Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 8 marzo 2014

Magistero fluido e 'neolingua'. L'idioletto di Bergoglio

Il linguaggio fluido e non più definitorio tipico della Chiesa post conciliare [ne ho parlato qui], sembra aver raggiunto l'apice di una parabola ingravescente per effetto del cristianesimo in pillole del papa attuale. Questo di per sé non creerebbe problemi, se poi arrivassero le dovute esplicitazioni. Ma, ormai, non facciamo altro che ascoltare i soliti mantra e ad attendere invano gli approfondimenti e i completamenti di svariati discorsi, che risultano privi di obbiettività e così ognuno può darne l'interpretazione corrispondente alla sua tendenza. Non solo, ma con l'aggravante della reiterazione della comunicazione fluida di interviste e discorsi a braccio, divenuta quasi esclusiva, che si traduce in un vero e proprio magistero liquido, portatore di confusione, con temibili esiti di sovversione.

Riferendosi all'oratoria stringata, semplice, colloquiale, imperniata su parole od immagini di immediata presa comunicativa, Stefania Falasca, una giornalista amica da tempo di Bergoglio, definisce le formule linguistiche usate del papa col termine letterario "pastiche". Si tratta dell’accostamento di parole di diverso livello o di diverso registro con effetti espressionistici, tratto tipico della comunicazione del web e del linguaggio postmoderno: associazioni linguistiche inedite nella storia del magistero petrino. [fonte]

A di là di questa valutazione, c'è da riflettere su un particolare aspetto del linguaggio usato da Bergoglio nei suoi frequenti discorsi a braccio, cioè sul suo idioletto[1] e sui relativi effetti. Nel caso del vescovo di Roma si tratta di un idioletto che potremmo definire da borgataro bairense: un gergo peculiare[2] che fa rizzare i capelli anche ai parlanti ispanici, costituito talvolta da neologismi e da argentinismi non colti, che nessun vocabolario può tradurre. Attraente e stimolante in una conversazione brillante e "creativa", problematico dalla cattedra di Pietro. Peraltro imbastardito da un'italianizzazione approssimativa. Di fatto un linguaggio "periferico" e in più sui generis, importato nell'Urbe, non coniugabile con la sua universalità ed intraducibile anche da parte dei media che lo veicolano, altrettanto incolti sia in senso linguistico che in senso teologico ed ermeneutico. Ne troviamo riferimenti in Argentina (bergoglionismos), mentre Vatican Insider coglie l'occasione per magnificare i neologismi di Francesco.

Il fenomeno ben si adatta al linguaggio della Chiesa post-conciliare, le cui parole ormai esprimono concetti che risultano svuotati dello spessore e significato originari.

Ecco uno dei perché prevale la comunicazione basata sull'effetto immediato, sentimentale, che esclude la ragione e gli approfondimenti. Accattivante ma non nutriente per la moltitudine che riceve in maniera acritica e superficiale il ripetitivo martellamento amplificato dai media.
____________________
1. Viene detto idioletto l'insieme degli usi linguistici caratteristici e propri di un singolo individuo o di un piccolo gruppo di parlanti. In altre parole la lingua individuale, cioè la particolare varietà d’uso del sistema linguistico di una comunità che è propria di ogni singolo parlante.
2. Il cosiddetto lunfardo (slang) di Buenos Aires (Osservatore Romano)

97 commenti:

Anonimo ha detto...

Si vergogni !
fil

Josh ha detto...

dal post

"...un gergo peculiare[2] che fa rizzare i capelli anche ai parlanti ispanici, costituito talvolta da neologismi e da argentinismi non colti, che nessun vocabolario può tradurre. Attraente e stimolante in una conversazione brillante e "creativa", problematico dalla cattedra di Pietro."

ricordi il lessico in "La Cognizione del Dolore" di Gadda?
e lì ancora voliamo molto alto....

La pera butirro è frutto tipico del Maradagal, a partire dalla villa di Gonzales....

mic ha detto...

Molto pertinente, Josh, la tua "risonanza" con Gadda, quello scritto e la sua esperienza argentina.

Notevole infatti la relazione tra il "lunfardo" di B. Aires, che sembra discendere da "lombardo" (con molti altri echi), la pera butirro...

Beh forse il termine misericordiando è più congeniale ad un pastore e può anche suscitare tenerezza, come pure altri analoghi.
E' l'insieme che risulta problematico.

Onore al lunfardo ha detto...

Il lunfardo non é più il gergo della malavita: e neppure uno slang o una specie di lingua, é un vocabolario d'uso comune al quale si può attingere in alternativa al castellano. Lo ha deciso la Academia Argentina de Letras, é ufficiale.

Il processo di emancipazione é iniziato nel 1953 quando lo scrittore argentino José Gobello ha ravvisato nel lunfardo non un prodotto del carcere ma soprattutto dell'immigrazione, un castellano corroso dall'inglese, dal portoghese, dal gallego e principalmente dai dialetti italiani.

Anonimo ha detto...

Si ascolti la catechesi ai giovani di P Livio di ieri sera. Ha parlato di "lei" e di quelli come lei: "professorini che pieni di orgoglio e disobbedienza vorrebbero insegnareal papa a fare il papa.... ma chi sono? Noi dovremmo ascoltare loro invece che il papa? L'orgoglio e la disobbedienza sono il segno di Satana e questi senza rendersene conto sono caduti nella sua trappola...."
auguri papessa
fil

mic ha detto...

Mi fa problema se questa mia notazione crea ulteriori difficoltà all'accettazione di questo papa, non dal punto di vista del riconoscimento della sua figura, ma da quello della comprensione e assimilazione dei suoi contenuti.
Anzi, forse fa meglio comprendere la sua ottica "periferica" come scelta più che come appartenenza. Un'ottica da non demonizzare, a mio parere, ma nemmeno da assolutizzare.

Più eloquenti e davvero significativi saranno gli autentici atti magisteriali a venire.

Anonimo ha detto...

in sintesi, a dirla con Pirandello:
questo linguaggio non è una cosa seria, e si va ad aggiungere al marasma di ridicolizzazione in cui è sommerso il papato da un anno in qua.
Il tutto risultante dal pastiche insopportabile è INDEGNO del sacro ruolo di Vicario di Cristo ....ma tanto lui non ha mai voluto esserlo, visto che vuol essere "uno fra i tanti", ma allora, quale AUTOREVOLEZZA e sacralità può attribuirsi ad una simile figura?
nessuna.
Poi vorrei capire il blogger fil a chi sta dicendo "si vergogni" ?
A Bergoglio ? beh, ne avrebbe cento ragioni.

Anonimo ha detto...

ma secondo voi, quali atti magisteriali può esprimere una simile figura, che oltre a mettersi naso da clown etc. parla per pastiche da ragazzini con ipad ?

Josh ha detto...

Fil a quanto pare anche P.Livio ha problemini con i suoi collaboratori visto come ha fatto cacciare Gnocchi, Palmaro e anche il prof. De Mattei.

A quanto pare anatemizza volentieri ed epura tutti quelli che non sono d'accordo con la sua personale chiave di lettura, per cui di orgoglio mi pare un notevole esperto.

Per quanto riguarda i principi, invece, al di là di essere professorini o meno, esiste un Depositum Fidei che nessuno può toccare, nemmeno il papa.

auguri a lei fil

mic ha detto...

"professorini che pieni di orgoglio e disobbedienza vorrebbero insegnareal papa a fare il papa.... ma chi sono? Noi dovremmo ascoltare loro invece che il papa? L'orgoglio e la disobbedienza sono il segno di Satana e questi senza rendersene conto sono caduti nella sua trappola...."

Fil, più che i "professorini" ai quali cortesemente mi assimila, io farei attenzione ai "professoroni" depositari di un potere che pretenderebbe silenziare la tradizione.

Io sono una testimone, null'altro, che non esprime opinioni personali e non ha niente di personale da insegnare, ma attinge al Depositum perenne.
Non ho seguaci e non pretendo che nessuno mi ascolti.
Parlo su ciò su cui penso non si possa tacere. Il resto è nelle mani del Signore.

E mi pare che la divisione non sono io a crearla, ma a subirla e a constatarla, denunciandone alcune cause che mi appaiono evidenti, nella speranza di contribuire a trovare rimedi, che solo pastori illuminati possono confermare e attuare.

Anacleto ha detto...

Questa eccessiva concentrazione sul Papa è una delle conseguenze del "dictatus Papæ" di Gregorio VII, in cui si è arrogato dei poteri, che Dio non gli aveva conferito. Gesù disse: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa"; non gli ha detto di "governare il mondo" o di decidere chi dovesse governarlo.

Il Papa dovrebbe essere solo un punto di riferimento e un'ultima istanza, mentre quello che deve governare la Chiesa è il "sensus fidelium", cioè come afferma canone di Vincenzo di Lerino: "Bisogna soprattutto preoccuparsi perché sia conservato ciò che in ogni luogo, sempre e da tutti è stato creduto", riassunto in latino dall'espressione: "Quod ubique, quod semper, quod ab omnibus".

Se dottrina e prassi del Papa sono conformi, bene, mentre in caso contrario si ignorano. Quali conseguenze avrebbe questa papolatria, sia in positivo (modernisti), sia in negativo (tradizionalisti), se avessimo pontefici come Alessandro VI o Leone X?

Il punto di riferimento dei fedeli dovrebbe essere il vescovo territoriale; se anche quello non fosse affidabile (come nella maggioranza dei casi) ci si rapporta all'ecumene cattolico nel senso di San Vincenzo: chi è conforme ne fa parte, chi non lo fosse, sarebbe fuori di fatto.

Per fare qualche esempio: Mons. Negri, Mons. Olivieri, il Card. Malcom Ranjith e anche Mons. Fellay ne fanno parte, tanti altri, di cui non faccio i nomi, no! Il Papa? Ai posteri l'ardua sentenza.

Noi intanto preoccupiamoci della nostra anima ed usiamo i mezzi che Dio ci mette a disposizione: la preghiera, i sacramenti (talvolta bisogna fare molti chilometri) e le buone letture (lectio divina, Padri della Chiesa e autori sicuri).

Anonimo ha detto...

Caro Fil invece di giudicare si compri una bella maglietta anche lei, sorrida viva la vita con più serenità, magari faccia anche coming out (adesso va molto di moda) si prenda una dose di misericordina. Parlate parlate di carità ma poi siete sempre lì a puntare il dito ed a epurare chi non la pensa come voi. Di grazia è forse questa la carità? Se il papa mi dice che devo mangiare la minestra con la forchetta posso dissentire o divento un professorino? Non avete argomenti e idolatrate un essere umano perché vi è più comodo che pensare con la vostra testa.
Qui altre info sulle t-shirt del VDR
http://rorate-caeli.blogspot.com/2014/03/who-am-i-to-judge-pope-francis-t-shirt.html
MaxT

Anonimo ha detto...

Mic, con il nuovo Pontefice i progressisti sono rimasti progressisti mentre i normalisti sono diventati progressisti di colpo.
E, temo, che per gli altri, quelli che non sono né progressisti né normalisti, né appartenenti ad altre religioni, né indifferenti, né atei, né anticattolici, non ci sia più posto nella Nuova Chiesa.
Miles

Anonimo ha detto...

PS/OT: a proposito di Nuova Chiesa e dei suoi amichetti, avete letto che in Francia è saltato fuori che il governo si è messo a spiare (sic) infiltrando il movimento Manif pour Tous per ottenere le liste degli aderenti?
(Da il Foglio di ieri).
Miles

hpoirot ha detto...

l'aspetto più importante di questa faccenda mi sembra collegarla a quello che diceva Magister poco tempo fa:

"McKinsey, Promontory, Ernst & Young, KPMG. Dal Vaticano è tutta una corsa ad arruolare le società di consulenza più pregiate e costose al mondo. A che prezzo non si sa ... Sarà pure "povera e per i poveri" la Chiesa sognata da papa Francesco. Intanto però il Vaticano sta diventando il Paese di Bengodi delle più pregiate e costose fabbriche al mondo di sistemi organizzativi e finanziari.

L'ultima arruolata è la leggendaria McKinsey & Company, con l'incarico di sfornare "un piano integrato per rendere l’organizzazione dei mezzi di comunicazione della Santa Sede maggiormente funzionale, efficace e moderna
".
[Sandro Magister]


http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350699

ora visto che la consulenza la pagano salata é evidente che queste uscite, dalla monete coniate con l'effigie di Francesco al comunicare con neologismi slang, al settimanale "Il mio papa" sono probabilmente la strategia della McKinsey & Company.

Come pensare che, pagata fior di milioni, lasci comunicare cosi' se non fosse d'accordo?

Josh ha detto...

HPoirot, la McKinsey sta facendo man bassa in TUTTA Italia e ha un ruolo principe tramite uno dei suoi guru.

Una delle sue figure di punta È Itzhak Yoram Gutgeld, a lungo senior partner e Direttore della McKinsey & Company, una delle
principali multinazionali nel settore delle consulenze e del marketing, non nuovo a economia e politica italiana, avendo partecipato nel 2006 alla stesura del programma di Romano Prodi, oltre a essersi candidato ed eletto come parlamentare nelle liste del Pd nel 2013, dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana (è nato in Israele, quindi la doppia cittadinanza).
Come emerso dai principali quotidiani, Gutgeld avrebbe confezionato oggi anche per Renzi un vero e proprio programma di governo tendenzialmente liberista, con tutta una serie di proposte e provvedimenti per "risanare e riqualificare la situazione economica". A modo loro.
Un continuum tra "nuovo stato" diminuito nel Superstato e nuova chiesa.

http://www.signoraggio.it/itzhak-yoram-gutgeld-leconomista-israeliano-che-e-diventato-consigliere-e-guru-del-premier-in-pectore-matteo-renzi/

Franco ha detto...

Il tema proposto appare estremamente stimolante, perchè è proprio vero che "LO STILE E' L'UOMO"; la "forma" stilistica" non è una "veste" gettata sulla sostanza, ma la sua espressione puntuale, come è verificato in campo grafologico. Papa Francesco è nato in ambiente popolare,e popolari risultano le sue frequentazioni giovani, compreso il lavoro di "buttafuori"; popolare anche il suo approcccio alla fede, entratogli nel cuore grazie ai racconti della nonna. La sua preparazione mi risulta essere più letteraria che teologico-filosofica, ed è significativo il suo interesse per Borges, caratterizzato da un "barocchismo caleidoscopico" ( basta pensare al titolo "La biblioteca di Babele" ): il mondo può essere guardato da innumerevoli punti di vista e ogni essere è un "microcosmo" che riflette in sè non uno, ma mille macrocosmi. Si aggiunge un carattere affettuoso-emotivo, con un incoercibile bisogno di comunicare, anche a gesti, e di "toccare" la realtà concreta e materiale, reagendovi in modo istantaneo ( quanto diverso lo stile del pur "aperturista" ma altoborghese card. Martini! ).
L'uso dell'immagine concreta per esprimere concetti astratti corrisponde a una esigenza dell'umanità in genere, ancora più pressante nella mentalità popolare. Nei "Promessi Sposi" Renzo all'osteria definisce padre Cristoforo dicendo che val più un pelo della sua barba che quella intera di un altro"; pienamente biblico è il "miracolo delle noci" raccontato da fra Galdino. Un'arte, quella del parlare per immagini, di cui i predicatori medievali e controriformisti erano maestri, e che negli ultimi decenni sembra dismessa e dimenticata.
Il linguaggio biblico ha la potenza "popolare" del riferimento al concreto e Gesù lo portò al suo massimo livello di efficacia, particolarmente nelle parabole. Però c'è da fare una precisazione: nel liguaggio biblico e cristiano l'elemento derll'"umile" si unisce a quello del "sublime", come dice il grande criti8co Erich Auerbach ( e magari anche del "solenne" ). Ciò non soltanto attraverso l'elevatezza di contenuto dei concetti sottesi, ma anche grazie a una struttura retorica particolare basata su paratassi e parallelismi con ritmo in crescendo ( su questo in rete articoli su "retorica biblica" ). Così le elevazioni profetiche di Isaia, il "Cantico delle Creature", la "Preghiera semplice: O Signore, fa' di me uno strumento della tua pace". Un'altra caratteristica connessa è il senso di completezza, come di una apertura e chiusura di un percorso: Genesi e Apocalisse, e nell'Apocalisse: "IO SONO L'ALFA E L'OMEGA, IL PRINCIPIO E LA FINE, IL PRIMO E L'ULTIMO".
Ora, mi sembra di dover dire che la concretezze e icasticità popolaresca, per quanto utili nella comunicazione immediata, debbano essere inseriti in una struttura simile a un edificio completo, piccolo per i piccoli, ma ampio, ben delineato e con una sua solennità in relazione a pronunciamenti pubblici su questioni cruciali.
Per cui suppongo che da un papa ci si debbano aspettare discorsi con una ossatura teologico - sistematica. Aggiungo che su certi punti molto delicati e molto impopolari, come quello del Demonio, non ci si possa limitare agli accenni: occorre prendere l'argomento di petto e spiegare quanto si tratti di una matafora e quanto di una realtà concreta e operante, come Paolo Vi nel famoso discorso sul "fumo di Satana".


Luisa ha detto...

Fil e lei si vergogni di dire "si vergogni" ad una persona che non fa che esprimere quel che molti pensano, compresi chierici, ma non osano dirlo, mic ha messo l`accento sulla forma , molto ci sarebbe da dire sulla"sostanza" che veicola quel linguaggio "da cuore a cuore", centrato sul sentimento-sentimentalismo.

Mic, sai chi mi ricorda fil...?

lz ha detto...

il mondo può essere guardato da innumerevoli punti di vista

io penso che un papa debba guardare il mondo con gli occhi di Nostro Signore, cioè sub specie aeternitatis, sapendo che il mondo è dominato da satana, (che lo contende fieramente in ogni secolo a NSGC, Salvatore del mondo)

e debba soprattutto badare alla custodia del DEPOSITUM fidei= Dottrina perenne e aver massima CURA della salvezza delle anime (cfr. Pasci le mie pecore...),
fine supremo ed esclusivo per cui la Chiesa fu fondata da Cristo.

Se no, che vicario di Cristo è ?

Turiferario ha detto...

Le ultime illusioni me le ha tolte l'intervista di De Bortoli, dove è palpabile la confusione e il pressapochismo stupefacente, il navigare a vista cercando soprattutto approvazione. Più che il linguaggio sono i contenuti che impressionano: ovvero, sarebbe più giusto dire, i non-contenuti. Anche l'abissale caduta di gusto del rotocalco monotematico - sul quale come previsto si è attesa invano una almeno simbolica presa di distanze - è un bel colpo. Ma come si fa a non vedere cose del genere, che non sono episodi isolati ma si vanno accumulando da un anno? Come si fa a dire che va tutto per il verso giusto e che chi ha qualcosa da obiettare è solo un reprobo prevenuto?

rocco ha detto...

fil sei un altro che confonde idolatria della persona con fede.

luisa scrivi giusto: "che veicola quel linguaggio "da cuore a cuore", centrato sul sentimento-sentimentalismo."

quel linguaggio nasce da qui:
http://doncurzionitoglia.net/2014/02/24/la-filosofia-ebraica-contemporanea-il-nichilismo-teologico-la-cabala-di-massa-il-relazionismo-lo-strutturalismo-il-sionismo-e-la-religione-olocaustica/

una sola fede ha detto...

Da una LETTERA del cardinal Sandri:

http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/sandri-medio-oriente-middle-east-32578/

«Accompagneremo fin da ora papa Francesco - conclude Sandri - che si appresta a farsi pellegrino di unità e pace in Terra Santa: una visita tanto attesa, desiderata e necessaria. Essa - è il suo auspicio - CONFERMI NELLA FEDE i cristiani [...]".


Questo è ciò che dovrebbe fare, naturalmente, da vicario di Cristo chiamato, come giustamente ci ricorda Iz nel suo commento, a pascere le pecorelle assegnatele dal Signore e a CONFERMARE I FRATELLI NELLA FEDE, ma...ma quando lo vedranno arrivare insieme ad un leader ebreo ed uno musulmano che pare voglia portare con sé durante la visita in Terra Santa, che cosa penseranno?
QUALE fede, e soprattutto in CHI, sarà mai andato a quel punto a confermare presso di loro?
Ma questo, come sappiamo bene, è ormai solo l'ESTREMIZZAZIONE di ciò che sta accadendo da tre decenni e mezzo almeno in questo campo (dialogo "interreligioso", "ecumenismo" ecc), per cui, niente da stupirsi, ma solo continuare a pregare INTENSAMENTE e intensamente offrire dolori (che non mancano certo) affinchè FINALMENTE dopo tanti tanti anni il Signore ci dia pastori (compresi i più in alto gerarchicamente) almeno anche solo profondamente, saldamente, convintamente, ESCLUSIVAMENTE cattolici!!

http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/medio-oriente-middle-east-medio-oriente-32401/

lister ha detto...

Per Franco ed Iz
Il problema di fondo è che lui non sa o non vuole essere o non crede di essere un Papa né, tanto meno, il Vicario di Cristo.
E allora, sic stantibus rebus, perché è lì? C'è un secondo fine?

Anonimo ha detto...

@ Luisa
effettivamente l'atteggiamento e il linguaggio ricordano anche a me un'altro utente che era solito firmasi con tre lettere ... cosa non si fa pur di evitare di portare la Croce! :-)
MaxT

Franco ha detto...

Secondo alcuni il direttore - leader - factotum di Radio Maria non potrebbe permettersi di fare la fronda per il suo estremo e rischiosissimo sbilanciamento promedjugoriano, che lo lascia sul filo del rasoio di fronte ad azioni disciplinari che potrebbero abbassare la saracinesca sul santuario ( di fatto ) bosniaco. Però credo che occorra considerare altri elementi. Padre Livio mi è sempre sembrato la riedizione dei grandi predicatori delle "missioni popolari" controriformistiche: ha tre lauree ( Teologia, Filosofia, Scienze Politiche ) ma non si dà affatto il tono dell'intellettuale. In lui prevale l'elemento popolaresco, con un fortissimo "imprinting" religioso familiare, nello stile "Albero degli zoccoli" ( ambientato appunto nella Bassa Bergamasca, dove lui è nato da famiglia operaia, facendo in tempo ad assistere bambino alle apparizioni (?) delle Ghiaie di Bonate ( 1944 ). Imprinting talmente forte da fargli affermare di non aver MAI dubitato della verità della fede cattolica: un percorso evidentemente molto diverso da quello di un sant'Agostino, che nato da madre devotissima dovette rimuovere con estrema fatica i macigni delle obiezioni filosofiche sulla via della religione che pur lo attirava. Da qui l'uso del linguagggio concreto-figurato-popolaresco ( ad esempio i problemi del sesso definiti come "quelli sotto la cintura" )che, unito al carattere bollente-emotivo, lo predispone all'"aggancio" immediato anche dei giovani e dei fedeli tradizionali in genere ( un suo confratello nel sacerdozio... poco fraterno sul suo blog lo ha definito "istrione" ). Credo che su questa linea sia ravvisabile una "lunghezza d'onda" analoga a quella di papa Bergoglio, tale da renderglielo gradito.
D'altra parte padre Livio è (stato ) detestato da molti per la sua insistenza sul tema del Demonio, addirittura proclamando che nel tempo presente è in corso una battaglia mondiale di Maria contro di lui ( da qui la frequenza di apparizioni e messaggi ). Inoltre la sua posizione sui tempi della contraccezione e del divorzio è sempre stata rigorosamente tradizionale, senza alcun accenno ad apertuire "misericordiose". Tra l'altro, Scalfari era un suo sistematico bersaglio polemico-battutistico... Che dire allora? Staremo a vedere quali saranno i pronunciamenti effettivi e d'autorità di Papa Francesco e di chi per lui riunito molto in alto in commissione ( Madariaga, Kasper, Muller... ); e staremo a vedere quanto e come si adeguerà padre Livio.

Rimane il priblema di come far convivere nella Chiesa sensibilità e stili diversi ( con "taglio" diverso nell'approccio ai contenuti fondamentali ).

rocco ha detto...

lz

allora su questo blog vengono pubblicati anche i vostri commenti...

non vada in giro a lamentarsi come chi si firma SLGC che molto poco cristianamente presume cose false

"stavo proprio ora parlando di bastonate del regime, pensi...sull'esimio blog chiesaepostconc.
Ma lo sa lei che molti commenti, utili al dialogo, lì vengono censurati, senza ombra di spiegazione nè avviso ?"

http://opportuneimportune.blogspot.it/2014/01/in-risposta-padre-levi-s-di-gualdo.html

Anonimo ha detto...

Se alludete al "mitico" SdC be'io con Giovanni vi rispondo:
Non sono degno neanche di portargli i sandali....
fil

Anonimo ha detto...

HPoirot, Josh: è davvero uno spasso vedere la Nuova Chiesa sobria, pauperista, dalla parte dei deboli (non come l'altra vecchia e superata) andare a braccetto con il Gotha dello strapotente mondo finanziario globale. Cioè quello che i poveri li fabbrica.
Miles

PS: il suddetto Gotha poi ricambia l'amoroso trasporto e immenso favore con tanto di copertine orwelliane sui suoi innumerevoli e potentissimi giornaloni.

Anonimo ha detto...

Non solo questoblog ha avuto insulti e intimidazioni più o meno velate....siamo in buona compagnia, quindi....p.Livio vanta ben 4 lauree , ma a ben ascoltarlonon sembrerebbe affatto vistigli strafalcioni che fa e le cavolate per usare un suo termine dice in ogni campo, latino compreso e in uno che vanta studi alla Gregoriana èperlomenoinquietantepoi visto che ascoltavo spesso in anni addietro siasotto GP2 che BXVI devo dire che mai si era sognato di leggere rileggere e chiosare più volte fino all'ultima virgolai loro discorsi e non si ricordano levate di scudi da parte sua quando Ratzinger veniva sommerso da ogni tipo di infamie ora non si può nemmeno far notare sul web che il troppo è troppo pur mantenendo posizioni di educate domande , lui vuole il riconoscimento delle chiamiamole apparizioni di Medjugorjie ma alla decenza dovrebbe esserci un limite...quanto al linguaggio , transeamus oggi come oggi è questo che passa il convento e l'amico 1 sola fede dovrebbe almeno convenire che BXVI faceva discorsi straordinari, almeno questo , pur nei distinguo deve concederlo. Colgo l'occasione per fare gli auguri a tutte le donne del blog e da maschio dico che un solo giorno all'anno è poco per ricordarsi della vostra insostituibilepresenza. Lupus et Agnus.

mic ha detto...

Caro Franco,
Gli stili, le tendenze, la formazione, il temperamento entrano necessariamente in campo e spiegano molte cose.
Tuttavia chiunque ha responsabilità pubbliche, e soprattutto un pastore che diventa guida per molti, dovrebbero raggiungere quella maturità che permette di universalizzare la propria esperienza e di non fossilizzarvici.

rosa ha detto...

josh,
grazie delle informazioni.
"Ils sont partout", Ucraina inclusa.
rosa

mic ha detto...

Rispondo a fil 13:22

De gustibus... ;)

mic ha detto...

Cioè ogni simile ama il suo simile.

rosa ha detto...

se mi rivolgo ad una persona istruita, posso anche essere poco chiara nell' esposizone, perche' il mio ascoltatore potra' comunque capirmi. Se invece mi rivolgo ad una persona poco istruita, cerco di essere il piu' chiara possibile.
Esempio: nel primo caso posso dire e scrivere:" assuma il farmaco...in tre somministrazioni distinte, ad intervalli di tempo regolari", ma nel secondo caso dovro', se ci tengo al mio paziente, dire e scrivere: il farmaco...va preso 3 volte al giorno, mattina, pomeriggio, sera, a quest' ora, a questa e a questa".
Ora, lui parlera' in lunfardo, e tutti ad applaudire, ma non mi sembra di ricordare che Giovanni XXIII usasse il bergamasco, quando, per esempio, esortava a dare la carezza del Papa, ne' Paolo VI usasse il bresciano nel rivolgersi, per esempio, agli uomini delle BR.
A me hanno insegnato ad usare l' Italiano per farmi capire da tutti, e che ad espressioni confuse corrisponde un pensiero confuso.
Se poi qualcuno ama essere confuso, contento lui, ma non critichi, ne' tantomeno antemizzi gli altri.

hpoirot ha detto...

video dedica per fil

http://en.gloria.tv/?media=577399

rosa ha detto...

E siccome Satana e' il padre della menzogna e confusione, anche se la parola" casino" rende meglio in questa situazione, leggetevi l' ultimo articolo di Rorate Ormai in USA la famigerata frase " chi sono io", e' diventata non solo il passe partout per ogni schifezza, ma ci fan pure i soldi.
E secondo il Gr Rai dell' una di ggi, il momento piu' alto della popolarita' di PF- della popolarita', nota bene, non della predicazione- e' stato appunto quel momento. Questo secondo un sondaggio del Pew Research Center.
Certo, nonostante l' immensa popolarita' - in realta' ben al di sotto di quella di GPII, v. articolo di Magister- gli effetti sulla pratica religiosa cattolica non ci sono, ma per quelli " ci vuole tempo" . Capisc ? qui si sta demolendo la Chiesa- e i veri fedeli se ne sono accorti- ma va tutto bene, i buoni frutti arriveranno.
Si, come quelli del Vat II.
Ah, quel fulmine sul Cupolone...
Rosa

Silente ha detto...

Poiché le idee si veicolano con le parole, per corrompere le idee occorre prima corrompere le parole. Stravolgendole, modificandone il significato, rendendole ambigue, ampliandone o restringendone, a seconda delle intenzioni, il campo semantico, demonizzandole o esaltandole a prescindere dal loro significato reale o storico. Ciò avviene perché "loro" hanno preso possesso dei media, della cultura, dell'insegnamento, cioè delle agenzie che determinano e danno senso e significato, prima ancora che ai fatti, alle parole che li rappresentano.
Pensiamo a termini (cito alla rinfusa) come: "dialogo", "ascolto", "progresso" "ecumenismo", "fascismo", "razzismo", "integrazione", "comunione".
Per chi ha memoria storica o solo consapevolezza storica, pensi al loro significato solo qualche decennio or sono.
Non per nulla la Chiesa, nella sua saggezza millenaria - e chiedo scusa se richiamo un argomento ben noto qui - si è affidata, in Dottrina e Liturgia, all'uso del latino. Non solo per motivazioni metastoriche e simboliche, ma soprattutto perché, essendo il latino lingua "morta" (che brutta e impropria espressione), consentiva una fissità definitoria che garantiva la doverosa fissità dottrinaria, in quanto immutabile Rivelazione.
La corruzione delle parole, nella strategia della rivoluzione, è preludio della corruzione nelle idee, dei costumi, nel "senso comune".
Un bravo e a me molto simpatico intellettuale antiprogressista, Quirino Principe, soleva ripetere provocatoriamente: "Parole, non fatti".

Silente ha detto...

Poiché le idee si veicolano con le parole, per corrompere le idee occorre prima corrompere le parole. Stravolgendole, modificandone il significato, rendendole ambigue, ampliandone o restringendone, a seconda delle intenzioni, il campo semantico, demonizzandole o esaltandole a prescindere dal loro significato reale o storico. Ciò avviene perché "loro" hanno preso possesso dei media, della cultura, dell'insegnamento, cioè delle agenzie che determinano e danno senso e significato, prima ancora che ai fatti, alle parole che li rappresentano.
Pensiamo a termini (cito alla rinfusa) come: "dialogo", "ascolto", "progresso" "ecumenismo", "fascismo", "razzismo", "integrazione", "comunione".
Per chi ha memoria storica o solo consapevolezza storica, pensi al loro significato solo qualche decennio or sono.
Non per nulla la Chiesa, nella sua saggezza millenaria - e chiedo scusa se richiamo un argomento ben noto qui - si è affidata, in Dottrina e Liturgia, all'uso del latino. Non solo per motivazioni metastoriche e simboliche, ma soprattutto perché, essendo il latino lingua "morta" (che brutta e impropria espressione), consentiva una fissità definitoria che garantiva la doverosa fissità dottrinaria, in quanto immutabile Rivelazione.
La corruzione delle parole, nella strategia della rivoluzione, è preludio della corruzione nelle idee, dei costumi, nel "senso comune".
Un bravo e a me molto simpatico intellettuale antiprogressista, Quirino Principe, soleva ripetere provocatoriamente: "Parole, non fatti".

lz ha detto...

per rocco ore 13:04

commenti pubblicati ?
alcuni sì, altri no, pur presentando contenuti normali e civili (come in quella circostanza da lei citata).
Infatti stamane avevo scritto un PS successivo a quello qui sopra, due-tre righe, ma non compare, per cui resto in attesa....
(se la redazione permette, lo riposto)

rosa ha detto...

silente, su " parole, significato, idea", orwell notoriamente ha scritto pagine profetiche. Certo, non pensava alla Chiesa cattolica quando parlava di Newspeak.
"Loro" hanno una tradizione secolare d' intelligenza verbale, detta anche "come ti spacco il capello in quattro "

Alessandro Mirabelli ha detto...

Perché l'approfondimento viene escluso? Perché quando si era in magistero e in teologia non gli si è dato un metodo di studio e neppure lui lo cercava perché gli faceva comodo così. Ed il fatto che egli non abbia portato a termine la tesi di dottorato e' la cartina al tornasole del suo modo di agire oggi.

Luisa ha detto...


"La corruzione delle parole, nella strategia della rivoluzione, è preludio della corruzione nelle idee, dei costumi, nel "senso comune".

Un esempio fra i tanti ma tragicamente carico di conseguenze, la parola "sesso" sostituita da "genere".
Da noi non si parla più di sesso ma solo di genere, identità di genere, parità di genere, ecc.
E si comincia nelle scuole, nei libri dei più piccoli.

una sola fede ha detto...

@Lupus et agnus che mi chiami amichevolmente in causa: " l'amico una sola fede dovrebbe almeno convenire che BXVI faceva discorsi straordinari, almeno questo , pur nei distinguo deve concederlo"


per carità, Lupus et Agnus, discorsi alcuni belli, altri bellissimi, altri ancora proprio no, per niente, lo sai, se me lo chiedi fratello, rispondo, sono costretto a risponderti...e a ribadirti che mi dispiace ma io guardo alla sostanza di Pietro, SOPRATTUTTO interessano molto I FATTI, se non più di ogni parola, tra cui, uno per tutti in cui la realtà superò ampiamente ogni fantasia (ma sai benissimo anche tu che non si finirebbe più di postarli, anche se fossero accompagnati dal solito "...e che avrebbe dovuto fare? e che avrebbe dovuto dire?" di più di qualcuno...) e ci troviamo in queste condizioni ORA anche perché moltissimo è successo PRIMA DI ORA, tra cui appunto:


“Prima di entrare [in moschea] Benedetto XVI si è tolto le scarpe in segno di rispetto e ha indossato un paio di babbucce bianche. Il Papa accompagnato da un seguito di cardinali e vescovi è stato accolto dall’imam della moschea, nella visita annunciata poco prima dell’inizio del suo viaggio come segno di omaggio all’islam.[…]

Le mani incrociate sul petto, Benedetto XVI è rimasto alcuni attimi in raccoglimento davanti al «mihrab», la nicchia che indica la direzione di Mecca verso cui pregano i fedeli musulmani.[…]"

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/11_Novembre/30/papa.shtml


Invece in Santa Sofia, PROSPICIENTE ALLA MOSCHEA aveva scritto pure qualcosa, che si può notare RICORDA MOLTISSIMO (le famose "identità di vedute" passano anche da qua) le affermazioni del predecessore e dell'odierno successore, e quindi continuo a chiedermi, come mi sono chiesto a proposito di Bergoglio stamattina nel mio unico precedente post: "FEDE IN CHI? IN CHE COSA'":

"Sul Libro d'oro di Santa Sofia, Benedetto XVI ha scritto: "Nella nostra diversità, ci troviamo davanti alla FEDE NEL DIO UNICO: che Dio ci illumini e ci faccia trovare la strada dell'amore e della pace".

http://www.asianews.it/notizie-it/Nella-Moschea-blu-di-Istanbul-il-Papa-prega-per-la-fratellanza-di-tutta-l'umanit%C3%A0-7894.html


per quanto riguarda invece il tuo intervento su quelle "apparizioni" la penso esattamente come te...

rosa ha detto...

una sola fede,
Lupus ti chiedeva semplicemente di ammettere che qualsiasi cosa dicesse Benedetto, era limpido e chiaro. Un conto e' non essere d' accordo sul contenuto, un conto e' non riconoscere l' ottimo italiano, per quanto velato dall' accento tedesco, di Ratzinger, che certo non si esprimeva in bavarese, se non, forse, con il fratello e Monsignor Georg.
Rosa

Anonimo ha detto...

Grazie , Rosa , quello intendevo , non le azioni che ho visto e rivisto , solo quello e non ti inca...are sempre , scialla , non essere puntiglioso siamo qui per dialogare , non per controbattere sempre....(:->. Lupus et Agnus.

rosa ha detto...

OT
segnalo un breve, ma acuto articolo di blondet su Effedieffe
Rosa

una sola fede ha detto...

@Rosa e @Lupus et Agnus:

ok ok ok ragazzi (col Signore si rimane sempre giovani, no?) su questo sono d'accordo con voi!! ;)))

iphone church ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Gentile Mic,

seguo il suo blog da un certo tempo e mi complimento con lei per il coraggio e soprattutto per la lucidità con cui legge l'attuale situazione.

Sono letteralmente stufo di un certo tipo di cattolici (tipo "radio Maria"), prontissimi ad adeguarsi alla moda corrente. Se domani il papa fosse Satana in persona, loro non se ne accorgerebbero di certo e lo difenderebbero a spada tratta, dimenticando che è proprio del cristiano avere lo spirito di profezia (una volta si diceva che lo si riceveva con la Cresima, se non erro!).

Fare una critica come la sua è PROVVIDENZIALE.

Quello che i cattolici stile "radio Maria" non si accorgono, è che nella persona di Bergoglio esiste un conflitto patologico tra la persona stessa e la funzione del papa da essa assunta. Questo conflitto fa in modo che la persona si rivalga sempre sulla funzione. Di qui l'abbassare tutto e il rendere tutto un "lunfardo" e non solo dal punto di vista linguistico.

Cosa porterà questo conflitto? Non certo ad onorare il papato inteso in senso tradizionale e infatti "chi è il papa per giudicare?"!

Credo che il Cattolicesimo avrà grandi sorprese. Gli ultimi ad accorgersi, come il solito, saranno i cattolici tipo "radio Maria", tutti presi in un devozionalismo che sfocia ogni giorno di più in un culto della personalità verso Bergoglio-uomo, con la scusa che lo si onora come papa! Che cecità....

mic ha detto...

La ringrazio e spero scriverà ancora, possibilmente dandosi un nick per essere riconoscibile nella pletora di anonimi.
Devo dire che mi sono posta più volte l'interrogativo su una eventuale componente patologica del fenomeno.
Ne ho osservato degli indizi, sotto l'aspetto pdicologico, che ovviamente tengo per me perché non ho la competenza e, soprattutto non devo prendermi la responsabilità di esprimerli. Ci vorrebbe chi lo facesse con acribia e competenza ma soprattutto dal punto di vista spirituale.
In ogni caso il Signore ha permesso e permetye tutto questo. E dobbiamo chiederci cosa vuol dirci e cosa significa. La nostra fedeltà a Lui e alla Sua Chiesa non deve risentirne.

È necessario quindi perseverare, non cessando di chiedere luce discernimento e fortezza per andare avanti e continuare a fare del nostro meglio ognuno nella sua situazione.

Di certo è una situazione inedita di difficile decifrazione, soprattutto perché siamo obbligati a navigare a vista senza guide. L'importante è rimanere ancorati ai fondamenti perenni della nostra Fede.

Anonimo ha detto...

Mic componente patologica??? La spiegazione è molto più semplice,la teologia latino americana mainstream ( o anche di teologi che hanno lavorato molto in America latina come lo Spagnolo Gonzales Fauz) che costituisce l'habitat ecclesiale in cui Bergoglio è cresciuto e che permea anche i lavori delle conferenze generali del Celam da Puebla in avanti vede il papato non più come una monarca assoluto,primus super pares, visione contraria agli insegnamenti di Cristo e che deve quindi scomparire, per tornare a essere Pietro, un fratello tra fratelli, un vescovo in mezzo agli altri vescovi. E Bergoglio si comporta esattamente così,incarna questo tipo di vescovo, quindi il conflitto percepito dall'anonimo che scrive che " nella persona di Bergoglio esiste un conflitto patologico tra la persona stessa e la funzione del papa da essa assunta" e un conflitto percepito da noi che pensiamo che il papato sia un'altra cosa. Il conflitto è nei nostri cuori e occhi non in Bergoglio.
Bergoglio è quello che riceve a Santa Marta i suoi amici gesuiti argentini della Gregoriana, si toglie la tonaca bianca e, in camicia e pantaloni, si riposa con loro ridendo e scherzando come farebbe qualsiasi vescovo, senza nessun conflitto perchè per lui il papato è questo.
Paola

una sola fede ha detto...

@Anonimo delle 02.21: " Se domani il papa fosse Satana in persona, loro non se ne accorgerebbero di certo e lo difenderebbero a spada tratta"


carissimo anonimo (e sottolineo "carissimo" visto le cose totalmente condivisibili affermate), non ci crederai ma questa mattina mi sono svegliato (e ho quasi praticamente svegliato mia moglie!) proprio con questi concetti usando direi quasi le stesse tue parole a proposito di sacerdoti, religiosi (da queste parti ne abbiamo parecchi) e cioè:

"Se domani mattina si affermasse dall'alto (ma un ALTO TERRENO, gerarchicamente inteso) che AL POSTO DELLA MESSA sarebbe meglio organizzare in ogni comunità un ritrovo con i non credenti e con gli appartenenti delle cosiddette altre "religioni", e lì parlare in amiicizia e magari poi consumare insieme un pasto (sempre in amicizia, si intende), beh, ho detto a mia moglie, sono STRA-SICURO che praticamente nessuno dei "pastori" di cui sopra (e non solo tra quelli che conosco piuttosto bene, e sono molti) si leverebbe veramente OPPONENDOSI e RIFIUTANDO con tutte le forze tale terribile devastante proposta (che non mi sorprenderei che prima o poi venga avanzata davvero, tempo al tempo!)".
Dico questo con una certa convinzione, infatti qualche mese fa cercai di portare a un frate ultraottantenne ordinato diversi anni prima del '60 la stampa della dichiarazione in cui Bergoglio diceva apertamente di non dover cercare di convincere, di portare nessuno a farsi cattolico, ma di andare solo ad incontrarlo e questo sarebbe bastato, a parere suo (ovviamente non di tutta la Dottrina Cattolica e di Cristo in primis che ha dato mandato ai suoi di andare a predicare il Vangelo a tutti e tutti battezzare per la loro salvezza). Ebbene, la reazione fu, come riporto con sconcerto ancora: "NON TOCCHIAMO IL PAPA, NON TOCCHIAMO IL PAPA!", lasciandomi lì quasi volendomi far sentire (a me!) fuori dalla Chiesa! Notare che allo stesso frate avevo telefonato la sera precedente dicendogli solo che un vescovo aveva fatto quest'affermazione, senza specificare QUALE vescovo, e lui mi aveva risposto che quel prelato era nell'errore perché in questo la dottrina della Chiesa è chiara...ma non appena gli rivelai che quel vescovo era il VESCOVO DI ROMA, subito si irrigidì e non volle più continuare la telefonata (sebbene mi conosca da anni ormai). Ma il giorno dopo decisi di andare a portargli la testimonianza "cartacea" di quella dichiarazione sconcertante e lui appunto rispose come ho riportato appena sopra: "NON TOCCHIAMO IL PAPA!" e si allontanò frettolosamente e quasi impaurito...

Questo è il clima post-conciliare, questo è il lassismo, la vita comoda dei pastori, gerarchi compresi, questo è ciò che abbiamo PER IL MOMENTO, ma vedrete che tutto cambierà e tutto ripartirà secondo la VERA VOLONTA' di Nostro Signore, che a mio modestissimo avviso non potrà stare ancora molto a guardare i disastri in corso e le pecorelle che a migliaia ogni giorno si perdono anche, e direi soprattutto, per colpa di chi non ha saputo essere depositario della vera fede nè tanto meno pastore, quindi.

Mi scuso per la lunghezza, ma ancora grazie caro anonimo (e anche io nel mio piccolo ti invito a darsi un nick per colloquiare meglio) per lo spunto, ma veramente eravamo molto in sintonia, anche temporalmente, come vedi.

mic ha detto...

Bergoglio è quello che riceve a Santa Marta i suoi amici gesuiti argentini della Gregoriana, si toglie la tonaca bianca e, in camicia e pantaloni, si riposa con loro ridendo e scherzando come farebbe qualsiasi vescovo, senza nessun conflitto perchè per lui il papato è questo.

Qual è la conclusione? Che la Chiesa ha sbagliato per duemila anni?

Non credo che il problema consista nei momenti 'informali' o in un certo anticonformismo, che del resto apparteneva anche in altro modo a Giovanni Paolo II. Il problema nasce se viene snaturata e sovvertita l'essenza del Papato.

Perché questo 'anticonformismo', purtroppo, proprio in ragione del vulnus da te evidenziato (forse non vedendolo colme tale), si trasferisce anche alle occasioni pubbliche (che dovrebbero veicolare rispetto e solennità, innanzitutto perché non si gioca con le cose serie e grandi) e rischia di passare nel magistero.

mic ha detto...

La spiegazione è molto più semplice,la teologia latino americana mainstream ( o anche di teologi che hanno lavorato molto in America latina come lo Spagnolo Gonzales Fauz) che costituisce l'habitat ecclesiale in cui Bergoglio è cresciuto e che permea anche i lavori delle conferenze generali del Celam da Puebla in avanti vede il papato non più come una monarca assoluto,primus super pares, visione contraria agli insegnamenti di Cristo e che deve quindi scomparire, per tornare a essere Pietro, un fratello tra fratelli, un vescovo in mezzo agli altri vescovi.

Premetto che parlo in termini elementari ed essenziali.

Siamo sicuri che sono questi gli insegnamenti di Cristo?

"tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa" e "conferma i tuoi fratelli" dice niente?

Chi può confermare se non colui che è posto come Capo, proprio nelle Veci del Capo, che è Cristo? Il che è significato persino dal "cambiamento del nome", che comporta la "translatio personae", cioè conferisce un nuovo status ontologico?

Su cosa si fonda questa pretesa visione democratica e egualitarista?

Anonimo ha detto...

Riporto qui la domanda di Anonimo, perché evidentemente conseguente a ciò che è detto sopra, che ho dovuto ritrascrivere perché non mi ero accorta di un refuso
___________________

"Siamo sicuri che sono questi gli insegnamenti di Cristo?"

Domanda:
Uno che ha la concezione del papato detta sopra e che la trasferisce nel suo 'mandato', può considerarsi un vero Papa?
Non potrebbe aver 'viziato' la sua accettazione?
In fondo lui ha accettato qualcosa di diverso... se la Chiesa non ha sbagliato per duemila anni.

Anonimo ha detto...

Mic

che ti posso dire, io ho dato solo una spiegazione del comportamento di Bergoglio, per darti( nel senso tu a te stessa)delle risposte alle tue numerose domande dovresti approfondire lo studio della teologia e della Chiesa latinoamericana:-)
Paola

mic ha detto...

Cara Paola,
ho capito perfettamente che la tua è una spiegazione logica di ciò che vediamo.
Ma, premesso che per quanti approfondimenti si possono fare della teologia della Chiesa latinoamericana, quanto ho appena essenzialmente osservato dimostra che ciò che ne scaturisce di fatto sovverte duemila anni di cattolicesimo.

Il problema non è tanto da centrare nella mia visione personale, o nelle domande che mi/ci stiamo ponendo.

Capisci bene che esso riguarda la Chiesa universale, perché si tratta di un giro di boa, non di un cambiamento insignificante.

Anonimo ha detto...

Scusa Mic
risposta seria:

"tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa" e "conferma i tuoi fratelli" dice niente?"
Secondo questa visione teologica il mandato di Cristo viene conferito a Pietro perchè è " primus" non perchè è "super pares". Così il mandato ( del ministero petrino) è validamente esercitato, e secondo loro più vicino alla volontà di Cristo, da un "primus" perchè questo è, però un primus inter pares.
Il fatto che Bergoglio sul balcone appena eletto papa abbia citato san Ignazio di Antichia, facendo riferimento al ministero petrino, conferma questo e la dice lunga sulla sua visione del papato.
Paola

mic ha detto...

Paola,
risposta MOLTO seria.

Non la vedo così innocua la faccenda... scrivo i miei pensieri che vengono come un'eruzione vulcanica, poi sistemerò e svilupperò meglio il discorso.

La prima cosa che mi viene in mente è che Cristo Signore è Re (Universorum Rex :neppure dell'Universo, ma di tutte le cose, quelle in cielo in terra e sotto terra...).
Un re governa e signoreggia ed ogni ginocchio si piega davanti a Lui...

(guarda caso oggi il vdr sull'altare non si inginocchia, ma ma davanti ai miscredenti sì)

Paolo VI ha deposto il Triregno e la celebrazione dell'Universorum Rex (che nell'intenzione di Pio IX poneva l'accento su quella regalità di Cristo che il laicismo nega), nel rito riformato è stata declassata....

Da allora in poi i papi hanno desistito dal governo, passando all'esortazione, all'indicazione (Romano Amerio ne ha indicato le conseguenze nella "breviatio manus Domini").

Dunque oggi il papa non è un più monarca perché non esercita più la Regalità di Cristo Signore, nel Suo Nome.
Non è più nemmeno un Padre, perché espungendo il Creatore dalla sua Opera, viene meno la generatività paterna (e materna) e anche i ruoli sono drammaticamente confusi col rischio di cancellarli.
Sta di fatto che la figura del "padre" nonché del "vir" è intaccata proprio nella sua autorità, che è quella che fonda e che sostiene la persona...

Attenzione, che tolto il Re e tolto il Padre, resta il "tiranno"...

Insomma, mi vedo costretta ad usare le parole del vescovo Lefebvre: "Lo hanno detronizzato"!

E scusate se e poco e nemmeno è tutto!

Anonimo ha detto...

Beh , mi sia permessa una piccola semplice riflessione , Cristo ha dato SOLO a Pietro le chiavi del regno dei cieli , non a tutti , il regno non è un pied à terre dove tutti possono entrare perché tutti sono uguali e perché in nome della 'conciliarità' semo tuti frateli , delle 2 l'una , o per 2.000 anni circa hanno raccontato balle o adesso vogliono stravolgere il tutto perché il vdr essendo cresciuto in un determinato ambiente ed avendo pure una certa età e quindi difficile che cambi , ci dovremmo tutti sorbettare la teologia della liberazione , preti di strada o operai tornando indietro nel tempo ad esperienze fallimentari? Tornando a capocchia su quanto scrive 1 sola fede ,capisco che certi preti nimby non ne vogliono sapere , ma per la miseria tutti senza spina dorsale? Non tocchiamo Questo papa , perché altri sono stati disobbediti , offesi ed impediti talvolta di svolgere il ministero , non prendiamoci in giro che basta frenzi per 'ste cose poi devo ancora leggerle le offese al vdr fra gli sbavamenti disgustosi su ogni tv e media....oggi parte in pullman coi card. per Ariccia in ritiro spirituale......by the way ad Ariccia si mangia una porchetta eccezionale che ancora mi sogno la notte. (;< Lupus et Agnus.

Anonimo ha detto...

Beh, se proprio dobbiamo dirla: di SCIOGLIERE il legaccio dei suoi sandali. Portargli i saldi significherebbe un'azione in orizzontale, sciogliere significa prostrarsi.......e se lo ha detto san Giovanni il Precursore!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Padre Fanzaga e la sua cultura da pluri intellettuale laureato!?!?!?!? Avete presente 'I vestiti NUOVI dell'imperatore'?

una sola fede ha detto...

@Lupus et Agnus che scrivi:
"scrive una sola fede ,capisco che certi preti nimby non ne vogliono sapere , ma per la miseria tutti senza spina dorsale? Non tocchiamo Questo papa , perché altri sono stati disobbediti , offesi ed impediti talvolta di svolgere il ministero"

no no, amico mio, lui ha detto: "Non tocchiamo IL papa!", a prescindere da chi sia in questo momento...e ti dirò di più mi ha sempre rivelato una forte inclinazione per l'emerito, cosa che più volte ho riscontrato tangibilmente, quindi non è assolutamente da iscrivere tra i bergogliofili, ma proprio invece tra coloro che, qualunque cosa faccia e dica il pontefice di turno, diranno sempre e comunque, perfino con arrovellamenti mentali e arzigogolii degni di un Machiavelli che ciò che esce dalla bocca, dalla penna e da tutto il loro essere è giusto, santo e perfetto, a prescindere da ciò che ha detto fatto e insegnato Cristo e la Sua Sposa, la Chiesa, per due millenni (quasi)! Insomma, oserei dire, sembra proprio che, nel trovarsi di fronte a compiere una scelta, vogliano seguire il vicario e non Cristo e, anzi, a prescindere da ciò che Egli vuole e ha insegnato, addirittura pure quelli che di lui sono (o dovrebbero essere) i collaboratori! Roba da non credere, se più di una volta non ci avessi sbattuto il mio povero grugno.
Quindi è il clima "omertoso" e di comodità a prevalere in questo e in molti casi, che trasforma tutto in "papolatria" tout court, a prescindere che si tratti di questo o quell'altro vestito di bianco: basta che sia papa, viene percepito come il capo, insieme ovviamente ai prelati della assurta nuova indispensabile quanto mai fantomatica "collegialità" conciliare, anch'essi soggetti cui ubbidire pedissequamente IN TUTTI I CASI. Comodo, deresponsabilizzante e i poveri semplici fedeli che vengono purtroppo indirizzati male perchè non gli viene detto chiaramente di stare attenti a ciò che esce da quelle bocche da decenni, per quanto in alto si trovino, perchè altrimenti andrebbero, andremmo, a cozzare contro la VOLONTA' DI DIO!

Anonimo ha detto...

Anonimo 14:47 ha fatto un'osservazione acuta.
Su un certo blog c'è l'autore che letteralmente si prostra"nei confronti del "mitico"...

Anonimo ha detto...

Mic,
la deriva sudamericana della chiesa di bergoglio porta a chiedersi se è ancora possibile stare col papato assieme al vescovo di roma o se non sia necessario stare col papato rigettando le derive sudamericane.

Mysterium ha detto...

"Insomma, mi vedo costretta ad usare le parole del vescovo Lefebvre: "Lo hanno detronizzato"!!

Insomma dov'erano Siri e tutti gli altri quando Mons. Lefebvre sbatteva i pugni sui tavoli in Concilio o quando chiedeva ai papi di lasciargli servire il sacerdozio?

Anonimo ha detto...

@ una sola fede
rispetto a " non toccare IL papa" questo non dipende da " è il clima "omertoso" e di comodità a prevalere in questo e in molti casi..." ma dalla forma mentis che i preti ricevono in seminario e che continuano a sviluppare una volta ordinati. Sotto la madre Chiesa e il padre vescovo continuano a essere degli eterni adolescenti, che mai si "affrancano" dai genitori, dove l'affrancamento non è consiste nel respingere i valori dei " genitori" ma in capacità di rielaborarli con spirito critico
Clara

mic ha detto...

l'affrancamento non è consiste nel respingere i valori dei " genitori" ma in capacità di rielaborarli con spirito critico

Non è tanto questo, secondo me, quanto che viene inculcato un malinteso senso dell'obbedienza.

Ricordiamo che l’esercizio del potere del papa non è assoluto, ma è subordinato all’insegnamento di Cristo, nel Depositum Fidei. Quindi, se la critica è nella prospettiva dell’amore alla verità e ha come criterio di riferimento la Tradizione e il Magistero, è legittima.
E' logica mondana giudicare il papa con i criteri democratici del gradimento della maggioranza, e anche la papolatria secondo cui “il papa ha sempre ragione” qualunque cosa dica o faccia.

E nonostante critichi tanto la "mondanità", la romanità periferica attuale ci sta dentro in pieno, a partire dalle lobbies economiche e le strategie da marketing in auge come noi mai in Vaticano...

una sola fede ha detto...

Pur riconoscendo delle ragioni in parte plausibili e razionali nelle osservazioni di Clara, tuttavia mi sento di quotare con maggior convinzione mic e di aggiungere che tra l'altro la papolatria in questi casi è pure retrospettiva, nel senso che laddove si cerca di far presente in qualche modo che i predecessori di questi ultimi 50 anni in diversi casi, documenti cartacei e documenti fotografici e video alla mano (senza parlare della Riforma liturgica che ha stravolto la Messa) ne hanno a volte veramente combinate di tutti i colori, ecco, dicevo, anche in tutti questi casi la reazione del "NON TOCCHIAMO IL PAPA (anche se deceduto)" è identica, anzi, ora a maggior ragione essi non si possono più criticare, perchè, come mi è stato ricordato (sì, si deve ingoiare pure questo dai succitati "pastori malintesamente obbedienti"): "due sono beati in procinto di diventare santi e un altro è in attesa di diventare beato...", per cui in fondo è come se mi dicessero, facendomelo comunque capire apertamente:

"...ma tu che spiegaci: cosa vai a cercare?? ne dovresti sapere più tu o molti di quei tuoi "amici" che frequenti sul blog rispetto a coloro che sono stati Sommi Pontefici... e adesso poi che stanno addirittura per salire all'onore degli altari?!"

Ecco(e questo è solo un mio parere ovviamente) il danno ulteriore del conciliarismo e post-conciliarismo: tra di loro (come membri di un circolo che si sono fatti reciproca promessa di beatificarsi e canonizzarsi) hanno "creato" santi e beati in pochi anni o addirittura in quattro e quattr'otto come se fosse bastato aver aderito prima ed incarnato poi l'afflato conciliare ai fini di assurgere a tale onore, e non invece, oltre alle virtù eroiche personali, l'ADERENZA TOTALE, PIENA alla parola di Cristo, alla Dottrina bimillenaria della Chiesa senza STRAMBATE MODERNISTE talora disastrose per noi tutti, per la Chiesa tutta, come invece purtroppo è accaduto e continua ad accadere da mezzo secolo senza mostrare segno di pausa alcuna, oserei dire di respiro alcuno, anzi, se possibile, rendendo ancor più ingravescente tale terribile dispnea da cui però sono certo che il Signore ci libererà.

Luisa ha detto...

Due domande: nel suo incontro con i sacerdoti romani papa Bergoglio ha chiesto scusa ai sacerdoti per le accuse fatte ad un gruppo di sacerdoti, sapete a che cosa si riferiva?

Nello stesso incontro Bergoglio racconta quando e come ha staccato e preso la croce dal rosario che teneva nelle sue mani, nella sua bara, un sacerdote che per tutta la sua vita aveva fatto il confessore, ebbene forse papa Bergoglio ha trovato normale, anche perfino ispirato..., il suo gesto, io lo trovo quasi scioccante, e in ogni caso non applaudirei( come hanno fatto i sacedoti romani) una persona che mi racconta di aver sottratto una piccola croce dalla bara di un anziano appena morto, fosse anche il Papa, ancor meno se è il Papa.
Che cosa ne pensate?

Anonimo ha detto...

Luisa qui dalle mie parti, Italia nordovest, l'ho già visto fare, la prima volta 40 anni fa. Figli o nipoti prendono, per affetto e per ricordo, piccoli oggetti che erano stati posti nella bara, sul corpo del morto: un fiore all'occhiello, un fazzolettino, un'immaginetta..il rosario no perchè è visto come " un lasciapassare taumaturgico" per il morto.

Anonimo ha detto...

1 sola fede , io non so quale sia la tua diocesi , ma dalle parti mie ognun per sé e Dio per tutti fino all'odierno vdr che viene citato ad ogni piè sospinto , i suoi ritratti campeggiano ad ogni angolo con mio maximo gaudio e ti dirò di più , l'agenzia viaggi che fa capo alla diocesi organizza tour di Roma di 2 tipi : Roma cristiana , catacombe , basiliche + Angelus o tour di Roma classico 3 giorni + udienza generale all inclusive a 200/230 euro , tutte le settimane , ora per il precedente più prossimo mai fatto , per GP2 che pure tirava , nemmeno , spiegami tu se lo capisci...tra l'altro questa nuova stramberia del pullman costerà un occhio della testa perché la sorveglianza è doppia anche da parte italiana e adesso qualche capiscione mi spiega dove sta l'umiltà e l'aspetto del pauperismo ostentato tipo giovani anni '70 che facevano i finti poveri hippies col portafoglione di papà. Lupus et Agnus.

una sola fede ha detto...

Cara Luisa, credo che il tutto si commenti da solo, ma se dovessi proprio farlo mi approprierei delle tue osservazioni in merito…


Intanto... Bergoglio in PULLMAN agli esercizi spirituali (e i prelati si pagano la stanza)

"[...]La scelta in andare in autobus ad Ariccia è qualcosa di simpatico, è la dimostrazione che si è famiglia, che si è carovana di Dio, cioè persone che lavorano tutte per una stessa causa, amando Gesù Cristo al di sopra di tutto, servendo la Chiesa, servendo l'umanità- ha commentato a Tgcom 24 il vescovo salesiano Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace-. QUESTO TROVARSI INSIEME SUL PULLMAN SIGNIFICA VIVERE MEGLIO LO SPIRITO DI FAMIGLIA. Ognuno di noi pagherà personalmente la propria stanza dell'albergo ed è una scelta saggia: NOI SIAMO GIA’ STIPENDIATI, QUINDI E’ LOGICO CHE CHI CI STIPENDIA NON DEBBA EROGARE UN’ULTERIORE CIFRA PER PAGARE GLI ESERCIZI SPIRITUALI DI CIASCUNO.
[...]"

Stralcio da:
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-32607/

rosa ha detto...

per esperienza personale i capi che fan tanto i compagnoni, che ricevono i sottoposti trattandoli da pari e da amiconi, si rivelano di un autoritarismo quasi tirannici, e non accettano la benche' minima dritica, anche costruttiva.
Bergoglio, purtroppo, non ha capito che diventare sacerdoti, anche gesuiti, vuol dire deporre l'homo vetus per diventare un homo novus, che e' di ogni vero cristiano, ma a maggior ragione di un consacrato. Se questo vale per un sacerdote, vale di piu' per un vescovo, cardinale ed infine papa.
e' in un certo senso quel che succede col matrimonio. Nel momento in cui sono " consacrata" sposa di queell' uomo, devo cambiare, intimamente, mentalmente, fisicamente. C'e' un prima ed un dopo, un essere giovane donna che vive solo per se', ed un diventare donna che vive per se' e per l' altro, per cui cio' che poteva andare bene prima, non puo' piu' andare bene dopo. Non e' facile, ma bisogna pregare il Signore e Maria che ci aiutino con la Grazia e la Loro protezione.
Ma e' poi cosi' difficile da apire che c'e' il momento per fare la moglie, quello per fare la mamma, quello per fare il medico...il momento per scherzare con un amico, magari senza farsi eiprendere, quello per fare il vescovo e quello infine PER ESSERE PAPA ?
Sembre il primo della storia, eppure Pietro era pescatore, quell' altro era un domenicano, un altro un guerriero fatto e finito, chi era figlio di un povero sarto e chi di un principe romano, eppure...
Pacelli smise di andare a cavallo, che pure gli piaceva tanto, quando divenne nunzio. E Woytila, con tutto il suo amore per lo sport e la poesia ed il teatro, ed era polacco, divenne GPII!
Rosa


mic ha detto...

Intanto rifiutando anche la Sede di Castel Gandolfo per gli esercizi, l'ha trasformata in un museo (visite dei giardini a pagamento: Euro 26).

Disprezza la tradizione come cose "da museo" e sta trasformando in roba museo il papato....

Altra contraddizione: la facciata democratica e pauperista e le consulenze miliardarie in vaticano...

mic ha detto...

Magister:

...
Ha detto testualmente il papa, subito dopo il saluto del cardinale vicario Agostino Vallini e prima di iniziare il discorso vero e proprio:

“Sono stato molto colpito e ho condiviso il dolore di alcuni di voi, ma di tutto il presbiterio, per le accuse fatte contro un gruppo di voi; ho parlato con alcuni di voi che sono stati accusati e ho visto il dolore di queste ferite ingiuste, una pazzia, e voglio dire pubblicamente che io sono vicino al presbiterio, perché qui gli accusati non sono sette, otto o quindici, è tutto il presbiterio. Voglio chiedere scusa a voi, non tanto come vescovo vostro, ma come incaricato del servizio diplomatico, come papa, perché uno degli accusatori è del servizio diplomatico. Ma questo non è stato dimenticato, si studia il problema, perché questa persona sia allontanata. Si sta cercando la via, è un atto grave di ingiustizia e vi chiedo scusa per questo”.

Francesco non ha fatto nomi, ma i riferimenti a fatti e persone erano lampanti.

Nel giugno del 2013 un ex prete dimesso dallo stato clericale per reati di natura sessuale su minori, Patrizio Poggi, in una trasmissione televisiva su la7, aveva rovesciato accuse di analoghi comportamenti infamanti su una dozzina di ecclesiastici romani. La magistratura fece le sue indagini, interrogò anche monsignor Lorusso, il quale prese le difese di Poggi e sostenne che le sue accuse erano attendibili e fondate. Ma le conclusioni furono opposte. Per la magistratura le accuse erano parte di un “sordido complotto” e arrestò l’ex prete.

La faccenda era sembrata non aver seguito. Invece, nove mesi dopo, Francesco l’ha ritirata fuori di colpo davanti a centinaia di preti e vescovi allibiti. Con Lorusso che ancora occupa il suo ruolo in nunziatura. E col papa che, senza aver ancora deciso nulla, ha fatto sapere a tutti che “si studia il problema, perché questa persona sia allontanata”.

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/

rosa ha detto...

ed allora pauperismo per pauperismo, perche' non a piedi fino ad Ariccia ? che come crea famiglia, comunita' , sacrificio, penitenza, digiuno, quaresima, una camminata di 30 km, non ce n'e. Mi vine in mente Fantozzi e le gite aziendali , o anche quelle escursioni di noi medici ai congressi, dove, dopo un po' , i colleghi uomini cercano d' intortarsi le colleghe donne piu' giovani e carine, gli aiuti ed assistenti spettegolano sui rispettivi primari, mentre questi cercano di arrufianarsi quanto piu' possono i rappresentanti delle aziende farmaceutiche paganti...uno squallore.
Ma ritirarsi al palazzo apostolico no? minor spesa, minor problemi di sicurezza, maggior eleganza d' ambiente, con tutto il rispetto per Ariccia, e li vicino la Cappella Sistina con Gesu' giudice...
Oh Dio, quo usque tandem?
Rosa
PS: lupus, forse e' per la porchetta che ci vanno...

rosa ha detto...

Ho appena letto l' ultimo articolo di Magister e sono semplicemente allibita, sconcertata, scandalizzata. Ma di quale misericirdia ci stan parlando da un anno in qua, se si dicono e fanno cose simili ? altro che " rubare' un Crocifisso ad un morto!
Rosa
Ps per Luisa. Da noi in Sardegna, se ad un morto vien posto il Rosario tra le mani, se ne stacca il Crocefisso, perche':" Gesu' non deve andare sotto terra con i morti". Il Crocefisso, baciato, viene poi conservato da uno stretto parente del defunto, il figlio o la figlia o la vedova...
Non so se sia una superstizione o un segno di religiosita', ma e' piuttosto tradizionale. Forse anche in Piemonte si usava cosi o in Spagna e quondi Argentina

Luisa ha detto...

Più vedo e ascolto questo Papa e più penso all`articolo di Jean Mercier (La Vie) che riportava le parole di un sacerdote, suo amico, di ritorno da Buenos Aires che diceva di aver trovato l`allora card. Bergoglio "à l`ouest", espressione difficilmente traducibile ma che significa avere la testa altrove, non essere nel suo stato normale, essere sfasato, quel sacerdote era stato talmente colpito che si era detto che diventava urgente che Bergoglio si ritirasse dalla sua carica...un anno dopo diventava Papa.

Adsupernasemperintenti ha detto...

Gentile Mic,

sono l'anonimo che ha scritto a proposito del conflitto psicologico di Bergoglio tra il papato tradizionale e l'uomo che assume il papato stesso.

Qualcuno ha risposto che questo conflitto lo proiettiamo noi che abbiamo l'idea di come dovrebbe essere un papa (in senso tradizionale).

In realtà non penso sia esattamente questo. In Vaticano, anche se rosicchiata dai tempi e da idee balzane, esisteva ancora qualcosa di tradizionale nel papa fino all'avvento di Bergoglio (scarpe rosse, mantello rosso, magistero che condanna gli errori....).

Ebbene è proprio CONTRO QUESTO che Bergoglio si scaglia ed è con questo che ha conflitto. Lo abbiamo visto CHIARAMENTE.

"CHi sono io per giudicare?" è contro l'evidente fatto che il papa, nella sua funzione ecclesistica, è pure giudice supremo.

Scarpe sformate nere è contro l'evidente fatto che il papa pure nel vestire si distingue da tutti essendo un UNICUM nella Chiesa. Ora, contro questo UNICUM c'è la presenza dell'emerito che crea una certa qual dissonanza nei riguardi della solita identità tradizionale papale. E Bergoglio ci gode evidentemente....

Se ci gode gli pesa la figura tradizionale del papa, non gli piace, farà in modo di modificarla permanentemente, questo è chiaro!

"La Chiesa con Bergoglio non sarà più come prima", disse un rabbino alla sua elezione. E c'è proprio da crederci!!

I cattolici stile "radio Maria" si spelleranno le mani. Fossimo ai tempi di Ario (ma oggi è peggio!) sarebbero divenuti tutti ariani e avrebbero adorato Ario. Siamo esattamente IN QUESTA SITUAZIONE!!!

Ebbene, per concludere, Bergoglio manifesta un conflitto psicologico e personale non solo contro la figura tradizionale del papa (di qui le sue scelte contro corrente) ma pure contro il concetto tradizionale della Chiesa stessa.

E i cattolici (che soli se uniti potrebbero limitare i danni) stanno zitti e mangiano pietre invece che pane....

GUAI se anche questo blogo dovesse tacere!!!!!!!!!!!!

Adsupernasemperintenti ha detto...

Cara Luisa,

spesso mi telefona mio cugino, un cattolico praticante che vive a Milano. Ebbene, anche lui pensa che, in realtà, Bergoglio non stia tanto bene. Non gli pare equilibrato... E non si tratta di un cattolico cattivo, chiacchierone, tradizionalista, ecc. ecc. E' un semplice cattolico di parrocchia ma sta notando troppe dissonanze tra il verbum bergoglianum e la sua fede...

Alessandro Mirabelli ha detto...

Luisa, Rosa, Mic: che dirvi? Tutto quel che avete scritto e' da sottoscrivere toto corde ma per quanto tempo ancora durerà la nottata? Ed una volta terminata, chi verrà dopo Bergoglio quale disastro si troverà davanti? Troverà che la Chiesa sarà come un soldato gravemente ferito in un ospedale da campo.

Luisa ha detto...

Bergoglio ha detto che trattare il Papa come una superstar può essere offensivo, ma lui fa tutto, e anche di più, per alimentare quel tipo di attenzione.
Il suo rifiutare, da subito, di sottomettersi agli "usi", alle regole, che sono quelli del Papa, di assumerne i simboli, il suo voler continuare a vivere al massimo come quando era vescovo di un`altra diocesi, il suo differenziarsi dai suoi predecessori, e non dimentico le interviste a destra e manca, non fanno che attirare in modo esacerbato l`attenzione sulla sua persona.
Questo Bergoglio lo sa e ne gioca.
Non solo sa perfettamente che ha a sua disposizione una corte mediatica ma sa anche come manipolarla, come servirsene.
Se quel tipo di attenzione gli desse veramente fastidio, saprebbe che cosa fare, personalmente non credo che ne sia infastidito,anzi.

Luisa ha detto...

Grazie mic per il link all`articolo di Magister, effettivamente ho osservato nel video di quell`incontro le espressioni allibite dei sacerdoti, ma si può?
Si può buttare in pasto a quei sacerdoti, e a tutti, un prelato ancora in funzione, pre-annunciando la sua futura "sanzione"= allontanamento?
Ma è il modo di agire e parlare di un Papa?

una sola fede ha detto...

Sì, Lupus et Agnus, ovvio che concordo con te su questo punto: tale situazione non si era MAI vista, è lapalissiano, c'è poco da dire, ma il terribile vero è che quando sono andato a confessarmi recentemente il discorso a un certo punto è caduto su Bergoglio e io ho presentato al religioso (ma non il solito di cui parlavo oggi nell'altro post) le mie forti perplessità specie circa le sue incredibili affermazioni (una vera, pesantissima e irreversibile estremizzazione della deriva post-conciliare cui eravamo già bene, anzi, malissimo abituati): "...CHI E' CRISTIANO APRA LA BIBBIA E PREGHI CON QUELLA, CHI E' MUSULMANO COL CORANO, OGNUNO SECONDO LA TRADIZIONE RICEVUTA DAI PROPRI PADRI...", insomma, ti dicevo, mentre riportavo questo allucinante passaggio bergogliano, il confessore ha cominciato a parlarci sopra e a scuotere la testa e poi mi ha chiesto imbarazzato: "ma insomma, come è possibile che non ti piaccia questo papa? PIACE A TUTTI!"

A quel punto non ho replicato altrimenti i peccati raddoppiavano come minimo, ma questo per dirti semplicemente che l'indice di gradimento pare superare ogni altra considerazione ai fini di una valutazione del suo operato, e questo perfino tra anziani religiosi, perciò non ci stupiamo più di tanto di fronte a ciò che siamo costretti a vedere, sentire e buttar giù ogni santo giorno...in questo condivido con te ogni aumento di mal di pancia e di stomaco e non c'è pilloletta che tenga. Ma cosa poter fare se non pregare elevando insistenti preci all'Altissimo tramite la Santa Madre, perchè la Scrittura ci dice esplicitamente di pregare continuamente e che le preghiere squarciano le nubi e arrivano dove devono arrivare, se perseveriamo e se ci troviamo minimo minimo in Grazia di Dio, naturalmente...

rosa ha detto...

Luisa, voi dite " a' l' ouest", noi diciamo che e' un po' sciroccato, da scirocco, vento di sud est.
Comunque ci sta.
Nevrsi bipolare, psicosi maniaco depressiva, effetti collaterali da uso cronico di cortisone ed antinfiammatori, assunzione di bevnde tradizionali simil te' , ma piu' forti, lesioni ischemi cerebrali puntiformi, frequenti negli ipertesi ( cfr. Roncalli) ...ci puo' stare tutto patologicamente parlando
Rosa

rosa ha detto...

Di un Papa ? ma di un semplice superiore nei confronti di un sottoposto. Che, per altro, magari sbagliava a testimoniare a favore dello spretato, ma che ci sia del" marcio in Danimarca" lo sappiamo tutti. Inoltre quell' indagine fu chiusa con una rapidita' a dir poco sospetta.
Rosa

Anonimo ha detto...

Inoltre quell' indagine fu chiusa con una rapidita' a dir poco sospetta.

fosse successo a Benedetto lo avrebbero fatto nero!!!

Anonimo ha detto...

I curiali si guardano allibiti, però tacciono...

Josh ha detto...

non so se vi era sfuggito questo....

http://www.ilgiornale.it/news/cultura/i-custodi-dogma-che-scambiano-teologia-iteologia-959484.html

mic ha detto...

per Ad superna...

Per poter affermare che Bergoglio ha dei conflitti con la sua funzione di natura non solo ideologica sarebbe necessaria una valutazione competente e circostanziata,una vera e propria perizia.
A noi può apparire eccessivamente anticonformista, ha una formazione particolare, conciliare oltre che periferica, che piuttosto che prepararlo agli alti compiti che lo attendono lo incasella in un comportamento inatteso, di certo sopra le righe.
Quel che non si comprende è l'aura di fanatismo che suscita.
Ancor più sconcertante il silenzio di chi potrebbe prendere in mano la situazione. Anche se il climax tirannico instaurato richiederebbe un surplus di virilità... o di fede.


Luisa ha detto...


"Quel che non si comprende è l'aura di fanatismo che suscita."

...con le interpretazioni date al suo magistero e comportamento.
Ultimo esempio nostrano.
Ieri a San Gallo hanno manifestato 2000 "cattolici" svizzeri per chiedere alla CES la dimissione di mons. Huonder, reo di essere troppo tradizionalista = di rispettare l`insegnamento della Chiesa.
Ultimamente mons. Huonder, immagino in un "soucis* di conciliazione, aveva proposto che coloro che non vivono in conformità con il Vangelo partecipino alla processione per la Comunione e si presentino con le braccia consorte per ricevere la sua benedizione.
Apriti cielo!
Ho ascoltato stamattina alla radio alcune reazioni dei presenti, uno fra tutti...un cappuccino che come motivazione "spiega" che divorziati risposati, concubini, chi usa i contraccettivi, omosessuali in coppia, sono più del 50% di chi va in chiesa, dunque la Chiesa deve cambiare, deve aprirsi alla modernità, e tutti, compreso il giornalista, hanno menzionato il Papa progressista, che vuole una chiesa aperta ecc.ecc.
Non sono più cattolici, ma vogliono piegare il Vangelo e la Chiesa alle loro pretese.
E oggi, in Svizzera come altrove, chi manifesta lo fa riferendosi all`insegnamento del Papa.

rosa ha detto...

Ho paura, cara Luisa, che cogliendo l'occasione tra 3 anni del 500esimo di Lutero, la Chiesa -a quel punto chiesa - dichiari, viste tutte le aperture che nel frattempo ci saranno state, che le ragioni della Riforma non sussistono più, e che quindi possiamo finalmente abbracciarci con i nostri fratelli pretestanti. I quali, nel fratemepo, saranno un'esigua minoranza, tra i tanti seguaci di Budda, Visnù, e soprattutto musulmani (in Europa).
Capisco che purtroppo molto clero ha più di 60 anni, ma possibile che si sveglino sempre in ritardo ? possibile che non vedano che se Roma non ride, Londra, Ginevra, ecc. piangono ? che le chiese protestanti sono ancora più vuote delle nostre ?
Che i loro pastori sono a dir poco ridicoli ? che si fa prima ad ascolare un politico, un sociologo, un psicologo, che loro ?
Ma posssibile che non capiscano -anzi forse lo capiscono benissimo - che se demolisci un sacramento, li demolisci tutti (tra l'altro uno dei pochi su cui Gesù si è espresso chiaramente) ?
Che se posso fare come voglio, non me ne faccio nulla della chiesa, intesa come gerarchia, e QUINDI NON TIRO FUORI UNA LIRA PER LORO ? se non li convince l'argomento de fide et doctrina, li convincerà almeno quello de auro ?
Rosa

rosa ha detto...

richiederebbe un surplus di virilità... o di fede.

Purtroppo credo che le due cose vadano di pari passo, cioè manca sempre più la Fede ed anche la virilità.
Più parlano di omosex, e più sospetto che si tratti di un "Cicero pro domo sua".
Rosa

Luisa ha detto...


Qui il Bergoglio-pensiero espresso da chi lo conosce molto bene visto che è uno dei suoi più vicini consiglieri e collaboratori, solo che prima era il pensiero di un vescovo di una diocesi argentina, oggi quel pensiero ha il potere di concretizzarsi in decisioni e azioni che agiscono e agiranno sulla Chiesa.

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350737

Anonimo ha detto...

Rosa keine kirchesteuer? Gut sehr gut....

rosa ha detto...

ja, anonimo, keine Kirchesteuer.
Ich gabe keine otto x mille seit vielen Jahren. Da quando la gerarchia si e' immischiata in un referendum sulla costituzione italiana che NON riguardava affatto la Chiesa. Ne' otto, ne' cinque.
Titto l' agitarsi dei tedeschi e' proprio per la KIrchesteuer. In Francia non c'e' e i cardinali francesi, altrettanto protesntizzati, non rompono co i divorziati risposati, ecc. Anche in Italia e' cosi, e se van dietro a Kasper e' perche' sono dei cattocomunisti o dei provinciali inguaribili o prr he' sperano che, una volta abbattuta ogni barriere, si possano sposare con una lei o un lui, per he' non sono in grado di star lontano dalla tentazione. Si spretassero, farebbero meglip. Ma poi come campano ?
rosa