio non lo vedo. Saluti Vighi

Luisa ha detto...


"Si trova in queste condizioni la Chiesa Cattolica in Svizzera?
Grazie"


Sì, lister, e anche peggio, grande è il potere dei laici, di quelle strutture democraticamente elette che rappresentano la base dei fedeli e che hanno nella maggior parte della Svizzera un potere di co-decisione, ad esempio gestiscono le finanze, un potere fonte di tensioni.
In Svizzera abbiamo due sistemi giuridici che funzionano in parallelo, il diritto canonico della Chiesa e il diritto pubblico ecclesiastico.
C`è uno scisma di fatto, il rifiuto dell`autorità di Roma, e del Magistero, sono così tanti, e drammatici, gli esempi degli abusi, della deformazione delle coscienze, con una gerarchia liberale e-o codarda, rarissime sono le eccezioni.
Il recente sondaggio per il Sinodo è solo un esempio ma è sintomatico della situazione disastrata della Chiesa in Svizzera, della ribellione e dell`arroganza di chi si è permesso di fare un sondaggio bis, diverso da quello fatto a Roma, i risultati riflettono lo sfascio delle coscienze che difficilemnte possono definirsi ancora cattoliche.

Luisa ha detto...

Spero che i miei occhi non vedranno mai "due Papi" concelebrare, ho più volte letto che c`è chi ipotizza che avverrà il prossimo 27 aprile, spero che Benedetto XVI saprà e vorrà rifiutare quell`eventuale invito, se dovesse invece accettare temo che raggiungerò il limite di quel che la mia coscienza cattolica può sopportare.

Anonimo ha detto...

Diario Vaticano / La segreteria di Stato ha perso il controllo sull'economia

Glielo ha sottratto il nuovo ministero delle finanze retto dal cardinale Pell. Ridimensionato anche il predominio italiano negli uffici amministrativi. Un'obiezione del cardinale Kasper e un elogio del papa al cardinale Siri

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350732

Anonimo ha detto...

Giovanni Paolo II salirà sugli altari il 27 aprile prossimo, domenica in albis e dunque Festa della Misericordia, solennità istituita da Wojtyla nel 2005. Una giornata simbolica perchè il papa polacco morì proprio alla vigilia della ricorrenza da lui voluta per ricordare la santa polacca Faustina Kowalska

http://gesu.altervista.org/index.php

Anonimo ha detto...

Una Chiesa che può piacere al mondo, ma che non gli fa alcun bene – di Alessandro Gnocchi – Mario Palmaro
http://www.riscossacristiana.it/una-chiesa-che-puo-piacere-al-mondo-ma-che-gli-fa-alcun-bene-di-alessandro-gnocchi-mario-palmaro/

rosa ha detto...

prima di Paolo Vi, la Segreteria di Ststo era sottoposta al Sant'Uffizio, che indago' su di lui quand' era semplicemente Monsignor Montini. Con lui, che non divenne Segretario di Stato, come sperava, ma sostituto, la Segreteria di Stato divenne il dicastero piu' importante, e l'ex S.Uffizio passo' sotto la Segreteria. Dalla Fede e Dottrina come un First alla diplomazia e politica come Firts. Ora la Segreteria finisce sotto il nuovo Segretariato per l' economia. Dalla Politica all' Economia come First.
Che squallore !
Rosa

una sola fede ha detto...

@Luisa che scrivi:
"Spero di non vedere concelebrare due papi, spero che Benedetto XVI saprà e vorrà rifiutare quell`eventuale invito, se dovesse invece accettare temo che raggiungerò il limite di quel che la mia coscienza cattolica può sopportare."


Noi sappiamo bene in Chi abbiamo creduto, in Chi abbiamo sperato, per cui continueremo a farlo a prescindere dal campionario di illustri orrori che eventualmente ancora ci verrà propinato. Restiamo saldi nella fede, aggrappiamoci alla Roccia che è Cristo, che ci darà forza e coraggio attraverso la Sua e la nostra Madre Santissima, solo sta a noi cercare di non deviare né a destra né a sinistra. Anche se un padre o una madre terreni possono abbandonare, tradire i figli, anche spiritualmente, Dio invece ci ha assicurato che Lui non lo farà mai.
Questa assicurazione cerchiamo di farcela bastare e ci faccia andare avanti, naturalmente meglio ancora col conforto di fratelli di fede, per chi ce li ha (ma questo blog è già una Grazia in questo senso).

Anonimo ha detto...

http://www.ilgiudiziocattolico.com/1/259/i-giorni-di-cassandra-e-no%C3%A8.html

Anonimo ha detto...


- I criminali del domani -
di F. M. Agnoli
http://www.identitaeuropea.it/?p=2284#more-2284

rosa ha detto...

gnocchi e Palmaro sul foglio e riscossa cristiana
rosa

Anonimo ha detto...

... altrochè un blando "rompete le righe", qui è stato sciolto l'esercito (o è stato regalato la nemico...).
E ora cosa facciamo?
Miles

Franco ha detto...

@ Mic. Evidentemente non sono riuscito a farmi capire, perché il intendevo ben altra cosa: in sostanza il lavoro per il quale furono fondate le Università Cattoliche ( che fino all'inizio degli anni '70 chiedevano ai laureandi di prestare il giuramento antimodernista di Pio X ). Non abolire i dogmi, non cambiarne il senso con escamotages linguistico-pastorali nel senso deteriore, bensì inserire e "ingranare" le risultanze oggettive della cultura contemporanea nei quadri di quella cattolica tradizionale. Come dire: non scompigliare le maglie della rete da pesca, ma infittirle pur mantenendole perché i pesci attuali sono molto più sottili, insidiosi e sguscianti.
Esemplifico. Per la teologia classica l'uomo ha un'anima spirituale e immortale, che lo rende un essere "razionale" e responsabile dei suoi atti davanti a Dio, l'animale no. Ebbene, oggi dilaga l'animalismo, secondo cui tra l'uomo e l'animale non si dà un salto ontologico, ma una semplice differenza di grado; per cui c'è chi ha allevato delle scimmie, tentando di insegnare loro a esprimersi con un linguaggio gestuale, non mi è chiaro con quali risultati. Certo è che si tratta di una questione che ha ricadute importantissime sulla concezione della bioetica: oggi si va dicendo che un animale cresciuto e senziente ha più valore di un embrione ancora incosciente. Occorre un'etologia sviluppata da ricercatori cattolici o mi sbaglio? La Chiesa ha sempre presentato il matrimonio monogamico etrosessuale indissolubile come l'unico modello veramente rispettoso della dignità umana. Oggi invece afferma comunemente che sono possibili altri svariati modelli, basandosi non solo sull'evoluzione rapidissima del costume, ma anche sull'osservazione di società diverse da quella cristiano-occidentale. Non che si debba evitare di affermare certi principi come "non negoziabili"; ma di fatto non ci si può limitare agli "slogan": per combattere la battaglia massmediatica occorre dimostrare o perlomeno argomentare che l'allontanamento dal modello monogamico danneggia gravemente il tessuto sociale nel medio-lungo periodo; questo con documentazioni precise e afferrabili dal pubblico medio.
Faccio presente che molti dei "punti delicati" che potrebbero sembrare oggetto di arrovellamenti eccessivi del sottoscritto e di altri, rappresentano varchi in cui i "nuovi atei" entrano con i loro "cavalli di battaglia".
Le propongo due figure emblematiche: il prof. Giuseppe Sermonti che con il suo "Dopo Darwin" ( credo del 1980 ) ha per primo contestato il dogma dell'evoluzionismo meccanicistico-casualistico; Fulton Sheen, il cosiddetto "cardinale televisivo" americano, che scrisse libri di etica sessuale e matrimoniale in cui riproponeva la dottrina tradizionale, ma confrontandosi con le teorie correnti negli USA anni '50( freudismo, pansessualimo, Kinsey e quant'altro ). Poteva limitarsi a parlare di "purezza", come un tempo: ma chi l'avrebbe capito, in un tempo che è molto diversi da quello di Santa Teresina del Bambin Gesù?

Ambrosius ha detto...

Sembra che il Papato emerito diventntara uja sorta di papato ausiliare, come in ogni archidiocese esiste un vescovo ausiliare. Questo è incredibile e non me sembra che possiamo concedere che Ratzinger aveva buona fede nella sua rinunzia. Questa rinunzia è l'atto più grande di rottura che abbiamo guardato nei ultimi 50 anni.

Adesso faciamo un paragone tra Concilio e post concilio e rinunzia e post rinunzia e domandiamo:

Chi è il principale risponsabile per tutto che è accaduto nella post rinunzia di Ratzinger?

Anonimo teologo ha detto...

Ma guardate che l'intervista di Francesco a De Bortoli è una polpetta avvelenata. Le sue affermazioni su Benedetto hanno chiaramente l'obiettivo di disinnescare una possibile contrapposizione in caso di "scisma", quando - come ahimè ci si appresta a fare - i nuovi reggitori della CC metteranno mano ai sacramenti. Tutto qui!

mutazione ha detto...

Ma, se [BXVI] meditava la rinuncia da mesi, come egli stesso ha detto, e ha atteso la fine dei lavori per entrare nel suo nuovo appartamento, non avrebbe potuto farselo cucire nel frattempo un abito adatto? E dopo un anno, ancora non ha trovato il sarto? Che questa ridicola risposta venga dal più grande intellettuale vivente, nonché successore legittimo di Pietro, fa sorgere ovviamente il dubbio che essa sia ironica e al tempo stesso inquietante.

Si potrebbe pensare a quanto sta accadendo fra cardinali, alle affermazioni di Maradiaga contro Muller, e di Kasper sulla comunione ai divorziati. Ma ci sarebbe da pensare a un numero senza fine di
situazioni incredibili, insostenibili, eretizzanti, al punto da far apparire evidente che la Chiesa – come dicono alcuni – sia senza nocchiero o abbia un nocchiero che vuole invertire la rotta.

da
http://www.ilgiudiziocattolico.com/
link cit.

(più che "invertire" io direi "dirottare" la nave verso svariati scogli atti al naufragio, con inaudita indifferenza, manovrando il timone a 4 mani o +....)

Luisa ha detto...

Un grazie di cuore a "una sola fede" per le sue parole, mi ha fatto bene leggerle, il suo è un "rappel" fondamentale che dovrebbe essere costante nella mia coscienza e in quella di tutti coloro che traversano momenti difficili.

Stefano78 ha detto...

Ma guardate che l'intervista di Francesco a De Bortoli è una polpetta avvelenata. Le sue affermazioni su Benedetto hanno chiaramente l'obiettivo di disinnescare una possibile contrapposizione in caso di "scisma", quando - come ahimè ci si appresta a fare - i nuovi reggitori della CC metteranno mano ai sacramenti. Tutto qui!

STRAQUOTO!

Anonimo ha detto...

Sì questo era chiaro perché scisma sarà ma dovevate sentire gli sbrodolamenti di p.Livioaleggerel'intervistatorsioni e contorsioni, poi normale 2 papi assieme in contemporanea e come no, poi ci ha dato il nome di laici frivoli....azz, questa mancavaancora peccato che quando ha comincato a leggere la parte sui principinonnegoziabiliia pasticciato e tirato via ; ribadisco che accetterei il ruolo di Ratzinger come consigliere che gli scrivesse i discorsi perché i suoi fanno proprio pena , ma non che fossero insieme troppe volte perché non esiste proprio e non amerei vedere BXVI come valletto portaborse dietro al nuovo idolo che tale , bontà sua non si ritiene, ma fa tutto per esserlo e non fa niente per fermare questa insopportabile latrìa che francamente stomaca , amo Ratzinger non amo che siausato ancora come sempre è stato. Lupuet Agnus

mic ha detto...

Di fatto era un parafulmine per Giovanni Paolo e adesso lo è per il nuovo.
Solo che prima i fulmini cadevano sui papi ora non più.

Luisa ha detto...

La strumentalizzazione di Benedetto XVI, che non verrà ora, come mai lo ha fatto prima, a smentire tutte le intenzioni, pensieri e parole che gli sono state attribuite, è odiosa, semplicemente odiosa, perchè non è difficile capire per quali fini è fatta, a livello più superficiale per alimentare l`idolatria, a tratti isterica, per papa Bergoglio, si cita Benedetto per dire quanto è in sintonia e in comunione con il suo grande successore, a livello più profondo per subdolamente prepararci alla rivoluzione che verrà, se verrà.

una sola fede ha detto...

@Luisa,
questo "rappel", come tu lo chiami, ti assicuro che me lo devo ripetere anche io ogni giorno, innaffiato appunto quotidianamente con ettolitri di giaculatorie, Rosari più che posso e lettura della Parola di Dio: per invogliare me stesso maggiormente a farlo, conoscendo bene la mia insipienza e pigrizia, tengo aperta la Bibbia in casa o almeno a portata di mano, così è come se il Signore mi dicesse: "Vieni e abbeverati a quest'Acqua!". Senza tutto questo sarei molto peggio di quello che già sono e starei molto peggio di quanto già sto.

un abbraccio e sursum corda!

lister ha detto...

Grazie, Luisa.
Beh, se non altro, c'è quel piccolo villaggio, Econe...

rosa ha detto...

Verrà, verrà, Luisa, se non perchè tutto 'sto bailamme che, ovviamente, costa anche un sacco di soldi ?
E'la rivoluzione permanente di trozkiana memoria da esportare là dove esistono ancora "nemici" dei rivoluzionari. Non sarà una rivoluzione armata, non c'è più bisogno in Occidente di armi, basta la propaganda, il lassismo morale, l'ignoranza coltivata ad arte dai banchi di scuola alle aule universitarie, droga,alcol, sesso à gogo, et voilà. Panem et circenses, l'Impero crolla, ma chi se ne frega, la vita è breve, godiamocela, che tanto non c'è l'Inferno, se c'è è vuoto, e manco il Purgatorio esiste. "Todos caballeros" (ma se todos son cabrellos, nessuno è più cabarello, quidni, se tutti sono peccatori, nessuno è peccatore, manco il sacerdote, etiam vescovo, con amante e famiglai o con l'amichetto.
Compris, chère Louise ?
Rosa

una sola fede ha detto...

@Rosa che scrivi: [Dicono]: “…ma chi se ne frega, LA VITA E’ BREVE, GODIAMOCELA, che tanto non c'è l'Inferno, se c'è è vuoto, e manco il Purgatorio esiste”.


Sei veramente in perfetta sintonia con l'autore del Libro della Sapienza (dal capitolo 2):


"Dicono tra loro SRAGIONANDO:

«LA NOSTRA VITA E’ BREVE E TRISTE;
non c'è rimedio, quando l'uomo muore
SU, GODIAMOCI I BENI PRESENTI,
facciamo uso delle creature con ardore giovanile!
Inebriamoci di vino squisito e di profumi

Spadroneggiamo sul giusto povero,
tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo
ed è contrario alle nostre azioni;
ci rimprovera le trasgressioni della legge
e ci rinfaccia le mancanze
contro l'educazione da noi ricevuta.
E' diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti;
ci è insopportabile solo al vederlo,
perché la sua vita è diversa da quella degli altri,
e del tutto diverse sono le sue strade.
Moneta falsa siam da lui considerati,
schiva le nostre abitudini come immondezze”.

LA PENSANO COSI’, MA SI SBAGLIANO;
la loro malizia li ha accecati.
Non conoscono i segreti di Dio;
NON SPERANO SALARIO PER LA SANTITA’
NE’ CREDONO ALLA RICOMPENSA DELLE ANIME PURE.

non capisco ha detto...

B16 sarebbe un parafulmine per il vdr ? ma in che senso, io non capisco....
e non capisco Luisa che non vede la realtà, che i due papi sono in perfetta sintonia, ma allora dobbiamo pensare che B16 sta recitando una parte quando fa omaggio e di buon grado acconsente a tutti gli inviti del suo successore, in docile armonia con i suoi atti e discorsi ?
se potesse spiegare la sua tesi, che contrasta con i fatti visibili a tutti......
Bergoglio forse strumentalizza benedetto ?
non capisco davvero.

dicebatur 2010 ha detto...

19 marzo, festa di San Giuseppe, il primo anniversario della assunzione pontificio del cardinale Bergoglio.
Altri saranno in grado di fare un approfondito, completo e l'equilibrio sguardo erudito.Lo bisogno spirituale. Altri non vogliono, un'alzata di spalle solo asettica, e l'approvazione incondizionata di papolátrico apriori....
come già sta succedendo per lo smarrimento del gregge cattolico, ....
Da parte mia, e volutamente parlo in prima persona, perché non voglio coinvolgere nessuno in questa prova, devo dire, ...che ho potuto analizzare oggettivamente fino ad oggi conferma e potere come ho scritto all'epoca nel mio lavoro
La Chiesa Tradita , pubblicato nel 2010.

Infatti, il cardinale Bergoglio, e diventare il Pontefice Francisco, è un uomo che cospira contro la Verità. E ciò che rende possibile le quattro modalità più comuni: .
bugie interne, errori, confusione e ignoranza

http://www.conciliovaticanosecondo.it/articoli/a-un-ano-del-pontificado-de-francisco/#more-2006

(amaro consuntivo dopo 1 anno di pontificato Bergoglio: trascinati-incamminati contro la Verità...)

Franco ha detto...

@ Rosa, Una sola fede. Cercando su Wikipedia, potrete trovare ampie informazioni sul TRANSUMANESINO, la corrente di pensiero "futurologico" secondo la quale l'uomo, arrivato a questo grado di sviluppo della tecnoscienze e della biotecnologia, ha la possibilità e il diritto di prendere in mano l'evoluzione della sua corporeità con modificazioni artificiali ( accompagnate, ovviamente, da quelle del costume, della legislazione e dell'"ingegneria sociale" nel suo complesso ). Se si tiene presente che secondo le filosofie in voga, a cui aderiscono più o meno larvatamente anche teologi con cattedra, vale l'idea per cui "La natura dell'uomo è di non avere una natura" si arriva a capire come sia impegnativo dare una risposta puntuale ( dico in senso conservatore-tradizionalista, non in quello aperturista-buonista ).

Per cui si tratta di riflettere IN MODO SISTEMATICO sull'evoluzionismo, sul concetto di progresso affrontando il tema dell'"apprendista stregone", ovvero dello scatenamento di forze incontrollabili partendo dalla pretesa prometeica dell'"homo tecnologicus".

Anonimo ha detto...

P. Livio dixit che i cosiddetti principi non negoziabili non riguardano la chiesa , bensì i laici impegnati in politica e nel sociale , la chiesa ha già dato indicazioni e non ripeterà all'infinito queste tematiche , è compito di tutti , i preti sono coinvolti nelle periferie quali non è dato sapersi.....invano si spese Benedetto lasciandoci salute e pontificato , tutto vano altre arie in Vatilandia.....adesso è richiesto per camei nel film agiografico Francescheide :con la straordinaria partecipazione di....che tristezza ! KM.

mic ha detto...

Caro Franco,
le fiosofie in voga hanno una matrice in comune che è quella che ho già detto.
Hanno espunto la metafisica perché hanno espunto Dio. Credo che qualunque sintesi che tu auspichi, per quanto ragionevole e "sapiente" (convincente con argomenti adeguati anche a livello scientifico), difficilmente troverebbe ascolto e diritto di cittadinanza in chi già parte da presupposti che vedono il progresso nella realizzazione della hybris dell'uomo autocentrato e non ordinato al Creatore.
Ricordi la parabola del povero Lazzaro e del ricco Epulone? "Neppure se venisse qualcuno risorto dai morti..."

Non vorrei apparirti troppo semplicista; ma penso che la fede è anche mistero.

Josh ha detto...

so che eri rivolto a Mic ma i tuoi temi, Franco, mi interessano, perciò non avertene a male, estraggo

F_"La Chiesa ha sempre presentato il matrimonio monogamico etrosessuale indissolubile come l'unico modello veramente rispettoso della dignità umana. Oggi invece afferma comunemente che sono possibili altri svariati modelli, basandosi non solo sull'evoluzione rapidissima del costume, ma anche sull'osservazione di società diverse da quella cristiano-occidentale. Non che si debba evitare di affermare certi principi come "non negoziabili"; ma di fatto non ci si può limitare agli "slogan": per combattere la battaglia massmediatica occorre dimostrare o perlomeno argomentare che l'allontanamento dal modello monogamico danneggia gravemente il tessuto sociale nel medio-lungo periodo; questo con documentazioni precise e afferrabili dal pubblico medio."

la Chiesa ritiene (o dovrebbe ritenere) se con Chiesa intendiamo quell'ente fondato e redento da Gesù Cristo
che l'unione "giusta" davanti a Dio sia il matrimonio eterosessuale e religioso, vocazione in un'ottica divina.
Per un verso non si tratta però nemmeno di fare "dimostrazioni".

Se uno è credente, si dovrebbe conformare per amore alle parole stesse di Gesù. La fede è anche obbedienza a Cristo. Così anche talvolta è Cristo che opera in vite che non si sarebbe pensato mai che l'avrebbero riconosciuto e creduto.

Le altre unioni, prendiamo S.Paolo, non è che non sono considerate, ma non sono "passate" come volute da Dio....
cfr quel riecheggiare per tutto il NT di "nè adulteri, nè fornicatori, nè immondi, nè sodomiti....Ma tali eravate alcuni di voi, ma Gesù vi ha liberati, vi ha lavato, vi ha santificato..."
cose quindi da lasciar da parte, molto chiaro, in chi si appresta a una vita cristiana; eppure la stessa salvezza è offerta a tutti anche a chi provenisse da quelle cose se si converte di cuore.

Cosa farebbe pensare che qualcosa è cambiato in Dio oggi?
se poi, la parte di mondo non credente vive anche quelle cose là non è grossa novità.

Il nuovo è che quella parte di mondo oggi è molto più aggressiva e la Chiesa non sempre ribadisce la dottrina ma in certi casi sembra venire a patti col mondo. Non è un tema tanto di "come relazionarsi" o con quali discorsi moderni e dimostrativi, ma di fede e fedeltà.

Josh ha detto...

F_ "Fulton Sheen, il cosiddetto "cardinale televisivo" americano, che scrisse libri di etica sessuale e matrimoniale in cui riproponeva la dottrina tradizionale, ma confrontandosi con le teorie correnti negli USA anni '50( freudismo, pansessualimo, Kinsey e quant'altro ). Poteva limitarsi a parlare di "purezza", come un tempo: ma chi l'avrebbe capito, in un tempo che è molto diversi da quello di Santa Teresina del Bambin Gesù?"

capisce chi crede e prende in parola Gesù Cristo...come Pietro che Lo riconobbe nel suo cuore "Tu sei il Messia!". Ecco perchè si parla di conversione, è individuale, offerta a tutti, ma non tutti crederanno. L'uomo con le sue esigenze eterne davanti a Dio è uguale ad allora.

cfr 1 Cor. cap 2

"...non mi sono presentato ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. Ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso.Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria."

E' tutt'un'altra "dimostrazione" di Spirito e Potenza quella di cui c'è bisogno.

ma come dice Mic...."se anche uno ritornasse dai morti, non gli crederebbero".
A voglia di discorsi e dimostrazioni informate....

rosa ha detto...

Quel che vediamo oggi, è già successo nei tempi che furono. Ricordate la Torre di Babele ? o le condizioni del mondo pre Diluvio universale ? o i miti greci di Prometeo appunto, ma anche del fratello Epimeteo e della sua sposa Pandora ?
C'è sempre stato un momento in cui l'uomo ha pensato di essere l' Essere, e regolarmente è precipitato nel baratro. Anche in epoche storiche grandi potenze, grandi condottieri han fatto fine miserande.
I Greci parlavano di "hubris", e se oggi alcuni di loro tornassero in vita, e sapessero di 'sto transumanesimo, per prima cosa riderebbero, dicendo:- Ah, sono ancora a 'sto livello 'sti barbari? (non essendo Greci come loro saremmo per loro barbari). E poi sospirerebbero, pregherebbero Zeus di aver pietà della nostra "hubris", e se ne tornerebbeo nelle loro tombe scuotendo il capo, sconsolati, dicendosi:-_A nulla è valso lasciar loro i nostri grandi filosofi e le nostre grendi storie, nulla hanno imparato dalla caduta d'Ilio e dai tragici ritorni dei suoi conquistatori, nulla dal destino di Sparta ed Atene o del Grande Alessandro, ahinoi!-
Come si vede, non c'è bisogno di scomodare Nostro Signore per combatter il "transumanesimo", basta la buona vecchia Ellade.
Se non erro, anche Pigmalione è un mito classico
Rosa
PS: meno male che anche gli autori di 'sta corrente di pensiero saranno, come altri di simili ca...te, afflitti da qualche malattia psichica o genetica o acquisita, che è alla base delle loro elucubrazioni malate, appunto, per cui spariranno dalla faccia della Terra rapidamente, "vis sanatrix Naturae"

rosa ha detto...

La Fede è mistero e Grazia.
"Grazie Signore di avermi fatto nascere e di avermi fatto cristiano". Così, se non ricordo male, imparavamo a catechismo.
"Avermi fatto cristiano" = avermi dato la Grazia della Fede cristiana.
Semplicisticamente, mi sa che è come il coraggio di manzoniana memoria.
Rosa

Franco ha detto...

Mic. Le raccomando ( o ricordo, se l'avesse già letto ) un testo in parecchi volumi che ritengo estremamente significativo: "Letteraura moderna e Cristianesimo" di Charles Moeller, professore a Lovanio (+ 1986 )che vi dedicò la sua vita a partire dagli anni '50 ( l'ultimo volume uscì postumo nel 1993 ). Ampio articolo su Wikipedia. C.M. trattò i rapporti con il Cattolicesimo di alcune figure emblematiche di scrittori e pensatori, per lo più francesi, come Camus, Simone Weil, Peguy, Bermanos ( ma anche Anna Frank ): attenzione, rifiuto sconsolato oppure orgoglioso, accettazione con riserva, speranza sommessa ... Particolarmente emblematica la figura di Miguel De Unamuno, che dopo un'infanzia mistica non riuscì più a credere, pur desiderandolo ardentemente; il tutto testimoniato da titoli come "La agonia del Cristianismo". Questo perchè sopraffatto dalla conoscenza della critica razionalista, apparentemente invincibile. Qualcosa del genere anche in Roger Martin Du Gard ( soprattutto nell'autobiografico "Jean Barois" ), la cui tendenza religiosa fu infranta dai dubbi ingenerati dalla critica biblica ( erano i tempi di Loisy ).
Oggi questa fenomenologia sembra meno presente, perchè le infanzie e le adolescenze mistiche ( nel genere Teresa di Lisieux ed Elisabetta della Trinità ) sono estremamente più rare, dato lo scolorimento degli insegnamenti catechistici, in versione festevole - comunitaria ( cartelloni disegnati e pizzate ), senza il "sublime" della prospettiva Paradiso o Inferno, che in ogni caso colpiva nell'intimo; da cui abbandono della pratica religiosa per semplice disinteresse e noia, senza lacerazione interiore.
Personalmente ho vissuto e sono ancora in parte impegnato in una vicenda alla Unamuno, con questa differenza: credo di aver via via trovato le risposte a quei problemi, in parte per il mio accanimento nella ricerca, in parte perchè nell'ultimo secolo c'è stato il lavoro critico degli apologeti, che non poteva portare frutti se non nell'arco di alcune decine d'anni come minimo. Mi riferisco a personaggi come Jean Guitton, Vittorio Messori e ultimamente Antonio Socci con i suoi due notevoli testi su Gesù, oltre che con "Il segreto di Padre Pio" ( vale a dire la condizione di "anima-vittima" accettata dal frate do Pietrelcina, ben superiore alla fenomenologia dei miracoli ).
Comunque tengo a precisare che ho sempre rifiutato la soluzione-escamotage modernista, vale a dire l'annacquamento dogmatico come finto mantenimento della sostanza. O si è cattolici DOC, o non lo si è.
Oggi, lo ripeterò fino alla nausea, la situazione è resa ancora più difficile dalle prospettive della tecnoscienza, in particolar modo dalla manipolazione genetica e dall'informatica, che va creando nella "rete" una specie di surrogato della Comunione dei santi e dell'occhio onnivedente di Dio ( questo a detta dello stesso Mc Luhan: "In fondo il Demonio è un ottimo ingegnere elettronico" - suppongo nel senso di un "hacker" cosmico che disturba e confonde i bellisssimi "programmi" di Dio ).
Paradossalmente, credo che proprio l'informatica, oltre che la fiusica teorica, potrà ridarci gli schemi di pensiero con cui potremo riprendere contatto con le categorie teologiche, incompatibili con il massiccio razionalismo positivistico. Dice qualcosa il fatto che "anghelos" in greco significa "portatore di INFORMAZIONE"?
Antonio Socci, riportando l'esclamazione di suo figlio dopo il racconto su gesù risorto: "Papà, ma è il teletrasporto!"

Josh ha detto...

per Franco e dintorni

i deliri del transumanesimo derivano evidentemente da un folleggiare postevoluzionistico.
Che alcune cattedre teologiche siano evoluzioniste e non creazioniste è un problema della Chiesa recente, e per me...un problema loro.

E' l'idea per cui "La natura dell'uomo è di non avere una natura" che è sbagliata, di base.

Già contro la teoria dell'evoluzione ci sono varie prove di pura logica.

Per gli evoluzionisti la vita è puro evento materiale, descritto solo in termini fisico-chimici e si distinguerebbe dalla natura non vivente solo per maggiore complessità fisico-chimica.

Ciò che manca già in questa definizione che porta a tutti gli scempi possibili delle postscienze succitate è la definizione reale e non ipocrita di quel quid che è il soffio vitale, l'informazione vitale, che separa la natura non vivente dalla natura vivente.

se prendiamo onestamente insieme "tutta" la scienza, ovvero biologia, astronomia, informatica, medicina, paleontologia, geologia... e le raffrontiamo alla Bibbia, non ci sono a tutt'oggi errori biblici, ma molti buchi vuoti nella scienza.

Per es. NON è possibile per l'uomo passare dalla materia non vivente agli organismi viventi!

E' la stessa netta distinzione tra chimica inorganica e chimica organica...tra materia inerte e materia degli esseri viventi non c'è vera differenza sul piano fisico-chimico ma c'è molta (...) differenza in altri aspetti!

I postneodarwiniani sostengono che in origine s'immagina un passaggio da uno stato di materia inerte a uno di materia viva..va beeene

e quel passaggio CHI lo ha fatto? CHI ha messo l'informazione vitale? il caso?
Eppure un organismo vivente NON corrisponde solo alla somma fisico-chimica dei componenti chimici del suo organismo. Lo posso provare a creare chimicamente ma non respira e non parla.
Lo posso clonare ma per farlo ho preso un'infomazione già data, che non creo io, e con somma Ybris provo a "doppiare" la vita e non riesco a crearla dal nulla.

Allora la vita non è solo un complesso fisico-chimico ma ha una parte materiale misurabile in aspetto fisico e chimico+
parte immateriale - informazione vitale proveniente da una forma spirituale.
E la stessa informatica, che gioca con le informazioni, ma date in principio da qualcuno, pare a sua volta testimoniare questa dinamica.

E allora?
resta comunque da convertirsi a Dio con tutto il cuore e il nostro parlare umano più o meno sapiente secondo il mondo, "dimostrabile"
è sempre vano.

Josh ha detto...

la "critica biblica" ovvero il metodo storico-critico applicato con sciatteria regna anche presso le paoline, per es.

http://www.paoline.it/Conoscere-la-Bibbia/LIBRI-DELLA-BIBBIA/articoloRubrica_arb72.aspx

a proposito di uno dei libri più importanti delle S.Scritture, accolgono la versione modernista che ha inventato il primo Isaia, poi un supposto Deuteroisaia, e pure un TritoIsaia senza averne le prove che si usano di solito nella critica testuale, solo per non poter credere alle profezie interne alla storia ebraica d'allora contenute nel testo e dire che Isaia non era profeta di eventi futuri ma cronista di eventi presenti....

Rispetto agli esempi portati sopra, posso dire di avere avuto un'adolescenza torbida, ma un'età adulta da mistico e la ritengo una grazia incommensurabile...nessuno può dar consigli a percorsi che rimangono individuali e volontari...
devo ammettere che la "mente" in questo ambito può esser più nemica che amica, finchè non ci si abbandona in Dio.

p.s. ops sul mio di poco sopra nella traslitterazione dal greco la Y di vuole lo spirito, di solito indicato con H, Hybris dunque, ma abituato al vocabolo in maiuscolo in cima alla frase in greco Y, per quello non ho messo l'h, prima che qualcuno mi riprenda:-))

Anonimo ha detto...

transumanesimo, teosofia etc m:
Nuovo Umanesimo ovvero Culto di Lucifero. La Religione del Nuovo Ordine Mondiale.
http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1073&forum=42
http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=315&forum=42
http://www.vocidallastrada.com/2011/01/new-age-new-order-lera-dellacquario-e.html

Josh ha detto...

"Trasumanar significar per verba non si porìa..."

Marco, proprio una robaccia quella descritta ai links

mic ha detto...

Marco, proprio una robaccia quella descritta ai links

robaccia di conio recente e antico... alla fine tutto si riduce alle cose essenziali che sono sempre quelle.

Il problema della chiesa post-conciliare è che è caduta nella trappola (voluta o subita a questo punto poco importa) di usare lo stesso linguaggio del mondo, la cui progressiva dis-umanizzazione proiettata in una illusoria trans-umanazione ha prodotto uno vuotamento di senso implicito nello sviamento di direzione.
Ed ecco che ci ritroviamo cambiato il significato delle parole, che ormai esprimono concetti che risultano svuotati dello spessore e significato originari sostituiti da slogan: il guscio vuoto. Ed ecco spiegata la Babele delle lingue: l'incomprensione e l'incomunicabilità, cioè la divisione.

C'è un solo antidoto a questo attentato alle "essenze" che ci porta all'orfanezza (guardate che fine fa il "padre" e quindi anche la madre nella nuova società orwelliana nella quale siamo ma che non è la nostra): la Verità, che è una Persona... attraverso la quale ogni parola - e chi contemporaneamente l'ascolta e la pronuncia e la vive - ritrova LA Realtà e con essa e in essa spessore, senso, significato e vita.

mic ha detto...

Non mancano anche nell'induismo tendenze a proiettarsi in questa magica aspirazione a quello che appare come un "salto" evolutivo. Come se la specie umana avesse la possibilità o le potenzialità di oltrepassare lo stadio attuale per acquisirne un altro di portata simile a quello che sono in molti a credere il "passaggio" dalla scimmia all'uomo. E sono generazioni che cercano il cosiddetto "anello mancante" senza trovarlo, mentre si trovano sempre più frequentemente fossili - di ere geologiche molto precedenti ai ritrovamenti degli "ominidi" più noti - che ci mostrano presenze di "umani" evoluti al pari della nostra era.

D'altronde non pensano che se si trattasse di potenzialità acquisite attraverso la tecnologia, non potremmo nemmeno parlare di tran-umanazione, ma di un monstrum, di un ibrido...

L'unica trans-umanazione che desideriamo e vogliamo è la cristificazione, ad opera di un Dio che si è fatto uomo per noi e ci libera definitivamente da ogni hybris prometeica: è questa la sola vera "Nuova Creazione"...

Anonimo ha detto...

sai mic.. possono fare quello che vogliono ma non prevarranno mai.
Bisogna avere chiaro, comunque, il nemico che si combatte. Questo è qualcosa che si oppone alla semplice ragione, oltre che alla Religione (quella Vera).
Si fa un gran parlare di anticristo ecc ma a me sembrano veramente Ridicili, forse c'è una grandezza anche nel male.
L'umanità portata verso l'autodistruzione, sotto la guida di psicopatici accecati dall'ideologia e che gioca all'ingegneria sociale(cose già viste anche nel XX secolo)http://profezie3m.it/ptm_frames.htm
La "filosofia" di base propagandata
http://www.santaruina.it/avatar-new-age-e-neospiritualismo
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=40964
http://josephussblog.blogspot.it/2012/06/al-di-la-della-religione.html m
ps sette
http://christusveritas.altervista.org/sette.htm
http://www.diosalva.net/index.php

Josh ha detto...

se viviamo questo....saremo al riparo

http://it.wikipedia.org/wiki/Lectio_Divina

Luisa ha detto...

Se leggete il francese potrebbe interessarvi la discussione su Forum catholique:

http://www.leforumcatholique.org/message.php?num=745746

Luisa ha detto...

Rimetto il link all`articolo di Rusconi, ho l`impressione che se si mette solo un link, il commento si cancella:

http://www.rossoporpora.org/rubriche/papa-francesco/349-francesco-corriere-la-percezione-di-un-intervista.html

Josh ha detto...

ancora sulla "tecnoscienza" e la "mente contemporanea"...
(dietro cui si celano ateismo e Deismo, quindi comunque una concezione antibiblica)

Gli organismi vitali hanno in sè un'importante informazione aggiunta, cioè una qualità spirituale che la materia da sè non può generare,
e che è il criterio per distinguere un organismo vivente dalla materia non vivente.

L'origine di una forma vivente non ha a che fare solo con le complesse leggi della fisica e chimica, che per es. presiedono alla formazione dei cristalli.
Con il fenomeno della vita si ha a che fare con qualcosa che si pone oltre fisica e chimica.

Tutti gli esperimenti che avrebbero dovuto provare l'origine della vita come passaggio autonomo da materia inerte a materia viva sono falliti, perchè rimane la non misurabilità e l'irriducibilità della vita in un esperimento fisico-chimico.

Così gli esperimenti Miller (sintesi di aminoacidi) ma non portan a nulla nel senso dell'evoluzione, del passaggio da materia morta e materia viva.
C'è l'iperciclo di Eigen con la "macchina dell'evoluzione" che non dimostra nulla perchè come sempre si parte da esseri viventi già esistenti, e non forniscono nessuna prova sull'origine del soffio vitale/origine prima dell'informazione vitale dei viventi.

In nessun laboratorio si è riusciti a produrre organismi viventi a partire da elementi organici non viventi.

La biotecnica ugualmente usa esseri già viventi e cerca solo di manipolarli.
Se anche un giorno (ma non sarà così, Dio stesso ha posto limiti) diventasse possibile, dimostrerebbe solo che la vita è possibile solo con l'intervento dello spirito (in quel caso, l'uomo stesso che però ha impiegato il suo di spirito e chi gliel'ha messo? e torneremmo al punto di partenza) e spiegabile solo con un'attività creatrice.

ecco perchè riallacciandomi a quanto sopra la vita ha sì una parte materiale misurabile in aspetto fisico e chimico nel corpo,
ma ha una parte immateriale, con una informazione vitale non misurabile proveniente da forma spirituale.

la mente contemporanea, che è una delle tante forme di ribellione, vuole andare ovviamente altrove. Lo stesso Eigen e seguaci credono di poter spiegare l'origine dell'informazione vitale nei viventi con un ..algoritmo (:-))
che ovviamente devono ancora trovare, ne parlava nei "Gradini verso la vita".
Il principio che Eigen estrae è: "L'informazione vitale nei viventi ha origine dalla non-informazione"
in realtà è la loro dichiarazione di fallimento! in contraddizione scientifica con tutti i dati dell'esperienza.

Infatti ritorno sull'informatica:
il fatto che anche nell'informatica c'è bisogno di un autore, della fonte viva di un'informazione concettuale per ogni informazione immessa (l'uomo, il programmatore, Bill Gates & co se no l'hardware, pur costruito dall'uomo non si "anima" in senso lato) fa il paio con la regola dell'informazione biologica vitale dei viventi di cui non si trova scaturigine autonoma anche nelle altre scienze.
L'informatica per es. fornisce in realtà in tema scientifico la prova più schiacciante a favore dell'origine della vita e degli esseri umani mediante la Creazione.

rosa ha detto...

Ci sono stati momenti della mia vita nei quali, se ancora avessi dubitato dell'esistenza di Dio, mi sarei ricreduta: la nascita di mia figlia, bella e soprattutto perfettamente sana (voi non sapete quanto è alta, in realtà, la probabilità che non avvenga la fecondazione, e poi l'impianto e l'annidamento,e poi la crescita regolare di tutti i singoli organi, e quindi che il parto avvenga naturalmente), e tutte le volte che mi è morto un paziente tra le mani, anzi meglio tra le dita: un attimo prima ne avevo il filo della vita saldamente in mano, ed un attimo dopo, senza che uomo facesse nulla, zac, filo scivolato via, inesorabilmente, per quanto mi affannassi insime con colleghi ed infermieri a riacciuffarlo. La vita non si dà da sè e per sè, ma da un Altro e per un Altro.
Rosa

una sola fede ha detto...

Io ricordo esattamente come fosse stato un minuto fa l'attimo in cui mia madre spirò l'ultimo suo respiro, ero lì, accanto a lei, eravamo intorno a quel letto e il Signore mi ispirò un'oretta prima, sebbene fossero state le 5 di mattina, a telefonare al parroco per farlo venire. Appena il tempo delle preci, un'ultima benedizione, perchè essendo in coma non poteva più confessarsi nè comunicarsi...io ho sempre sperato nella Misericordia infinita di Dio che magari in qualche modo avrà tenuto senz'altro conto di un figlio che poveretto con tutti i suoi enormi limiti almeno volle accanto a lei la presenza di un sacerdote in quei tremendi attimi finali della sua vita terrena...ricordo anche che la sera precedente aveva avuto un attimo di lucidità e volle rivedere, come a dare un ultimo saluto, alcuni componenti della famiglia, ma anche altri...e poi invece dopo poco inizio l'agonia con forte agitazione psicomotoria che rese indispensabile la sedazione...quella notte fu l'ultima e da allora, pur mancandomi molto, a volte troppo, sono convinto di averla sempre, sempre accanto molto più di quando era fisicamente presente..ed è lassù che mi aspetta e prega affinchè io non fallisca, cioè che raggiunga il Cielo con la grazia e l'aiuto di Dio.