Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 18 marzo 2014

Mons. Luigi Negri in ricordo di Mario Palmaro

Un pastore che non esita a prendere parte, così come ha fatto su quella che ha chiamato la Dittatura del silenzio nonché sul recente intervento di Mons Caffarra. Sostanzialmente ci conferma e ci conforta perché la nostra posizione non si discosta in nulla da quella di Mario Palmaro nonché di quei cattolici che amano la Chiesa e ne seguono e vivono le vicende da vicino con appassionato e  responsabile impegno.

Mario Palmaro ci ha lasciato, riempiendo il nostro cuore di tanta afflizione ma confermandoci nella certezza che il Signore sa quello che permette e che quindi quello che adesso ci appare ed è come una perdita irreparabile potrà avere il volto di una ulteriore prova di maturazione per la nostra fede e per la nostra azione missionaria. Mario infatti è stato un laico, un laico cattolico, che ha vissuto lo statuto battesimale con piena responsabilità e con totale dedizione alla vita della Chiesa e al bene del popolo.
La sua straordinaria intelligenza, che gli consentiva di padroneggiare sia il contesto vivo della dottrina sociale della Chiesa e dei dogmi che ad essa si riferiscono, sia, d’altra parte, la capacità non comune di penetrare le questioni bioetiche su cui si gioca il presente e il futuro non soltanto della nostra Chiesa ma dell’intera società, lo hanno reso una presenza insostituibile nel cammino che la nostra Chiesa ha fatto in questi anni tormentati ma insieme carichi di tante promesse.

Non ha mai dubitato dell’intero dogma della Chiesa né ha scelto in esso quello che più immediatamente sentiva corrispondente alla sua formazione e alla sua sensibilità. Ha servito il dogma della Chiesa, la sua morale, la dottrina sociale, in maniera continuativa, sistematica, implacabile.

Onore alla sua vita piena di fede e piena di carità ecclesiale e onore anche a quella testimonianza in forza della quale ha saputo porre alcuni problemi gravi che la vita della Chiesa è chiamata ad affrontare nell’immediato e nel futuro.

A lui, che resterà nella storia della nostra cristianità come un laico, generoso e impegnato, capace di sacrificare tutto, anche gli interessi personali, financo la propria vita, perché fino agli ultimi giorni, nonostante la malattia che gli aveva irrimediabilmente minato le energie fisiche, ha saputo servire la Chiesa e la sua missione di evangelizzazione e di cultura in modo assolutamente impagabile.
Noi amiamo pensarlo ormai come protettore dal cielo di un cammino che ogni giorno ci si rivela più impegnativo ma inderogabile.

Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa

41 commenti:

Anonimo ha detto...

Diritto «incondizionato» all’Eucaristia?

Ormai è diventato dominante, nella mentalità di questa nostra società, affermare che il valore delle scelte non sta nel loro contenuto specifico ma dipende dall’intensità, dall’affezione, dalla sincerità, dalla permanenza di benessere che queste scelte assicurano. Siamo in pieno soggettivismo etico...
http://ilblogdiraffaella.blogspot.it/2013/05/diritto-incondizionato-alleucaristia.html

Anonimo ha detto...

...
le limpide prese di posizione di Benedetto XVI all’Incontro mondiale delle famiglie a Milano, a me sembrava che avessero una volta ancora e definitivamente chiuso la questione.
In ogni caso il problema dei nostri fratelli divorziati o separati che intendono partecipare, per quanto in modo contratto, a certi momenti significativi della vita della Chiesa da cui certamente non sono esclusi, esige l’impegno di un itinerario da fare con loro.
Questo è faticoso; non il combattere, anche da parte del clero, per il riconoscimento o la concessione di certi diritti che non possono essere né riconosciuti né concessi, poiché sono state violate le condizioni essenziali per partecipare in pienezza alla vita della Chiesa. Io sono molto colpito in questi tempi dalla necessità di dover richiamare cose come queste, che sono di assoluto buon senso ancor prima che di coscienza cristiana. Forse aveva ragione il Manzoni quando diceva, all’epoca della grande peste di Milano, che il buon senso si era tenuto nascosto e prevaleva il senso comune che è la cosa più equivoca, più generica, più manipolabile e più falsa che la società possa produrre.

mic ha detto...

Non solo Kasper, ma quasi tutti i vescovi di fatto IGNORANO il Magistero precedente, anche degli ultimi due pontefici. Tranne rare eccezioni che si contano sulle dita di una mano.
Effetto dello storicismo ormai giunto alle sue ultime conseguenze?

Resistere è necessario. Ma non bastiamo noi.
Vescovi e sacerdoti, dove siete?

Turiferario ha detto...

Si sono viste un paio di rondini, ma è presto per dire che è primavera. Certo per un cardinale o un vescovo, se ci credono, non deve essere così facile avallare scelte "pastorali" che vanno palesemente contro la dottrina della Chiesa. Come fanno a dormirci? A noi di questo non verrà chiesto conto, a loro che sono Chiesa docente sì.

hpoirot ha detto...

il diritto incondizionato all’Eucaristia era già norma nell'Argentina del card. Bergoglio.

Il presedente argentino Kirchner ha regalato ieri a Bergoglio una FOTO CHE LO RITRAE CON PADRE PEPE, suo amico e parroco del quartiere Barracas di Buenos Aires che pochi giorni fa ha dichiarato alla stampa: Bergoglio da Cardinale autorizzava i preti argentini a dare la Comunione a tutte le coppie conviventi non sposate e a chiunque altro la chiedesse, senza negarla a nessuno, "per rispettare la gente"!

DOMANDA: Nelle villas la maggior parte delle persone non sono sposate, eppure voi date la comunione a tutti. Il cardinale lo sapeva?

padre PEPE:«Certo che lo sapeva. L’America Latina è così. Facevamo ritiri spirituali per le coppie, conviventi e no, partecipava anche lui, e sapevamo che molte non erano sposate. Però col tempo la maggior parte di loro si sposavano».

DOMANDA: E i sacramenti li date senza problemi?

padre PEPE: «Noi rispettiamo la gente. Se uno vuol fare la comunione gliela diamo, se vuole i sacramenti glieli amministriamo. Bergoglio ci diceva di usare un linguaggio propositivo senza iniziare il discorso dicendo ‘non si può far questo e non si può far quello’».


http://qn.quotidiano.net/cronaca/2014/03/13/1038517-papa-francesco-bergoglio-padre-pepe.shtml

Japhet ha detto...

I vescovi nuovi punti di riferimento sono tutti portatori di una dose più o meno alta di modernismo.

Anonimo ha detto...

Dice P. Pepe che l'America latina e' cosi....
Allora dopo lo storicismo o meglio assieme a questo anche il localismo della verita' che si evolve nel tempo e muta nello spazio.
E tanti saluti alla cattolicita'.
Marco P

una sola fede ha detto...

@Mic:
"Vescovi e sacerdoti, dove siete?"


...ALCUNI DI LORO SONO QUA, MIC:

1) Nella chiesa, in cui campeggia la gigantografia di Bergoglio, un SACERDOTE appena dopo aver celebrato un matrimonio canta e balla al ritmo di “Mamma Maria” (pensando subito alla Madre Santissima, che bel titolo azzeccato per cantarci e ballarci in Chiesa durante la celebrazione di un Sacramento, vero?):
VIDEO:

http://video.tiscali.it/canali/News/Curiosita/174953.html


2) “Il SACERDOTE a Vienna, in piena comunione e con il permesso di Sua Eminenza l'arcivescovo Christoph Schönborn.
Il 26 giugno è programmata un'ennesima edizione di questa "Messa da ristorante": i partecipanti vestono con costumi del Far West americano (mi chiedo cosa c'entrino con la mitteleuropea Vienna... comunque pazienza, è una festa a tema), e poi bevono, mangiano e fumano su tavolini da sagra paesana, in attesa di accostarsi allegramente alla Comunione. Una vera e propria...."Santa Cena", con tanto di birra e salsicce, servite prima del Pane Eucaristico: tutti sono invitati a prendere parte al banchetto insieme sacro&profano, cattolici e non cattolici, l'importante è che coloro che non vogliono partecipare siano educati e non disturbino.[…]”

Estratto da (con VIDEO annesso):

http://www.cantualeantonianum.com/2011/06/aiutiamo-gloriatv-fermare-la-messa.html


3) Visto il celebrante viennese di cui sopra, non poteva mancare nella carrellata lui in persona, il CARDINALE DI VIENNA, Christoph Schönborn, (Messa-discoteca-circo-ecc ecc):

VIDEO:
http://www.youtube.com/watch?v=67Lom28KSlg

Dalla pagina del sito cantualeantonianum:
http://www.cantualeantonianum.com/2008/11/un-terremoto-in-arrivo-sulla-messa-rock.html

“Ma veniamo al COMUNICATO DI ERICH LEITENBERGER (portavoce diocesi Vienna) che dice praticamente e seccamente (traduzione dall'inglese dell'autore del blog):

“Alcune persone sono rimaste assai offese riguardo la Santa Messa per i giovani che è stata celebrata dal Card. di Vienna Christoph Schönborn il 16 novembre a Wolfsthal, un paese vicino al confine Austro-Slovacco
In contrasto con la presunzione, dovuta alla registrazione per molti versi amatoriale e irrealistica diffusa da Gloria TV, deve essere affermato con chiarezza che in questa celebrazione IN NESSUN MODO SONO STATE VIOLATE ALCUN TIPO DI NORME LITURGICHE (in no way any kind of liturgical specifications have been violated)
Il pane per l’Eucaristia era azzimo e la sua forma seguiva strettamente quella che è stata usata in Medio Oriente fin dal I sec. La “focaccia” è simile a quella forma che è in uso a Mossul fino ai nostri giorni – e questa è la sede metropolitana sul fiume Tigri dove i cristiani ancora testimoniano la verità di Gesù con il loro sangue
Werner Pirkner, il consigliere spirituale per la Santa Messa a Wolfsthal e Stephan Bazalka, coordinatore della Gioventù cattolica, hanno messo la massima attenzione al fatto che, nello spezzare il pane, neppure un minuscolo frammento di pane cadesse mai a terra.
COLORO CHE HANNO OSATO, indotti in tentazione da una copertura giornalistica parziale, FORMULARE ACCUSE CONTRO L’ARCIVESCOVO DI VIENNA, possano riflettere, PENTIRSI E CHIEDERE PERDONO A DIO. Preghiamo tutti insieme per la Santa Chiesa!”

rosa ha detto...

Come ho già scritto in un altro post, prima del Ventennio era comune nelle campagne galluresi che giovani coppi vivessero more uxorio, e che solo dopo il primo o secondo figlio, specie se maschio, regolarizzassero la situazione. Fu sotto i pontificati di Pio IX e XII e dopo le leggi sulla famiglia del fascismo che il fenomeno si ridusse molto, fin quasi a scomparire. Nello stesso periodo, invece, in città ci si sposava, eccome.
Credo che la cosiddetta America latina (che in realtà di latino,a parte la lingua e il cattolicesimo, ha ben poco) sia una specie di estesa cultura-civiltà contadina, con tutti i vantaggi e svantaggi, con superimposta una cultura-civiltà urbana molto più recente e meno radicata. A questo s'aggiungono le superstizioni indie ancora ben presenti e l'effetto devastante della teologia della liberazione e del vero e proprio marxismo. Sono infinre società molto statificate in classi ed in etnie, in cui ricchezza, grado d'istruzione e prestigio sociale si associano a origini quanto più europee possibili
E' per tutti questi motivi, oltre che per esperienze personali con ispanici, che mi sarei augurata un qualsiasi altro papa (forse anche un Africano o Asiatico), ma NON un sudamericano.
Ieri ho visto un video di una liturgia a Los Angeles: diciamo per semplificare unìamericanata pazzesca, con canti e balli da music hall, nelal quale non si sapeva se era peggio l'aspetto Nord- o quello Sud-Americano (anche se di Nord ce n'era molto meno). In qualsiasi caso ben poco di cattolico. C'erano MAradiaga e MAhoney.
ROSA

rosa ha detto...

...il pane per l’Eucaristia era azzimo e la sua forma seguiva strettamente quella che è stata usata in Medio Oriente fin dal I sec. La “focaccia” è simile a quella forma che è in uso a Mossul fino ai nostri giorni – e questa è la sede metropolitana sul fiume Tigri dove i cristiani ancora testimoniano la verità di Gesù con il loro sangue...

mi vien da commentare: allora perchè non vi vestite e vivete come si viveva e ci si vestiva nel I secolo d.C. ? niente automobili, niente TV, men che meno computer, telefoni, luce elettrica, né meedcine moderne, nè cucine elettriche o a gas, neanche l'illuminazione stradale a gas...Anzi, visto che all'epoca quella che ora è Austria, era ancora territorio barbaro, manco le "comodità" che avevano già a Roma. Oppure, perchè non andare in missione a Mossul ad aiutare i Cristiani di lì ? e, senza nessuna offesa ai cristiani irakeni, perchè sempre e solo ormai "cristiani" e quasi mai "cattolici"? io credo che tutto ciò non si faccia per ritornare al I sec., ma per "mischiarsi" ("embedding") con i Protestanti che sono ritenuti più "moderni", e quindi, a torto, più "à la page" e seguiti.
Su Schönborn non mi esprimo, perchè è pur sempre un Principe della Chiesa.
Rosa

Anonimo ha detto...

Come fanno a dormirci su? Semplice, da un pezzo non credono più e hanno soffocato la coscienza, basta correre dietro al mondo, stare al passo....clerical yuppies ormai vecchi, ma non per questo preoccupati dell'imminente Giudizio.

Josh ha detto...

Una Sola Fede: cose da non credere....
dopo la Messa metal, la Messa tango, e adesso anche la Messa barbecue con gli arrosti alla brace...
odore di zolfo, appunto
siamo alla follia

Josh ha detto...

@Rosa: in quel continente non sottovaluterei nemmeno le grandi masse superstiziose che credono in santeria, voodoo ( e parecchie branche derivate ) e ne praticano i riti, compresi quelli di magia nera.

Anonimo ha detto...

Messa barbecue... magistero ignorato da decenni
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_20030417_eccl-de-euch_it.html
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/apost_exhortations/documents/hf_ben-xvi_exh_20070222_sacramentum-caritatis_it.html
http://magisterobenedettoxvi.blogspot.it/2009/04/il-papa-leucaristia-e-piu-di-un-convito.html

Luisa ha detto...

ERICH LEITENBERGER è lo stesso che ha difeso la mostra blasfema delle opere di Hrdlicka nel Museo del Duomo di Vienna (!),in particolare l'Ultima Cena come un'orgia omosessuale e una crocifissione in cui manca il volto di Cristo, ma è in evidenza il suo organo sessuale. Ci sono volute le proteste dei cattolici per convincere Schönborn a togliere l`" ultima cena" e solo quella.
Non senza aggiungere:"Cio nonostante ritengo un fatto positivo che artisti che non credono oppure che cercano ancora la risposta della fede si occupino di tematiche bibliche”.
Messe con palloncini, messe country, messe barbecue, questo e altro si fa nella diocesi di Schönborn.

rosa ha detto...

Josh, ho alluso alle superstizipni indie. Mi chiedo: ma cosaossiamo noi cattolici europei imparare da una chiesa sudamericana che in500 anni NON e' riuscita,neanche con le cattive, ad estirpare santerie ed altre stregonerie ?
per non paralre del diffusissimo machismo, al cui confronto i " complimenti" che un tempo si sentivano per le strade italiane erano cose da gentlemen?
ma lo sapete che a Citta' del Messico ci sono autobus solo per donne, per eviatre che quaeste siano importunate da passeggeri maschi ?
Rosa

Anonimo ha detto...

Palmaro: le cose importanti della mia vita
di Irene Bertoglio

sapevamo anche che la verità doveva essere riaffermata; la fiammella, anche esigua, doveva rimanere accesa

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-palmaro-le-coseimportantidella-mia-vita-8687.htm

mic ha detto...

Caro Una sola fede,
scusami se ho cancellato quanto avevi inserito di rimando a quel che scrive Luisa.

E' una brutta questione e Tornielli in questo caso dice bene.
Ti sarò grata se vorrai parlarne ancora approfondendo personalmente, ma non mi va di fare da portavoce alle esternazioni di Tornielli in risposta alle menate di quel vescovo... E' tutta spazzatura.

Anonimo ha detto...


Germania, sfilata di abiti liturgici per «diaconesse». Quando il declino di una Chiesa finisce in farsa

Una sfilata di abiti per chierichette, ministre straordinarie dell’Eucaristia, ma anche predicatrici e “diaconesse” de facto. E’ quella che è stata organizzata la settimana scorsa nel centro conferenze St. Clemens di Hannover all’insegna del maggior coinvolgimento delle donne nella liturgia e nel servizio all’altare. «E’ naturale che vogliamo abiti in cui ci sentiamo bene e che ci stanno bene» ha commentato tale Ewa Karolchak, referente pastorale del decanato della capitale della Bassa Sassonia (diocesi di Hildesheim). «Spero che da qui parta un impulso che vada oltre Hannover» ha detto invece il responsabile ultimo del decanato, il prevosto Martin Tenge. Già 10 anni fa l’istituto liturgico della diocesi di Treviri aveva organizzato un concorso di design di abiti liturgici femminili

http://www.iltimone.org/30620,News.html

Anonimo ha detto...

18/03/2014

Nel nono anniversario della mia elezione episcopale vi ringrazio dell’affetto con cui mi seguite.
Rinnovo il mio impegno a servire la Chiesa perchè diventi sempre di nuovo un popolo vivo, attivo e intraprendente.
Benedico tutti di cuore.

+ Luigi Negri
Arcivescovo di Ferrara-Comacchio
e Abate di Pomposa

http://www.luiginegri.it/default.asp?id=401&id_n=744

una sola fede ha detto...

no problem, mic...la cosa tanto si commenta da sola: era solo una lettera del cardinale che mi pareva piuttosto "leggerina" e senza sussulti di pentimento di sorta (ma tutto sommato c'era da aspettarselo), se commisurata allo scandalo suscitato da quell'oltraggio vero e proprio, a quella blasfemia esposta nel museo diocesano viennese, come ha bene riferito già Luisa. Perciò siamo sempre lì, mic... all'implorazione: "sacerdoti, vescovi, cardinali...se ci siete, battete un colpo!", meglio forse che non rispondano, se i colpi che devono battere sono e continuano ad essere quelli che massacrano tutto ciò che di sacro trovano sulla propria strada (magari con la scusa di "far cultura").
Come ha scritto Josh oggi, l'odore acre che si sente venir fuori ormai è solo quello di zolfo e alla brace stanno cuocendo per primi loro.
Noi vegliamo, preghiamo, non molliamo e facciamo per quello che ci è possibile da sentinelle...

Josh ha detto...

Proprio vero, Rosa, e 500 anni sono un bel po'....

Luisa, che mi hai ricordato,
Hrdlicka è inguardabile nella forma/deforme,
+ malato e infernale nei contenuti, con quei grovigli orrendi di corpi (oltre tutto disegnati pure male).
Ai manicomi disegnano meglio.
Indifendibile.

rosa ha detto...

Il cosiddeto artista era comunista, figlio di comunista, ed inzio' a lavorare come tecnico odontoiatrico subito dopo la guerra. Quindi fu accettato all' Accademia di Bele Aeti a Vienna, all' epoca ancora occupata dai Sovietici. Guardando una sua foto su wiki, considerando il cognome e le sue simpatie politiche, mi sono tornati in mente certi commenti di un tale che purtroppo non fu accettato dall' Accademia...
Rosa

Gederson Falcometa ha detto...

"Non solo Kasper, ma quasi tutti i vescovi di fatto IGNORANO il Magistero precedente, anche degli ultimi due pontefici. Tranne rare eccezioni che si contano sulle dita di una mano."

Sembra che per la maggioranza dei Vescovi i bisogni del popolo ha diventato il Magistero, perchè se pensiamo bene questa Chiesa conciliare sembra essere fondata sul popolo, non sul Pietro. Sarà che possiamo dire che "dove è Pietro sta la Chiesa..." ("Ubbi Petri ibi Ecclesia...") quando se define la Chiesa come popolo di Dio a camino?

Anonimo ha detto...

Napolitano scende in campo per l'eutanasia

Strategia che vince non si cambia. Uno dei mezzi che i radicali da sempre hanno usato per sdoganare alcuni “diritti civili” è quello dell’indagine conoscitiva per poi arrivare a dire: “Quanti aborti clandestini! Legalizziamo l’aborto. Quante giovani fanno uso di droghe! Legalizziamole. Quante coppie vanno all’estero per accedere all’eterologa! Legalizziamola”. A questo giochino – quasi sempre basato su dati mendaci - ovviamente non si sottrae nemmeno l’eutanasia. In una conferenza stampa tenuta ieri, l'associazione Luca Coscioni e il Comitato promotore EutanaSia Legale hanno annunciato l’avvio di una ricerca sul campo per verificare “come si muore in Italia” e - citando le parole di Marco Cappato - per “spingere il Parlamento ad esaminare il progetto di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della eutanasia per il quale l'Associazione ha raccolto 67mila firme autenticate''. Per l’occasione i radicali si sono fatti accompagnare dai familiari di personalità note che si sono uccise oppure hanno chiesto con successo l’eutanasia: Mario Monicelli, Carlo Lizzani, Piergiorgio Welby e Lucio Magri. Non è mancato il vivente oncologo Umberto Veronesi il quale ha sentenziato che “abbiamo l'ovvio diritto di programmare la vita e anche il termine della vita''.

L’iniziativa ha trovato una sponda felice presso il Quirinale. Da lì il presidente Napolitano ha fatto sapere che ''il Parlamento non dovrebbe ignorare il problema delle scelte di fine vita ed eludere un sereno e approfondito confronto di idee sulle condizioni estreme di migliaia di malati terminali in Italia. Drammatici nella loro obiettiva eloquenza - continua il Presidente - sono d'altronde i dati resi noti da diversi istituti che seguono il fenomeno della condizione estrema di migliaia di malati terminali in Italia''.
...
Manco a farlo apposta – oppure sì ma a noi non è dato saperlo – ecco che all’interno dell’iniziativa “Il Cortile dei gentili” promossa Pontificio Consiglio della Cultura si terrà il prossimo 28 marzo, alla Sala della Regina presso Camera dei Deputati, una tavola rotonda sul tema “I confini dei territori ai confini della vita”. Il cardinal Gianfranco Ravasi, presidente del suddetto Pontificio Consiglio, ha deciso di invitare alcune personalità ...
Il Cortile sarà pur gentile, ma l’errore non può salire in cattedra. Si obietterà: dialogare con persone che la pensano in modo differente può far emergere ancor meglio la verità. Il ragionamento apparentemente suona bene, ma in realtà stecca più di una nota. Infatti le idee funeree che i cultori delle dolce morte instilleranno nelle orecchie dell’uditorio sono già patrimonio culturale dell’italiano medio, il quale confortato nell’ascoltare il parere di queste eminenze grigie non potrà che consolidare le proprie opinioni erronee. Insomma: il contraddittorio con la verità è pane quotidiano, inutile quindi inventarsi altre occasioni per scavare ancor più a fondo la fossa alla tutela della vita. Si corre il rischio di passare dalla dolce morte, alla gentil morte. In secondo luogo la verità si spiega da sé: Gesù chiedeva di essere docili allo Spirito Santo, non agli scribi e farisei. Possibile che per imparare a guidare l’auto debba prima provare a schiantarmi contro un muro?
...
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-napolitano-scende-in-campo-per-leutanasia-8720.htm

Josh ha detto...

E Napolitano che scende in campo per l'eutanasia, ha anche in progetto di sperimentarla direttamente?

la domanda è più che legittima visto che se crede a questa "soluzione",
in realtà dai fatti non mi pare nutra auspici per una dipartita "precoce"...

Josh ha detto...

Non poteva non essere presente Meforio.

oh, che già pre-sento le citazioni, presso al Cortil, con i Gentili d'allocuzioni altisonanti circonfusi, cinti d'asfodeli e giacinti romani:

"Scenderemo nel gorgo muti" (C.Pavese);
"L’ommini de sto Monno sò ll’istesso
che vvaghi/de caffè nner mascinino:
c’uno prima, uno doppo, e un antro/ appresso,
tutti cuanti però vvanno a un distino." (G.G. Belli);
"'O fatto è chisto, statemi a sentire:
s'avvicinava ll'ora d'à chiusura:
io, tomo tomo, stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura." (Totò)

Anonimo ha detto...

Rosa anche a Tokyo ci sono i vagoni della metro riservate alle donne per evitare che siano importunate dai maschi, e quindi?
Clara

Rosa ha detto...

Clara, io non so quali dati statistici lei possegga, ma e' noto che il Giappone e' uno dei paesi con la minor frequenza di violenze sessuali sulle donne. Per inciso il primo paese e' il Sud Africa del post apartheid.
No ho alcuna particolare passione per il Giappone, ma dovendo scegliete se lavorare e vivere in Giappone rispetto al Messico, sceglerei subito il Giappone.
Rosa
PS: per Anacleto Credo che lei soffra della sondrome di Stoccolma post lavaggio del cervello delle Potenze alleate. Ssa che il paese che ha scatenato e combattuto piu' guerre a partire dalXIII sec e'l' Inghilterra ?

Anonimo ha detto...

Perché pensate che il piazzista da buon ex-dc non farà passare eutanasia e matrimonio gaio? Prima di andarsene fra un annetto o giù di lì dopo averci massacrato con nuove tasse e dopo essersi steso a tappetino davanti alla kanzllerin e detto che farà tutto ciò che lei vorrà....monti, letta, frenzi, tutti uguali....e il paese si estingue fra aborti ed eutanasie di stato....allegria diceva quello, ma è morto anche lui....

rosa ha detto...

Josh, e' la prima cosa che ho pensato, sentendo dell' ennesimo, inutile, retorico, ridicolo, falso, ecc., intervento del nostro Presidente. Un trombone che il giorno che sara', supplichera' i colleghi di far di tutto per dargli ancora un giorno. L' altro sara' Veronesi e da ultimo quell' indegno medico di Ignazio Marino.
Chi cerra' eutanasiato? le donne soli, i divorziati senza figli, chi vive in citta' ed ha i soldier paragrsi il medico compiacente. Non lo dico io, lo dive uno studio fatto in Svizzera pubblicato sul Journal of Epidemiolgy ( non sono sicura dellla citazione, se interessa la cerco).
Rosa
PS: naturalmente quell' altro grombone sodomita e pederasta di Pannella manco ci pensa ad eutanasiarsi

Anonimo ha detto...

Mortimer: basterebbe ricordarsi della Englaro...
al massimo ci sarà qualche divergenza tra logge...
o si penserà a raggiungere qualche "stato intermedio" in previsione della "naturale evoluzione". Il tutto in base ad un disegno complessivo "universale" imposto "dall'alto". m

Josh ha detto...

_anonimo 17,38

"Perché pensate che il piazzista da buon ex-dc non farà passare eutanasia e matrimonio gaio?"

è meglio che non parli, che io non sia peggio di Williamson se scendo in dettaglio.
ecco cosa pensiamo di Fonzie, che non è nemmeno lui, ma chi gli sta dietro

http://sauraplesio.blogspot.it/2014/03/tutti-gli-uomini-del-presidente.html

http://sauraplesio.blogspot.it/2014/02/il-terzo-abusivo-di-palazzo.html

il punto qui è se anche la chiesa o porporati graditi al mondo avallano eutanasia e omosex...

_Rosa, proprio così.
E anche la Bonino sarà alla riscossa, tra UE, ECFR, ONUsianesimo. E pensare che ha spesso ruoli di punta mentre personalmente ha sempre raccattato solo percentuali di preferenze al voto da prefisso telefonico.
Ma nemmeno lei usufruirà dei sentieri luminosi dell'eutanasia.

rosa ha detto...

OT: J osh, secondo te han fatto fuori Letta, per he' aveva disubbidito anado a Sochi per l cerimonia d' inaugurazione dei " giochi di Putin"?
Rosa

Anonimo ha detto...

il piazzista
http://icebergfinanza.finanza.com/2014/03/14/renzi-e-delrio-un-mondo-di-balle/
...altro giro
http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2014/3/19/SPY-FINANZA-Perche-il-Belgio-ha-in-mano-il-debito-Usa-/482389/
m

mic ha detto...

J osh, secondo te han fatto fuori Letta, per he' aveva disubbidito anado a Sochi per l cerimonia d' inaugurazione dei " giochi di Putin"?

Acuta l'osservazione di Rosa.
Quei giochi si sono volti in una disattenzione mai vista per eventi che in genere polarizzano i media per tutta la loro durata e oltre.

Anonimo ha detto...

Beh, il g8 è diventato un 7 e 1/2, perché la Russia è troppo grande per poter essere cancellata, ma ad interim entra la GB.....ma daiiiiiiii.....letta è stato fatto fuori xché non aveva il coraggio di dire che tasseranno i risparmi dei paria, i ricchissimi non hanno soldi in banche italiane, anche le rane lo sanno, ma quelle a bocca chiusa, quelle a bocca larga stavano tutte in vaticano fino al passaggio delle consegne dello Ior in mani sicure.....e kosher....chi vuol intendere intenda gli altri in roulotte.

rosa ha detto...

E' chiaro che Letta non è stato fatto fuori solo perchè è andato a Sochi (tra l'altro bellissima cerimonia inaugurale e bellissima finale, organizzata da un italiano, così come molti impianti sono stati costruiti da imprese italiane), però ha contribuito. Han deciso di trattare Putin con la stessa supponenza ed arroganza con cui guardavano dall'alto in basso Hitler l'imbianchino, in realtà decoratore,e Mussolini "the baffoon". Hanno decido di umiliarlo e di umiliare una nazione che stava tentando ancora una volta di essere Europa.
Ma deve ancora pagare, le 5 generazioni non sono ancora passate.
Vedremo come andrà a finire, ma questa storia dell'Ucraina credo abbia aperto molti più occhi di qunto si aspettassero.
Rosa
PS: OT: segnalo un interessante articolo su Effedieffe sull'Argentina.

Anonimo ha detto...

Rosa in Giappone ci sono stata e ho visto i vagoni con i miei occhi.se fai una ricerca in internet vedrai le foto. Il Giappone e un paese strano, verso il sesso non c'è nessuno tabù, non è raro vedere gente in giacca e cravatta che legge riviste porno in pubblico sulla metro. Hanno fatto vagoni separati perché nelle ore di punta stipati come sardine molti uomini avevano l'abitudine di infilare le dita dentro le mutandine delle ragazze che andavano a scuola con la loro divisa da marinaretta. Non conosco il Messico, ma non vivrei in Giappone, ho percepito molto razzismo verso noi stranieri
Clare

rosa ha detto...

Neanch' io vivrei in Giappone, ma senz' altro NON in Messico, dove le mani addosso le mettono alle done anche 70 enni e non sulla metro affollate, ma su autobus semivuoti.
Certo che in Giappone hanno una concezione diversa da noi del sesso: e' una cultura- civilta' NON occidentale, NOn cristiana cattolica. Il Messico, invece, dovrebbe avete, come il resto della cosiddetta America latina, una cultura- civilta' occidentale e cristiana cattolica. Su un altro paese ispaonico, l' Argentin, risegnalo l' articolo di oggi di Blondet su Effedieffe.
Comunque confesso un" bias" : non sono affatto terzomondista, ne' mi piacciono i terzomondisti.
Ovviamente il Giappone non e" Terzo Mondo.
Rosa

M.B. ha detto...

Sui FI...

Non so abbastanza per impancarmi di questa faccenda. So che quello è il solo Ordine in tumultuosa crescita, con un migliaio di suore e frati, novizie, nuove case, conventi rimasti deserti di nuovo riaperti e riabitati. Vocazioni attratte dal vetus ordo? Post hoc ergo propter hoc? Non so. Io non sono come il ben noto neocon Massimo Introvigne che ha detto la sua, dicendosi in un articolo «in possesso di informazioni riservate che altri non hanno» (certe volte le prende dal Mossad). Lo invidio. Capisco che ci sono state tensioni interne, «in un primo momento con lettere anonime, poi coi torbidi, infine coi cavilli canonici», a quanto lego in un blog. «Un gruppo minoritario dei nostri frati non voleva più la messa antica», ha confermato al vaticanista Tornielli il procuratore generale dell’Ordine, padre Apollonio. Secondo l’amico Mario Palmaro, la disposizione punitiva è stata presentata alla firma del Papa in modo irrituale, a lui direttamente senza passare per la Segnatura apostolica – dove sarebbe stata cassata . Il fatto è che Papa Bergoglio, firmandola in fretta, ha reso inappellabile il provvedimento.